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Una partita a tennis

Amore

Quella che sto per raccontarvi è una storia un po' particolare: ci sono tre protagonisti (forse sarebbe più giusto dire cinque), e cercherò di spiegarvi lo stato d'animo di tutti!
Giorgia è un medico di base, sempre gentile e disponibile con tutti: occhi scuri, carnagione scura, capelli neri ondulati, la tipica donna mediterranea.
Piero è un informatore medico... si... proprio di quelli che tutti i pazienti guardano in cagnesco, perché ha la precedenza ogni due persone! È un bell'uomo e sa di esserlo: molto vanitoso, curato, grandi occhi grigio- verdi, capelli castani, corporatura muscolosa e atletica.
Lidia è un'impiegata di banca molto timida e dal facile rossore: biondissima, occhi azzurri, molto carina, ma non sa di esserlo!
Ora forse... vi state chiedendo chi sono io? Io sono... no... no... ve lo dirò dopo...
Piero è un uomo sposato, anzi lui si ritiene "felicemente sposato", ma quando esce di casa, puntualmente si libera della fede nuziale per fare la parte dello scapolone.
Qualche tempo fa, mentre era al lavoro, entrando nello studio di un medico suo amico, trovò al suo posto Giorgia: la bellissima mora mediterranea di cui vi parlavo prima.
Rimase folgorato da tanta bellezza, tanto che non le staccava gli occhi di dosso, facendo fatica a proseguire col suo lavoro...
Giorgia nello stesso tempo, rimase affascinata da quest'uomo, che visibilmente sorpreso, la guardava con un'aria estasiata, che stuzzicava la sua vanità femminile.
Andò via da quello studio con una frenesia addosso e con la voglia di rivedere al più presto la bella mora.
Il ritorno a casa lo fece tornare alla sua realtà di uomo "felicemente sposato"!
Si chiedeva:
"Com'è possibile che amo mia moglie e sono terribilmente attratto da una persona appena conosciuta?"
Si faceva mille domande senza trovare risposte, e mentre era immerso in questi pensieri, la voce gentile della moglie lo riportò alla realtà:
- Ciao caro, ti vedo pensieroso, qualcosa non va?
- No Lidia, tesoro, va tutto bene!
Lidia, l'impiegata di banca, timida e carina è sua moglie: quella che dice di... amare... nonostante i suoi comportamenti contrastanti.
Lidia... che è sempre stata attenta e premurosa, che non ha mai pensato neanche lontanamente di poter essere attratta da un altro uomo che non fosse il suo... uomo!
Forse... è arrivato il momento di spiegarvi chi sono!
Io sono "la coscienza" e faccio un lavoro molto arduo perché combatto continuamente con la mia acerrima nemica che è "la tentazione".
Non è un lavoro facile e durante il giorno e, molto spesso anche di notte ricevo dei pugni nello stomaco che mi fanno mancare il respiro...
Cerco di scacciare via la tentazione ogni qualvolta la incontro e purtroppo, non sempre ci riesco: ha una tale capacità e forza da riuscire addirittura a farmi spesso addormentare!
Una cosa era certa: Piero e Giorgia erano rimasti colpiti dalle stesse emozioni e sensazioni e la tentazione era troppo forte per fare spazio alla coscienza!
Ormai passava quasi ogni giorno dallo studio di Giorgia, anche solo per vederla un istante e devo dire che a lei faceva molto piacere...
Quel giorno Piero, prima di entrare, aspettò che uscisse l'ultimo paziente e col suo fascino innato:
- Ciao, sono l'ultimo paziente, ho bisogno urgente di stare un po' accanto a te...
"La tentazione " se la rideva e mi guardava con aria soddisfatta mentre io con tutte le mie forze cercavo di ricordargli che era un uomo sposato, che Lidia lo attendeva dolce e premurosa a casa!
Ma era sordo, non sentiva il mio richiamo...
Si avvicinò in modo pericoloso a Giorgia, che lo guardava fisso negli occhi, le accarezzo' il viso, e si ritrovarono abbracciati come fossero una cosa sola...
Fecero l'amore fino a sera: instancabile richiamo dei sensi...
Io... dal canto mio ero sfinita, non riuscivo ad oltrepassare il muro che aveva costruito "la tentazione" e non potevo neanche fare breccia nell'animo di Giorgia, perché lei credeva di essere nel giusto... si stava innamorando e magari pensava anche, di aver trovato l'uomo giusto per dividere la vita!
Non avevo potere alcuno quando erano vicini, come se non esistessi...
Ma... la sera... sulla via del ritorno a casa, senza la corazza di protezione che gli faceva indossare "la tentazione", diventava fragile nei suoi sensi di colpa; dispiaciuto per Lidia, che non meritava di essere tradita così, giurava a se stesso che non sarebbe mai più accaduto!
Il giorno dopo però, tutti i suoi propositi venivano meno, e come in una partita a tennis io e "la tentazione" ci passavamo la palla con sferzate sempre più potenti!
Lidia intanto, aveva notato il cambiamento del marito: ritornava sempre più tardi ed era sempre più evasivo nelle risposte.
Il sesto senso delle donne si sa, è molto accentuato e Lidia cominciò a fare molta attenzione a tutti i movimenti di Piero, finché un giorno trovò un messaggio, sul cellulare che usava per lavoro, molto compromettente...
"Ti aspetto al solito posto alle 20: 00, sbrigati, non resisto"
Così decise di seguirlo.
Lo vide entrare nello studio medico e per un attimo si tranquillizzo', ma non capiva quel "non resisto"...cosa poteva significare?
Dopo quasi un'ora decise di entrare nello studio anche a costo di fare una pessima figura, ma prima di suonare il campanello, vide la porta aprirsi e due figure uscire mano nella mano, mentre si scambiavano le ultime effusioni...
Dolore, sgomento, rabbia nell'animo di Lidia che restava impietrita senza la forza di muoversi!
Piero in un attimo abbandonò Giorgia, che non capi' subito ciò che stava succedendo, cercava spiegazioni... ma erano lì vicino a lei...
Era arrivato il mio turno di tirare calci alla tentazione, di disintegrare quel muro che non mi faceva entrare e far prevalere il mio buon senso.
Piero era più distrutto di Lidia... Come un bambino cercava perdono...
Aveva capito che quello che provava per Giorgia era stata solo una infatuazione che la tentazione aveva messo a sua disposizione e che stava perdendo l'unico amore vero della sua vita!
La tentazione ormai era agonizzante e non mi faceva nessuna pietà!
Ho vinto io!
Non è stato facile, ma... questa volta, per questa storia...
ho vinto... IO!


Anna Maria Peluso 16/08/2016 18:04 1 925

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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Commenti sul racconto Commenti sul racconto:

«Bello Anna Maria, verosimilmente bello, sì.
La coscienza!!!! quanti guai avrei evitato se almeno qualche volta le avessi dato retta...
Un abbraccio»
Je suis Marelle

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Il primo racconto pubblicato:
 
L'odore acre del dolore (04/07/2016)

L'ultimo racconto pubblicato:
 
Incontro con la morte (09/03/2017)

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Incontro con la morte (09/03/2017)

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Il gatto e il topo (29/08/2016, 1789 letture)


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