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Discussioni in corso => Discussioni generali => Topic aperto da: Alessio J - Sabato 14 Febbraio 2009, 11:25:37

Titolo: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: Alessio J - Sabato 14 Febbraio 2009, 11:25:37
Ma perchè la notte, invece di dormire, penso? Dovrò farmi prescrivere una tonnellata di psicofarmaci... :-\
Ecco il dubbio: e se noi vivessimo per sempre?
Come passeremmo il nostro tempo?
Nel nostro concetto di vita siamo necessariamente abituati a fare piani per i canonici 80, 90 anni se tutto va per il verso giusto
...ma immaginiamo di scoprire l'elisir di luga vita oppure tornare allo stadio iniziale descritto nella Bibbia dove gli uomini hanno rasentato i mille anni...
Ho cercato di "viverli", portandoli all'estremo di una vita all'infinito.
Quante cose avrei voglia di conoscere e imparare. Dalla natura al microcosmo, a tutte le arti, comprese quelle "magiche", per non parlare della potenza della memoria.
Si, cercherei di immagazzinare miliardi di "file" per riviverli e gustarli piano piano, tanto avrei tempo a disposizione...
 
Eppure...stamani in pasticceria, ho rivolto questa domanda ad un Signore sulla settantina che non conosco:
"Senta, Lei vorrebbe vivere per sempre? e se la risposta è si, cosa farebbe?"
...mi ha freddato con il suo secco e perentorio   "NO!"
"Caro ragazzo...ti immagini che palle stare per tutta la vita con persone che non sopporti a fare cose che diventerebbero un mezzo per allontanarti dalla realtà?
Perchè la realtà è anche fatta di dolore...e vivere per tutta la vita anche con il dolore..."
 
Così, adesso penso...cercando una riflessione soddisfacente e razionale.
Ma forse qua la razionalità aiuta poco...

Buona giornata
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: cipreacalend - Sabato 14 Febbraio 2009, 12:09:46
Bellissimo quest'argomento, Ale, e soprattutto difficile e perciò intrigante...

Se potessi vivere per sempre... la prima risposta che mi verrebbe in mente è sì... a condizione di avere tanti corpi nuovi a disposizione, da poter cambiare, a seconda delle circostanze, di diversa misura, piccoli e grandi, di tutte le razze e lingue...
Dici che parto già male, ponendo condizioni? ahahahaha...
beh quando sogno finisco con l'agganciare tante di quelle cose che alla fine sono come un albero di natale... ehehehe...
Vivere per sempre o per un'età considerevole, diciamo mille anni... sarebbe già un'impresa da programmare! Vediamo, mi piacerebbe imparare tante cose nuove, vivere presso popoli di natura, imparare da loro a vivere  a contatto con la natura, come ai tempi dei pionieri, mi piacerebbe viaggiare, e amare... ahahahah
E poi vivere così a lungo comporterebbe migliorarsi costantemente, aiutare gli altri, essere al servizio della gente, carpire il vero significato della vita, perché se no che viviamo a fare? Vivere tanto dovrebbe equivalere a vivere bene, nel senso di essere utili all'universo, perché se no è solo spreco di energie... e si dice che l'universo risparmia... sarà per questo che non viviamo a lungo...???

Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: Phersu - Sabato 14 Febbraio 2009, 12:34:33
No, alessio! A me non piacerebbe vivere senza limiti di tempo, questo smorzerebbe il mio entusiasmo nel vagabondare in questa mia corta (rispetto alla storia) aspettativa di vita.
Non so quando, ma so che un giorno questo mio corpo biologico cesserà di funzionare, allora penso alla gioia di vivere giorno per giorno, in questo mondo dove ho ancora infinite nozioni da apprendere. Credo che la mia sia di fatto "infinita", nel senso che nessuno, neppure io, ne ha misurato la durata quindi la fine, per questo non c'è un termine e quindi posso definirla infinita, ma non posso definirla "senza fine", perché so che prima o poi detta vita avrà un epilogo.
In proposito mi tornano alla mente le parole scritte da Hermann Hesse su quella che per me è la più bella opera dedicata all'amicizia che l'umanità abbia finora conosciuto "Narciso e Boccadoro":
"Forse, pensò, la radice di ogni arte, e fors'anche di ogni spirito, è la paura della morte. Noi la temiamo, abbiamo orrore della caducità, vediamo con tristezza i fiori appassire e le foglie cadere e sentiamo nel nostro cuore la certezza che anche noi siamo caduchi e presto avvizziremo. Se dunque come artisti creiamo figure o come pensatori cerchiamo leggi e formuliamo pensieri, lo facciamo per salvare qualche cosa della grande danza macabra, per stabilire qualche cosa che abbia la durata più lunga di noi stessi."
Quanti oggetti, libri, diari abbiamo nelle nostre case che ci parlano delle persone scomparse da anni, da secoli o da millenni, non sono forse queste prove di una certa immortalità?
Scrivendo e creando pensieri anche noi intimamente forse cerchiamo questa possibilità, l'idea di non essere dimenticati, qualche cosa che ci faccia sopravvivere alla morte, in senso spirituale, certo. Che senso avrebbe vivere senza limiti di tempo? Sopravvivere ai nostri figli, ai nostri amici, a tutti quelli che ci circondano sarebbe una cosa disumana per me. Credo che la strada migliore sia dare un valore al "tempo" della nostra vita, io personalmente non ho rimpianti nel passato, ciò che ho fatto lo riferei nel bene e nel male, perché ciò ha creato il mio presente e sarà parte del mio indefinito futuro.
Riproverei i dolori lancinanti che ho passato, perché così facendo godrei delle gioie che ho provato. Vi sono farfalle che vivono un solo giorno, nel giro di poche ore si sviluppa la meraviglia della vita, il tempo è solo una convenzione, uno spazio dimensionale senza senso. Vivere dodici ore o mille anni, dove è la differenza? Magari nell'intensità di quelle dodici ore di vita sono condensate le sensazioni di mille anni, chi lo sa?
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: Zima - Sabato 14 Febbraio 2009, 17:22:13
ora non leggo le risposte.. dò solo la mia... poi vi leggerò! ;)

vivere per sempre? ma tu sei matto...
se non avessimo un limite allora ci crogioleremmo nella noia, nell'apatia, dolce far nulla procrastinando ad un domani infinito... "tanto c'è tempo" penserei!...almeno io, nota accidiosa! ahahaahahah
e poi... si allungherebbe anche la giovinezza oppure diverremmo vecchi cn la stessa velocità di ora?

se dovessi vivere per un tempo considerevole, vorrei vivere sempre pensando di avere una sola settimana di vita davanti, per progettarmi scaglione per scaglione, un percorso di conoscenza infinito... un lungo viaggio fuori e dentro di me e degli altri...

per qualunque cosa io faccia, ho sempre bisogno di un limite, uno che non mi pongo io (perchè non ci riesco), ma che mi viene dall'esterno... è la conditio sine qua non per farmi agire!
perciò, solo chi mi vuole male può augurarmi di vivere all'infinito... per caritààààà!!!!!!!! ahahahaaha
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: Alessio J - Sabato 14 Febbraio 2009, 17:57:29
Immaginando il corpo con una prospettiva di vita "millenaria" non avremmo più la pressante necessità di dover salvare ad ogni costo la nostra anima.
E dando un'occhiata all'indietro nel tempo fino ai nostri giorni saremmo piacevolmente costretti a non inventare tutti quei rituali che servono per allontanare la sfortuna e la malattia, cosi come cercare di ottenere il favore di un Dio qualsivoglia per avere il Paradiso o un legame con l'aldilà.
Probabilmente la religione non avrebbe più ragione di esistere se non per indirizzare una qualche morale educativa.
Però...a me piacerebbe tantissimo vivere a lungo.
Già mi ci vedo a scoprire e "testare" tutti i sensi...
anche il settimo, l'ottavo, il nono... ahahhahahahahhaah
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: cipreacalend - Sabato 14 Febbraio 2009, 18:04:33
Mumble mumble ??? ::)certo è un bel dilemma... ma chissà, se qualcuno mi proponesse di allungare il tempo... se risponderei con altrettanta sicurezza... No!
Non credo, perché la vita è così speciale... certo non vorrei diventare una mummia vivente...ahahahaha...
Mettere limiti? Lo fa già la vita ed è difficile fermarla. Pensate, solo qualche secolo fa la vita media di un uomo era sui 30 anni, oggi, invece, è normale parlare di 70 - 80, anche più... No, io me la allungherei volentieri, di qualche centinaio d'anni? Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Ho tante cose da fare e poi mettete che inventano un autobus per girare intorno a Marte, o intorno Venere e io me lo perdo, perché magari rinasco in un'altra epoca.... dove li hanno rottamati... ahahahaha insomma, sarebbe bello sorvolare la Storia e i tempi e gli uomini... come Highlander... in quel caso, giuro, non vi taglio la testaaaaaaaaaaa
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: cipreacalend - Sabato 14 Febbraio 2009, 18:06:40
Immaginando il corpo con una prospettiva di vita "millenaria" non avremmo più la pressante necessità di dover salvare ad ogni costo la nostra anima.
E dando un'occhiata all'indietro nel tempo fino ai nostri giorni saremmo piacevolmente costretti a non inventare tutti quei rituali che servono per allontanare la sfortuna e la malattia, cosi come cercare di ottenere il favore di un Dio qualsivoglia per avere il Paradiso o un legame con l'aldilà.
Probabilmente la religione non avrebbe più ragione di esistere se non per indirizzare una qualche morale educativa.
Però...a me piacerebbe tantissimo vivere a lungo.
Già mi ci vedo a scoprire e "testare" tutti i sensi...
anche il settimo, l'ottavo, il nono... ahahhahahahahhaah



Mi piace questa idea... saremmo liberi... di esplorare.... navigando su tutti i sensi...
che tra l'altro sono veramente tantiiiiiiiiiii!!!!! ahahahaha
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: Alessio J - Sabato 14 Febbraio 2009, 18:16:52
Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Ho tante cose da fare e poi mettete che inventano un autobus per girare intorno a Marte, o intorno Venere e io me lo perdo, perché magari rinasco in un'altra epoca.... dove li hanno rottamati... ahahahaha insomma, sarebbe bello sorvolare la Storia e i tempi e gli uomini... come Highlander... in quel caso, giuro, non vi taglio la testaaaaaaaaaaa

intorno a Venere...preferisco.  ;D

Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: Alessio J - Sabato 14 Febbraio 2009, 18:36:29
No, alessio! A me non piacerebbe vivere senza limiti di tempo, questo smorzerebbe il mio entusiasmo nel vagabondare in questa mia corta (rispetto alla storia) aspettativa di vita.
Non so quando, ma so che un giorno questo mio corpo biologico cesserà di funzionare, allora penso alla gioia di vivere giorno per giorno, in questo mondo dove ho ancora infinite nozioni da apprendere. Credo che la mia sia di fatto "infinita", nel senso che nessuno, neppure io, ne ha misurato la durata quindi la fine, per questo non c'è un termine e quindi posso definirla infinita, ma non posso definirla "senza fine", perché so che prima o poi detta vita avrà un epilogo.
In proposito mi tornano alla mente le parole scritte da Hermann Hesse su quella che per me è la più bella opera dedicata all'amicizia che l'umanità abbia finora conosciuto "Narciso e Boccadoro":
"Forse, pensò, la radice di ogni arte, e fors'anche di ogni spirito, è la paura della morte. Noi la temiamo, abbiamo orrore della caducità, vediamo con tristezza i fiori appassire e le foglie cadere e sentiamo nel nostro cuore la certezza che anche noi siamo caduchi e presto avvizziremo. Se dunque come artisti creiamo figure o come pensatori cerchiamo leggi e formuliamo pensieri, lo facciamo per salvare qualche cosa della grande danza macabra, per stabilire qualche cosa che abbia la durata più lunga di noi stessi."
Quanti oggetti, libri, diari abbiamo nelle nostre case che ci parlano delle persone scomparse da anni, da secoli o da millenni, non sono forse queste prove di una certa immortalità?
Scrivendo e creando pensieri anche noi intimamente forse cerchiamo questa possibilità, l'idea di non essere dimenticati, qualche cosa che ci faccia sopravvivere alla morte, in senso spirituale, certo. Che senso avrebbe vivere senza limiti di tempo? Sopravvivere ai nostri figli, ai nostri amici, a tutti quelli che ci circondano sarebbe una cosa disumana per me. Credo che la strada migliore sia dare un valore al "tempo" della nostra vita, io personalmente non ho rimpianti nel passato, ciò che ho fatto lo riferei nel bene e nel male, perché ciò ha creato il mio presente e sarà parte del mio indefinito futuro.
Riproverei i dolori lancinanti che ho passato, perché così facendo godrei delle gioie che ho provato. Vi sono farfalle che vivono un solo giorno, nel giro di poche ore si sviluppa la meraviglia della vita, il tempo è solo una convenzione, uno spazio dimensionale senza senso. Vivere dodici ore o mille anni, dove è la differenza? Magari nell'intensità di quelle dodici ore di vita sono condensate le sensazioni di mille anni, chi lo sa?


Phersu, questo tuo intervento mi ha molto colpito dandomi molti spunti di rilessione.
Ne ho apprezzato i contenuti tra le righe oltre al visibile.  Grazie
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: cipreacalend - Sabato 14 Febbraio 2009, 21:55:36

Credo che la strada migliore sia dare un valore al "tempo" della nostra vita, io personalmente non ho rimpianti nel passato, ciò che ho fatto lo riferei nel bene e nel male, perché ciò ha creato il mio presente e sarà parte del mio indefinito futuro.
Riproverei i dolori lancinanti che ho passato, perché così facendo godrei delle gioie che ho provato. Vi sono farfalle che vivono un solo giorno, nel giro di poche ore si sviluppa la meraviglia della vita, il tempo è solo una convenzione, uno spazio dimensionale senza senso. Vivere dodici ore o mille anni, dove è la differenza? Magari nell'intensità di quelle dodici ore di vita sono condensate le sensazioni di mille anni, chi lo sa?


Anch'io penso, come Phersu, che dare valore al proprio tempo sia indispensabile, così come credo che in un arco di tempio medio della vita di un uomo, se andiamo a vedere quanti istanti abbia vissuto con intensità e intima consapevolezza, forse non arriviamo a qualche ora, forse a qualche giorno... Sono esagerata? Non penso, mi chiedo spesso quanto realmente viviamo, presenti a noi stessi, assaporando ogni attimo, come fosse l'ultimo, avendo coscienza di sé, della propria vita, cercando di capire qual'è la propria strada, il significato e il perché siamo qui. Quante volte pensiamo di fare, di vivere, di esprimere tutte le nostre parti e poi rimandiamo, al giorno dopo, alla prossima occasione, fino ad arrivare alla prossima vita? E allora, è vero, il tempo è solo una convenzione, è vero, non importa QUANTO si vive, ma COME.
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: Alessio J - Sabato 14 Febbraio 2009, 22:23:03
Rimane il fatto che l'istinto umano è portato a salvaguardare la vita, addirittura ad allungarla il più possibile. Degno di nota il continuo e incessante ricorso a farmaci e cure mediche per garantirsi una longevità importante.
Che sia la paura della morte a spingere verso questi comportamenti dettati dal naturale istinto di sopravvivenza?  Oppure...è qualcosa al nostro interno che vuole maggiori possibilità di vivere?
Leggevo un articolo sull'ibernazione e ho verificato quanto alcuni siano disposti a sperare nel futuro per
godere di una nuova possibilità.
Vita e futuro vanno a braccetto con la nostre speranze. Sta a noi cogliere le bellezze di ogni momento vissuto, senza dubbio al meglio delle nostre possibilità.
E se un domani la scienza o qualche entità superiore mi proponesse un'alternativa di vita superiore all'attuale firmerei al volo. Per come intendo il vivere, lo considerei un peccato "mortale" il non accettare.
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: cipreacalend - Sabato 14 Febbraio 2009, 22:41:23
Rimane il fatto che l'istinto umano è portato a salvaguardare la vita, addirittura ad allungarla il più possibile. Degno di nota il continuo e incessante ricorso a farmaci e cure mediche per garantirsi una longevità importante.
Che sia la paura della morte a spingere verso questi comportamenti dettati dal naturale istinto di sopravvivenza?  Oppure...è qualcosa al nostro interno che vuole maggiori possibilità di vivere?
Leggevo un articolo sull'ibernazione e ho verificato quanto alcuni siano disposti a sperare nel futuro per
godere di una nuova possibilità.
Vita e futuro vanno a braccetto con la nostre speranze. Sta a noi cogliere le bellezze di ogni momento vissuto, senza dubbio al meglio delle nostre possibilità.
E se un domani la scienza o qualche entità superiore mi proponesse un'alternativa di vita superiore all'attuale firmerei al volo. Per come intendo il vivere, lo considerei un peccato "mortale" il non accettare.

Non posso, istintivamente, che concordare con quanto hai scritto, la vita va salvaguardata e la scienza si adopera al meglio per garantire una maggiore longevità. Forse, in un futuro non troppo distante, la ricerca sarò così avanzata che si potrà davvero vivere a lungo e bene. Credo sia importante che la tecnologia vada di pari passo con le scoperte dello spirito, con la conoscenza dell'anima, altrimenti, la tecnologia potrà ben poco e il mondo sarà sempre uguale.
Dimentichiamo che noi non siamo un corpo, ma ne usiamo uno, purtroppo solo uno al momento, sarebbe bello averne a disposizione di più, in caso di difetto, ne metteremmo un altro, ma tutto questo avrebbe un costo e noi, in realtà quanto saremmo disposti e cosa a dare in cambio di un'altra vita?
Anch'io considererei un "peccato mortale" rifiutare un'occasione diversa, di vita, magari anche più vera...
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: Alessio J - Sabato 14 Febbraio 2009, 22:44:18
Anch'io considererei un "peccato mortale" rifiutare un'occasione diversa, di vita, magari anche più vera...

Ti va di spiegare quel "più vera"?
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: cipreacalend - Sabato 14 Febbraio 2009, 23:02:29
Per vita più vera intendo una vita dedicata... a scoprire qual'è il nostro compito in questa vita. Le persone nascono e già questo è un evento che a me tutte le volte sembra straordinario, poi crescono, ci mettono anni a capire cosa vogliono, spesso non lo sanno mai veramente, fuorviati dall'ambiente, dalla cultura, e così "vivono" in apparenza si muovono, respirano, ridono, trovano un lavoro, mettono su casa, famiglia, poi hanno figli... Nel frattempo hanno perso qualcosa, ma non ricordano più cosa, quell'innocenza, quella meraviglia della scoperta, dimenticano il perché dell'esistenza, a cosa serve questa vita, e ai loro figli passano in eredità la stessa "dimenticanza"... Io credo che una vita vera significhi interrogarsi e cercare le risposte di cosa siamo veramente. Ognuno può cercare e se ha voglia e desiderio può essere così fortunato da trovare la sua strada... il suo percorso spirituale, il suo cammino interiore, Si dice che dentro di noi ci sono tutte le risposte, e io penso sia vero... ma è più facile guardare fuori, che guardarsi dentro, a volte.
Ho rivisto recentemente su youtube, uno stralcio dello spettacolo di benigni sulla divina commedia, in questo video si parla del canto del paradiso e di dio... Mi è molto piaciuta la lettura che ha dato, l'interpretazione del sonetto di Dante... si avvicina al mio sentire... cosa c'entra con questo? C'entra... fa parte della ricerca...di una vita vera

http://www.youtube.com/watch?v=Q5vVZpnbS20
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: Alessio J - Sabato 14 Febbraio 2009, 23:20:29
Per vita più vera intendo una vita dedicata... a scoprire qual'è il nostro compito in questa vita. Le persone nascono e già questo è un evento che a me tutte le volte sembra straordinario, poi crescono, ci mettono anni a capire cosa vogliono, spesso non lo sanno mai veramente, fuorviati dall'ambiente, dalla cultura, e così "vivono" in apparenza si muovono, respirano, ridono, trovano un lavoro, mettono su casa, famiglia, poi hanno figli... Nel frattempo hanno perso qualcosa, ma non ricordano più cosa, quell'innocenza, quella meraviglia della scoperta, dimenticano il perché dell'esistenza, a cosa serve questa vita, e ai loro figli passano in eredità la stessa "dimenticanza"... Io credo che una vita vera significhi interrogarsi e cercare le risposte di cosa siamo veramente. Ognuno può cercare e se ha voglia e desiderio può essere così fortunato da trovare la sua strada... il suo percorso spirituale, il suo cammino interiore, Si dice che dentro di noi ci sono tutte le risposte, e io penso sia vero... ma è più facile guardare fuori, che guardarsi dentro, a volte.
Ho rivisto recentemente su youtube, uno stralcio dello spettacolo di benigni sulla divina commedia, in questo video si parla del canto del paradiso e di dio... Mi è molto piaciuta la lettura che ha dato, l'interpretazione del sonetto di Dante... si avvicina al mio sentire... cosa c'entra con questo? C'entra... fa parte della ricerca...di una vita vera

http://www.youtube.com/watch?v=Q5vVZpnbS20

Hai saputo catturare i particolari, con questo tuo post. Sei andata a fondo, alle radici dell'esistenza.
Quella che dovrebbere essere "scopo" per il quale siamo al mondo. Il saper vivere, il saper godere del regalo che Qualcuno o qualcosa ci ha donato e farlo con intelligenza, portando frutto nel nostro paniere emotivo e cultuale.
Grazie, Mirella
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: cipreacalend - Sabato 14 Febbraio 2009, 23:27:16
Hai saputo catturare i particolari, con questo tuo post. Sei andata a fondo, alle radici dell'esistenza.
Quella che dovrebbere essere "scopo" per il quale siamo al mondo. Il saper vivere, il saper godere del regalo che Qualcuno o qualcosa ci ha donato e farlo con intelligenza, portando frutto nel nostro paniere emotivo e cultuale.
Grazie, Mirella

Grazie a te...e alle occasioni di confronto che ci offri su temi importanti... :-*
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: AnnamariaMilazzo lightdark - Domenica 15 Febbraio 2009, 04:15:14
Tanto per passare all'atto pratico e fare due conti...

...e pensare che l'uomo impegna un terzo e a volte di più della sua vita a lavorare per saziarsi e vestirsi, che sono i bisogni principali; quindi brucia una bella fetta di tempo e dei rimanenti due terzi uno lo impegna nel riposo che serve a ricaricare le pile...quindi per soddisfare la fame indirizzata alla propria persona dove albergano un cuore, una mente e un'anima gli resta (dov'è concesso...) ben poco.
Se però il lavoro che svolge è così appagante da non essere un semplice tappabuchi, allora quel terzo è speso bene; al contrario diventa schiavitù e quindi frustrazione.
Quindi, tornando alla possibilità di avere una vita infinita per soddisfare tutta la nostra "fame" penso si debbano porre delle condizioni che se pur vantaggiose ci schiavizzerebbero già per essercele imposte o desiderate e allora credo che vivere giorno per giorno sia più intelligente e, dove capita, appagante.
Certo che se poi la vita ti dice "pedalino"... il che capita per la maggioranza degli uomini ... allora aveva ragione il vecchio di 70 anni ma dato che l'esistenza è fatta di positività e negatività, perché è così e non c'è nulla da fare, non ci rimane che accettarla e mantenere la calma del grande saggio bilanciando e godendo di ogni secondo che abbiamo cercando la voglia di sapere e lo stupore anche osservando un semplice e piccolo granello di sabbia...

...l'importante è che non ci vada nell'occhio... ;D


Ps: ...l'infelicità dell'uomo sta nella ricerca della felicità... ;)


Phersu!...questa volta mi hai sbalordita e devo dire che le tue riflessioni sono ottime ed essendo in un sito dove si scrive da "morire", conservando (io lo faccio) anche in forma cartacea ogni riga che testimoni il nostro passaggio su questa terra vuol dire che ci siamo già conquistati l'eternità...e che i figli dei miei "fogli" dei miei figli potranno dire: -Ma guarda quella matta di mia nonna e bisnonna e trisnonna...che ca...spita scrivevaaa... ;D ;D ;D
 
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: cipreacalend - Domenica 15 Febbraio 2009, 14:51:37
Ps: ...l'infelicità dell'uomo sta nella ricerca della felicità... ;)

Non capisco questa frase, è una citazione di qualcuno che esorta ad "accontentarsi" della vita, senza farsi e fare troppe domande o ha il significato di non desiderare la felicità nei beni materiali, perché non esiste, oppure, ancora, significa che la felicità non esiste?

In ogni caso non la comprendo, mi sembra riduttiva e se è svuotata dal contesto la trovo limitante. La ricerca della felicità, potrebbe essere la ricerca di un equilibrio interiore, che appaga, la conquista di una vita fatta su misura, la possibilità di realizzazione personale attraverso un bel lavoro, lo studio, la libertà di essere come si desidera, eccetera, eccetera... Superare dei limiti, affrontare nuove sfide, vivere la propria vita intensamente, non può chiamarsi ricerca della felicità? Per ognuno questa ricerca sarà senz'altro diversa, ma almeno avrà fatto qualcosa per raggiungerla!
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: AnnamariaMilazzo lightdark - Domenica 15 Febbraio 2009, 20:02:30
La frase è molto bella, a parer mio
...nn bisogna affannarsi a cercare la felicità perché solo cercarla rende infelici...
molte volte l'abbiamo tra le mani e non ce ne rendiamo conto pk siamo accecati da problemi oppressivi però sicuramente c'è, magari nelle cose al di fuori delle nostre vite; e spesso capita di essere talmente castrati o aggrediti da fattori esterni e non possiamo viverla appieno...
tutto qui!
Ti pare poco trovarsi dei muri da sfondare?

bacio...
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: AnnamariaMilazzo lightdark - Domenica 15 Febbraio 2009, 22:36:50
ma...l'Infinito, senza limite...è solo per le cose belle? vero?  :angel:
o così, sarebbe un esame troppo semplice da superare?  :angel:





Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: Pierluigi - Lunedì 16 Febbraio 2009, 13:00:18
Vorrei anch'io portare un piccolo contributo a questo tema che mi colpisce da vicino e sinceramente mi inquieta l' idea che vivere all'infinito renda superfluo, in quanto totalmente già appagato, ogni desiderio.
Siamo programmati per morire.
Ci siamo evoluti come specie grazie alla riproduzione sessuata e alla selezione effettuata dalla morte. Che i vecchi muoiano serve alla specie: si fa spazio per i giovani in età riproduttiva.
L' immortalità vorrebbe dire assenza di riproduzione
La morte serve proprio a questo. A sapere che hai un tempo limite in cui fare ciò che vuoi e sapere che non potrai comunque fare tutto quello che è possibile.
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: AnnamariaMilazzo lightdark - Lunedì 16 Febbraio 2009, 16:30:31

Certo Pierluigi, e quello che dici fa riflettere...molto...anzi troppo!!!  :-*

E, tornando a bomba immaginavo, sempre fantasticando...
...ma, a un certo punto di questa vita infinita, si bloccherebbe anche l'aspetto fisico o ci ritroveremmo a essere dei vecchietti incartapecoriti, con le palpebre che ormai saranno arrivate sulle scarpe e le membra che si perdono a strascico?...per il resto dei millenni?
noooooooooooo... :o
Fatemelo sapere perché allora mi regolo!  ;D ...e corro a fare incetta di mollette... ;)


Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: straniera - Martedì 17 Febbraio 2009, 09:58:15
leggendo questo topic, inizialmente il mio istinto ha fatto una riflessione un pochino distante da temi più scientifici che sono stati affrontati prima di me. ho voluto guardare la questione "vivere a lungo/all'infinito" da un altro punto di vista.
non voglio soffermarmi al pensare a tutto quello che farei avessi una lunghissima vita, ovvio che vorrei immagazzinare quante più nozioni e particolarità possibili, ma voglio andare oltre.
perchè non pensare che io già vivo da un tempo infinito e indefinito?
la mia essenza come persona non esiste forse dall'inizio dei tempi attraversando tutti i corpi che mi sono concessi nel percorso?
perchè non pensare che il nucleo di me stessa in realtà non sia il mio spirito senza focalizzarmi su quella che è la vita presente?
mi piace pensarla come a tante piccole vite che fanno parte e vanno a formarne una più completa, più vasta, l'infinito cammino che svolgiamo e di cui siamo stati fatti dono.
la cosa interessante vista da questa angolazione non sarebbe forse essere in grado di mantenere la memoria di tutto il vissuto? di tutti i luoghi, e sensazioni, il sapere, il conosciuto, di cui la mia essenza primaria è stata nutrita nel tempo attraverso differenti corpi?
è come un abito, che può variare qualche particolare, in colore o lunghezza, ma è indossato dalla stessa persona, che comunque sia anche vestendo diverse situazioni mantiene il suo "stile". o come una poesia, varia di argomento ma proviene sempre dalla stessa inconfondibile penna.
così in questo modo, mi piace pensare di essere veramente infinita...e chissà che quella scienza che tanto non mi piace un giorno faccia sfogliare le memorie come un album fotografico da riassaporare nei tempi, guardando il mondo che portiamo dentro....

sono pazza del tutto????????????
sarà colpa di queste notte passate a riflettere...ahahahahahah

buona giornata    ;)
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: cipreacalend - Martedì 17 Febbraio 2009, 10:34:03

perchè non pensare che io già vivo da un tempo infinito e indefinito?
la mia essenza come persona non esiste forse dall'inizio dei tempi attraversando tutti i corpi che mi sono concessi nel percorso?
perchè non pensare che il nucleo di me stessa in realtà non sia il mio spirito senza focalizzarmi su quella che è la vita presente?
mi piace pensarla come a tante piccole vite che fanno parte e vanno a formarne una più completa, più vasta, l'infinito cammino che svolgiamo e di cui siamo stati fatti dono.
la cosa interessante vista da questa angolazione non sarebbe forse essere in grado di mantenere la memoria di tutto il vissuto? di tutti i luoghi, e sensazioni, il sapere, il conosciuto, di cui la mia essenza primaria è stata nutrita nel tempo attraverso differenti corpi?
è come un abito, che può variare qualche particolare, in colore o lunghezza, ma è indossato dalla stessa persona, che comunque sia anche vestendo diverse situazioni mantiene il suo "stile". o come una poesia, varia di argomento ma proviene sempre dalla stessa inconfondibile penna.
così in questo modo, mi piace pensare di essere veramente infinita...e chissà che quella scienza che tanto non mi piace un giorno faccia sfogliare le memorie come un album fotografico da riassaporare nei tempi, guardando il mondo che portiamo dentro....

sono pazza del tutto????????????
sarà colpa di queste notte passate a riflettere...ahahahahahah

buona giornata    ;)

Ci sarà un motivo se andiamo d'accordo... :D
La tua particolare angolazione di vedere l'infinito è molto vicina alla mia, la nostra essenza, qualcuno la chiama anima, altri spirituale intelligenza, è qualcosa che ha già attraversato tempi e spazi, civiltà e, arrischio, anche altri pianeti. Indossando corpi nuovi per esperienze ogni volta diverse, si impara e si conquistano frammenti che io oserei definire d'amore, piccole stelline cucite su ogni vestito corpo per ritrovare la nostra traccia di infinito.  Quella traccia che è il nostro programma d'anima che non può svolgersi in un tempo prestabilito come una vita, ma ha bisogno di un lungo viaggio, per risvegliare tutte le forme d'essere e di divinità di cui siamo pasta e sostanza.
Tracce di questa memoria le abbiamo impresse sulla pelle, nel nostro DNA, ma soprattutto nella memoria, nei sogni, nei desideri, nella volontà di percorrere un cammino, negli incontri magici che facciamo, in ogni cosa, che risponde al nostro respiro, se solo ascoltiamo...

cara Barbara, non sei pazza del tutto ;D... perlomeno non più di me ;D
ahahahaha
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: AnnamariaMilazzo lightdark - Martedì 17 Febbraio 2009, 11:03:37
Io invece voglio essere "masochista ma realista", forse anche "disfattista" e "pessimista" pur sapendo che "potrebbe" essere come dite voi...

Non è pazzia e neanche fantasia; è vedere al di là del tangibile, è filosofia, è per certi versi realtà...e chi lo sa?;
ma sono gli stessi componenti che, a volte, ci aiutano a superare il presente nel bene e nel male, ed è anche gioia di vivere ed apprendere, ma bisogna poi accettare tutto...però!

Infatti una frase secolare dice che "Non basta una vita per..."

Però la vita non è una retta infinita...senza sbeccature...

 ;D...si lo so, ma sono dei pesci, quindi sono doppia, tripla, mimetica, camaleontica? contraddittoria,
squala, aggressiva?,
sogliola, paurosa?,
seppia, sfiduciata?
palla, intesa come ottimista, tonda a tutto campo, o pallonara?

...sicuramente "pazza" anch'io per certi versi! ;D

e meno male che le case di cura...le hanno chiuse! ;)

menomale?...ahahah...infinita ok!  ;D


ps: squala...è una delle tante licenze...

Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: Alessio J - Martedì 17 Febbraio 2009, 12:56:22
Qualcuno, in altra sede, ha scritto: "perchè è la morte che ti darà il nuovo definitivo infinito..."
Allora cosa aspettiamo? Viviamo il presente, come scrive la "pazza" Barbara (... :D :-*), avendo in testa e nell'anima l'unica certezza che conta: "il limite del nostro attuale infinito".
Scopriamolo! Non diamo tregua alle aspettative, viviamo di Sogni che rinsaldano lo spirito con la madre terra, tocchiamo con mano la fame di conoscenza  e alimentiamola insieme alla scoperta dell'amore per i particolari.
Tiriamo fuori il meglio da noi e condividiamo, o anche il peggio( e teniamolo per noi... :police:)...ma muoviamoci dalla staticità, spostiamoci dall'apatia che blocca ogni sfogo sottocutaneo. Mettiamoci in discussione e creiamo!
Impariamo ad essere testari, caparbi, lottando per le cose che veramente contano e ognuno sa di cosa ha bisogno.
Questo potrebbe essere un unizio, un inizio d'eternità. A mio parere...
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: cipreacalend - Martedì 17 Febbraio 2009, 14:46:37
Qualcuno, in altra sede, ha scritto: "perchè è la morte che ti darà il nuovo definitivo infinito..."
Allora cosa aspettiamo? Viviamo il presente, come scrive la "pazza" Barbara (... :D :-*), avendo in testa e nell'anima l'unica certezza che conta: "il limite del nostro attuale infinito".
Scopriamolo! Non diamo tregua alle aspettative, viviamo di Sogni che rinsaldano lo spirito con la madre terra, tocchiamo con mano la fame di conoscenza  e alimentiamola insieme alla scoperta dell'amore per i particolari.
Tiriamo fuori il meglio da noi e condividiamo, o anche il peggio( e teniamolo per noi... :police:)...ma muoviamoci dalla staticità, spostiamoci dall'apatia che blocca ogni sfogo sottocutaneo. Mettiamoci in discussione e creiamo!
Impariamo ad essere testari, caparbi, lottando per le cose che veramente contano e ognuno sa di cosa ha bisogno.
Questo potrebbe essere un unizio, un inizio d'eternità. A mio parere...

Ho manciate di terra seminata
fiori e fragole
acque di mezzanotte
ali aperte quando non c'è nessuno
segni che arrivano dai Tempi
colori che ancora non conosco
lacrime di Preghiera
gesti di ogni giorno
tra la gente che cucio
sulla mia pelle
un salto di Luce
Ritrovarsi
a tessere la Vita
come una benedizione
un nuovo Inizio

Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: straniera - Martedì 17 Febbraio 2009, 17:49:57
Tiriamo fuori il meglio da noi e condividiamo, o anche il peggio( e teniamolo per noi... :police:)...ma muoviamoci dalla staticità, spostiamoci dall'apatia che blocca ogni sfogo sottocutaneo. Mettiamoci in discussione e creiamo!

come non essere d'accordo con te!!!!!!!!??????
nonostante sia pazza ( ;D :-*)
e a questo punto, quante cose da dire....mettersi in discussione, la base della propria crescita, e crescendo si crea.

se però andiamo avanti così mi toccherà passare un'altra notte a riflettere e pensare!!!!!!  ;)

baciiiiiiiiiiiii
Titolo: Re: L'infinito, "senza limite"
Inserito da: AnnamariaMilazzo lightdark - Mercoledì 18 Febbraio 2009, 02:30:30
Ma insomma...passo in piena notte e trovo sempre 'sta caciara! :police:
Tra le poesie c'è un silenzio assurdo, entro nel forum e...ancora l'eco del giorno!
Ma tutti a pensare...la notte?
Cos'è, una malattia? :o
...mi viene in mente uno scherzo...vediamo quanto regge! ;D