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Laboratorio => Gruppo di lettura => Topic aperto da: pattyrose - Lunedì 31 Maggio 2010, 12:28:54
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Come già evidenziato in altro topic, sono un'autodidatta della poesia. Vado in cerca anche di nuove realtà poetiche, anche non essendo nelle mie corde.
Vorrei sottoporre la lettura di questa poesia di un poeta americano e chiedere a chi lo volesse di commentarla e di evidenziare se si tratti di poesia o prosa...E se da essa scaturisca una riflessione,tanto da dire...Comunque è poesia...
Ryan Murphy
Caro Roger Clemens
New York non è l'eternità,
è un monumento.
Sono settimane che non scrivo una parola. Continuo a pensare
a stanze nelle case luminose
di Guadalajara. Sono sopraffatto da manie
di grandezza.Il predominio è di per sè forma di debolezza.
L'erba bruciata e le macchine arruginite
continuano all'infinito.
E' più quello che ci unisce
di quello che ci divide.
Sono contento che te ne sia andato.
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Non è una poesia, è qualcosa di più,
evidentemente,
se ce lo chiediamo....
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Non è una poesia, è qualcosa di più,
evidentemente,
se ce lo chiediamo....
Grazie della risposta, seppur breve, ma molto acuta.
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Devo dire che se guardiamo la tradizione classica per me è prosa, se invece la si considera un messaggio legato al suo tempo, alla sua realtà può essere considerata anche poesia. Ogni epoca manifesta in modi diversi, con uno stile diverso la sua realtà. Anche se a me piace pensare la poesia come una specie di filosofia che esprime l'eterno nell'universale, è come un raggio di luce che entra all'interno e dopo varie trasformazioni riesce per una propria epifania catartica.
Il confine a volte, comunque è sfumato, a me qualcosa che scrivo può sembrare poesia perché ad essa mi legano emozioni forti, per chi legge è semplice prosa.
:)
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Devo dire che se guardiamo la tradizione classica per me è prosa, se invece la si considera un messaggio legato al suo tempo, alla sua realtà può essere considerata anche poesia. Ogni epoca manifesta in modi diversi, con uno stile diverso la sua realtà. Anche se a me piace pensare la poesia come una specie di filosofia che esprime l'eterno nell'universale, è come un raggio di luce che entra all'interno e dopo varie trasformazioni riesce per una propria epifania catartica.
Il confine a volte, comunque è sfumato, a me qualcosa che scrivo può sembrare poesia perché ad essa mi legano emozioni forti, per chi legge è semplice prosa.
:)
Ottima questa risposta-riflessione, mi ci ritrovo, son proprio quelle sfumature che fanno anche di una prosa, una poesia. Grazie molte!
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...eppure su Scrivere non verrebbe pubblicata!
e se l'avessi scritta io... per molti sarebbe prosa! (anche per me)
chs
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...eppure su Scrivere non verrebbe pubblicata!
e se l'avessi scritta io... per molti sarebbe prosa! (anche per me)
chs
Esatto, acuto anche Lei Sig. Chiti.
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Si però aspetta...o è prosa o è poesia...non può essere tutte e due. Sembra che alla fine prosa e poesia possano quasi coincidere. A mio parere non può essere,e quella che hai proposto è una poesia. Oltretutto bella...
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Si però aspetta...o è prosa o è poesia...non può essere tutte e due. Sembra che alla fine prosa e poesia possano quasi coincidere. A mio parere non può essere,e quella che hai proposto è una poesia. Oltretutto bella...
concordo con giovanni. Fa uso di metafore ed immagini evocative, il fatto che scrive una lettera è soltanto una ambientazione per la riflessione e considerazione lirica, ed anche le pause sono di tipo poetico (se sono state mantenute dall'originale)
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Non si può sempre fare appello a queste benedette metafore...
nè alla presunta evocatività.
Il fatto è che quella proposta da pattyrose è una splendida opera.
Io amo la poesia americana contemporanea.
Ci sono tantissimi autori che scrivono poesie che, a primo impatto, potrebbero essere scambiate per prosa.
questo perchè sono prosastiche, perchè non usano rime, nè schemi metrici particolari.
Ma è poesia...lo è eccome!
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Per me che da poco scrivo in questo sito il confine tra prosa e poesia specialmente nella poesia moderna non è così netto. Non sempre mi sento in grado di distinguere le due cose.
Ma vi leggo con piacere e mi porto a casa sempre utili considerazioni che mi aiutano a comprendere a capire a migliorare.
Ringrazio questo sito per l'oppurtunità che ogni giorno mi da, assieme si cresce.
Grazie di cuore a tutti voi.
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Nella forma epistolare mi ricorda Commiato di Ungaretti.
Comunque è evidentemente poesia, anche se per rispondere alla domanda sarebbe stato il caso di postare l'originale. Nella traduzione delle poesie si perde sempre qualcosa, non certo la "poeticità", ma la "forma poetica" può darsi di sì.
Sulla differenza tra poesia e prosa si è discusso tantissimo e a più riprese in questo forum (oltre che nel mondo); basterebbe andare a cercare nei vecchi topic, per quanto ogni risposta non possa che essere opinabile.
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Non si può sempre fare appello a queste benedette metafore...
nè alla presunta evocatività.
Il fatto è che quella proposta da pattyrose è una splendida opera.
Io amo la poesia americana contemporanea.
Ci sono tantissimi autori che scrivono poesie che, a primo impatto, potrebbero essere scambiate per prosa.
questo perchè sono prosastiche, perchè non usano rime, nè schemi metrici particolari.
Ma è poesia...lo è eccome!
La poesia prosastica non credo sia la stessa cosa della poesia in versi liberi che già era esente da schemi metrici e rime. Fare una prosa credo equivalga a raccontare, narrare una storia od un sentimento. E lo si può anche fare in maniera poetica, usando le figure retoriche della poesia (ad es metafora). Se io dico Ti amo e ti voglio bene, sto facendo un racconto dei mei sentimenti, ma se lo dico come Lorca, è tutto un altro discorso.
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Leggendo lo scritto proposto preferisco non chiedermi cosa è, non mi importa di definirlo, anche se vagamente propendo per ritenerlo poesia
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Vista da un profilo distaccato e non di parte, diciamo non da amatore della poeticità esasperata, questa opera risulta lettera, cioè semplice rapporto epistolare tra due persone che si conoscono e null'altro...concordo con i diversi pensieri espressi, io da ignorante quale sono propendo al pensare poesia ciò che mi esalta o mi scaturisce sentimenti, essere avvolto nella lettura e coinvolto da ciò che sta scritto...qui si evince uno stato personale di disagio e una descrizione se vogliamo blanda e banale che conoscono e si trasmettono i due protagonisti, sono sincero per quanto voglia approfondire trovo poetico chi attribuisce poeticità a quest'opera, se vogliamo qualcuno si vende barattoli che contengono scorie corporee del poeta che l'ha prodotte... se esasperiamo tutto e se vogliamo anche nelle più banali cose c'è poesia, ora sta a noi se in un particolare contesto l'accettiamo come poesia...sappiamo che la "Poesia" ha canoni e riferimenti precisi, ma anche chi potrebbe elencarne modalità o forme esemplificative atte a spiegare come decifrare e stabilire ciò che è poesia si guarda bene dal farlo.
E' storia che alcuni grandi poeti oggi osannati ai loro tempi venivano additati come scribacchini, quindi tutto è relativo...
potremmo disquisire una vita e trovare affiinità che sistematicamente ci allontanano o attraggono a seconda di chi legge, ma messa a questo livello io non penso che la poesia sia soggettiva...
la Poesia è universalità conclamata pensieri che si condensano e che ti penetrano emozionando.
Questa è solo mia opinione prendetela come mia personale ottusa visione di pensiero.
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Io più che va avanti questa discussione..e sempre meno comprendo la differenza fra la prosa e la poesia...andiamo bene!!!!!! ???
C'è qualcuno che ha voglia di farmi un esempio pratico...cioè scrivere sullo stesso argomento tre "frammenti" per farmi capire come si può raccontare la stessa cosa in "poesia" "prosa" e "poesia breve" ?
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Ho specificato che il mio è concetto personale, ma ho anche detto che chi potrebbe ed anche in posseso delle capacità tecniche non darà mai esempi certi ed esplicativi, si atterrà a confermare le regole attinenti, vedi grammatica, sintassi, metrica espressività della parola, stile, musicalità e chi più ne ha più ne metta...
ora se per esempio mp47pasquino fosse un poeta conclamato potrebbe attestare per assurdo una frase discorsiva a pura poesia, questo perché? Forse perché viviamo di pubblicità e non di veri esempi...fa trend accodarsi ed accettare...
Penso che gli unici interessati e validi strumenti siano insiti alla nostra cultura e alle regole scolastiche che l'hanno formata.
Alla fantasia nessuno mai ha posto limiti o abbia mai tentato di canalizzarne i dati e la poesia è anche fantasia.
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quoto Pasquino
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La poesia oggi, come tutta l'arte, è rottura; rottura di schemi metrici, di rime.
La poesia deve riflettere il nostro tempo, se ci continua a scirvere come 200 anni fà, non rispecchiamo la nostra epoca.
Un discorso a parte meritano le poesie d'amore
Posso dire come la penso su molte poesie d'amore che leggo su questo sito? Sono troppo piene di romanticismo. Se questo era valido 200 o anche 100 anni fà, quando gli amori duravano tutta la vita, oggi mi sembrano fuori tempo.
Senza nulla togliere all'amore di oggi ( anche oggi ci sono amori che durano in eterno), ma spesso si scrivono poesie d'amore assoluto, per amori che durano 15 giorni.
E' vero che anche in quei quindici giorni si provano le sensazioni dell'amore eterno, ma l'amore si vive in tutto altro modo. Gli approcci stessi sono molto diversi di qualche tempo fà, quando ci si guardava solo negli occhi e si ammirava la luna e al massimo l'uomo portava la mano della donna al suo petto. Quando mai questo succede oggi? Anche nel cinema basta vedere un film d'amore anni '40 e uno di oggi.
L'approccio è tutto diverso. Vi ricordate il famoso bacio che era il culmine dell'amore? che scaturiva dopo dieci minuti di sguardi dolcezze etc? Nei film d'oggi, seppur d'amore vedete tutto ciò?
Forse sono uscita fuori tema, ma era per dire che la poesia oggi è molto simile alla prosa perchè sono cambiati i tempi.
E' come se pretendissimo che la pittura dei contemporanei sia stile Caravaggio.
ciao a tutti
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..non credo debba per forza avvicinarsi alla prosa per essere attuale... e soprattutto credo non si debba racchiudere in schemi... di alcun genere... l'unica linea di demarcazione è sempre e soltanto.. se è poesia..o no...
lo può essere anche quella per l'amore di un solo giorno..vissuto come fosse eterno.. della poesia non contano gli atti reali.. o le intenzioni che le hanno dato vita... ma l'esserlo o no....
e quella proposta nel topic..lo è.. e bellissima....
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Alla poesia nuova viene tolto il filosofare e fantasticare antico...tutto è troncato e limitato, allocuzioni strigate e vocaboli messi in serie da smarcare ed intuire a volte rasentano la crudezza, riflettono spesso a mio avviso una proiezione forzata tra quello che si scrive, ciò che si legge e ciò che si deve recepire, ad ogni opera dovrebbe essere corrisposta una chiave di lettura. Frutto questo di un moderno sentire che a volte rasenta anche violentare chi legge in una sorta di usa e getta che dopo forse lascia il vuoto.
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Comunque anche io ritengo poesia quella proposta dal topic
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è vero: servirebbe quella originale..
anche perchè così non sappiamo se nella stesura originale ci fossero ad esempio figure retoriche del suono che ovviamente nella traduzione non possiamo ritrovare.
è poesia moderna, contemporanea..come si chiama si chiama..
la poesia è qualcosa che non spiega.
la poesia è qualcosa che va interpretata.
la poesia è un'arma dove poter sfogare dolori o gioie..o anche semplicemente la poesia può esser una lettera a chi non c'è più.
vi ricordo che in inglese non si possono far uso di anastrofi, cioè di invertimento soggetto-verbo.
cioè la poesia inglese da quella italiana cambia molto perchè in Italia la poesia può invertire le parole a suo piacimento e solo un esempio: e del raggio il calore il capo sentì.
ha un suono poetico.
in inglese diventa: and the head felt ray's hot.
che in traduzione letterale diventa: e la testa sentì il calore del raggio.
cambia perchè nel primo caso sembra poesia mentre nel secondo sembra prosa.
se molte poesie straniere possono sembrare prosastiche dipende anche dalla traduzione effettuata.
comunque oltre alla traduzione è poesia...perchè qui è usata come un'arma a doppio taglio.
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mi chiedo dove alberga questa linea di confine tra poesia e prosa se non......lettore unico "responsabile" della decisione....ogni scritto viene propriamente rivisto dal lettore
ps..per me è poesia
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...ci vuol tanto?? è semplicemente un pezzo di una lettera
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Concordo con Fuori...
A chi ha detto che la poesia deve per forza essere così prosaica, per rispecchiare i tempi moderni, posso ricordare, ad esempio, che anche Baudelaire, nell'Ottocento, veniva accusato di essere indietro nel tempo, perché non amava il progresso, nemmeno in letteratura...
Poi si è visto chi è rimasto e chi è stato ben presto dimenticato...
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Concordo con Fuori...
anche per me è un pezzo di lettera,non la vedo ne come poesia e ne come prosa...personalmente non mi ha dato niente...riguardo alla poesia moderna non è vero che si perde il filosofare o deve per forza essere prosastica,sul sito ne leggo parecchie e mio pareresono semplicemente stupende e piene di emozioni...
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Vista da un profilo distaccato e non di parte, diciamo non da amatore della poeticità esasperata, questa opera risulta lettera, cioè semplice rapporto epistolare tra due persone che si conoscono e null'altro...concordo con i diversi pensieri espressi, io da ignorante quale sono propendo al pensare poesia ciò che mi esalta o mi scaturisce sentimenti, essere avvolto nella lettura e coinvolto da ciò che sta scritto...qui si evince uno stato personale di disagio e una descrizione se vogliamo blanda e banale che conoscono e si trasmettono i due protagonisti, sono sincero per quanto voglia approfondire trovo poetico chi attribuisce poeticità a quest'opera, se vogliamo qualcuno si vende barattoli che contengono scorie corporee del poeta che l'ha prodotte... se esasperiamo tutto e se vogliamo anche nelle più banali cose c'è poesia, ora sta a noi se in un particolare contesto l'accettiamo come poesia...sappiamo che la "Poesia" ha canoni e riferimenti precisi, ma anche chi potrebbe elencarne modalità o forme esemplificative atte a spiegare come decifrare e stabilire ciò che è poesia si guarda bene dal farlo.
E' storia che alcuni grandi poeti oggi osannati ai loro tempi venivano additati come scribacchini, quindi tutto è relativo...
potremmo disquisire una vita e trovare affiinità che sistematicamente ci allontanano o attraggono a seconda di chi legge, ma messa a questo livello io non penso che la poesia sia soggettiva...
la Poesia è universalità conclamata pensieri che si condensano e che ti penetrano emozionando.
Questa è solo mia opinione prendetela come mia personale ottusa visione di pensiero.
Mi riquoto, inutile ripere cose che tanto si vogliono ignorare, l'ho riquotata solo per vezzo, molte volte capita di dire ci girano intorno e poi era come dicevi tu, a me poco importa in generale, a me importa solo essere rispettato e rammentato per quello che dico, ciao a tutti e buona Poesia.
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Io credo che non si possa definire il limite tra prosa e poesia. semplicemente perchè non esiste.
la ragione?
la ragione sta nel verso libero.
Se non esistono più delle regole precise per definire una poesia ( sonetto, canzone, elegia etc...), e non esistono nemmeno più regole strettamente metriche (legate alle sillabe del verso), cosa volete che significhi la parola Poesia?
E come nella pittura....con l'avvento dell'astrattismo, chiunque dia una pennellata ad una tela, può affermare d'essere pittore...gli stata un pò di pubblicità e il gioco è fatto.
ma probabilmente non sarà capace di fare un quadro naturalistico.
Lo stesso vale per la poesia. Chiunque può dire d'essere poeta. ma chi tra di noi ha davvero scritto delle poesie?
Tutto diventa soggettivo, relativo...
e questo, secondo me, non è sinonimo di democrazia, ma di decadenza.
vi lascio con questa frase su cui riflettere:
"non basta andare accapo per poter dire di avere scritto dei versi".
buona giornata
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"Lo stesso vale per la poesia. Chiunque può dire d'essere poeta. ma chi tra di noi ha davvero scritto delle poesie?
Tutto diventa soggettivo, relativo...
non basta andare accapo per poter dire di avere scritto dei versi".
...ma bisogna andarci altrimenti è prosa
io non sono un poeta, perchè non è la mia professione ma ho scritto poesie, ed è oggettivo!
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se poi confondiamo il termine emozione con poesia allora anche la prima parola di un neonato è poesia...ma non è UNA poesia.
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DI oggettivo nella poesia contemporanea non c'è niente.
Purtroppo, o per fortuna?