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Laboratorio => Commenti => Topic aperto da: Anfra - Giovedì 19 Marzo 2009, 16:06:52

Titolo: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Anfra - Giovedì 19 Marzo 2009, 16:06:52
Nel cuore due fuochi
si incendiano
nella mente pensieri
si confondono
alla ricerca di risposte
prive di esistenza
vaga l'animo:
il corpo freme, pulsa,
in gran segreto
trema, si scompone,
cerca l'emozione
la coglie, vi soffre e gode;
le mani impudiche
tra i capelli
si annodano,
gli occhi fermi
ad osservare il vuoto,
domande pervengono
insistenti


è il momento di scegliere...
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Nikita - Giovedì 19 Marzo 2009, 16:22:43
A me, me piasce. ;D

Il ritmo spezzato calza a pennello, secondo me.
Inoltre, questi versi

il corpo freme, pulsa,
in gran segreto
trema, si scompone,
cerca l'emozione
la coglie, vi soffre e gode;
le mani impudiche
tra i capelli
si annodano

mi son piaciuti davvero molto.
Good job. ;)

Nicole

p.s. non ho capito il titolo. :'( sniff sob sigh
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Anfra - Venerdì 20 Marzo 2009, 09:24:17
A me, me piasce. ;D

Il ritmo spezzato calza a pennello, secondo me.
Inoltre, questi versi

il corpo freme, pulsa,
in gran segreto
trema, si scompone,
cerca l'emozione
la coglie, vi soffre e gode;
le mani impudiche
tra i capelli
si annodano

mi son piaciuti davvero molto.
Good job. ;)

Nicole

p.s. non ho capito il titolo. :'( sniff sob sigh

ti ringrazio, è un pensiero che s'accavalla tra il morale cioè le regole che ogniuono di noi s'impone, e l'immorale il trasgredire, andare oltre i limiti, la poesia si riferisce a questo. Grazie ancora
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: goccia - Lunedì 23 Marzo 2009, 19:55:45
Nel cuore due fuochi
si incendiano
nella mente pensieri
si confondono
alla ricerca di risposte
prive di esistenza
vaga l'animo:
il corpo freme, pulsa,
in gran segreto
trema, si scompone,
cerca l'emozione
la coglie, vi soffre e gode;
le mani impudiche
tra i capelli
si annodano,
gli occhi fermi
ad osservare il vuoto,
domande pervengono
insistenti


è il momento di scegliere...


Non male, il bipolarismo non mi è mai dispiaciuto..sarà forse che è così semplice da ribaltare..
Abbastanza ben strutturata.
Comunque, l'ultima parte..quelle domande che pervengono inesistenti..le hai introdotte semplicemente per rimarcare il significato della poesia?
Detto questo ci sarebbe da filosofeggiare su ciò che è morale ed immorale, scadendo nel relativismo spiccilo e non mi pare il caso.
Ciao
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Anfra - Martedì 24 Marzo 2009, 09:13:30
Non male, il bipolarismo non mi è mai dispiaciuto..sarà forse che è così semplice da ribaltare..
Abbastanza ben strutturata.
Comunque, l'ultima parte..quelle domande che pervengono inesistenti..le hai introdotte semplicemente per rimarcare il significato della poesia?
Detto questo ci sarebbe da filosofeggiare su ciò che è morale ed immorale, scadendo nel relativismo spiccilo e non mi pare il caso.
Ciao

Ti ringrazio, ed avere da te un commento positivo... sai è strano... non so se non hai letto bene ma dico domande insistenti non inestitenti per ribattere il concetto del pensiero tormentato...
un caro saluro
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: goccia - Giovedì 2 Aprile 2009, 13:08:30
..beh Anfra..io dico ciò che penso..e questa mi è piaciuta.
Un caro saluto anche a te  :)
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: vajmax - Lunedì 6 Aprile 2009, 11:01:32
Si dovrebbe dire: La morale, perché il morale indica soltanto lo stato d'animo, anche se, occorre dire, le due realtà sono interdipendenti e non a caso hanno lo stesso nome.
Occorre sempre definire ciò che s'intende per "morale", prima di accostare dicotomie allo scopo di chiarire i ruoli di entrambe le opposte e complementari polarità analizzate, come è questo il caso, nell'analisi effettuata tra la morale e l'immoralità che le si oppone.
La morale è, per me e per la concezione metafisica e universale data al termine, costituita dall'intrusione illegittima del sentimentalismo individuale, delle persone o dei popoli, nei principi universali dell'esistenza. Significa che i principi sui quali si costruisce la manifestazione della realtà non dovrebbero avere relazioni con i punti di vista, limitati e umani, delle visioni, particolari e convenienti della vita, che hanno i diversi popoli alle diverse latitudini del pianeta. Se questi principi definiscono gerarchie di valori, dipendenti dal loro grado di prossimità al Centro dal quale scaturisce la vita, non è dato all'uomo indicare la qualità di questa gerachia in funzione dei propri particolari sentimenti, colore della pelle, colore della autovettura parcheggiata fuori dal colore della villa, altezza della chiesa, colore delle pupille, conto in banca, abilità nel mettere rime in fila tra loro. Se tutto si muove incessantemente ciò è dovuto al principio universale che obbliga questo tutto al movimento e che, essendo un principio legiferante e causa del movimento, al movimento non partecipa non potendosi muovere a propria volta, pena la morte del tutto. Se l'uomo attribuisse una particolare valenza a questo muoversi, stabilendo, per esempio, che solo i bianchi possono muoversi in libertà e senza costrizioni, allora questo principio si corromperebbe trasformandosi in principio "morale" stabilito dalla maggioranza di una comunità degradata spiritualmente. Ciò che è moralmente accettabile e addirittura desiderabile per un popolo può essere infamante per un altro popolo. Non è quindi la morale che caratterizza con certezza la qualità di un principio, ma la sua purezza nell'aderenza alla legge naturale e incorrotta stabilita dai principi universali dell'esistenza. Principi che quando definiscono un alto e un basso non mettono il colore della pelle, su quella scala, ma solo l'amare e l'odiare.
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: vajmax - Lunedì 6 Aprile 2009, 11:48:28
"Bipolarismo" non è il corretto modo di chiamare un principio universale che si esprime attraverso il contrasto di due aspetti, che si oppongono tra loro per trasformarsi in una complementarità su un piano più elevato di osservazione, al fine di compendiarsi nell'unificazione in uno stesso principio dal quale la divisione è sorta. Tutta la manifestazione della realtà relativa è modulata dagli opposti che danzano cercando l'unità, e questa coreografia non è semplice  e "facile da ribaltare". Essa contiene il tutto sia nel semplice di ogni sua parte, che nel molteplice dell'insieme, e segue leggi universali che dovrebbero far tremare le ginocchia a coloro che presumono di averle capite senza nemmeno aver idea di cosa si tratti in realtà. La supposizione non è la visione del vero, ed è il più grande ostacolo alla comprensione delle leggi universali sulle quali l'universo procede nella sua ricerca di perfezione.
Sistole e diastole, espirazione e inspirazione, buio e luce, sopra e sotto, dentro e fuori, alto e basso, silenzio e suono, destra e sinistra del camminare che cerca sempre diverso e nuovo equilibrio per essere... sono le pulsazioni e il respiro vitale che si esprime in una totalità che, per essere tale, deve contenere tutte le possibilità che devono avere una opposizione. È così che la vita procede e chi vede come "estrema semplicità" tutto questo non potrà mai capire la complessità di una regola così libera da comprendere se stessa insieme alla propria eccezione, allo scopo di rappresentare la Libertà non relativa dalla quale il tutto deriva e verso la quale il tutto va.
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Anfra - Lunedì 6 Aprile 2009, 15:45:55
Scusa la domanda ma hai letto solo il titolo del post o anche la poesia???
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: vajmax - Lunedì 6 Aprile 2009, 19:18:44
Se ti poni il problema di dover scegliere tra la moralità e l'immoralità, allora dovresti prima prestare attenzione alla possibilità di essere educata, nelle relazioni col prossimo: è obbligo che sta dalla parte del garbo che io ho avuto con te. Avresti dovuto mostrare da cosa hai dedotto che non ho letto la tua poesia, e di seguito farmi notare le incongruenze del mio dire rispetto al tuo. Cavartela con una domanda che irride indica solo che sai bene da che parte stare, e che la scelta tra i due poli l'hai già fatta. La conseguenza è che la tua poesia è soltanto una falsificazione d'intenti.
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Anfra - Martedì 7 Aprile 2009, 08:32:51
Se ti poni il problema di dover scegliere tra la moralità e l'immoralità, allora dovresti prima prestare attenzione alla possibilità di essere educata, nelle relazioni col prossimo: è obbligo che sta dalla parte del garbo che io ho avuto con te. Avresti dovuto mostrare da cosa hai dedotto che non ho letto la tua poesia, e di seguito farmi notare le incongruenze del mio dire rispetto al tuo. Cavartela con una domanda che irride indica solo che sai bene da che parte stare, e che la scelta tra i due poli l'hai già fatta. La conseguenza è che la tua poesia è soltanto una falsificazione d'intenti.

Parli bene, molto bene, complimenti... ma nella poesia descrivo un momento.. il momento della scelta, e il dubbio la confusione... cosa fare, ecco perchè ti chiedevo se l'hai letta, perchè da quello che mi ha detto prima hai dato il tuo signifato di moralità e immoralit,à senza però dire cosa pensavi della poesia in se.
Certo che ho già scelto visto che la poesia si riferisce al 19 marzo e se non sbaglio siamo al 7 aprile.. quindi..., deducevo che te non hai capito nulla della poesia ma ti eri fermato solo al titolo.
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: vajmax - Martedì 7 Aprile 2009, 10:12:02
Quindi, secondo te, una scelta tra il bene e il male la si effettua sempre in una settimana? Io ti ho fatto un regalo speciale, ti ho detto cos'è la morale e quali sono le imperfezioni sentimentalistiche che la distinguono e non ne fanno un porto sicuro. Te l'ho detto perché ho visto dalla tua poesia che non te lo sei mai chiesta. Tu intendi per morale le prescrizioni religiose e bigotte, e per immorale il vivere liberi da costrizioni. Non è e non deve essere così. A te interessa che ti si dica: Ma che brava poetessa!... e nulla ti frega di ciò che scrivi, pensando che gli altri siano tutti stupidi, e disattenti al senso che sta dietro l'imbroglio che il tuo ego intesse, tronfio di sé. Auguri, allora.
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Anfra - Martedì 7 Aprile 2009, 11:12:12
Bene bravo.. hai capito chi sono!!!! ahahaha  ;D ;D ;D :P :P :P ;) ;) ;) ;)

Per me il morale sono tutte le regole, le costrizioni, i falsi moralismi dettati dalle religioni e dalla stessa società, tutto ciò che è società, la gerarchia, è tutto morale, mentre tutto ciò che è al di fuori di regole è immorale, essendo io cristiana, ma anche logista e amante delle scienze, mi trovo spesso a far fronte a delle scelte, a delle domande che non mi porrei nel momento in cui fossi o solo cristiana o solo studente in scienze, ma visto che sto nel bel mezzo mi tocca sciegliere e spesso mi sento come quelli del limbo di Dante che non scelgono, perchè loro non scelgono mai, io scelgo un pò l'uno un po l'altro, quasi per fare tutti contenti.
Non considero gli altri stupidi, nemmeno mi pongo la domanda, siamo tutti figli della stessa madre e dello stesso padre e tutti nasciamo e moriamo nello stesso modo, tutti diventiamo osse e polvere, quindi perchè dovrei dire se uno è più o meno stupido di me, credo che ogniuno ha a suo modo un valore intrinseco, perchè è uomo e come tale va rispettato, l'intelligenza c'è chi ha avuto la possibilità di coltivarla, chi no, quindi non mi faccio maestra di nessuno, nemmeno di me stessa.

Ripeto credo che tu non abbia capito la poesia che si riferisce ad un solo istante e non sapere che fare, essere sospesi nel vuoto e provare paura, quella paura che ti accompagna sino al momento della scelta, che dopo che scegli tutto ti è più chiaro e forse ti penti, forse no, ma ormai hai scelto la strada e tornare indietro non si può.

Non mi definisco uno letterata anche perchè credo che chi parla come parli tu, dovrebbe essere un pò più umile, e scusami non voglio offenderti o offendere il tuo dotto, ma penso che non hai capito tu nulla e scusami se lo penso, butti giudizi senza chiederti chi c'è dietro che ti parla e perchè ti ha posto questa domanda.

Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Anfra - Martedì 7 Aprile 2009, 11:13:13
Dire parole difficili ti cambia la vita? Dare spiegazioni filosofiche il tuo animo ne gode?
Penso di no, non pensare che non sappia parlare come fai te o che non sappia definire bene dei concetti, perchè se parlassi delle mie materie ti troveresti in serie difficoltà, ma per tua fortuna ho frequentato corsi di psicologia umana e ho studiato dei filosofi, perdono tutta la vita a dire delle vere stronzate del tipo: il gioco è un attività ludica, ma attenzione ludico cosa significa? ma guarda caso significa proprio gioco, allora mi perdo nella mia logica dicendo, ma queste persone non potevano stare meglio ad osservare un fiore e scoprire in quel fiore la vita e il suo significato? Invece di perder tempo a dare definizioni sceme come questa e milioni di altre?
Ma purtroppo penso che forse l'intelligenza media del tempo non arrivava oltre i loro occhi... perchè oggi credo almeno spero definizioni di questo rango non se ne danno più, anche un bambino di prima elemantare oggi ti da definizioni più concrete e sensate.
Scusami per lo sfogo ma come vedi credo che conosco bene la moralità dall'immoralità che poi era un semplice gioco di parole che in poesia è assolutamente permesso.

Un Caro saluto.
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Chiara Catanese - Martedì 7 Aprile 2009, 12:52:26
Butto l'occhio sulla discussione...in particolare sul tuo ultimo post...e mi dispiace sinceramente che tu non abbia evidentemente avuto professori in grado di introdurti alla bellezza, alla meraviglia, all'importanza della filosofia, Anfra.
E di farti capire che scienza e filosofia non sono agli antipodi, come sembri credere.
E che avessi avuto modo di comprenderla e amarla un po' , avresti un aiuto in più per mettere ordine fra i tuoi pensieri e anche, sai, mirabili strumenti per orientarti nel terreno su cui ora ti dibatti, ovvero il tema di immorale/morale che ti è tanto caro...
E sapresti vedere l'universale e il meraviglioso nelle piccole cose e non la banalità...

Ma non vorrei andare OT...men che meno voglio attaccarti, spero mi capirai...ma francamente -posso dirlo?- mi da un po' fastidio leggere certe...come dire...cose limitative della realtà , profondamente distorte (o dovrei usare le tue parole e dire "stronzate"? ;D del resto se sono stronzate le cose che dicono i grandi pensatori...immagina cosa siano le nostre...è una provocazione!! ;D)

La poesia l'ho letta. Mi piace il tema, c'è una buona intuizione dietro.
Nel complesso la trovo molto carina. Sinceramente non mi piace molto in particolare l'immagine del corpo in quanto a forza espressiva, originalità delle immagini non è esemplare...Non è poi molto immediata, ma magari si tratta del tuo stile...Mi piace l'attacco e la chiusa.

Io mi sentirei di darti un consiglio: fai più attenzione quando scrivi. Leggendo i tuoi post, ci sono molti errori di ortografia e non c'è agilità e cristallina coerenza nel filare del discorso...come se buttassi giù quello che ti viene in mente senza organizzarlo e fare attenzione... Secondo me dovresti fare più attenzione e curare la costruzione del periodo.

Just my two cents ;)
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Anfra - Martedì 7 Aprile 2009, 13:02:25
In effetti sono così è logico che butto giù ciò che penso, senza andare ad organizzarlo lo dovrei leggere mille volte e non  sto facendo un compito da consegnare ad un professore.

Ti sembra banale capire l'importanza della vita guardando solo un fiore? é proprio questo il punto che i filosofi cosa guardano? danno regole basandosi su cosa? Prendi Freud che dice che la sessualità parte nel piccolo già allantando al seno materno, ma è una cosa abbastanza semplice da capire, perchè siamo si uomini, ma anche animali dotati di istinto,siamo parte di una natura che ci comprende nel suo ciclo complesso, (quindi l'istinto esiste e c'è anche quando uno viene alla luce...) tutto questo è un contro senso o sono io che sono troppo logista e quindi mi sembra tutto semplice e naturale o sono loro che non hanno capito un tubo della vita, nella sua forma esistenziale, e ripeto esistenziale.

Ritornando al discorso poesia, quando si è di fronte ad una scelta il corpo ne risente in vari modi perchè il cervello lavora e porta imput alle vari parti, chi trema chi ha dolori, chi perde l'appetito chi ha voglia di rimettere, chi ha mal di testa, chi si accascia sul letto e tante altre forme di dolori in varie zone del corpo tutto dovuto ad uno stress psicofisico, o sbaglio?
ciò che ho voluto dire è legare quel momento particolare ad una sensazione estremamente forte che ti rende inconsapevole ma intanto avevo perdita di sonno e il pensiero fisso su: cosa faccio?
Ma perchè pensate di essere maestri, perchè non vi riducete a vivere semplicemente la vostra vita lasciando si il vostro segno, ma con molta più umiltà senza affondare gli altri?
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Chiara Catanese - Martedì 7 Aprile 2009, 13:48:46
Vedi... a me da fastidio che ti metti a sindacare su una cosa senza conoscerla.


Non mi sembra banale "capire l'importanza della vita guardando solo un fiore"... sai che i presocratici sono partiti nelle loro riflessioni dall'archè, ovvero dal principio, proprio osservando il mondo e cogliendo quel principio via via nell'acqua, nell'aria, nel fuoco ecc ?

Vuoi dire che tutto quanto dicono i filosofi è troppo semplice?
Beh, ma allora o hai una mente straordinariamente filosofica o al contrario banalizzi le questioni...fermandoti alla superficie. Non dico che è colpa tua. Ci sono professori che davvero fanno così e agli alunni danno quest'approccio, quindi che colpa ne hanno quei poveri ragazzi, che già non sono interessati alla speculazione? Prendono per buona la spiegazione più semplice e via. Che importa poi se si perdono l'intera portata di un pensiero/di un autore e non stanno facendo filosofia ma lezioni per giunta fatte male??

Mi citi Freud che in realtà è più da ascrivere alla psicoanalisi...e ne è il fondatore...ma vabbeh...ecco, tu fai un'osservazione che è pure legittima, però di tutto quello che Freud rappresenta vai a citare il bimbo allattato... taci su tutta la sua impalcatura teorica che è più di questa proposizione, ma è un'indagine e una spiegazione della psiche, che connette l'impulso sessuale con i comportamenti, oltre all'emergere dell'inconscio (vabbeh, detto in soldoni)
Non significa che si debba prendere per Vangelo, per carità (poi un atteggiamento simile è quanto di più lontano dalla filosofia) -non a caso sono nati indirizzi alternativi, vedi Jung- ma in ogni caso non si può non ammettere quale importanza abbia avuto ed abbia.
Se dici così, vedi, banalizzi e fai capire che non c'hai capito niente (scusa il gioco di parole)

I filosofi poi non danno regole, vorrei sapere questa dove l'hai letta.
Già questo fa capire che non ne mastichi...e scusami ma la filosofia è appunto ricerca quindi non da regole...oppure dovresti spiegarti meglio/non ho capito bene cosa vuoi dire.

Hanno capito poco della vita nella sua forma esistenziale? Esistenzialismo?
O vuoi dire nell'accezione scientifica? (che l'uomo è anche istinto)
Beh, e chi pensi che l'abbia capito e quando?
Sai che la medicina si è sviluppata a partire dalla filosofia? Ogni cosa è nata dalla filosofia dato che essa è pensiero e ricerca.
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Chiara Catanese - Martedì 7 Aprile 2009, 13:54:34
P.S.= Non c'entra consegnare il compito al professore, neanch'io faccio così, semplicemente se vuoi esprimerti, deve essere tua cura farlo chiaramente in modo che chi ti legge possa capirti.
Tra l'altro il linguaggio scritto è diverso da quello parlato appunto perchè permette maggiore riflessione e approfondimento...se scrivi qui come se parlassi al volo ti perdi un'importante occasione anche di mettere ordine fra le tue idee e di migliorare la scrittura.
Oriana Fallaci scrive: "Il linguaggio parlato è per sua natura sciatto e impreciso. Non dà tempo di riflettere, di usar le parole con eleganza e raziocinio, induce a giudizi avventati e non fa compagnia perché richiede la presenza di altri. Il linguaggio scritto, al contrario, dà tempo di riflettere e di scegliere le parole. Facilita l'esercizio della logica, costringe a giudizi ponderati, e fa compagnia perché lo si esercita in solitudine. Specialmente quando si scrive, la solitudine è una gran compagnia."

Aggiungo...ho visto più volte che ad un'osservazione che ti hanno fatto hai risposto addossando tutte le "colpe" all'interlocutore. Ma sapersi mettere in discussione è un bene e a volte (spesso) è utile.
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: vajmax - Martedì 7 Aprile 2009, 14:32:08
Quando si tende la mano si deve sapere che si può essere fraintesi e non capiti. Quando si tende la mano non devono interessare i risultati, ma solo che è stato importante offrire un aiuto. Importante per me. Accettarlo e comprenderlo è facoltà tua, e non è sotto la mia responsabilità. Stai serena.
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Alessio J - Martedì 7 Aprile 2009, 14:38:57
...AMEN

Il Signore sia lodato. Sempre sia lodato  :D
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Anfra - Martedì 7 Aprile 2009, 18:12:22
innanzi tutto ringrazio Alessio e capisco bene il suo amen, A chiara vorrei dire ma secondo te io non so che Freud è il padre della psicoanalisi? é logico e anche stupido pensare che io debba mettere tutto il mio bagaglio culturale alla mercè di tutti, per quanto riguarda il fatto del discorso scritto ripeto non ho il tempo, non sono una pensionata che sta li ore e ore al pc a scrivere due parole, come mi viene butto, è più semplice per me e per gli legge, non sto facendo un romanzo o un libro cui devo prestare attenzione se ho utilizzato o no il giusto verbo, sto solo rispondendo ad una richiesta.

Dicevo che i filosofi danno regole teoriche ed è assolutamente falso che filosofia e scienza vadano a braccetto, la ricerca nasce dalla matematica legata all' ecologia e non certo dalla filosofia....
Per esistenzialismo intendo il termine di uomo nel suo concetto fisico, mentale e psichico quando si capisce che è tutto li in un itersecazione dei tre concetti allora s'è capito tutto, ma fin quando ci fermeremo a studiarne solo uno senza conoscere l'altro della vita se ne conosce solo una parte ristretta.

A Vajmax volevo solo dire che penso che tu debba conoscermi meglio e forse imparerai tanto da me... non il contrario

Con questo chiudo il post.

Anfra
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: vajmax - Martedì 7 Aprile 2009, 18:37:43
Ho aprezzato molto il commento ponderato, acuto e niente affatto irridente di Alessio J il quale è riuscito, in una breve e appassionata espressione tonta, a racchiudere tutto ciò che lui è e non è. Si è ciò che si sa, ma si è anche ciò che si ignora, soprattutto quando lo si ignora contenti di star bene così. Per il resto ammetto che ho molto da imparare, io sono solo un contadino e l'essere abituato a dialogare con gli animali selvatici non aiuta, anche se sembra che i pettirossi mi capiscano meglio di quanto non faccia la maggior parte delle persone. È raro incontrare individui che si esprimono maldestramente come fa Anfra, in una sequela continua di errori gravi di grammatica e di sintassi, al punto che mi riesce difficile credere sia andata a scuola, dopo le prime cinque classi elementari. Sono davvero colpito dallo scarso livello scolastico che si incontra, a volte, nella scuola di oggi, ma pur sapendo che la cultura, nozionistica e frammentata, poco aiuta a capire la vita, non posso non notare il modo nel quale Anfra ha diviso la natura umana, non considerandone la parte essenziale, centrale e spirituale, regno delle intenzioni. Questo ignorare l'ha condotta a sbagliare persino il titolo della poesia (si fa per dire)...
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: vajmax - Martedì 7 Aprile 2009, 20:25:39
Anfra si è concessa di sbagliare nello scrivere la sua firma, perché Dante scrisse "virtute", e non virtude. Sospetto addirittura che Anfra sia scritto sbagliato e che il suo vero nome sia "Infra"...  ;D
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Alessio J - Martedì 7 Aprile 2009, 21:55:29
Gentilissimo Signore dell'Amen, dal nick che la dice lunga sull'esperienza culturale sfoggiata nei pochi ma interessanti post in questo forum (Vajmax), voglio condividere con Lei un detto che ha molto a che fare con l'argomento intrattenuto dalla Signora Anfra ( tra il morale e l'immorale ) e con la Sua stessa ammissione dell'essere contadino. Mio nonno, agricoltore ruspante e fattore di una grande azienda agricola, ogni volta che voleva dare una lezione di morale ai suoi subalterni, colleghi o amici, osava menzionare questo detto toscano del quale voglio renderLa partecipe:  "quando voglio parlare con un bischero me lo prendo in mano".

Certo di avere altre Sue preziosissime delucidazioni sulla Sua immensa cultura e sui suoi discorsi filosofici con i pettirossi sul come è venuta all'esistenza la terra, Le invio i miei più cordiali saluti

Alessio J
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Chiara Catanese - Martedì 7 Aprile 2009, 22:07:35
Che dire, Anfra... Francamente mi chiedo cosa ci stai a fare su un forum se
1) Non ti interessa farti capire dato che scrivi malamente (per usare un cordiale eufemismo)
2) Non ti interessa il confronto e prendi ogni cosa che ti dicono come un attacco personale e un affronto alla tua immensa erudizione...che ci hai mostrato ;D

Che tu sia qui per illuminarci tutti, come del resto fai intravedere neanche tanto velatamente in conclusione del tuo post? ???

Ma contenta tu...!! Come diceva Vajmax io c'ho provato!

Spero un giorno guarderai la luna e non il dito

CiaoCiao!
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: goccia - Martedì 7 Aprile 2009, 23:07:03
..Anfra..tu confondi lo scientismo con la scienza..il pensiero ingabbiato con la filosofia..
Vanno sì a braccetto, come dici tu..dall'una scaturisce l'altra..sono entrambe passione per il sapere, e senza una delle due non potrebbe stare in piedi l'altra.
Aristotele fra tutti dovrebbe renere bene l'idea.
Sono entrambe scienze..ed è anche un po' impreciso citar la scienza senza accompagnarla con un'altra parola..scienza pedagogica, scienza antropologica, scienza matematica, scienza filosofica..
Lo sono tutte, perchè tutte hanno in grembo i principi della teoria e della pratica e quindi del pensare e dell'agire..
Non è davvero stupido osservare un fiore per comprendere (per quanto ci è dato saperlo) la vita..non siamo poi così dissimili da esso.
Veniamo da un seme, siamo stati "coltivati" in un grembo, subiamo le intemperie della vita e così via..
Detto questo, mi dispiace vedere come tu ancora una volta non riesca ad accettare i pareri altrui..se non mi sbaglio avevi scritto in un post che eri cambiata..e quindi?
Con ciò, non ti sto criticando, ti sto semplicemente invitando a fare una discussione serena con gli altri autori del sito.
Buona serata
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: vajmax - Mercoledì 8 Aprile 2009, 07:36:26
Caro Alessio, io non ho fatto morale, ma ho spiegato cos'è la morale. Mi saluti suo nonno, al quale lei sarà tanto affezionato dal momento che la teneva così spesso in palmo di mano.  ;D ;D ;D
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Anfra - Mercoledì 8 Aprile 2009, 08:43:17
Ho aprezzato molto il commento ponderato, acuto e niente affatto irridente di Alessio J il quale è riuscito, in una breve e appassionata espressione tonta, a racchiudere tutto ciò che lui è e non è. Si è ciò che si sa, ma si è anche ciò che si ignora, soprattutto quando lo si ignora contenti di star bene così. Per il resto ammetto che ho molto da imparare, io sono solo un contadino e l'essere abituato a dialogare con gli animali selvatici non aiuta, anche se sembra che i pettirossi mi capiscano meglio di quanto non faccia la maggior parte delle persone. È raro incontrare individui che si esprimono maldestramente come fa Anfra, in una sequela continua di errori gravi di grammatica e di sintassi, al punto che mi riesce difficile credere sia andata a scuola, dopo le prime cinque classi elementari. Sono davvero colpito dallo scarso livello scolastico che si incontra, a volte, nella scuola di oggi, ma pur sapendo che la cultura, nozionistica e frammentata, poco aiuta a capire la vita, non posso non notare il modo nel quale Anfra ha diviso la natura umana, non considerandone la parte essenziale, centrale e spirituale, regno delle intenzioni. Questo ignorare l'ha condotta a sbagliare persino il titolo della poesia (si fa per dire)...
Giusto per dirti che studio in una delle facoltà più difficili dell'università del grande salento mio caro dottore io so tutto...
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Anfra - Mercoledì 8 Aprile 2009, 08:45:17
Anfra si è concessa di sbagliare nello scrivere la sua firma, perché Dante scrisse "virtute", e non virtude. Sospetto addirittura che Anfra sia scritto sbagliato e che il suo vero nome sia "Infra"...  ;D

In effetti avevo il dubbio ma ho fatto un copia incolla da internet quindi la colpa non è mia...
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Anfra - Mercoledì 8 Aprile 2009, 08:54:08
..Anfra..tu confondi lo scientismo con la scienza..il pensiero ingabbiato con la filosofia..
Vanno sì a braccetto, come dici tu..dall'una scaturisce l'altra..sono entrambe passione per il sapere, e senza una delle due non potrebbe stare in piedi l'altra.
Aristotele fra tutti dovrebbe renere bene l'idea.
Sono entrambe scienze..ed è anche un po' impreciso citar la scienza senza accompagnarla con un'altra parola..scienza pedagogica, scienza antropologica, scienza matematica, scienza filosofica..
Lo sono tutte, perchè tutte hanno in grembo i principi della teoria e della pratica e quindi del pensare e dell'agire..
Non è davvero stupido osservare un fiore per comprendere (per quanto ci è dato saperlo) la vita..non siamo poi così dissimili da esso.
Veniamo da un seme, siamo stati "coltivati" in un grembo, subiamo le intemperie della vita e così via..
Detto questo, mi dispiace vedere come tu ancora una volta non riesca ad accettare i pareri altrui..se non mi sbaglio avevi scritto in un post che eri cambiata..e quindi?
Con ciò, non ti sto criticando, ti sto semplicemente invitando a fare una discussione serena con gli altri autori del sito.
Buona serata

Rispondo ad una tua frase io non detto che la filosofia non è scienza, ma non mi venire a dire che la scienza nasce dalla filosofia ma è il contrario... tutto qua.
Io non dico di non apprezzare i pareri degli altri, ma non mi sembra giusto che si fanno maestri di cosa? cosa vogliono insegnarmi perchè usano parole e immagini che sinceramente non mi interessano, io so bene cos'è il morale e l'immorale e lo vedo da questo punto di vista perchè io debbo accettare gli altri e gli altri non accettano me? per il mio vedere delle cose che mi sembra anche più ampio del loro...

Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Anfra - Mercoledì 8 Aprile 2009, 08:59:00
Che dire, Anfra... Francamente mi chiedo cosa ci stai a fare su un forum se
1) Non ti interessa farti capire dato che scrivi malamente (per usare un cordiale eufemismo)
2) Non ti interessa il confronto e prendi ogni cosa che ti dicono come un attacco personale e un affronto alla tua immensa erudizione...che ci hai mostrato ;D

Che tu sia qui per illuminarci tutti, come del resto fai intravedere neanche tanto velatamente in conclusione del tuo post? ???

Ma contenta tu...!! Come diceva Vajmax io c'ho provato!

Spero un giorno guarderai la luna e non il dito

CiaoCiao!


Sospetto addirittura che Anfra sia scritto sbagliato e che il suo vero nome sia "Infra"...  Questo non è offendere..?
A vajmax, volevo solo dire, parli con un perito agrario e non prendermi per i fondelli dicendomi che sei contadino di che? Di pomodori? Io ho lavorato con i contadini e sono la stragrande maggioranza analfabeti, se avrebbero una cultura non farebbero ciò che fanno... e poi l'italiano è una delle lingue più difficili esitono un sacco di parole le dobbiamo per forza utilizzare tutte? Io sono del parere che per rendere leggibile una cosa e non noiosa sia necessario semplificare le frasi
e poi scusate ma a me che importa di ciò che pensi tu sul morale e l'immorale io ho postato la poesia semplicemente per un parere come quello che mi fece frammento di stile di composizione e basta. Ciò che pensate di cosa sia il morale o l'immorale fa parte di un bagaglio culturale che ci portiamo dietro ma che a me personalmente non mi frega niente. Ogniuno pensa a suo modo, ogniuno agisce a suo modo e tutti sono liberi di fare ciò che vogliono, per quanto mi riguarda non mi interessano i pensieri filosofici e stupidi a mio parere e ripeto a mio parere, che qui mi avete postato, io vedo solo la scienza come unità di base che predilige su tutto, la filosofia ne è solo una parte che però non mi dice assolutamente nulla.
Ah volevo ricordare che in italiano a scuola ero anche abbastanza brava.
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Anfra - Mercoledì 8 Aprile 2009, 09:05:52
Potete chiudere sto post per favore bloccatelo quando dovete farlo non lo fate? redazione.... aiuto!!!
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: vajmax - Mercoledì 8 Aprile 2009, 09:21:31
Anfra scrive:
Io ho lavorato con i contadini e sono la stragrande maggioranza analfabeti, se avrebbero una cultura non farebbero ciò che fanno... e poi l'italiano è una delle lingue più difficili esitono un sacco di parole le dobbiamo per forza utilizzare tutte? Io sono del parere che per rendere leggibile una cosa e non noiosa sia necessario semplificare le frasi

Io sono un contadino, e sono colui che lavora il più ampio pezzo di terra di questa rocciosa parte del paesello montano in cui vivo, su monti che mi ospitano abbastanza malvolentieri, piantati a lato del lago di Como. Sforzati di crederlo, come io faticherò a credere che tu frequenti l'università, dal momento che non conosci nemmeno le declinazioni dei verbi. E non venirmi a dire che è colpa della magnifica terra salentina, culla della mia amata nonna, la quale si esprimeva splendidamente bene, pur non avendo studi raffinati sulla schiena. Ti saluto senza antipatia, perché io detesto la cultura e non commetterò l'errore di credere che tu valga poco solo per il fatto che non hai in animo d'imparare le auguste e ipocrite leggi del bell'esprimere cattiverie melense. Stai bene e in serenità d'animo, perché la vita è dura per tutti, ma per una donna è implacabile, e occorre batterla con intelligenza, anche se questa non sarà supportata da belle e inette frasi. ;)
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: Anfra - Mercoledì 8 Aprile 2009, 11:17:26
Signore io so tutto... guarda...


Modo condizionale

Presente

io avrei
tu avresti
egli avrebbe
noi avremmo
voi avreste
essi avrebbero
 
Non sto dicendo che è colpa della mia terra faccio volontariato proprio per valorizzare la mia terra ne sono molto affezionata e qui lo sanno, infine gli errori grammaticali ci possono essre per la fretta di scrivere e senza rileggere, perchè come vedi non ho tempo di stare dietro a certe cose, io studio ho una mia vita e lavoro.
Vuoi ke ti mando il libretto universitario...?
Ed ora smettila di sentirti metterti su un piedistallo vali meno di niente, c'è un proverbio nostro che dice ciunca sulu se vanta su pasulu nu cunta, cioè chi si vanta da solo non vale un fagiolo, passo e chiudo.
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: vajmax - Mercoledì 8 Aprile 2009, 11:58:38
Se c'è un "se" davanti, allora si scrive così:

se io avessi
se tu avessi
se egli avesse
se noi avessimo
se voi aveste
se essi avessero

ma so che il tuo è un modo comune di esprimersi nella tua magnifica terra e lì non costituisce errore. Io adoro la Puglia, sono stato allevato dalla mia nonnina che era pugliese e ancora oggi mangio e penso pugliese.
In ogni caso io non mi sono vantato di nulla, ho solo demolito il tuo di vanto, e non sono tra coloro che pensano che i nemici dei miei amici sono miei amici, né il contrario. Quindi non pensare che il prendere di mira te equivalga a innalzare me. Siamo sulla stessa barca, solo che io sono più "navigato" e il timone sta più volentieri in mano mia, anche se la rotta non sarà, per questa ragione... più sicura... ;)
Titolo: Re: TRA IL MORALE E L'IMMORALE
Inserito da: goccia - Mercoledì 8 Aprile 2009, 15:07:30
Mi vedo costretta a chiudere il topic a questo punto.
Buona giornata