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Il paradiso terrestre

Comicità e Satira

Il signore un giorno decise di creare un luogo bellissimo, prati immensi, alberi da frutta, laghi, monti, valli sterminate, una terra circondata dal mare, Quando finì l’ opera guardò incantato ciò che aveva creato disse..." Questo è il paradiso voglio che sia abitato da un uomo, lo creerò a mia immagine e somiglianza".

L’ uomo fu creato il signore lo guardò...

"Certo disse non sei bellissimo ma vai bene così, ti chiamerai Adamo sei contento?"

"Certo signore è un bellissimo nome."

"Adesso vai ad abitare questo incanto della natura, fai quello che vuoi potrai sfamarti con gli alberi da frutto, con gli animali e con tutto quello che ti donerà la terra, ma non mangiare mai i frutti dell’ albero del melo."

“ Perché.?”

Il signore non rispose,

“ Dimenticavo di dirti tornerò l’ anno prossimo così mi farai sapere come ti trovi qui.”

“ Come vuole signore.”

Un anno passò il signore tornò da Adamo come aveva promesso.

"Allora come ti trovi quì?

"Bene signore non faccio che passeggiare tutto il giorno, vado a caccia a pesca mi sono stancato di mangiare sempre frutta, l’ unica cosa che mi rattrista è il fatto di stare sempre solo

se avessi almeno una compagnia per fare quattro chiacchiere, qui non c’è anima viva a volte parlo con gli alberi ma non mi rispondono, una cosa è positiva non litico mai con nessuno, ogni tanto arriva strisciando un serpente

mi dice..." Adamo perchè non mangi il frutto del melo?"

“ No il signore non vuole.”

“ Ma cosa t’ importa del signore disubbidisci."

“ Mai vattene brutto istigatore.”

“ Bravo Adamo sei un figlio buono meriti un premio.”

"Che cosa?"

“ Ti voglio donare una compagnia, che ne dici?.”

“ Sarei felicissimo.”

“ Preferisci un uomo o una donna?”

“ sicuramente una donna, non che io abbia qualcosa contro gli uomini, ma qui due uomini soli, non abbiamo nemmeno un pallone o delle carte per giocare che facciamo?"

” Bene il tuo desiderio sarà esaudito, ma ti dovrò togliere due costole stanotte mentre dormi.”

“ Perché signore due costole?”

“ Una per creare tua suocera e l’ altra per fare tuo suocero.”

“ Mi hai promesso una donna che c’ entrano i suoceri?”

“ Saranno i tuoi suoceri che metteranno al mondo la tua donna.”

“ Vivranno anche loro qui nel paradiso che tu hai creato?"

"Certo vedo che hai capito perfettamente."

"Sei contento?"

“ Tantissimo, non vedo l’ ora di conoscere i miei suoceri.”

“ Ci vedremo fra un anno Adamo, buon divertimento.”

L’ alba è arrivata Adamo si è appena svegliato, cammina verso l’ albero del pero prende un frutto l’ addenta per fare colazione sembra che abbia un’ allucinazione vede un’ ombra che si muove dietro una siepe verdeggiante, sente un fruscio leggero di foglie

le scansa con la mano guarda.

O! Dio che paura! Ha visto un viso di donna capelli neri riccioluti, occhi neri grandi grida..." Che faccia, ma chi sei?"

“ E’ bella la tua, ti sei guardato allo specchio?”

La donna esce dalla siepe nuda coperta solo da foglie di fico sul seno e sul monte di venere.

“ Ma non ti vergogni dice Adamo?”

“ Senti chi parla e tu non hai la foglia di fico là sul bruchetto?"

"Si ma prima ero solo.”

"Io mi chiamo Ava sono tua suocera."

"Non sono sposato non puoi essere mia suocera bisogna avere moglie io non ce l’ ho."

“ Nemmeno io ho una figlia ma l’ avrò.”

“ E chi te l’ ha detto?”

“ Il signore.”

“ Ti presento mio marito Ivo tuo suocero.”

“ Bene la famiglia si è allargata.”

“ Piacere caro genero, adesso che ci siamo conosciuti lasciaci in pace io e mia moglie abbiamo da fare, dobbiamo procreare.”

Adamo è angosciato si sente chiamare non è abituato.

Nel frattempo...

“ Genero vai a pescare un bel pesce per farlo arrosto lo mangeremo per pranzo, svelto datti da fare.”

“ Certo suocera sono qui per questo.”

Povero Adamo tutto il giorno a correre a cacciare, pescare, raccogliere i frutti degli alberi, cucinare, che stress.

Ava sua suocera continua a urlare non alza nemmeno una paglia, si vuol far servire e riverire poi specialmente adesso che è rimasta incinta.

I mesi passano, una mattina Adamo vede una dolce fanciulla dai lunghi capelli castani tuffarsi in mare nuotare placidamente fra le onde, corre sulla spiaggia.

“ La fanciulla lo vede sorride. mentre gli chiede ...

"Chi sei?”

“ Sono Adamo e tu?”

“ Mi chiamo Eva”

"La mia sposa!"

" Ti attendevo da tanto,

non ti ha detto niente tua madre."

"Che mi doveva dire?"

"Il signore ti ha fatto nascere per me."

“ Ma sei sicuro?”

“ Tu non sei il mio tipo”

“ Qui ci sono solo io, non ci sono altri uomini oltre me e tuo padre.”

“ Quindi non ho altre alternative

devo prendere per forza te anche se non sei il massimo?"

“ Ma tu chi ti credi di essere?

non sei miss prima donna.”

“ Screanzato ma come ti permetti di offendermi?”

“ Mamì, mami, questo tipo mi sta offendendo.”

“ Adamo ma sei impazzito? Stai offendendo mia figlia!”

“ Corri Ivo prendi Adamo e dagli quattro schiaffi.”

“ Ada attenta c’è il serpente.”

“ Aiuto mi sta mordendo.”

“ Accidenti Adamo è morto il serpente mia moglie è viva.”

“ Certo è più velenosa del serpente, ma anche tua figlia Eva non scherza.”

Tutti guardano il cielo, in una nuvoletta c’è il signore che dice...

“ Che avete da urlare?"

"Questo non è più il paradiso terrestre è un casino"

Tutti sarete puniti andate via, prima voi suoceri vi siete approfittati di Adamo che è un bravo ragazzo, andate altrove a guadagnarvi il pane, tu Eva puoi restare ma devi amare Adamo

con tutto il cuore e con lui generare, altrimenti andrai via con i tuoi genitori.”

Certo signore mi adatto che altro posso fare, qui non si sta male.”

“ Signore se non ti dispiace vorrei dire due parole, sono contento che i miei suoceri vadino via non li sopportavo specialmente mia suocera una vera vipera velenosa, ora senza di loro sicuramente saremo felici vero Eva?

Certo amoruccio mio, insieme daremo vita al genere umano

dammi la mano corriamo, l’ amore ci attende.


Gabriella Giusti 14/08/2019 15:35 924

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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