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Profumo di fresie

Biografie e Diari

Gli esperti scrittori consigliano di narrare in terza persona una storia anche quando si tratta di un racconto autobiografico, mantenendo l’ anonimato. Ma io non ne sento la necessità. Avevo finito il mio lavoro quotidiano un venerdì, alle cinque della sera, con un cielo coperto e grigio. Prima di prendere l’ auto, mi ero fermato da un fioraio in una edicola dismessa sul marciapiedi. Dovevo andare a casa della mia ragazza con la quale ero fidanzato da meno di un anno e volevo portarle un mazzo di fiori, i più belli e profumati che lui avesse: erano delle fresie che spandevano nell’ aria un profumo intenso ed inebriante. Ne acquistai due fascetti avvolti una carta di cellofan. Scrissi un biglietto con delle frasi carine e lo inserii all’ interno del cellofan. Entrai in auto e subito il profumo quasi insopportabile invase l’ interno di essa. Ero felice perché sapevo che la mia ragazza mi stava aspettando con ansia e quindi immaginavo il suo volto raggiante nel vedere a sorpresa il mio omaggio floreale. All’ improvviso da lontano vidi la figura di un’ altra ragazza con il pollice alzato per fare l’ autostop ed avere un passaggio. Prima di tutto mi meravigliai che per il posto in cui stava , un piccolo paese di provincia, e per quei tempi (parlo degli anni 60) che lei avesse l’ ardire di chiedere un passaggio ad uno sconosciuto. Il mio pensiero iniziale era quello di non fermarmi anche perché andavo di fretta e non volevo perdere tempo, ma lei mentre più mi avvicinavo più si metteva al centro della strada, per cui dovetti fermarmi. Era una ragazza molto bella, un fisico da sbalordire, alta, capelli biondi, occhi azzurri, una minigonna che lasciava scoperte delle gambe magnifiche, si vedeva che era una straniera. Si avvicinò al finestrino che avevo aperto per sentire cosa dicesse, ed in un italiano abbastanza corretto mi chiese un passaggio al centro della città esattamente dove ero diretto. Non seppi dirle di no, e non trovai nessuna scusa, ma la feci entrare nell’ auto più per soddisfare la mia curiosità per capire chi fosse e da dove venisse. Nel sedersi sul sedile anteriore al mio fianco, la sua minigonna salì ancora più su ed io mi sentii in un imbarazzo enorme e cercando di non guardare le sue gambe stupende mi davo un certo contegno per non fare la figura stigmatizzata dell’ italiano “ latin lover” a tutti i costi. Incominciai a farle qualche domanda e mi disse che veniva dall’ Australia ed era stata ospite di suoi parenti e che quel giorno era l’ ultimo della sua permanenza in Italia perché l’ indomani mattina sarebbe partita dall’ areoporto di Capodichino per Sidney. Ad un certo punto lei sentì il profumo delle fresie, ma io non le dissi perché le avevo sui sedili posteriori. Durante il percorso parlammo di più argomenti, era una ragazza per bene ma appartenente ad un altro mondo ed un’ altra mentalità. Io più la guardavo e più mi piaceva. La sua bellezza, il profumo inebriante delle fresie, mi stordirono a tal punto che io pensai che era un vero peccato che l’ indomani sarebbe andata via, perche senz’ altro le avrei chiesto un appuntamento. Alla fine del percorso ci salutammo con una stretta di mano ed un sorriso. Arrivai a casa della mia ragazza con un grande senso di colpa per il trasporto che avevo provato per l’ australiana più dettato da un istinto mascolino che da un vero improvviso sentimento, e dentro di me ringraziai il cielo che la cosa fosse finita li. L’ abbraccio, il sorriso, i baci della mia fidanzata che aveva letto le mie frasi d’ amore scritte sul biglietto tra le fresie odorose mi fecero dimenticare tutto e capire quale fosse il vero amore.


Antonio Guarracino 29/11/2017 17:41 956

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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Nota dell'autore:
«Questo episodio mi è rimasto impresso nella mente e fa parte del mio vissuto. Comunque la mia ragazza di allora è "la" mia moglie di adesso a cui adesso ho fatto leggere questo racconto e mi ha ricordato che ho fatto bene a non cambiare la via vecchia per la nuova. C’è a tal proposito una canzone napoletana che si intitola " E allora? "Avrei potuto riscriverla con quello che mi è successo.»

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