8748 visitatori in 24 ore
 678 visitatori online adesso





Menu del sito


Visitatori in 24 ore: 8748

678 persone sono online
Lettori online: 678
Poesie pubblicate: 360’051
Autori attivi: 7’490

Gli ultimi 5 iscritti: Mannino Nunziata - caterina canavosio - Pasquale Caputo - Alma7Spes3Gioia - Georgia
Chi c'è nel sito:
Club ScrivereStefano Drakul Canepa Messaggio privato
Vi sono online 1 membri del Comitato di lettura








Stampa il tuo libro



Pubblicità
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.

Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi

Responsabilità sociale



Per pubblicare un libro scrivete a libri@scrivere.info

L'albero

Spiritualità

Mi sovviene di raccontare una vicenda del tutto sapientemente inventata, perché così volevo fare. Anche perché credo che nella sua intensa drammaticità non l’avrei potuta sopportare in vita, essendo me stesso più votato alle storielle a lieto fine, come quelle che imperano nei cartoni animati, piuttosto che nelle favole o giù di lì.

Lo trovai inerme disteso drammaticamente sul terreno; impressa in maniera indelebile la sua enorme sagoma sulla retina dei miei occhi che non volevano più sapere di chiudersi. Un gigantesco tronco di pino secolare che aveva tutta la sua folta chioma oramai collassata su se stessa, spalmata intorno al terreno con un raggio credo di una cinquantina di metri. Era stato fino a poco prima, fino a poche ore prima un albero in vita. Ora no, ora era divenuto immortale nei ricordi di tutti noi.

Dissero che cadde di notte, di notte fonda, in un silenzio irreale e in un tonfo netto e mortale. Tutto il vicinato si spaventò giustamente, a tal punto che in molti uscirono fuori dalla porta di casa per vedere e domandarsi con i vicini il perché di quell’intenso fragore. Da lontano qualcuno giù per la campagna in mezzo alle nocciole con le potenti torce iniziò a spargere la voce della morte del famoso pino secolare da tutti amato e venerato. Un grandioso albero di oltre cinquecento anni all’improvviso si era accasciato a terra, esalando l’ultimo respiro, senza dare apparentemente nessuna avvisaglia di malessere.

Mi verrebbe da dire “un caso di morte bianca”, forse sarebbe meglio dire “un caso di morte verde”, visto il soggetto. Chissà quante generazioni abitanti il quartiere ci avevano giocato sotto, pensando e convincendosi della sua sicura e inevitabile immortalità. Ve lo giuro era davvero enorme, credo che per tagliarlo a dovere e quindi sminuzzarlo ci abbiano impiegato varie settimane e con un ingente impiego di braccia operaie. Che paradosso vado formulando! “Si diventa immortali nel momento che si muore!” Come può essere straordinariamente coinvolgente la vita vissuta positivamente non trovate? Il buon umore è propiziatorio e contagioso. In qualche modo quell’albero aveva fatto del bene e proprio questo bene rimaneva impresso nei cuori di tutti coloro che lo avevano conosciuto e ammirato. È lo stesso sentimento che si prova per un uomo giusto.

Non distava tanto il luogo dalla casa di mia nonna, teatro la zona di innumerevoli momenti di spensierata gioventù, che fecero da bagaglio dei sogni indimenticabile di tutta la mia esperienza giovanile. Lo andai a vedere giù immerso nella campagna, che ancora sono sicuro scorreva linfa all’interno dei suoi rami. Sarà che io non ero ancora tanto alto, ma ricordando le parole di altre persone più grandi di me, effettivamente secondo loro quell’albero aveva del prodigioso, dello straordinario e sono sicuro che la sua morte intristì non poche di esse compreso me. Nella sua caduta aveva divelto alcune piante di nocciolo che a dire il vero si erano completamente disintegrate data la possanza dell’impatto. Poco più giù esiste ancora una ferrovia della linea locale che venne quindi sfiorata dall’estensione delle fronde e meno male perché seno saremmo rimasti isolati fin tanto che non fosse stata liberata dai resti dell’albero.

La sera dopo del decesso vegetale partecipai alla nottata propiziatoria riservate a tutte le grandi anime che sono salite in gloria alte nei cieli. Tutto il paese accorse a lume di candela per presenziare ossequiosi all’evento e per ascoltare in religioso silenzio i suoni della natura in trionfo. Vennero distribuiti esclusivamente cibi vegetali, mentre venivano consumati in rigorosa compostezza soprattutto corporale. Ognuno dei convenuti era seduto sulla sua madre terra in posizione raccolta e con le mani sulle ginocchia in un atteggiamento di devozione verso la potente maestra. Anch’io partecipai, impaziente di ascoltare la musica della vita che scorre e il plauso delle anime presenti che si riconciliavano con la loro origine. La pianta viveva in tutti noi, la pianta aveva donato i suoi elementi in eguale proporzione ad ognuno di noi perché ne potessimo beneficiare.

Era tutto in equilibrio, la vita spezzata aveva elargito potenza e nuova energia.

Alfredo Mercutello 21/03/2011 10:22 918

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.

I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


SuccessivaPrecedente
Successiva di Alfredo MercutelloPrecedente di Alfredo Mercutello

Commenti sul racconto Non vi sono commenti su questo racconto. Se vuoi, puoi scriverne uno.

Commenti sul racconto Avviso
Puoi scrivere un commento a questo racconto solamente se sei un utente registrato.
Se vuoi pubblicare racconti o commentarli, registrati.
Se sei già registrato, entra nel sito.

La bacheca del racconto:
Non ci sono messaggi in bacheca.


Alfredo Mercutello ha pubblicato in:

Libro di poesieFoto di gruppo con poesia
Autori Vari
Un ritratto degli autori del sito attraverso le loro poesie

Pagine: 200 - € 14,00
Anno: 2009 - ISBN: 978-88-6096-494-6


Libri di poesia

Ritratto di Alfredo Mercutello:
Alfredo Mercutello
 I suoi 7 racconti

Il primo racconto pubblicato:
 
Pane e molliche (19/01/2011)

L'ultimo racconto pubblicato:
 
Azzurra (21/09/2011)

Una proposta:
 
L'albero (21/03/2011)

Il racconto più letto:
 
Azzurra (21/09/2011, 1208 letture)


Cerca il racconto:





Lo staff del sito
Google
Cerca un autore od un racconto

Accordo/regolamento che regola la pubblicazione sul sito
Le domande più frequenti sulle poesie, i commenti, la redazione...
Guida all'abbinamento di audio o video alle poesie
Pubblicare un libro di poesie
Legge sul Diritto d'autore (633/41) - Domande e risposte sul Diritto d'autore
Se vuoi mandarci suggerimenti, commenti, reclami o richieste: .



Per pubblicare un libro scrivete a libri@scrivere.info

Copyright © 2024 Scrivere.info Scrivere.info Erospoesia.com Paroledelcuore.com Poesianuova.com Rimescelte.com DonneModerne.com AquiloneFelice.it