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Ago & Filo - Parte Prima

Biografie e Diari

Un anno per imparare a cucire.
Ho preso ago e filo, mi sono cercata i pezzi e ho cercato di ricomporli; non è stato facile, non lo è mai quando la stoffa è piena di buchi. Ho perso il conto delle volte, in cui, mi sono cimentata nell'impresa: quei buchi sono li a ricordarmelo... sono il segno di quel passaggio, quell'andare e venire silenzioso di un ago da ricamo. Ho inforcato gli occhiali, quelli per vedere da vicino, che l'età pretende, per cercare quei piccoli spazietti vuoti tra un buco e l'altro, e ora sono qui a rimirarmi. Non mi riconosceresti, sai: un'anima rattoppata non è un bel vedere, ma, sopratutto, non è una buona compagnia. E' la tua eredità...niente accuse, eravamo in due, almeno credevo. Sei arrivato al momento giusto, nel mezzo dell'età, quando chi, come me, si è fatta una ragione della solitudine; o era il momento sbagliato? Non saprei... mi hai stanato da quell'esilio, mi hai fatto saltare il muro, mi sono presa in giro e beffata di me: l'amore esiste, come pure le favole, basta crederci! Tutto perfetto... e ora mi chiedo: Noi, dove eravamo?

Notti di luna piena, passeggiate al mare mano nella mano, cene romantiche... centinaia di messaggi, parole dolci e profumate... promesse, una vita da vivere insieme... il sogno di entrambi che si realizzava. La fine delle attese, la sorpresa dell'incontro, un entusiasmo sconosciuto... crederci...
Mi chiamavi vita mia, mio fuoco; per fortuna ho capito: il fuoco l'hai spento tu, ma io sono arrivata in tempo sulla vita... quella mi è rimasta. Ho cercato tutti gli alibi possibili, ho chiamato il tuo silenzio in mille modi, mi sono violentata nell'attesa di una tua spiegazione... giorni interminabili, muti, qualche messaggio, giusto una certificazione di esistenza in vita; ci ho messo mesi a decidere se cancellarli, cambiare tariffa, residui di una burocrazia d'amore...
Ora tutto ha il nome giusto e il suo sapore.
Non servivano quegli alibi, c'erano già i tuoi, ma lo so solo ora...
Vedi, si capisce molto quando si lascia libera una persona, libera di scegliere e di non farlo. Non ho mai chiesto nulla, ho solo aspettato, paziente, mi sono adeguata alle tue verità. Grande presunzione la mia, grandissima nel credere che potevo essere io la tua scelta; non a discapito di altri, bada bene, no... ma ho creduto che, almeno, mi avresti trovato un incastro per dare un senso alle tue parole...
Hai sporcato la mia anima ma non l'hai uccisa; avresti dovuto, lo dico spesso, ma forse è meglio così. Mi sono armata di tutta la forza possibile e ho scavalcato, di nuovo, quel muro.
Mi hai lasciato un'eredità non indifferente, non facile da gestire, nè per me nè per gli altri; eppure pochi sanno di te, solo le persone importanti, la mia famiglia e i veri amici che ho, giusto le dita di una mano. A loro non sono servite spiegazioni, hanno capito solo guardandomi, nei miei silenzi, nei miei comportamenti, nel mio cambiamento.
Mi hai detto che sei finito in un gioco più grande di te, il sogno di un bambino che voleva il mondo per come l'ha sempre desiderato, ma che la realtà è altra cosa, le responsabilità di una vita che non hai scelto ma che devi vivere...
Strano come abbia trovato il modo, ora, di gestirla al meglio; ti sei trasferito, hai un altro lavoro, hai l'amore, magari lo chiami anche col mio nomignolo... già, ho scoperto che i copioni ti si addicono molto: non te l'ho mai detto ma qualcosa avevo capito già allora. Piccoli lapsus, un nome non mio, una frase che non ho mai detto, un messaggio senza senso, nel cuore della notte, dal numero aziendale, piccoli particolari che ti fanno pensare e capire: non si tratta di esclusiva, ma di parole a cui devi dare il giusto valore, da non dire a tutti, perchè un cuore ha bisogno anche di questo, il tuo come il mio. Troppa fatica per te, meglio i copioni: scoprirlo e averne conferma non mi ha certo aiutato, anzi, mi ha solo inaridito... sei rimasto di stucco quando hai scoperto che io e lei avevamo parlato, eh si, e tanto, anche. C'è una cosa che, spero, tu abbia imparato: cos'è una donna, una grande donna, e forse pecco di presunzione, ma è quello che vedo in ciò che, sia io che lei, ti abbiamo dimostrato; lei nel darti una seconda possibilità, e io nell'averti fatto scoprire che se è amore devi rimanere, combattere, poche chiacchere, qualche scelta, il giusto valore ad ogni cosa, senza escludere le responsabilità. La vita è questa, caro mio, per te come per tutti...
Come vedi il parlare tra donne non sempre è curiosità o indole, nel nostro caso è stato per solidarietà: proprio così...i tuoi comportamenti ti hanno tradito, il copione è balzato agli occhi come un lampo, troppi particolari simili, anzi uguali, sei stato costretto a vedere le cose veramente per come le volevi, una scelta rimandata che, tutto sommato, ora è il tuo sogno realizzato. Non importa che io non ne faccia parte, te l'ho detto, importa che sia quello che volevi. Tutti meritiamo l'amore, lo meriti tu, lo merito io: per te è arrivato il momento, per me c'è tempo, spero...
Per adesso mi godo la tua eredità, dietro questo muro: la paura di non sapere più a cosa, e a chi credere; i tuoi spilli, ognuno col giusto nome, a ricordarmi cos'è quello che voglio, che vorrei, a raccontarmi una speranza in un sogno tutto mio, ad immaginare lo stesso sogno li fuori, che come me cerca la sua metà...in un silenzio, in un dolore, in un volo d'amore...
Avresti dovuto ucciderla, questa mia anima affamata, perchè non smette di credere che c'è ancora qualcosa in cui credere, e che, forse, non è sola a farlo...


Lady Luna 09/10/2012 11:41 2 920

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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Nota dell'autore:
«Pensieri del 20. 11. 2011»

Commenti sul racconto Commenti sul racconto:

«Noi donne, siamo molto forti e da una delusione ne usciamo sempre meglio di un uomo. Raccogli le tue forze e va avanti, hai un grande amico nella scrittura e, stai tranquilla che... non ti tradirà mai. Buona fortuna»
Grazia La Gatta

«Letto. Credi in te, nella Vita, prendi quello che l'amore ti da',non aspettarti niente. Vivi i momenti.
Io credo che quest'uomo amasse anche te, spesso vincono le donne più forti.
Sono come i bambini gli uomini non sanno decidersi!»
Caterina Viola Scimeca

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 I suoi 10 racconti

Il primo racconto pubblicato:
 
Ho fatto un Sogno (13/06/2012)

L'ultimo racconto pubblicato:
 
SoneAnima...(nel ricordo di Andrea) - Prima Parte (04/10/2013)

Una proposta:
 
Ago & Filo - Parte Prima (09/10/2012)

Il racconto più letto:
 
Ho fatto un Sogno (13/06/2012, 1970 letture)


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