Per me la leggerezza è guardarsi dentro e scoprire assenza di gravità.
A volte i detti popolari sono molto efficaci.
"Mi sono tolta un peso ". Ecco, quando riusciremo a toglierci tutti i pesi che rallentano la notra vita, l'anima e la coscienza, allora sì che avremo quel senso di leggerezza.
Guardare tutto come fosse lontano, prendere le distanze da quello che ci circonda, forse è utile per il nostro benessere quotidiano.
Potrebbe essere una conquista spirituale? forse, ma potrebbe essere anche egoismo se tendesse a divederci dagli altri.
I POST SULLA SATIRA NON LI TROVO PIù FORSE DOVUTO A MIEI LIMITI DI INTELLIGENZA, COMUNQUE
I POST SULLA SATIRA NON LI TROVO PIù FORSE DOVUTO A MIEI LIMITI DI INTELLIGENZA, COMUNQUE
VI LASCIO CON ABBRACCIO REDAZIONE E VOI AMICI POETI \E , con la poesia : voglio mio fratello
e con la canzone educativa saggia MIO FRATELLO è FIGLIO UNICO
INCHINI RINO GAETANO SEMPRE DA PARTE MIA,
VOGLIO ANCORA RINGRAZIARE L'AUTRICE CHE MI INDICò
DI LEGGERE LA POESIA DI UN ELEVATO POETA DI QUESTO SITO ,SIGNIFICATIVA ED EDUCATIVA
COSì EDUCATIVA CHE HO IMPARATO ME NE VADO,
VEDO RIPETUTI COMMENTI LESIVI E DI MORTIFICAZIONE NON SULLE MIE TENGO A PRECISARE
ED è INCONCEPIBILE COME L'ESSERE UMANO POSSA ESSERE COSI OFFENSIVO
..cos’è per voi la leggerezza?...
per me.. è la conquista del guardare da lontano le cose… e me stessa… scoprendo che se appoggio sulla mano le grevità presunte.. hanno un peso quasi nullo… e che questo è proporzionale alla brevità della vita..
giunta qui... sorridere è molto semplice...
La stele di Rosetta per i geroglifici che hai scritto la mandi per mail ?
Vivere con leggerezza ora proprio, non ci riesco!
Per me, ogni pensiero è un macigno e ogni problema un ostacolo insormontabile!
Son dimentico del sapor dolce del viver quotidiano
e rimpiango la soavità degli istanti vissuti insieme ai miei cari,
dello scorrere felice del tempo e della bontà, che hanno i giorni intorno a me!
Si lo so! È un momento no! passerà!
Apprezzo molto però, chi come voi riesce a cogliere, la leggerezza del quieto vivere non son certo invidioso oppure geloso!
Anzi forse tutto ciò, potrà far breccia dentro me, affinché anche io possa trovare il giusto equilibrio e tornar a gustare il lento, ma benevolo incedere della vita!
chs
Bruna, non so quanti anni tu abbia, ma la tua concezione sulla leggerezza io l'ho sperimentata molto bene, e mi comporto in questo modo, dando la giusta valenza alle cose. L'impermanenza, la caducità, il non attaccamento al terreno, non parlo solo dei beni materiali, ma anche il non attaccamento alle persone. Perderemo tutti per strada, perderemo anche noi stessi. Questa consapevolezza ci deve fare ridimensionare sulla nostra vita. Chi siamo noi? siamo lo specchio del nostro vicino, non siamo migliori o più degni o meno degni, non riusciamo mai a considerarci parte del tutto, ma ci consideriamo il tutto. Quello ci da pesantezza.
Abbiamo provato a immaginare cosa pensa il nostro salumiere quando non ci saremo più? dirà mentre affetta il prosciutto o mentre lo pesa: " La Sig. X , si quella terzo piano , lì al palazzo d'angolo, è morta poverella, 7 euro e 50 Signora".
Ecco chi siamo. Nulla. Siamo una notizia che turberà per 15 secondo qualcuno che abbiamo salutato tutti i giorni, che ci abbiamo scambiato parole, che ci ha dato sempre il prosciutto migliore.
Fino a quando non capiremo di essere nulla, ma sopravvaluteremo la nostra vita, non capiremo mai cos'è la leggerezza
prova.. se vuoi.. ad entrare di più nelle mie parole...Il senso del mio intervento era di dare un senso diverso alla leggerezza,non credendo esista una definizione "universale" del termine,e spero ciò non vada oltre il senso del suo topic,signora Amara.In caso contrario me ne scuso.
Ci vorrebbe maggior tollerenza verso le persone che vivono qualche difficoltà, invece l'uomo appensantisce la sua vita con le offese completamente gratuite.Ma quanto sei "pesante".
Mi stupisce come la gente si possa divertire con i più deboli. Andate allo zoo se volete vedere la gente in gabbia e con " leggerezza" divertitevi nel lanciare una nocciolina.
Beh scendendo su un piano molto più terra terra, anzi nel seminterrato, non elevandosi ai concetti della poesia, che è sempre sogno,
la leggerezza è affrontare le cose con superficialità " Sono stata troppo leggera",
la leggerezza è una persona di facili costumi." E'una ragazza leggera"
La leggerezza è quella degli anoressici.
La leggerezza è quella degli stolti
la leggerezza è quella capacità che hanno le persone che fanno meditazione, di liberare la mente da tutti i pensieri.
Poi, però, se incontriamo una persona che ha liberato la mente da tutti i suoi pensieri, la chiamiamo " testa vuota".
La leggerezza è aver superato una prova difficile, una sfida.
La leggerezza è giudicare una persona senza conoscerla, " solo a pelle".
La leggerezza è incapacità di creare empatia con gli altri.
La leggerezza non è capace di gesti eroici
la leggerezza vive solo per se stessa
la leggerezza è non assumersi le proprie responsabilità
la leggerezza è vivere credendo di essere immortali o viceversa di essere già morti
la leggerezza è prendere in giro una persona come Giovanna De Santis
la leggerezza è osannare una persona che osannano tutti
La leggerezza è non mettere in discussione il proprio pensiero
la leggerezza è volare in alto, sempre più in alto, quando la gente ci muore intorno... e fregarsene
la leggerezza è considerare le melette verdi di serie B.
Non ti rammaricare Saverio, vivere con leggerezza è più facile, ma anche meno profondo.Il contrario, esattamente.
Il contrario, esattamente.Concordo!Infatti,se non ho capito male il senso del topic della signora Amara,per dirla a parole semplici,un conto è considerare ogni cosa,ogni persona,ogni gesto per ciò che realmente è,senza le sovrastrutture e gli schemi obbligati del pregiudizio e delle regole di convivenza comune;altro è non considerare minimamente le cose,le persone o i gesti,ma lasciare che tutto ci sfiori in un moto di estrema superficialità...Leggerezza e superficialità credo siano i due modi opposti per vivere il mondo fuori dagli schemi della convenzione:da un lato "l'essenza" e dall'altro "l'assenza" (se mi passate lo slogan..).
Concordo!Infatti,se non ho capito male il senso del topic della signora Amara,per dirla a parole semplici,un conto è considerare ogni cosa,ogni persona,ogni gesto per ciò che realmente è,senza le sovrastrutture e gli schemi obbligati del pregiudizio e delle regole di convivenza comune;altro è non considerare minimamente le cose,le persone o i gesti,ma lasciare che tutto ci sfiori in un moto di estrema superficialità...Leggerezza e superficialità credo siano i due modi opposti per vivere il mondo fuori dagli schemi della convenzione:da un lato "l'essenza" e dall'altro "l'assenza" (se mi passate lo slogan..).
Comunque pur potendo attribuire diversi significati al termine "leggerezza" essa non va mai identificata con "menefreghismo" che invece è sinonimo di irresponsabilità ed egoismo.
Leggerezza è anche un termine indicato per quando si usa fare un lavoro "duro" o sfiancante, o snervante, con il sorriso sulle labbra canticchiando una canzone.
Mio marito che lavora con persone ammalate di tumore, è soprannominato "karaoke" ed apprezzatissimo per questo dai pazienti, che nella loro "pesantezza quotidiana" riescono a trovare un'area felice.
Il resto spesso porta soltanto a piangersi addosso ed al miserere: deplorevole.
Leggerezza è sapere che ogni guaio ha un rimedio che si troverà, e che nessun guaio merita il nostro sconforto, e che ogni cosa irrimediabilmente perduta, è una cosa che abbiamo posseduto od avuto, ed il suo ricordo ci apparterrà sempre.
E' il sapere che se non ci facciamo prendere dal panico, possiamo trovare una soluzione ben ponderata che non ci porti allo sfascio, è il contrario del rimanere "impietriti".
:) ;) Leggerezza è ballare sulle grucce e roteare i fianchi non pensando al peso del gesso sulle gambe, e ritrovarsi leggiadri e felici della musica come quando...
Così continuando sono giunto alla conclusione che l'essenza di qualunque cosa sta nella sua funzione:il sole è sole perché (e finché) scalda ed illumina una vastissima porzione di terra.....è qui che si discosta il mio concetto di leggerezza... il non attribuire funzioni.. perchè questo sarebbe chiudere le cose e le persone in una gabbia..
Ma se una cosa si identifica con la funzione...Allora per raggiungere l'essenza di me stesso e raggiungere la "leggerezza" di pensiero devo prima capire io a che cosa servo...
Capito ciò appare poi intuibile che ogni azione che compirò seguendo la mia funzione sarà in se stessa "giusta",e sarà percepita favorevolmente da chiunque;e viceversa qualora dovessi compiere una azione diversa dalla mia funzione.
..è qui che si discosta il mio concetto di leggerezza... il non attribuire funzioni.. perchè questo sarebbe chiudere le cose e le persone in una gabbia..Si, anche a me l'esempio del sole ha dato la stessa immagine, riferendoci alla leggerezza.
oggi potrei avere una funzione nella mia vita e in quella degli altri.. e domani variarla.. o non averne alcuna.. e non mi chiedo se sarà percepita favorevolmente da chiunque.. (cosa per'altro impossibile).. vivo in ciò che sono curandomi solo del sentire con me stessa... seguendo i miei principi (e con elasticità).. ed accettando col sorriso quel che a me.. ed intorno accade... senza giudizio..
eviterei esempi così clamorosi come l'assassinio.. che con la leggerezza ha ben poco a che vedere.. ma volendo elaborare quello del sole.. se domani diventasse viola.. e modificasse la sua funzione... leggerezza, per me, sarebbe prenderne atto.. come di qualcosa di inevitabile.. e senza disperazioni..adattarsi al nuovo corso... (spero di essermi spiegata.. perchè a volte è davvero difficile farlo...)
..mi dispiace non averti risposto a suo tempo.. evidentemente mi è sfuggito il tuo intervento...
parlavo della vita...
mi fai però sorgere una dom anda... chi non abbia leggerezza nel vivere.. può averne ugualmente nella sua espressione artistica?
Leggerezza è scoprire il peso delle convenzioni e liberarsene...anche.. ma credo sia soltanto uno dei suoi aspetti...
Come mi sento "pesante" ! disse il palloncino dopo una scorpacciata di elio superleggero..
..hai ragione.. a volte si deve passare per un imbuto spinato.. ma è proprio quel passaggio che ti rende consapevole che affrontare i pesi con pesantezza.. raddoppia.. e spinge verso il fondo...
..cos’è per voi la leggerezza?...
per me.. è la conquista del guardare da lontano le cose… e me stessa… scoprendo che se appoggio sulla mano le grevità presunte.. hanno un peso quasi nullo… e che questo è proporzionale alla brevità della vita..
giunta qui... sorridere è molto semplice...
e volerai guidata là sopra
sopra la tua zavorra, trascinandola con te
lungo le strade del mondo,