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Discussioni in corso => Discussioni fra autori => Topic aperto da: alexandra - Lunedì 29 Ottobre 2007, 15:57:09
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una domanda che nasce spontanea, leggendo vari commenti e discussioni sul forum...
Un testo con un lessico elaborato è sicuramente poesia, riesce ad arrivare al lettore, anche se con un'interpretazione ovviamente personale?
allo stesso modo, un testo semplice è tacciato per forza di banalità o di significato scontato?
Voi, cosa ne pensate?
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una domanda che nasce spontanea, leggendo vari commenti e discussioni sul forum...
Un testo con un lessico elaborato è sicuramente poesia, riesce ad arrivare al lettore, anche se con un'interpretazione ovviamente personale?
allo stesso modo, un testo semplice è tacciato per forza di banalità o di significato scontato?
Voi, cosa ne pensate?
Scusa Francesca, se vuoi puoi fare questo tipo di sondaggio, mi sembra più che legittimo.
Però è molto azzardato porre la questione mettendo alla tua prima frase il "?".
Io vedrei la questione più correttamente posta in questi termini:
una domanda che nasce spontanea, leggendo vari commenti e discussioni sul forum...
Un testo con un lessico elaborato è sicuramente poesia, riesce ad arrivare al lettore, anche se con un'interpretazione ovviamente personale.
Allo stesso modo, un testo semplice è tacciato per forza di banalità o di significato scontato?
Voi, cosa ne pensate?
Ad una domanda così posta posso senz'altro rispondere di no, nel senso che non è la ricercatezza a fare di un testo una poesia, ma non è vero nemmeno il contrario, e cioè che un testo banale debba necessariamente fregiarsi del titolo di poesia solo perchè arriva immediatamente al lettore.
E poi tenete presente che banale e semplice non sono sinonimi.
el greco
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No, El non è un sondaggio, altrimenti l'avrei impostato come tale...
vuole essere solo una discussione.
Alla prima domanda c'è un punto interrogativo eccome, nel senso che non per forza un testo elaborato, con un lessico ricercato è - per forza- poesia se non mi trasmette emozioni, se si chiude in se stesso e troppo complesso...
di contro non ho mai detto che semplice e banale siano sinonimi, ho solo detto che quando un testo è semplice e il messaggio è chiaro, molte volte può sembrare banale o scontato.
Chiarito questo, dico cosa ne pensate e quale preferite...
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Cito da Wikipedia:
"La poesia è l'arte di usare, per trasmettere il proprio messaggio, tanto il significato semantico delle parole quanto il suono ed il ritmo che queste imprimono alle frasi".
Sono d'accordo.
Un lessico ricercato ed elaborato può esservi anche in un brano di prosa che non ha nessuna pretesa di essere poesia.
Viceversa una poesia scritta con linguaggio semplice può emozionare, può essere musicalissima ed avere una elevata pregnanza semantica.
Direi, quindi, che quello del lessico elaborato e ricercato non è un criterio valido per giudicare la bontà di una poesia.
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No, El non è un sondaggio, altrimenti l'avrei impostato come tale...
vuole essere solo una discussione.
Alla prima domanda c'è un punto interrogativo eccome, nel senso che non per forza un testo elaborato, con un lessico ricercato è - per forza- poesia se non mi trasmette emozioni, se si chiude in se stesso e troppo complesso...
di contro non ho mai detto che semplice e banale siano sinonimi, ho solo detto che quando un testo è semplice e il messaggio è chiaro, molte volte può sembrare banale o scontato.
Chiarito questo, dico cosa ne pensate e quale preferite...
Sì Francesca, hai ragione non è un sondaggio, ho utilizzato il primo termine che mi veniva in mente.
Per quanto riguarda la prima domanda, anche se io ho eliminato il punto interrogativa, a ben guardare alla fine abbiamo detto le stesse cose e per ciò che concerne l'ultima precisazione non era rivolta a nessuno in particolare, era un proseguimento del mio pensiero e null'altro
el greco
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Scusami El, hai ragione...
ho riletto ciò che hai scritto ed ho travisato...
ma concordiamo però sulle conclusioni.
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... non è la ricercatezza a fare di un testo una poesia, ma non è vero nemmeno il contrario, e cioè che un testo banale debba necessariamente fregiarsi del titolo di poesia solo perchè arriva immediatamente al lettore.
E poi tenete presente che banale e semplice non sono sinonimi.
el greco
Mi trovi perfettamente d'accordo...
Da qui nascono gli stili, nell'usare termini, ritmi, costruzioni del verso semplici o con mille accorgimenti e rifiniture...
E' anche vero che non sempre la ricercatezza lessicale, il suono e la forma accuratamente smerigliata producono una buona poesia, piacevole alla lettura. Anzi ,spesso è vero il contrario.
E allora? Come poter avere un orientamento che permetta di comprendere in che direzione andare?
Forse a questo punto sarebbe utile provare a spiegare cosa si intende per banalità o scontatezza.... ecco, forse questo aiuterebbe un pò per cominciare a separare le poesie 'semplici' da quelle 'banali'.
:)
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banale = mediocre, comune.
scontato= è qualcosa di prevedibile.
Quando dico che un testo è scontato o banale, mi riferisco al fatto che tante volte è un pensiero che accomuna tutti noi, cioè più o meno tutti, lo avremmo espresso con le stesse parole.
Semplice è invece quel testo che senza fronzoli, senza usare il vocabolario...ahhah (scherzo!), senza virtuosismi, con immagini sapientemente pennellate, riesce ad emozionare non cadendo nel banale.
Es.
E penso sempre a te ------ banale
Il pensiero di te
trafigge ogni angolo della notte ------ semplice
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banale = mediocre, comune.
scontato= è qualcosa di prevedibile.
Quando dico che un testo è scontato o banale, mi riferisco al fatto che tante volte è un pensiero che accomuna tutti noi, cioè più o meno tutti, lo avremmo espresso con le stesse parole.
quindi in realtà la banalità non sta nel pensiero, ma nl come siamo capaci di esprimerlo, nelle immagini che vediamo quando pensiamo ad un qualcosa...io credo stia qui la qualità di una poesia, nella capacità di articolare un pensiero anche semplice, ma in un modo che possa colpire il lettore nel suo intimo.
una poesia può esprimere concetti universali ma farlo con immagini originali (impensabili al comune lettore) e utilizzando un ritmo e una musicalità che la rende gradevole alla lettura.
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quindi in realtà la banalità non sta nel pensiero, ma nel come siamo capaci di esprimerlo
perfetto! ;)
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quindi in realtà la banalità non sta nel pensiero, ma nl come siamo capaci di esprimerlo
Sì, in parte. Ma non sarei assolutista.
"T'amo pio bove
è mite un sentimento
di pace e di vigore
al cor m'infonde"
Se ci pensate bene questo aveva solo visto un vitello, ma dove altri vedevano una "fiorentina" lui vedeva sentimenti.
Direi che la banalità inizia nel pensiero per proseguire nella penna se non intervengono altri fattori quali la sensibilità e la capacità di vedere oltre il consueto.
el greco
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"T'amo pio bove
è mite un sentimento
di pace e di vigore
al cor m'infonde"
naturalmente ci vogliono le dovute precisazioni.. El.
Anche se non credevo fino a questo punto... ehehhe
non mi verrebbe mai in mente una cosa del genere!
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Sì, in parte. Ma non sarei assolutista.
"T'amo pio bove
è mite un sentimento
di pace e di vigore
al cor m'infonde"
Se ci pensate bene questo aveva solo visto un vitello, ma dove altri vedevano una "fiorentina" lui vedeva sentimenti.
Direi che la banalità inizia nel pensiero per proseguire nella penna se non intervengono altri fattori quali la sensibilità e la capacità di vedere oltre il consueto.
è ovvio che non si può essere assolutisti...è ovvio che un pensiero banale può sfociare in parole banali ed è ovvio che si è tanto più originali quanto anche il sentimento che ci induce a scrivere è fuori dal comune... ma questo lo sottointendevo! ehehehehe
quello che volevo dire è che anche un sentimento comune e universale può essere espresso in maniera originale. ;)
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Se ci pensate bene questo aveva solo visto un vitello, ma dove altri vedevano una "fiorentina" lui vedeva sentimenti.
Direi che la banalità inizia nel pensiero per proseguire nella penna se non intervengono altri fattori quali la sensibilità e la capacità di vedere oltre il consueto.
el greco
questa è l'essenza di chi scrive o intende farlo.
Non è la ricercatezza di un testo o la sua semplicità a farne sostanza, ma la mano dell'autore che con le capacità a sua dispozione trascrive un pensiero.
Certe capacità si posso avere naturalmente o si acquisiscono facendo pratica.
Gli ingredienti sono alla portata di tutti poi c'è chi cucina, c'è chi mangia e chi riesce bene in entrambe le due cose.
Perdonate se ho abbassato il livello della discussione a quella che io sostengo essere l'arte culinaria, ma pensate al film Chocolat..
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fantastici!!! ;) ;D
io mangio...e apprezzo chi cucina! hihihihi
battute a parte... apprezzo chi scrive Poesie e provo a farlo...con i risultati che conoscete, ma devo dire che se la mia forma è un po' più originale che in precedenza, devo ringraziare qualcuno che mi ha fatto notare i miei punti deboli...vero el? hihihi
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Credo che, in questo contesto, il contrario della banalità debba essere considerato l'originalità.
Un pensiero universale non è, per questo, banale. Lo diventa quando non è sentito ed interpretato in maniera personale ed originale, allora diventa una ripetizione convenzionale di cose già dette e sentite, banale appunto.
L'esprimere un pensiero o un'emozione in poesia, poi, credo richieda, oltre ad un'esperienza originale di questi, una capacità innata ed anche una conoscenza tecnica, come in ogni arte, al di là di come la si voglia, poi, utilizzare.
Parlo, naturalmente, a livello di arte poetica. Poi è chiaro che ognuno può scrivere la sua poesia, per diletto; così come può prendere colori, tela e tavolozza ed andare a dipingere il suo quadro. Ma anche un buon dilettante aspira a migliorarsi.
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Già, l'amore è il più originale dei sentimenti, ognuno lo vive intimamente, in maniera personale.
E' quello che ispira di più i poeti, da sempre, e proprio per questo è il più stereotipato, quello in cui è più difficile essere originali nell'espressione.
Dimostrazione che un pensiero o un sentimento originali non sono garanzia di una poesia originale. Per questa traduzione deve venire fuori l'artista.
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Salve a tutti.
Io mi permetto di dire che forse quello che state discutendo è un falso problema, perchè penso che la poesia è scrivere su carta il vibrare delle emozioni che ognuno ha nel cuore e nell'anima in un preciso istante, ma tutto questo oltre che ad essere molto difficile (direi impossibile), ogni persona lo fa come può.
Dunque, io credo che la bellezza dei sentimenti sia sempre poesia, poi c'è chi riesce a scrivere in forma classica, chi in maniera semplice, chi con tecniche cosiddette sperimentali.
Scusate l'intromissione e grazie per l'attenzione.
Gian Franco D'Andrea
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il problema...
tema
stile
lessico
metafore
semplicità...
tutto può migliorare, anzi deve miglioreare, ma se manca l'ispirazione non c'è poesia.
Per me è un quid in più che da vita alla vera poesia, quella che emoziona, che ti dà il brivido
come certe musiche... e sono pochi a possederlo.
Oggi scriviamo tutti, ci confrontiamo, cresciamo e leggiamo molti testi di livello. ma poca poesia.
Io la prima ... scrivo ... scrivo e quando riliggo non mi dà l'emozione provata nello scrivere.
Deve essere proprio uin bisogno dell'animo il poetare... mettere in versi un sentimento, farne una musica, per renderlo eterno perìchè si unisca al canto ...alla musica dell'universo
...
scusate se mi intrometto, ...
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"Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantano i ragazzi
qualche sparuta anguilla"
Credo che questo spezzone de "I limoni" di Montale sia più che esplicativo. Montale è, a mio avviso, il più grande poeta italiano del 900. Utilizzava un lessico "scabro ed essenziale", per parafrasare un altro suo componimento. E se oggi ci appare alquanto forbito, è semplicemente perché prescindiamo dal contesto storico. Allora era decisamente più comune.
E che dire di un altro tra i miei autori preferiti, Jorge Luis Borges?
"I giocatori, nel grave cantone,
guidano i lenti pezzi. La scacchiera
fino al mattino li incatena all'arduo
riquadro dove s'odian due colori..."
(da "Gli scacchi")
Più si accorcia il lasso temporale che ci separa dai componimenti, tanto più il lessico diventa il semplice mezzo per la descrizione di scene che trascendono la realtà. Perché poesia altro non è, se non la descrizione simbolica del trascendentale.
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é poesia qualsiasi cosa che lascia un segno in noi sia elaborata sia semplice,
Molte volte si ricorda solo un verso di una poesia lunga km ,magari poche parole che ti lasciano i brividi per un intera giornata e non si fà caso al resto del contenuto.
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In altri post qualcuno mise in discussione le poesie di Ungaretti, però difendeva a spada tratta le piccole ed innocenti pagine di diario nel sito che seppur di poesia contengano il sentimento che le spinge a comporre, nella lettura si perde quella sensazione che lascia dentro invece ogni opera letta del grande poeta
NON GRIDATE PIU'
da IL DOLORE
Cessate d'uccidere i morti,
Non gridate più, non gridate
Se li volete ancora udire,
Se sperate di non perire.
Hanno l'impercettibile sussurro,
Non fanno più rumore
Del crescere dell'erba,
Lieta dove non passa l'uomo.
questa è poesia, ora se vogliamo iniziare a parlare di poesia partiamo da qui, se vogliamo parlare d'altro allora discutiamo di quello che volete voi!!!!
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...
questa è poesia, ora se vogliamo iniziare a parlare di poesia partiamo da qui, se vogliamo parlare d'altro allora discutiamo di quello che volete voi!!!!
basta che non mi mettiate da parte Quasimodo:
Antico inverno
(da Acque e terre)
Desiderio delle tue mani chiare
nella penombra della fiamma:
sapevano di rovere e di rose;
di morte. Antico inverno.
Cercavano il miglio gli uccelli
ed erano subito di neve;
così le parole.
Un po' di sole, una raggera d'angelo,
e poi la nebbia; e gli alberi,
e noi fatti d'aria al mattino.