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Cenerentola al contrario

Amore

Sono sempre stata una bambina capricciosa e viziata, i miei genitori pur di fare la loro vita mondana in santa pace, mi accontentavano in tutto, o quasi, ed io non perdevo occasione per farmi dare quello che volevo.

Con noi, viveva una vecchia zia bisbetica e antipatica, non si era mai sposata, e nemmeno avrebbe potuto trovare qualcuno che la volesse, brutta com’era e con un carattere insopportabile. Ed era proprio lei che in assenza dei miei genitori “ badava” a me. Io la lasciavo predicare, poi inventavo sempre qualche escamotage per tenermela buona...

Così, in questo ambiente ricco, dove non mi mancava proprio niente, diventai una signorinetta abbastanza carina per attrarre l’attenzione dei giovanotti del paese, ma naturalmente, io non li degnavo di uno sguardo, presuntuosa com’ero. Avevo studiato in un College Inglese, molto “ chic”, sapevo varie lingue e suonavo il piano. Ora però volevo lavorare e guadagnarmi da sola i miei soldi, ma figuriamoci mio padre! SUA figlia, lavorare??? Mai e poi mai, io dovevo solo aspettare che qualche giovanotto di buona famiglia si volesse sposare con me, e così, avrei potuto continuare a fare la mia vita da grande dama, avere uno o due figli e continuare la discendenza del nostro illustre cognome!

Ma io non avevo fatto i conti con il farmacista del paese, era un dottore giovanissimo, niente male, con degli occhi azzurri che quando mi guardavano mi facevano svenire... Mi inventavo sempre qualche scusa per andare in farmacia e poterlo vedere, ma questa volta ho trovato pane per i miei denti! Io, abituata ad avere tutto e subito, mi dovevo accontentare di un formale “ Buongiorno” o “ Buonasera”, mai un sorriso, mai una parola in più dello stretto necessario! Mi veniva una rabbia che non so cosa avrei fatto per fargli capire che lui mi piaceva..., così un giorno... mi feci trovare davanti alla farmacia prima dell’orario di apertura. Mi ero decisa di aspettarlo e intavolare qualche conversazione con lui, qualcosa mi sarebbe venuta in mente!

Ero impaziente, e finalmente quando lo vidi il cuore mi fece un salto nel petto! -Buongiorno Dottore! Dissi con una faccia la più naturale possibile. -Buongiorno a lei, rispose, mentre apriva la porta con la chiave. - Prego, venga avanti, in che cosa posso servirla?- mi domandò molto educatamente. Io, la verità, non avevo bisogno di niente, e con noncuranza, gli domandai se lui fosse sposato o fidanzato. Lui mi guardò un po’ sorpreso e mi rispose di no, né l’uno ne l’altro. E mentre si metteva il camice bianco tornò a chiedermi cosa volessi, io non sapevo cosa dire per allungare la conversazione, e mi inventai un forte dolore a un dente, lui allora mi diede un antidolorifico specifico per i denti, io pagai e lo salutai con un grazie zuccheroso...

Era passata una settimana ed io non sapevo cosa fare per rivedere il farmacista, ma una cosa mi era ben chiara, mi piaceva da morire, anche se non era proprio la persona che mio padre avrebbe desiderato per me era pur sempre un dottore! Lui però non mostrava un minimo interesse per me, altrimenti avrebbe trovato il modo per vedermi, parlarmi, ero solo io che spasimavo per lui, e questo mi dava una sorta di rabbia nascosta che mi aveva cambiato persino il carattere! Stavo diventando come mia zia! Solo il pensiero di andare a finire come lei mi faceva drizzare i capelli in testa!

Alla fine, indispettita, incominciai ad uscire con uno che aveva studiato anche lui al College e che conoscevo solo di vista. Non mi piaceva per niente, ma dovevo trovare la maniera di farmi vedere dal farmacista! Quando ero con lui, passavo avanti e indietro di fronte alla farmacia e guardavo con noncuranza il vetro, per sapere se Giorgio, il Dott. Giorgo Linari mi stava guardando, ma sembrava proprio che non gli interessasse un fico secco!

Un giorno mi venne un’idea, chiamai la mia amica del cuore, e assieme a lei, elaborammo un piano ben preciso. Dovevamo arrivare fino giù al fiume, ed io dovevo far finta di essere caduta in acqua ed essermi fatta male. Lei doveva correre su in paese e correre in farmacia e dirlo al dottore, lui sicuramente sarebbe venuto a salvarmi e in quel momento io lo avrei baciato e gli avrei confessato il mio amore... Detto fatto! Solo un piccolo particolare andò storto, il dottore non venne affatto ed io tornai a casa tutta zuppa d’acqua!

Da quel momento mi feci da sola un lavaggio di cervello, non pensai più al Dott. Giorgio, ed ora sono fidanzata con un famoso avvocato che piace tantissimo a mio padre, non a me, ma pazienza!!!


Franca Merighi 30/07/2019 22:51 699

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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