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Laboratorio => Commenti => Topic aperto da: Maurizio Spaccasassi - Domenica 10 Febbraio 2008, 02:07:00

Titolo: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Domenica 10 Febbraio 2008, 02:07:00
Autori  e testi scelti:

Per le strade dell'anima-Manuela Magi Sveva
Ho bisogno della notte-Alessia Grippo
Stelle sorelle-Rossodisera
Un punto d'ancoragio- Pattychini
Cuore infranto"Solitudine"Ambrosino Salvatore
Virgola di desideri.Mirella Crapanzano
Ansia-Guido Passini
Prima di me-Paolo Ursaia
Carnevalesco sentire quotidiano -Zima
Accettarlo.Silvia Saint
Come aquila-Rasimaco
Eurostar-Giunga
Labbra di cera-Ali di cera




La poesia introspettiva è sicuramente un canale preferenziale per raggiungere il pensiero interiore racchiuso nell'anima del poeta.Allo stesso tempo però è tra i generi più ostici,per via dei percorsi circondati dal filo spinato,che i termini frappongono fra comprensione,interpretazione e verità o finzione.Il mistero che si cela dietro un testo, mette a nudo una piccola parte della personalità dell'autore,come la punta di un icesberg,che ,se messo in relazione e a confronto con altri dei suoi componimenti,sono come un grande puzzle da comporre...questo è il fascino del mistero che la Poesia sprigiona.

Anche se non ho che una manciata di tempo la sera,mi piacerebbe fare dono di una lettura più approfondita di alcuni testi che ho scelto nell'ultima pagina visualizzata in data odierna,non so se è il caso di avvisare gli autori o meno,ma secondo me potrebbe bastare anche lasciare pubblicati i titoli dei testi,in modo tale che se qualcuno ha piacere di non essere commentato me lo comunica,visto che comunque questo lavoro andrà avanti per un bel po'.
Non sarebbe male nemmeno (dove i versi trovano correlazioni)di mettere a confronto più autori e a sua volta mettere in realazione più testi di uno stesso autore.

Tutto questo fin'ora non si è mai fatto,ma l'esperienza ci dice che c'è sempre una prima volta.
Mi piacerebbe che anche altri autori proponessero dei buoni testi da inserire,perchè in questo sito c'è veramente una miniera di buone liriche.

Forse sono troppe ,ma mi prendo il tempo necessario che gli scritti si meritano,se qualche autore fra questi volesse cambiare il testo(sempre tra le poesie introspettive)me lo comunica, non c'è problema,se invece vuole inserirne una,libero di farlo,ma sempre rispettando la fine del commento del primo testo(per capirci scriveremo la parola "fine"sotto l'ultimo post di critica relativo alla poesia in discussione.

Sperando che ne esca un buon lavoro,buona lettura.
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Domenica 10 Febbraio 2008, 22:32:43

(http://byfiles.storage.msn.com/y1p4CVtN-6kM_ucbHmhqmgIfOJmCCjeISCPk2hd-3AR_OBIYmP2-Q2Xz3USqqB5lm-J)

Stelle sorelle-Rossodisera


Il cielo pieno di stelle
mi accompagna
in questa notte serena.

Sono amiche e sorelle
e la luna è mia compagna
in questa vita che sento ora piena.

Conoscono l’animo mio ribelle
di corse tra i peschi di campagna
di quando ho urlato ”No” alla vita mia aliena.

Quante parole a voi luci monelle,
quante confessioni senza vergogna
per dissipare ogni mia pena.

Quanti sospiri a voi lucciole belle
parlando dell’Amor che il cuore agogna
e di brividi che percorrono la schiena!

Il cielo pieno di stelle
questa notte sorride e mi accompagna
nella nuova vita, accanto a Lui, serena.


Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Domenica 10 Febbraio 2008, 23:26:16
Mi ha trasmesso molta serenità questo testo,perchè nella sua semplicità e riuscita a toccare gli angoli più profondi del cuore.Si sente il vero che trasuda in ogni verso,e la serenità che è integralmente trasmessa,con una buona progressione.

"Il cielo pieno di stelle
mi accompagna
in questa notte serena.

Sono amiche e sorelle
e la luna è mia compagna
in questa vita che sento ora piena."


In questa semplicità che sembra quasi un lieve respiro tutto si muove in modo naturale,guardare in alto e vederle sempre vive e splendenti ci fa capire che il mondo non influisce su di loro.
Il cielo cosi' stellato "mi accompagna" nel senso che ci segue in qualsiasi punto andiamo per via della loro immensità.
"sono amiche e sorelle/e la luna è la mia compagna/in questa vita che ora sento piena."Le stelle sono amiche e sorelle perchè sono state compagne anche d'infanzia.Poi come sappiamo le stelle a volte spariscono ma poi ricompaiono,perchè loro sono come gli amici,ci sono sempre anche quando non li vediamo.
Forse è un segno ,questo cielo stellato che abbraccia ancor di più un periodo felice,oppure è proprio la loro vista a suscitare quest'emozione di serenità nell'autrice.La luna è  piena come è colma ora questa vita.Molto fine questo passaggio...l'aggettivo piena viene traslato e ricollegato alla vita,credo sia stato fatto di proposito,ottima scelta,molto efficace.

Continua...
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Domenica 10 Febbraio 2008, 23:28:32
"Conoscono l’animo mio ribelle
di corse tra i peschi di campagna
di quando ho urlato ”No” alla vita mia aliena.

Quante parole a voi luci monelle,
quante confessioni senza vergogna
per dissipare ogni mia pena."


Quelle stesse stelle conoscono la sua personalità,che ha voluto ribellarsi ad una vita che non gli apparteneva,che non accettava(le corse tra i peschi di campagna hanno due valenze:la prima per collegare un luogo naturale in cui le stelle hanno visto la scena;la seconda stà a significare che quella vita a cui l'autrice si riferisce era svolta anche fra i peschi in campagna.

In quei periodi tristi di solitudini erano loro le uniche amiche,a cui si poteva dire tutto,qualsiasi segreto più nascosto,si raccontava quello che non si diceva nemmeno a se stessi,ma era un modo per scaricarsi,per far volare via ogni pena e sentirsi nuovamente con il respiro vivo.
"Monelle"Forse l'autrice attribuisce il termine per via del fatto che le sentiva sorelle,amiche fatte della stessa pasta o semplicemente perchè ascoltavano solo senza mai dare risposta.,quasi voleva essere un dispetto.

"Quanti sospiri a voi lucciole belle
parlando dell’Amor che il cuore agogna
e di brividi che percorrono la schiena!

Il cielo pieno di stelle
questa notte sorride e mi accompagna
nella nuova vita, accanto a Lui, serena."

A queste stelle ogni notte prima dei sogni si raccontava con dolci sussurrii desideri e le pene d'amore e di come quei desideri penetrassero nella pelle passando con il gioco del freddo e caldo a piccoli passi sulla schiena.

"il cielo è pieno di stelle/questa notte sorride e mi accompagna/nella nuova vita,accanto a lui ,serena."L'autrice sente questa presenza vicino a lei,una presenza intima ed immensa che nessuno percepisce,
sente sbocciare la serenità ed apprezza il cogliere l'attimo di felicità per affrontare una nuova vita con la persona che si ama.                                                                                                                                       

continua
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Lunedì 11 Febbraio 2008, 00:26:21
Stelle sorelle

1-Il cielo pieno di stelle                              a
2-mi accompagna                                       b
3-in questa notte serena.                           c

4-Sono amiche e sorelle                               a
5-e la luna è mia compagna                           b
6-in questa vita che sento ora piena.             c

7-Conoscono l’animo mio ribelle                       a
8-di corse tra i peschi di campagna                  b
9-di quando ho urlato ”No” alla vita mia aliena.  c

10-Quante parole a voi luci monelle,                 a
11-quante confessioni senza vergogna               b
12-per dissipare ogni mia pena.                        c

13-Quanti sospiri a voi lucciole belle                   a
14-parlando dell’Amor che il cuore agogna            b
14-e di brividi che percorrono la schiena!            c

16-Il cielo pieno di stelle                                    a
17-questa notte sorride e mi accompagna           b
18-nella nuova vita, accanto a Lui, serena.          c

continua...

Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Lunedì 11 Febbraio 2008, 00:28:33
Con sei strofe terzine Il testo scorre bene nonostante la metrica spazia in modo diverso tra strofa e strofa le rime alternate si susseguono ripetendo ad ogni strfa la stessa cadenza,rimango stupefatto di come l'autrice nonostante abbia ricecato una rima cosi' vincolante,sia stata capace di dare al testo una scorrevolezza ed una naturalezza che non è assolutamente tipica di una poesia scritta in rima,è molto difficile infatti non compromettere il testo,complimenti per questo aspetto,se devo essere sincero non l'avevo notata la rima alla prima lettura,forse perchè eroaffascinato dal contenuto.

L'unico appunto del tutto irrilevante e personale,riguarda l'uso della rima con desinenza -ena-è troppo simile all'antecedente -gna- ,ma trovo comunque che il testo è talmente ben costruito che non rimane affatto mieloso come invece accade spesso ai testi che esuberano di troppe di rime baciate.

Molto apprezzate le allitterazioni e i giochi tra le sillabe che rendono il testo un dolce canto di richiamo alla serenità

Apprezzato l'anafora finale che comprende la ripetizione dei due primi versi iniziali"Il cielo pieno di stelle
mi accompagna"
Ottima l'aggiunta"nella nuova vita, accanto a Lui, serena" annulla e sostituisce come un tocco magico il verso"in questa notte serena"

La ripetizione del termine "vita"nel 6°-9°-18° verso direi che non pesa molto sul testo.

Mi è piaciuta molto,complimenti,all'autrice,ritornerò sul testo per confrontare altri testi che guardano argomentazioni che presentano similitudini per confronti interessanti.
                                                                                               

Fine


Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Zima - Lunedì 11 Febbraio 2008, 09:41:54
un plauso a questa idea di Maurizio, veramente degna di nota!
ha tracciato un percorso introspettivo nelle anime degli autori del sito, che ci consentirà di esplorarci e conoscerci meglio. mi sembra anche una bella opportunità per un progetto ampio che ci vede tutti coinvolti.
sarebbe anche interessante non solo mettere a confronto autori diversi su uno stesso tema, ma anche paragonare più opere (introspettive) di uno stesso autore come per tracciarne differenze, similitudini come tessere di un puzzle che ce ne restituisca un'immagine poetica completa.

quello che forse io avrei fatto, sarebbe stato scegliere autori che scrivono prevalentemente poesie "introspettive", e non scegliere i testi dalla pagina corrente... ma a questo si potrebbe rimediare! ;)
così come si potrebbe poi scegliere poesie d'amore o sul sociale e via discorrendo...


per quanto riguarda invece la poesia di Rossodisera, devo dire che la semplicità dei versi, il continuo rimandare alle stelle come a sorelle, "compagne", dà un'idea di profonda pace interiore.
contemporaneamente riemergono, insieme ai ricordi dell'autore, anche quelli del lettore, poichè ognuno di noi spesso e volentieri ha volto lo sguardo ad un cielo stellato, trovando in esso rifugio e conforto.

è vero, a prima lettura non si nota la rima, difficile da portare avanti perchè sempre uguale. questa nn viene fuori perchè i versi non sono omogenei, almeno credo. però, rileggendola bene, devo dire che il voler mantenere per tutta la lunghezza del testo lo schema "abc" ha reso alcune scelte lessicali un po' troppo forzate e la ripetizione di due parole "serena" e "accompana"...
a me personalmnte quest'anafora non è piaciuta perchè mi ha dato l'idea che per tutto il testo l'autore abbia detto sempre le stesse cose, ribadito gli stessi concetti.

gli faccio comunque i miei complimenti per un testo leggero, ma studiato e sognante!
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Martedì 12 Febbraio 2008, 00:18:10
un plauso a questa idea di Maurizio, veramente degna di nota!
ha tracciato un percorso introspettivo nelle anime degli autori del sito, che ci consentirà di esplorarci e conoscerci meglio. mi sembra anche una bella opportunità per un progetto ampio che ci vede tutti coinvolti.
sarebbe anche interessante non solo mettere a confronto autori diversi su uno stesso tema, ma anche paragonare più opere (introspettive) di uno stesso autore come per tracciarne differenze, similitudini come tessere di un puzzle che ce ne restituisca un'immagine poetica completa.

quello che forse io avrei fatto, sarebbe stato scegliere autori che scrivono prevalentemente poesie "introspettive", e non scegliere i testi dalla pagina corrente... ma a questo si potrebbe rimediare! ;)
così come si potrebbe poi scegliere poesie d'amore o sul sociale e via discorrendo...

Mi fa piacere che l'iniziativa ti sembra interessante,speriamo che ne esca qualcosa di costruttivo.Ben vengano suggerimenti e partecipazione.
Ripeto se ci sono autori che secondo voi interpretano bene la poesia introspettiva inseriamoli anche tutti...ma poi qui bisogna lavorare...altrimenti tanto vale che rimangono scritti dove stanno  :) :) :) :).
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Marina Como - Martedì 12 Febbraio 2008, 15:00:24
Una poesia che mi è piaciuta moltissimo.
Ringrazio per avermela presentata.
Ottimamente riuscita è secondo me la traslazione, ancora una volta di un aggettivo, "monelle" che viene riferito alle stelle, anzichè al suo essere "bambina ribelle". Dimostrando ancora una volta la simbiosi dell'autrice con il cielo stellato.
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: gianburrasca - Martedì 12 Febbraio 2008, 15:45:40
[Stelle sorelle-Rossodisera


Il cielo pieno di stelle
mi accompagna
in questa notte serena.

Sono amiche e sorelle
e la luna è mia compagna
in questa vita che sento ora piena.

Conoscono l’animo mio ribelle
di corse tra i peschi di campagna
di quando ho urlato ”No” alla vita mia aliena.

Quante parole a voi luci monelle,
quante confessioni senza vergogna
per dissipare ogni mia pena.

Quanti sospiri a voi lucciole belle
parlando dell’Amor che il cuore agogna
e di brividi che percorrono la schiena!

Il cielo pieno di stelle
questa notte sorride e mi accompagna
nella nuova vita, accanto a Lui, serena.



Francamente, senza scomodare la metrica, la rima ricercata(? ? ?) baciata (? ? ?), l'anafora, le allitterazioni, posso affermare senza ombra di dubbio che la poesia è semplicemente un esercizio elementare di mettere assieme delle parole che terminano con la stessa desinenza e che qualcuno possa ingenuamente scambiare per rime.

Non scherziamo con la metrica e soprattutto non cerchiamo le cose dove sono capitate solo per caso.
Sorrido quando si prende ad esempio un testo mediocre cercando di leggerci quello che non c'è e che l'autore ha eventualmente inserito assolutamente per caso.
Dare una così sapiente immagine di se, sfruttando una poesia mediocre è indice (a sua volta) di mediocrità.

Mi spiace per l'autrice, che probabilmente voleva solo esprimere uno stato d'animo e null'altro, ma francamente al di là di un cielo stellato, della solita luna e dell'originalità con la quale ci si riferisce a loro nei versi successivi non credo si vada.
Vorrei capire cosa si trova di tanto splendido ed introspettivo in questo testo tanto da citarlo ad esempio.

Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Zima - Martedì 12 Febbraio 2008, 15:52:03
suvvia, Burrasca Gianni!
nessuno ha parlato di metrica!!!  :o ...le rime invece ci sono... alcune sono solo assonanze, e lo abbiamo detto.
per me rappresentano una forzatura (come ho già detto)...  ma non mi si dica che l'autrice in questione non le abbia cercate!  ::)
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Marina Como - Martedì 12 Febbraio 2008, 16:59:38
 :D  animo, animo, giamburrasca! mi stupisci sempre!
dici:"Vorrei capire cosa si trova di tanto splendido ed introspettivo in questo testo tanto da citarlo ad esempio"...
Ma... lettore attento ed accorto quale sei, non hai notato la premessa di Maurizio di aver preso i testi dell'ultima pagina del giorno?
E semplicemente metterli a confronto ed analizzarli?
Ben venga anche la tua critica, però... se serve a far crescere l'autore ad altri livelli. Ma non drammatizzare: in un sito di dilettanti questa non mi sembra proprio una poesia da buttare! Ma ad ognuno i suoi gusti e soprattutto... niente voti per favore...
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: gianburrasca - Martedì 12 Febbraio 2008, 23:34:16
Siamo sempre alle solite, mi tocca ritornare sulla faccenda solo per spiegare come la penso

Tanto per chiarire, quando dico: “cercando di leggerci quello che non c'è e che l'autore ha eventualmente inserito assolutamente per caso” mi riferisco a tutte le menate che di solito i critici cercano in un testo senza che l’autore abbia avuto la minima intenzione di inserirle.
Mi sembra ovvio che le rime siano state cercate, ma tutto il resto, (quello che ci trova il buon Lariani per intenderci), mi sembra francamente abbastanza forzato.
Se proprio vogliamo impegnare energie in una critica, che almeno venga fatto con un testo per cui valga la pena farlo.
Se invece dobbiamo essere buoni perché sennò poveretti gli autori che si impegnano tanto e i sentimenti e le emozioni e l’istintività ed il pensiero e la luna e le stelle e l’onda che si infrange ed il cuore e l’amore e le nuvole ed il cielo e bla, bla, bla beh allora ditelo, così non perdo tempo a leggervi.
Io spero sempre di trovare qualcosa in questo sito per cui  valga la pena appassionarsi, ma a volte è così deprimente che cascano le braccia.
Non mi accanisco contro questa poesia, non ho nulla contro l’autore (che nemmeno conosco) e non importa quali poesie vengano commentate, solo mi aspetterei che non finisca sempre a tarallucci e vino. Non si fa crescere un autore trovando entusiasmante una cosa che è semplicemente passabile (e questo non vuol dire dare voti). Se io esagero da un lato, voi esagerate dall’altro. Il fatto è che quando vedo e leggo queste corbellerie, che si spacciano per commenti o critiche, non riesco a stare zitto.
Possibile che non si riesca in modo costruttivo a dire le cose come stanno? Possibile che non si riesca a dire all’autore di questo testo che è stato ripetitivo e che certi concetti sono elementari e che si potevano dire meglio con un po’ di impegno in più? Possibile che si debba scrivere sempre di getto e relegare in secondo piano la ricerca dello stile, dell’eleganza, della ricerca della concisione e di una espressione meno istintiva?
 
Mi sono arrabbiato e forse l’autore non meritava questo sfogo, ma mi irritano certi buonismi e certe prese di posizione solo perché l’autore è un “essere umano” (ma che discorsi sono?) allora dobbiamo solo dire bravo, bel testo, trasmetti emozioni, bella costruzione, mi sento vibrare leggendoti ecc, ecc.  Beh scusate tanto ma io non ne sono capace.

Io non posto per il semplice gusto di apparire (sennò dovrei dire lo stesso di chi fa certi commenti ridicoli). Per quanto riguarda i miei standard, non posso farci nulla se ho dei gusti raffinati in fatto di poesia e mi duole che non sia così per qualcuno di voi, specialmente in un sito che fa della poesia uno scopo di esistenza.

Ora che io vi deluda o meno non è che mi importi più di tanto, anche perché, visto che voi mi deludete molto di più, non vedo perchè non possa farlo io una volta tanto.


Baci e abbracci
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Mercoledì 13 Febbraio 2008, 00:36:50
Ringrazio di cuore,per l'appoggio costruttivo che si sta instaurando in questo post.Mi sembra che sia chiaro che siamo tutti qui per imparare(se ci sono professori sarebbe opportuno che mettessero le loro conscenze a disposizione di tutti in modo tale che ognuno di noi ne possa trarre qualche beneficio),personalmente sto facendo questa specie di critica per ripassare un po' di cosette che riguarda la poesia,cosa che non farei dato il poco tempo che ho a disposizione,per questo mi sono inventato una seria motivazione imponendomi di commentare ben 13 testi.Premesso che non sono fra i commentatori  che faccio commenti per riceverne,tant'è vero che le mie poesie sono fra le meno lette,premesso che nessuno mi paga per scegliere i testi,nè tantomeno ho parenti nel sito, pubblico di rado e non ho interessi commerciali.

Rispetto le impressioni di tutti,ma gradirei che nel commentare ci attenessimo prettamente  all'oggettivazione della poesia piuttosto che alla soggettivazione.Se qualcuno ha letto bene l'ultima parte della critica ,ci andrei con i piedi di piombo nel dire il testo e l'autrice è mediocre ci sono alcuni spunti lessicali che non mi sembrano poi tanto buttati giù proprio per caso.

Se paragoniamo una poesia ad un quadro con una cornice,io sono fra quelli che guardo prima il quadro"il contenuto"poi mi soffermo sulla cornice "schemi metrici,rime ,figure retoriche "

Del resto non saprei cosa farmene di continuare a fissare una cornice vuota che non mi comunica assolutamente nulla,magari potrei dire che è di stile balocco rinascimentale,che vale tanto oro quanto pesa,ma ciò non toglie che continua ad essere senza contenuto,non interessa nessuno e nessuna se la compra, se non quello che l'ha costruita ,perchè è convinto della sua perfezione e orgoglioso com'è vede quelli che gli altri non vedono,oppure non vede quelli che gli altri vedono.

Detto questo volevo specificare che il testo di Rossodisera è stato scelto perchè mi ha colpito (anche se nella sua semplicità) il suo modo di esporsi introspettivo davanti alle stelle,ci sono altre tre poesie che parlano della notte o dirigono i propri versi al cielo,ed è anche per questo che è stato importante scegliere il testo di rossodisera,perchè fra questi testi ci sono modi diversi di sentire,di scrivere,sono respiri di vita,diversi,ma pur sempre poesia.

In effetti i tre testi che seguiranno saranno:

Ho bisogno della notte -Alessia Grippo
Virgola di desideri-Mirella Crapanzano
Un punti di ancoraggio-Pattychini

grazie intanto per l'appoggio



Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: alexandra - Mercoledì 13 Febbraio 2008, 09:32:57
Ammiro francamente il lavoro che sta svolgendo Maurizio, impiega il suo tempo e ci offre spunti di lettura, con grande passione, sensibilià ed umiltà, quindi ti giungano i miei complimenti! ;)
dall'altra però vi invito ad accettare qualsiasi critica, comprese quelle del Burrascoso Gianni che esprime un proprio parere in uno spazio PUBBLICO, quindi per tutti!
non per questo vuole fare POLEMICA, noi conosciamo il suo punto di vista (che non vuole essere insindacabile, imponendocelo a forza) ma può solo darci qualche altro spunto per imparare.
Cerchiamo di cogliere tutto quello che di buono c'è in ogni intervento.

Forza Maurizio! :)
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Zima - Mercoledì 13 Febbraio 2008, 09:45:31

Cerchiamo di cogliere tutto quello che di buono c'è in ogni intervento.

Forza Maurizio! :)

Benissimo!!...Francesca mi ha tolto le parole di bocca!!  ;D

chiarite le opinioni di tutti, cerchiamo di andare avanti, non ci fermiamo a leggere soltanto, ma aggiungiamo il nostro punto di vista, con educazione e rispetto per tutti, ma soprattutto: che riguardi la poesia!!!  :)  facciamo si che questo spazio diventi luogo di confronto!!!

Forza!!  8)
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: gianburrasca - Mercoledì 13 Febbraio 2008, 12:53:34
Stelle sorelle-Rossodisera
Il cielo pieno di stelle
mi accompagna
in questa notte serena.

Sono amiche e sorelle
e la luna è mia compagna
in questa vita che sento ora piena.

Conoscono l’animo mio ribelle
di corse tra i peschi di campagna
di quando ho urlato ”No” alla vita mia aliena.

Quante parole a voi luci monelle,
quante confessioni senza vergogna
per dissipare ogni mia pena.

Quanti sospiri a voi lucciole belle
parlando dell’Amor che il cuore agogna
e di brividi che percorrono la schiena!

Il cielo pieno di stelle
questa notte sorride e mi accompagna
nella nuova vita, accanto a Lui, serena.

La prima impressione leggendo questo testo  è l’estrema semplicità espositiva adottata dall’autrice, capace di coinvolgere il lettore in una surreale atmosfera d’altri tempi.
La scelta di utilizzare delle terzine, ognuna delle quali rappresenta un pensiero, un momento di comunione con il mondo, oserei dire con l’universo,  permette una lettura agevole e meditativa.
Interessante questo modo di riferirsi alle stelle con originali vezzeggiativi (amiche e sorelle, luci monelle, lucciole belle). Una cosa del genere  mi è capitato di leggerla in una poesia d’autore riportata tempo fa su questo forum, ma non mi era piaciuta perché stilisticamente troppo piena di fronzoli; questa, invece, è essenziale,  direi che esprime il rapporto interiore con sé stessa utilizzando un mezzo secolarmente usato ed abusato per veicolare le emozioni: le stelle appunto, ma utilizzandolo con sapiente maestria senza rendere l’idea dell’ovvio e del banale.
C’è una serenità di fondo, una grande quiete che pervade l’intero testo. E’ impossibile, leggendolo, non lasciarsi trasportare da una leggera malinconia insita, forse, in quei peschi di campagna o in quelle confessioni sussurrate in gola, a metà strada tra il cuore e la mente.
E quella pace, il silenzio ovattato di una notte di luna piena e la consapevolezza della propria realizzazione (in questa vita che sento ora piena), tutto concorre a proporre una prospettiva confortante della vita; come d’altra parte si evince anche dalla chiusa (questa notte sorride e mi accompagna/nella nuova vita, accanto a Lui, serena).

Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: gianburrasca - Mercoledì 13 Febbraio 2008, 12:55:13
Dal punto di vista tecnico forse non proprio felice la scelta di utilizzare le rime alternate(che peraltro non si notano immediatamente), che porta a ripetizioni  nei versi e a consonanze ed assonanze stilisticamente poco eleganti.
L’utilizzo di versi sciolti (senza rime), infatti, avrebbe portato a scelte lessicali più varie senza costringere a delle continue variazioni metriche (sulla lunghezza del verso) e ritmiche; variazioni che appesantiscono la lettura (in rima).
Mi piace molto lo scarno utilizzo che si è fatto degli aggettivi, ai quali spesso altri autori ricorrono quando difettano le idee.
 
Testo decisamente interessante ma sicuramente migliorabile in alcuni punti dove si potrebbe dire di meno e lasciare qualche spazio interpretativo in più, ma questo a patto di abbandonare la rima o modificarla profondamente per esempio ricorrendo ad una unità ritmica costante.
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Stefano Toschi - Mercoledì 13 Febbraio 2008, 15:53:43
Una notte serena è lo sfondo costante di questa poesia, una serenità che è il riflesso dell’animo acquietato nella presenza di Lui.
Da sempre le stelle inducono un senso di infinito, di eternità, di trascendenza.
Un’intuizione che può procurare, a secondo dello stato d’animo, un sentimento di sgomento o di placido abbandono e così, la nostra autrice, può sentirle emotivamente vicine nel ricordo di notti segnate dal senso di estraneità al mondo, alla vita, di ribellione, e nel presente pacificato da un amore vissuto.
Se è vero che alcune delle immagini adoperate sono abbastanza stereotipate, è pur vero che altre mi sembrano originali e indovinate. Ad esempio l’accostamento dell’animo ribelle alle corse tra peschi di campagna, che riesce ad unire il senso di agitazione a quello di una segreta, pervadente armonia, quasi immagine speculare della solidarietà del cielo stellato.
Lo schema rimico, molto rigido, delle terzine contribuisce a dare un certo ritmo senza risultare pesante, né si avverte più di tanto il fastidio per la ripetizione di alcune parole rima.
La misura dei versi, è invece certamente non studiata, tuttavia non è fuori luogo porvi attenzione, poiché anche quando il poeta scrive “a orecchio”, la musicalità che ottiene nei suoi versi è passibile di uno studio più sistematico.
I primi cinque versi:

Il cielo pieno di stelle
mi accompagna
in questa notte serena.

Sono amiche e sorelle
e la luna è mia compagna


Sono tutti ottonari, tranne uno quaternario, si tratta di una misura propria dell’incedere dolce della filastrocca, bene in linea col clima sereno del contenuto.
Nei versi successivi il tono si fa più riflessivo ed anche le misure dei versi cambiano, si nota una buona frequenza di endecasillabi (alcuni canonici, altri extracanonici, con accento di 5°) e di versi anche più lunghi, più adatti allo sviluppo del discorso intrapreso.
Certamente la poesia trarrebbe giovamento da una composizione più studiata dal punto di vista metrico.
Nel complesso comunque risulta piacevole alla lettura, a parte in qualche punto, ad esempio in corrispondenza delle rime in –ena della seconda e terza strofa, e riesce bene a trasmettere lo stato d’animo che l’ha ispirata.
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: gianburrasca - Mercoledì 13 Febbraio 2008, 16:43:29
...
I primi cinque versi:

Il cielo pieno di stelle
mi accompagna
in questa notte serena.

Sono amiche e sorelle
e la luna è mia compagna


Sono tutti ottonari, tranne uno quaternario, si tratta di una misura propria dell’incedere dolce della filastrocca, bene in linea col clima sereno del contenuto.
Nei versi successivi il tono si fa più riflessivo ed anche le misure dei versi cambiano, si nota una buona frequenza di endecasillabi (alcuni canonici, altri extracanonici, con accento di 5°) e di versi anche più lunghi, più adatti allo sviluppo del discorso intrapreso.
Certamente la poesia trarrebbe giovamento da una composizione più studiata dal punto di vista metrico.
...

tanto per la precisione, i versi precedenti non sono tutti ottonari essendo presente un settenario:

Sono amiche e sorelle
So/no a/mi/che e/ so/rel/le

per quanto riguarda gli altri versi si spazia dalle 4 alle 13 sillabe, abbastanza (troppo) variegata a mio avviso.



Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Stefano Toschi - Mercoledì 13 Febbraio 2008, 18:10:50
tanto per la precisione, i versi precedenti non sono tutti ottonari essendo presente un settenario:

Sono amiche e sorelle
So/no a/mi/che e/ so/rel/le


Naturalmente, come tu saprai, esiste la dialefe, la possibilità cioè di considerare come sillabe separate quelle in cui si incontrano le vocali finali e iniziali di due parole. Qui ci sono due possibilità di introdurre la dialefe. Anche se in questi casi la norma sarebbe la sinalefe non esistono regole tassative al riguardo e i poeti si comportano di volta in volta come gli pare più opportuno.
Mi si dirà che in un componimento praticamente in versi liberi non è legittimo andare a cercare artifici del genere, io però ritengo di poter introdurre nella lettura una leggera pausa tra "sono amiche" ed "e sorelle"
mantenendo così il metro ottonario.
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: flambé - Mercoledì 13 Febbraio 2008, 18:29:29
Sì, anche per me letto così è un settenario, che diventa ottonario con una semplice virgola:

Sono amiche, e sorelle


senza virgola potrebbe essere:

Sono amiche e pur sorelle.



Comunque, per esprimere un parere, il testo è per me alquanto fiacco nel contenuto e nella scelta di un lessico scontatissimo. Potrebbe avere la sua forza nella metrica, dove proprio dovrei fare i salti mortali per ritrovare una sorta di sistematicità.

Boh, sarò ottusa io ;D

Sta di fatto che questa scontatezza semantica, gemellata alla sregolatezza metrica, offre un terreno assai interessante per un'indagine introspettiva sull'autore.

Ci scommetto che su questa traccia si potrebbe azzeccarci più dell'oroscopo  ;D



ciao ;)
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Stefano Toschi - Mercoledì 13 Febbraio 2008, 18:59:52
Anche senza virgola può legittimamente essere letto come ottonario, prendi ad esempio questo verso della Commedia:
"esta selva selvaggia e aspra e forte"
oppure quest'altro
"Tant'è amara che poco è più morte"
o ancora
""tant'era pien di sonno a quel punto".
Sono tutti endecasillabi.
Viceversa si trovano infiniti esempi di sinalefe tra parole separate da virgola.
Quello che fa la differenza, in fondo, è la recitazione, quando non si è di fronte a veri e propri artifizi "matematici".
Su una cosa però ti do ragione: la forza di questo testo non è nella metrica.
Quello che intendevo far notare era semplicemente come anche in un testo costruito "a orecchio" e senza l'intento di dargli una precisa struttura metrica ne emerga a tratti qualche traccia.
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: gianburrasca - Mercoledì 13 Febbraio 2008, 19:49:30
Naturalmente, come tu saprai, esiste la dialefe, la possibilità cioè di considerare come sillabe separate quelle in cui si incontrano le vocali finali e iniziali di due parole. Qui ci sono due possibilità di introdurre la dialefe. Anche se in questi casi la norma sarebbe la sinalefe non esistono regole tassative al riguardo e i poeti si comportano di volta in volta come gli pare più opportuno.
...


Incredibile, ancora esiste qualcuno che legge vecchi dizionari di metrica.
Mi viene la nausea per quante volte avrò letto di questa annosa questione di chi si ostina ad evocare la diafele come se fosse la panacea da rispolverare all’occorrenza.

Mi secca profondamente scrivere sempre le stesse cose, quindi mi limiterò a riportare una cosa letta non molto tempo fa:
"Quando due vocali appartenenti a due parole diverse, l'una in qualità di vocale finale, l'altra in qualità di vocale iniziale, si incontrano all'interno del verso, si ha normalmente una fusione. Ciascuna vocale conserva immutato il suo timbro e viene pronunciata distintamente, ambedue però, pur appartenendo a parole diverse, formano insieme un'unica sillaba metrica. Questo fenomeno, simile a quello della sineresi, si chiama sinalefe.

Contrariamente all'uso normale si possono tenere distinte le vocali, e allora le vocali contigue nel contesto ma appartenenti a parole diverse formano due sillabe metriche diverse. Questo procedimento, analogo alla divisione che si effettua all'interno di una parola (dieresi), viene chiamato dialefe in quanto è il contrario della sinalefe.

Non è facile dare una regola sull'uso della dialefe, fenomeno molto frequente sia nella lirica della scuola poetica siciliana e dello Stil nuovo, sia nel Dante della Divina Commedia. È una caratteristica del verso dantesco, ma lo è anche di tutta la poesia anteriore al Petrarca. Quest'ultimo ruppe in modo deciso con l'uso della dialefe, anche se non è del tutto assente nella sua poesia (più rara nella lirica che nei Trionfi). Fuori dalla lirica la dialefe si incontra di frequente nella poesia epica sino alla fine del Quattrocento e nella poesia popolareggiante del primo Rinascimento. È un segno di tecnica arcaica, e quando, con il Bembo, il Petrarca verrà assunto a norma obbligatoria, la dialefe scomparirà da tutti i versi e da tutti i generi fuorché nei casi in cui si mira a un determinato effetto.
"

Non mi sembra che nel verso in questione ci sia la ricerca di un particolare effetto, né all’interno del verso stesso c’è un cambio di ritmo tale da giustificare eventualmente il richiamo alla diafele.
Non mi risulta nemmeno che il testo in esame sia un poema epico né una divina commedia in miniatura, dunque prima di richiamare anomalie metriche come la diafele soltanto per fare scena, per favore cerchiamo di documentarci.



Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: stellaerrata - Mercoledì 13 Febbraio 2008, 21:24:57
Possibile che non si riesca in modo costruttivo a dire le cose come stanno? Possibile che non si riesca a dire all’autore di questo testo che è stato ripetitivo e che certi concetti sono elementari e che si potevano dire meglio con un po’ di impegno in più? Possibile che si debba scrivere sempre di getto e relegare in secondo piano la ricerca dello stile, dell’eleganza, della ricerca della concisione e di una espressione meno istintiva?
 
Mi sono arrabbiato e forse l’autore non meritava questo sfogo, ma mi irritano certi buonismi e certe prese di posizione solo perché l’autore è un “essere umano” (ma che discorsi sono?) allora dobbiamo solo dire bravo, bel testo, trasmetti emozioni, bella costruzione, mi sento vibrare leggendoti ecc, ecc.  Beh scusate tanto ma io non ne sono capace.


partendo dal presupposto che non voglio toccare la poesia in questione, vorrei però sottolineare un aspetto di cui spesso ci si lamenta sul sito: i commenti.
perché la gran parte dei messaggi/commenti è miele senza una base di spiegazione? insomma, a me fa piacere leggere che piace la mia poesia ma gradirei anche qualche critica motivata che mi induca a pensare effettivamente alle emozioni ma anche alla struttura dei versi stessi.
tante poesie che leggiamo sono emozionanti ed emozionali, ma quante si potrebbero osservare anche dal punto di vista strutturale? perché non dare la possibilità ad un autore di approfondire e curare e dunque migliorare il suo stile? una sorta di coerenza testuale non è una cornice inutile. a volte una tela senza cornice ha senso solo se libera da incastri, ma altre volte la cornice giusta dà quel qualcosa in più che le permette di valorizzarsi anche di più. un quadro con colore base arancione vorrebbe una cornice fucsia? a meno che l'artista non lo voglia per un senso ben preciso, io credo che magari una cornice marrone possa avvicinarsi di più (banalizzo l'esempio).
è vero che spesso lasciamo commenti molto buoni per non "ferire" l'autore, ma  credo che tutto sommato Gianburrasca non abbia tutti i torti.
scusate il mio intervento che vi prego non prendere come polemica.

Gianburrasca: se vuoi martoriare le mie pseudopoesie motivandomi le critiche, ne sarei felice ed onorata.

ad ogni modo, ho apprezzato la poesia di Rossodisera.
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Stefano Toschi - Mercoledì 13 Febbraio 2008, 21:53:19
Caro Giannino Stoppani, non leggo vecchi manuali di metrica, semmai recenti.
E sono più documentato di quanto tu non creda.

Da Salvatore Quasimodo, Quasi un madrigale: due strofe di endecasillabi sciolti tranne l’ultimo verso settenario.

Il primo verso presenta dialefe:
“Il girasole piega a occidente”

Settimo verso, nessuna dialefe, nonostante il punto:
“quest’ultimo gioco del cielo. Ancora,”

Mario Luzi, Come tu vuoi.
Questo verso è un endecasillabo, presenta dialefe:
“vieni ed entra, attingi a mani basse”

Persino nella canzonetta.
Gianna Nannini, Fotoromanza
In una serie di otto decasillabi troviamo:
“è una scena al rallentatore”
con dialefe tra “scena” e “al”

Questo solo sfogliando, a caso, qua e là.
Permettimi, allora, di citare anche il manuale di metrica, via:
Da Carducci, Odi Barbare, Nella Piazza di San Petronio, in distici elegiaci (un settenario e un novenario):
”Tale la musa ride / fuggente al verso in cui trema.”
Con dialefe tra “fuggente” e “al”

Mi concederai, allora, di interpretare la lettura del verso in questione “Sono amiche e sorelle” come un ottonario? A parte il fatto che anche a volerlo leggere come settenario, questo non cambierebbe la sostanza della mia affermazione che i primi cinque versi hanno il ritmo della filastrocca.
Detto questo chiudo e non risponderò oltre, perché questo topic è dedicato alla discussione delle poesie proposte da Lariani e non ad un battibecco sull’uso della dialefe nella poesia italiana.
Se vuoi parlare di questo apri un altro topic.
Ciao.
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: gianburrasca - Mercoledì 13 Febbraio 2008, 22:20:52


Signorsì signor redazione full member!!!
(Peccato solo che la questione l'avevi sollevata tu)


Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Giovedì 14 Febbraio 2008, 00:15:20
Faccio grandi complimenti per i vari interventi che hanno arricchito ulteriormente con nozioni ed informazioni veramente interessanti non solo sul testo in questione,ma anche sulla poesia in  generale,rimango stupefatto nell'apprendere cose che mi erano sfuggite totalmente,d'altro canto però questo significa che se siamo una squadra affiatata, per questo ognuno si  sa esprime al meglio nel suo ruolo.Ho letto con interesse gli interventi di Gianburrasca e Stefano Toschi ,stella Erretica,Flambè,perchè hanno arricchito un piccolo spazio aperto come piccola sperimentazione.Condivido in pieno il parere di Francesca Coppola,l'opinione e il giudizio deve essere libero,ma non dimentichiamoci mai del metodo di comunicare il nostro messaggio,perchè il problema non è mai la critica,ma il tipo di comunicazione.
Ringrazio Guido Passini perchè la sento come una persona altruista che ha tanta voglia di costruire,Roberta,perchè mi ha richiamato più volte al gruppo critico.Grazie per la fiducia e l'appoggio.
La discussione molto costruttiva tra Gianburrasca e Stefano Toschi sarebbe bello vederla sviluppata davanti un testo che presenta una bella costruzione degna delle loro conoscenze,mi piacerebbe che qualcuno la proponesse ...anche se aspettiamo un po' per gli altri testi...cosa ne pensate?Credo sia utile no?
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Domenica 17 Febbraio 2008, 00:10:04


(http://img241.imageshack.us/img241/165/notte1av.gif)



Ho bisogno della notte-Alessia Grippo

Ho bisogno della notte,
dei suoi silenzi
e dei suoi respiri.
Ho bisogno della notte,
per chiudere gli occhi
e volare al di là.
Ho bisogno di andare,
qui non c’è posto per me,
per me che sono un poeta
che impregna
con la follia dell’uomo
i suoi versi.
Ho bisogno di andare,
ho bisogno della notte,
per sparire nel suo buio
e lasciare ai posteri
pergamene di verità
bruciare dagli sguardi
di chi ha paura della realtà
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Domenica 17 Febbraio 2008, 00:12:40
Una poesia scritta tutta d’un fiato questa di Alessia Grippo,un testo a verso libero  semplice  e scorrevole che  si lascia cullare dietro ad anafore che si ripropongono in più versi:Ho bisogno della notte-ho bisogno di andare
(Nel commento userò spesso poeta al maschile per comodità di scrittura pur sapendo che l’autrice è una donna)

“ Ho bisogno della notte,
dei suoi silenzi
e dei suoi respiri.
Ho bisogno della notte,
per chiudere gli occhi
e volare al di là.”

Le parole e i termini utilizzati non sono mai messi per caso,è compito del lettore cercare di comprendere e dare la giusta collocazione  ai versi.

“La notte “vista come uno spazio –anche fisico- a cavallo fra realtà e sogno in questo caso la notte ha nella chiave di lettura il termine “LIBERTA’”
La notte che si sente come una liberazione in contrapposizione al giorno (che non riesce ad essere portatore di speranza)La notte che sussurra in quei silenzi che hanno voce.La notte che respira parallela al proprio respiro,è un bisogno vero e si sente dal verso deciso senza strofe  che l’anafora ripropone come fosse una nenia,come fosse un dolce lamento che accompagna per mano la stanchezza al sogno”per chiudere gli occhi “e volare aldilà”.

Continua...
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Domenica 17 Febbraio 2008, 00:15:10
“ Ho bisogno di andare,
qui non c’è posto per me,
per me che sono un poeta
che impregna
con la follia dell’uomo
i suoi versi.”

In questa parte emerge palese il contrasto della realtà attuale il bisogno di trovare ed aprire quella porta per scaricare parte della sofferenza accumulata.
Il poeta che sente la realtà che lo circonda  come cosa sua e la esprime in versi.
Ed è proprio chi gli sta più vicino che non ne comprende il senso.
Molto bella l’ultima parte”che impregna”verbo che sta a significare la capacità di penetrare a fondo,esattamente come la funzione dell’impregnante sul legno che serve per proteggere la vita dello stesso legno esposto alle intemperie della natura.
“con la follia dell’uomo/i suoi versi”La follia dell’uomo”la cattiveria,le violenze le ingiustizie che non muoiono mai che il poeta sente e le scrive in versi come sentimenti del mondo e ne soffre perché non sa darsi un perché a mille domande senza risposta.


“Ho bisogno di andare,
ho bisogno della notte,
per sparire nel suo buio
e lasciare ai posteri
pergamene di verità
bruciare dagli sguardi
di chi ha paura della realtà”

Poeta che sogna ,che soffre ,che crede”sparire nel suo buio”Vede la notte come salvezza,ma allo stesso tempo si sente parte di questo mondo che non sa comprendere.

Continua...

Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Domenica 17 Febbraio 2008, 00:16:37
“e lasciare ai posteri
pergamene di verità”

Direi che il termine “pergamene” sta a significare poesie,scritti del poeta che collegato a “verità” significa che gli scritti parlano di cose vere che prendono spunto dalla realtà.
“bruciare dagli sguardi/di chi ha paura della realtà” Le persone che hanno paura di affrontare la realtà non si meritano di leggere questi scritti  ed è per questo che quando il poeta scomparirà dietro quel buio,il fuoco che ha origine dalla carta accecherà quegl’ occhi codardi che non hanno mai creduto.

In sostanza possiamo dire che il testo ha un percorso di  sfogo e di liberazione del poeta,come tutti noi che scriviamo, spesso ci inventiamo un mondo in qualsiasi parte della nostra mente,ed è in quel preciso momento che riusciamo a dare il giusto peso ai nostri sentimenti,ma sicuramente in quella parte di spazio abbiamo lasciato qualcosa che ci appartiene.

Credo che il contenuto esprime bene il senso essendo un testo molto esplicito e vero riesce ad essere un vero e proprio impregnante per il lettore.                   



Continua...















Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Domenica 17 Febbraio 2008, 00:37:03
1-Ho bisogno della notte,
2-dei suoi silenzi
3-e dei suoi respiri.
4-Ho bisogno della notte,
5-per chiudere gli occhi
6-e volare al di là.
7-Ho bisogno di andare,
8-qui non c’è posto per me,
9-per me che sono un poeta
10-che impregna
11-con la follia dell’uomo
12-i suoi versi.
13-Ho bisogno di andare,
14ho bisogno della notte,
15-per sparire nel suo buio
16-e lasciare ai posteri
17-pergamene di verità
18-bruciare dagli sguardi
19di chi ha paura della realtà


A priscindere dal fatto che la poesia è  stata scritta di getto,a mio avviso l'uso dell'anafora "ho bisogno" è un po' troppo utilizata,sarebbe stato più efficace una sostituzione con un termine sinonimo che esprimeva lo stesso concetto,almeno per alleggerire in un secondo momento lo stress da errore che la spinta dell'energia di questo poetare trascina con se.Idem "notte","andare"I due termini tronchi che fanno rima alternata tra il terz'ultimo ed ultimo verso-Verità-realtà  mi danno l'impressione che abbiano  attutito l'effetto della chiusa,che,invece avrebbe dovuto avere con questo tipo di poesia un'efficacia molto più accentuata.Il penultimo verso Mi da l'impressione di interruzione"pergamene di verità.....bruciare dagli sguardi.

Ad essere sincero però il testo cosi' com'è non dispiace affatto,anzi solamente con una lettura attenta mi soffermo sulle ripetizioni,perchè nella lettura normale il testo prende un suono musicale,tra le righe compatte si avverte un certo -trasporto-,nel suo interno contiene una certa melodia.

Complimenti all'autrice.

Lascio a voi il compito di estrapolare le figure retoriche che ho evidenziato in neretto,in particolare m'interessa quella che sta tra la 8 e la 9.



Fine




Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Mercoledì 20 Febbraio 2008, 23:49:21
In sostanza possiamo dire che messi a confronto i due primi testi hanno una sola cosa in comune:lo sfondo notturno.
Nella poesia di rossodisera sono le stelle che richiamano l'autrice ad un ricordo lontano,le stelle sono luminose in cielo e restano a guardare(loro conoscono ogni dettaglio della sua vita),il loro silenzio è un rispetto della libertà di scelta.
Da un'immagine esterna -le stelle -parte il viaggio introspettivo attraverso i ricordi quasi come fosse una macchina del tempo,per poi ritornare indietro e fermarsi esattamente in quell'attimo di serenità a fianco alla persona che si ama.

Il Testo di Alessia non parte da un'immagine esterna,ma parte da -un bisogno-un momento difficile che può essere placato solo quando il nostro corpo si corica.La notte come scelta di fuga verso una libertà immaginaria.La notte come lo scindersi in una cosa sola tra ANIMA E CORPO in un connubio di salvezza verso un mondo tutto nostro.Il desiderio di distaccarsi da una realtà che fa troppo male,dove dire quello che si sente -la verità -diventa sempre più difficile.
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Zima - Giovedì 21 Febbraio 2008, 09:45:36
Grazie Maurizio!
non trovo molto da aggiungere al tuo commento che mi sembra molto completo.
il testo è semplice, esplicito.
l'anafora "ho bisogno" e la non divisione in strofe, ci dà proprio l'idea dell'urgenza della fuga da parte dell'autrice, dal mondo.
un mondo nel quale lei si sente come estranea e al di sopra.
anche la ripetizione di quel "per me" a fine e inizio verso, mi sembra rappresentare questa urgenza e nel contempo il voler sottolineare la sua identità di poeta, sognatore, giusto, ricercatore della verità (cosa che mi è apparsa un po' "presuntuosa"). ancora, questa ripetizione, mi ha dato l'idea di un procedimento mentale , come se l'autrice parlasse con sè stessa.

per quanto riguarda gli ultimi tre versi

pergamene di verità
bruciare dagli sguardi
di chi ha paura della realtà


concordo che le pergamene dovrebbero rappresentare le sue poesie che, come papiri egiziani, l'autrice vorrebbe tramandare. io credo che sia presente un errore di battitura in quel "bruciare" che forse doveva essere "bruciate" perchè letto così, non riesco a capire.

sarebbe interessante uno scambio con l'autrice che invito a partecipare, se ci legge.
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: gianburrasca - Giovedì 21 Febbraio 2008, 11:41:52
E’ sempre la notte lo sfondo delle poesie introspettive o intimistiche (come mi piace definirle). E’ su questo sfondo a toni cupi, nella sua estrema capacità di dilatare le armonie inespresse, che si sviluppano tragitti insoliti, vagabondaggi nei rifugi della mente. Si instaura uno stato di grazia alla rovescia, una impellente necessità di trasfigurare il possibile per renderlo più verosimilmente inarrivabile; si perpetra uno strappo nelle pieghe spazio-temporali che dilata le paure ed amplifica le ansie covate, i timori accantonati alla luce del giorno.
Ci si scopre più fragili, più vulnerabili, ed è in quei lunghi spazi di presa di distanza della ragione che il pessimismo tenta di sopravvenire.
La Grippo sovverte questi canoni, si pone in maniera più meditativa, ha una visione della notte come rifugio, come riparo dalla follia del mondo.

Mi piace abbastanza questa poesia della Grippo, per la semplicità e nello stesso tempo per la forza espressiva che emana dalla anafora del bisogno, della necessità.
Già! Il bisogno! La necessità di spaziare al di fuori di sé stessi per ritrovare i propri pensieri la propria esistenza. E’ sempre stata la necessità la forza trainante del mondo, da quella di nutrirsi a quella di comunicare passando per quella (meno nobile) di imporre il proprio potere sugli altri. La necessità è nello spirito di ogni azione umana, di ogni pensiero.

Ed è proprio il bisogno il filo conduttore di questa poesia, con i suoi versi senza pause, senza spazi di respiro, senza tragitti scontati né mete pindariche agognate.
L’autrice è sola con le sue riflessioni, le sue inquietudini, il suo appartenere ad un mondo, ad una realtà di difficile interpretazione e le necessità (il bisogno appunto) che scaturiscono dal suo vissuto non sono poi così lontane dai bisogni che ciascuno di noi rivela più o meno consciamente nel corso della propria vita: rimanere soli con i propri sogni, far sì che questi possano almeno per una notte animarsi di vita propria, che i nostri pensieri, le nostre idee possano seguire il loro corso e che  il nostro rapporto con il mondo possa almeno una volta essere inghiottito dalla notte “per sparire nel suo buio”.

Tecnicamente vorrei suggerire di effettuare la sostituzione
del sesto verso che scade un po’ di tono con quel “volare al di là” , poi ci sono il tredicesimo e quattordicesimo verso:

Ho bisogno di andare,
ho bisogno della notte


due anafore consecutive? Un po’ troppo davvero.

Passabile il resto tranne la chiusa che cambierei completamente per il messaggio che ne scaturisce (sembra tu sia la detentrice della verità e che voglia lasciarla ai posteri… un po’ troppo presuntuoso  ;D ) e ne altera l’armonia d’insieme.


P.S. Un appunto al commento di Maurizio: è una cosa bruttissima numerare i versi di una poesia, dà l’impressione di un elenco, ne sminuisce il valore e la porta alla stessa stregua di un corpo sul tavolo di un anatomopatologo.
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Venerdì 22 Febbraio 2008, 00:25:42
Ringrazio l'ampliamento tecnico e chiarificatore di Zima e poi di Gianburrasca(non poteva essere meglio di cosi')

Volevo solo aggiungere la definizione della figura retorica di pensiero che sta a cavallo tra l'ottavo e il nono verso.

"qui non c’è posto per me,
per me che sono un poeta

Non so se riuscite a vedere la "x" del Chiasmo

Questa a mio avviso è un tocco di pennello che distingue il banale da ciò che si è volutamente  deciso di costruire in  un determinato mod,o nonostante che il testo è stato scritto di getto,per questo è interessante.
Chiasmo (e Antimetabole)
Consiste nel disporre a incrocio (X = lettera greca "chi") gli elementi che costituiscono due sintagmi o due proposizioni. E' un parallelismo capovolto, il cui schema è A B B1 A1:
Le donne (A), i cavallier (B), l'arme (B1), gli amori (A1) (Ariosto)
Pace (A) non trovo (B) et non ho da far (B1) guerra (A1) (Petrarca)
Si distinguono:
A.   chiasmo piccolo, quando sono posti in corrispondenza parole o sintagmi (l'esempio di Ariosto)
B.   chiasmo grande, quando sono poste in corrispondenza intere frasi: Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. / In una capra dal viso semita sentiva querelarsi ogni altro male (Saba)
Si distinguono inoltre:
A.   chiasmo semplice: elementi con identiche funzioni sintattiche
B.   chiasmo complicato o antimetabole (o Antimetatesi): permutazione nell'ordine delle parole con capovolgimento di senso: Chi ha pane non ha denti e chi ha denti non ha fame (incrocio semantico con parallelismo sintattico e specularità delle corrispondenze di significato); Se è caldo raffreddalo e riscaldalo se è freddo (incrocio sintattico con specularità delle funzioni sintattiche e parallelismo delle corrispondenze di significato).


(La numerazione ad esser sincero l'ho vista applicata da un gruppo di professori universitari esperti in letteratura che insieme hanno stilato un'analisi molto approfondita su poeti  contemporanei,che,se me ne daranno il permesso sarei onorato di presentarla anche qui.La numerazione secondo me,potrebbe essere utile anche per evitare di contarsi i versi da parte del lettore ,con due semplici numeri è possibile dare un'immediata collocazione al nostro riferimento,senza dover ricitare un verso o più versi,in questo modo è facilmente rintracciabile evitando la possibilità di confonderlo con la riga prima o dopo e poi in fondo il testo integrale è riportato nel primo post).

Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: gianburrasca - Venerdì 22 Febbraio 2008, 09:10:07
Intervengo un ultima volta su questo topic e poi basta.
Intanto complimenti a Maurizio per la preparazione che dimostra ad ogni suo intervento e poi la mia considerazione è che se fossimo così bravi a scrivere poesie così come a fare le pulci ai chiasmi o alle iperbole metropiche su questo sito sarebbe un'altra musica.
Per quanto riguarda i professori universitari, mi piacerebbe sapere se oltre ad essere esperti di letteratura siano anche dei poeti e se alle loro poesie riserverebbero un trattamento così freddo e distante.

Buona continuazione

;D
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Patrizia Chini - Martedì 26 Febbraio 2008, 23:52:22
Prima di tutto scusatemi se farò un lungo preambolo ma è doveroso.
Lasciatemi ringraziare Maurizio Lauriani non solo per la disponibklità ma per la competenza e l’affabiità che ravviso in lui e congratularmi per le prime tre poesie che ha analizzato. Naturalmento i complimenti sono estesi agli autori.
Avevo chiesto,  in un mio intervento nell’ambito delle proposte per il sito (un anno fa?), che mettesse a disposizione la sua competenza per dar vita ad un angolo di approfondimento e di analisi dei testi poetici. Mi aveva colpito in modo sorprendente il commento e l’analisi delle componenti, metrica, contenuto e molto altro, di una mia poesia.
In seguito mi sono dispiaciuta per la sua assenza dal sito …

.............
continua
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Patrizia Chini - Martedì 26 Febbraio 2008, 23:54:29
Ora è tornato alla grande e ho visto concretizzarsi questo angolo di competenza dal quale possiamo apprendere tutti e non solo da Maurizio ma  anche dagli altri interventi di quslità che ha registrato questo topic.
Questo lungo preambolo è per dire a chi interviene e mi riferisco a Gianburrasca, di non continuare e allungare la discussione su aspetti meno importanti come quelli di forma per la numerazione dei versi. A te non piace, va bene ma è molto pratica, per molti più comprensibile visto che questi interventi potrebbero essere vere lezioni per chi mastica poco di metrica e di altro.
Infatti quando Maurixio ha chiesto che si cercasse la figura poetica tra l’8° e il 9°… io mi sono documentata e ho trovato … ma poi non ho avuto il coraggio di intervenire.
Se Maurizio non ha sbagliato e hai continuato nella tua dotta contrapposizione, a me che sbaglio tutto…?
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Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Patrizia Chini - Mercoledì 27 Febbraio 2008, 00:01:29

Si piò sbagliare e ben venga la correzione ma essere maltrattatti mi sembra fuori luogo ed esagerato in un sito di poeti dove la sensibilirà è maggiore. Non avevo voluto scendere nell’arena per paura… ma ora indosso il saio del crociato e mi avventuro.
Il lavoro che porta avanti Maurizio, con serietà e competenza, non credo si possa ridurre e definire con la tua espressione poco elegante "fare le pulci"...
forse è più adatta ai polemici e Maurizio non  mi sembra appartenere a questa categoria!
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Patrizia Chini - Mercoledì 27 Febbraio 2008, 00:07:44
Ora vi espongo quello che dopo lunghe ricerche ero giunta a scorgere.

L’Anadiplosi per la ripetizione di alcune parole di un verso  (“per me”)  all'inizio del successivo.

Non sono tanto sicura dell’Allitterazione per la ripetizione di alcune  consonanti (p)  all’interno di due parole successive legate dal senso. (posto per poeta)

Vedete quanto poco sono riuscita a mettere insieme.
Quindi a gran voce chiamo
"Maurizioooooooo! ... presto vieni a correggere i miei strafalcioni"


 

Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Sabato 1 Marzo 2008, 00:51:38
Ora vi espongo quello che dopo lunghe ricerche ero giunta a scorgere.

L’Anadiplosi per la ripetizione di alcune parole di un verso  (“per me”)  all'inizio del successivo.

Non sono tanto sicura dell’Allitterazione per la ripetizione di alcune  consonanti (p)  all’interno di due parole successive legate dal senso. (posto per poeta)

Vedete quanto poco sono riuscita a mettere insieme.
Quindi a gran voce chiamo
"Maurizioooooooo! ... presto vieni a correggere i miei strafalcioni"


Carissima Patty,innanzi tutto ti ringrazio per le bellissime parole,sono molto gratificante per uno come me che è del tutto comune.
Ti posso dire con fermezza che è molto bello conoscere pareri diversi,non ci dobbiamo arrabbiare e nemmeno scandalizzare quando ci viene detto anche molto schiettamente pensieri contrastanti con i nostri,tutto questo ci aiuta a crescere,quando all'inizio del topic Gianburrasca disse  che la mia critica sembrava un'esaltazione del mediocre, mi ha disse in un certo senso una parte di verità,perchè a me piace vedere oltre a costo d'inventarlo,scoprire quello che visivamente non si vede,come quel Chiasmo della poesia della Grippo,non è affatto completo  come hai detto benissimo tu,ma io l'ho visto,forse l'autrice non l'ha scritto nemmeno di proposito."Posto" non è "poeta"L'ALLITTERAZIONE NON PUò SOSTITUIRE UN TERMINE e i termini sono totalmente differenti,ma avevo voglia di parlarne per questo ho fatto finta che lo fosse e in effetti per metà lo era.                                                                                                                       continua...
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Sabato 1 Marzo 2008, 00:59:41
Ho studiato le figure retoriche (ma in modo molto superficiale) circa 4 anni fa e ora quando ne voglio parlare mi basta cercare in rete per arricchire alcune definizioni,ma ad essere sinceri di figure a memoria ne so ben poco.Sono un buon osservatore,una facolta che ho ereditato e sviluppato con le mie esperienze lavorative,credo che ogni testo vada letto con rispetto,con una attenzione distaccata da quello che ci lega materialmente a mondo,perchè in quelle parole,c'è un respiro una parte di vita altrui,a volte sembra tosse,a noi non piace ascoltare voci rauche,ma questo nostro pregiudizio è un nostro problema che ci allontana dalla lettura e dalla comprensione oggettiva,perchè si contrappone fra noi e il testo una condizione,dentro ai nostri pensieri continuiamo a campionare versi e termini con paragoni  "modello"da noi prescelti,ma non ci accorgiamo che la lingua muore,la lingua cresce,la lingua si modifica.Basta leggere alcuni stili per capire quanto il poetare possa avere svariate facce.Certe figure che venivano usate dalla scuola siciliana e dolcestilnovo in  su oggi  a mio avviso non possono dare nessun contributo ad un testo,in quel periodo il poeta era obbligato a seguire alla lettera la metrica e le rime,per questo utilizzava diversi artifizi (licenze poetiche)per poter modificare i termini  affinchè il suo verso non prendesse una sillaba di troppo o di meno.
In qunto al lavoro di critica fatto poco più di un anno fa,non ne esiste più traccia,da una prima impressione pensavo non fosse piaciuto,ma poi ne ho capito il motivo.
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Domenica 2 Marzo 2008, 21:57:14
Un punto di ancoraggio-Pattychini


Sopra di me nel cielo
passano solitarie
nuvole leggere.

Fisso l’azzurro vuoto
lo penetro in silenzio
Mi spoglio del dolore!

Fluttuando alla deriva
cerco nello spazio
un punto di ancoraggio..

mi rotolo, mi avvolgo
in modo sorprendente
mi vesto di colore].
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Domenica 2 Marzo 2008, 22:23:42
“ Sopra di me nel cielo
passano solitarie
nuvole leggere.”


Ecco come l’autrice fa spostare lo sguardo nella mente del lettore.
Con quel “sopra di me”sembra che in quel momento anche lei non stia osservando,ma solamente immaginando un preciso luogo sconfinato dove materialmente non  non sarà mai possibile raggiungere.
“nel cielo”specifica un luogo astratto come il cielo.
“passano leggere”un verbo  dinamico che specifica il movimento che non è lento,in quanto le nuvole sono leggere,quindi più soggette a creare poca resistenza d’inerzia alla spinta del vento ,le nuvole quindi si muovono veloci.


“Fisso l’azzurro vuoto
lo penetro in silenzio
Mi spoglio del dolore!”

Ecco ora utilizzare il senso della  vista con “fisso” l’autrice descrive molto palesemente quello che sta facendo in questo determinato momento è una cosa che sta succedendo qui davanti a noi in questo preciso momento  “…l’azzurro vuoto”L’azzurro del cielo cosi sconfinato come l’universo da sembrare vuoto,muto,perché non risponde  agli interrogativi che nascono come funghi nel bosco della mente.

“lo penetro in silenzio”proprio come in un bosco ci avventuriamo in questo cielo fino a sentirci sfarfallare la vista,in quel silenzio ci si perde e si perde la cognizione del tempo e della mente,ed è qui che ci dimentichiamo le nostre preoccupazioni.
“Mi spoglio del dolore!”Silenziosi ci togliamo la pelle lasciando in quel cielo quella del dolore.

Continua
Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Domenica 2 Marzo 2008, 22:25:55
“ Fluttuando alla deriva
cerco nello spazio
un punto di ancoraggio..”

“Fluttuando” da l’idea della leggerezza dell’essere fluidi ,acqua che scorre verso il basso,quindi ancora  pesantezza residua (forza di gravità)alla deriva in un fiume nel cielo,forse l’aver lasciato questo dolore ci ha reso troppo leggerina non abbastanza per non essere trasportati ed essere in balia di qualsiasi forza del cielo,quello che rimane di noi non vuole farsi trascinare nella corrente,ma reagire decidere dove essere e dove stare e quando,per questo per quanto ampio e sconfinato cerchiamo un appiglio un punto dove fissare le nostri mani e risalire fuori dalla corrente.



“mi rotolo, mi avvolgo
in modo sorprendente
mi vesto di colore.”


In questa metamorfosi quasi da sogno l’autrice cerca di cambiare qualcosa di se stravolgendo
tutte le convenzioni impossibili”facendo splendere di colore una vita nuova” in modo sorprendente”

Ecco la fine della metamorfosi,l’autrice fissando quel cielo lascia la sua pelle di sofferenza e fra   rotolamenti e avvolgimenti riesce a sgusciare via la sua vecchia pelle di sofferenza  mentre è pronta già da tempo quella nuova sotto,per questo una volta venuta alla luce risplende di colore davanti al sole dei nostri occhi.

Continua

Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Maurizio Spaccasassi - Domenica 2 Marzo 2008, 22:30:58
In sostanza 4 strofe da tre versi liberi conferiscono al testo un’impronta di fluidità che mostra padronanza d’espressione le analogie e i richiami sono molto efficaci,il saper porre nel modo opportuno il mirino dello zoom in cui si vuole che il lettore si soffermi.In pochi versi l’autrice riesce a trasmettere  la precarietà dei nostri  stati d’animo,come quando ci capita di sentirci persi,noi poeti,che cantiamo quello che non riusciamo a dire con le parole,che scriviamo per noi e per pochi eletti che raccolgono e leggono nel mare di internet naufraghi pensieri criptati .

In questo viaggio mai fatto se non nell’ immaginazione questi sono i versi più belli che raccolgono e sintetizzano il pensiero di fondo.Perché sono in netta contrapposizione ,ma la loro polivalenza sviluppano bene il mutamento del cambio di pelle di un rettile,mi scuso con l’autrice per aver scelto questa analogia ma mi è parsa molto adatta per rappresentare il pensiero di fondo di questo testo


-mi spoglio del dolore-
-mi vesto di colore-

Complimenti all’autrice confermando nuovamente dopo 15 mesi dalla prima critica le ottime capacità espressive e suggestive in fatto di poesia.


Fine


Titolo: Re: Poesia introspettiva-autori vari a confronto
Inserito da: Patrizia Chini - Lunedì 3 Marzo 2008, 12:51:36
Maurizio, grazie di cuore per il commento e  per aver colto esattamente il  messaggio dei miei versi. Hai letto come un libro aperto il mio animo, meglio di me che nello scrivere una poesia sono sempre sommersa dalla mare di emozioni che  ribolle dentro e che mi prende la mano e scrive per me.
L’idea del rettile mi piace, il suo avvolgersi e il suo procedere sinuoso, il suo strofinarsi sul terreno che lo aiutano a liberarsi della vecchia pelle ed è evento che si realizza quando sotto è pronta la nuova in grado di affrontare il mondo con le qualità necessarie, consistenza, spessore, forza, e altro.
Allo stesso modo io, in questo viaggio di trasformazione, cercando di liberarmi  da una “vecchia pelle di sofferenza”  “penetro l’azzurro vuoto” ,
In questo “penetrare” hai colto bene il mio cercare il cambiamento proprio come un tuffo nel vuoto, in una dimensione nuova,  priva di certezze e per questo “vuota”.. e si può ritrovare nell'immagine del passare un muro al di là del quale non sai cosa ti aspetta. Un passo da fare che matura pian piano e lo decidi  quando dentro ti senti forte ed hai “un punto di ancoraggio”.
Questa è la metamorfosi che io sto vivendo realmente dopo un periodo in cui mi sono lasciata andare  e trasportare dagli eventi negativi che  non riuscivo ad affrontare.
Oggi mi sento più forte e combatto ciò che prima subivo.