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I fiori di Lulù

Ragazzi


Lulù è una bellissima bambina di sei anni che ama raccogliere i fiori dei prati appena sbocciati in primavera.
Li prende delicatamente con la mano destra e li mette insieme a quelli che ha già nella mano sinistra, poi li porta a casa e li consegna alla mamma che subito, premurosa, li mette in un vaso con l'acqua.
Lulù chiede sempre alla mamma se faranno le radici ma la mamma le dice che no, non possono farle perchè staccando lo stelo la loro radice è rimasta ben piantata nella terra.
- Allora moriranno mamma! - Lulù quasi piange.
- Non ti preoccupare Lulù anche se i fiori che hai raccolto moriranno ne nasceranno di nuovi e potrai ancora raccoglierli.
Lulù allora non ci pensa più e si prepara per andare a scuola.
La scuola è abbastanza vicina e la mamma l'accompagna a piedi attraversando i giardini pubblici che naturalmente hanno intere aiuole piene di fiori e Lulù sa benissimo che quei fiori non può toccarli.
Quella mattina è arrivato in classe un signore che come lavoro fa il giardiniere e quindi sa tutto sui semi, sulle piante, sugli alberi.
Dice ai bambini delle cose bellissime sulla terra: che non si stanca mai di far nascere le piante, gli alberi, i fiori per noi e noi dobbiamo avere la massima cura e pulizia verso la terra, rispettarla e amarla perchè da lei, dal sole e dall'acqua viene il nutrimento per tutti gli esseri viventi.
Lulù ascolta attenta e pensa ai suoi fiori.
Poi il signore, prima di andare via, consegna a lei e ad ogni suo compagno un piccolo sacchetto.
Racconta quasi una favola dicendo che da quei piccoli semi chiusi in quel sacchetto sarebbero nati e cresciuti dei fiori bellissimi, occorreva solo metterli nella terra e dare dell'acqua e poi il miracolo della natura sarebbe avvenuto.
Nel salutare tutta la classe dice alla maestra che sarebbe tornato dopo tre settimane per sapere come era andata la semina.
Il pomeriggio dello stesso giorno Lulù prepara un bel vaso con dentro la terra e depone i cinque semi che ha trovato nel sacchetto. Li ricopre con cura con altra terra e con l'annaffiatoio la bagna. Poi porta il vaso sulla terrazza dove c'è tanto sole e lo lascia lì dicendo alla mamma di non spostarlo perchè ha seminato ed è sicura che con l'acqua e il sole i semi presto germoglieranno.
La mamma sorride e l'assicura che non toccherà niente.
Passano due giorni e ogni mattina Lulù controlla i semi, niente.
Passano quattro giorni e ancora niente.
Chiede ai suoi compagni ma anche loro le confermano che non è nata ancora nessuna piantina.
Il sole per fortuna continua a riscaldare le giornate, c'è un bel cielo sereno, non piove, Lulù trascorre la domenica con i suoi genitori al lago e torna alla sera stanca.
Lunedì mattina si prepara come sempre per andare a scuola. E passando vicino al vaso li vede.
Ci sono cinque piccoli germogli tutti verdi, alti circa un mezzo centimetro, Lulù è felice, abbraccia la mamma, lo dice ai compagni che le dicono che anche a loro sono nati i germogli.
Lulù non vede l'ora di tornare a casa per poter annaffiare le piccole piantine che adesso giorno dopo giorno cominciano a crescere di mezzo centimetro alla volta.
Sono dunque passate le tre settimane e quel signore torna in classe e vuole sapere come è andata.
I bambini parlano tutti insieme e lui non capisce cosa dicono. Alla fine gli dicono che sono nate cinque bellissime piantine alte circa dieci centimetri.
"Bene" dice il signore "adesso che le piantine sono cresciute se avete un bel giardino potete piantarle direttamente nella terra così metteranno bene le loro radici e non andranno via dalla vostra casa, quando vedete che non piove annaffiateli voi e prendetevi cura di loro come vi prendete cura di voi stessi".

Ed ecco che dopo altre tre settimane le piantine sono diventate delle bellissime piante di girasoli con lo stelo alto e robusto, le foglie grandi e larghe e il fiore è bellissimo, una grande corolla con tanti semini dentro e intorno una raggiera di petali giallo oro, sembra un sole, forse per questo li chiamano girasoli.
Lulù con questa nuova esperienza ha imparato che se vuole avere tanti fiori nel suo giardino o anche in un altro giardino non deve staccare solo lo stelo ma anche la radice che poi può trapiantare facilmente nella terra così che nessuna pianta muore e ha anche imparato che il sole e l'acqua sono le fonti principali di vita per tutti gli esseri viventi sulla terra.


Marisol58 16/08/2014 12:15 1 1096

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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Nota dell'autore:
«Questo l'ho scritto due anni fa, sempre per bambini.»

Commenti sul racconto Commenti sul racconto:

«Bello, un racconto che serve ai ragazzi per amare e rispettare la natura, di prendersi cura di tutto quello che fanno, solo dando amore senza chiedere nulla in cambio, solo la bellezza della natura...»
Annamaria Gennaioli

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I fiori più belli sono quelli non recisi.. (Annamaria Gennaioli)





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