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Estate 2017 - Amburgo 1° parte

Viaggi e Avventura

Arriviamo ad Amburgo il 17 agosto nel pomeriggio. E’ in atto un forte acquazzone nei pressi della città. Sbarcati dall’ aereo tiriamo fuori dalla valigia gli ombrellini che abbiamo portato con noi, siamo stati previdenti sapendo che il clima di Amburgo è imprevedibile e che la temperatura è molto più fresca.

Il treno S1, situato dentro l’ aeroporto, ci conduce direttamente al centro città dove abbiamo prenotato un appartamento all’ Adina Apartment Hotel Hamburg Michel. La pioggia non accenna a diminuire e inoltre scende anche a vento. La strada per arrivare all’ hotel non è molta, ma non sapendo bene il percorso si fa complicato tenere l’ ombrello, le valigie, il cellulare e seguire le indicazioni di maps. Siamo completamente bagnati, ma finalmente, dopo varie peripezie, riusciamo a raggiungere la meta. L’ appartamento è bellissimo, grande e con tutti i confort. C’è una cucina all’ avanguardia completa di tutti gli elettrodomestici. Svuotiamo le valigie e scendiamo a fare un po’ di spesa. Nel supermercato sotto l’ hotel scopriamo, con sorpresa, che si spende benissimo, anzi alcuni alimenti costano molto meno che da noi.

La mattina seguente ci alziamo presto e scendiamo alla scoperta della città.

Sempre con l’ applicazione di maps a portata di mano ci avviamo verso il centro che dista all’ incirca un chilometro. Attraversiamo uno dei tanti ponticelli che si trovano ad Amburgo e arriviamo alla centralissima piazza pedonale del municipio. E’ imponente l’ edificio che si presenta davanti a noi. Lo stile è neorinascimentale e all’ interno si trovano il Senato e il Parlamento. Entriamo nel cortile dove al centro c’è la fontana dedicata a Igea, dea dell’ igiene e della salute, innalzata in seguito all’ epidemia di colera del 1892. Facciamo qualche foto e poi superiamo un enorme portone in ferro e arriviamo all’ atrio dove veniamo accolti da un ambiente elegante caratterizzato da dipinti classici, pilastri di roccia arenaria e una sublime scalinata in marmo.

Usciti dal municipio ci dirigiamo verso la Jungfernstieg, celebre via situata lungo il Binnenalster e nota soprattutto come via alla "moda" e strada per lo shopping. Inner Alster Lake appare davanti ai nostri occhi meravigliati, c’è un’ immensa distesa d’ acqua nel cuore della città dove al centro uno spruzzo d’ acqua fuoriesce a getto rendendo il lago ancora più affascinante.

Aggiriamo il lago per arrivare all’ Outer Alster Lake, l’ altro lago ancora più grande e per questo anche navigabile.

Si è fatta l’ ora di pranzo dobbiamo decidere dove andare a mangiare. Passando accanto ad un supermercato e guardando all’ interno siamo incuriositi alla vista di una mensa. Che strano un self service in un supermercato, perché non provarlo. Anche questa scelta è stata vincente, cucina buona e ottimo prezzo. Si è fatto ormai pomeriggio. Proseguiamo fino ad arrivare a Speicherstadt, la città dei magazzini, caratteristico complesso di magazzini in disuso.

Questi edifici adibiti a magazzini si appoggiano, come moltissime altre edifici della città su palafitte, esattamente come la nostra Venezia. L’ architettura gotica in mattoni rossi risale all’ epoca guglielmina con torri e piccoli bizzarri frontoni. Lo storico complesso di magazzini è il più grande al mondo ed è uno dei luoghi più fotografati della città. Arriviamo in uno di questi edifici dove si trova il Miniatur Wunderland, il plastico più grande del mondo. Un ragazzo italiano che lavora nell’ edificio ci consiglia di effettuare la visita di mattina perché il percorso richiede un tempo abbastanza lungo ed è meglio non avere fretta. Accettiamo il suo suggerimento e ci dirigiamo verso il parco di Planten un Blomen, un parco meraviglioso nel cuore della città con immensi prati verdi e tanti fiori dai mille colori.

Anche questo posto va visitato con calma, è così vasto che decidiamo di tornarci con il tempo giusto per visitarlo come merita. Proseguiamo verso il quartiere a luci rosse di St. Pauli, la zona più famosa della vivace vita notturna della città. Proprio qui quattro giovanissimi ragazzi iniziarono la loro straordinaria carriera esibendosi in vari club musicali lungo la strada, i famosi Beatles.

Di giorno il quartiere non mostra il suo vero lato, è solo la sera, quando il buio cala sulla città che la via si anima di luci e trasgressioni. Arriviamo nella piazza dedica ai Beatles dove in un grosso spazio circolare a forma di un disco in vinile ci sono i contorni delle figure in acciaio della famosa band.

I turisti da tutto il mondo amano posizionarsi in queste siluette e farsi fotografare e anche noi facciamo altrettanto.

Non ci rimane che proseguire verso il porto. Amburgo è una città portuale, sebbene il mare sia a più di 100 chilometri di distanza. Per merito del grande fiume Elba la navigazione è possibile anche a navi porta container ed è uno dei porti più grandi e trafficati del mondo.

Ci rilassiamo passeggiando sulla banchina che costeggia il fiume, arricchito da locali di souvenir e ristorantini dove si può mangiare o gustare tranquillamente un caffè o una birra.

Attraversiamo l’ Alter Elb Park, un altro verdissimo parco cittadino e arriviamo in poco tempo in prossimità dell’ hotel.

Ci svegliamo di buon lena la mattina seguente, abbiamo in programma un’ escursione in treno alla bella cittadina di Lubecca.

Il treno parte puntualissimo e in meno di un’ ora arriviamo a destinazione.

Dalla stazione facciamo poca strada e in lontananza appare la bellissima porta Holstentor, una delle poche torri monumentali rimaste del sistema difensivo di epoca medievale, vero simbolo della città.

L’ edificio, costruito con mattoni rossi e con grandi guglie scure si compone di due torri in forma circolare unite tra loro. Nella parte centrale, il grande arco permette di entrare in città. Molto interessante la visita del museo ospitato al suo interno che con i suoi reperti racconta del passato mercantile della cittadina.

Percorriamo la strada principale alla ricerca di altre interessanti scoperte. Guardando in alto intravediamo la cima di un campanile che ci stimola a seguirne la via per raggiungerlo. Entriamo in un vicolo e ci imbattiamo nel museo delle marionette, un interessante negozio pieno di bamboline e oggetti colorati. Arrivati sotto il campanile scopriamo che è parte integrante della chiesa di San Pietro.

Visitiamo l’ interno dove nel grande spazio invece di panche per i fedeli ci sono esposte bizzarre sculture in cera, sembra che sia una mostra. Veniamo a sapere che non è una chiesa utilizzata per scopi religiosi ma bensì per organizzare concerti, mostre e conferenze.

All’ entrata oltre ad un bar e un negozio di souvenir si trova una biglietteria. Con pochi euro facciamo il biglietto per visitare il campanile. Un ascensore ci porta in cima dove uno spettacolare panorama ci offre la fantastica visuale di tutta la città di Lubecca.

Proseguiamo la visita fino ad arrivare alla chiesa di Santa Maria, una imponente struttura in stile romanico con forme gotiche costruita sul punto più alto della cittadina. All’ esterno si trova la statua in bronzo di un simpatico diavolo. E’ assai bizzarro trovare una presenza diabolica in un luogo che celebra la santità mariana, ma a spiegarne il senso c’è una leggenda la quale narra che nel medioevo, quando iniziò la costruzione della chiesa, il diavolo partecipò credendo che si stesse realizzando una taverna. Tale idea piacque molto al diavolo, perché sapeva bene che l’ osteria era un luogo di vizio che forniva molte anime all’ inferno. Quando si rese conto di aver contribuito alla realizzazione di una chiesa, andò su tutte le furie, si armò di un enorme masso e cominciò a buttar giù il costruito. Un coraggioso e astuto capomastro propose al diavolo uno scambio, se lasciava terminare la chiesa i muratori avrebbero poi costruito un’ osteria nelle immediate vicinanze. Al diavolo l’ idea piacque. La chiesa fu terminata e a due passi da lì sorsero le celebri cantine del Ratsweinkeller, ancor oggi frequentatissime dai buongustai. Oggi è tradizione farsi una foto toccando il corno del diavolo come porta fortuna, cosa che anche noi scaramanticamente facciamo, chissà portasse davvero fortuna.

Affianco alla chiesa di Santa Maria è situato il maestoso municipio. Gran parte dell’ edificio si estende intorno alla piazza del mercato. I vari stili che lo compongono sono dovuti al fatto che la sua realizzazione è andata avanti per tre secoli fino a farlo diventare unico. I mattoni del municipio vanno dal rosso al bianco, dal grigio al nero e nelle piccole tre torri che lo adornano ci sono dei grossi fori per favorire il passaggio del vento. La grande piazza, circondata dagli splendidi edifici, è un punto centrale dove turisti e cittadini, sedendosi in uno dei vari locali, possono rilassarsi davanti ad una birra o un buon caffè.

Mentre prendiamo la strada per arrivare al Duomo veniamo colpiti dal frastuono di musica e cori. Improvvisamente le vie della città si animano di carri con sopra ragazzi e ragazze vestiti in maschera che allegramente spronano la cittadinanza a seguirli nell’ allegro corteo. E’ una festa come quella che da noi viene chiamata "Gay Pride".

Si è fatta l’ ora di pranzo, prima di arrivare al Duomo ci fermiamo a mangiare in uno dei tantissimi locali che si trovano sulla via principale e ordiniamo un panino con un hot dog enorme e patatine fritte con Ketchup e maionese, alla faccia della dieta.

Immerso nel verde, il Duomo è una delle opere architettoniche più antiche di Lubecca. Entriamo e ci sediamo su di una panca. Il grande crocifisso in legno sembra scrutarci. Rimaniamo per un bel po’ di tempo seduti in contemplazione, la pace che si respira in questa chiesa è impressionante.

Usciti dal Duomo ci dirigiamo alla stazione per prendere il treno e ritornare ad Amburgo.


Mirella Santoniccolo Mairim14 13/11/2017 14:25 1117

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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