la satira che ruba la risata
dovrebbe bombardar a mio parere
a destra e manca indisturbata
colpendo l'arroganza del potere
oppur meschinità che quotidiane
circondano la vita d'ogni giorno
dicendo le cose chiare e piane
con foga, senza girarci intorno
ma se parli solo dei tuoi frutti
diventa poi pesante la lettura
e l'arroganza di giucare tutti
è cosa assai poco opportuna
perciò con Zima sono solidale
dilettaci con altri argomenti
strappando una ghignata magistrale
ci farai senz'altro più contenti!
anch'io con un sorriso.... aderente... e perdono se non è corretto il mio arruffato sonetto...
:)
con lacrime da versare nello scolo...
Ma io qua sono l'unica che odia le rime???
non si può credere che la regina
Elisabetta voglia farti fuori
lei è imparziale e tanto carina
e per il sito usa i suoi due cuori
non sarà forse che nel tuo rimare
a qualche regoletta contravvieni
e che poesia non sia solo parlare
del sito e degli amici che rinvieni?
io dico che sarebbe proprio bello
se di ciò che hai in cuore tu parlassi
nessuno ti darebbe del monello
camminerebbe attento sui tuoi passi
porgendoti se lacrimi l'ombrello
se ridi, caramelle anzicchè sassi! :)
Se Zima accetta, io la sfido in una poesia ermetica a due mani, da cavaliere passo la prima mano a lei, dopo interverrò io.
Penso di non averla messa troppo in imbarazzo, dal momento che cimentarsi con me anche in metrica avrebbe sicuramento messo in crisi anche Montale. Credo di avere l'inibizione a passare da Pieve di Soligo, perchè mi dicono che lì abita uno dei più grandi poeti ermetici moderni, certo Andrea Zanzotto, il quale ha osato - udite! - cimentarsi persino nel sonetto che è territorio esclusivamente mio.
I versi sciolti, ermetici o meno, per quanto bene siano scelte le parole, non hanno una tale musicalità, sono semplicemente pensieri buttati giù in un momento di particolare disposizione dell’animo, più simili a prosa che a poesia. Il sonetto, e la poesia in metrica in genere, è invece matematica, come la musica che, all'interno delle battute, contiene note la cui somma deve dare un certo valore affinché, il suono prodotto dallo strumento, sia una gradevole melodia e non solamente un rumore stonato.
mi prendo questo spazio autogestito
per raccontar di quello che si vede
andando un poco a zonzo per il sito
-anche se in versi è questa la sua sede-
perchè di certo misurar due rime
col metro giusto è un gioco da ragazzi
lo faccio io, e senza mille stime
non è un lavoro che mi manda ai pazzi
dicevo:
girellando per questo luogo ameno
mi sono ritrovata a un tratto in cielo;
da una nuvola non ho fatto a meno
d'origliar crocetti, ma solo un pelo
parlava col suo angelo custode
pover'uomo, di quanto è sfortunato,
per non aver tessuto troppa lode
si trova un po' da tutti bistrattato
ma dico io Crocetti che fatica
quando du rime in fila dan l'ardire
di polemizzar pure su una mica
possibile non c'hai niente da dire?
rido una volta o ride la tua amica
ma dopo pure il riso va a finire
cambia argomento, parla dello stato
col cuore te lo dico: c'hai stufato!!
con simpatia, ma senza discostarmi troppo dal vero...
mettere due endecasillabi insieme non è una gran fatica, ma la poesia la fa quello che si dice.
A Crocetti, se leggerà, lo invito a duettare ;D