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Discussioni in corso => Discussioni generali => Topic aperto da: crepax73 - Mercoledì 31 Marzo 2010, 10:54:36
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Innanzi tutto approfitto per presentarmi mi chiamo Gianluca è un piacere conoscervi.
Mi trovo ad affrontare un periodo in cui a volte mi fermo davanti al mio Moleskine fissandolo per un tempo interminabile e mi ritrovo un foglio bianco senza idee o ancor peggio scrivo qualcosa che rileggendo mi fà inorridire...
Le domande sono queste : Capita anche a voi ? e se vi capita cosa fate solitamente ?
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..e perchè metterti davanti al foglio?...
certo che capita di non avere nulla da dire... almeno in versi...
si aspetta...
non credo che se si ama scrivere.. ci si debba sentire dei cottimisti....
è un bisogno.. perciò lo si assolve quando c'è...
a me capita di scrivere cose così brutte...ma così brutte..
però.. lo scriverle mi fa bene ugualmente....anche se non le pubblicherò mai...
per me lo scopo è questo...
ciao... :)
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Meno male capita...
A volte, paradossalmente, è motivo d'ispirazione.
Lo è stato per molti grandi poeti.
La cacca,invece, quella la faccio tutti i giorni....
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Scusate colpa mia...lungi da me pensare di scrivere una poesia al giorno e per di più forzatamente. Per me come per molti altri la poesia è sentimento e di solito quando ne scrivo una appena dopo mi sento svuotato..(non parlo di cacca Luca ;D....).
Il mio problema è che sento la spinta, sempre poetica si intende ;D, ma è come se fossi bloccato...ringrazio comunque per i consigli che proverò ad adottare.
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Scusate colpa mia...lungi da me pensare di scrivere una poesia al giorno e per di più forzatamente. Per me come per molti altri la poesia è sentimento e di solito quando ne scrivo una appena dopo mi sento svuotato..(non parlo di cacca Luca ;D....).
Il mio problema è che sento la spinta, sempre poetica si intende ;D, ma è come se fossi bloccato...ringrazio comunque per i consigli che proverò ad adottare.
Non devi che aspettare ;)
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Innanzi tutto approfitto per presentarmi mi chiamo Gianluca è un piacere conoscervi.
Mi trovo ad affrontare un periodo in cui a volte mi fermo davanti al mio Moleskine fissandolo per un tempo interminabile e mi ritrovo un foglio bianco senza idee o ancor peggio scrivo qualcosa che rileggendo mi fà inorridire...
Le domande sono queste : Capita anche a voi ? e se vi capita cosa fate solitamente ?
Ciao a tutti.. beh credo solo che bisogna aspettare che quel qualcosa ti porti a buttare giù quello che senti..Magari è solo un momento che non sei traportato, non sei aperto con te stesso, con le sensazioni che ti passano accanto...
Magari non potrai scrivere tutti i giorni, ma quando scrivi le belle poesie ti escono, coinvolgenti e di grande spessore.
Quindi, anche se una sera ti viene da scrivere qualcosa, buttale lì le parole, magari rileggendole il giorno dopo qualcosa di meglio arriva... L'importante è che quello che senti, lo scrivi, quello che vivi, lo descrivi.. Almeno questo è lo scopo nostro, svuotarsi l'anima.. Poi pubblichiamo cosa riteniamo più idoneo, per noi...
Il foglio bianco è solo lì che aspetta con calma di essere riempito, ma non ti chiede nulla, sa aspettare!
Ciao
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Direi che è meglio non sforzarsi ;D ;D
A parte le battute tutto viene naturale, quando è il momento si scrive e basta. Capisco Gianluca, devo dire però che il mio problema è spesso non cosa dire ma COME dirlo, la forma è importante altrimenti il senso perde di mordente; su questo aspetto spesso mi areno, in attesa che l'attacco giusto al discorso (o anche l'immagine giusta) si facciano largo nel mucchio confuso dei pensieri. Quoto Amara per il non mettersi davanti al foglio (sia pure l'aristocratico moleskine ;) ), non aiuta anzi si va in paranoia. Quando è, è dopodiché sit pax vobiscum :angel:
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Dilemma spinoso.....in genere se non sono ispirato evito di scrivere....altrimenti finirei con lo scrivere blasfemie poetiche... ;)
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Direi che è meglio non sforzarsi ;D ;D
A parte le battute tutto viene naturale, quando è il momento si scrive e basta. Capisco Gianluca, devo dire però che il mio problema è spesso non cosa dire ma COME dirlo, la forma è importante altrimenti il senso perde di mordente; su questo aspetto spesso mi areno, in attesa che l'attacco giusto al discorso (o anche l'immagine giusta) si facciano largo nel mucchio confuso dei pensieri. Quoto Amara per il non mettersi davanti al foglio (sia pure l'aristocratico moleskine ;) ), non aiuta anzi si va in paranoia. Quando è, è dopodiché sit pax vobiscum :angel:
Concordo con Clodia, per me non sono le idee o le fonti d'ispirazione a mancare, ma spesso la forma. Tantissime volte scrivo pensando di avere un fuoco dentro da trasmettere agli altri, poi però di fronte al foglio bianco mi blocco o scrivo banalità. Quindi a quel punto cancello tutto e lascio perdere, oppure lascio lì quello che ho scritto per rimanipolarlo al momento giusto. Comunque il più delle volte le cose migliori mi vengono di getto, in momenti inaspettati. A volte sto facendo tutt'altro e cerco di memorizzare le parole che ho in mente, perché non posso scriverle. E poi in 5 minuti scrivo senza dover correggere niente. Quando è il momento, le parole vengono bene. Non bisogna forzarsi in nessun caso.
Ciao a tutti
;)
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Se si perde l'ispirazione cosa fare? Ci sono tante cose da fare, tranne che preoccuparsi della sua mancanza, sempre che scrivere poesie non sia una fonte di reddito. Se poi fosse così, cambierebbe poco; se non c'è non c'è. Chissà se esiste il ''viagra della poesia''...
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Se si perde l'ispirazione cosa fare? Ci sono tante cose da fare, tranne che preoccuparsi della sua mancanza, sempre che scrivere poesie non sia una fonte di reddito. Se poi fosse così, cambierebbe poco; se non c'è non c'è. Chissà se esiste il ''viagra della poesia''...
Per me esiste....lo chiamo Faber... ;D ;D
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Diceva, più o meno, Paul Valéry che il primo verso ce lo dà un qualche dio, e che gli altri ci sforziamo di aggiungerli noi.
A me capita così: non sono capace di scrivere niente se, nei momenti più impensati, non ricevo da qualche "entità superiore", o forse dal mio inconscio, l'incipit, che mi impegno a ricordare a memoria (anche se la mia è pessima) fin quando non ho la possibilità di trascriverlo.
A quel punto posso anche mettermi con comodo, in silenzio o accompagnato da una buona musica, a tavolino, per cercare di dare un seguito a quell'inizio.
A volte, avendo il materiale (carta e penna), si può scrivere anche tutta una poesia nei luoghi più svariati, salvo poi integrarla e/o correggerla: la mia recente "Eleonora" è nata interamente sui mezzi pubblici, mentre alcune altre poesie sono state composte nel bagno...
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Salve a tutti, anche io volevo condividere le mie esperienze con voi, dunque intanto volevo rispondere a gianluca, l'ispirazione ci viene data in un particolare momento della giornata, che sia di mattina o di notte non importa, la cosa importante è che quando arriva devi saperla cogliere, a volte mi capita di stare come te davanti a un foglio bianco e non scrivere niente e in altri momenti scrivo di tutto, semplicemente non è che ti manca l'ispirazione ma non era quello il momento adatto, non fartene una colpa, ce l'abbiamo tutti.
Per farti un esempio l'altro giorno ero parcheggiato in un condominio che aspettavo mia madre che era andata da una sua amica; mentre l'aspettavo mi sono messo a guardare un albero, non so perchè, sopra quest'albero spoglio c'era un uccellino, ma io dico ma che me ne frega a me di questo uccellino, ed è in quel momento che la mia mente ha incominciato scrivere versi, e mi è venuta in mente la poesia, non ho scelto io di pensare a certe a frasi ma mi vengono in mente, perchè sono un poeta, ed è un dato di fatto e lo sei anche tu, quindi non ti preuccupare ^^
Io invece, piuttosto che la mancanza di ispirazione mi mancano le possibili metafore ecc... per descrivere quello che ho dentro, l'ispirazione è questa? se ce l'ho allora non avrei problemi a tirarla fuori? secondo me no, di ispirazione ne ho tanta ma semplicemente penso che per quello che voglio dire non ci sono le parole vabbè spero non sia così :D e scusate gli errori ortografici se ne ho fatti è tardi e non ho voglia di rileggere :PPP
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:-[ anche io mi trovo in questa situazione, ma è inutile che mi sforzi a scrivere una poesia ... se non mi arrivano da sole, da dentro è inutile che prenda un foglio bianco,perchè tanto rimarrebbe così.
non mi rimane che aspettare,spesso mi basta pochissimo,anche una piccolissima sensazione.
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Grazie ancora per le risposte...siete stati di aiuto.
Diciamo che le cose vanno meglio quel che mi preoccupava veramente erano le MIE poesie. Cioè quelle che secondo me sono le più belle e sentite. Per intenderci quelle che non posto ma che rimangono a me solamente.
Un in bocca al lupo a chi si trova nella mia stessa situazione...
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Diceva, più o meno, Paul Valéry che il primo verso ce lo dà un qualche dio, e che gli altri ci sforziamo di aggiungerli noi.
Gentile Autore, tu hai sempre una citazione illuminante e per me utilissima! :) Questa di Valéry è a dir poco FANTASTICA, un concentrato di verità.
Sul comporre anche in bagno...Eh, sapessi quanta gente! ;)
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L'ispirazione è a mio avviso un po' come andare a caccia....se aspetti che giungano solo passeri avrai una certa possibilità di sparare a qualcosa...se alla tua lista di prede aggiungi anche beccacce, colombi, cinghiali, daini, lepri...ecc ecc...sicuramente avrai più possibilità di portare a casa qualcosa!!! ::)
Mi scuso per la metafora(violenta)...in pratica quello che voglio dire è che se tu ami scrivere solamente d'amore e in quel periodo non hai niente da dire in quell'argomento..è logico che l'ispirazione sia esule.
Ma le emozioni delle quali parlare ci sono sempre(altrimenti saremmo degli automi)...a volte basta guardare il vemto che soffia fuori alla finestra, basta osservare lo sguardo di un bambino...leggere il giornale e le sue atroci notizie.....basta pensare a una mamma, un papà,a qualche amico che ci vuole bene,al nostro migliore amico a quattro zampe...e perchè no, al nostro idolo, cantante o motociclista che sia!
Certe volte si può fare una bella poesia condita anche su un bel piatto di lasagne.
Spero di esserti stato utile.
Alex.
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Tutti siete stati utili e vi ringrazio. Le cose vanno meglio ora almeno il foglio si colora e qualcosa esce...
@ Axelmen : Io scrivo su tutto (a parte l'amore...) ma condivido in pieno il tuo intervento.
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-La parola ispirazione, è troppo grande per me. Io, sono
solo una "nonna" che adora scrivere, lo faccio da quando ero
piccina, che trova nella scrittura una compagnia, e, la
possibilità di alleggerire giornate non sempre facili da gestire.
Non ho mire competitive, o quant'altro, non ho ne' l'età
giusta per farlo, ne' la competenza. Vi ringrazio comunque
di" ospitarmi" di tanto in tanto, cari saluti a tutti voi.
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A mio avviso, per ritrovare l’ispirazione, il metodo principe è la famosa antica Meditazione; pratica di origine orientale che predica il distacco dagli eventi del mondo, dalle passioni e dagli istinti, attraverso il silenzio e il digiuno. La mente ha bisogno di ritornare allo stato originario, creando il “vuoto” ed ecco che pian piano, goccia a goccia apparire dall’inconscio ispirazioni, pensieri e suggerimenti. La mente a quel punto, ritrova l’essenziale e dimentica il contingente.
Per secoli il silenzio è stato usato come via d’accesso a livelli superiori di coscienza. Quel processo o percorso, si tramanda da millenni e “guarda caso” utilizza sempre “quattro” gradini di ascesa…i quattro gradini della perfezione. Nell’arco dei millenni, è stato utilizzato dal Taoismo, dall’Induismo, dal Buddhismo, dai filosofi greci con la famosa “catarsi” che curava i mali dell’anima; dai pitagorici, dagli alchimisti, dai cabalisti ebraici, dai praticanti Zen, dagli eremiti medioevali con la famosa “Lectio divina”, uno dei pilastri della vita monastica: Lectio, meditatio, oratio, contemplatio. Con simpatia, nonno Eugenio.
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-La parola ispirazione, è troppo grande per me. Io, sono
solo una "nonna" che adora scrivere, lo faccio da quando ero
piccina, che trova nella scrittura una compagnia, e, la
possibilità di alleggerire giornate non sempre facili da gestire.
Non ho mire competitive, o quant'altro, non ho ne' l'età
giusta per farlo, ne' la competenza. Vi ringrazio comunque
di" ospitarmi" di tanto in tanto, cari saluti a tutti voi.
Signora Dora veramente neanche io ho tutte queste mire competitive, se leggesse le mie poesie capirebbe che non ho una grande opinione di me stesso...
Se non la vogliamo chiamare ispirazione chiamiamola il "LA"...come la nota musicale. Un saluto e grazie per aver partecipato al Topic ;D
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Bella domanda: cosa fare?
Le sensazioni forti, intense e coinvolgenti, mi hanno sempre spinta a desiderare di poter esprimere il "fuoco" operando in arte. L'arte, in genere e nessun ramo in particolare, sono state e sono mie amiche. A loro ho confidato e confido, anche se alle volte necessito una introspezione che più in la sarò in grado di poter ri-esprimere. Non me ne faccio una pseudo-colpa e non ritengo di non riuscire più a poter "parlare" attraverso l'"Arte". Si tratta di un a semplice stasi durante la quale cerco energie profonde. ;)
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Si tratta di un a semplice stasi durante la quale cerco energie profonde. ;)
è proprio così.
ci sono dei momenti in cui abbiamo bisogno di guardare dentro noi stessi e intorno a noi, ricaricandoci di energie!
quando mi succede di non riuscire ad esprimermi, aspetto. non provo nemmeno a scrivere, perchè di solito prendo al penna quando la poesia è già scritta dentro di me, ma ne approfitto per leggere di più, ascoltare più musica, guardarmi intorno e percepire vibrazioni che spesso teniamo lontane, troppo impegnati ad esprimere quello che abbiamo dentro. è come se fossimo ciechi o sordi.
quando dura troppo a lungo, cerco di tenermi allenata con qualche giochino poetico, mi invento delle cose, scrivo in metrica, esercizi di stile, insomma, per non perdere l'abitudine! ;D
e di solito accade pure che inizialmente nemmeno mi rendo conto di non stare scrivendo, ma nel momento in cui mi accorgo di non riuscire a farlo, so che presto scriverò di nuovo qualcosa, sento come un fermento di idee pronto ad esplodere di lì a poco. e questo, solitamente, coincide anche con un cambiamento della mia scrittura, un rinnovamento dei temi o dello stile.
insomma, secondo me la mancanza di ispirazione non è un danno ma un momento necessario di rigenerazione.
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In parte quoto tutti ma in questo momento mi sento in sintonia con Zima. E' vero questo periodo sta divenendo Kafkiano ( non mi sono trasformato in uno Scarafaggio... ;D). in senso che si sta rivelando un occasione per migliorare la mia poesia.
Almeno per me si intende magari gli altri possono pensare che peggioro.
Rigenerazione...o Palingenesi. Mi piace !
Come un'araba fenice nello svolazzar vi ringrazio...
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la mia ispirazione ultimamente va e viene, però posso affermare con fermezza che è stimolata soprattutto dalla lettura di testi sia poetici sia musicali... quando perdi l'ispirazione leggi i testi dei tuoi poeti preferiti o dei tuoi cantanti\band preferiti... la mente inizierà ad IMMAGINARE e così è molto probabile che, con tale scintilla, arrivi un lampo di genio... oppure prendi un oggetto, o una qualsiasi altra cosa, che sia concreta o astratta, ad esempio prendi un mese e inizia a provare a descriverlo... mi è capitato di scrivere di un labirinto partendo da una foresta, o di dialogare con un albero pensando a novembre :) spero di esserti stata di aiuto... ps: potresti anche girovagare per le poesie di questo sito ;)
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Diceva, più o meno, Paul Valéry che il primo verso ce lo dà un qualche dio, e che gli altri ci sforziamo di aggiungerli noi.
A me capita così: non sono capace di scrivere niente se, nei momenti più impensati, non ricevo da qualche "entità superiore", o forse dal mio inconscio, l'incipit, che mi impegno a ricordare a memoria (anche se la mia è pessima) fin quando non ho la possibilità di trascriverlo.
A quel punto posso anche mettermi con comodo, in silenzio o accompagnato da una buona musica, a tavolino, per cercare di dare un seguito a quell'inizio.
A volte, avendo il materiale (carta e penna), si può scrivere anche tutta una poesia nei luoghi più svariati, salvo poi integrarla e/o correggerla: la mia recente "Eleonora" è nata interamente sui mezzi pubblici, mentre alcune altre poesie sono state composte nel bagno...
;D ;D ;D mi sono ritrovato appieno in questa risposta.. sopratutto mi ha fatto sorridere (da quanto è vero) l'immagine dello sforzo che si fa nel "trascinare" il pensiero dal luogo in cui è avvenuto fino al foglio bianco, fatica enorme..... e mi vengono in mente anche le incazzature incredibili per aver dimenticato dei versi.
Poi io ho più facilmente un'ispirazione (chissà come mai) mentre leggo un libro, mentre ascolto buona musica o mentre sono sotto la doccia o al bagno mentre mi lavo i denti :D
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Se ogni volta che qualcuno vi dà un numero di telefono importante voi non avete un foglio ed una penna...insomma, attrezzatevi.
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Non parliamo di numeri telefonici che come si dice qui a Roma non si batte un chiodo ;D
Però a parte gli scherzi da quando ho avuto questa mini-crisi mi porto sempre dietro carta e penna.
A volte anche un odore (non del bagno ovviamente ;D) può far scattare la scintilla...
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Ciao, sono Massimo.
Penso che l’ispirazione sia un qualcosa di irrazionale che nasce in determinati momenti oppure in particolari condizioni per cui l’unica cosa da fare è saper attendere l’attimo e coglierlo appieno.
Fortuna che sia così, gli spazi “vuoti” possono essere, ad esempio, importanti momenti di riflessione.
Un saluto
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A volte mi lascio ispirare semplicemente dalla musica....
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L'ispirazione non la si può perdere. La si può soltanto avere ;) Se non ce l'hai devi solo aspettare.
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L'ispirazione non la si può perdere. La si può soltanto avere ;) Se non ce l'hai devi solo aspettare.
Concordo in pieno!