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Laboratorio => Poesie sperimentali => Topic aperto da: Anfra - Mercoledì 22 Ottobre 2008, 09:40:48
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aiuto poesia sperimentale
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Basta andare su google, scrivere "poesia sperimentale" e trova tutte le risposte che vuole.
Io quando non so qualcosa cerco nel posto giusto ed in internet il posto giusto é google!
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Basta andare su google, scrivere "poesia sperimentale" e trova tutte le risposte che vuole.
Io quando non so qualcosa cerco nel posto giusto ed in internet il posto giusto é google!
ahahaha guarda l'intelligenza!
Pensa che non ci sono andata, il fatto che non ho trovato nulla che soddisfaceva la mia domanda!
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:D credo lo dica la parola stessa.
Comunque ogni tanto ci si diletta a cercare di fare poesia con metodi diversi. Ad esempio s così
c vo per cadere
r i in basso
è un'idea come un'altra Sevogliofarfinta chenoncisianopause anche.
Leggi qualche topic, vedrai da sola con gli esempi.
O anche rispondere ad un quesito tipo si riesce a far poesia con tutti sostantivi? Questo non mi pare ancora ci sia, potrebbe essere una idea per sperimentare.
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:D credo lo dica la parola stessa.
Comunque ogni tanto ci si diletta a cercare di fare poesia con metodi diversi. Ad esempio s così
c vo per cadere
r i in basso
è un'idea come un'altra Sevogliofarfinta chenoncisianopause anche.
Leggi qualche topic, vedrai da sola con gli esempi.
O anche rispondere ad un quesito tipo si riesce a far poesia con tutti sostantivi? Questo non mi pare ancora ci sia, potrebbe essere una idea per sperimentare.
::) Ci provo
da questi miei versi:
Notti zigane
di danze ritmate,
mani intrecciate
e sguardo distante
Affreschi sbiaditi
di terrazze sul mare
abbracci di sale
sui colori novelli
Anelli di catene
tra il cuore e la mente
negli occhi carezze
di canto suadente
Aliti di luna
all'incrocio del tempo
calice di sabbia
docile al vento
Rintocchi di spada
sui vetri appannati,
attesa d'un verbo,
sirene per strada
....ho ricavato una serie di sostantivi:
Mare
anelli, catene,
canto sirene,
mente verbo
sguardo sale
abbracci,
affreschi
terrazze
occhi
notti, vetri
danze, carezze
cuore
rintocchi
aliti vento,
tempo
Mani,luna
incrocio colori
calice, spada
attesa
sabbia
strada...
;D
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;D va ben... credo forse sia meglio se magari un qualche almeno articolo sia permesso! ahahahah!
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Potrebbe essere considerata sperimentale anche la posia di Walt Whitman che aveva messo in discussione l'uso della punteggiatura in poesia (mentre John Milton, nel suo poema "Paradiso Perduto", l'aveva ridotta per dare più incisività alla scorrevolezza dei versi. Ricordiamo, però, che Milton era cieco e può darsi che chi trascriveva per lui sotto dettatura ignorasse, o non conoscesse bene, la punteggiatura).
Ma ambedue, per certi versi potrebbero aver introdotto una forma di poesia sperimentale. Solo che Walt Whitman in fondo metteva al centro della sua poesia l'uomo (e, pertanto, si identificava meglio con gli umanisti del '400, Petrarca in testa che li aveva anticipati).
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Un esempio di poesia sperimentale?
La poesia calligrammatica.
Del tipo:
maremaremaremaremare
maremaremaremaremare
maremaremaremaremare
mareondaspumagoccem
MaReOnDaSpUmAgOcCe
mArEoNdaISOLAsPuMago
MaReOnDaSpUmAgOcCe
mareondaspumagoccem
maremaremaremaremare
maremaremaremaremare
maremaremaremaremare
Non picchiatemiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! ;D
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;D Concordo
t'ammazzo
t'appendo
mi stendo
ti voglio
mi spoglio
pretendo
m'arrendo
m'arresto
m'appesto
mi tuffo
mi butto
mi sbrago
mi vivo
e muoio del tutto. ;D contenti?
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Ecco una poesia sperimentale ( futurista) di Ardengo Soffici, tratta da "BIF§ZF+18 Simultaneità CHIMISMI LIRICI":
Via nuova
Vagina essa stessa le ulceri de' muri l'erosione
delle finestre e degli usci condannati a un' ass=
senza d'occhi sani blenorragia escrementizia
fetore tortuoso lungo i marciapiedi una pu=
rulenza di fiori disonorati in galera a scacchi
d'inferriate ortaggi afosi infezione lacerata in
corbelli e su panche senz'aria
V I A N U O V A
fonda e magra
dalla luce alla tristezza viscerale groulliment
bacillare e spermatico della città
Un maestro di stelle
fra grondaia e
grondaia per un
richiamo all'eterno
di qualunque amore
anche se alla tariffa
qui di
0 centesimi 50
aaa
m La
m T
e r
G a
Sono la s
t
e verinaaaaaaa
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Ecco una poesia sperimentale ( futurista) di Ardengo Soffici, tratta da "BIF§ZF+18 Simultaneità CHIMISMI LIRICI":
Via nuova
Vagina essa stessa le ulceri de' muri l'erosione
delle finestre e degli usci condannati a un' ass=
senza d'occhi sani blenorragia escrementizia
fetore tortuoso lungo i marciapiedi una pu=
rulenza di fiori disonorati in galera a scacchi
d'inferriate ortaggi afosi infezione lacerata in
corbelli e su panche senz'aria
V I A N U O V A
fonda e magra
dalla luce alla tristezza viscerale groulliment
bacillare e spermatico della città
Un maestro di stelle
fra grondaia e
grondaia per un
richiamo all'eterno
di qualunque amore
anche se alla tariffa
qui di
0 centesimi 50
aaa
m La
m T
e r
G a
Sono la s
t
e verinaaaaaaa
...Ottima esemplificazione...
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salve a tutti..
scusate tanto.. ma quella che voi avete fatto, a me sembra una "poesia visiva" cioè quella poesia che oltre ad avere un significato fonetico ne ha pure uno visivo (f.t. marinetti, pino masnada, sanerco e altri che non mi vengono in questo istante. padon! ;D) mi ci sono flesciato su sta cosa per un bel pò, qualche anno fa! ....... :o
comunque sono interessanti..
ciao ciao
cha
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Ti posso dire quello che è una poesia sperimentale per questo sito. Una risposta generale non è possibile, perché l'attività letteraria è più facilmente descrivibile per correnti, mentre la sperimentazione è più una tecnica che un genere. Ci sono generi (o correnti) che fanno maggior uso della sperimentazione, mentre altri meno o quasi per nulla.
I generi della poesia visiva, ad esempio, o del surrealismo, ne fanno ampio uso, mentre il naturismo molto ma molto meno, anzi per nulla.
Per quel che riguarda la redazione, il criterio è però molto semplice. Consideriamo sperimentali quelle poesie in cui la parte principale non sia il contenuto ma la forma. Per dirla in termini "scientifici", consideriamo sperimentali (o comunque non adatte al sito) quelle poesie in cui il significante ha maggior rilevanza rispetto al significato.
Per chiarire, con "significante" si indica "il piano dell'espressione, correlato al significato, o piano del contenuto, all'interno di un segno. Il significante è la forma, che rinvia a un contenuto."
La poesia è una unione di forma (significante) e contenuto (significato), la relazione fra significante e significato, definisce il segno linguistico, cioè la poesia.
"Significante e significato sono legati da un rapporto di presupposizione reciproca: la forma espressiva articola il contenuto; il contenuto può essere manifestato solo attraverso una forma significante. Per questo si dice che significante e significato siano come i due lati di uno stesso foglio".
La poesia (il segno linguistico) è costituita dall'unione di un significato (un concetto, possiamo dire un'immagine poetica, una sensazione, un'emozione...) con un significante, cioè una forma scritta, un insieme di segni o grafemi che formano parole (singoli o insieme di fonemi) ma che possono anche rappresentare suoni ("bang"), figure (come nella poesia visuale) o semplicemente "concetti".
Quando il significante (la forma) è prevalente sul significato (la sensazione, l'emozione) allora noi la riteniamo sperimentale e non adatta al sito.
Si tratta di una definizione arbitraria e limitata, ovviamente, ma da una parte non esiste una definizione precisa e dall'altra dovevamo pur avere una per quanto limitata definizione e quindi un criterio di scelta.
E' un approccio più linguistico che di critica letteraria. Trovo però che la critica letteraria non possa, per la sua natura soggettiva, dare delle "definizioni" bensì dei "pareri", delle "opinioni", mentre la linguistica, pur nella sua a volte sterilità e freddezza, sia molto più efficace in certi compiti.
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Visto che ci siamo, preciso che questa stessa metodologia linguistica sta alla base della selezione fra poesie e prosa (anche prosa in versi) che fa la redazione.
Capita che testi in versi vengano respinti come prosa, scatenando spesso proteste dell'autore.
Continuando il discorso di prima, chiarisco che la redazione considera "prosa" od almeno inadatte alla pubblicazione sul sito, quei testi (indipendentemente dalla forma) in cui il significato sia più una storia, una narrazione che una sensazione, un sentimento od un'emozione.
Quindi la redazione, nella scelta delle poesie da accettare, prima di tutto esamina se la forma è rilevante rispetto al contenuto. Se lo è, la respinge come poesia sperimentale.
Se invece è prevalente il contenuto, passa all'esame di quest'ultimo. Se il contenuto è una storia, una narrazione, un episodio, la considera prosa e la respinge. Se invece il contenuto è un'emozione, una sensazione, un sentimento, passa ad esaminare l'originalità e la qualità del testo (in relazione anche alle caratteristiche, esperienze e produzione dell'autore, per quel che ne riusciamo a conoscere).
Ovviamente vi sono poesie che raccontano storie, cioè il fatto che la poesia racconti una storia non vuol dire che automaticamente non possa esprimere sentimenti od emozioni. Dipende dal fatto se la narrazione è incentrata sui fatti o sull'aspetto umano degli avvenimenti. Ad esempio l'Odissea è una storia, ma è anche una poesia, perché ciò che vi è narrato non si limita ad una elencazione o esposizione di fatti, ma coinvolge le persone, le loro reazioni, sentimenti ed emozioni. Noi qui parliamo di "prosa" rispetto a testi che siano una pura e semplice esposizione di fatti o avvenimenti, senza che vi sia un'emozione od un sentimento o riferimento alle emozioni e sentimenti delle persone che vi siano coinvolte.
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;D Concordo
t'ammazzo
t'appendo
mi stendo
ti voglio
mi spoglio
pretendo
m'arrendo
m'arresto
m'appesto
mi tuffo
mi butto
mi sbrago
mi vivo
e muoio del tutto. ;D contenti?
ahahah
tremendaaa!!!
se non ci fossi tu a farci ridere!!!
però l'hai detto
l'hai fatto
lo giuro
sei tatto
mi faccio
mi strippo
m'arrogo
combatto
da tempo
coi denti
ristretti
nel morso
dell'orso
naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.................... ..................................
non ci riesco
devo studiareeeeeeeeee
ahahah...!!!...
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...
Quando il significante (la forma) è prevalente sul significato (la sensazione, l'emozione) allora noi la riteniamo sperimentale e non adatta al sito.
...
Credo però che la poesia si contraddistingua proprio per il ruolo rilevante, e in certa misura autonomo, che il significante assume rispetto al significato.
Insomma una poesia si distingue dalla prosa in primo luogo proprio per la forma.
Quello che fa di una poesia una poesia sperimentale è il fatto di cercare modi di espressione nuovi mai sperimentati in precedenza, o comunque, non ancora consacrati, canonizzati.
Certo è sempre una questione di misura, e il giudizio rimane eminentemente personale.
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Aldo Palazzeschi
E lasciatemi divertire!
Tri tri tri,
fru fru fru,
uhi uhi uhi,
ihu ihu ihu.
Il poeta si diverte,
pazzamente,
smisuratamente!
Non lo state a insolentire,
lasciatelo divertire
poveretto,
queste piccole corbellerie
sono il suo diletto.
Cucù rurù,
rurù cucù,
cuccuccurucù!
Cosa sono queste indecenze?
Queste strofe bisbetiche?
licenze, licenze,
licenze poetiche!
Sono la mia passione.
Farafarafarafa,
Tarataratarata,
Paraparaparapa,
Laralaralarala!
Sapete cosa sono?
Sono robe avanzate,
non sono grullerie,
sono la... spazzatura
delle altre poesie.
Bubububu
fufufufu
Friù!
Friù!
Se d'un qualunque nesso
son prive,
perché le scrive
quel fesso?
Bilobilobilobilobilo
blum!
Filofilofilofilofilo
flum!
Bilolù. Filolù.
U.
Non è vero che non vogliono dire,
vogliono dire qualcosa.
Voglion dire...
come quando uno si mette a cantare
senza saper le parole.
Una cosa molto volgare.
Ebbene, così mi piace di fare.
Aaaaa!
Eeeee!
Iiiii!
Ooooo!
Uuuuu!
A! E! I! O! U!
Ma giovinotto,
diteci un poco una cosa,
non è la vostra una posa,
di voler con così poco
tenere alimentato
un sì gran foco?
Huisc... Huiusc...
Huisciu... sciu sciu,
Sciukoku... Koku koku,
Sciu
ko
ku.
Come si deve fare a capire?
Avete delle belle pretese,
sembra ormai che scriviate in giapponese,
Abì, alì, alarì.
Riririri!
Ri.
Lasciate pure che si sbizzarisca,
anzi, è bene che non la finisca,
il divertimento gli costerà caro:
gli daranno del somaro.
Labala
falala
falala...
eppoi lala...
e lalala lalalala lalala.
Certo è un azzardo un po' forte
scrivere delle cose così,
che ci son professori, oggidì,
a tutte le porte.
Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!
Infine,
io ho pienamente ragione,
i tempi sono molto cambiati,
gli uomini non domandano più nulla
dai poeti:
e lasciatemi divertire!
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Ecco! Questa ai tempi in cui è stata scritta era una poesia sperimentale e fondava la sua ragion d'essere in serie motivazioni (sulle quali si può essere, oggi come allora, d'accordo o meno). Ma chi volesse riprodurre oggi una poesia in questa forma non finirebbe col fare della semplice imitazione?
Allora forse il motivo per cui un poesia di questo tipo potrebbe essere rifiutata non è quello di essere sperimentale (questa sarebbe stata una motivazione buona allora!), ma semplicemente di essere insignificante.
Perchè se in poesia la forma può anche prevalere sul contenuto, deve pur avere un significato, come lo aveva, in quel contesto, questa di Palazzeschi.
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...anche quella della Fontana era sperimentale...se la trovo la metto!
Poi ne ricordo una, ma non ricordo l'autore, che praticamente aveva scritto la poesia tutta sparpagliata sul foglio come a disegnare qualcosa...mannaggia la memoria...devo frugarci dentro!
ahahah...sicuramente qln se la ricorderà!!!
ciao