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Il Momento nel tempo

Sociale e Cronaca
Solitamente stavo sempre seduto dentro di me a meravigliarmi di quanto succedeva nel mondo.
E in quel tempo, veramente accadeva di tutto.
Guerre, carestie, miserie, conflitti generazionali, razzismo, violenza, malattie, disoccupazione, stupri, schiavismo, pedofilia, vendita di organi umani, dolori di tutti i generi e per ogni anima, c'era poco spazio per essere felici come umani in quel tempo. Non ero felice infatti, ma stranamente ero sereno nonostante tutto il caos che il mondo provocava.
Me ne stavo buono anche se il regista dentro di me, lavorava sintetizzando accadimento, scene e percorsi: " Questa era una Sua prerogativa, lavorare sempre portando pane alla mia evoluzione! "
Tutto procedeva nel mondo senza che nessun essere umano aprisse la bocca per dire basta a tutto questo. Tutti pensavano solo a se stessi e a come stare semplicemente meno male degli altri. Forse, tutto era sempre stato così su questa terra, mentre io, prendevo seriamente istanza di ciò solo in questo preciso momento di tempo passato.
Il muro di Berlino era caduto da tempo, la Russia si era vestita di Capitalismo e l'Europa pensava ai Banchieri.
Anche l'America vacillava, si era indebitata ...
Che bello tutti in difficoltà, tutti indebitati ... Allegria!
Come dice il proverbio: " Guai in comune mezza ..."
Nella Nostra Italia in quindici anni bocche affamate di barbari divorarono tutto quello che c'era da divorare, nemmeno un osso rimase per il popolo sovrano. Il guaio serio era che non mollavano la presa ... continuavano a rosicchiare anche l'osso, malgrado tutto.
La morale era sparita, ognuno ne aveva una personale , incombeva una violenza cieca, la gente si chiudeva nelle case senza uscire, non c'erano soldi, a stento le famiglie arrivavano alla fine del mese. Si è vero questo, ma in più avevano anche paura di morire per una sciocchezza qualsiasi, se ne sentivano di cotte e di crude, roba da non crederci, roba allucinante. Non c'era ordine, nè dentro le persone, nè fuori di loro. La gente era come svuotata dei loro pensieri, cercavano di rifarsi della vita stentata con giocate al superenalotto e a tanti altri giochi che facevano solo cassa di Stato. Nelle tabaccherie si incontravano pensionati che sfiduciati si davano alla fortuna, la imploravano per rimetterci poi, quei pochi spiccioli che avanzavano nelle loro sacche asciutte.
Qualcuno, raccontava che le persone morivano semplicemente per uno sguardo fatto di troppo, altri per droga, altri ancora di stento, altre persone per lo più giovani, morivano per corse folli in auto con in circolo nel sangue alcool, bevande eccitanti e pasticche colorate, altri ancora, per appartenenza a bande di quartieri opposti. La camorra, la 'ndrangheta, la sacra corona unita e la mafia dominavano il sud. Erano Nazioni nella nazione con un loro codice, un loro credo e un loro esercito. A nulla era valso il sacrificio di uomini eroi come Paolo Borsellino, uomini come Giovanni Falcone e la moglie Francesca Mormile e insieme a loro uomini di scorta e tanti altri giudici che versarono il loro sangue a riscatto delle regole comuni e primitive di tutti noi.
Andava così, purtroppo il mondo.
Tra forze oscure che inghiottivano come un buco nero tutto quello che la democrazia aveva creato con sacrifici e caduti per la lotta contro il Nazismo e per la libertà.
Tutto ora girava all'incontrario, i poli si erano invertiti.
Tutto andava avanti senza amore e senza pace, in un grigio egoismo, in un edonismo cieco e pericoloso dove ognuno pensava al proprio benessere e al proprio piacere nella totale incuranza degli altri.
A nessun Capo di Stato veniva l'idea di sedersi ad un grosso tavolo Mondiale e trattare veramente le condizioni dell'uomo e quella del pianeta.
Eppure in ogni casa si fa pulizia una volta al giorno, non comprendo come mai, nel mondo non si faccia mai pulizia delle cose ignobili che restano e avanzano con il tempo, bho? Forse a qualcuno conviene!? bho chi sà...
Aveva ragione in questo il regista che seduto sulla comoda sedia dentro di me, mi ripeteva che tutto andava come doveva andare visto l'evoluzione dell'uomo scimmia attuale. Mi raccontava che le forze brute che regnavano nell'uomo erano venute fuori dallo stesso per svariati motivi, e queste si moltiplicavano a discapito dell'evoluzione, in poche parole era una guerra nella guerra. Solo un intervento Divino avrebbe potuto apportato cambiamenti.
Ci voleva una svolta decisa, decapitare l'egoismo umano e prendere atto della rovina che gli esseri umani procuravano. C'era poco amore, ecco. Anzi non c'era affatto amore!
Seduto sulla poltrona di dentro ero sereno all'epoca degli accadimenti. Vivevo con distacco le cose senza darci peso, avevo altro a cui pensare.
Avevo due grosse responsabilità, quella di crescere da solo un bambino piccolo, accudire mia Madre malata di Alzhaimer e quella di evolvermi continuamente per comprendere fino in fondo il perchè di questo mio stare in questo luogo chiamato mondo.
All'epoca non lo sapevo ...
Sapevo però con certezza che prima o poi, sarei scappato da me stesso e da quel luogo lasciando il regista senza pellicola alcuna.
Si, lo sapevo da tempo che la mia vita non apparteneva a quel sistema di cose assurde e incastrate perfettamente nel male.
Nel frattempo passavo gran parte del mio tempo interiore a scrivere poesie a dipingere quadri con forti colori ad olio, mi piacevano i colori forti, ma soprattutto mi muovevo nell'amore facendolo mio sempre più il sentimento.
Stavo semplicemente in attesa della grossa fuga.
Questi tempi sono corti e lunghi,
insipidi e senza carne.
Veloci passano senza lasciare traccia
di percorso.
Sono come il vento,
incolore come l'acqua,
freddi come il ghiaccio.
Questi tempi sono senza allegria,
non c'è picco evolutivo,
tutto è statico nella pentola del mondo
che non bolle.


Pasqui 31/08/2011 15:29 936

Creative Commons LicenseQuesto racconto è pubblicata sotto una Licenza Creative Commons: è possibile riprodurla, distribuirla, rappresentarla o recitarla in pubblico, a condizione che non venga modificata od in alcun modo alterata, che venga sempre data l'attribuzione all'autore/autrice, e che non vi sia alcuno scopo commerciale.
I fatti ed i personaggi narrati in questa opera sono frutto di fantasia e non hanno alcuna relazione con persone o fatti reali.


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Nota dell'autore:
«Parlo al passato perché al momento che scrivo il racconto già vado oltre... cioè, in nuovi pensieri. Mi piace essere osservatore del tempo che passa e dei momenti che scorrono.»

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