9083 visitatori in 24 ore
 410 visitatori online adesso





Menu del sito


Visitatori in 24 ore: 9083

410 persone sono online
1 autore online
Lettori online: 409
Poesie pubblicate: 360’044
Autori attivi: 7’490

Gli ultimi 5 iscritti: Mannino Nunziata - caterina canavosio - Pasquale Caputo - Alma7Spes3Gioia - Georgia
Chi c'è nel sito:
Club ScrivereAntonietta Angela Bianco Messaggio privato
Vi sono online 1 membri del Comitato di lettura








Stampa il tuo libro



Pubblicità
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.

Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi

Responsabilità sociale



Per pubblicare un libro scrivete a libri@scrivere.info
Questo racconto è inserito in:
 Parte 2 della raccolta "Racconti da sette minuti " di Silvana Poccioni (11 racconti)
 Frammenti di storie tra passato e futuro

I doni di Prometeo (favola mitologica... o quasi)

Fantasy

Prima che Prometeo si facesse prendere dalla brama del successo e si intromettesse nelle faccende degli uomini allo scopo di diventare un mito a tutti i costi, gli esseri umani se la passavano davvero bene.

Guardavano e non vedevano, ascoltavano ma non capivano, si riparavano un po’ qua un po’ là, senza preoccuparsi di case di legno o di mattoni, rifugiandosi magari sotto terra, come formiche o talpe.

Indifferenti al freddo dell’ inverno e alla calura dell’ estate, non calcolavano il tempo e dunque non soffrivano di stress, trascorrevano la loro vita senza l’ ansia della semina e del raccolto, senza calcoli né riflessioni filosofiche sui vantaggi e gli svantaggi dell’ essere uomini invece che bestie. Anzi, le bestie erano i migliori amici degli uomini – e su questo non è che sia cambiato un granché nel corso dei millenni-.

Quando si ammalavano lasciavano fare alla natura, non conoscendo unguenti né pozioni medicamentose, e il più delle volte se la cavavano, tanto che la morte spesso doveva inventarsi degli hobby alternativi, per ingannare il tempo dell’ attesa.

Ma se gli uomini erano saggi nella loro profonda ignoranza, non lo erano altrettanto gli dei che, come sappiamo bene, erano nati con una gran presunzione congenita e con la convinzione che, se per caso dovessero verificarsi problemi sulla terra, tocca sempre ad un dio risolverli – anche a questo riguardo le cose non sono cambiate poi molto nel susseguirsi dei millenni: infatti, a scadenze cicliche, in punti diversi del globo compare il dio del momento e ne conseguono catastrofi e genocidi.

Fu così che entrò in scena quel Prometeo di cui si è detto prima e decise del tutto autonomamente di donare agli uomini tutto ciò di cui... non avevano affatto bisogno.

A partire dalla scienza degli astri – per cui si cominciarono a distinguere nel fluire del tempo le quattro stagioni, con la conseguenza che la fiorente primavera e la fruttifera estate vennero privilegiate rispetto al gelido inverno e al plumbeo autunno e gli uomini conobbero la tristezza delle lunghe giornate piovose e l’ insofferenza del caldo afoso – forse per questo motivo nel futuro della storia dell’ umanità ci fu chi si preoccupò di sconvolgere a tal punto l’ equilibrio ecologico, da eliminare ogni differenza meteorologica e climatica tra le quattro sorelle e l’ inverno si confuse con l’ autunno, la primavera scomparve del tutto e l’ estate, più capricciosa che mai, faceva capolino a suo piacimento nel corso dell’ anno, portando con sé piogge rovinose e calure da piromania acuta.

Poi inventò per il genere umano la scienza dei numeri e le combinazioni delle lettere, sulle quali si basa il ricordo di ogni cosa, senza chiedersi se per caso qualcuno preferisse lasciare al buco nero dell’ oblio il passato, per proiettarsi interamente verso il futuro.

Insegnò agli uomini come aggiogare le bestie, perché facessero al loro posto i lavori più pesanti – e da lì derivò l’ unica, reale distinzione tra uomini e animali -.

Inventò le vele per le navi – le prime agenzie di viaggi nacquero allora - e le miscele calmanti per difendersi da tutti i morbi – cosicché, anche quando non ne avevano affatto bisogno, gli esseri umani si imbottivano di medicine, con la conseguenza di ammalarsi sul serio.

Ma il clou dei clou Prometeo lo raggiunse quando rivelò all’ uomo i beni nascosti nelle viscere della terra: bronzo, ferro, oro. Non poteva certo immaginare, l’ ingenuo, che con il passare dei millenni un uomo più scaltro di altri ne avrebbe approfittato per spaccare in due l’ umanità: chi ha l’ oro e chi non ce l’ ha – ma queste sono sottigliezze di fronte ai vantaggi del profitto.

Alla fine, però, commise un errore imperdonabile, che gli costò il fegato: volle strafare e rivelò agli uomini il segreto del fuoco, rubandolo al padre Giove. E’ vero che già in precedenza di lotte e di scontri ce n’ erano stati, tra i cosiddetti uomini, ma un conto è la clava, tutt’ altro affare è la fiamma, quella che accende la miccia, che spara la palla del cannone, che innesca la bomba, che fa crescere dal nulla il "fungo" e buonanotte ai suonatori.

Allora Giove, che non per nulla era il dio dell’ Olimpo e per diventarlo aveva dovuto affrontare persino le cento teste di Tifeo - per non parlare della lotta coi Titani, che l’ aveva davvero stressato - dopo aver lanciato dappertutto fulmini e saette, come succedeva quando si arrabbiava sul serio, scelse per il figlio degenere una punizione a dir poco crudele, da tortura cinese. Lo incatenò su una rupe del Caucaso e ordinò ad un avvoltoio di rodergli il fegato durante tutto il giornoe fece in modo che questo, quasi a dispetto, ricrescesse tale e quale durante la notte. E l’ avvoltoio lì a rodere tutto soddisfatto da mattina a sera, sapendo che avrebbe tranquillamente digerito nel corso della notte.

Solo che Giove non aveva fatto i conti con Ercole, suo figlio – nato per caso da una relazione extraconiugale con Alcmena, mentre il marito di lei, Anfitrione inseguiva la gloria militare nella guerra contro i Teleboi. Vedi a cosa porta la smania di successo!

Ercole, dunque, che non sopportava di essere un semplice semidio, spesso ignorato e snobbato elegantemente dai vip dell’ Olimpo, volle farla pagare al sommo padre Giove - che nel frattempo continuava con le sue scappatelle, alle spalle di Giunone, sua moglie – e un bel giorno liberò Prometeo dall’ avvoltoio.

Non mi chiedete come quest’ ultimo si sia procurato il cibo da quel momento in poi, perché i testi antichi non lo dicono, ma certamente in qualche modo se la sarà cavata anche lui: lo dimostra la straordinaria proliferazione della sua specie nel corso dei millenni fino ad oggi.


Silvana Poccioni 09/10/2010 19:14 2341

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


SuccessivaPrecedente
Successiva di Silvana PoccioniPrecedente di Silvana Poccioni

Commenti sul racconto Non vi sono commenti su questo racconto. Se vuoi, puoi scriverne uno.

Commenti sul racconto Avviso
Puoi scrivere un commento a questo racconto solamente se sei un utente registrato.
Se vuoi pubblicare racconti o commentarli, registrati.
Se sei già registrato, entra nel sito.

La bacheca del racconto:
Non ci sono messaggi in bacheca.


Silvana Poccioni ha pubblicato in:

Libro di poesieFesta delle Donne 2010
Autori Vari
Poesie per la Festa delle Donne. Il lato femminile della poesia

Pagine: 107 - Anno: 2010


Libro di poesieSan Valentino 2010
Autori Vari
Poesie d'amore per San Valentino

Pagine: 110 - Anno: 2010


Libro di poesieAddio Alda
Autori Vari
Poesie per Alda Merini

Pagine: 92 - Anno: 2010


Libri di poesia

Ritratto di Silvana Poccioni:
Silvana Poccioni
 I suoi 97 racconti

Il primo racconto pubblicato:
 
La mosca (05/10/2010)

L'ultimo racconto pubblicato:
 
Buco nero (23/08/2023)

Una proposta:
 
Buco nero (23/08/2023)

Il racconto più letto:
 
Il libro aperto (30/01/2015, 6259 letture)


 Le poesie di Silvana Poccioni

Cerca il racconto:



  



Lo staff del sito
Google
Cerca un autore od un racconto

Accordo/regolamento che regola la pubblicazione sul sito
Le domande più frequenti sulle poesie, i commenti, la redazione...
Guida all'abbinamento di audio o video alle poesie
Pubblicare un libro di poesie
Legge sul Diritto d'autore (633/41) - Domande e risposte sul Diritto d'autore
Se vuoi mandarci suggerimenti, commenti, reclami o richieste: .



Per pubblicare un libro scrivete a libri@scrivere.info

Copyright © 2024 Scrivere.info Scrivere.info Erospoesia.com Paroledelcuore.com Poesianuova.com Rimescelte.com DonneModerne.com AquiloneFelice.it