Se il tuo cervello ha "pieghe" da decubito
è perché indugi sempre in un contesto,
lo stesso, di neuroni.
Smetti subito,
svaria nei pensieri e connessioni,
o avrai alterazioni
alla meninge
...e il tempo stringe! | |
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| Ricordo il tuo
di viso dell’infanzia, non il mio
tranne un lampo nei tuoi occhi
o una smorfia allo specchio
così ogni tempo ha il volto di chi incontro,
mai il mio,
ch’è un ricordo in altri occhi. |
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Ognuno riceve la data di morte
come il colore degli occhi...
nei geni:
l’uno
da subito chiaro sul viso,
o scuro,
l’altra
tutta la vita all’oscuro
la temi. |
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Mette lo smalto
alla sua
realtà
chi
è fuori
dai tuoi sogni
e non lo sa. |
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Niente come vento
nell'erba secca
è fastidioso
se hai appena finito
di rastrellare
il prato falciato
e quello
ti scompiglia il lavoro
e devi
cominciare daccapo
a radunare il fieno…
Secca!
Come secca
chi ti scompiglia
i pensieri
appena raccolti
in un turbinio di voci:
come vento nell'erba…
Secca! |
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Una voce
che turba
il mio meriggio
dicendomi
"hai sbagliato
chiedi venia"
è una voce
che anelo
far tacere
ma graffia e stride
dentro la coscienza. |
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| Si sa. Sebbene stabile
la rimembranza tutta
si stagli sullo sfondo,
ma senza il movimento,
così sovviene il tempo
di quel "com’eravamo",
mesti perché un eguale
tempo di sensazioni,
non più anche se simile
luce di quel ricordo,
la sua sfocata immagine
a ricalcar verrà. |
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Non mi dà tregua
un ricordo
ma ho il conforto
dell’età
che la memoria
dilegua. |
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Era speranza...
in volo come uccello
in un cielo sereno
- poche nuvole -
chi le sparò?
chi la cacciò per terra?
Ora
che non è più,
son tante nubi
a incombere
nello spazio di cielo
che sovrasta
il cacciatore stesso. |
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Mi indisponi con le tue risposte,
saccenti frattaglie di nozioni.
D’una natura anemica è il sapere
che tu sciorini
come un ciarlatano
la sua merce. |
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Come quando in un bel sogno vuoi restare
e le palpebre non riesci a sollevare
né il sole alto arriva a disturbare...
E io, buon senso, cosa posso fare
se vivi un sogno e non ti vuoi svegliare? |
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Se la ferocia ha una cittadinanza
quel posto ha un nome, dove è d’ordinanza,
perché, in assenza di bene e verità,
scatta un ritratto di disumanità,
e mentre schiacciano vite e libertà
mettono in posa la loro inciviltà. |
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Ha un altro passo
il tempo
nella sera
e non segue più il nostro,
sopravanza,
come l'ombra
che al contrario
va
verso la luce. |
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Ho fatto un mazzo
di fiori del mio campo
ma li ho staccati alti,
con poco gambo
o addirittura solo la corolla,
(raccolgo come un bimbo un po’ a casaccio,
non me ne curo manco se li straccio…)
me ne sono accorta dopo,
ma non era tardi,
ce n’eran tanti e quando ho imparato
che dovevo sporcarmi su quel prato,
staccarli dal terreno con riguardo,
vicino alla radice, dolcemente,
e circolare ho dato quello sguardo,
non eran così tanti veramente…
E comincio adesso
a coglierli tutti,
per offrirli,
della giusta lunghezza,
anche se rimpiango
gli sprecati…
(se fino all'altro e ancora l’altro ieri
li avessi colti con cautela interi…) |
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| Soltanto un sano
e consapevole amor proprio
ci può salvare
da una sterile alterigia,
da un’arroganza grigia. |
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- Il disagio -
d’una pioggia che adagio
con i guai della vita
t’intride
- ti lascia -
mentre prendi la mano
di chi al sole ti porta
e sorride |
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La pecora nera di notte si salva dal lupo
perché lui scorge solo quelle bianche nel dirupo.
Non uniformare il tuo pensiero
Non sviare il tuo vero
Non accodarlo a quello
omologante
dominante.
Tieni desto il tuo proprio ragionare,
il proficuo discettare sia pulito
e sia chiarito.
Sappi rischiare per le tue ragioni,
le tue opinioni.
Non farti vincolare dai giudizi:
son fittizi.
Non fare come quelli che
se non conoscono il sole ...
non gli manca. |
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