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Laboratorio => A più mani => Topic aperto da: el_greco - Domenica 22 Aprile 2007, 01:19:43
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Che dici filo, ci riproviamo?
Ho trovato così divertente la prima esperienza di lavoro fatto sulla falsa riga delle “quattro mani”, che ho pensato di chiederti di provare a realizzare un testo veramente a quattro mani.
L’idea non ha velleità di originalità, si tratterebbe di costruire una specie di laboratorio virtuale dove inventare un testo comune partendo da una strofa iniziale sulla quale lavorare insieme solo che, anziché limitarsi alla pubblicazione del prodotto finito, si creerebbe sul forum il testo passo passo, proponendo sia aggiunte che modifiche. Probabilmente l’originalità dell’esperimento potrebbe consistere nel verificare quali e quante modifiche subisce il testo di volta in volta ed avere la possibilità di confrontare il risultato finale con quello iniziale e, alla fine, accertare se stili diversi, quali potrebbero essere i nostri, possano giungere ad un risultato che sia realmente soddisfacente per entrambi.
Imporrei solo un limite: la lunghezza del testo non dovrà essere eccessiva; ma su questo potremo accordarci in seguito.
Non so se sono stato abbastanza chiaro.
Ti propongo, di seguito, un pensiero che dia lo spunto al lavoro, giusto per dare un tema al testo (anche in questo senso, nulla di preordinato, libertà anche di cambiare in corso d’opera il tema). Insomma, visto che da qualche parte si dovrà incominciare, partirei con questi pochi versi che lascio grezzi, così come mi sono venuti in mente.
Attendo notizie e, se abbisognano, sono qui per chiarimenti.
el greco
P.S. Non ho idea se sarà una cosa breve, in questi ultimi giorni il tempo a disposizione è stato davvero pochissimo ma, secondo me, pur con tempi di risposta dilatati, vale la pena provarci, del resto è anche in questo che consiste l’esperimento ;D
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sparami
colpisci dove il braccio incrocia il petto
e se ti trema il cuore
punta più in alto
perché non possa respirarti ancora
stilettami sui seni
e spingimi nel cavo delle mani
fili di giunco
ad intrecciar parole rotte.
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:o Greco, mi cogli di sorpresa e poi con dei versi da rielaborare, che a me sembrano già una poesia completa.
La cosa mi pare tosta, ma sai che a certi inviti non so resistere :D
::) Ora provo a inserire delle parti mie, uscite così, pensando a un’idea guida, che ancora non ti dico ;D
Vediamo a cosa porta:
- sognavo una pompa di benzina
sul confine
e fare l’amore come il postino
e Jessica Lange
ma è finita sul catrame grigio sangue
tra sputi piperita e i suoi capelli -
sparami tu, mira adesso
dove il braccio incrocia il petto
o più a sinistra, dove trema il cuore
spingi nel cavo delle mani
stimmate di giunco
e intrecciami le rotte verso casa
sulla soglia in bianco e nero
senza cinghie ai cinghie ai polsi
come vedi ho inserito una profondità di campo al primo piano, ma le strofe di per sé contengono solo lo spunto per ricamarci la vicenda.
Prima di dirti la mia idea (che forse intuirai tu stesso immediatamente ;D), voglio vedere come si orienta il testo con i tuoi sviluppi e modifiche.
Ti darò filodiseta da torcere ;) ;D :-*
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Bene bene, mi fa piacere che la cosa ti stuzzichi.
Come prima cosa mettiamo da parte i convenevoli, io so benissimo che la mia idea di partenza era solo tale (e quindi poco meno di una ciofeca ;D), ciò nondimeno ti ringrazio per i complimenti.
Mi piace come hai impostato l’idea (soprattutto l’inizio ;)), anche se non ho capito dove vuoi andare a parare, ma il bello sta proprio qui (credo) nel prendere il timone un po’ per uno e vedere dove ci porterà la fantasia.
Il tuo testo per la verità era davvero già bello e finito, le modifiche ed aggiunte da te apportate mi hanno convinto molto. Se non fossimo stati su questo forum a cercare di elaborare qualcosa in costante mutamento, ti avrei proposto di lasciarlo così com’era ma, ovviamente, in questo caso, non potendo farlo, appongo la mia firma personale, che nella fattispecie tinge di colori ancora più foschi la tua visione del testo.
Non ho idea del perché ho inserito queste variazioni, mi sono venute in mente così e le ho scritte, conto sulla tua sensibilità e capacità nel cercare di aggiustare il tiro per portarci, eventualmente, su una rotta che sia congeniale ad entrambi.
-sognavo una pompa di benzina
sul confine
e fare l’amore come il postino
e Jessica Lange
ma è finita sul catrame grigio sangue
tra sputi piperita e i suoi capelli
con la gente accalcata nello spiazzo -
non v’era senno in quel grido soffocato
e neppure tracotanza
solo dissidi fra la mente e il cuore
nell’asprigno saluto sui binari
meglio sarebbe se una lama
mi trafigesse dove il braccio incrocia il petto
o più a sinistra, dove trema il fiato
a condensare nell'incavo di mani
stimmate di giunco
per intrecciare le rotte verso casa
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-sognavo una pompa di benzina
sul confine
e fare l’amore come il postino
e Jessica Lange
e pentole di alluminio ammaccate
a scolare
3 figli impolverati
fuori dalle persiane-
ma è finita
sul catrame grigio sangue
tra sputi piperita e i suoi capelli
con la gente accalcata nello spiazzo (a calca)
non v’era senno in quel grido soffocato (mozzo)
e neppure tracotanza
solo dissidi fra la mente e il cuore
nell’asprigno saluto sui binari
meglio sarebbe se una lama
mi trafigesse dove il braccio incrocia il petto
o più a sinistra, dove trema il fiato
a condensare nell'incavo di mani (a condensare, per intrecciare :-\ )
stimmate di giunco
per intrecciare le rotte verso casa
Pareva un lavoro lungo, ma evidentemente viaggiamo sulla stessa lunghezza d'onda e mi pare che ogni sviluppo, si possa considerare una poesia conclusa: stessa impressione tua ;D
Per questo, un nuovo inserimento, grezzissimo, per dare lo spunto a un minimo di storia, perché trovo povera la prima parte, solo basata sui quattro versi iniziali... poi ricamaci tu. Mi piacerebbe inserire un elemento, ma la mia ignoranza non mi dà. Non ricordo il nome di quei rotoloni vegetali secchi che volano per le strade americane: volevo abbinare quella immagine alla polvere, al vento, ai bambini :-[
Ecco fatto questo, mi limito a evidenziare termini o espressioni, che secondo me, richiedono un maggiore approfondimento lessicale e proporre anche qualche possibile alternativa.
(continua)
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Sull'espressione la mente e il cuore, sono perplessa: o salta fuori come un abbandono voluto all'abbinamento di due termini, che personalmente mi è difficilissimo collocare in poesia, oppure ne manterrei uno affiancandolo ad una parte anatomica. Secondo me, manterrei cuore, che di per sé è anatomia, ma non riveste tale significato, con invece una parte anatomica vera e propria della testa: nuca, per esempio, che mi piace tantissimo... o fronte (un po' meno)...
Vediamo come viene:
non v’era senno in quel grido soffocato
e neppure tracotanza
solo dissidi fra la mente e il cuore
nell’asprigno saluto sui binari
oppure
non v’era senno in quel grido soffocato
e neppure tracotanza
solo dissidi fra la nuca e il cuore
nell’asprigno saluto sui binari
oppure
non v’era senno in quel grido soffocato
e neppure tracotanza
solo dissidi fra la fronte e il cuore
nell’asprigno saluto sui binari
Ecco solo le mie proposte, ma lascio in merito la decisione della scelta a te...
ti vedo online: Buon Giorno :-*
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Allora, visto che di laboratorio si tratta, ho mutato in corsa il contenuto del testo e cercato di dare un diverso indirizzo
Sono d’accordo su alcune tue considerazioni, come la necessità di ampliare la prima parte, anche se in fondo non mi dispiace l'idea di piccoli quadri come degli instant-flash che descrivano situazioni in versi brevissimi.
Corretta la considerazione sui due termini "mente e cuore". Nella nuova versione che vado a proporre (ma anche in quella precedente) il significato è evidente: un conflitto interiore fra ragione e passione, fra realtà e sogno un conflitto che ho estrinsecato con quei due termini. Lo stesso concetto non può validamente essere sostituito da nuca né da fronte e nemmeno da cervello (assolutamente poco poetico), ho pensato a "intelletto" (?) o ragione, ma restano entrambi dei termini astratti, lontani da qualla materialità che tu auspicavi. Continuerò a cercare una alternativa.
(continua)
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-sognavo una pompa di benzina
sul confine
fare l’amore come il postino
e Jessica Lange
fra pentole di alluminio ammaccate
a scolare
e tre figli impolverati
fuori dalle persiane
stoppa
di cieli affastellati su palpebre discinte
e nevai
agghindati come deserti di pece-
ma è finita
sul catrame grigio sangue
tra sputi piperita e i suoi capelli
con la gente a calca nello spiazzo
non v’era senno in quel grido soffocato (il grido è interiore, dunque più soffocato che mozzo)
né tracotanza
solo il dissidio fra la mente e il cuore (l’intelletto (?), la ragione(?))
dopo l’asprigno amplesso sul bancone
sparagli –ingiunse il sesso-
sparagli dove il braccio incrocia il petto
o più a sinistra, dove trema il fiato
sfregiagli nell'incavo di mani
stimmate di giunco
per intrecciare rotte verso casa
(direi di non allungare oltre il testo, che ne pensi?) a te il verso :-*
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Concordissimo: non allunghiamo oltre il testo.
Ora la mia analisi:
-sognavo una pompa di benzina
sul confine
fare l’amore come il postino
e Jessica Lange
pentole d'alluminio
pendere ammaccate sul lavello
e tre figli
impolverati a righe alle persiane
stoppa
di cieli (affastellati) su palpebre discinte affusolati
e nevai
(agghindati) (come) deserti di pece-
"adorni deserti di pece", ti va?
(di agghindati ho cercato un sinonimo, perché c’è la ripetizione in –ati)
(il come, secondo me, appiattisce la metafora a semplice paragone)
ma è finita
sull’ (catrame) asfalto grigio sangue
catrame e pece, mah??? provo con asfalto
tra sputi piperita e i suoi capelli
con (la) gente a calca nello spiazzo
(anche questo "la", è proprio utile)?
non v’era senno in (quel) grido soffocato
(anche “un” andrebbe bene, al posto di” quel”)?
né tracotanza
solo (il) dissidio fra (la mente e il cuore)
perché non la risolviamo così:
solo dissidio fra |la mente e il cuore|
dopo l’asprigno amplesso (sul bancone)
preferivo il tavolo della cucina ;D , comunque... prediligo l’aggettivo che segue il sostantivo, meno di maniera, che dici?
sparagli –ingiunse il sesso-
sparagli dove il braccio incrocia il petto
o più a sinistra, dove trema il fiato
(sfregiagli) nell'incavo di mani
mi piacerebbe: stiletta nell'incavo di mani
stimmate di giunco
per intrecciare rotte verso casa
Provo a vederla nell'insieme:
(continua)
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(scusa per "stiletta", penso non esista, devo verificare) ho anche isolato il "sognavo", in funzione dei due infiniti che regge
-sognavo
una pompa di benzina sul confine
fare l’amore come il postino
e Jessica Lange
pentole d'alluminio
pendere ammaccate sul lavello
e tre figli
impolverati a righe alle persiane
stoppa
di cieli affusolati su palpebre discinte
e nevai
adorni di deserti e pece-
ma è finita
sull’asfalto grigio sangue
tra sputi piperita e i suoi capelli
con gente a calca nello spiazzo
non v’era senno in un grido soffocato
né tracotanza
solo dissidio fra |la mente e il cuore|
dopo l’amplesso asprigno (sul bancone)
sparagli –ingiunse il sesso-
sparagli dove il braccio incrocia il petto
o più a sinistra, dove trema il fiato
(e) sfregia nell'incavo di mani
stimmate di giunco
per intrecciare rotte verso casa
A Te...
filodiseta :-*
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Riflettevo:
stoppa
di cieli affusolati su palpebre discinte
e nevai
adorni di deserti e pece-
su questo "stoppa", che avrei la tentazione di sostituire con "canapa", ma anche eliminarlo e trasformare la strofa così:
di cieli incanapati su palpebre
discinte e nevai
adorni di deserti e pece-
Ma la canapa e comunque una fibra grezza, va a braccetto col verbo affusolare.
Quindi anche:
canapa
di cieli affusolati su palpebre discinte
e nevai
adorni di deserti e pece-
o meglio con la costruzione tua dell'ultimo verso, per distanziare la presenza dei due "di":
canapa
di cieli affusolati su palpebre discinte
e nevai
adorni deserti di pece-
Insomma, solo una riflessione ;D di prima mattina.
E con questa ti auguro il Buon Giorno :D
filodiseta :-*
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Ho mischiato le carte; credo che la prima parte di due strofe, così costruita, sia incisiva quanto basta. C’è il sogno, la speranza iniziale, nella prima strofa ed il presente nella seconda; il resto, quello che segue, rappresenta ciò che è successo, praticamente una sorta di flash-back.
Considerazioni: il verbo sognare utilizzato all’inizio del testo faceva riferimento alle tre strofe successive. E’ già difficile che qualcuno sogni pentole d’alluminio ammaccate ed ancora più difficile avere come desiderio cieli di stoppa. Ho quindi modificato la posizione delle strofe per renderle aderenti al copione che va delineandosi.
non v’era senno nel grido soffocato
né tracotanza
solo dissidio fra |la mente e il cuore|
dopo l’amplesso asprigno
di farina e sale.
Non mi è chiaro il significato delle due barrette. Siccome il bancone era alquanto “stonato” l’ho levato di mezzo; mi piace di più la visione di un amplesso fra l’impasto per il pane.
Riassumendo,vedrei il testo trasformato così:
(continua)
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-sognavo
una pompa di benzina sul confine
fare l’amore come il postino
e Jessica Lange -
ma è finita
sull’asfalto grigio sangue
tra sputi piperita e i suoi capelli
con gente a calca nello spiazzo-
pentole d'alluminio
ammaccate sul lavello
e tre figli
impolverati a righe alle persiane
cieli di stoppa
affusolati su palpebre discinte
e nevai
adorni di deserti e pece
non v’era senno nel grido soffocato
né tracotanza
solo dissidio fra |la mente e il cuore |
dopo l’amplesso asprigno
di farina e sale.
sparagli –propose il sesso-
sparagli dove il braccio incrocia il petto
o più a sinistra, dove trema il fiato
sfregia nell'incavo di mani
stimmate in giunco
per intrecciare rotte verso casa
Prometto di impegnarmi di più (se ci riesco) nei prossimi giorni ;D
el greco
P.S. Tieni presente che sto "partorendo" tra una riga di programma ed una riunione aziendale. Per questo ti chiedo perdono se non riesco a dare il massimo. :-[
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-sognavo
una pompa di benzina sul confine
fare l’amore come il postino
e Jessica Lange -
ma è finita
sull’asfalto grigio sangue
tra sputi piperita e i suoi capelli
con gente a calca nello spiazzo-
pentole d'alluminio
ammaccate sul lavello
e tre figli
impolverati a righe alle persiane
cieli di stoppa
affusolati su palpebre discinte
e nevai
adorni di deserti e pece
non v’era senno nel grido soffocato
né tracotanza
solo dissidio fra |la mente e il cuore |
dopo l’amplesso asprigno
di farina e sale.
sparagli –propose il sesso-
sparagli dove il braccio incrocia il petto
o più a sinistra, dove trema il fiato
sfregia nell'incavo di mani
stimmate in giunco
a seminare mollichine rosso sangue
sulle rotte in bianco/nero verso casa
Ero in vena soltanto di approssimare la chiusa,
:-* filodiseta :-*
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-sognavo
una pompa di benzina sul confine
fare l’amore come il postino
e Jessica Lange -
ma è finita
sull’asfalto grigio sangue
tra sputi piperita e i suoi capelli
con gente a calca nello spiazzo-
pentole d'alluminio
ammaccate sul lavello
e tre figli
impolverati a righe alle persiane
cieli di stoppa
affusolati su palpebre discinte
e nevai
adorni di deserti e pece
non v’era senno nel grido soffocato
né tracotanza
solo dissidio fra |la mente e il cuore |
dopo l’amplesso asprigno
di farina e sale.
sparagli –propose il sesso-
sparagli dove il braccio incrocia il petto
o più a sinistra, dove trema il fiato
sfregia nell'incavo di mani
stimmate in giunco
a seminare sassi rosso sangue
sulle rotte in bianco/nero verso casa
Va bene, credo possa andare, se tu sei d'accordo direi di chiuderla qui, semmai la rivediamo in seguito per altri fini. Cosa ne pensi?
el greco
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Direi di sì, lasciamo decantare, come si usa ;D
Poi ci penseremo ;)
filodiseta :-*
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Complimenti ,veri complimenti ;)Questa è la dimostrazione che la poesia è dinamica ed interattiva,può suggestionare e di conseguenza autosuggestionare,tutto e mutabile,intercambiabile basta vedere l'evoluzione dei testi poetici nel tempo,la poesia è dinamica.
Partendo da alcuni versi già belli di suo avete creato nuovi scenari e vollocato nuovi termini.Non ho Parole.
Invidio la Vostra conoscenza,che vi rende padroni della strada su cui scorrono i vostri versi.
Spero di rileggervi presto,
Con stima Mauri.