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Laboratorio => A più mani => Topic aperto da: el_greco - Domenica 14 Gennaio 2007, 20:58:32

Titolo: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: el_greco - Domenica 14 Gennaio 2007, 20:58:32
Benvenuti



el greco
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: el_greco - Domenica 14 Gennaio 2007, 21:00:02
Quartine concatenate ABAB


Metrica, rima e ritmo son gran cose
ad allenare servono il  cervello
e  se all’inizio sono spiritose
poi ci si accorge che non è un fardello.

Certo c’è chi ci prova e fa un po’ pena
ma l’importante è non lasciarsi andare
che se all’inizio sembra  cantilena
con lo studio lo si può migliorare.

Si apra qui il portone della mente
che entrino gli amanti della rima
si chiede solamente un ingrediente:
che in modo un po’ studiato ci si esprima.

Se in questo post qualcuno vorrà entrare
sia chiaro che non bastan frasi fatte
si deve stare attenti a non sgarrare
e a non scambiare il letto con il latte.

Vi avviso state attenti all’assonanza
che deficienza vien  considerata
verso la quale nutro ripugnanza
e effetto fa di una revolverata.

Or bene dato che il dado ho tratto
io proverò a lanciare questo invito
ma ho pena per lo scarso mentecatto
che rischia di beccarsi il benservito.

Popolo tutto di scrivere e dintorni
io lancio la mia sfida ma stai attento
non cerco paroline per contorni
e neanche di strofette mi accontento.

Ci vogliono le palle per rimare
per cui escluderei il gentil sesso
che com’è noto non c’hanno l’affare
e sono buone solo per l’amplesso.

A questo punto inutile parlare
aspetto solamente la smentita
che in questo post ciascuna potrà dare
soltanto in rima e che non sia ammuffita.


el greco
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: khay - Lunedì 15 Gennaio 2007, 00:12:36
Eccomi qui, raccogliero' il tuo guanto
gettato in terra a singolar tenzone
ma attento a te di non fartene vanto
chè la tua rima e' 'provocazione'.

Certa della mia via vado diritta
in lungo e in largo tenderò la vista
mai la mia schiena rimarrà trafitta
da un mero rimaiolo maschilista.

Le sfere che tu chiedi a requisito
s'incagliano lì dove più mi punge
che il sesso forte ha forte solo il nome
e spesso quell'affare poi non funge.

Provati a poetare in versi belli
che tutto il sito ne trarrà profitto
vedrai, s'allisceranno l'irte pelli
e d'ogni parolaccia sarai zitto.

Scusami quest'ardir ma son sicura
che quello che piu' importa, in fin dei conti
è quello di rimar tra queste mura
ma se tu vuoi fuggir ti farò ponti.

E per finire voglio rammentare
dolendomi che ce ne sia bisogno:
che ognun si provi qui a rimeggiare
per ondeggiar in rima dentro un sogno.


(Cristina Khay)
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: Come Foglie - Lunedì 15 Gennaio 2007, 00:42:15
Come è risaputo
Foglie onor la sfida,
non son di certo astuto
ma l’aspettavo ben più ardita!

Ci sto,
a questa rima alterna
ma Che so..
potevi fare rima interna!

Rime fonetiche
rime culturali
mani sulle metriche
parliam di genitali!! :o

E a khay le dico abile!
a dimostrato di far sollazzo,
del gioco e’ stata nobile
pur non avendo il ..::)

                                      
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: filodiseta - Lunedì 15 Gennaio 2007, 09:07:36
(quartine concatenate ABBB, BCCC)







Non è laboratorio, lo concordo,
ma di cacciar l'errore son d'accordo:
per quello leggo spulcio e dopo mordo
in nome della metrica e la rima,

al fine che la mente si esprima
ad ampio raggio e quindi non comprima
virtù, temperamento ed autostima.
Per questo dopo tutto ciò che ho detto

all'attenzione vostra mi rimetto:
che ogni errore mio sia corretto
seppure anche mordendomi il garretto.
Passo a fare notare la sbandata

d'el_greco e alla quartina qui alternata
che lui presenta qual concatenata:
distrazione all'istante perdonata.
Ma nulla d'impreciso sia concesso!

Segnalo alla Cristina, con permesso:
tra "requisito" e "nome" non c'è nesso
la rima par calata dentro "er cesso".
Ma il resto è pur piacevole sorpresa

che produrrà entusiasmo e poi attesa
trepida, a duettare con intesa
in gioco fantasioso di contesa
espresso con arguzia e qualità.

Di Come Foglie apprezzo volontà
di far la rima con duttilità,
ma serve ancora strada in quantità
perché il suo genio al meglio qui esploda.





filodiseta
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: khay - Lunedì 15 Gennaio 2007, 09:40:26
Ahahahah...una meraviglia, filo :D :D :D
Brava!!!!!!!
Azz...hai ragione...trovero' la rima adatta...sai com'e'...a mezzanotte tutto finisce a tarallucci e vino ;)


Bello sto post....mi piace  ;)
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: filodiseta - Lunedì 15 Gennaio 2007, 11:01:07





Cara Cristina, riuscirai di certo
a scrivere risposte in tutta rima
pur brevi: lo farai in modo esperto
col porger simpatia a colpi di lima.




filodiseta :-*
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: el_greco - Lunedì 15 Gennaio 2007, 11:31:48
(sestine a rima alternata  ABABCC)



Ragazzi finalmente una contesa,
ci si son messe proprio con puntiglio
Cristina che piacevole sorpresa
ma a filo ha presentato un bell’appiglio
piccolo errore (forse una svista)
purtroppo la “pietà” non è prevista.

Filodiseta poi, col suo cipiglio,
già ben due errori qui c’ha segnalato
ma s’è confusa ahimè nel suo cartiglio
l’esposizione  metrica ha sbagliato.
Veniale il suo errore lo sappiamo
ma che volete noi carogne siamo.

Come foglie? Diciamo c’ha provato
ma credo manchi la sonorità
nelle sue strofe sembra senza fiato
quanto alla metrica…ma per carità
consiglio di contare con le dita
e ricercare rima un po’ più ardita.

Ora mi fermo, ma son risoluto
e il mio pensiero vado a ribadire
le donne com’è noto e risaputo
alla magione devono accudire
e invece hanno l’ardire, che eresia,
di entrare in questo post a far poesia.


el greco
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: Marilena - Lunedì 15 Gennaio 2007, 11:51:48
Toc toc permesso posso entrare? :o
lo so qui dentro io non centro niente :-[
ma in tasca ho tanta voglia d'imparare :D
speriamo non vi venga un accidente ???

a legger questi versi improvvisati
ma quest'iniziativa è così bella ;D
li lascio anche se sono strampalati
via corro che il pollo sta saltando già in padella ::)


Mari ;) ;)
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: Come Foglie - Lunedì 15 Gennaio 2007, 12:38:28
ops, endecasillabi!  :o :o
vabe' era l'una perdonate la trascuratezza,
e poi io odio il verso lungo :'(

dunque vediamo,
ababcc.


Okay ammetto avevo fiato corto!
E’ che salivo scale con la spesa
Mentre mi annotavo un verso storto
Ho sparato frasi brevi alla contesa.
Ma questo andazzo elgreco non puo’ esse’
Domani porti tu la spesa dal GS!
 :D :D
                                                              
E liberami il bagno quando puoi
Che nella vasca scrivero’ poesia,
Scriverò che siete rami tutti voi
E io l’unica foglia a volar via.
Attenti quindi al mio fantasticare
persino un re potrei ghigliottinare,,

Comunque el grè diamoci da fare
Queste donne scrivon versi come amplessi
E loro benben li san provare
Avendo piu’ recettori sui lor sessi.
Perché in astinenza penso solo a quello?
Stanotte el gereco dormi sveglio!!
  :D :D                                             
                   
                     Vì


Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: filodiseta - Lunedì 15 Gennaio 2007, 12:59:38



A Marilé,

poco ce manca  ar tuo mjoramento
e 'n poco più, c'avrai la perfezzione.

Er Greco schiatterà, io me lo sento:
lo testeremo in ogni posizzione.






Come Foglie,

verso lungo, verso corto
nessun mai sarà in torto
pur si adegui a perfezione
alle regole in funzione







filodiseta
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: el_greco - Lunedì 15 Gennaio 2007, 14:26:37
Okay ammetto avevo fiato corto!
E’ che salivo scale con la spesa
Mentre mi annotavo un verso storto
Ho sparato frasi brevi alla contesa. (12 sillabe)
Ma questo andazzo elgreco non puo’ esse’
Domai porti tu la spesa dal GS![/b] :D :D (13 sillabe)
                                                             
E liberami il bagno quando puoi
Che nella vasca scrivero’ poesia,
Scriverò che siete rami tutti voi (12 sillabe)
E io l’unica foglia a volar via.
Attenti quindi al mio fantasticare
persino un re potrei ghigliottinare,,

Comunque el grè diamoci da fare (10 sillabe)
Queste donne scrivon versi come amplessi (12 sillabe) (un minimo di originalità perbacco)
E loro benben li san provare
Avendo piu’ recettori sui lor sessi. (12 sillabe) (attento alla volgarità!)
Perché in astinenza penso solo a quello? (12 sillabe)
Stanotte el gereco dormi sveglio!! (9 sillabe)  :D :D                                             
                   
                     Vì




Stiamo attenti a non sforare nel cattivo gusto.
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: Come Foglie - Lunedì 15 Gennaio 2007, 14:30:50
el greco,
non ho nessun interesse a peccare di pedanteria eccessiva come te. Vì
ps.
Citazione
e poi io odio il verso lungo
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: Elisabetta Randazzo - Lunedì 15 Gennaio 2007, 15:30:52
 “Aperto a pochi”
in artifici fuochi
ben venuto questo gioco
anche se io ne capisco poco
ma dovendomi prodigar
vado in rima a entrar
mi rivolgo all’autor di seta
nel suo risponde cordiale e lieta
ai rimbrotti di quel greco
che le sue parole fanno solo eco
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: el_greco - Lunedì 15 Gennaio 2007, 16:05:33
Eccomi qui, raccogliero' il tuo guanto
gettato in terra a singolar tenzone
ma attento a te di non fartene vanto
chè la tua rima e' 'provocazione'.

...


(Cristina Khay)

Premessa: La legge del certame non fa differenza fra sessi, non vogliatemene se a volte sarò rude, ma lo impone il ruolo.




Raccogli il guanto ed anche il pedalino
e attenta a te che la mia spada taglia
non voglio fare certo il malandrino
ma chi non rima qui soltanto raglia.

Nessuno colpirà quella tua schiena
e stanne certa che per mio diletto
qualora io colpissi una balena
preferirei si faccia dirimpetto.

Se pensi ch’io sia troppo licenzioso
o che il mio dire sia alquanto diretto
mi spiace ma non sono malizioso
e di un qual garbo non faccio difetto.

Però mi raccomando bella cocca
non ti distrarre mai nella tenzone
che stampigliato su quella tua bocca
potresti ritrovarti uno scarpone.


el greco
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: Xxxx - Lunedì 15 Gennaio 2007, 20:20:12
a quanto pare la cosa ha funzionato
 e la rima abbiam concretizzato
 senza far un pandemonio
si può combinar anche questo matrimonio.
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: Luigino P - Lunedì 15 Gennaio 2007, 21:28:26
Se non scrivi un po' con stile
ti ritrovi spesso con la bile,
questo è un gran bel sito
dove ti puntano con il dito
se non ti adegui al loro rito.
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: Come Foglie - Lunedì 15 Gennaio 2007, 22:33:36
il mio schema in assoluto preferito: quartina  A B B A

alle "poesie"

Son madrigali Lobotomizzate
Nelle tasche di frati cappuccini,
Vengon fuori come funghi porcini
divorati da calunnie incazzate.

Dettesi poesie! Signore e signori!
Quattro versi al volo appena piove
Quattro parole e l’inerzia si muove
Dettesi poeti! Scrittore e scrittori!
 
E di saggezza empirò il mio cranio
bevendo il thé come fosse senno,
cucchiaino rotato in tintinno
sarà la penna con cui ti dilanio.



e mo vediamo.  Vì
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: Come Foglie - Lunedì 15 Gennaio 2007, 23:46:47
ce l'hai con me? Vì
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: Come Foglie - Martedì 16 Gennaio 2007, 00:13:13
x el greco
S e tu scrivi qualcosa e nessuno ha capito, sono tutti gli altri ad essere ottusi?
Se io scrivo una cosa e solo tu non la capisci, sono io che ho scritto sensa senso?

hai 74anni e dai tuoi post logorroici arrangiati con un uso proprio dei termini
trapela un infantilita’ goffa per quegl’anni;
per rispondere al tuo pvt, ti diro':

S ai da cosa mi ritengo offeso?
dal fatto che mi appari intelligente ma sei pubblicamente ridicolo.
sembra che quel che sai tu e' tutto, quel che non arrivi a capire tu,
dev'essere certamente il limite massimo di comprensione degl'altri.

D opo che ho postato lo scritto parecchi mi sono venuti a chiedere e commentare in pvt, avevano capito benissimo quello che volevo intendere
e che non ho nessuna voglia di spiegare
ad una persona dai confini così piccoli come te.

e cmq ti rammento che siamo su un sito di poesia, e la poesia e’ l’intima interpretazione dell’autore rispetto a qualcosa, anch’io del tuo ultimo post rimato non capisco chissa’ quanto, e non trapela ai miei occhi nessuno spessore.

Se poi vogliamo parlare di quanto senso sia comprensibile nelle tue poesie….
lasciamo perdere va.
citando qualcosa che hai scritto, e che a parer mio ti rappresenta molto:

           "il nuovo orizzonte gia intravede, guerra non poesie".

sembra la frase di lancio con cui ti presenti a tutti noi,
questo tread era piacevole e divertente, ma tu gia mi hai fatto passare la voglia.
                                                                                                                                                                                                                         Vì


Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: Il Crudo - Martedì 16 Gennaio 2007, 00:18:34
Citato da: Cristina Khay su Lunedì 15 Gennaio 2007, 00:12:36
Eccomi qui, raccogliero' il tuo guanto
gettato in terra a singolar tenzone
ma attento a te di non fartene vanto
chè la tua rima e' 'provocazione'.

...

(Cristina Khay)

Premessa: La legge del certame non fa differenza fra sessi, non vogliatemene se a volte sarò rude, ma lo impone il ruolo.

Raccogli il guanto ed anche il pedalino
e attenta a te che la mia spada taglia
non voglio fare certo il malandrino
ma chi non rima qui soltanto raglia.

Nessuno colpirà quella tua schiena
e stanne certa che per mio diletto
qualora io colpissi una balena
preferirei si faccia dirimpetto.

Se pensi ch’io sia troppo licenzioso
o che il mio dire sia alquanto diretto
mi spiace ma non sono malizioso
e di un qual garbo non faccio difetto.

Però mi raccomando bella cocca
non ti distrarre mai nella tenzone
che stampigliato su quella tua bocca
potresti ritrovarti uno scarpone.

el greco

Ellenico, tutto il tuo ardore

lo dimostri al cospetto d'una donna

al mio arrivo, fammi il favore,

non nasconderti dietro la sua gonna.

Il Crudo.
 
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: filodiseta - Martedì 16 Gennaio 2007, 01:38:04

Toc, toc, toc... con permesso posso entrare?

lo so che qui non c'entro proprio niente
ma in tasca ho tanta voglia d'imparare
speriamo non vi venga un accidente

a legger questi versi improvvisati
ma quest'iniziativa è così bella
li lascio anche se sono strampalati

corro dal pollo che salta in padella


Mari ;) ;)

Ecco sono tutti endecasillabi con accento sulla sesta e sulla decima sillaba ;)


“Aperto a pochi”
in artificiali fuochi

Ben venuto questo gioco
anche se capisco poco
ma dovendo prodigarmi
vado in rima a cimentarmi
mi rivolgo a fil di seta
che cordial risponde lieta
ai rimbrotti di quel greco
che ha parole che fan eco



Ecco fatto, tutti ottonari, meno il verso di apertura, con accento obbligato sulla terza, quinta, settima, cioè sedi dispari ;)



Marilena e Ely carissime,

complimenti per l'umiltà e la discrezione con cui bussate alla porta della metrica. (1)

Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: filodiseta - Martedì 16 Gennaio 2007, 01:40:31
(1)
Vi confido una mia sensazione: io amo la poesia in verso libero, ma il comporla mi provoca spesso sofferenza e il rileggerla, sempre insoddisfazione. E' come qualcosa che non si quieta mai, sempre alla ricerca dell'invenzione di linguaggio, della meraviglia intesa come stupore.

Scrivere in metrica invece è divertimento puro, gioia, anche se oggi molti, a ragione la considerano puro esercizio di artigianato, ben lontano da quello che attualmente si considera poesia.

Il segreto di divertirsi con la metrica sta innanzitutto nel conoscere bene le sue regole, perché andranno al servizio della nostra espressione e produrranno risultati a sorpresa, incastonando accenti e sillabe correttamente.

Gli strumenti che ci possono aiutare sono facilmente reperibili in rete, in casa o in libreria: un manuale di metrica, un rimario, il dizionario dei sinonimi e contrari. Infine qualcosa che si sensibilizzerà col tempo: l'orecchio musicale sulla cadenza giusta degli accenti e sul numero delle sillabe.

Oltre a queste armi del mestiere, sicuramente un occhio più esperto potrà servire per controllare che l'applicazione delle regole sia avvenuta correttamente.(2)

Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: filodiseta - Martedì 16 Gennaio 2007, 01:41:09
(2)Consiglio di cominciare con cose semplici: distici o quartine, evitare arcaismi e limitare i termini tronchi all'indispensabile. Secondo me, i versi più efficaci per partecipare al certame, sono gli endecasillabi e gli ottonari, quindi provate a comporre, facendo attenzione che gli accenti cadano esattamente sulle stesse sillabe in ogni verso, per non spezzare la musicalità.

Leggo in voi l'intenzione e la volontà di approfondire il tema, e la buona disposizione ad accettare consigli. Quindi, come notate, mi sono presa la libertà di quotare i vostri versi, dopo aver apportato le modifiche tecniche: su endecasillabi per Marilena e ottonari per Ely.

Confrontate le due versioni con una lettura ad alta voce, sempre indispensabile, e poi mi direte. Inoltre notate i piccoli artifici praticati al verso, per renderlo corretto e musicale.

Direi che per voi è un buon inizio e io spero di essere stata utile e chiara per le prime indicazioni, e per l'esempio che ho operato sul vostro testo.

Sempre a vostra disposizione.

Baci :-* :-*


filodiseta (che se ha fatto errori è perché: guardate che ore sono :o)
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: Come Foglie - Martedì 16 Gennaio 2007, 02:17:15
e brava :D, ma dai che la notte e' giovane :P Vì
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: Raffaella Picotti - Martedì 16 Gennaio 2007, 02:49:42
grazie filodiseta per il buon consiglio
la classe non e' acqua un detto dice
ti chiedo venia e trovo nascondiglio
se delle rime mie non sono attrice

non son poeta ma solo scribacchino
e gioco con la fama d'un momento
carta e matita butto nel cestino
e faccio riverenza al tuo talento

ciao,vorrei davvero imparare raffa grazie
Titolo: Cara Raffa
Inserito da: filodiseta - Martedì 16 Gennaio 2007, 07:59:05
grazie filodiseta per il buon consiglio
la classe non e' acqua un detto dice
ti chiedo venia e trovo nascondiglio
se delle rime mie non sono attrice

non son poeta ma solo scribacchino
e gioco con la fama d'un momento
carta e matita butto nel cestino
e faccio riverenza al tuo talento



complimenti anche a te per l'umiltà e grazie per la riverenza :)

Ma sai che sei proprio bravina? Ho evidenziato i soli due versi che non quadrano, il resto è perfetto: tutti endecasillabi piani, con accento sulla sesta e sulla decima :-*

Ora prova ad operare tu sui versi che ti ho indicato, giocaci un po' per ridurli alla metrica esatta: ne sei capace da sola. Ti segnalo solamente l'abbondanza di due sillabe nel v.1 e di tre, nel v.5


Ci leggiamo dopo. Un  :-*






filodiseta
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: el_greco - Martedì 16 Gennaio 2007, 14:28:51
Citato da: Cristina Khay su Lunedì 15 Gennaio 2007, 00:12:36

Ellenico, tutto il tuo ardore

lo dimostri al cospetto d'una donna

al mio arrivo, fammi il favore,

non nasconderti dietro la sua gonna.

Il Crudo.
 



Non cerco  la sottana per difesa
ma l'alabarda(e non quella spaziale)
e se vorrai affrontare la contesa
non basteran parole da cicale.

Datti da fare orsù vile fellone
sii fiero paladino e non marrano
cerca di fare meno lo spaccone
che a punzecchiarti vado il deretano.


el greco


P.S. Grazie a filodiseta, la sua moderazione è un faro nella mia lugubre spigolosità

Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: el_greco - Martedì 16 Gennaio 2007, 14:47:13
grazie filodiseta per il buon consiglio
la classe non e' acqua un detto dice
ti chiedo venia e trovo nascondiglio
se delle rime mie non sono attrice

non son poeta ma solo scribacchino
e gioco con la fama d'un momento
carta e matita butto nel cestino
e faccio riverenza al tuo talento

ciao,vorrei davvero imparare raffa grazie


La classe non è acqua ne son certo
e se il buongiorno è vero dal mattino
con te potremo aprire anche un concerto
che il tuo stile sembra adamantino.

Rompi gli indugi tieni carta e penna
abbraccia questa nobile contesa
scavalca con un balzo la transenna
sei ancor più benvenuta che inattesa.


el greco
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: Raffaella Picotti - Martedì 16 Gennaio 2007, 16:40:28
arse ho le gote e l'affanno al petto
perche' inattesa e' stata la risposta
porgendoti i saluti ed il rispetto
umile allieva accetto la proposta

grazie raffa
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: Kate - Martedì 16 Gennaio 2007, 23:26:51
di poeti senza una vera veste
saranno tanti e pure scribacchini
ma coi cuori casti e genuini
e sollazzano senza alzar le creste


kate
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: Monster - Mercoledì 17 Gennaio 2007, 09:01:43
io mostro dichiarato..mi domando.... se vi sia mai limite alla decenza!!
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: khay - Mercoledì 17 Gennaio 2007, 09:17:03
Premessa: La legge del certame non fa differenza fra sessi, non vogliatemene se a volte sarò rude, ma lo impone il ruolo.




Raccogli il guanto ed anche il pedalino
e attenta a te che la mia spada taglia
non voglio fare certo il malandrino
ma chi non rima qui soltanto raglia.

Nessuno colpirà quella tua schiena
e stanne certa che per mio diletto
qualora io colpissi una balena
preferirei si faccia dirimpetto.

Se pensi ch’io sia troppo licenzioso
o che il mio dire sia alquanto diretto
mi spiace ma non sono malizioso
e di un qual garbo non faccio difetto.

Però mi raccomando bella cocca
non ti distrarre mai nella tenzone
che stampigliato su quella tua bocca
potresti ritrovarti uno scarpone.


el greco


  A dir la verità, mio caro Greco
non creder che il mio guanto sia di lino
è vero che di donna il nome reco
ma ho Marte sulla lingua a far padrino.

Ti offro quindi, in tutta confidenza
di deporre le armi e la contesa
che non vi sia tra noi malevolenza
e piano s'apra un lume sull'intesa.

Anche perchè, se poi così non fosse
mi troverei davvero in imbarazzo
ad arginare tutte quelle mosse
che più che infastidire dan sollazzo.

Mio caro Don Chisciotte della penna,
rifletti bene su questo mio dire
se alla pace indirizzar l'antenna
o se elegantemente vuoi........ sparire.........
Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: el_greco - Giovedì 18 Gennaio 2007, 14:16:29

  A dir la verità, mio caro Greco
non creder che il mio guanto sia di lino
è vero che di donna il nome reco
ma ho Marte sulla lingua a far padrino.

Ti offro quindi, in tutta confidenza
di deporre le armi e la contesa
che non vi sia tra noi malevolenza
e piano s'apra un lume sull'intesa.

Anche perchè, se poi così non fosse
mi troverei davvero in imbarazzo
ad arginare tutte quelle mosse
che più che infastidire dan sollazzo.

Mio caro Don Chisciotte della penna,
rifletti bene su questo mio dire
se alla pace indirizzar l'antenna
o se elegantemente vuoi........ sparire.........



Non credo nulla, cara la "marziana",
ho già notato la tua fine astuzia,
potrei deporre la mia palandrana
sedermi e rimeggiare con arguzia.

In rime pertinenti e mai sguaiate
potrei anche cimentarmi per diletto
fornire rose e trine a cucchiaiate
o intrecciar di fine all’uncinetto.

Ma forse non mi vedo in questa veste
e non è questo certo il posto giusto
che son per me davvero un po’ indigeste
anche se, qui lo ammetto, di buongusto.

Però di far contesa sono stanco
ripongo tosto in fodero le armi
mi troverò un angolo in un banco
lontano da scagnozzi e da gendarmi.

Con grande gioia ho visto esser capaci
alcun di voi a intrecciare il verso
mi piacerebbe foste un po’ più audaci
che il vostro ingegno non vada mai perso.

Or vado ch’è di già suonata l’ora
mi appresto, pendolare della rima,
ché questo posto già si decolora,
a fare quel che già facevo prima.

Titolo: Re: In rima "aperto a pochi"
Inserito da: gianburrasca - Lunedì 11 Agosto 2008, 17:16:08


Girando e rigirando le anteprime
ho notato:
nessuno qui s’esprime con le rime,
che peccato

sarà per la difficoltà del mezzo?
non ci credo
o forse che a rimar nessuno è avvezzo,
non mi spiego

poi ho trovato questa vecchia stanza
- in cantina -
e della rima scopro padronanza
femminina

non che i maschietti siano meno bravi,
incapaci,
ma a loro mancan proprio le architravi
mi dispiace

perciò con questo post riapro la danza
che goduria
sperando trovi rime in abbondanza
non penuria

e perdonate questo ritmo vario
inventato
che all’endeca intramezza il quaternario
che avventato

mi impegnerò di più per il futuro
certamente
ad adottare un ritmo ben più puro
più decente

perdonerete la mia fretta adesso
si riaccende
ma ho una seduta urgente sopra al cesso
che mi attende.