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Discussioni in corso => Discussioni generali => Topic aperto da: Phersu - Martedì 23 Dicembre 2008, 20:24:12
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Mi piacerebbe segnalare un interessantissimo libro, scritto da Corrado Augias e Remo Cacitti dal titolo "Inchiesta sul cristianesimo" (Come si costruisce una religione). Oltre ai contenuti molto interessati ed illuminanti su certi aspetti del cristianesimo, mi fa piacere segnalare tale opera, essendo stata stroncata con abilità e prontezza da parecchi ambienti cattolici, quasi vi fosse un abile gioco di squadra contro questi libri. Faccio notare che anche il testo è ben scritto e di piacevole lettura nonostante l'argomento sia impegnativo. Quando si tratta di andare contro certi giochi più o meno chiari, atti allo stroncare libri che sono molto belli e scritti da persone preparatissime sull'argomento, la cosa mi diverte un mondo, precisazione inutile, visto che ormai mi conoscete. ;D
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Mi piacerebbe segnalare un interessantissimo libro, scritto da Corrado Augias e Remo Cacitti dal titolo "Inchiesta sul cristianesimo" (Come si costruisce una religione). Oltre ai contenuti molto interessati ed illuminanti su certi aspetti del cristianesimo, mi fa piacere segnalare tale opera, essendo stata stroncata con abilità e prontezza da parecchi ambienti cattolici, quasi vi fosse un abile gioco di squadra contro questi libri. Faccio notare che anche il testo è ben scritto e di piacevole lettura nonostante l'argomento sia impegnativo. Quando si tratta di andare contro certi giochi più o meno chiari, atti allo stroncare libri che sono molto belli e scritti da persone preparatissime sull'argomento, la cosa mi diverte un mondo, precisazione inutile, visto che ormai mi conoscete. ;D
Però...
Una proposta davvero letteraria...
Soprattutto per un cattolico...
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Mi piacerebbe segnalare un interessantissimo libro, scritto da Corrado Augias e Remo Cacitti dal titolo "Inchiesta sul cristianesimo" (Come si costruisce una religione). Oltre ai contenuti molto interessati ed illuminanti su certi aspetti del cristianesimo, mi fa piacere segnalare tale opera, essendo stata stroncata con abilità e prontezza da parecchi ambienti cattolici, quasi vi fosse un abile gioco di squadra contro questi libri. Faccio notare che anche il testo è ben scritto e di piacevole lettura nonostante l'argomento sia impegnativo. Quando si tratta di andare contro certi giochi più o meno chiari, atti allo stroncare libri che sono molto belli e scritti da persone preparatissime sull'argomento, la cosa mi diverte un mondo, precisazione inutile, visto che ormai mi conoscete. ;D
Phersu.... ;D ;D Non ne esci fuori....
Ed io ti segnalo "Indagine su Gesù" di Socci.... prontamente stroncato da certi ambienti laici...;D ;D
Quando si tratta di andare contro certi giochi più o meno chiari, atti allo stroncare libri che sono molto belli e scritti da persone preparatissime sull'argomento, la cosa mi diverte un mondo, precisazione inutile, visto che ormai conoscete anche me... ;D
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Uhm... Né Socci, né Augias rischiano di non potersi esprimere, anzi... Parlano anche troppo.
Comunque se la scelta di credere o non credere dipendesse da come dal Gesù storico -una figura di fatto non ricostruibile, infatti è stata ricostruita in tutti i modi possibili, fino ai più contrastanti- si è passati ad una religione istituzionalizzata, in fondo, sarebbe una scelta di poco valore.
Deve essere ben altro il fondamento di una Fede vera!
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Uhm... Né Socci, né Augias rischiano di non potersi esprimere, anzi... Parlano anche troppo.
Comunque se la scelta di credere o non credere dipendesse da come dal Gesù storico -una figura di fatto non ricostruibile, infatti è stata ricostruita in tutti i modi possibili, fino ai più contrastanti- si è passati ad una religione istituzionalizzata, in fondo, sarebbe una scelta di poco valore.
Deve essere ben altro il fondamento di una Fede vera!
Perfetto...perfettamente d'accordo. E' lì che volevo arrivare...la Fede non è fondata sulle chiacchiere di nessuno. Altrimenti, non si chiamerebbe Fede...
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Ma la filosofia rende tutto coercibile e ci allontana dallo scibile, ad arte è un dilemma se credi...
Gesù è un fatto storico e non si confuta se mai qualcuno ci ha marciato e si è impossessato della sua cultura filosofica fondando un'altra religione simile ma non sua, piena di regole e di concetti elaborati per agglomerare e conglobare un concetto solare e limpido, Gesù non andava in giro col breviario o fondava cattedrali, la sua più alta aspirazione era l'umiltà cosa che nella chiesa non esiste.
In un certo qual modo i testimoni di Geova hanno imperniato il loro credo su altre interpretazioni delle scritture, e condannano alcuni fatti arbitrari avvenuti dopo l'avvento di Gesù e dopo la sua morte, cioè la fondazione di una religione fondata, da altri che non erano stati investiti da lui a creare una chiesa o religione, chiamano il gran bugiardo, San paolo che basandosi sulle poche cose che aveva appreso ci ha fondato una religione, facendo forza e punto di partenza per il solo fatto di aver sognato Gesù così Lui il solo demandatario auto proclamato, ad aver ispirato la nostra religione.
Dicono che tutti coloro che indagano, asseriscono cose diverse dal credo cattolico se lo fanno, sono tutti blasfemi.
Oggi abbiamo tanti riscontri storici e fatti che si sono aperti attraverso scoperte storiche Vedi i Rotoli del mar Morto e altri, per non parlare della massoneria che ha sempre detto che nella chiesa si nasconde il capro e loro a quanto sembra dicono che hanno la verità e che nelle storia siano state fatte ed esercitate vendette e stermini di una stirpe che poteva contrastare la chiesa della bugia... ditemi che sono tutte bugie e che la scienza è cieca e che Cristo è morto di freddo.
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Ma la filosofia che rende tutto coercibile e ci allontana dallo scibile, ad arte è un dilemma se credi...
Gesù è un fatto storico e non si confuta se mai qualcuno ci ha marciato e si è impossessato della sua cultura filosofica fondando un'altra religione simile ma non sua, piena di regole e di concetti elaborati per agglomerare e conglobare un conceto solare e limpido, Gesù non andava in giro col breviario o fondava cattedrali, la sua più alta aspirazione era l'umiltà cosa che nella chiesa non esiste.
In un certo qual modo i Testimoni di Geova hanno imperniato il loro credo da alcuni fatti arbitrari avvenuti dopo l'avvento di Gesù e da altri che non erano stati investiti da lui a creare una chiesa o religione chiamano il gran bugiardo San paolo che basndosi sulle poche cose che aveva appreso ci ha fondato una religione facendo forza e punto di partenza l'aver sognato Gesù così Lui il solo ad aver ispirato la nostra religione.
Dicono che tutti coloro che indagano e eseriscono cose diverse al credo cattolico sono tutti blasfemi.
Oggi abbiamo tanti riscontri storici e fatti che si sono aperti attraverso scoperte storiche Vedi i Rotoli del mar Morto e altri, per non parlare della massoneria che ha sempre detto che nella chiesa si nasconde il capro e loro a quanto sembra dicono che hanno la verità e che nelle storia siano state fatte ed esercitate vendette e stermini di una stirpe che poteva contrastare la chiesa della bugia... ditemi che sono tutte bugie e che la scienza è cieca e che Cristo è morto di freddo.
Beh, caro Pasquino...se ho ben capito tu sostieni che i Testimoni di Geova chiamano S. Paolo il gran bugiardo?
Se è così...ma che stai a dire? Informati meglio prima di sparare cavolate, te lo dice uno che conosce MOLTO bene l'operato di questa organizzazione religiosa. Per i Testimoni S. Paolo è un punto fermo. Che poi anche loro hanno dei punti deboli come tutte le altre religioni esistenti questo è un altro fatto e qua entra in gioco la fede e l'accettazione del credo religioso d'appartenenza.
Se invece ho letto male, tanto meglio e ti chiedo scusa.
Buona serata.
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Guarda Alessio, io non voglio passare per un esperto di religione ho degli amici testimoni di Geova e tra questi uno molto amico che era predicatore e lui mi ha detto di questa cosa di San Paolo che cioè lui si è anteposto ai diretti che avevano il diritto di fare e di parlare di quella religione che stava nascendo, ora se è una baggianata e io l'ho sparata qui chiedo scusa, ma posso dire con molta umiltà che se io mi dono e mi sacrifico e riesco a farmi un seguito poi muoio non è giusto che vengano altri a spiegare quello che io facevo se mai i miei diretti discepoli o i miei figli o fratelli di sangue che guarda caso sono stati tutti ignorati, mi dmostrasse qualcuno che Gesù parlava di teologia di regole che troviamo scritte nei Vangeli ecc. quello che volevo dire e a me sembrava di aver capito si parlasse nel topic del fatto storico di verità che emergono e che qualcuno tenta di chiarire e non di difendere o giustificare l'arte
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Guarda Alessio, io non voglio passare per un esperto di religione ho degli amici testimoni di Geova e tra questi uno molto amico che era predicatore e lui mi ha detto di questa cosa di San Paolo che cioè lui si è anteposto ai diretti che avevano il diritto di fare e di parlare di quella religione che stava nascendo, ora se è una baggianata e io l'ho sparata qui chiedo scusa, ma posso dire con molta umiltà che se io mi dono e mi sacrifico e riesco a farmi un seguito poi muoio non è giusto che vengano altri a spiegare quello che io facevo se mai i miei diretti discepoli o i miei figli o fratelli di sangue che guarda caso sono stati tutti ignorati, mi dmostrasse qualcuno che Gesù parlava di teologia di regole che troviamo scritte nei Vangeli ecc. quello che volevo dire e a me sembrava di aver capito si parlasse nel topic del fatto storico di verità che emergono e che qualcuno tenta di chiarire e non di difendere o giustificare l'arte
Non discuto le varie affermazioni che tu e gli altri amici state ben disponendo per noi lettori, che trovo molto interessanti, bensì il tuo comunicare una teoria del tutto sbagliata. Per i Testimoni S. Paolo è considerato l'Apostolo delle nazioni a motivo dei suoi numerosi viaggi missionari ed è un cardine del fondamento Cristiano anche a motivo dei suoi numerosi scritti teologici sull'amore universale. E' considerato un modello di fede assoluta e perciò "fratello" (in senso simbolico) del Cristo. Quindi sostenere che i Testimoni lo considerino un "gran bugiardo" è assolutamente errato. Sarebbe come dire che non credono in Cristo...
Questo mio intervento esula dal contesto del topic e lo propongo solo per dovere di corretta informazione.
Un caro saluto a te e agli altri, caro Pasquino.
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...a proposito di Amore, ecco qua una piccola ricerca...
Inno all'amore (San Paolo)
Il famoso Inno all'amore tratto dalla Prima Lettera ai Corinti:
"Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli,
ma non avessi l'amore,
sono come un bronzo che risuona
o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia
e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza,
e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne,
ma non avessi l'amore,
non sarei nulla.
E se anche distribuissi tutte le mie sostanze
e dessi il mio corpo per esser bruciato,
ma non avessi l'amore,
niente mi gioverebbe.
L'amore è paziente,
è benigno l'amore;
non è invidioso l'amore,
non si vanta,
non si gonfia,
non manca di rispetto,
non cerca il suo interesse,
non si adira,
non tiene conto del male ricevuto,
non gode dell'ingiustizia,
ma si compiace della verità.
Tutto copre,
tutto crede,
tutto spera,
tutto sopporta.
L'amore non avrà mai fine".
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...mi riallaccio al "fare" ed "amare", nonchè alla "FEDE", in contrapposizione a CHIACCHIERARE, in genere ben retribuito e non pericoloso...
Ci sono due Suore del Movimento Missionario Contemplativo Charles de Foucauld prigioniere in Kenia da un mese ed oltre, senza che freghi niente a nessuno. Quelle due Suore sono lì da oltre 35 anni ad esercitare la loro missione, e sono ben volute da tutta la popolazione. Ma, non facendo parte di movimenti politici "corretti" o della redazione di qualche giornale...è calata una cortina di completo silenzio.
Bene, mi sembra giusto ricordarle a Natale, mentre ce ne stiamo tranquilli nelle nostre case.
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Mi dispiace di queste suore, e quello che stanno vivendo in effetti nessuno sembra si preoccupi anche in ambienti ecclesiastici non sembra avere poi molta diffusione l'ansia e la preoccupazione.
Per essere chiaro, non sono uno studioso o grande cultore di religione malgrado che per lavoro sono spesso in enti di religione, iO rispetto San Paolo che è anche definito il dottore della chiesa se non erro la nostra religione deve a lui la maggior parte delle regole.
Nel mio intervento precedente e me ne scuso ho scritto delle cose da me ascoltate, quello che invece è il mio pensiero l'ho detto chiaramnete ed è quello che è di Cesare sia demandato a Cesare. Io sono cattolico non molto praticante ho anche parenti nellachiesa ma mi domando spesso perché se io faccio una cosa, poi qualcuno la elabora e sulla stessa cosa ci costruisce un'altra cosa che non è esattamente la cosa che sono o ho fatto io, punto questo è il mio dilemma altro non riesco a domandarmi vedo e leggo cose o parole che sono sempre pronte a cavillare e formare tesi sulle parole dette ebbene io non ho altre pretese che quelle di rimanere a leggere, credevo utile informare quanto sentito non pensavo ne di influenzare ne di creare una sorta di proseliti, come vediamo tutti siamo informati e tutti leggiamo quanto è scritto in giro se poi nel frattempo quelli che vanni in giro a divulgare a volte opprimere persone per inculcare i loro credi siano cambiate io non ne sono al corrente ben vengano le spiegazioni, buon proseguimento e buone feste a tutti.
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...mi riallaccio al "fare" ed "amare", nonchè alla "FEDE", in contrapposizione a CHIACCHIERARE, in genere ben retribuito e non pericoloso...
Ci sono due Suore del Movimento Missionario Contemplativo Charles de Foucauld prigioniere in Kenia da un mese ed oltre, senza che freghi niente a nessuno. Quelle due Suore sono lì da oltre 35 anni ad esercitare la loro missione, e sono ben volute da tutta la popolazione. Ma, non facendo parte di movimenti politici "corretti" o della redazione di qualche giornale...è calata una cortina di completo silenzio.
Bene, mi sembra giusto ricordarle a Natale, mentre ce ne stiamo tranquilli nelle nostre case.
Quoto in toto.
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Per fare un po’ di chiarezza: San Paolo è vissuto ed ha scritto le sue lettere (almeno quelle ritenute autentiche) prima che fosse redatto anche il più antico dei vangeli, i quali sono l’unica fonte che abbiamo per tentare di ricostruire la figura del Gesù storico.
Però i vangeli sono stati scritti nella chiesa e per la chiesa, sono testimonianze di fede, non resoconti storici.
Quindi estrapolare da essi il Gesù storico, o anche il suo messaggio originario, comporta una selezione più o meno arbitraria dei dati che ci vengono riferiti, condotta sulla base di ipotesi e, quindi, di schemi precostituiti.
Ecco così comparire di volta in volta, a seconda dell’orientamento dello studioso o dello scrittore, il Gesù esseno e il Gesù fariseo, il re davidico pretendente ad un trono terreno e il pacifista, il mago egizio e lo yogi tibetano, il comunista e il tradizionalista, l’uomo sposato con figli e il puro spirito con apparenza umana.
Altro discorso sarebbe cercare di ricostruire la fede, le concezioni, l’organizzazione pratica delle varie chiese delle origini, le quali hanno scritto e per le quali sono stati scritti i vangeli e anche le lettere.
Tornando a San Paolo, l’idea che egli sia un po’ il “rifondatore” del Cristianesimo e, secondo alcuni, il traditore del suo spirito originario, è antichissima e risale probabilmente al primo secolo: alle dispute tra giudeo-cristiani e cristiani di cultura ellenistica.
La cosa traspare già dagli Atti degli Apostoli, però, piuttosto che come un impositore di regole, San Paolo sembra il sostenitore di uno sgravio, per i cristiani di origine pagana, dall’osservanza del legalismo ebraico. D’altra parte la libertà dalla Legge è uno dei temi forti delle lettere paoline.
Mi sembra interessante riportare, tra le tante posizioni di contrasto ipotizzate tra Gesù e Paolo, quella (mi pare sostenuta da Martin Buber) secondo la quale la concezione che i due avevano del concetto di Fede fosse diverso. Per Gesù la fede, in accordo con il significato ebraico della parola “emunà” era un affidarsi a qualcuno, nella fattispecie a Dio; per Paolo, in virtù della sua cultura ellenistica (era un ebreo della diaspora, proveniva da Tarso), la fede era, invece, “pistis”: un sistema di credenze (o se si preferisce di idee) da ritenere vere, credere in qualcosa.
Personalmente dubito fortemente che i due concepissero la fede in modo così divergente, non mi pare lo si possa dedurre dagli scritti di Paolo.
Le due concezioni divergenti di fede però esistono eccome: nella Chiesa e fuori della Chiesa.
La Chiesa Cattolica ha ritenuto che fossero conciliabili, ma chissà…
Secondo me lo sono, ma solo parzialmente e a un certo punto della vita potrebbero venire a scontrarsi: affidarsi a Qualcuno o credere in qualcosa?
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Ci sono due Suore del Movimento Missionario Contemplativo Charles de Foucauld prigioniere in Kenia da un mese ed oltre, senza che freghi niente a nessuno. Quelle due Suore sono lì da oltre 35 anni ad esercitare la loro missione, e sono ben volute da tutta la popolazione. Ma, non facendo parte di movimenti politici "corretti" o della redazione di qualche giornale...è calata una cortina di completo silenzio.
Bene, mi sembra giusto ricordarle a Natale, mentre ce ne stiamo tranquilli nelle nostre case.
Quoto pure io.
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Però i vangeli sono stati scritti nella chiesa e per la chiesa, sono testimonianze di fede, non resoconti storici.
Beh, è abbastanza evidente che questa frase non è di un cattolico.
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Ringrazio Stefano per la sua ricerca senz'altro molto più esauriente delle mie parole che non son e non possono entrare in concetti che poi non posso contro battere, una cosa su tutte a me non va' di contestare, benché nulla mi fermerebbe dal dichiarare le mie convinzioni perché credo, siccome spesso qualche mio conoscente stretto mi contro batte col paraocchi e si riempie la bocca di fede, senza distinzioni o confutazioni...
Ebbene non mi va' di polemizzare e siccome quello che leggo non lo memorizzo a pappagallo recepisco solo grandi linee alla fine per me è negativo portare avanti un discorso che mi sfugge.
Un pensiero e una domanda,la fede cattolica dove ha attinto le sue radici? E se in Cristo quanti e quali principi ci ha tramandato e quali e quante regole lui ha scritto o ha demandato di sua spontanea volontà e se quando parliamo del Cristo cioè Gesà di Nazareth parliamo di storia o dell'inizo della nostra religione e se si quali e quanti suoi pensieri sono alla base di questa religione e poi siamo in grado di valutare tramite gli scritti le sue volontà o al contrario dovremmo trovare un interprete di queste parole, ne ho tante da dire ma siccome io ho fede in lui e nelle sue opere non vado avanti per rispetto altrimenti rischio di essere additato blasfemo solo perché lo amo.
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Per fare un po’ di chiarezza: San Paolo è vissuto ed ha scritto le sue lettere (almeno quelle ritenute autentiche) prima che fosse redatto anche il più antico dei vangeli, i quali sono l’unica fonte che abbiamo per tentare di ricostruire la figura del Gesù storico.
Il vangelo di Matteo è stato scritto ca. 41 E.V.- Marco nel 60-65 E.V. - Luca nel 56-58 E.V. e Giovanni nel 98 E.V.
Le lettere e le altre riflessioni di S.Paolo ritenute "ispirate" sono comprese tra il 50 e il 64 E.V.
stavo facendo ricerche e così.. ;D
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Alea iacta est... ;D
La Bibbia è un libro che va preso come tale, cioè un insieme di leggende e di trattati atti a giustificare comportamenti pseudopolitici da pare del cristianesimo e nulla più. La magagna viene fuori quando si vuol dare a questo testo una valenza storica.
Paolo U. (e non di Tarso ;D), tu che di queste cose ne capisci, in un brano del profeta Gioele ho trovato un riferimento esplicito l grande cambiamento del 2012.
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Sempre per fare chiarezza: le date dei Vangeli e degli altri scritti del Nuovo Testamento non sono affatto certe e le ipotesi che si fanno sono comunque approssimative.
Ad ogni modo sulla data del martirio di Paolo la tradizione suggerisce il 67 o 68 D.C., ma gli studiosi ipotizzano come verosimili anche il 64 e il 58 D.C.
Conseguentemente anche le lettere di Paolo sono variamente datate: la tesi più tradizionale che le considera tutte e tredici autentiche (ma è una tesi ormai inaccettabile) le collocherebbe tra il 51 e il 67. Secondo studi più recenti le lettere autentiche sono sette e si collocherebbero tra il 51 e il 58, oppure secondo altri tra il 41 e il 58. Queste datazioni si avvalgono del confronto tra i dati forniti dagli storici antichi e i fatti narrati negli Atti e nelle Lettere.
Per quanto riguarda i Vangeli canonici, secondo studi scientifici ormai consolidati e quasi universalmente accettati, il più antico è Marco, scritto intorno al 70, Matteo e Luca sarebbero stati scritti tra l’85 e il 95, Giovanni, il cui testo attuale è frutto di almeno due se non tre redazioni successive, daterebbe intorno al 100 D.C.
Alcuni studiosi, ad esempio il Thiede, hanno recentemente sostenuto una datazione di Matteo intorno al 50 D.C., ma le sue conclusioni non hanno riscosso grande consenso.
Qualche altro studioso ritiene di poter identificare un breve frammento di manoscritto rinvenuto a Qumran con un passo del Vangelo di Marco; da un punto di vista della datazione questo costringerebbe a retrodatare il testo di qualche anno, ma anche questa identificazione (i cui risvolti andrebbero ben oltre le questioni di datazione) ha sollevato notevoli dubbi.
Datazioni più antiche o più recenti sono state variamente sostenute, ma allo stato attuale queste sono quelle più verosimili
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Paolo U. (e non di Tarso ;D), tu che di queste cose ne capisci, in un brano del profeta Gioele ho trovato un riferimento esplicito l grande cambiamento del 2012.
E tu riportaci qui il brano!
O Phersu! Non vorrai mica che ce lo andiamo a cercare! ;D
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Sempre per fare chiarezza: le date dei Vangeli e degli altri scritti del Nuovo Testamento non sono affatto certe e le ipotesi che si fanno sono comunque approssimative.
Ad ogni modo sulla data del martirio di Paolo la tradizione suggerisce il 67 o 68 D.C., ma gli studiosi ipotizzano come verosimili anche il 64 e il 58 D.C.
Conseguentemente anche le lettere di Paolo sono variamente datate: la tesi più tradizionale che le considera tutte e tredici autentiche (ma è una tesi ormai inaccettabile) le collocherebbe tra il 51 e il 67. Secondo studi più recenti le lettere autentiche sono sette e si collocherebbero tra il 51 e il 58, oppure secondo altri tra il 41 e il 58. Queste datazioni si avvalgono del confronto tra i dati forniti dagli storici antichi e i fatti narrati negli Atti e nelle Lettere.
Per quanto riguarda i Vangeli canonici, secondo studi scientifici ormai consolidati e quasi universalmente accettati, il più antico è Marco, scritto intorno al 70, Matteo e Luca sarebbero stati scritti tra l’85 e il 95, Giovanni, il cui testo attuale è frutto di almeno due se non tre redazioni successive, daterebbe intorno al 100 D.C.
Alcuni studiosi, ad esempio il Thiede, hanno recentemente sostenuto una datazione di Matteo intorno al 50 D.C., ma le sue conclusioni non hanno riscosso grande consenso.
Qualche altro studioso ritiene di poter identificare un breve frammento di manoscritto rinvenuto a Qumran con un passo del Vangelo di Marco; da un punto di vista della datazione questo costringerebbe a retrodatare il testo di qualche anno, ma anche questa identificazione (i cui risvolti andrebbero ben oltre le questioni di datazione) ha sollevato notevoli dubbi.
Datazioni più antiche o più recenti sono state variamente sostenute, ma allo stato attuale queste sono quelle più verosimili
abbiamo due motori di ricerca diversi, allora... ;D
concordo con quanto dici, la certezza non è possibile averla e lo scarto di anni è "d'obbligo" considerato tutto quanto,
per quanto poi non influisca granchè sullo stabilire la "fedeltà" di S.Paolo all'insegnamento basilare del Cristo, in quanto da quanto leggiamo nei sui scritti constatiamo che è decisamente in armonia e in tema con il fondamento dell'ideale del Figlio di Dio.
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abbiamo due motori di ricerca diversi, allora... ;D
No, la mia fonte non è internet. ;)
concordo con quanto dici, la certezza non è possibile averla e lo scarto di anni è "d'obbligo" considerato tutto quanto,
per quanto poi non influisca granchè sullo stabilire la "fedeltà" di S.Paolo all'insegnamento basilare del Cristo, in quanto da quanto leggiamo nei sui scritti constatiamo che è decisamente in armonia e in tema con il fondamento dell'ideale del Figlio di Dio.
Beh, il problema è stabilire se il significato che i due attribuivano al termine "Figlio di Dio" era davvero lo stesso.
Così non la pensavano quelle sette giudeo-cristiane che definivano Paolo "apostata".
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No, la mia fonte non è internet. ;)
Stefano...il cartaceo ingiallisce... le parole sbiadiscono...gli odori ... annebbiano.... ;D
( scherzo, naturalmente :D )
Una buona serata a te
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Alea iacta est... ;D
La Bibbia è un libro che va preso come tale, cioè un insieme di leggende e di trattati atti a giustificare comportamenti pseudopolitici da pare del cristianesimo e nulla più. La magagna viene fuori quando si vuol dare a questo testo una valenza storica.
Paolo U. (e non di Tarso ;D), tu che di queste cose ne capisci, in un brano del profeta Gioele ho trovato un riferimento esplicito l grande cambiamento del 2012.
Mah....sono PARZIALMENTE d'accordo per quanto riguarda il Vecchio Testamento...che, per la verità, ha poco a che fare col cristianesimo, riguardando usi e costumi, nonchè regole (Pentateuco ed altri) propri dell'ebraismo...Altri Libri del Vecchio Testamento sono Libri di Poesia, o Canti...
Il Nuovo Testamento, centrale per il Cristianesimo, lo vedo in parte come cronaca quasi pignola di eventi a carattere storico (...in senso greco...la vita di Gesù...gli Atti degli Apostoli...e con varie di fferenze tra loro); in parte come la fase di organizzazione della nuova religione ( lettere varie)...fino all'Apocalisse, escatologico, visionario, profetico.
Gioele...sì...vedo delle analogie tra "Il giorno del Signore", cui seguirà una straordinaria nuova Pentecoste....ed alcune profezie sul 21/12/2012...ma non ci resta che attendere...certo, è interessante/allarmante come in varie culture/religioni/filosofie sia presente questa data...
Auguri a tutti.... ;)
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del libro proposto all'inizio del topic non ho letto buone recensioni, come se Augias trattasse fisicamente il cristianesimo in quanto chiese e cose esclusivamente materiali e concrete, dimenticandosi a volte del lato vero e spirituale di esso.
non avendolo letto, non posso esprimermi direttamente.
invece ho molto apprezzato anni fa un libro che mi ha regalato la mamma:
(http://www.libreriadelsanto.it/books/u/u9lmlghE2EAo-m.jpg)
Il Vangelo secondo una donna, di Mariapia Bonanate, edito dalle Paoline.
secondo me è un libro che vale la pena leggere per confrontarsi con un altro lato della medaglia.
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Gioele...sì...vedo delle analogie tra "Il giorno del Signore", cui seguirà una straordinaria nuova Pentecoste....ed alcune profezie sul 21/12/2012...ma non ci resta che attendere...certo, è interessante/allarmante come in varie culture/religioni/filosofie sia presente questa data...
Auguri a tutti.... ;)
La fine del mondo?! L'età dello Spirito Santo?! L'era dell'Aquario?!
Suvvia... Postate 'sto brano.
Auguri Auguri Auguri :D
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http://www.kripalvananda.org/testi/Cronologia_della_Fine_dei_Tempi.pdf
io ho trovato questo...e...
spero di non esserciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
avrete un bel po' da leggere...è interessante!
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del libro proposto all'inizio del topic non ho letto buone recensioni, come se Augias trattasse fisicamente il cristianesimo in quanto chiese e cose esclusivamente materiali e concrete, dimenticandosi a volte del lato vero e spirituale di esso.
non avendolo letto, non posso esprimermi direttamente.
invece ho molto apprezzato anni fa un libro che mi ha regalato la mamma:
(http://www.libreriadelsanto.it/books/u/u9lmlghE2EAo-m.jpg)
Il Vangelo secondo una donna, di Mariapia Bonanate, edito dalle Paoline.
secondo me è un libro che vale la pena leggere per confrontarsi con un altro lato della medaglia.
Cara Stellina...il problema del libro di Augias è il medesimo problema di tutti i libri che nascono "a soggetto", con una tesi predeterminata. In questo caso, la tesi predeterminata di fondo è che i Cristiani siano una massa di idioti creduloni.
E' evidente che la componente spirituale non interessa, non può interessare. E' una forma di sciatteria, una sorta di razzismo culturale....
Ma è una sciatteria ben pagata. E, caso strano, non viene esercitata in direzioni scomode. Faccio un esempio...scrivi un libro del genere, e, al massimo, puoi subire un reprimenda dalla componente cattolica della società. Il che, facendoti pubblicità, aumenta le vendite. Ma se tu provassi a scrivere un libro sulla condizione della donna nell'Islam...o, peggio, qualcosa di critico sulla differenza tra Sure del Corano e Legge Islamica....beh, allora, rischi la pelle....
E, a parte alcuni casi (Rushdie)....non vedo libri in tal senso.
Questo è un peccato eterno...che riguarda tutti, Cattolici compresi. E rende tutti, in fondo, settari....
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Cara Stellina...il problema del libro di Augias è il medesimo problema di tutti i libri che nascono "a soggetto", con una tesi predeterminata. In questo caso, la tesi predeterminata di fondo è che i Cristiani siano una massa di idioti creduloni.
E' evidente che la componente spirituale non interessa, non può interessare. E' una forma di sciatteria, una sorta di razzismo culturale....
Ma è una sciatteria ben pagata. E, caso strano, non viene esercitata in direzioni scomode. Faccio un esempio...scrivi un libro del genere, e, al massimo, puoi subire un reprimenda dalla componente cattolica della società. Il che, facendoti pubblicità, aumenta le vendite. Ma se tu provassi a scrivere un libro sulla condizione della donna nell'Islam...o, peggio, qualcosa di critico sulla differenza tra Sure del Corano e Legge Islamica....beh, allora, rischi la pelle....
E, a parte alcuni casi (Rushdie)....non vedo libri in tal senso.
Questo è un peccato eterno...che riguarda tutti, Cattolici compresi. E rende tutti, in fondo, settari....
Hai scritto una sacrosanta verità, concordo in pieno!
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Cara Stellina...il problema del libro di Augias è il medesimo problema di tutti i libri che nascono "a soggetto", con una tesi predeterminata. In questo caso, la tesi predeterminata di fondo è che i Cristiani siano una massa di idioti creduloni.
E' evidente che la componente spirituale non interessa, non può interessare. E' una forma di sciatteria, una sorta di razzismo culturale....
Ma è una sciatteria ben pagata. E, caso strano, non viene esercitata in direzioni scomode. Faccio un esempio...scrivi un libro del genere, e, al massimo, puoi subire un reprimenda dalla componente cattolica della società. Il che, facendoti pubblicità, aumenta le vendite. Ma se tu provassi a scrivere un libro sulla condizione della donna nell'Islam...o, peggio, qualcosa di critico sulla differenza tra Sure del Corano e Legge Islamica....beh, allora, rischi la pelle....
E, a parte alcuni casi (Rushdie)....non vedo libri in tal senso.
Questo è un peccato eterno...che riguarda tutti, Cattolici compresi. E rende tutti, in fondo, settari....
::) non c'avevo pensato. in effetti è vero...
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...e ti pare poco Paolo?
Quando la "critica" di certi ambienti cattolici arriva, tramite parlamentari, nel nostro governo (di qualsiasi colore esso sia), discrimnando intere categorie di persone, influenzando le sentenze della giustizia civile, a scapito della libertà di noi cittadini, questo diventa intollerabile. Ciò che rende forte il cristianesmo ed il cattolicesimo in particolare, è la profonda ignoraza di una larga parte di credenti, che non si fanno domande, ma accettano ciò he viene non tanto dallo Spirito Santo, ma da una ristretta parte di "dirigenti" religiosi, e non mi viene nessun'altra parola.
Quasi tutte le religioni nascono per un interesse ben preciso, più che per una necessità spirituale vera e propria, diciamo che l'interesse di potere od economico, crea la religione. Più la gente è ignorante e meglio la si manovra, la creazione stessa di un Dio o di più divinità è fine allo scopo che si vuol raggiungere, c'è chi arriva addirittura a definirsi "popolo di Dio", giustificando in questo modo secoli di nefandezze.
Dio esiste? Secondo me esiste ed è dentro ognuno di noi, soloche non abbiamo bisogno di corvi neri per arrivare a Lui.
Sulla veridicità storica del Nuovo Testamento ho più dubbi che sulla tenuta del dollaro, diciamo che molti fatti sono stati ammaestrati ad arte. Secondo me Gesù non è morto sulla croce, non ne ha avuto il tempo materiale, infatti un condannato a tale suplizio impiegava moltissime ore prima di spirare, credo dalle 36 alle 48, a meno che non gli venissero rotte le gambe, in questo modo la morte per asfissia arrivava prima. Probabilmente la sua comparsa in carne ed ossa alla sua legittima moglie, Maria Maddalena, ed agli apostoli è dovuta al fatto che lui non era morto realmente, ma era stata tutta una commedia.
Probabilmente fuggì nel sud della Francia assieme alla moglie, lasciando a romani ed ebrei una brutta gatta da pelare.
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Questo è un peccato eterno...che riguarda tutti, Cattolici compresi. E rende tutti, in fondo, settari....
A proposito di sette, lo spunto di Paolo mi ha portato a cercarne il significato partendo da lontano, da quel termine greco che venne usato negli Atti degli Apostoli dagli aderenti ai due rami principali del giudaismo, i farisei e i sadducei.
La Bibbia a cura dei Gesuiti di "La Civiltà Cattolica" in collaborazione con la C.E.I. nel libro degli Atti capitolo 24 versi 5 e 6 riporta quanto segue a proposito dell'accusa mossa a S. Paolo: "Abbiamo scoperto che quest'uomo è una peste, fomenta continue rivolte tra tutti i Giudei che sono nel mondo ed è a capo della setta dei nazorei. Ha perfino tentato di profanare il tempio..."
Qual'era la base d'accusa mossa a S.Paolo? Lo dice lui stesso qualche passo prima raccontando la sua conversione da fanatico religioso Giudeo, perseguitatore dei primi Cristiani, a seguace degli insegnamenti del Cristo e predicatore di tali verità.
Il problema scatenante fu che definì la classe sacerdotale di quel tempo "pagani" raccontando della sua nuova missione. Da Giudeo a Cristiano predicatore nelle nazioni. E' possibile leggere questo nei capitoli 21 e 22 degli Atti degli Apostoli.
Il sostantivo greco "setta" ( hàiresis) da cui in italiano "eresia" così tradotto significa "scelta" o "ciò che viene scelto", quindi "gruppo di uomini che si separano da altri e seguono dottrine proprie (setta o partito)" - A Greek-English Lexicon of the New Testament -
Volevo condividere questa ricerca con voi e anche questa riflessione. Che Gesu, il fondatore del Cristianesimo, sulla base di quanto sopra è stato considerato fautore di un attacco settario alla confessione Religiosa di quel tempo e per questo messo a morte.
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Secondo me, il cristianesiamo che abbiamo oggi si è affermato eliminado anche fisicamente tutti i portatori di "eresia", cioè di una scelta che non fosse conforme alla linea di potere che si andava via, via affermando. Ogni religione si basa sullo sterminio altrui, l'amore predicato è solo una facciata "buonista" data dai predicatori ma quante centinaia di milioni di persone sono morte a causa di un Dio "buono e misericordioso" che si doveva affermare come tale?
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Secondo me, il cristianesiamo che abbiamo oggi si è affermato eliminado anche fisicamente tutti i portatori di "eresia", cioè di una scelta che non fosse conforme alla linea di potere che si andava via, via affermando. Ogni religione si basa sullo sterminio altrui, l'amore predicato è solo una facciata "buonista" data dai predicatori ma quante centinaia di milioni di persone sono morte a causa di un Dio "buono e misericordioso" che si doveva affermare come tale?
bene, allora diciamo che la Legge e i princìpi di Dio sono perfetti, che la missione di Suo Figlio sulla terra era più che oppurtuna sulla base del fatto che noi uomini roviniamo sempre tutto. Siamo NOI (generico) a fare casini non l'Amore del Cristianesimo dell'inizio.
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Ma la filosofia rende tutto coercibile e ci allontana dallo scibile, ad arte è un dilemma se credi...
:D questa no, proprio non te la passo! Fintanto che la filosofia si interroga, la scienza cerca di rispondere! Il pastrocchio è nato quando la scienza ha pensato a viver di luce propria scordandosi le sue origini umane. Ma questo potrebbe essere un altro topic...
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Secondo me, il cristianesiamo che abbiamo oggi si è affermato eliminado anche fisicamente tutti i portatori di "eresia", cioè di una scelta che non fosse conforme alla linea di potere che si andava via, via affermando. Ogni religione si basa sullo sterminio altrui, l'amore predicato è solo una facciata "buonista" data dai predicatori ma quante centinaia di milioni di persone sono morte a causa di un Dio "buono e misericordioso" che si doveva affermare come tale?
Anche qui sono parzialmente d'accordo. In effetti, ogni attività umana, filosofica, religiosa, politica, finisce per essere una guerra di sopraffazione...Farei tuttavia un distinguo tra quelle religioni, filosofie, correnti di pensiero che lo teorizzano nel contesto della loro ideologia (...es. la guerra santa contro gli infedeli...lo sterminio degli ebrei per i nazisti); e quelle che, pur non contemplando tale germe nel loro dna....essendo professate da uomini, cadono nel vizio umano della sopraffazione...
La soluzione, se c'è, è quella di guardare la luna, e non il dito che la indica....che sarà comunque più scuro e torbido della luce lunare...
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...e ti pare poco Paolo?
Caro Phersu....non mi pare affatto poco. Se noti, non parlo dei bravi e buoni cattolici contrapposti ai perfidi laici.
Tutt'altro. Il mio concetto è diverso. Per vendere un giallo mediocre come "Il Codice da Vinci", è bastato affondare il battage pubblicitario sul carattere anticattolico (presunto) di tale scritto. E la cosa ha pagato in termini economici.
Punto numero 1)....parlare male dei cattolici e della loro religione PAGA.
Punto numero 2) come mai che tale coraggio non esiste, ad esempio, nei confronti della religione islamica? Forse perchè si rischia di rimetterci la pelle?
Punto numero 3)...perchè alcuni ignorano tutti gli altri problemi del mondo, per concentrarsi solo sull'ipocrisia della Chiesa?
E' evidente che sono recite a soggetto, che partono da un assunto semplice e banale: per motivi miei, I CATTOLICI MI STANNO SULLE PALLE, talmente tanto che parlo solo di quello. Ma questo nessuno lo dice chiaramente. Nemmeno tu.
Questo assunto, come ogni altro assunto è rispettabile, finchè non conduce al genocidio...ma non ammantiamolo di obiettività. Augias, ad esempio, non mi sembra si sia preoccupato di parlare dei 6 milioni di contadini russi uccisi dal comunismo...o delle foibe...o della mancanza di libertà in Cina....
Nella stessa maniera in cui un fanatico cattolico non pensa all'inquisizione, ai preti pedofili etc etc....
Quello che voglio dire è: parliamo di tutto, non solo di quello che, per simpatia o tendenza, ci è più comodo.
Per inciso, queste parole non le ho dette io...ma Anthony Flew..intellettuale, fondatore negli anni '50 dell'ateismo scientifico....convertitosi al Cristianesimo nel 2004. Quello che spaventa, non sono le idee contrarie, ma le idee preconcette....qualsiasi esse siano.
In quanto alla tua ricostruzione della vita di Cristo...ognuno può dire ciò che vuole....io posso anche sostenere che tu non esisti, e sei un programma di computer....e se ti vedo, potrei dire che sei un cyborg...insomma, le chiacchiere sono belle, e varie. Ma non hanno niente a che fare con la fede...
Insomma...tutti hanno diritto ad avere le proprie idee....l'errore è nell'integralismo, sia cattolico che laico...
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Francamente Paolo, lo dico col massimo rispetto, ma il tuo intrvento non lo condivido assolutamente!! Si parla di mille e mille argomenti, anche dei cattolici, ma chiaramente non si può parlare di tutto, se te la senti lancia un argomento di discussione per ogni tema che pensi sia trascurato ed io parteciperò. o ho parlato di Augias non perché ami gli ebrei più dei cattolici, sono ipocriti allo stesso modo, anche se gli ebrei controllano gran parte della finanza del mondo! Parlo del cattolicesimo per spezzare quella cultura da Islam-fobia che pervade il nostro mondo occidentale che non distingue tra terroristi sanguinari e brave persone e che reputa normale far pascolare i maiali sui siti dove dovrebbero costruire una moschea. Il pezzo che hai scritto mette sulla cattiva strada, sembra che si voglia dare addosso solo al cattolicesimo, ma non è così, si deve criticare "anche" il cattolicesimo. Per esempio è da criminali schierarsi contro la depenalizzazione dell'omosessualità, ci si mette allo stesso livello di quella legge islamica che condanna e a volte uccide queste persone, che non hanno nessuna colpa, vogliono solo vivere secondo la loro natura un amore in libertà, allora posso dire che le religioni sono criminali verso l'omosessualità. aturalmente mi riferisco a quelle derivate dall'ebraismo, che sono tra le più sanguinarie, poi se parliamo del buddhismo, sconfiniamo dalla religione alla filosofia, ma anche questa religione ci ha dimostrato nella recente protesta nell'ex Birmania, di essere fortemente politicizzata, anche al suo interno.
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Morale della favola, se ho proposto il libro di Augias è perché l'ho trovato interessante, il codice da Vinci è stato messo all'indice dalla chiesa per pubblicizzarlo, dalla chiesa stessa, in quanto non era un testo pericoloso, mentre "il vangelo di Maria Maddalena", sempre un romanzo, è passato inosservato volutamente, essento molto più pericoloso.
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Io vorrei conoscere Giovanni Monopoli, un grande taranino e una persona colta e saggia