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La decisione più giusta

Amore

Sono in viaggio su un aereo per andare in America.
È arrivato il turno di passare a miglior vita anche per lui: mio padre, uomo di grande temperamento e carattere!
Una telefonata del notaio mi avvisa che devo trovarmi negli Stati Uniti il prima possibile per la lettura del testamento e per i funerali di mio padre...
Nonostante tutto volevo bene a quell'uomo severo e duro, ma stranamente dai miei occhi non esce neanche una lacrima, come se stessi vivendo in un'altra dimensione.
Ormai sono un uomo di 35 anni e da quasi dieci anni non torno nella casa dove ho vissuto insieme alla mia matrigna e al mio fratellastro oltre che a mio padre.
Mia madre morì dandomi alla luce e mio padre dopo un paio d'anni si risposo' con la mia matrigna.
Non mi piace chiamarla "matrigna" perché l'ho sempre chiamata "mamma" e come tale si è sempre comportata.
Mi voleva bene... lo sentivo, tanto che stentavo a credere di non essere suo figlio!
Anche quando nacque il mio fratellastro, che comunque avevo sempre considerato un fratello, il suo amore per me non subi' cambiamenti...
Sì, era una donna speciale anche se sofferente, e capace di seguire con cura e amare sia me che mio fratello ed essere anche una brava moglie per il mio burbero padre...
Ero un bambino fortunato...
Ricordo che la sera non andava a dormire senza passare a rimboccarci le coperte, cosa che ha sempre fatto fino a quando... fino a quella maledetta sera!
Ero innamorato pazzo di Alicia già da qualche mese: una ragazza timida e molto carina, ma non aveva ancora la maggiore età e ci vedevamo di nascosto quasi ogni sera.
Un amore corrisposto ma in un certo qual modo contrastato: i suoi mi vedevano come un ragazzo poco serio visto che avevo avuto diverse storie e tutte finite male...
Ma non era evidentemente arrivato ancora il vero amore... la donna della mia vita...
Con lei, invece, avevo finalmente trovato l'amore, quello vero, oltre che la passione che ci accecava entrambi...
Non vedevamo l'ora di incontrarci all'imbrunire sul soppalco, nel fienile, dove non ci poteva vedere nessuno.
Consumavamo così, furtivamente, quasi ogni sera, tutti i nostri insaziabili desideri.
Dovevamo aspettare la sua maggiore età per dichiararci apertamente a tutti e sperare di avere l'approvazione dei suoi genitori.
Quella maledetta sera!
Cosa darei per non essere stato lì in quel soppalco quella sera!
Eravamo felici... stavamo progettando tutto per poter andare a vivere insieme di lì a un mese, data del suo diciottesimo compleanno.
Perché venne nel fienile mia madre quella sera?
Cosa cercava? Chi cercava?
So solo che la sentii urlare come una pazza e scappare via di corsa...
Noi non la sentimmo entrare... eravamo presi l'uno dall'altra in un vortice di sentimenti e di piaceri...
Si era spaventata a morte... povera mamma!
Feci subito andare via Alicia affinché non la vedessero e corsi in casa immediatamente...
Feci in tempo ad avvicinarmi e abbracciarla per un attimo... prima che il suo cuore cessasse di battere... per sempre!
Dolore infinito... sconfinato... violento..tutto in un momento...
Mio padre e mio fratello me ne fecero una colpa! Io stesso mi sentivo colpevole...
Due giorni dopo ero in viaggio per l'Italia: andavo a vivere da parenti che mi avrebbero trovato lavoro per volere di mio padre.
Poi più nulla... fino alla telefonata del notaio.
Avevo perso in un sol colpo, in quella maledettissima sera, una fidanzata, un fratello, un padre e... una madre!
L'aereo sta per atterrare e una strana nostalgia mi attanaglia la gola.
Mio padre... che non potrò più riabbracciare e ricevere il suo perdono...
Mio fratello... chissà se vorrà parlare di nuovo con me e se in cuor suo mi ha perdonato...
Alicia... chissà se l'avrei rivista...
Pensieri e ricordi che riaffiorano fino a farmi male: un male acuto, quasi... fisico!
Finalmente sono arrivato a destinazione, prendo un taxi e... via verso casa!
Via, via che mi avvicino l'ansia sale, ma guardo con estrema curiosità e nostalgia il paesaggio che mi ha visto crescere, gioire e soffrire...
La porta è aperta e c'è un via vai di gente.
Sulla soglia incontro mio fratello...
Ci siamo guardati negli occhi per qualche secondo interminabile e con una naturalezza sconcertante ci siamo abbracciati!
Entro e lo vedo... disteso... come addormentato...
Non mi sembra possibile che sia potuto accadere a lui: un uomo forte e pronto a dominare il mondo! Almeno così io l'ho sempre percepito ed ora invece...è tutto finito...
Sento dei passi dietro me, mi giro e... la vedo... bella come il sole, con i capelli raccolti e con due lacrime che le rigano il dolcissimo viso.
Mi dà la mano per le condoglianze e avverto un tremore...
Mi sembra di vivere in un film, forse ancora mi ama... forse non mi ha dimenticato...
Mentre mi da i baci di circostanza le sussurro:
- all'imbrunire al solito posto...
- Non è più possibile...
Sono sconcertato, non so cosa pensare...
Perché non può? Si è sposata? Oppure è fidanzata?
È quasi sera!
Esco fuori a prendere un po' d'aria e vedo mio fratello e Alicia mano nella mano... e insieme a loro c'è un bambino...
Si avvicinano e mio fratello dice al piccolo:
- Ti presento tuo zio
- Ciao piccolo, come ti chiami?
- Mi chiamo come te, volevo tanto conoscerti...
Hanno anche un figlio!
Mi sento ripiombare in un passato mai dimenticato ma... da dimenticare e... da dimenticare in fretta!
Eppure ho sentito un tremore nelle sue mani!
Ho avvertito tutta la passione e l'amore che ci avvolgeva un tempo, anche se solo per il breve istante di un saluto!
- Vieni zio, vieni! Voglio farti vedere una cosa!
Mi prende la mano e mi porta con sé...
Lo seguo incuriosito e... dove mi porta?
Mi porta nel fienile... proprio il luogo dove ero stato l'uomo più felice del mondo!
Saliamo sul soppalco e mi dice:
- questo è il mio angolo preferito, vengo spesso a giocare qui e mi sento felice come in nessun altro posto!
- Quanti anni hai?
- Ne ho fatto 9 il mese scorso, la mamma dice che cresco in fretta!
Un colpo al cuore... un sospetto atroce!
Non riuscivo quasi a respirare!
E... se fosse mio figlio?
I calcoli sono esatti!
No! Non oso pensare che abbia potuto farmi questo!
- Zio, perché piangi? La mamma mi ha sempre parlato di te e mi ha detto che tu qui, in questo posto, eri felice!
- Non è nulla piccolo, piango per la felicità di essere qui... in questo posto... con te!
Mi butta le braccia al collo e mi abbraccia dolcemente...
Ho mio figlio tra le braccia, ne sono assolutamente convinto e la felicità e la disperazione nel contempo mi strazia e mi distrugge...
Tra una settimana andrò via! Cosa ne sarà del mio cuore? Come farò ad allontanarmi da mio figlio?
Entra Alicia a chiamare il piccolo e lo invita ad andare dal padre...
Resta solo due secondi a guardarmi con le lacrime agli occhi...
Ha capito il mio strazio... che ora so che è anche il suo e prima di sparire mi dice:
- Perché? Perché non hai risposto alle mie lettere?
Le sue lettere? Ma cosa dice? Di quali lettere parla?
Il destino si è accanito contro di me fino a questo punto?
Sono letteralmente distrutto... ma ho capito una cosa bellissima: lei mi ama ancora!
Sono combattuto in una maniera incredibile!
Non voglio rinunciare a mio figlio e nello stesso tempo non voglio far del male a mio fratello...
Devo prendere la decisione più giusta!
La più giusta per il mio piccolo amore... nulla lo dovrà turbare... lui non deve soffrire...
La notte... forse... mi porterà consiglio...


Anna Maria Peluso 10/08/2016 04:28 817

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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