Forum degli autori
Discussioni in corso => Discussioni generali => Topic aperto da: Il Massimale - Giovedì 21 Agosto 2008, 12:41:38
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Vi sentite danteschi o machiavellici? siete più da Petrarca in cui le vostre poesie trattano di donne quasi sante ed angelicate oppure sentite dentro il maschilismo d'annunziano? oppure perchè no.. sentite dentro di voi il fanciullino pascoliano o il pessimismo leopardiano?
Tanti autori che hanno segnato la storia letteraria italiana,ce ne sarà almeno uno nel quale vi identificate... :D
dite la vostra!
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...non c'è un autore in particolare...posso dire che mi piace molto
Baudelaire , attento osservatore... complice e ardente della vita in ogni sua forma, dalla più pura alla più perversa, ciò che non ha mai smesso di attirarlo, ferirlo, colmarlo di sofferenze e voluttà, è stato lo spettacolo intimo e crudele della propria angoscia, della propria solitudine, del proprio immenso, immensamente insoddisfatto bisogno d' amore....
In primis DANTE.....il SOMMO, la cui opera principale, la Divina Commedia, è il maggior poema della letteratura italiana ed è considerata uno dei capolavori della letteratura universale.
Non m'identifico anche se qualcuno commentandomi
ha detto che le mie poesie ...ricordano Pascoli....
Non impazzisco per ''il fanciullino'' ma ....
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In alcuni aspetti mi identifico con Leopardi, in altri con Hesse, nello scrivere mi sento attratto dallo stile di Kavafis, come carattere da Petrarca.... e così via. :)
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io mi sono sentita sempre "romantica" nel senso letterario del termine: chateaubriand e il suo vagues de passions, un po' victor hugo, un po' byron. meno madame de stael (scusate l'assenza di dieresi ecc).
e anche un po' dumas.
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Ottimi i vostri spunti interessantissimi :)
cercate di appuntare soprattutto poeti italiani che sono più conosciuti fra noi..Intanto,se anche in parte,condivido la scelta di silvana sulla preferenza, di Boudelaire...Il cosidetto poeta "maledetto"
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Ottimi i vostri spunti interessantissimi :)
cercate di appuntare soprattutto poeti italiani che sono più conosciuti fra noi..Intanto,se anche in parte,condivido la scelta di silvana sulla preferenza, di Boudelaire...Il cosidetto poeta "maledetto"
non mi sento corrisposta da nessun italiano di mia conoscenza. amo tanto Dante, ma il romanticismo francese ed inglese mi corrispondono precisamente. gli altri romanticismi o pseudotali no.
che italiana ingrata: amo la letteratura italiana ma non mi corrisponde.
è grave?
???
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non mi sento corrisposta da nessun italiano di mia conoscenza. amo tanto Dante, ma il romanticismo francese ed inglese mi corrispondono precisamente. gli altri romanticismi o pseudotali no.
che italiana ingrata: amo la letteratura italiana ma non mi corrisponde.
è grave?
???
...Non credo...personalmente, neanche io mi sento simile ad autori italiani...meglio per loro... ;D ;D
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Beh, però abbiamo una letteratura che è immensa.... se andiamo sugli scrittori ne amo tantissimi, anche se pochi contemporanei, poi è chiaro che mi identifico, solo in alcuni aspetti, con pochi. :)
Forse è la loro fortuna, come dice anche Paolo.... :D
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Io mi identifico molto con D'annunzio per il suo grande spirito fascista ma soprattutto per la sua voglia di Vate nel guidare il popolo. Quello che reputo più immenso è sicuramente dante,mentre poeticamente parlando, nelle mie poesie e nel mio modo di vivere rispecchio senza dubbio la tranquillità e la fanciullinità di pascoli
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Io sto con gli anglofoni..Non parlo dello stile ma dei temi trattati...Adoro Eliot, Ted Hughes, Sylvia Plath,Allen Ginsberg...Non voglio far arrabbiare nessuno ma la mia opinione è che la poesia italiana degli ultimi due secoli sia stata letteratura minore nel panorama mondiale...Tolto Ungaretti abbiamo fatto accademia.Certo accademia di livello olimpico ma mai al livello dei Pound, degli Yeats, degli Eliot....Comunque è solo la mia opinione non tacciatemi per forza di esterofilia...Ciao ciao
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no no tranquillo! accettiamo la tua risposta ben volentieri ;)