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Quando eravamo distratti part III- CAP. II- Gli anni oscuri

Biografie e Diari

QUANDO ERAVAMO DISTRATTI- PART III- GLI ANNI OSCURI- CAP. II

In paese, erano gli anni dei motori e motorini. Delle gite al mare, il calcio sempre presente, delle partite a calcetto ed i tornei. Potevamo vincere, anche se poi ci siamo rilassati e siamo arrivati terzi. Inizio a mettere gli occhiali, cosa che non sopportavo. Cominciava a darmi noia la luce e così feci la visita oculistica. Mi sembrava di vederci bene. In effetti, mi mancavano pochi gradi. Dal medico, non rispondevo pienamente ai test, dato lo stress per la scuola. L’ estate è stata un grande divertimento. Mi sono sfogato e rilassato. Avevo bisogno di divertirmi. Se ne accorse anche l’ oculista. Disse che mi vedeva una persona diversa. Migliore, rispetto alla prima visita.

L’ inizio del quarto anno, comincia con l’ autobus che non passa mai e i primi giorni arrivo in ritardo. Cambiano diversi professori, tranne due.

E’ bello rivedere gli amici. Riprendiamo ad uscire e ad andare in sala giochi.

I primi giorni passano tranquilli, poi sarà un nuovo delirio. Credevo che in questo anno, i professori, mi avrebbero lasciato in pace. Ammisero con mia madre, che avevo sofferto troppo, che mi avevano fatto soffrire e che non sarebbe più successo. Ci si può fidare? Ci speravo. La speranza è stata vana. Cominciò nuovamente il circolo vizioso delle umiliazioni, dei voti bassi e immeritati, delle offese, di interrogazioni e compiti con voti non coerenti con la mia preparazione e con i fatti. La mia bontà non aiutava. Avrei dovuto essere più incisivo. In quel periodo, iniziavo ad ascoltare musica rock. Alcune canzoni, mi ispiravano. Sembrava parlassero di me. Ascoltavo anche musica leggera italiana.

Cercavo canzoni tristi, che davano speranza. Erano gli anni delle canzoni del dolore, a cui mi ero molto legato. La depressione era forte. Mi ero chiuso in me stesso e la timidezza era ormai molto radicata in me. Provai a frequentare un gruppo religioso, anche se dopo poco abbandonai la Chiesa. Anche questa, scelta discutibile, visto che stavano nascendo nuove amicizie.

Andavo in palestra, anche se non mi trovavo bene.


C’erano persone cattive. All’epoca ero molto magro e senza forze. Tremavo per sollevare i pesi. Non avevo per niente i muscoli. Frequentavo la palestra per la schiena. Avevo problemi alla spina dorsale. Ad oggi ne ho di più. Dopo alcuni anni lascerò la palestra. Informatica diventa una materia alternativa. Nel quarto anno abbiamo tre insegnanti. Le prime due lasciano perché in stato interessante. Poi arriva un uomo, che si adeguerà ai deliri degli professori. La carriera scolastica, procede tra alti e bassi. Inglese e italiano sono padroni della mia vita e la disturbano. Matematica mi piace. Riesco molto bene nei limiti e derivate. Le preferenze verso altri si sprecano, mentre io devo lottare, per avere un minimo di voti. Ad inglese in questo anno, avrò otto interrogazioni. Altri invece, non verrano mai chiamati e avranno voti alti, come nelle altre materie. Diranno che se li meritano. In gita si va nel nord d’Italia. Un anno siamo andati alle cinque terre, un altro a Verona. Nel pullman c’era chi faceva le foto a chi dormiva. Arriva un momento importante nella mia vita: la maggiore età. Arriva il precetto per la visita militare. Nella visita sarò abile arruolato, anche se poi non partirò mai militare, per la scadenza dei termini di chiamata. Ero molto magro e il medico non voleva prendermi Io dissi che volevo fare il militare, volevo entrare nei carabinieri o nella finanza nel futuro dopo la scuola. Mentre i miei amici, si riposavano dal ritorno della gita, io andavo alla vista di leva. Sarebbe bastato che la gita fosse posticipata anche di un giorno e non sarei andato a divertirmi.

La tristezza si fa imperante e la voglia di lasciare è alta. Ogni giorno è un’agonia, non solo per me, ma anche per molti miei amici.

Con i conoscenti del palazzo le cose cominciano ad andare male, anche se ho ancora delle forze per combattere. Inizio a frequentare la scuola guida. Partecipo a qualche lezione, poi lascerò perché, volevo riposarmi dopo la scuola. Studierò da solo. Farò scuola guida anche privatamente. Passo subito agli scritti e alla pratica. Gli amici cominciano a fare dispetti. Gli esami della scuola guida finiscono a luglio. Ormai sono stato promosso sia a ragioneria, sia dall’ingegnere. Riesco a vincere una sfida: avere sette ad inglese, anche se meritavo di più come votazione e non meritavo di soffrire così.

Gli amici cominciano a fare degli stupidi scherzi. Io comincio la mia piccola sofferenza e loro se ne approfittarono. L’estate è arrivata da un po'. Siamo a Luglio. Vado al mio paese d’infanzia. Mi diverto molto con gli amici al mare. Saranno anni indimenticabili.

Forse gli ultimi anni, le ultime estati felici, prima del grande male. Ad agosto trasferisco le mie vacanze in un altro paese, dove mi aspettano altri amici. Famose saranno le partite a pallavolo al parco, con la frase ramino rigiochinoo. Famose saranno inoltre le nostre canzoni ed il nostro film. Un’estate molto divertente. Dopo la fiera paesana, ritorniamo tutti nelle nostre rispettive città. La scuolaa sta per cominciare. Inizia l’ultimo anno di lotte e umiliazioni. Credevo, speravo, fosse l’ultimo anno di sofferenze. Invece poi arrivò altro male, più forte.




mirko federici 21/10/2014 09:37 890

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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