Mio padre, non più di 60 anni fa giocava con un pezzo di legno, anzi scusate, con due pezzi di legno, uno rotondo che girava e uno tenuto in mano per far avanzare il primo. E non era in condizioni economiche miserrime, era figlio di un capo centrale, mio nonno. Il mercato era quasi inesistente.hahhahaah! parla per te! per me il mercato con l'usa e getta potrebbe finire anche subito... io non riesco a gettare cose anche vecchie o rotte se ancora funzionano! e non riesco nemmeno a comperare un pelapatate, visto che ho il coltello! ma...
Oggi al supermercato certe volte mi viene da ridere. Quando ero bambino c'erano 3 o 4 tipi di briosc, 2 o 3 tipi di dentifricio. Oggi provate a contare i tipi di dentifricio, i tipi di dolci, i tipi di pasta, per non parlare dei giochi per i bambini...
Mi ricordo un anno a Natale, avevo si e no 10 anni, ho ricevuto svariati regali ma quanti ne ho usati per più di un mese? non so, forse uno.
L'espandersi del mercato ha dato la possibilità a molte persone di aprire un'attività in proprio. Nel tempo sono così proliferate industrie dei più vari generi. Oggi, ovviamente, ci troviamo tempestati di cose. Se aggiungete la curiosità insita nell'uomo, è naturale che la vita media di un oggetto "medio" è molto corta, dopo poco diciamo "va in soffitta". Mi guardo attorno (sono in mansarda dove ho il computer) e vedo un'infinità di oggetti e mi chiedo: ma come ca..o ho fatto a comprare tutta sta roba? Stampanti, casse, dischi esterni, fotocamere, lampade, libri, cd, dvd, cassette, mobili, soprammobili, schede di memoria, dizionari, enciclopedie, atlanti, la panca per gli addominali, telefoni, schede varie, fili, cavi, jacks, usb, fiori, quadri e potrei andare avanti ancora un bel po'.. ah si, l'orologio a cucu... bhe insomma... siamo iper pieni di roba, è naturale che il tempo ci manca e diventiamo egoisti, non vogliamo perdere niente, vogliamo assaporare sempre di più il piacere di avere, di guardare un oggetto nuovo...
siamo proprio un bel branco di materialisti....
Mio padre, non più di 60 anni fa giocava con un pezzo di legno, anzi scusate, con due pezzi di legno, uno rotondo che girava e uno tenuto in mano per far avanzare il primo. E non era in condizioni economiche miserrime, era figlio di un capo centrale, mio nonno. Il mercato era quasi inesistente.
Oggi al supermercato certe volte mi viene da ridere. Quando ero bambino c'erano 3 o 4 tipi di briosc, 2 o 3 tipi di dentifricio. Oggi provate a contare i tipi di dentifricio, i tipi di dolci, i tipi di pasta, per non parlare dei giochi per i bambini...
Mi ricordo un anno a Natale, avevo si e no 10 anni, ho ricevuto svariati regali ma quanti ne ho usati per più di un mese? non so, forse uno.
L'espandersi del mercato ha dato la possibilità a molte persone di aprire un'attività in proprio. Nel tempo sono così proliferate industrie dei più vari generi. Oggi, ovviamente, ci troviamo tempestati di cose. Se aggiungete la curiosità insita nell'uomo, è naturale che la vita media di un oggetto "medio" è molto corta, dopo poco diciamo "va in soffitta". Mi guardo attorno (sono in mansarda dove ho il computer) e vedo un'infinità di oggetti e mi chiedo: ma come ca..o ho fatto a comprare tutta sta roba? Stampanti, casse, dischi esterni, fotocamere, lampade, libri, cd, dvd, cassette, mobili, soprammobili, schede di memoria, dizionari, enciclopedie, atlanti, la panca per gli addominali, telefoni, schede varie, fili, cavi, jacks, usb, fiori, quadri e potrei andare avanti ancora un bel po'.. ah si, l'orologio a cucu... bhe insomma... siamo iper pieni di roba, è naturale che il tempo ci manca e diventiamo egoisti, non vogliamo perdere niente, vogliamo assaporare sempre di più il piacere di avere, di guardare un oggetto nuovo...
siamo proprio un bel branco di materialisti....
Quando al mattino ti svegli, ringrazia il tuo Dio per la luce dell'aurora, per la vita che ti ha dato e per la forza che ti ritrovi nel tuo corpo.
Ringrazia il tuo Dio anche per il cibo che ti dà e per la gioia della vita.
Se non trovi un motivo per elevare una preghiera di ringraziamento, allora vuol dire che sei in errore.
Tecumseh ( nativo americano )
.. penso che siamo noi, troppo distratti, non Dio, che continua a fare quello che ha sempre fatto!Sono d’accordo con te,
secondo me la parola d'ordine dovrebbe essere come con il traffico... ogni tanto... STOP. essere obbligati a fermarsi per guardare dove si deve andare.
più di un Dio distratto, parlerei di un Dio assente..
in verità non saprei dire se è assente in quanto distratto o viceversa...o se assente in quanto "necessariamente" assente!
Caro Monster...bel quesito...un cattolico potrebbe risponderti che, in virtù del libero arbitrio, siamo soli davanti alle nostre decisioni, ai nostri errori, alle loro conseguenze....