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La prima verità di Parolisi... essere umiliato! (luglio 2011)

Sociale e Cronaca

Nella convivenza familiare con la propria moglie non sono sempre rose e fiori e, pertanto, non è proprio quella vita d'amore e d'accordo tanto enfatizzata (perfino giurata sull'altare!) dall'astratto ideale della comunione spirituale.

Nel pratico e reale, invece, la vita coniugale (non però sin dai primi anni!) si riduce per lo più a reciproca sopportazione e comprensione tra sacrifici e privazioni, ma quello che mai deve venir meno è il rispetto e la stima!

Se vien meno questa è davvero finita perché incominciano a sorgere risentimenti e rancori, talora finanche odio per catastrofe interiore con reciproche accuse sempre più umilianti urlate a squarciagola!

Sto scrivendo tutto d'un fiato e con cognizione di causa per esperienza vissuta e, pertanto, questo percorso, ahimè, lo conosco a menadito.

Sul caso Parolisi (allucinante vicenda coniugale!) da tempo volevo dire la mia (ormai la dicono tutti con tanti esperti in prima fila!), ma non l'ho fatto per una questione morale e per non interferire minimamente con la giustizia, visto che abito anche a pochi passi dai Rea!

La tribuna televisiva, intanto, dopo lo show di Avetrana, su questo triste accadimento si è avvalsa di commentatori non all'altezza della situazione a cominciare dallo psichiatra Meluzzi, che talora parla a vanvera con inutili chiacchiere per fare sfoggio solo di ampollosa dialettica, ma alla fine dei conti la sua eloquenza rimane sterile e fine a se stessa (Parolisi non sarà il mostro ma non è un agnellino!), corredata, però, da uno scenario variopinto in virtù di occhiali multicolori davvero belli (questa volta azzurri!).

Per quanto mi riguarda psichiatra (e forse anche psicopatico!) ci sono diventato per esperienze vissute dal vivo sulla mia pelle da padre e da medico di famiglia di lunga militanza con la sola gran fortuna di avere (al posto degli occhiali azzurri!) gli occhi verde- azzurro... colore di quelle alghe (cianobatteri monocellulari) che, attraverso la fotosintesi (energia solare+ anidride carbonica dall'aria+ acqua= brodo primordiale!), realizzarono la vita sulla terra!

Ritornando ai commentatori televisivi, non certo illuminati, un gradino più sotto vengono i criminologi (mettendo da parte giornalisti, conduttori televisivi e il generale Garofano altrimenti non si finisce più!) e il professor Francesco Bruno (ci accomuna l'età e il '67 anno della maturità!) questa volta non l'ha azzeccata, essendosi arenato a caccia del movente!

Certamente è felicemente sposato se non concepisce che, venendo meno la stima tra due coniugi, l'esasperazione, corroborata da umilianti accuse assordanti, può far da movente a tutto, finanche a trasformarci in mostri!

E' ovvio che anche il più abietto degli uomini deve esser condannato al di là di ogni ragionevole dubbio, ma la giustizia umana, però, non può essere presa in giro con bugie marchiane come la prima raccontata da Parolisi, quella della moglie che si allontana per più di un'ora per fare pipì e lui giustifica tutto questo con la bella favola che era abitudine di Melania allontanarsi e poi ricomparire a sorpresa con cucù settè!

A noi comuni mortali, vessati dalla filosofia (il buon senso fa da maestro a tutti!), ci è stato insegnato a seguire l'indirizzo delle tre principali branche filosofiche che sono l'ETICA (la coscienza che ci guida!), la LOGICA (il ragionamento razionale e non a vanvera!) e la FISICA che ci suggerisce che a passo svelto (dovendo fare pipì!) in un'ora si percorrono circa 6 km e, in tal modo, trovano pace logica ed etica!

Qualche mese fa Rubidio (soggetto super- razionale con tanto di statistica!), nel titolo del suo testo “ Parolisi: l'uomo più sfigato del pianeta!”, ironicamente definiva iellato il caporalmaggiore che, invece, alla luce dei dialoghi con l'amante su facebook, va considerato l'uomo più fortunato dell'universo visto che un fantomatico mostro gli spiana la strada in modo da poter conoscere i genitori dell'amante e fidanzarsi ufficialmente senza più l'intralcio della giovane moglie e della figlia di pochi mesi!

Il caso Melania mi ha coinvolto (agghiacciante efferatezza a parte) ancor di più perché abito ad appena 2 km di distanza dai Rea e vedere quotidianamente automezzi, apparecchiature e addetti televisivi mi riporta, anzi riporta tutti noi vesuviani, all'immagine della bella Melania!

Le donne, per la loro disarmante bellezza (è sempre più sexy appeal!), rappresentano per noi uomini un'arma a doppio taglio e così, se da un lato rientrano nel movente della vita, dall'altra ci tengono saldamente in pugno (anche l'amante di Parolisi aveva carattere da vendere!), avvalorando sempre più la mia convinta asserzione che rappresentano il sesso forte sin dalla creazione (Eva coinvolge nel peccato un debole Adamo!) e finanche dall'epica (Elena scatena la guerra di Troia!).

Con l'avvento della magica pillola blu ormai davvero non si capisce niente più e, seppur commercializzata a scopo etico (alcuni uomini preferiscono la quiete sessuale!), rappresenta sempre più il carburante per il sesso a tutto spiano dai più grandi (anche i governanti con in testa il divino e immortale Silvio!) ai più piccini (quindicenni che stuprano una bambina di 5 anni)!

Stando così le cose i tempi si faranno sempre più bui se non si provvede, sin da subito con “ L'educazione morale” (il Padreterno, nonostante la sua infinita misericordia, è stufo di tanta incoscienza!), a ripristinare la FAMIGLIA (che bella quella di Melania!), ad aggiornare la SCUOLA, ad epurare la chiesa (basta la RELIGIONE dell'amore!), a moralizzare la POLITICA e a responsabilizzare i MASS MEDIA per un mondo migliore!

A tal uopo non ci farebbe male rispolverare un po' di filosofia spicciola (ho scritto “ Le note filosofiche” e “ La storia della filosofia”!), ricorrendo, in tema di amori, al mitico Platone dall'alto della sua intramontabile biga alata non più intenta a volteggiare nei cieli ma sempre più a rischio di sfracellarsi al suolo (finirebbe la storia umana!) per le bizze del suo cavallo nero!

Sulla illuminante scia di Platone (già mi venne la scala dei fantasmi in tema di conoscenza!), alla luce o meglio al buio dei tempi moderni, adesso mi è venuto il coefficiente etico o morale (CE, scala da 0 a 100) secondo un'equazione che prevede il rapporto tra amore spirituale/amore fisico (AS/AF= quoziente di amore, scala da 0 a 100) moltiplicato per il gradiente di coscienza (GC, scala da 0 a 10).

In questa equazione spirituale (il quoziente di amore moltiplicato il gradiente di coscienza ti dà il coefficiente etico o morale da calcolare con appositi questionari!) l'uomo ideale dovrebbe realizzare 100 di coefficiente etico e mio padre (madre Rea come la famiglia di Melania!) l'avrebbe ampiamente realizzato!

Infatti partendo da 100 di amore spirituale diviso 10 di amore fisico (già è tanto!) si ha 10 (quoziente di amore) che moltiplicato per 10 (il gradiente più alto di coscienza) dà 100 di coefficiente etico!

Visualizzando l'equazione matematica:

CE= AS/AF x GC e nell'umo ideale è CE= 100/10 x 10= 100

Naturalmente senza più coscienza (è il caso di Parolisi, omicidio a parte opera di un mostro!),

purtroppo con uno 0 spaccato in tema di coscienza il prodotto finale dell'equazione sarà sempre zero!

A tanto sono pervenuto riflettendo e accomunando la mia pazzia (circa 13 anni fa abbandonai la mia famiglia) alla tragedia dell'ingegnere svizzero con le gemelline e alla vicenda Parolisi.

Leggendo finalmente la prima verità di Parolisi (Melania lo umiliava!) in tutti e tre casi le donne (sesso forte) portano i mariti all'esasperazione con modalità diverse.

E così l'ingegnere si vide umiliato dalla moglie con la separazione, mia moglie mi umiliava, invece, definendomi un fallito e, presumibilmente, Melania (a ragion veduta) umiliava Parolisi come viveur da strapazzo per le sue relazioni extra coniugali (che gran carattere e forza d'animo tener tutto dentro di sé!).

Comunque, in tutti e tre i casi, si perde la testa e si disperde l'anima, la nostra fedele compagna che fa fede sulla coscienza e si muove soprattutto per amore spirituale (il cavallo bianco di Platone!).

Tornando adesso al coefficiente etico, se Parolisi realizza zero (il mio per privacy non ve lo dirò!), il povero ingegnere svizzero (follemente innamorato della moglie gran bella donna!) dal volto lasciava trasparire un 100 di amore spirituale e un bel 10 di coscienza, ma, nonostante tanto, la separazione gli scatenò quella spietata follia nei confronti della moglie, facendogliela pagare a caro prezzo!

Il povero Parolisi, invece, lucidamente è entrato in confusione mentale credendo di poter fare l'amore (il cavallo nero!) con tutte le soldatesse che gli capitavano a tiro e qui, da medico antico (ancora un tantino piacente!), tengo a far presente che bisogna sempre tener pronto il freno morale (le belle donne piacciono a tutti) e io tengo dalla mia anche l'aggravante di farle spogliare!

La regola morale sulla bellezza fisica è una delle più difficili norme da rispettare ma va insegnata a viva voce per non regredire (adesso anche con il supporto e il conforto della pillola blu!) alla condizione dei Bonobo, nostri progenitori che vivono felici e contenti facendo sesso libero con l'insignificante particolare che non hanno la certezza dei propri figli!

Voglio infine chiarire anche il mio caso particolare e, seppur vero che il demone del gioco mi aveva preso (nottetempo studiavo la statistica per la sistemistica!), quello che mi esasperava e non sopportavo erano le frasi urlate ed umilianti di mia moglie nei miei confronti (anch'io però gliene dicevo tante!), ragion per cui, quando mi accorsi che correvo il rischio di metterle le mani al collo, feci armi e bagagli e me ne andai.

Nella vita le avevo viste e passate di tutti i colori (a soli 23 anni capofamiglia di ben 5 fratelli con madre encefalopatica!), ma l'abbandono dei miei figli mi fece sprofondare in un profonda crisi depressiva!

Mi mancò tanto la loro presenza fisica anche perché, per non sballottarli a destra e a manca, non pretesi (fermo restante il sostegno economico!) la loro presenza neanche nelle feste comandate di Natale e Pasqua!

Per risollevarmi dal buio, dal gelo, dal vuoto depressivo, presidiato da tutti i miei fratelli (altro che medicine!) trovai sollievo profondo con la scrittura (prima era un motivo di ansia e mi veniva difficile scrivere!) e il mio libro “ Il pilota dell'anima”, con capitoli del calibro “ Il matrimonio con la comunione spirituale”, “ La sacra famiglia”, “ Il coktail caratteriale”, “ Il conflitto dell'anima” e tanti altri, mi aiutò a ritrovare l'anima smarrita che, vi assicuro, è la stessa per tutti con tanta luminosità e qui impera anche la luce di Melania a salvaguardia della sua splendida famiglia!

Concludendo con Parolisi spero tanto che abbia un rimorso di coscienza in modo da collaborare con la giustizia terrena sulla via della verità perché il vero dramma per tutti noi è l'eterna condanna (non certo la pena terrena!) se si sfugge alla divina misericordia (bontà+perdono)!


Francesco Andrea Maiello 09/01/2013 19:15 1 1042

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Questo testo non mi convince, non sono un narratore, e l'Autore non me ne voglia, mi sembra uno snocciolare ordinato e ricco di piccoli spunti riflessivi (con pillole di grandi verità) che però manca della forma del racconto, sia da un punto di vista narrativo che da un eventuale visione in forma di "prosa". In merito al comtenuto, l'Autore pesa bene le sue parole, anche se c'è da dire che in questi processi indiziari, ed in uno Stato dove è stato accantonato il processo penale meramente inquisitorio, la "verità" la sa solo l'Iddio, ora stiamo solo al compimento del primo grado di giudizio. La verità varia a seconda dei punti di vista.»
Manuele Pizzi

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