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Buongiorno a tutti,
oggi l'autore del giorno è Michele Serri.
Vi propongo una poesia che ho scelto tra le tante dell'autore per commentarla e scambiare opinioni in merito.
Il mio commento:
Il cuore purtroppo quando questo subisce ferite così dolorose, dove spine sono sempre scalfite nelle pareti, ne si sente il grido..Da dentro l'eco si fa sempre più forte, non serve proteggere l'udito da ovatta perchè quel suono esce dall'anima. Tutto quel che ci circonda fa parte di un quotidiano esistere, scivola addosso perchè nulla ha rilevanza se non quella voce, quel rumore che annebbia anche la mente, la ragione si assenta, quando è il cuore che comanda!
La trovo bellissima, versi senza fronzoli vanno dritti al suo significato intrinseco, trasmettendo quel dolore che purtroppo quando colpisce, sopisce la ragione e la vita.
Chiodi - Introspezione
Li sento trascinarsi improvvisi
esasperati e lenti
stridon laceranti
e mi vibran dentro il cuore
ovatta nelle orecchie
per celarmi quel rumore
ma a niente serve
per l'udito già scaltrito
con tutto si convive
e nulla ha più importanza
anche nel più recesso andito
sempre il buio si fa luce
l'insensibilità comanda
e scompare lo stridore
e sol eco lontana
divien l'odioso suono
e muore ogni rumore
quando la ragione diventa cuore.
Michele Serri
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Buongiorno a tutti,
oggi l'autore del giorno è Michele Serri.
Vi propongo una poesia che ho scelto tra le tante dell'autore per commentarla e scambiare opinioni in merito.
Il mio commento:
Il cuore purtroppo quando questo subisce ferite così dolorose, dove spine sono sempre scalfite nelle pareti, ne si sente il grido..Da dentro l'eco si fa sempre più forte, non serve proteggere l'udito da ovatta perchè quel suono esce dall'anima. Tutto quel che ci circonda fa parte di un quotidiano esistere, scivola addosso perchè nulla ha rilevanza se non quella voce, quel rumore che annebbia anche la mente, la ragione si assenta, quando è il cuore che comanda!
La trovo bellissima, versi senza fronzoli vanno dritti al suo significato intrinseco, trasmettendo quel dolore che purtroppo quando colpisce, sopisce la ragione e la vita.
Chiodi - Introspezione
Li sento trascinarsi improvvisi
esasperati e lenti
stridon laceranti
e mi vibran dentro il cuore
ovatta nelle orecchie
per celarmi quel rumore
ma a niente serve
per l'udito già scaltrito
con tutto si convive
e nulla ha più importanza
anche nel più recesso andito
sempre il buio si fa luce
l'insensibilità comanda
e scompare lo stridore
e sol eco lontana
divien l'odioso suono
e muore ogni rumore
quando la ragione diventa cuore.
Michele Serri
Brava Teresa m'è piaciuto molto quello che hai scritto e leggendo la poesia ci ritrovo tutto. Una poetica essenziale arriva dritta ... Al cuore.
Complimenti all'autore e alla commentatrice :-*
Pattyrose
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Grazie Patty questa è una delle tante poesie dell'autore che mi ha colpito perchè ha tante visite ma pochi commenti. Mentre emozionava secondo me. E' essenziale ed è ben strutturata.
Grazie a te per l'intervento ;) :-*
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Autore di oggi, 02/09/2010 Marco Canonico Baca8175
Good morning everybody!
La mia scelta si è orientata sulla poesia "In un bicchiere di Jack e scazzo".
La sottopongo alla vostra attenzione,in modo tale da commentarla e rinvenire nuovi spunti.
Il mio commento:
Versi diretti,avulsi da da parole laccate da api meticolose.
Il titolo mi appare come un istantanea.
Principia un fluire di immagini:la caduta libera di escrementi di un volatile a imprimere un bacio grinzoso della vita proprio fra le natiche.E da qui,improvvisamente lo squarcio del velo,la luce,il senso(seppur vietato)...il comprendere la futilità del radicarsi a giorni trascurati,attuando così un processo masochistico di spersonalizzazione dell'anima:il vivere,sfamando giorni in cui la vita scorre addosso fa evaporare quelle scie di personalità connaturata da un'indole reattiva...la vera.
Segue ancora un'immagine:sentirsi ninfea in una latrina.
Anche nelle sordide acque,l'anima nella sua limpidezza non verrà imputridita e i sassi sprofondano giù senza fare cerchi.
In un bicchiere di Jack e scazzo-Riflessioni.
Ammirare la caduta libera
delle deiezioni d'una colomba
porta un bacio raggrinzito della vita
nel mezzo delle mie natiche.
Ed è allora che tutto ha un senso...vietato
e che il mio radicarmi a dei giorni trasandati
è una traversia che mi spersonalizza il grugno vomico.
Poi in una latrina mi sento una ninfea
e nella mia limpidezza i sassi non partoriscono cerchi.
Marco Canonico Baca8175
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Osservare quel che cade dall'alto, anche se son escrementi di animale, è come avere la lungimirante sorpresa di poter osservare tutti i passi, gli istanti di una vita che a volte sembra così futile... Forse a volte la paura di spalancare bene gli occhi, di fare passi... E allora ci si trova come in un senso di puro stupore, di se stessi una limpida sensazione di chiarore avvolge quel uscire dalla vita trasandata...Come in un lago calmo ove ci si butta un sasso, scende giù senza echi nell'acqua!
Io la trovo bella nei versi, una riflessione della vita che l'autore espone in maniera originale.
Complimenti all'autore e a Chiara per la scelta!
Buon pomeriggio a tutti
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Di Marco propongo questa poesia
Risposte da superfici lisce
Masticare rose rosse
è un po' come assaggiarti il cuore
e assaporare il metallo che hai nel sangue.
Perchè ti prendi cura
d'un avvenire tanto arruginito
da infettarmi le idee?
Sei appena una costante
sull'altalena dei miei bisogni.
Il titolo è emblematico; Risposte da superfici lisce può essere interpretato sotto varie chiavi di lettura, io ci vedo la voglia di sapere smorzata dalla piattezza d'un interlocutore indefinito.
Già dalla prima strofa si nota l'eleganza (e la pregnanza) della metafora delle rose masticate che donano una sensazione simile a quella di assaggiare il cuore, dunque conoscere emotivamente una persona.
L'avvenire arruginito nella seconda strofa mi fa pensare all'idea quasi ossessiva di un futuro che tanto viene idealizzato ed aspettato da infettare l'idea stessa di futuro, offuscando quasi il presente del protagonista.
Ed è una costante, dunque qualcosa che non varia quantitativamente, sull'altalena dei bisogni che, invece, variano come l'andatura stessa dell'altalena (altra metafora molto azzeccata)
Sembra quasi rivolta ad un amore improbabile ma è introspettiva quindi forse è solo un dialogo interiore tra l'autore ed una parte di sè stesso...
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..sorrido e considero come Marco sappia essere poesia sempre... anche nello svolgimento delle sue funzioni.. corporali....
gli rinnovo la mia stima... e lascio a voi un saluto..
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Ciao Salvo e Amara...
Grazie Salvo ci hai proposto una bellissima poesia di Marco..Io lo conosco molto poco, ma questa me la ricordo di averla letta!
Concordo sul tuo commento perfettamente e quella sensazione delle rose rosse mi colpì enormemente...Forse è proprio del suo cuore che parla, come ad averne la certezza del suo battito su determinate emozioni, ma che allo stesso tempo ne protegge l'illusione di un futuro altalenante.
Grazie ancora un caro saluto
Teresa
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Che dire di Marco? Ne ho lette moltissime, ed ognuna mi lascia un qualcosa di diverso.
Un autore che trasmette emozioni attraverso quadri surreali dove ogni parola ben scolpita offre come un tassello di puzzle in cui incanalare la fantasia per risolvere a proprio modo un enigma.
Una sfinge dove sempre vi è un messaggio da trovare. Spesso il mal del vivere, ma sempre accompagnato da una grande dose di autostima verso l'io. Un Io degno di essere, anche se fallito, trasandato, irritato, finanche inidoneo e innamorato: una persona che sopravvive alla vita senza false ipocrisie verso gli altri e soprattutto verso se stesso. Un Uomo che spesso riesce ad essere tale attraverso la sua parte bambina, preziosa per ammirare con disincanto scanzonatorio la vita. Una vita, comunque si presenti, sempre degna di essere sfidata e vissuta, ma senza sforzo, dove è l'inerzia del corpo a farla da padrona, mentre la mente galoppa nell'altrove futuro. Comunque vita, comunque uomo, comunque degno poiché tale.
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Autore del Giorno 3 settembre 2010 - Massimo Chiusi
Buon pomeriggio a tutti,
la mia scelta si è orientata su "Il mondo chiuso fuori"
Il mondo chiuso fuori "Amore"
Un bagno caldo
non mi basta
dopo aver asciugato
tutte queste lacrime di dosso,
hai perso l'amore
non solo durante il quotidiano
fredda come una bambola gonfiabile
ti concedi sul letto dei primi baci.
Non me ne faccio nulla
di un pezzo di carne caldo
nemmeno lo spiedo vuole gioire...
...per gli sfoghi ci son le puttane
fanno finta per professione!
Il lavoro, i soldi, la vita
ci deviano la mente
dimentichiamo di essere umani
perdiamo anche l'istinto animale
consumiamo l'amore
come l'olio motore.
La memoria
mi vuole ancora adolescente
dove il fuoco
non era solo passione,
erano brividi
sudore
baci
parole
eri tu
ero io
ed il mondo
se ne stava chiuso fuori.
Il mio commento: A parte che sono affascinata molto dall'autore perchè ha uno stile che mi colpisce. Rapisce subito il lettore perchè i versi vanno dritti al cuore, si fanno leggere carpendone subito il significato.
La poesia proposta è d'amore, di come a volte la superficialità del viversi i rapporti fa perdere quel mero senso di sentimento. Al di la di una passionalità che dovrebbe viversi sicuramente, questa non diviene più un fine un contorno all'amore stesso, ma la carnalità di quell'appagamento e basta. Sarebbe bello tornare a vivere quei momenti dell'adolescenza dove, una passeggiata per mano al sole, un gelato, un rispecchiarsi negli occhi, era già un fine per sentirsi amati e amare...
E' stupenda!
E inoltre faccio i miei complimenti all'autore per le poesie nella categoria Sociale, nelle quali fa trasparire dall'argomento trattato, sempre le vive emozioni che da questo possano scaturire, facendole vivere al lettore.
Complimenti Massimo.
Un caro saluto a tutti
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Autore del giorno 4 settembre 2010 - Daniela Pacelli
Buon pomeriggio
intanto vorrei parlare di Daniela, una persona stupenda, un'amica, un cuore che sa elargire affetto malgrado le distante, e nelle sue poesie, trapela quel suo mero affetto per la vita. Coglie da ogni respiro parole da dedicarci in poesia. Quindi affettuosamente la ringrazio delle sue perle di vita.
La poesia che propongo è questa:
Sulle note del sorriso
Polvere di sole
si rotola lungo il giaciglio del lago
intarsiando coriandoli di lucore
esalati dallo specchio dell'empireo
largendo chiarore
all'alba della nuova estate.
Lo sento il vento
respirare tra pareti diafane dell'anima
acconciando braccia morbide di alberi
ancheggianti sinuose nel fruscio di foglie
schiuse nell'occiduo cielo.
E sento la sua voce
narrare al cuore la melodia dell'estate
nella canicola assordante
che brucia gli stenti
depositati nelle tasche dei giorni sfioriti.
E' il mare lieve dell'aurora
che investe ora questa effigie
sorridendo con occhi di cristallo
umettati da ilari stille di salsedine.
E torna libero il pensiero
abbandonando recondite ombre
tra i burroni di un sogno
che riprende a volare.
Come ho già avuto modo di commentare, l'autrice che leggo sempre appassionatamente, in questa sua introspezione ci dona versi che parlano di come a volte nel silenzio di un'estate che sta sbocciando osservando quel che intorno accade, attraversa le sensazioni dell'anima per donarci un sorriso, per amarci, per far si che quelle ombre nascoste dentro tasche, escano fuori, ad immergersi nell'immenso calore di vita...Le poesie dell'autrice sono così, lemmi che trasmettono in ogni verso sensazioni dipinte da sapori che si lasciano scorrere sulla pelle del lettore.
Complimenti Danila un abbraccio
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Terryyyy ! Ma grazieeeee grazieeee grazieeee dal profondo del cuore... con affetto e stima !!!! Elargisco qui un ventaglio di sorrisi per te per ringraziarti !!!!
Un abbraccio
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Daniela è una delle mie penne preferite.
Ho subito apprezzato il suo stile elegante e scevro di inutili quanto stucchevoli "equilibrismi lessicali".
Scrive in modo semplice, ma non banale.
Non credo ci sia bisogno di consigliarla ai lettori, perchè è una delle autrici più note del sito.
Per coloro i quali non l'avessero mai letta: non è mai troppo tardi! :)
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Al mio cane cortes de fleur du mal
di Carlo Sorgia
Mio caro fratello minore
Ma certo superiore a tanti
Mi guardi coi tuoi occhioni penetranti
Con te una intesa perfetta
Capisci ogni mio stato d'animo
Sei pronto ad ogni mio desiderio
A volte geloso come un bimbo capriccioso
Ma generoso fino all'estremo
Mio caro fratello minore
Di molte altezze superiore ad altri.
Poesia molto esplicita, lineare. Una bellissima dichiarazione di amicizia per il proprio cane che poi è anche amore.Direi che è anche facile appassionarsi al proprio cane proprio per le caratteristiche elencate dal poeta. Molto più difficile, come infatti annota l'autore, che questa alchimia scatti tra gli umani, che ci sia un'amicizia così incondizionata e soprattutto duri quanto l'altra. Quel che m'incuriosisce di più è però il titolo, l'associazione tra Cortes (che non viene scritto con la C maiuscola forse per un refuso) e la famosa opera poetica di Baudelaire 'Les fleurs du mal' e inoltre l'uso del singolare 'fleur du mal' senza l'articolo 'la', essendo 'fleur' femminile in francese. Al di là di questi aspetti grammaticali comunque non ci vedo un nesso logico con il contenuto della poesia a meno di non pensare che il cane ricordi all'autore qualche piacevole momento di lettura di quell'opera.
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Al mio cane cortes de fleur du mal
di Carlo Sorgia
Mio caro fratello minore
Ma certo superiore a tanti
Mi guardi coi tuoi occhioni penetranti
Con te una intesa perfetta
Capisci ogni mio stato d'animo
Sei pronto ad ogni mio desiderio
A volte geloso come un bimbo capriccioso
Ma generoso fino all'estremo
Mio caro fratello minore
Di molte altezze superiore ad altri.
Poesia molto esplicita, lineare. Una bellissima dichiarazione di amicizia per il proprio cane che poi è anche amore.Direi che è anche facile appassionarsi al proprio cane proprio per le caratteristiche elencate dal poeta. Molto più difficile, come infatti annota l'autore, che questa alchimia scatti tra gli umani, che ci sia un'amicizia così incondizionata e soprattutto duri quanto l'altra. Quel che m'incuriosisce di più è però il titolo, l'associazione tra Cortes (che non viene scritto con la C maiuscola forse per un refuso) e la famosa opera poetica di Baudelaire 'Les fleurs du mal' e inoltre l'uso del singolare 'fleur du mal' senza l'articolo 'la', essendo 'fleur' femminile in francese. Al di là di questi aspetti grammaticali comunque non ci vedo un nesso logico con il contenuto della poesia a meno di non pensare che il cane ricordi all'autore qualche piacevole momento di lettura di quell'opera.
Una poesia vera molto bella che va dritto al punto..Un'amicizia che vale più di tante persone sulla terra..Il suo fratello minore un cane, che sa leggere negli umori del suo "padrone" sa essere quella parte di se stesso che mai lo tradirà!
Complimenti all'autore e al commentatore!
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Autore del giorno 6 settembre 2010 Cuccu Anna Maria
E’ con molto piacere che oggi commento questa poetessa Cuccu Anna Maria in una delle sue più toccanti liriche “Malinconico autunno”:
Arrivò lento l’autunno
e ti portò via con sé
insieme
alle foglie
ingiallite
che danzavano
nel vento
dopo aver
tristemente abbandonato
quel ramo
che di linfa vitale
le nutriva
Lentamente
arriva un nuovo
autunno
e presto altre foglie
danzeranno sulla via
sospinte dal vento,
ma di te ci sarà
soltanto
un triste,
malinconico ricordo
e di dolore
un accorato
lamento
Quando qualcuno a cui teniamo molto lascia la vita, porta con sé anche un po’ della nostra in un alitar di vento, vento dal quale la poetessa, par lasciarsi cullare; sembra quasi che, con l’arrivo del nuovo autunno, essa stessa voglia farne parte, diventando una di quelle foglie ingiallite così da farsi trasportare dal vento autunnale ed in esso lasciarsi andare a tristi e malinconici pensieri che, nonostante tutto, le fanno compagnia quando la “presenza” tangibile di quell’”assenza” si fa più forte.
Se chiudo gli occhi, mi par di vederla mentre, lo sguardo rivolto alla finestra, cerca oltre il vento, oltre la coltre dei ricordi che s’inseguono nel cielo, cerca…cerca…quell’assenza.
Davvero brava, grazie per l’emozione provata, grande emozione che prende alla gola.
Anna[/i][/color]
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ammiro moltissimo questa autrice che sa regalare al lettore emozioni vere..anima triste e malinconica, lascia parlare la sua anima con mille sfumature,spesso con poche parole descrive il suo stato d'animo colpendo diritta al cuore del lettore.
a voi questa sua breve:
ASSENZA
mentre il mondo
vive
io sono immobile
in un tormentoso
non essere
di primigenio silenzio
e assenza.
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Autore del Giorno 7 settembre 2010 - Crepax73
Un autore che non può passare inosservato. Ho incontrato difficoltà a scegliere la poesia da proporvi, ma mi sono indirizzata su una di introspezione, la quale riveli uno dei grandi frammenti della sua anima.
E lui è così nelle sue poesie anima e cuore, fino a spogliarsi, cercarsi in ogni piccolo angolo di se, lottando anche con quell'altro io che a volte impera in noi stessi.
Uno stile che è evoluto dall'inizio che è entrato, una struttura e metrica che ha ribaltato, ma l'autenticità mai. Si distingue spesso per le sue metafore e assonanze di alto livello culturale e non rivelati per caso, hanno sempre la logica di essere lì, di spiegare un intimo proprio. E non per ultimo, un uso appropriato e raffinato del lessico.
Complimenti meritati!
Qui di seguito la poesia che ho scelto:
L'alba delle Azalee Introspezione
E' piacevolmente struggente questo senso d'impotenza
un vecchio lago incorniciato tra i ricordi
dove scivolano dolcemente Origami di cartapesta
che indossano la castità delle vestali.
L'alba delle Azalee bagna i sensi assopiti
respira il volo regale dei Falchi pellegrini
distogliendo lo sguardo dalle profondità oscure
che sciolgono le ombre dei riflessi di una madre.
Il pane si spezza nella Vergine di Norimberga
deflorandone il corpo mutilato
un caldo eramo colmo di miraggi
sogni di lucciole che hanno smesso di brillare
ed io osservo le Libellule danzare
fili di seta che accarezzano le isobare dei pensieri
curve immaginarie ornate di cristallo
che scendono copiose sulla pelle.
"Rimanere inermi dinanzi a uno specchio che riflette un mare di ricordi. Ferite dell'anima ricucite in modo provvisorio, fragili da poter essere traditi. Un'alba nuova che si attende con temperamento, volando alto, non pensando all'oscurtà che ti affligge, sperando che quel volo dissolva tra la natura quell'ombra che ti trascini. Crocifiggersi con turture dell'anima, pensando che hai perso ogni miraggio di bagliore, perdute isole per ricercare quella parte di te dove anche i piccoli sogni sono stati spenti. La tua anima che ancora crede a quei fili di cristallo puro, i tuoi pensieri, che rivelano te stesso che fanno parte della tua essenza..Non perderli mai"
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Mercoledi 8 settembre autore del giorno Nino Menghi
"Mi ero innamorato di te" (amore)
Se bastasse solo un dito
fra le lancette di un orologio
per rallentare un attimo
ti chiederei un ultimo giro
per ballare al ritmo del tuo respiro
sulle note del mio pensiero
Sussurrando di aver parlato di te,
raccontando cose che non sai di noi.
Di quando hai popolato tutti i miei sogni
con i tuoi disegni
Di come hai reso più fragile
lo spessore alle porte del mio cuore.
Ed io senza coprirmi
per sentire i brividi
ed espormi hai tuoi venti
mi sono ammalato di te.
E tu senza capirmi
non ti sei accorta
che ero innamorato di te
Tuo è il mio tempo
Tua è la mia vita
e il suo senso.
In questa dolcissima poesia , l’autore nasconde nel suo cuore una dichiarazione d’amore.
Spera ,con tutte le sue forze , che l’amata si accorga di questo..racconta l’emozione che prova solo pensandola e di quanto ormai sia fragile il suo cuore consumato dai troppi sogni, per questo amore non corrisposto..
In questi versi l’amore diventa aria da respirare essenziale per poter vivere,perché niente altrimenti avrebbe senso …
Il mio commento:
questo autore non ha paura di aprire il cuore al mondo di far conoscere i suoi pensieri più intimi le sue emozioni,la sua fragilità . Ha uno stile semplice , diretto , musicale...
Ho letto con interesse queste sue poesie :
“ Nei tuoi pensieri al centro” (amore)
“I tuoi sguardi” (erotismo)
“Quanto di questa mia vita rimane di residuo” (sociale)
“Per amar te” (brevi)
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Autore del 09/08/2010 Marco Casini Marcoforever.
'Morning everybody,
la poesia del giorno è "L'Ultima fantasia".
Commento.
Sangue bevuto nel calice di un connubio di due anime,riempito da vene prosciugate dall'appartenersi...Sangue diluito,miscelato a lacrime d'amore ferito nell'essere "vittime" appese alla croce di delizie di paradiso,eterne come quel sentimento.
L'estrema fantasia,nel momento confuso che precede all'esalazione del terminale respiro in cui si sciolgono i sospiri del cuore.
E poi,ancora la fantasia...l'ultima che avrà il sapore del volo,il librarsi con piume alate per liberarsi da prigioni di catene e bende atte a coprire ferite,cagionate nel percorso dell'amore,dopo resoconti letti da un angelo caduto implume...la cronaca di un rapporto svilito nell'essere perduti tra lune d'Oriente a sorgere,ma anche soggetti a convenzioni imbrigliate in forme di tramonti.
L'Ultima fantasia.
Quale sarà l'ultimo respiro
dopo aver bevuto il sangue
e mischiato il pianto
appesi alla croce di eterna delizia.
Cosa sarà di noi
persi tra lune d'oriente
e il giogo infame
di occidentale forma e sobrietà.
Quando l'ultimo respiro
sarà esalato e l'angelo caduto
avrà letto di noi
si sfalderanno gli ultimi...
Nell'entropico momento
che genera il caos.
Tra le corde e le bende
tra catene e sospiri
l'ultima fantasia
sarà d'ali e di piume.
Marco Casini Marcoforever.
Un particolare ringraziamento a Teresa.
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Autore del 09/08/2010 Marco Casini Marcoforever.
'Morning everybody,
la poesia del giorno è "L'Ultima fantasia".
Commento.
Sangue bevuto nel calice di un connubio di due anime,riempito da vene prosciugate dall'appartenersi...Sangue diluito,miscelato a lacrime d'amore ferito nell'essere "vittime" appese alla croce di delizie di paradiso,eterne come quel sentimento.
L'estrema fantasia,nel momento confuso che precede all'esalazione del terminale respiro in cui si sciolgono i sospiri del cuore.
E poi,ancora la fantasia...l'ultima che avrà il sapore del volo,il librarsi con piume alate per liberarsi da prigioni di catene e bende atte a coprire ferite,cagionate nel percorso dell'amore,dopo resoconti letti da un angelo caduto implume...la cronaca di un rapporto svilito nell'essere perduti tra lune d'Oriente a sorgere,ma anche soggetti a convenzioni imbrigliate in forme di tramonti.
L'Ultima fantasia.
Quale sarà l'ultimo respiro
dopo aver bevuto il sangue
e mischiato il pianto
appesi alla croce di eterna delizia.
Cosa sarà di noi
persi tra lune d'oriente
e il giogo infame
di occidentale forma e sobrietà.
Quando l'ultimo respiro
sarà esalato e l'angelo caduto
avrà letto di noi
si sfalderanno gli ultimi...
Nell'entropico momento
che genera il caos.
Tra le corde e le bende
tra catene e sospiri
l'ultima fantasia
sarà d'ali e di piume.
Marco Casini Marcoforever.
Un particolare ringraziamento a Teresa.
Buongiorno a tutti,
una poesia meravigliosa che ho letto e riletto perchè molto intensa e che rapisce l'anima. Quella chiusa sognante poi, di librarsi in volo tra catene e sospiri, come a rivelare che si rimane inchiodati ad un amore che lega con lacci saldi, stretti, dal quale forse ci si sente intrappolati, ma anche un amore che sa esaltare i sospiri dell'anima per volare.
Complimenti all'autore Marco.
Chiara grazie a te per la collaborazione grande autrice.
E grazie a tutti coloro che collaborano per questo mese a stare qui ogni giorno a disegnare quel sentimento e sentire dell'autore del giorno, che magari a volte non conosciamo, ma così potremmo solo che svelare a noi ed altri, autori "nuovi" in questo grande sito.
Un carissimo saluto a tutti
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Un encomio per Teresa
Stai portando avanti il topic in maniera egregia. Sei un'ottima commentatrice oltre che autrice.
Le tue recensioni ci portano alla conoscenza dell'autore in modo approfondito. Un grazie da me...
Grazie di cuore Patty..Grande commentarice e autrice che stimo da quando sono entrata su questo sito.
Un grazie anche a te per tutto quello che mi hai donato di amicizia e calore, e motivo per il quale rimango legata a questo sito..Dolcissimi e grandi autrici e autori. :-*
Grazie PATTY e grazie a tutti i collaboratori di questi giorni :-*
-
Ringrazio tutti Voi per l'attenzione, la partecipazione alla lettura e l' interpretazione che avete dato alla mia poesia...
E un onore postare su questo sito, Grazie a tutti ....
Marco
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Autore del giorno di oggi 10 settembre
Buon pomeriggio a tutti, oggi autore del giorno:
GIOVANNI MONOPOLI
Cara nonna Famiglia
Giungesti nei miei sogni
volteggiando tra densi nubi.
Il tuo dolce sorriso
ponesti tra i miei pensieri
senza un dir cosa
e col sol cenno delle mani
ti facesti osservare.
Ti rividi così
come ai bei tempi andati,
ti rividi così...
splendida, delicata,
un tuffo al cuore
lì mi portasti
senza poter io
neanche replicare.
Tempo è oramai trascorso
da quel dì triste e funereo
ove incredulo e piangente,
mi lasciasti,
col ricordo in me sempre vivo
da non abbandonarti
sia solo un momento
ricordandoti sempre.
Cara nonna:
Che bella è stata la tua visione!
E' bastato quell'attimo,
è bastato
per riempire il mio cuore di felicità,
è bastata una tua carezza
sul mio viso bagnato
per farmi capire
della gioia nel vivere,
per darmi più forza
a non più soffrire,
per continuare sempre ad amare
proprio come facevo con te:
Cara nonna
Mio commento: Una poesia questa in evidenza oggi, di bellissima fattura sia per struttura che per contenuto. Un sogno di una dolcissima signora alla quale tanto teniamo, che riviene a portarci delle emozioni che ci trasmetteva quando era in vita. E' bastato un soffio tra quei ricordi che aleggiavano nel cuore dell'autore, di quel tocco che dava amore, e che ancora ne ha donato, nel solo dipinto di una notte. Una nonna che sapeva trasmettere un amore incondizionato, puro e sincero il quale a lui, ora, da ancora quella spinta in più per andare avanti nelle sofferenze della vita, e nel donarsi come lei faceva con lui da bambino.
Una poesia dolcissima che cattura il lettore per il sentimento rivelato.
Complimenti Giovanni.
Un saluto
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AUTORE DELL'11 SETTEMBRE 2010 - SALVO D'ANGELO
DORMIVEGLIA - IMPRESSIONI
Distratto, idealmente spento
dono a Morfeo il mio sonno,
ne abbia cura, illumini la notte
d'una realtà fittizia, un sogno.
Il torpore svanirà, compromettendo l'illusione;
tanta fatica e poi? la vita chiederà il conto,
la realtà distruggerà il falso vero
per un vero falsato.
Sento l'illusione, il suo richiamo;
freme, vuole il dazio, la mia coscienza
per un mondo d'idilli e tranelli
arriva, arriva...è qui.
Un grande augurio a Salvo autore di oggi.. E' cambiato tanto il suo stile da questa proposta in home, e le ultime sue opere, si è evoluto, ha cambiato stile e struttura, migliorando sempre più. Metafore che molto ben delineate, anche lui ha riferimenti che evince grande cultura e proprietà del lessico molto elevato.
COMMENTO: In questa poesia rivela quella voglia che spesso si ha di donare a Morfeo quella notte piena di sogni, un'illusione che ci fa scappare da una realtà comunque fittizia, vuota falsa..Forse sarebbe meglio abbandonarsi a queste costruzioni di un notte che poi al risveglio scemano via, perchè intanto, la quotidianità la vita, spesso ci da quelle speranze, chidendoci il conto per un piccolo desiderio magari svelato, vissuto. Una gran bella poesia che rivela anche il giovane animo dell'autore che vorrebbe dei sogni realizzati. Complimenti e augui Salvo.
Propongo anche una sua breve, intesastupenda che mi ha colpito appena letta.
LACRIME - BREVI
Mentre
L'occhio rubino
lucida il passato
Io
Estrapolo dal mare
il tuo sale.
Auguroni Salvo!
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Senza titolo-Amicizia
di Sanzi E.
Si disegnava
ali di farfalla
e cercava
come l'acrobata del circo
il segno oscuro della notte,
questo colare segreto
d'inchiostro e di coltelli,
per vivere di fuoco anche la morte
e morire.
Ma la mia notte
è la notte antica dei contadini.
Avvolgo la mia testa in uno straccio
come un sasso
lavato
dal fiume
come una pentola
di latte.
L'autrice fa un confronto tra la propria vita e quella di una persona amica. L'altra s'incideva tatuaggi a forma di ali di farfalla ed aspirava ad una vita dalle emozioni forti, che spesso significa anche notturna, una vita maleducata per dirla alla Vasco, pericolosa come quella di un acrobata del circo e forse anche di più. Belli sono i versi 'questo colare segreto d'inchiostro e di coltelli'. Ma chi scherza con il fuoco prima o poi si brucia ed infatti la persona è morta, mi pare accoltellata visto che vi si fa cenno. Invece la propria vita viene percepita dall'autrice simile a quella dei contadini: sì tranquilla e monotona ma con una nota d'insoddisfazione. Fin qui bene. Quella che non capisco è la similitudine finale. Poiché era stata citata la vita dei contadini mi aspettavo di consequenza una similitudine che si riferisse ad essi e in particolare alla loro notte. Invece trovo un incomprensibile confronto fra l'avvolgersi la testa in uno straccio e i sassi lavati dal fiume e una pentola di latte. Al massimo quest'ultima potrebbe ricordare la vita contadina, però è comune anche adesso.
Io sono di origini contadine e le nostre notti erano scandite da scope di saggina dietro le porte (contro le streghe), da beveraggi di gelida acqua raccolta con un paiuolo di rame da una conca di rame, da altissimi e durissimi e bitorzoluti materassi di crine che frusciavano rumorosamente ad ogni movimento, e guai ad aver bisogno di andare in un bagno che non c'era.
-
Prima di tutto mi congratulo Con Sanzi E. un'autrice che ammiro moltissimo e che scrive poesie di alta qualità.
Riguardo alla poesia che ha postato Angelo non so, non credo che la metafora dei contadini sia autobiografica (è una mia impressione), tuttavia sto cercando di capire la strofa finale...cioè penso di averla capita ma non riesco a contestualizzarla nel testo, ci proverò più tardi (ieri mi sa che ho esagerato con le Ceres... ;D )
...e grazie mille a Calliope per le recensioni alle mie poesie, ammirevole ed encomiabile questo suo prodigarsi in maniera così solerte verso tutti gli autori del giorno!! :)
Buona domenica a tutti!
-
bello il commento di angelo Ricotta..
sul finale della poesia di Sanzi(adoro come scrive )azzarderei un ipotesi:
forse quella testa avvolta da uno straccio può far pensare al suo modo di non capire certe cose che accadono "come un sasso lavato" della durezza della vita forse nei suoi confronti o forse di qualcuno vicino a lei, e quella pentola di latte mi fa pensare all'infanzia , "pentola di latte" il candore dell'infanzia senza brutture .."come un sasso lavato nel fiume come pentola di latte" ebbene si, mi fa pensare al bel periodo dell'infanzia che passa per andare incontro al mondo degli adulti con tutte le preoccupazioni che la vita regala(lavato nel fiume) questo è il mio pensiero poi cosa significhi veramente lo sa solo l'autrice... ;)
-
[]E' cambiato tanto il suo stile da questa proposta in home, e le ultime sue opere, si è evoluto, ha cambiato stile e struttura, migliorando sempre più. Metafore che molto ben delineate, anche lui ha riferimenti che evince grande cultura e proprietà del lessico molto elevato[/color][/b]
grande Salvo....
Brava Teresa le tue recensioni sono ammirabili, ad ogni autore dedichi il tuo tempo in modo approfondito grazie per il tuo grande impegno. :-* ...
[/quote]
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bello il commento di angelo Ricotta..
sul finale della poesia di Sanzi(adoro come scrive )azzarderei un ipotesi:
forse quella testa avvolta da uno straccio può far pensare al suo modo di non capire certe cose che accadono "come un sasso lavato" della durezza della vita forse nei suoi confronti o forse di qualcuno vicino a lei, e quella pentola di latte mi fa pensare all'infanzia , "pentola di latte" il candore dell'infanzia senza brutture .."come un sasso lavato nel fiume come pentola di latte" ebbene si, mi fa pensare al bel periodo dell'infanzia che passa per andare incontro al mondo degli adulti con tutte le preoccupazioni che la vita regala(lavato nel fiume) questo è il mio pensiero poi cosa significhi veramente lo sa solo l'autrice... ;)
Forse la pentola di latte è una metafora che fa pensare ai contadini, e si potrebbe associare al sasso lavato dal fiume...come una pentola sporca ancora di latte che un contadino porta a lavare nel fiume, suppongo sia da collegare alle due righe della strofa centrale...
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Forse la pentola di latte è una metafora che fa pensare ai contadini, e si potrebbe associare al sasso lavato dal fiume...come una pentola sporca ancora di latte che un contadino porta a lavare nel fiume, suppongo sia da collegare alle due righe della strofa centrale...
Concordo Salvo..mi trovo in difficoltà nel commentare oggi...(sarà il vino ;D)
Comunque grazie a voi per gli interventi grazie mille anche per le vostre parole!
un abbraccio
-
Salve a tutti,
ringrazio la redazione che, affidandomi quest’incarico, mi dà l’opportunità di conoscere meglio gli autori di questo sito.
Autore del giorno 13 settembre 2010
Federica Bernardini
Commento della poesia
E mi diranno “era solo un gatto”
Confesso che, prima di leggere questa toccante poesia e commentarla, ho letto la biografia dell’autrice per cercare di capire di più di lei e per capire quale anima stessi per incontrare.
La lirica è l’elogio all’amico fedele di molti anni, che si sta per perdere, è il commiato da chi ha saputo donarci momenti intensi e piacevoli giornate; da chi ci capiva e ci consolava e in cui si trovava rifugio nei momenti buoi.
L’autrice pone in risalto il fatto che per lei quello non è solo un gatto, ma di più, molto di più e la sofferenza per la perdita imminente trasuda dalla prima all’ultima riga, insieme ad una pacata
rassegnazione di chi sa che per quel gatto lei, non è solo la padrona.
Ci sono anime che si riconoscono e che sanno comunicare attraverso i sensi e le percezioni e se questo accade tra due esseri di specie diverse è un miracolo; noi ne possiamo solo gioire e, forse, esserne invidiosi di chi ha avuto la possibilità di conoscere “quel gatto”.
Una poesia scritta con la penna del cuore e donata a noi con amore e fiducia;
ed è così che va letta, con il cuore, con amore e con l’anima.
Grazie per l’emozione provata
Anna
-
Salve a tutti,
ringrazio la redazione che, affidandomi quest’incarico, mi dà l’opportunità di conoscere meglio gli autori di questo sito.
Autore del giorno 13 settembre 2010
Federica Bernardini
Commento della poesia
E mi diranno “era solo un gatto”
Confesso che, prima di leggere questa toccante poesia e commentarla, ho letto la biografia dell’autrice per cercare di capire di più di lei e per capire quale anima stessi per incontrare.
La lirica è l’elogio all’amico fedele di molti anni, che si sta per perdere, è il commiato da chi ha saputo donarci momenti intensi e piacevoli giornate; da chi ci capiva e ci consolava e in cui si trovava rifugio nei momenti buoi.
L’autrice pone in risalto il fatto che per lei quello non è solo un gatto, ma di più, molto di più e la sofferenza per la perdita imminente trasuda dalla prima all’ultima riga, insieme ad una pacata rassegnazione di chi sa che per quel gatto lei, non è solo la padrona.
Ci sono anime che si riconoscono e che sanno comunicare attraverso i sensi e le percezioni e se questo accade tra due esseri di specie diverse è un miracolo; noi ne possiamo solo gioire e, forse, esserne invidiosi di chi ha avuto la possibilità di conoscere “quel gatto”.
Una poesia scritta con la penna del cuore e donata a noi con amore e fiducia;
ed è così che va letta, con il cuore, con amore e con l’anima.
Grazie per l’emozione provata
Anna
Buongiorno a tutti
grazie a te di cuore Anna per la collaborazione e l'impegno.
Un commento completo e perfetto il tuo, e concordo, l'amore che traspare da questa poesia (che riporto qui di seguito) è immensamente sentito dal lettore. Quell'amore che spesso diventa importantissimo perchè è verso un animale a cui doniamo veramente tanto, e tanto ci da. Anche io avevo un gatto che mi ha lasciata due anni fa, ne ho preso uno per compensare la sua assenza, ma niente, lui era speciale.
Grazie di cuore e congraturazioni a Federica
E mi diranno "Era soltanto un gatto" - Amore
Era ghiaccio il mio cuore di neve
e tu riscaldavi il mio pianto
sole d'inverno accanto alla finestra.
Eri gioia sulle mie ginocchia
quando di notte cucivo i miei pensieri
con l'azzurro assopito dei tuoi occhi stanchi.
Eri l'ombra che annusava i miei passi
e rincorrevi il vento ma poi tornavi
quieto a dormire dentro quella stanza.
Sta calando la sera e tu mi guardi
mentre si spegne intorno l'ultima speranza.
Tu sei parte di me
come l'onda che si aggrappa all'ultima spiaggia
-
oh di nulla Teresa ma, a tal proposito avrei un quesito da porti;
qualora io dovessi nuovamente svolgere questo gradito compito vorrei sapere come fare a copiare la poesia inoggetto senza doverla riscrivere tutta.
So che avrei dovuto farlo ma problemi di tempo me lo hanno impedito.
grazie
Anna
-
Confesso che, prima di leggere questa toccante poesia e commentarla, ho letto la biografia dell’autrice per cercare di capire di più di lei e per capire quale anima stessi per incontrare.
Mi ha colpito la frase di Anna. La trovo molto giusta, capire chi scrive è un passo essenziale per la comprensione della lirica.
Grazie sempre a Teresa che sta svolgendo un ottimo lavoro. Molto attenta e molto capace.
Complimenti all'autrice del giorno, profonde e sentite le sue poesie.
-
Autrice 14 settembre 2010 - ROSSELLA GALLUCCI
Auguri Rossella
Un'autrice che seguo spesso che ho letto già dai miei primi giorni sul sito.
Lei non vuole definirsi poetessa, ma per me lo è eccome. I suoi versi sono dei dipinti dove si posano le sue parole d'amore, sensazioni, dolore, su tele di scenari variegati, suggestivi, affascinanti che rapiscono il lettore.
Trovo che l'autrice abbia una grande padronanza del lessico, nei termini e nelle sue metafore fa trapelare il suo vero sentire, la sua vera anima.
Complimenti Rossella.
Poesia di oggi
Zenit e Nadir - Amore
Custodirò gelosamente
nel cassetto del mio cuore
le tue ali che vibrano
arpeggiando di emozioni.
Custodirò
all'ombra di un abbraccio
il pianto tuo sommesso
dissetandomi di sale.
Custodirò
segreti dell'alcova
in morbide lenzuola ricamate
dove indelebile
è scritto il tuo nome.
E se la notte dividerà la nostra luna,
- io Zenit, tu Nadir -
mentre tu cercherai il sole nelle tenebre,
io frugherò nel giorno a ritrovar le stelle.
Mi farò acqua per la tua sete,
zefiro per la tua calura,
mare per i tuoi tramonti.
Rovescerò i nostri ieri
conservati nelle tasche,
come granelli di sabbia
li spargerò al vento
soffiandoli,
li spingerò nei tuoi domani -
- io, custode della tua anima.
[/i]
Commento: E' un canto d'amore questa poesia che si fa leggere tutta di un fiato immergendosi in questi versi. Lei che si dona a questo amore per lui, proponendosi come custode di ogni suo respiro, di ogni suo sentire, si ogni suo ardore. La metafora nella quarta strofa mi affascina. Due punti distanti, che però legati dallo stesso cielo, ove uno cercherà nella notte il sole che lei ora non vede, lei, cercherà le stelle nel giorno che sta vivendo. La lontananza non li separa.
Il suo amore si trasformerà i brezza per avvolgerlo nel freddo, acqua per dissetarlo, un mare per specchiare i tramonti. Un manifestare sempre più di essere quel completamento di lui, sarà lei a ricamare i giorni d'amore raccogliendo l'anima del suo amato.
E' stupenda!
Consiglio di leggere:
Il vizio di vivere - Riflessioni
Deriva - Breve
Un carissimo saluto Rossella e un abbraccio.
Buona giornata a tutti
-
Autrice 14 settembre 2010 - ROSSELLA GALLUCCI
Auguri Rossella
Un'autrice che seguo spesso che ho letto già dai miei primi giorni sul sito.
Lei non vuole definirsi poetessa, ma per me lo è eccome. I suoi versi sono dei dipinti dove si posano le sue parole d'amore, sensazioni, dolore, su tele di scenari variegati, suggestivi, affascinanti che rapiscono il lettore.
Trovo che l'autrice abbia una grande padronanza del lessico, nei termini e nelle sue metafore fa trapelare il suo vero sentire, la sua vera anima.
Complimenti Rossella.
Poesia di oggi
Zenit e Nadir - Amore
Grazie Teresa, sono davvero commossa! Mi piace molto il modo in cui commenti, si vede che ci metti l'anima!
Un abbraccio
Rossella
Custodirò gelosamente
nel cassetto del mio cuore
le tue ali che vibrano
arpeggiando di emozioni.
Custodirò
all'ombra di un abbraccio
il pianto tuo sommesso
dissetandomi di sale.
Custodirò
segreti dell'alcova
in morbide lenzuola ricamate
dove indelebile
è scritto il tuo nome.
E se la notte dividerà la nostra luna,
- io Zenit, tu Nadir -
mentre tu cercherai il sole nelle tenebre,
io frugherò nel giorno a ritrovar le stelle.
Mi farò acqua per la tua sete,
zefiro per la tua calura,
mare per i tuoi tramonti.
Rovescerò i nostri ieri
conservati nelle tasche,
come granelli di sabbia
li spargerò al vento
soffiandoli,
li spingerò nei tuoi domani -
- io, custode della tua anima.
[/i]
Commento: E' un canto d'amore questa poesia che si fa leggere tutta di un fiato immergendosi in questi versi. Lei che si dona a questo amore per lui, proponendosi come custode di ogni suo respiro, di ogni suo sentire, si ogni suo ardore. La metafora nella quarta strofa mi affascina. Due punti distanti, che però legati dallo stesso cielo, ove uno cercherà nella notte il sole che lei ora non vede, lei, cercherà le stelle nel giorno che sta vivendo. La lontananza non li separa.
Il suo amore si trasformerà i brezza per avvolgerlo nel freddo, acqua per dissetarlo, un mare per specchiare i tramonti. Un manifestare sempre più di essere quel completamento di lui, sarà lei a ricamare i giorni d'amore raccogliendo l'anima del suo amato.
E' stupenda!
Consiglio di leggere:
Il vizio di vivere - Riflessioni
Deriva - Breve
Un carissimo saluto Rossella e un abbraccio.
Buona giornata a tutti
-
oggi mercoledi 15 settembre 2010
l'autore del giorno è Marco Cortese
ha in attivo 454 poesie
ha pubblicato su "festa delle donne" 2010
Halloween 2009
San Valentino 2009
Non avendo letto molto di questo autore commentarlo per me è un compito assai difficile ma soprattutto perché non ho la tecnica per farlo, perciò prendete con "le pinze" ciò che scrivo e fatevi una risata( ridere di questi tempi è una rarità perciò godetevi il momento)
la sua poesia:
"L' AMOR CORTESE" amore ;D
Amor che vieni
per sinceri passi
e selve oscure trapassi
e lanci tuoi languidi strali
a sotterrar gl'impuri mali
poscia vien meco devoto
ch'io ti chiamai in veritiero voto
perciocché rimirar in vero fede
colei che in amor crede.
il mio commento:
ho dovuto rileggere più volte questa poesia per capire meglio il senso ma non è facile intuire cosa passa nella mente delle persone quando scrivono ..
In una prima lettura ho pensato che si parlasse di una donna che con il tempo è riuscita a farsi amare superando gli ostacoli che una relazione può avere, poi, leggendola più volte ho cambiato la mia interpretazione;
forse l'autore parla , di un amore senza riserve quello della fede ,che piano piano con fare sincero, superando ostacoli (perchè credere a qualcosa che non si vede non è facile), ti entra dentro il cuore, e lasciarsi cullare da questa emozione è per lui una cosa bella...
Ho dato due interpretazioni diverse perchè ogni cosa che leggiamo può avere molteplici interpretazioni la poesia è soggettiva e ciò che piace a me non può piacere ad altri o semplicemente non tutti sanno leggere tra le righe.(come me per esempio) ;D
Il modo di scrivere di Marco Cortese, è ricercato, gioca tra il ritmo e la musicalità, usa rime, compone spesso in terzine e quartine: ha uno stile alla vecchia maniera ma di ottima finitura...
vi propongo la lettura di questo testo:
"L'ULTIMO ATTO" spiritualità
cadeva l'umana invocazione
al supremo Padre
e l'ultima lama lancinante
lambiva l'esausto tuo corpo
Ora in te siamo liberi spirito
dopo il buio rivelatore..
(buona lettura)
-
oggi mercoledi 15 settembre 2010
l'autore del giorno è Marco Cortese
ha in attivo 454 poesie
ha pubblicato su "festa delle donne" 2010
Halloween 2009
San Valentino 2009
Non avendo letto molto di questo autore commentarlo per me è un compito assai difficile ma soprattutto perché non ho la tecnica per farlo, perciò prendete con "le pinze" ciò che scrivo e fatevi una risata( ridere di questi tempi è una rarità perciò godetevi il momento)
la sua poesia:
"L' AMOR CORTESE" amore ;D
Amor che vieni
per sinceri passi
e selve oscure trapassi
e lanci tuoi languidi strali
a sotterrar gl'impuri mali
poscia vien meco devoto
ch'io ti chiamai in veritiero voto
perciocché rimirar in vero fede
colei che in amor crede.
il mio commento:
ho dovuto rileggere più volte questa poesia per capire meglio il senso ma non è facile intuire cosa passa nella mente delle persone quando scrivono ..
In una prima lettura ho pensato che si parlasse di una donna che con il tempo è riuscita a farsi amare superando gli ostacoli che una relazione può avere, poi, leggendola più volte ho cambiato la mia interpretazione;
forse l'autore parla , di un amore senza riserve quello della fede ,che piano piano con fare sincero, superando ostacoli (perchè credere a qualcosa che non si vede non è facile), ti entra dentro il cuore, e lasciarsi cullare da questa emozione è per lui una cosa bella...
Ho dato due interpretazioni diverse perchè ogni cosa che leggiamo può avere molteplici interpretazioni la poesia è soggettiva e ciò che piace a me non può piacere ad altri o semplicemente non tutti sanno leggere tra le righe.(come me per esempio) ;D
Il modo di scrivere di Marco Cortese, è ricercato, gioca tra il ritmo e la musicalità, usa rime, compone spesso in terzine e quartine: ha uno stile alla vecchia maniera ma di ottima finitura...
vi propongo la lettura di questo testo:
"L'ULTIMO ATTO" spiritualità
cadeva l'umana invocazione
al supremo Padre
e l'ultima lama lancinante
lambiva l'esausto tuo corpo
Ora in te siamo liberi spirito
dopo il buio rivelatore..
(buona lettura)
Buongiorno a tutti
Cinzia sei stata fantastica. Beh non facile entrare nella visione delle poesie degli autori..Dietro si celano magari tante cose. A volte il bello delle poesie è quell'infinità di significati che possiamo cogliere, ed è soggettiva e rende la poesia ancora più interessante.
Marco Cortese ha uno stile veramente interessante, va studiato ogni versi perchè nella sua ermeticità potresti cogliere sfaccettature di sensazioni varie. Struttura e lessico di grande livello!
Grazie di cuore per il tuo impegno Cinzia.
Un abbraccio e buona giornata
-
AUTORE DEL 17 SETTEMBRE 2010
HARISELDOM
Buongiorno a tutti,
devo dire che purtroppo, e dico purtroppo perchè l'ho verificato ora, non ho mai letto quest'autore, del quale invece mi hanno colpito molto le sue opere che ho letto prima di poterlo commentare.
Come dice lui nella sua autobiografia, gli piace scrivere favole, e in ogni sua poesia, il fascino di poter cogliere questi versi così decorativi, così ricca di dettagli, e di sfumature di vita, affascina molto il lettore, almeno per quanto mi riguarda.
Ne ho lette un pò, e quella da lui proposta: Non ho mai sporcato un muro per amore è veramente bella. Siamo capaci tutti a parlare d'amore, ma spesso quando si è fervorati da questo, la miglior parola è il silenzio, perchè ne contempliamo quel suo retrogusto anche amaro, per le impervie vie spesso da seguire.
La poesia di oggi in proposta è:
Cioccolato fondente - Amore
Sento il tuo profumo
il tuo corpo che flette
ascolto la tua voce
accarezzo la tua pelle.
Sei cioccolato fondente
mia delizia permanente
con quella tua malizia
che scava nei miei ricordi
qui
dove nascono le stagioni
in questa notte di brividi
e di emozioni.
Sento il tuo profumo
misto al tuo sudore
mentre mi baci teneramente
tu sei
tu sei
il mio cioccolato fondente.
E lieve mi incateni
con quella bocca unta
di olio e di passione
mia dolce tenera
emozione.
Cioccolato fondente
poggiata sul mio corpo
scivoli e ti fletti
mentre ti accarezzo.
Tu sei
tu sei
la ultima illusione
davanti a questo tempo
di noia permanente
di noia permanente.
COMMENTO: Secondo la mia opinione, come mia interpretazione, l'associazione che l'autore fa tra l'amore desiderato, bramato e assaporato, al cioccolato fondente, forse è per quel suo grande desiderio da bambino che gli ha lasciato il ricordo, il sapore di quel cioccolato che tanto bramiamo..Fondente perchè puro, il cacao allo stato puro, quindi come per dire che lei è il suo puro amore tanto agognato.
E scorrono poi i versi per sfogliare sinuosamente quella delizia del desiderio e del palato, nel viversi quella passione afrodisiaca del cioccolato, e quel gusto che coinvolge i sensi nel scivolare sul corpo l'uno dell'altro.
Per me questa poesia è molto affascinante e di raffinata stesura.
E come su esposto, un autore da conoscere e continuare a leggere.
Auguri Hariseldom per oggi. Complimenti!
Un caro saluto a tutti
-
AUTORE 18 SETTEMBRE 2010 - NUTELLINA
NON SO PIU' CHI SONO
mi guardo
in uno specchio
e non mi trovo
(danzano prepotenti
cicatrici profonde
che solcano la mia anima)
sono cambiata,
di chi è quel volto pensieroso
che mi scruta,
si insinua
tra le pieghe del dolore
piccoli accenni di sorrisi
sono sparsi
nella memoria
(piccoli attimi)
ricordi vaghi
si alternano
ombre scure
si intrecciano
a lampi di luce
mi ritrovo di nuovo
ad un bivio
e guardo indietro nel tempo
controllo le buche di allora
le discese e le risalite
chi sono io,
cerco nei miei occhi
quella luce
ancora per una volta
ho bisogno (per un attimo)
di ritrovare
quel viso familiare,
perché oggi non so più
chi sono
COMMENTO: Un guardarsi nello specchio e non ritovarsi più. Fare un giro nel passato, cercando di scrutare tutte le discese, le salite, il buio la luce, per ricostruire i propri passi. Sapersi piano piano alimentare di ogni goccia di quella nostra vita, forse perchè qualche situazione ci ha fatto perdere la strada, e allora cerchiamo quel volto amico, che prima si specchiava e sapeva cosa era, valeva, voleva.
Un'intensa poesia di contenuto e significato ove spesso ci troviamo noi a fare questo persorso interno!
AUGURONI NUTELLINA complimenti per tutto
-
Silvana Poccioni
MI SALVA LA SOLITUDINE
... dove la mente percorre
la sua strada
priva di segnaletica obbligata
senza il rischio di incontrare ricordi
usurati dalla ruggine del tempo
eppure vivi
come bambini appena nati.
L'etica della rinuncia
è un'arma bianca
la sua lama affilata
penetra lentamente nelle carni
le taglia nel profondo
e uccide
senza rumore.
Il senso complessivo, per me, è che l'autrice si ritira in solitudine dopo aver subito cocenti delusioni. Ma la solitudine, con le consequenziali rinunce, è una condizione che alla lunga uccide lo spirito e il corpo. Nella prima strofa trovo però qualche immagine contraddittoria. Infatti già il titolo, che è poi il primo verso della composizione, è in contrasto con il senso generale. Inoltre è vero che in solitudine possiamo disporre liberamente di noi stessi...la mente percorre la sua strada...ma non è vero, per esperienza, che in questa condizione evitiamo i ricordi dolorosi, anzi secondo me più facilmente tornano alla mente. Poi è curioso che ricordi dolorosi vengano associati a...bambini appena nati...che sono il simbolo della gioia, dell'alba radiosa della vita. La seconda strofa invece è perfettamente aderente al significato generale e quindi in contraddizione con il titolo. Qui si riconosce che la solitudine,la rinunzia sono condizioni autodistruttive e questa consapevolezza viene espressa con la bella ed espressiva immagine della lama affilata che affonda nelle carni.
-
Silvana Poccioni
MI SALVA LA SOLITUDINE
... dove la mente percorre
la sua strada
priva di segnaletica obbligata
senza il rischio di incontrare ricordi
usurati dalla ruggine del tempo
eppure vivi
come bambini appena nati.
L'etica della rinuncia
è un'arma bianca
la sua lama affilata
penetra lentamente nelle carni
le taglia nel profondo
e uccide
senza rumore.
Il senso complessivo, per me, è che l'autrice si ritira in solitudine dopo aver subito cocenti delusioni. Ma la solitudine, con le consequenziali rinunce, è una condizione che alla lunga uccide lo spirito e il corpo. Nella prima strofa trovo però qualche immagine contraddittoria. Infatti già il titolo, che è poi il primo verso della composizione, è in contrasto con il senso generale. Inoltre è vero che in solitudine possiamo disporre liberamente di noi stessi...la mente percorre la sua strada...ma non è vero, per esperienza, che in questa condizione evitiamo i ricordi dolorosi, anzi secondo me più facilmente tornano alla mente. Poi è curioso che ricordi dolorosi vengano associati a...bambini appena nati...che sono il simbolo della gioia, dell'alba radiosa della vita. La seconda strofa invece è perfettamente aderente al significato generale e quindi in contraddizione con il titolo. Qui si riconosce che la solitudine,la rinunzia sono condizioni autodistruttive e questa consapevolezza viene espressa con la bella ed espressiva immagine della lama affilata che affonda nelle carni.
Beh Angelo credo che l'associazione "come bimbi appena nati" si riversa proprio sul fatto che nella stessa strofa la contraddizione tra solitudine via liberatoria, ma si scontra con ricordi vivi! Infatti secondo me come dici tu, nella solitudine non si fa altro che rincorrerli quei ricordi...Ma forse quel che l'autrice vuol dire è che, a prescindere dal significato in se di solitudine in quanto momentanea assenza dagli altri, vuole rinunciare proprio alle persone, per far si che le lame di questo disagio, finalmente graffino l'anima per estrorcere la radice del dolore, uccidendo senza rumore. A volte rinuciamo a vivere nella totalità pensando di ritrovare poi la strada!
Grazie Angelo un grandissimo lavoro!
-
AUTORE DEL GIORNO 20 SETTEMBRE 2010
Per oggi il mio commento è rivolto ad una poesia di EDOARDO IOSIMI, di questo autore non ho trovata la biografia e di ciò mi rammarico ma, ho scoperto con piacere che amiamo alcuni brani entrambi, ho letto quindi qualcosa di suo per addentrarmi nello Iosimi pensiero.
La poesia che oggi commento è
“All’amore ritrovato”
Di Edoardo Iosimi
Amore,
seduto dove un raggio tocca Terra,
il tuo arrivo vedo
e l'abbraccio sugli scalini
tra i nostri respiri
mi si figura nell'Anima
dove posso tuffarmi
per incontrare Te
che tra i fiori dell'Eden
sei quello parlante
di cui le mie mani
da Sempre
si prendono cura
per cui stando insieme
egoismo e altruismo coincidono
La prima cosa che mi ha subito rapita, leggendo, è che secondo me è il fulcro di tutta la lirica, è il modo con cui l’autore s’accosta e definisce la sua amata; notate, infatti, quel “Te” scritto con la lettera maiuscola, come si farebbe se si parlasse di Dio;
vi è inoltre quella visione, oserei dire celestiale, che ci regala quasi fosse un dipinto del ‘300, riesco a vedere questa immagine di lei posta alla fine di quel raggio che tocca terra, quasi fosse un angelo caduto dal cielo.
Quindi ancora sacralità nella descrizione.
È chiaro quindi che egli pone il suo “Amore” un gradino più sù, rendendola quasi eterea e celestiale.
Questa non tangibilità, però, è subito vanificata da quell’”abbraccio sugli scalini” che riporta tutto ad un livello più terreno.
Ecco, questo è quello che ho visto e sentito.
Ringrazio per aver conosciuto un altro autore.
Anna
-
Autore del giorno 21 settembre 2010 - NUNZIO BUONO
Mi trovo in difficoltà nel commentare questo autore, che è la prima volta che leggo, purtroppo, solo ora l'ho scoperto.
Ho letto da ieri varie sue poesie per capire il suo stile, e al di la della sua autobiografia che dichiara un poeta molto preparato, con grande lavoro attivo nel campo, la sua anima è comunque stata ben forgiata dalle vicissitudini della vita.
Un autore con un lessico forbito ma accessibile a tutti, sa accostare sentimenti e sensazioni, con qualsiasi gesto, senso dell'essere umano, respiro, scenari di natura. Assonanze e metafore ben disposte e liriche di grandissima forma stilistica.
Insomma sono molto contenta di aver avuto la possibilità di conoscerlo.
La poesia di oggi è:
QUEL CHE SAPEVA L'AUTUNNO - AMORE
Raccontami di te
di quel che sapeva l'autunno ai tuoi occhi
e quel cielo di nebbie
che scese, come un sipario alle palpebre
dei tuoi giorni
raccontami
al ciglio del tempo
che commuove i rami
del tuo sentirti madre spoglia
e al rigoglio dei passi incerti
e al tuo dire muto sguardo
alla finestra, sola
mentre fuori c'è neve da ascoltare
raccontami
ed io sarò mano dei tuoi giorni
da sfogliare, sarò luce da scrivere
quando la notte
ti sorprenderà sveglia
a cercare un sogno;
- Allora
raccontati di me -.
COMMENTO: E' come se l'autore si tramutasse in un'essenza che vige accanto alla donna amata, ma senza poterla vivere. Le sussurra come entità di raccontarle di quel che nella sua solitudine d'amore lei sta vedendo passare quell'autunno, mentre il cielo nel cupo suo divenire, va celando gli occhi di lei. Di raccontarle come nel tempo che lentamente è passato, e i rami di un albero, che forse rigoglioso era fuori dalla finistra, ora siano sconfortati dal tempo, mentre lei si ritrova spoglia di quei frutti che ha avuto.
Come ha trascorso la sua vita, si rivela nel suo sguardo, muto, che vaga fuori dalla finestra, ove solo si ode quel soffio di neve che cade.
Esortarla a aprire quel che la donna racchiude nel cuore, affinchè lui nel suo amore, possa essere quel giorno da porterle donare il cuore, sfogliare le pagine della sua vita, arricchirle della sua anima, luce nelle notti insonne, alla ricerca di quel sogno..Che nel ridestarsi parla di lui!
Potrei sbagliare ma è come se l'autore appunto come ho detto all'inizio, come entità nascosta, parlasse ancora al suo amore, vede lei nella sua vita che ancora lo vive, e nel sogno lui, ancora racconta dell'immenso sentimento che li ha uniti.
Ci sono molte poesie da leggere dell'autore. Ma io consiglio Cielo Mare Amore
Un augurio a Nunzio Buono complimenti con stima Teresa
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Buongiorno a tutti,
purtroppo per problemi del sito di questi giorni non sono stati riportati gli ultimi autori del giorno.
Io continuo ad avere problemi dal computer dell'ufficio per accedere sul sito, quindi, qui di seguito cercherò di fare un piccolo dono alle ultime tre autrici del giorno.
Autrice del Giorno 25 settembre 2010 - Nemesis Marina Perozzi
con la poesia Amica Nemica
Non posso riportare la poesia qui di seguito, ma l'ho letta. Spesso capita a noi donne di affezionarsi ciecamente di un'altra donna, facendo entrare nel nostro mondo dei sogni, delle speranze, anche perchè no, del dolore, quella presenza che solo sta cercando velatamente di carpire tutto di noi, per poi ferirci. Cosa migliore spesso da fare è lasciar andare quel nome che ci ha legate, AMICA, farlo scorrere via nel fiume dell'indifferenza e della mancanza di alcun senso della sua vita per noi.
Come nelle sue tante poesie, Marina è un concentrato di realtà, fa trapelare sempre il mero senso della vita, delle emozioni, delle sensazioni in poesie che raccolgono spaccati di vita vera. Coinvolge, attira e fa scivolare in lettore nel suo sentire in maniera egregia. Quindi faccio i miei migliori complimenti alla grande autrice che stimo e anche grande amica.
Un abbraccio MARINA!
Autore del giorno 26 settembre 2010 - Vivì con la poesia Destini (Riflessioni)
La poesia che l'ha resa autrice del giorno è stupenda. Usa versi molto scorrevoli con una delicatezza e raffinatezza di pensiero che sembra di aleggiare nel suo stesso sentire. Quel momento stampato negli occhi di ogniuno di noi, quando la maliconia ci assale. Spesso rivolgiamo lo sguardo a quell'immenso cielo che ci raccoglie ogni giorno, dove il volo di uccelli fa risorgere in noi quel desiderio di poter dispiegare i nostri pensieri, il nostro intimo, e farlo andare via su per altri lidi. Desiderare forse perchè no, che un nuovo vento riprenda tracce del destino, portandoci via, a costruire un nuovo cammino!
L'autrice Vivì è una poetessa (anche se non le piace essere definita tale) molto coinvolgente e di grande classe nei versi e struttura, che ha modificato anche lei nel corso della sua "vita" qui.
Complimenti Vivì un abbraccio
Autrice del giorno 27 settembre 2010 - Antonella Bonaffini con la poesia - Il mare non userà pennelli ma petali di Rose
Che dire di Antonella... la adoro! Questa poesia che ho letto solo ora è semplicemente meravigliosa. Come sarebbe difficile dipingere una storia con petali di rose, usati come pennelli sparsi su una tela dove imbrattare dei colori del sentimento quell'amore che ha pervaso l'intimo del nostro cuore?
Lei in questa poesia ha saputo cogliere non solo ogni colore che accende con il rosso la passione di quel che si è stati, un rosa per candidamente delineare quel soffice mormorio dei corpi che si vivono, quel blu, che non sia solo cielo di notte, ma anche meraviglioso giorno per viversi quell'amore, ha fatto si che tutto sia impresso su di una tela del lettore, un quadro d'autore in poesia!
Le poesie i Antonella sono questo, spesso introspezioni che ti fanno entrare in quel buio pesto dove sta navigando, o se sole arriva a lambire la sua figura, acceca per come viene espresso. E' un'autrice di grande rafinatezza, lessico e struttura di grande stile. Insomma Antonella è una grande poetessa e per chi non avesse letto una delle sue 599 pubblicate, cosiglio, leggetela!
Complimenti Antonella un abbraccio!
Bene un piccolo riassuntino degl'ultimi tre giorni. Per i commentatori del giorno, che questi giorni non ho potuto "avvertire" mi spiace.
Spero comunque che se ve la sentiate di intervenire, lo facciate di vostra iniziativa. Sapere che a volte c'è la possibilità di parlare dei nostri amici, amiche / autrici / autori del sito, almeno a me, da una motivazione di far parte di un mondo che bisognerebbe custodire, quello dove almeno si spera, che viga un pò di serenità, sincerità e voglia di donare vere emozioni.
Un caro saluto a tutti
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Bene un piccolo riassuntino degl'ultimi tre giorni. Per i commentatori del giorno, che questi giorni non ho potuto "avvertire" mi spiace.
Spero comunque che se ve la sentiate di intervenire, lo facciate di vostra iniziativa. Sapere che a volte c'è la possibilità di parlare dei nostri amici, amiche / autrici / autori del sito, almeno a me, da una motivazione di far parte di un mondo che bisognerebbe custodire, quello dove almeno si spera, che viga un pò di serenità, sincerità e voglia di donare vere emozioni.
Un caro saluto a tutti
Grazie cara Teresa di queste tue parole, mostrano la tua sensibilità e il tuo amore per la poesia.
Ottime le piccole recensioni delle ultime tre autrici, che stimo come poetesse ed amiche.
Un bacio a te e un saluto a tutti.
Pattyro
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Scusate, chiedo venia se interrompo per una precisazione. Mi sembra che una volta una redattrice abbia scritto che l'autore del giorno non lo è per meriti, ma perchè scelto a sorte. Con questo non è detto, per carità, che, anche se scelto a sorte non meriti l'ampiezza dell'elogio e dei commenti. Se fosse stato estratto a sorte, ammettimo, un Dante Alighieri, oltre che la sorte ci sarebbe stato anche un po' di merito.
E se è vero che chiunque che pubblica può essere l'autore del giorno, allora mi domando incredulo che l'autore del giorno potrei diventare addirittura io!
Con la conseguenza, logica ed indefettibile, che a quel punto, certo nessuno interverrebbe a farmi una specie di "coccodrillo", dato che io ho trattato sempre tutti male.
E allora non resterebbe che a me intervenire di penna e scrivermi io... un bel autoseminecrologio!
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Scusate, chiedo venia se interrompo per una precisazione. Mi sembra che una volta una redattrice abbia scritto che l'autore del giorno non lo è per meriti, ma perchè scelto a sorte. Con questo non è detto, per carità, che, anche se scelto a sorte non meriti l'ampiezza dell'elogio e dei commenti. Se fosse stato estratto a sorte, ammettimo, un Dante Alighieri, oltre che la sorte ci sarebbe stato anche un po' di merito.
E se è vero che chiunque che pubblica può essere l'autore del giorno, allora mi domando incredulo che l'autore del giorno potrei diventare addirittura io!
Con la conseguenza, logica ed indefettibile, che a quel punto, certo nessuno interverrebbe a farmi una specie di "coccodrillo", dato che io ho trattato sempre tutti male.
E allora non resterebbe che a me intervenire di penna e scrivermi io... un bel autoseminecrologio!
;)
potrebbe anche accadere, probabilmente avrai le recensioni da tutti quelli che hai trattato male ;)
oppure , chissà..forse avrai il giusto commento...
mai dire mai nella vita...
ma forse invece che "trattare male" (non inveire contro di me questa è la parola che hai usato tu ed io mi sono solo permessa di ripetere)potresti dire le stesse cose con tatto..sono sicura che ne sei capace, le parole non ti mancano , sei acuto, osservatore, pignolo e hai la "stoffa" del critico nel bene e nel male , siccome con te non si sa mai dove si va a parare , io sottolineo che quello che scrivo non è per accanirmi contro di te ma solo dialogare( se me lo permetti)e ti ringrazio affettuosamente per i tuoi interventi perchè (a parte qualche post un po troppo acceso)mi sembri una persona in gamba ... ;D
mi piacerebbe leggere qualche tuo intervento un po più "soft" perchè le cose che scrivi spesso sono interessanti , devi solo "smussare" un po gli angoli, ma non per renderti uguale alla massa ma perchè per me certi" spargimenti di sangue" mi sembrano inutili..spero di non essere messa alla gogna per aver detto quello che penso :angel:
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Dolcissima Nutellina, che mi ricordi tanto il pane fresco spalmato di nutella di un tempo, ora che non lo posso più mangiare perchè quello è un prodotto che pare non sia troppo adatto per diminuire, ed io, che sono alto un metro e quarantotto, ho centosette anni e qualche piccolissimo acciacco, più un peso di centotrentacinque chili... mi capisci vero?
Io non capisco invece perchè mi si voglia sempre rappresentare come l'orco feroce, dal momento che io sono un personaggio mitissimo, un coglione si direbbe da noi, uno dal quale non si deve temere assolutamente nulla, anzi sono uno che ha paura di tutto e di tutti.
Per renderti bene edotta e convinta, ti racconto questo esemplificativo episodio. Mi trovavo in montagna, c'erano altri vicino a me, ero su un camminamento roccioso, ed una voce urlò: "Si salvi chi è in grado, stanno cadendo massi dalla montagna!"
Tu che mi reputi forse un coraggioso, guarda allora quanta invece di timida paura sovrasta in me. Sai cosa feci? Fuggii verso un'altura dove i massi non arrivavano, e giunsi trafelato dopo una fuga da olimpionico dei quattrocento metri, con le gambe che mi facevano "giacomo giacomo..."
E se sono uno così spaventato da due o tre massi che cadono giù dalla montagna, che invece di affrontarli con virile coraggio fugge a gambe levate, a questo punto, ora che mi avete conosciuto, chi può avere più timore di me?
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Dolcissima Nutellina, che mi ricordi tanto il pane fresco spalmato di nutella di un tempo, ora che non lo posso più mangiare perchè quello è un prodotto che pare non sia troppo adatto per diminuire, ed io, che sono alto un metro e quarantotto, ho centosette anni e qualche piccolissimo acciacco, più un peso di centotrentacinque chili... mi capisci vero?
Io non capisco invece perchè mi si voglia sempre rappresentare come l'orco feroce, dal momento che io sono un personaggio mitissimo, un coglione si direbbe da noi, uno dal quale non si deve temere assolutamente nulla, anzi sono uno che ha paura di tutto e di tutti.
Per renderti bene edotta e convinta, ti racconto questo esemplificativo episodio. Mi trovavo in montagna, c'erano altri vicino a me, ero su un camminamento roccioso, ed una voce urlò: "Si salvi chi è in grado, stanno cadendo massi dalla montagna!"
Tu che mi reputi forse un coraggioso, guarda allora quanta invece di timida paura sovrasta in me. Sai cosa feci? Fuggii verso un'altura dove i massi non arrivavano, e giunsi trafelato dopo una fuga da olimpionico dei quattrocento metri, con le gambe che mi facevano "giacomo giacomo..."
E se sono uno così spaventato da due o tre massi che cadono giù dalla montagna, che invece di affrontarli con virile coraggio fugge a gambe levate, a questo punto, ora che mi avete conosciuto, chi può avere più timore di me?
::)
bella domanda..... :D
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mercoledi 29 settembre
i]AUTORE DEL GIORNO[/i][
FRANCESCO POZZATO
con la poesia :
AMICA sezione amore
Come del cielo Prim'Astro
che dal suo marin surge
Con biancor d'alabastro,
si alza dal cubile
la beltade suprema,
che nel volto, del sol porta lo tema.
Lucentissima estrema
Stella, rifulge il ciel,
del tuo baglior trema.
Guida sè dè samarriti:
al core speme porti,
rifiorir fai i loro pensieri orti.
Si l'aurora splendente
nel biancar del mattino,
si la stella splendente
nel buio de la notte,
sempre mia guida tu sei
innanzi a li insicuri passi miei.
Con il sol tera vede
e l'uomo con dolce speme
a suo lavor riede
Sì la beltà assoluta
riposo porge a' male
delle vaneggianti menti mortali......continua
poesia dedicata ad una figura femminile molto importante per l'autore , forse il suo primo amore, oppure una guida nel mondo dell'arte e della letteratura.... ::)
Difficile commentare per me questa poesia perchè non ho la tecnica per farlo , lascio agli esperti la parola......
Autore giovanissimo , i suoi primi tentativi poetici risalgono all'estate 2006.
ama l'arcaica lingua dantesca , ne studia lo stile e lo fa suo..
Particolare il suo modo di verseggiare, in uno stile alto e solenne in contrasto con la sua giovane età, crea poesie raffinate dal sapor antico , di grande effetto..
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mercoledi 29 settembre
i]AUTORE DEL GIORNO[/i][
FRANCESCO POZZATO
con la poesia :
AMICA sezione amore
Come del cielo Prim'Astro
che dal suo marin surge
Con biancor d'alabastro,
si alza dal cubile
la beltade suprema,
che nel volto, del sol porta lo tema.
Lucentissima estrema
Stella, rifulge il ciel,
del tuo baglior trema.
Guida sè dè samarriti:
al core speme porti,
rifiorir fai i loro pensieri orti.
Si l'aurora splendente
nel biancar del mattino,
si la stella splendente
nel buio de la notte,
sempre mia guida tu sei
innanzi a li insicuri passi miei.
Con il sol tera vede
e l'uomo con dolce speme
a suo lavor riede
Sì la beltà assoluta
riposo porge a' male
delle vaneggianti menti mortali......continua
poesia dedicata ad una figura femminile molto importante per l'autore , forse il suo primo amore, oppure una guida nel mondo dell'arte e della letteratura.... ::)
Difficile commentare per me questa poesia perchè non ho la tecnica per farlo , lascio agli esperti la parola......
Autore giovanissimo , i suoi primi tentativi poetici risalgono all'estate 2006.
ama l'arcaica lingua dantesca , ne studia lo stile e lo fa suo..
Particolare il suo modo di verseggiare, in uno stile alto e solenne in contrasto con la sua giovane età, crea poesie raffinate dal sapor antico , di grande effetto..
Buongiorno a tutti, ciao Cinzia..
ho letto anche io questa poesia questa mattina e devo dire..wow difficile, nel senso chi è la destinataria?
E' un verseggiare che non ho mai incontrato, con un lessico originale, parole che si affacciano nella "storia di un tempo".
Comunque la difficoltà è anche capire a chi è rivolta perchè sin dall'inizio è come una donazione a una donna che sembra essere diventata tutto per l'autore, Stella guida, Sole nascente che risveglia un cielo spento, ma verso gli ultimi versi si intravede come se quel raggio fosse nato ora. Una bimba che sta respirando ora i suoi piccoli passi, e dona all'autore la felicità di poterla vivere sul proprio petto.
Un caro saluto a tutti
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Interviene tardamente l'autore a spiegare la situazione! xD
In effetti quella è stata la mia prima grandissima fatica che probabilmente non tenterò mai più..
La ragazza a cui è dedicata è una persona che mi ha letteralmente cambiato la vita dal giorno in cui l'ho conosciuta..
una mia compagna di liceo che mi ha insegnato "stare al mondo"..che mi ha completamente stregato con la sua bellezza e il suo fascino..intelligentissima, per quanto pupa :D ..non ho mai più incontrato una ragazza simile e chiunque ne rimarrebbe folgorato..poi le nostre strade si sono divise..io non sento la sua mancanza, lei la mia..abbiamo camminato assieme per tre anni liceali e le devo molto, come lei deve molto a me..ma le cose non potevano funzionare, proprio perché lei era ahimé una pupa e come tale aveva interessi e mire opinabili..e il cervello magnifico che ha talvolta dimenticava di usarlo..
volevo precisare che ultimamente ho cercato di modernizzare la mia lingua..l'aspetto arcaico rimane vivo soltanto in qualche componimento d'effetto o ricercato..l'unica sfumatura antica che rimane in tutte le mie poesie è l'uso costante della metrica e della rima..perché, secondo me, l'illuminazione senza struttura è come un fascio di luce nel mondo delle tenebre..illumina sì, ma ne resta soffocato senza esprimere pienamente la sua vivacità..
se vi sono piaciute alcune mie poesie, v'invito a leggere la raccolta degli epodi..per me molto interessanti..grazie :D
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:D
grazie francesco....
buon lavoro
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Oggetto: Poesia del giorno - Ti dirò: ti amo
Data: venerdì 8 ottobre 2010
Secondo me questa poesia ha un numero di letture spropositato per ciò che è il suo reale valore; nulla contro l'autore, che ho tra i miei preferiti, ma se c'è qualcosa da far notare è bene che lo si faccia, perlomeno io la penso così.
Ho notato che il componimento presenta un riferimento alla "Donna cannone" di De Gregori molto molto evidente, nonchè rafforzato dall'uso ripetuto dei verbi al futuro; anche nel lessico ritornano termini propri della canzone. Ora, quando ricorre un riferimento impegnativo come De Gregori è bene saperlo inserire nel contesto della lirica, altrimenti si corre il rischio di vedere il proprio componimento "sovrastato" dall'idea dell'autore a cui ci si riferisce. E nella lirica considerata io vedo questo problema.
Avevo lasciato un commento ieri notte, ma mi è stato cancellato; se i commenti non si cingono di "veneri e amorini", non vanno più bene.
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Avevo lasciato un commento ieri notte, ma mi è stato cancellato; se i commenti non si cingono di "veneri e amorini", non vanno più bene.
hanno cancellato pure il mio di commento alla stessa poesia solo perchè era leggermente critico, non l'ho certo offeso...ma si vede che quest'autore vuole solo i "bellissima", "meravigliosa", "incommensurabile"...come "commenti" alla sua poesia...
...un po' ridicola come cosa, ma ognuno ragiona con la propria testa (purtroppo o per fortuna io ragiono diversamente...), a questo prezzo io certi autori non li leggo più...
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hanno cancellato pure il mio di commento alla stessa poesia solo perchè era leggermente critico, non l'ho certo offeso...ma si vede che quest'autore vuole solo i "bellissima", "meravigliosa", "incommensurabile"...come "commenti" alla sua poesia...
...un po' ridicola come cosa, ma ognuno ragiona con la propria testa (purtroppo o per fortuna io ragiono diversamente...), a questo prezzo io certi autori non li leggo più...
E fai bene, Salvo... Visto che le cose stanno così ora cancello anche i commenti positivi che gli avevo fatto; e non ci si venga a raccontare la storiella delle critiche costruttive e bla bla bla che non è proprio questo il caso...
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E fai bene, Salvo... Visto che le cose stanno così ora cancello anche i commenti positivi che gli avevo fatto; e non ci si venga a raccontare la storiella delle critiche costruttive e bla bla bla che non è proprio questo il caso...
Sul commento di Salvo posso essere d'accordo, ma sul tuo proprio no.
Scrivere due versi dalla Donna Cannone non è fare un commento.
Ecco il tuo "commento":
...e con le mani amore per le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò...
Il riferimento è impegnativo...
non è un commento, non c'è nulla di critica e di costruttivo, solo due versi di De Gregori. Non c'è interpretazione né critica, né positiva né negativa.
Non si può fare un commento copiando di versi di una canzone od una poesia e semplicemente mettendoli lì senza nessun discorso o critica, solo come per dire "ecco, questa che cito è più bella della tua" oppure "vedi come hai copiato da questa".
Se vuoi fare una critica, fai un discorso, osservazioni, qualcosa di ragionato, non prendere due versi di qualcun altro e sbatterli lì in modo del tutto acritico e senza contesto.
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Riporto anche il commento di Salvo:
Ricorda "La donna cannone" di De Gregori... però tutti questi verbi al futuro nonché l'uso smodato dei pronomi personali, disturbano un po' la lettura... in sintesi: pur se apprezzo la tematica questo componimento non mi convince granché, fossi al posto dell'autore proverei a rivederlo...
che in se stesso non sarebbe stato da togliere. Quello che l'autore della poesia però faceva notare, e questo era il suo appunto, era la strana coincidenza per la quale, ad una poesia che era stata già altre tre volte poesia del giorno, venissero inseriti due commenti così simili uno dopo l'altro, il secondo subito dopo che il primo era stato tolto, e non durante l'anno e passa e le tre volte in home page. Quasi come se ci fosse stato un "travaso" di intenzioni fra i due commentatori ed il secondo avesse inserito il commento proprio perché il primo era stato tolto, per dire le stesse cose ma in modo accettabile e formalmente corretto.
Sinceramente non avevo tempo di appurare nulla, né di fare intermediario, scrivere o spiegare, in redazione non c'era nessuno per diverse ore e non avevo nemmeno nessuno con cui confrontarmi e scambiare opinioni, oltretutto con l'urgenza di fare dei cambiamenti un po' complessi per i commenti ed il forum che dovevano anche venire applicati a ritroso sugli iscritti dell'ultimo mese che non avessero ancora 5 poesie.
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Allora ti rispondo io, non ho avuto modo di parlare con Giuseppe Nacchia né di leggere il suo commento...ho solo visto la poesia in home page e (caso strano) anch'io ho notato la somiglianza alla canzone (solo una somiglianza, mica l'ho accusato di plagio) dunque non sono stato l'unico a notarla, che poi l'abbia scritto evidentemente dopo poco tempo da quello di Giuseppe è un caso, una coincidenza...ma togliere il commento addirittura...mah...mi ha lasciato perplesso. ???
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Quasi come se ci fosse stato un "travaso" di intenzioni fra i due commentatori ed il secondo avesse inserito il commento proprio perché il primo era stato tolto, per dire le stesse cose ma in modo accettabile e formalmente corretto.
Scusa Luigi ma sai quanto me ne può fregare di dire certe cose ad uno che non conosco in maniera più o meno accettabile rispetto ad un altro commento eliminato? un bel niente...ho solo detto la mia...niente "piani machiavellici" per una semplice critica anzi...visto l'andazzo passa anche la voglia...
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Personalmente non vedo nulla di male se un commento eliminato viene poi riespresso,anche se da un altro autore,anche se dopo poco tempo,in maniera accettabile e non offensiva...Poniamo anche che i due autori dei commenti in questione si fossero confrontati,perché eliminare un commento come quello di Salvo?Perché due autori la pensano allo stesso modo?...La cosa mi lascia perplesso...Capisco le difficoltà descritte dal sig. Luigi,ma non mi sembra che ,anche a voler ipotizzare un accordo tra i due autori,si possa pensare ad una sorta di ripicca...Non credo che da un commento del genere si possa ricavare un qualche scopo "malevolo"...
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niente "piani machiavellici" per una semplice critica anzi...visto l'andazzo passa anche la voglia...
Tu avevi un'idea e l'autore un'altra, e fare da intermediario fra l'uno e l'altro richiede una mezz'ora se non un'ora di tempo a scrivere e rispondere mail. Oltretutto se gli autori temono piani machiavellici, come dici tu, anche se non so se questo fosse il caso od una semplice osservazione, anche che scrive i commenti che poi vengono tolti fa delle supposizioni machiavelliche dietro.
Come vedi, sia tu che l'altro avete scritto sul forum, con l'idea che la redazione toglie tutti i commenti se "non si cingono di veneri e amorini", quindi dover rispondere a te ed all'altro, dover riandare a riprendere i vostri commenti, ecc... ecc... Anche tu ipotizzi un machiavellico "andazzo", come se ci fosse un piano a togliere i commenti.
Aggiungo una semplice osservazione: Nacchia ha scritto qui nel post "il componimento presenta un riferimento alla "Donna cannone" di De Gregori molto molto evidente, nonchè rafforzato dall'uso ripetuto dei verbi al futuro; anche nel lessico ritornano termini propri della canzone. Ora, quando ricorre un riferimento impegnativo come De Gregori è bene saperlo inserire nel contesto della lirica, altrimenti si corre il rischio di vedere il proprio componimento "sovrastato" dall'idea dell'autore a cui ci si riferisce. E nella lirica considerata io vedo questo problema."
Questo è un commento, mentre quello che aveva scritto come commento non lo era proprio.
Non sarebbe valsa la pena impegnarsi un po' di più nello scrivere il suo commento alla poesia, almeno quanto si è impegnato sul forum per protestare? Il suo era un commento molto superficiale, che consisteva nel citare versi di De Gregori, mentre quando si è sentito colpito si è impegnato ed ha scritto una critica sensata qui nel forum.
Per difendere il suo commento valeva la pena di impegnarsi, ma per scrivere un commento non valeva la pena di impegnarsi. Ma se si chiede non superficialità agli autori ed alla redazione nel valutare ed accettare i commenti, non ci dovrebbe essere superficialità nello scriverli.
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Non sarebbe valsa la pena impegnarsi un po' di più nello scrivere il suo commento alla poesia, almeno quanto si è impegnato sul forum per protestare? Il suo era un commento molto superficiale, che consisteva nel citare versi di De Gregori, mentre quando si è sentito colpito si è impegnato ed ha scritto una critica sensata qui nel forum.
Per difendere il suo commento valeva la pena di impegnarsi, ma per scrivere un commento non valeva la pena di impegnarsi. Ma se si chiede non superficialità agli autori ed alla redazione nel valutare ed accettare i commenti, non ci dovrebbe essere superficialità nello scriverli.
Ma questo è un problema suo, nel senso che se il suo commento alla poesia non andava bene io non posso farci nulla...ma il mio che c'entra?
Non è nella mia natura perdere tempo a riscrivere commenti cancellati di altri per "ripulirli" e renderli accettabili...non mi ci porta nessuno, in genere dico solo ciò che penso...quest'autore ha ritenuto che il mio commento fosse in qualche modo nocivo per la sua poesia? forse avrei dovuto scrivere che aveva sfornato un capolavoro? beh...sarei stato un'ipocrita e siccome io odio gli ipocriti è evidente che non mi và di perderci altro tempo...
Non penso che ci sia un piano per togliere i commenti e non l'ho mai detto, penso che ci siano autori che non sanno accettare le critiche e se ne trovano nei loro scritti, chiedono alla redazione di eliminarle...questo non si può negare...come non posso negare che questi autori non avranno più la mia attenzione.
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Ma questo è un problema suo, nel senso che se il suo commento alla poesia non andava bene io non posso farci nulla...ma il mio che c'entra?
Non è nella mia natura perdere tempo a riscrivere commenti cancellati di altri per "ripulirli" e renderli accettabili...non mi ci porta nessuno, in genere dico solo ciò che penso...quest'autore ha ritenuto che il mio commento fosse in qualche modo nocivo per la sua poesia? forse avrei dovuto scrivere che aveva sfornato un capolavoro? beh...sarei stato un'ipocrita e siccome io odio gli ipocriti è evidente che non mi và di perderci altro tempo...
Non penso che ci sia un piano per togliere i commenti e non l'ho mai detto, penso che ci siano autori che non sanno accettare le critiche e se ne trovano nei loro scritti, chiedono alla redazione di eliminarle...questo non si può negare...
L'autore in altre poesie ha avuto commenti negativi, mi pare, e non ricordo che abbia obiettato nulla. Questa volta, per il secondo commento, era stato "sensibilizzato" dal primo che poteva sembrare agli occhi dell'autore una accusa di plagio. Se non ci fosse stato quello, non credo che avrebbe detto nulla per il tuo. Vedersi prima fare prima quella che sembrava una accusa di plagio (per la sua forma di semplice citazione di versi altrui) e poi un altro commento simile, probabilmente l'ha allarmato, non so, per molti la poesia che hanno scritto è come un figlio. E' stato un concorso di circostanze, non aliene dal fatto che non sono di solito io che decido o faccio queste cose.
Però voglio approfittare per porre un dubbio. Questo autore, così come altri, hanno espresso un problema. La "poesia del giorno" che viene mostrata per l'autore del giorno, non corrisponde a quella che loro avrebbe mostrato.
Ora come ora la poesia del giorno è quella che ha avuto più letture, e preferibilmente nell'albo d'oro. Si tratta di una delle impostazioni più vecchie e mai riviste del sito.
Vedendola dal punto di vista dell'autore del giorno, ma vedendola anche dal punto di vista di un lettore, quale sarebbe la poesia da mostrare come sua poesia del giorno? Bisognerebbe dare la possibilità a ciascun autore di designare la propria poesia favorita in modo che sia quella da esporre?
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Buongiorno a tutti,
ho letto tutte le vostre considerazioni, io credo una cosa che dovrebbe essere di base a tutto, sia a coloro che scrivono, sia a coloro che commentano, sapere che siamo su un sito importante e per tale motivazione è necessario avere la consapevolezza di quel che si scrive e del come si commenta.
Proprio l'altro giorno anche io ho visto una poesia che riportava parole di una nota canzone. Non ho fatto altro che sottolineare questa cosa, apportando poi commenti alla poesia stessa.
Come faccio da sempre su questo sito, se una poesia non mi piace, oppure credo sia banale e superficiale, non mi metto a fare commenti o a scrivere in bacheca, semplicemente perchè non sono qui come professoressa di poesia, o per credermi superiore a nessuno. Se qualcuno, come è accaduto, mi scrive qualcosa di avverso alle mie poesie, io non tolgo il commento, per me conta che qualcuno mi riprenda su una mancanza. Altri non sono così. Potrebbe darsi che l'autore di cui si parla voleva solo commenti positivi, oppure ha chiesto la cancellazione perchè pensava a un commento dettato da persone che si parlano (e per me è assurdo) però fatto sta, ognuno fa come gli pare credo.
La redazione sa che ci sono molte e troppe cose da verificare, fare, accertare e sicuramente questo piccolo inconveniente si potrebbe tralasciare.
E' un cane che si morde la coda la questione dei commenti, questo senza voler colpevolizzare nessuno, dico solo che è necessario ed indispensabile capire che dovremmo appiannare le polemiche, ed anche se magari impegnativo, fare una costruzione precisa del commento alla poesia che leggiamo, trovandone anche magari il "difetto", ma saperlo evidenziare con classe. Se "poeti" siamo, allora non ci costa nulla saper scrivere all'altezza di quel che i nostri versi esprimono.
Un caro saluto a tutti
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Vedendola dal punto di vista dell'autore del giorno, ma vedendola anche dal punto di vista di un lettore, quale sarebbe la poesia da mostrare come sua poesia del giorno? Bisognerebbe dare la possibilità a ciascun autore di designare la propria poesia favorita in modo che sia quella da esporre?
Decisamente si...ad esempio quando sono stato designato io autore del giorno la poesia mostrata era per l'appunto quella con più letture nell'Albo d'oro, perché automaticamente viene da pensare che una poesia che ha molte letture ha riscosso un buon successo tra i lettori e, se l'autore l'ha messa lì, evidentemente la considera una delle sue migliori...però se poi cambia idea? o se ne scrive una che pensa ne possa rappresentare meglio la Poetica? Ad esempio io ne avrei preferita un'altra, magari con meno letture ma che prediligo particolarmente...
Ci vorrebbe un'opzione che permetta ad ogni autore di poter scegliere la poesia da mostrare quando viene eletto autore del giorno (e anche del mese volendo...)
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Un'altra soluzione potrebbe essere di dare la possibilità a ciascun autore di fare una raccolta di poesie che lo rappresentino (contingentata nel numero),e che abbia appunto lo scopo di apparire in prima pagina quando l'autore diventi autore del giorno...Potrebbe essere carino,così basterebbe cambiare le poesie nella racolta per dare un panorama della propria poetica...
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L'autore in altre poesie ha avuto commenti negativi, mi pare, e non ricordo che abbia obiettato nulla. Questa volta, per il secondo commento, era stato "sensibilizzato" dal primo che poteva sembrare agli occhi dell'autore una accusa di plagio. Se non ci fosse stato quello, non credo che avrebbe detto nulla per il tuo. Vedersi prima fare prima quella che sembrava una accusa di plagio (per la sua forma di semplice citazione di versi altrui) e poi un altro commento simile, probabilmente l'ha allarmato, non so, per molti la poesia che hanno scritto è come un figlio. E' stato un concorso di circostanze, non aliene dal fatto che non sono di solito io che decido o faccio queste cose.
Però voglio approfittare per porre un dubbio. Questo autore, così come altri, hanno espresso un problema. La "poesia del giorno" che viene mostrata per l'autore del giorno, non corrisponde a quella che loro avrebbe mostrato.
Ora come ora la poesia del giorno è quella che ha avuto più letture, e preferibilmente nell'albo d'oro. Si tratta di una delle impostazioni più vecchie e mai riviste del sito.
Vedendola dal punto di vista dell'autore del giorno, ma vedendola anche dal punto di vista di un lettore, quale sarebbe la poesia da mostrare come sua poesia del giorno? Bisognerebbe dare la possibilità a ciascun autore di designare la propria poesia favorita in modo che sia quella da esporre?
Toccava proprio a me commentare la poesia in questione, ma ho scelto di proporne un'altra, perchè quella non mi piaceva, ed essendo la prima pubblicata, non ritenevo che esprimesse il reale valore dell'autore. Credo che ognuno dovrebbe scegliere da solo la poesia che lo caratterizza meglio. Fra i miei testi, ad esempio, ce n'è uno che ha ricevuto 21 commenti, tutti positivi, ma io ne preferisco molti altri che non hanno nessun commento.
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Un'altra soluzione potrebbe essere di dare la possibilità a ciascun autore di fare una raccolta di poesie che lo rappresentino (contingentata nel numero),e che abbia appunto lo scopo di apparire in prima pagina quando l'autore diventi autore del giorno...Potrebbe essere carino,così basterebbe cambiare le poesie nella racolta per dare un panorama della propria poetica...
Si mi piace, è proprio un'ottima idea...
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..si.. credo che l'autore dovrebbe poter scegliere... perchè le più lette sono quelle più vecchie.. e spesso non corrispondono al modo e al sentire del momento attuale...
sui commenti (e poi davvero basta parlarne).. sono fermamente convinta che all'iscrizione si dovrebbe accettare di ricevere qualsiasi commento (e la redazione non dovrebbe cancellare) salvo, naturalmente, quelli palesemente offensivi alla persona (e ho detto alla persona.. non al testo)...
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..si.. credo che l'autore dovrebbe poter scegliere... perchè le più lette sono quelle più vecchie.. e spesso non corrispondono al modo e al sentire del momento attuale...
sui commenti (e poi davvero basta parlarne).. sono fermamente convinta che all'iscrizione si dovrebbe accettare di ricevere qualsiasi commento (e la redazione non dovrebbe cancellare) salvo, naturalmente, quelli palesemente offensivi alla persona (e ho detto alla persona.. non al testo)...
penso che l'idea di poter scegliere la poesia da inserire in prima pagina non è male, ma come deciderlo?
cambiando le poesie nell'albo nuovo?
mettere un numero vicino , ad indicare quale deve essere usata?
avere un altro angolo per le poesie da usare in quel caso?
oppure semplicemente chiederlo all'autore?(ma in questo modo non so se si rientra nei tempi dato che non si sa molto prima chi sarà l'autore del giorno, settimana, mese)
e perchè inserire, in quel caso solo le poesie datate un certo periodo, e non le ultime ?certo quelle di un anno fa avranno più letture di quelle di oggi , ma forse piacciono di più quelle attuali...
mamma mia quante problematiche ci sono ...in bocca al lupo redazione e un grazie per il tempo prezioso che ci donate.. ;)
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Sul commento di Salvo posso essere d'accordo, ma sul tuo proprio no.
Scrivere due versi dalla Donna Cannone non è fare un commento.
Ecco il tuo "commento":
...e con le mani amore per le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò...
Il riferimento è impegnativo...
non è un commento, non c'è nulla di critica e di costruttivo, solo due versi di De Gregori. Non c'è interpretazione né critica, né positiva né negativa.
Non si può fare un commento copiando di versi di una canzone od una poesia e semplicemente mettendoli lì senza nessun discorso o critica, solo come per dire "ecco, questa che cito è più bella della tua" oppure "vedi come hai copiato da questa".
Se vuoi fare una critica, fai un discorso, osservazioni, qualcosa di ragionato, non prendere due versi di qualcun altro e sbatterli lì in modo del tutto acritico e senza contesto.
Ma se tu stesso hai estrapolato il significato di ciò che volevo dire nel commento, l'ho messo in neretto. La realtà è che se uno è sincero fino in fondo si va incontro solo a ripicche e che i guanti di velluto non bastano mai.
Tu avevi un'idea e l'autore un'altra, e fare da intermediario fra l'uno e l'altro richiede una mezz'ora se non un'ora di tempo a scrivere e rispondere mail. Oltretutto se gli autori temono piani machiavellici, come dici tu, anche se non so se questo fosse il caso od una semplice osservazione, anche che scrive i commenti che poi vengono tolti fa delle supposizioni machiavelliche dietro.
Come vedi, sia tu che l'altro avete scritto sul forum, con l'idea che la redazione toglie tutti i commenti se "non si cingono di veneri e amorini", quindi dover rispondere a te ed all'altro, dover riandare a riprendere i vostri commenti, ecc... ecc... Anche tu ipotizzi un machiavellico "andazzo", come se ci fosse un piano a togliere i commenti.
Aggiungo una semplice osservazione: Nacchia ha scritto qui nel post "il componimento presenta un riferimento alla "Donna cannone" di De Gregori molto molto evidente, nonchè rafforzato dall'uso ripetuto dei verbi al futuro; anche nel lessico ritornano termini propri della canzone. Ora, quando ricorre un riferimento impegnativo come De Gregori è bene saperlo inserire nel contesto della lirica, altrimenti si corre il rischio di vedere il proprio componimento "sovrastato" dall'idea dell'autore a cui ci si riferisce. E nella lirica considerata io vedo questo problema."
Questo è un commento, mentre quello che aveva scritto come commento non lo era proprio.
Non sarebbe valsa la pena impegnarsi un po' di più nello scrivere il suo commento alla poesia, almeno quanto si è impegnato sul forum per protestare? Il suo era un commento molto superficiale, che consisteva nel citare versi di De Gregori, mentre quando si è sentito colpito si è impegnato ed ha scritto una critica sensata qui nel forum.
Per difendere il suo commento valeva la pena di impegnarsi, ma per scrivere un commento non valeva la pena di impegnarsi. Ma se si chiede non superficialità agli autori ed alla redazione nel valutare ed accettare i commenti, non ci dovrebbe essere superficialità nello scriverli.
Impegnarmi di più per poi dover ripulire le mie bacheche? Ma andiamo, su siamo seri... La vendetta di you don't know me campeggia ancora indisturbata nella bacheca di "Solstizio d'estate" e non l'ho cancellata perchè sono una persona seria IO, accetto tutto senza fiatare a differenza di ciò che vorresti far credere tu con certe insinuazioni, facendomi passare per il pirla del forum, nonchè per il lacchè di Salvo.
L'autore in altre poesie ha avuto commenti negativi, mi pare, e non ricordo che abbia obiettato nulla. Questa volta, per il secondo commento, era stato "sensibilizzato" dal primo che poteva sembrare agli occhi dell'autore una accusa di plagio. Se non ci fosse stato quello, non credo che avrebbe detto nulla per il tuo. Vedersi prima fare prima quella che sembrava una accusa di plagio (per la sua forma di semplice citazione di versi altrui) e poi un altro commento simile, probabilmente l'ha allarmato, non so, per molti la poesia che hanno scritto è come un figlio. E' stato un concorso di circostanze, non aliene dal fatto che non sono di solito io che decido o faccio queste cose.
Questa spiegazione mi sta bene. Accetto le perplessità dell'autore e rispondo che tra me e Salvo c'è solo amicizia (virtuale), non abbiamo mai tramato alle spalle di nessuno perchè non è nel nostro stile e se a qualcuno non sembra che il mio intelletto sia sufficiente a confrontarsi con i grandi Maestri del sito non ho alcun problema a togliere il disturbo; anche subito.
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mamma mia che confusione!sarà perché ti amo! xD xD xD
scherzi a parte...mmm mi sembra di tornare all'epoca in cui a destra e a manca si leggevano soltanto commenti decisamente irrisori e cattivi del famigerato conte..
io penso sinceramente che fintantoché i commenti non sono offensivi non andrebbero tolti..infin dei conti è ciò che il lettore pensa di una determinata poesia..certo sentirsi dire "le tue cose puzzano di marcio prima di nascere" come mi sentii dire tempo fa dal sopraccitato penso sia un caso limite!e non il caso con cui abbiamo a che fare..
a nessuno ha mai fatto male un commento negativo..Saba fu accusato da Croce di essere un poeta in sostanza banale e ora è considerato uno dei migliori del Novecento..come cambiano le cose nel tempo!
poi Giuseppe non parlare di grandi Maestri del sito! xD dai è una cosa ridicola! chi c'è di gran maestro qui? mmm potrei azzardare che nessuno di noi verrà ricordato in eterno.. nessuno qui lo fa x "lavoro"..piuttosto come "dopolavoro"..
e poi su certe cose, sorvogliamo dai! lasciate perdere i piani machiavellici o le ripicche.. pensiamo fino a 3 prima di dire qualcosa..se abbiamo ancora la voglia di parlare, significa che serve..altrimenti è flatus vocis.. divertiamoci scrivendo poesia..e se arrivano commenti positivi, bene..se ne arrivano di negativi, pazienza..se non ne arrivano, peccato! per me Giuseppe, molti di coloro che tu chiami gran Maestri in realtà sono coloro che intrattengono più rapporti all'interno del sito e per questo vengono letti da più persone e quindi commentati.. io vengo letto mediamente da 10-20 persone a poesia e ricevo 2-3 commenti o messaggi sempre dai soliti che considero lettori affezionati.. poi oh il mio caso è particolare.. ho fatto una particolare scelta poetica che mi esclude dalla lettura di massa, ma l'ho scelto io.. proprio per non rientrare nel modo di scrivere dei gran Maestri del sito xD xD xD
dai su con la vita!
viva la poesia
viva la lettura critica
viva il classicismo
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...
Francesco, giuro, non ce l'ho assolutamente contro di te, anzi a me piace come scrivi; tra l'altro condivido anche il discorso che hai fatto.
Al più posso avercela con Luigi, che mi ha giudicato senza nemmeno chiedere il perchè di un commento così poco argomentato, ma non ce l'ho nemmeno con lui.
Il punto è il seguente: si chiedono argomentazioni; ok, va bene. Ma se poi le argomentazioni vengono lette come "è arrivato lo stronzo che si pensa di essere Dio" uno si regola di conseguenza e cerca di far apparire la critica più "alla buona", così per non urtare la sensibilità di nessuno. Ma dire che un commento "alla buona" non è un commento mi fa andare in bestia; cioè uno non solo si dota di maniere per evitare litigi inutili (e a mio parere assurdi), ma poi deve anche sentirsi la "paternale"? Insomma, mettiamoci d'accordo...
PRECISO, NON E' QUESTO IL CASO DI UN LITIGIO; PER ME LE PERPLESSITA' DELL'AUTORE ERANO TALI DA GIUSTIFICARE LA RIMOZIONE DEL COMMENTO.
Ma Luigi non può venirmi a dire che non era una critica costruttiva, non lo trovo giusto; vorrà dire che la prossima volta commenterò argomentando e se si vendicano sti cazzi...
E tantomeno può venirmi a dire che ho fatto da prestanome a Salvo per il commento; cioè non penso di avere un intelletto a tal punto becero da mettermi a fare sti giochetti da asilo.
Il discorso che ho fatto è generale, spero che la gente legga questo intervento, faccia autocritica e che le cose in seguito vadano in altra direzione, quella di una maggiore apertura al networking.
A Francesco auguro di divertirsi sempre di più e di continuare a scrivere con lo spirito e lo stile di sempre.