Forum degli autori
Laboratorio => Gruppo di lettura => Topic aperto da: Saldan - Domenica 5 Dicembre 2010, 20:59:46
-
La lira di Narciso
Un anno di
narcisi e solitudine
specchiandomi
nella mia finitudine,
sporgendomi
su quella viva fissità
che ad ogni respiro moriva un po'
in concentriche
delucidazioni
e fuggevoli illuminazioni.
E in essa tu,
ninfea di bianco fascino,
che aprendoti
sul lago delle vanità
ti apristi a me, perduto in
una sola immagine
vibrante ad ogni sospiro.
E bella e fragile.
Ci guardammo e ci ascoltammo:
silenzi e parole a corredo fecondo del testo della seduzione
e il suono segreto delle brame a musicare la scena.
Poi finalmente un dì ti presi fra le mani
e le tue foglie si adagiarono sui miei palmi
ma il soffio della vita e il suo schiaffo ti fecero presto volare via
Ed ora, qui,
nessun profumo sa di te.
Non ci sei più.
Nell'acqua ciò che è intorno a me
si specchia con me
riflesso in un'immagine
che si anima di quello che anima me.
Resterò qui
un anno, un altro... e quanti più...
specchiandomi
ovunque dove eri tu.
E intorno a me
narcisi e quietudine
e tutto ciò che si anima di quello che anima me.
-
...ehhhh... una meraviglia....
-
Un'emozione continua...permanente...non faccio altro che ascoltarla, ascoltarla ed apprezzarla sempre più...
-
Inarrivabile!
-
Concordo è stupenda, li accostai alla Pfm con impressioni di settembre e credo di non aver sbagliato.
-
Ho appena procurato il loro ultimo album...c'è "Scatti" che è bellissima...
11 - Scatti - Marlene Kuntz (http://www.youtube.com/watch?v=a-SlmkXautg#)
-
Bellissima. Io credo che Godano sia un grande poeta dei nostri tempi a prescindere dai gusti musicali obbiettivamente bisogna riconescere che il suo stile è eccezzionale, io personalmente adoro le sue canzoni, questa come tante altre e credo che negli ultimi album i concetti il lessico la straordinarietà e ricercatezza delle immagini si siano elevati a potenza, 'La lira di Narciso' è uno plendido esempio di tutto ciò. Gran peccato che in Italia tali doti rimangano ai più sconosciute.
-
Negli abissi fra i palpiti
Quanti motivi per dir di te
negli abissi fra i palpiti!
Quante emozioni per scriverne,
come un pioniere partecipe
che fa ritorno da un viaggio di echi e rintocchi
in un reame di lugubri tonfi inarrestabili!
Quando tu ti rannuvoli,
e un temporale si appresta
a rovesciarti su tutti noi
come una pioggia repressa,
io sono pronto a farmi tuo ricettacolo:
per ogni goccia un oceano di empatie possibili.
L'infelicità non è che stimolo inevitabile.
La felicità non è che esito fugace.
Sei striggente eppur bellissima così come sei,
decorosa e tristemente chiusa in te.
E meglio dire che l'arte è
generosa fontana
o ritenere per giusto che
sia come una spugna,
che assorbe e s'imbeve di tutte le cose
con la curiosità e l'estasi della bontà?
Se non ti so aiutare
ad arginare la tempesta
tu lasciati consegnare
al mio tentativo migliore
di dare lustro alla tua dolorante dolcezza,
con le canzoni che concepisco intrise di te.