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Discussioni in corso => Discussioni fra autori => Topic aperto da: aureliastroz - Giovedì 22 Luglio 2010, 19:19:36
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Ho pubblicato questa "cosa", ed ho volutamente omesso un riferimento.
Mi sono ispirato a qualche cosa di molto noto, diciamo una ballata.
Vediamo se c'è qualcuno che trova il riferimento ;D (per una volta proviamo a divertirci, almeno ad essere alternativi)
Su muri di pietra
Fu senza rintocchi la morte,
e il suo dolore,
- crani su muri di pietra -
a cui domanderà perdono il tempo
fuggono i miei anni, persi per strada
in vicoli che non ritrovo più
quando ormai vecchio, chiamo la vita
e dietro l’angolo
sommessa
la morte risponde
agghindate questo letto simulacro,
dove marcisce l’anima mia,
sconterò qui i miei peccati
o altrove troverò le mie pene
ora lasciatemi in questo mare
a intessere fiori ed aranci
a coltivare messi e giardini
e amare sirene.
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..uhm... un aiutino?.. ;D
...ci penso.....(se ci riesco) ::)
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mmm...Oscar Wilde c'entra qualcosa...?
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o forse Faber...?
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;D Vitti na crozza (o viddi na cozza?) siciliana nun songo!
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cunzatemi cunzatemi lu lettoooo ca dalli vermi su manciatu tutttto se non li sconto a ca li mi peccattti li sconto alla antra vita a chiantu ruuuutttu
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E che palle. Marina, Benedetta, ma siete due mostri pensavo durasse di più :'(
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;D Vitti na crozza (o viddi na cozza?) siciliana nun songo!
da wikipedia, cavolo, la seconda strofa non me la ricordavo! Pensavo Benedetta desse i numeri!
Vitti na crozza supra nu cannuni
fui curiusu e ci vossi spiari
idda m'arrispunnìu cu gran duluri
murivu senza toccu di campani.
Si nni jeru, si nni eru li mè anni
si nni jeru si nni jeru nun sacciu unni
ora ca sugnu vecchiu di uttant'anni
chiamu la morti e idda m'arrispunni.
cunzàtimi cunzàtimi lu me lettu
ca di li vermi sugnu mangiatu tuttu
si nun lu scuntu cca lu me piccatu
lu scuntu a l'àutra vita a chiantu ruttu
c'è nu giardinu ammezzu di lu mari
tuttu ntissutu di aranci e ciuri
tutti l'aceddi ci vannu a cantari
puru li sireni ci fannu all'amuri
ahahhahah! Mi sono intervallata con la risposta de il Conte! Tana, allora!
Ma non lo sapevi che siamo "canterecce" della peggior specie? Se vuoi cancello tutte le nostre risposte!
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...
Ma non lo sapevi che siamo "canterecce" della peggior specie? Se vuoi cancello tutte le nostre risposte!
E perché mai dovresti cancellarle ??? ???
Aho almeno la trasposizione vi garba?
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garba mui..ho notato che volevo scrivere autra e ho scritto antra..sicula romanaa ::) ;D
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E perché mai dovresti cancellarle ??? ???
Aho almeno la trasposizione vi garba?
Moltissimo, ma come ispirazione da ballata contro la guerra., ché il teschio era su un cannone, trovo ottima la scelta di metterlo su un muro. Avrei preferito vedere più un "brandello di muro" in qualche maniera che avrebbe ricordato di più Ungaretti. E non so se il richiamo lo ho visto solo io, ma non credo, anche perché usi il tempo che dovrebbe chiedergli perdono ad un teschio: che motivo avrebbero i posteri, se non quello di riconoscere l'orrore della guerra.
Si, a parte il brandello, o quan'altro tu voglia, a maggior richiamo, la trovo molto ben trasposta, e quel richiamo finale ad Ulisse è una chicca. tanto l'Uomo gira gira.. un vagabondo curioso che continua a sbagliare! (no, ho detto la prima banalità che mi è passata per la testa, ci dovrei ragionare megliio sull'utilizzo della figura di Ulisse o della sirena!
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Grazie Marina per l'attenzione.
Mi piace la tua lettura in chiave antimilitarista.
Sai, il muro di pietra è "a secco" e come tale sottoposto alle intemperie con il tempo che lo rende instabile; per cui il tuo brandello di muro (che metricamente magari sarei riuscito ad inserire) in realtà c'è tutto.
Per quanto riguarda la sirena potrai notare che nel testo originale è già presente questa figura, ma mi piaceva rendere l'idea del paradosso di questo amore. La sirena, come mito dell'irraggiungibilità del desiderio, a portata di mano, tanto semplice da provare, quanto fatale nella sua complessità del vivere.
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..e vabbè.. non vale però...:(
in lingua ufficiale.. noo??? :p
..brave.. ma non ho capito essendo tarda...il riferimento era il cannone??...
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..e vabbè.. non vale però...:(
in lingua ufficiale.. noo??? :p
..brave.. ma non ho capito essendo tarda...il riferimento era il cannone??...
Amara il riferimento era che non ho inserito alcun riferimento ;D
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è veramente bella...immagini "fatali".
a quei crani sui muri..
il tempo non parla se non il perdono..
gli occhi vuoti dei crani appesi...
gli occhi cavi degli anni persi per strada...
scheletri d'istanti che barcollano
si nascondono in viali, piccoli, dove all'angolo
c'è il sorriso della morte, senza denti
estratti che tintinnano in collana intorno alla gola l'osso
lei bella e maledetta ogni ora
incanta agghindata...persino innamora
mentre l'anima sul letto marcisce
le ultime pene, o altri peccati...da scontare altrove
giaciglio divien zattera
al mare verso inferni o fuochi di paradisi
a intessere fiori d'arancio
a coltivare giardini...
o a baciare l'amaro al miele delle sirene.
(oltre a ungaretti, in quel mare ci vedo tanto leopardi)
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argh! provo una traduzione anche se non so il siciliano!
da wikipedia,
Vitti na crozza supra nu cannuni vidi un teschio sopra un cannone
fui curiusu e ci vossi spiari fui curiosa e gli volli domandare (che conoscevo la versione e ci addispiegari per cui presuppongo dia domandare
idda m'arrispunnìu cu gran duluri lui mi rispose con gran dolore
murivu senza toccu di campani. io morii senza il tocco di una campana
Si nni jeru, si nni eru li mè anni Se ne andarono i miei anni (?)
si nni jeru si nni jeru nun sacciu unni se ne andarono e non so come
ora ca sugnu vecchiu di uttant'anni ora che sono vecchio di ottant'anni
chiamu la morti e idda m'arrispunni. chiamo la morte e quella mi risponde
(cavolo, sapevo anche io la versione chiamo la morte e vita mi risponde!)
cunzàtimi cunzàtimi lu me lettu (bho! ecco perché non la ricordavo)
il mio letto
ca di li vermi sugnu mangiatu tuttu che i vermi mi si sono mangiato tutto
si nun lu scuntu cca lu me piccatu se non lo sconto qui il mio peccato
lu scuntu a l'àutra vita a chiantu ruttu lo sconto in un'altra vita piangendo
a dirotto
c'è nu giardinu ammezzu di lu mari c'è un giardino in mezzo al mare
tuttu ntissutu di aranci e ciuri tutto intessuto di aranci e fiori (?)
tutti l'aceddi ci vannu a cantari tutti gli uccelli ci vanno a cantare
puru li sireni ci fannu all'amuri pure le sirene ci fanno l'amore!
La riconosci adesso in quella riveduta, Amara?
Si, Conte, quando ti ho detto del muro a brandelli, ci ho subito ripensato, sinceramente, sarebbe stata una ridondanza, il muro è sufficente per chi vuole vedervi come me anche "di queste case non v'è rimasto che qualche brandello di muro".
Diamine, la sirena nella ballata non la avevo notata! Niente chicca... solo mia paranoia di scavare nelle parole! ahahha! Però, non male lo stesso, la rivisitazione!
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è bellissima l'originale!
teschio sul cannone,
a lui come oracolo
a chiedere... eppure morire
nemmeno al tocco della campana
così camminano,corrono gli anni
se ne vanno fino al vecchio d'ora d'ottantanni
che invoca la vita mentre risponde la morte
il letto è di vermi il regno
ed il corpo lor cibo prelibato
qui tra i loro canini si spera di scontar peccati
ma è un'altra vita a pianger il desiderio a dirotto
...nel mare c'è giardino
ricamato d'aranci e fiori
ricucito d'usignoli i canti,
lì, paradiso terreste in abisso
dove anche le sirene fanno l'amore.
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Amara il riferimento era che non ho inserito alcun riferimento ;D
BBBBUUUUuuUuuummmmMMMMMM!!!!
No, che il teschio invece che su un cannone lo ha poggiato su un muro! Il riferimento alla guerra, non è mio! E' considerata come ballata contro la guerra, proprio per quel teschio sul cannone di qualche milite ignoto, (senza campane).
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E io, qui
a piangere gli anni
e quello che resta
son festa per vermi, mi sconto il mio corpo
E tu, lì
del muro a ridosso
col fosso negato
ti bei degli aranci , al vento il tuo teschio
Fa che possa anch'io come te qui restare
mangiato dal sole, guardando il mio mare!
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--Bello