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Discussioni in corso => Notizie e annunci => Topic aperto da: Elisabetta Randazzo - Venerdì 10 Dicembre 2010, 17:36:44
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Nel porgervi gli auguri di Buon Natale e di un sereno Anno Nuovo, voglio fare una breve premessa.
E' certo che molti sono i motivi per cui ognuno di noi serba tristezza nell'animo. Giornalmente i fatti di cronaca entrano ad invadere le nostre case tramite i mass media turbardo la serenità di tutti i componenti della famiglia. Ex mariti o ex fidanzati che uccidono le proprie donne; parenti, ritenuti affidabili che uccidono per gelosia o invidia; o ancora donne che vengono lapidate per aver compiuto adulterio. Con molta amarezza ci rendiamo conto che le donne subiscono troppo spesso violenza, benchè si dica che siamo avanti con la rivendicazione della donna. Anche il mondo della politica, che dovrebbe essere il punto di riferimento di tutti i cittadini e dei giovani, cittadini del domani, dove dovrebbero essere curati gli interessi dei più deboli e di tutti i cittadini in ugual modo, prevarica egoismo e prepotenza.
In tutto ciò vorrei dire che in queste feste, come sempre , è sicuramente più importante regalare un sorriso o un piccolo contributo a chi ha veramente bisogno dei generi di prima necessità per poter sopravvivere, anzicchè sperperare troppo spesso denaro in cose futili. Aiutiamo i più deboli i bambini o anche gli anziani che molto spesso non hanno affetti e bisognano anche di una carezza per sentirsi amati.
Anche per me questo non è stato un anno molto sereno e so di avervi trascurato.
Purtroppo negli ultimi cinque mesi sono scomparse due persone molto importanti, sconvolgendo il quotidiano della mia vita; ma so che in tutto ciò bisogna proseguire nel cammino della propria vita, perchè anche i dolori ne fanno parte.
Vi aguro nuovamente un sereno Natale, pieno d'Amore e di Pace.
Elisabetta
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Mi dispiace davvero tanto per i tuoi cari Elisabetta. Un Abbraccio.
Auguro un Natale sereno anche a te.
Shalom
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Il tempo comunque scorre e non si lascia ingannare
prosegeundo per la sua strada, non viaggiamo accanto
e di tanto in tanto lasciamo e facciamo nostri, ricordi.
mi dispiace per la perdita di persone a te care e sperando che
la via ci renda più felici ti auguro buone feste. con affetto, Elio.
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Buon Natale Elisabetta, Buon Natale a tutti voi...per me rimane una festa consumistica...ma sarebbe bello che, almeno per una volta, questo famoso "spirito natalizio" riuscisse a spazzare via l'egoismo consumistico di ognuno di noi...
...UTOPIA...
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Anche io come gli altri, mi associo ai rimgranziamenti...
che sia un Sereno Natale anche per te Elisabetta!
so cosa significa perdere delle care persone... e il freddo che si posa sull'anima in quei momenti.
Che i nostri auguri riescano a riscaldare il tuo cuore!
nell'occasione, faccio i miei migliori Auguri di Buon Natale a tutti gli autori e redattori del sito Scrivere...
senz'altro... ognuno di noi, saprà come condividere queste festività... "donando" quanto meglio ha di se!
"non dare di te, ma dai tutto te stesso..." forse in certi momenti, bisognerebbe ricordarselo!
chs
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Un saluto sincero anche da parte mia, mi associo in primis ad Elisabetta alla quale dico che comprendo e condivido le amarezze della vita, si occorre con grande forza interiore sopravvivere e fare quel dovere umano che è la vita con tutte le sue precarietà e gioie, anche da parte mia c'è latitanza apparente, mi interesso di cose del sito ed ho a cuore per riflesso anche tutti gli Autori che degnamente partecipano e condividono con noi tutti, spero anche io che queste negatività ci lascino un sorriso in bocca ed una mano tesa da regalare a chi soffre...
AUGURO DI CUORE A TUTTI DELLE SANTE FESTIVITA' NATALIZIE CHE TUTTO CIO' CHE DESIDERATE SI AVVERI.
SALUTO ANCHE TUTTO LO STAFF DI REDAZIONE CHE SI IMPEGNA E COME BRAVI CERTOSINI AL SERVIZIO DI TUTTO IL SITO
AD ELISABETTA RANDAZZO INSTANCABILE E VALENTE DONNA CHE TANTO HA DATO E DA' AL SITO.
AL WEB MASTER LUIGI BRUNO, NON CHE' VALENTE NOSTROMO CHE SA COME SI TIENE A GALLA UNA NAVE E LA FA VELEGGIARE CON MAESTRIA IN OGNI PORTO.
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Buon Natale a tutti...
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Che sia Natale di ritrovata serenità per tutti!
Mi unisco ad Elisabetta e a tutti gli altri amici che mi hanno preceduto e vi lascio un abbraccio!
Franca
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..eh si.. anno difficile..
pur sfuggendo alle atmosfere festive..
lascio i miei auguri...
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Con l'augurio che in ogni dolore che porterà il nuovo anno si celi la serenità del Natale (eh lo so, ma tanto i guai non mancano mai! Speriamo siano piccoli piccolli, piccini picciò come il Gesù bambinello).
Si dice "chi sbaglia impara", io preferisco pensare, chi soffre trova la felicità-
Un abbraccio a tutti.
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Offro i miei auguri
a chi è follemente innamorato
e chi furiosamente incazzato
a chi vive coi suoi malanni
e a chi fa solo danni
Auguri ai dolci vagabondi
ai bruni ai rossi ai biondi
a chi presto si sposerà
e a chi purtroppo divorzierà
Auguri a chi legge solo Dante
a chi ha un tenero amante
a chi mangia caramelle
a chi ha nera la pelle
Auguri ai bimbi tutti
e a chi vende prosciutti
auguri agli sfigati
perché sian più fortunati
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Dopo gli auguri scherzosi, auguro a tutti voi un buon Natale e tanta serenità a Elisabetta e ad altri che sono stati colpiti da lutti. Speriamo, che come dice Marina, il prossimo anno ci riservi solo problemi piccolo piccoli, e grandi gioie.
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buone feste a tutti voi , un abbraccioneeeeeeeeeeeeeeee
Cinzia
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Una cosa proprio non la capisco: perché si debba augurare pace e serenità solo a Natale. Vorrei conoscere uno di voi che abbia fatto lo stesso augurio qui sul forum a ferragosto o magari il 13 maggio o il 27 febbraio. Invece no, tutti ad augurare pace e serenità alla fine dell’anno, come se la fine dell’anno (una semplice convenzione) possa rappresentare uno spartiacque tra quello che è stato e quello che sarà.
Come se il semplice passaggio da un anno ad un altro non fosse semplicemente la fine di un giorno e l’inizio di un altro come tanti.
Quante albe ancora vedremo? E quante volte augureremo alle nostre compagne, ai nostri compagni, ai figli, alle madri ed ai padri un “buongiorno” che non sia solamente un’abitudine o una frase di circostanza e quante volte comprenderemo che la pace e la serenità non piovono dall’alto, non sono frutto di un augurio seppur sentito e sincero; la serenità è una conquista, come la pace, ed entrambi sono frutto di lotte continue. E’ davvero strano come la pace abbia un senso solo in virtù del fatto che esista la guerra; noi tutti deprechiamo la guerra ed osanniamo la pace, ma allora spiegatemi che senso avrebbe augurare la pace se non si conoscessero gli orrori della guerra? Si devono dunque ringraziare i “signori della guerra” se grazie a loro riusciamo ad apprezzare la beatitudine della pace?
Ma questo non c’entra, come al solito divago.
Quello che voglio dire è che ormai, dall’alto dei miei anni, non riesco più ad augurare nulla perché mi accorgo di avere una forma di repulsione verso gli auguri in generale. Non fraintendetemi, mi piacerebbe che ognuno di voi dal primo gennaio diventasse di colpo una della persone più felici della terra, ma non riesco ad augurarvelo perché avvertirei nel suono della mia voce il contrasto tra il mio vissuto e le utopie di cui questi giorni sembrano intrisi.
Lo vedo nei nostri figli che altalenano tra sogno e disincanto; sentono diversi questi giorni solo per le luminarie in casa e per strada, per il resto hanno abbastanza intelligenza per comprendere che non saranno i buoni propositi o gli auguri del 25 dicembre o del primo gennaio che gli porteranno il pane sulla tavola e che per riuscire a realizzare sogni ed “auguri” e necessario rimboccarsi le maniche, fare piazza pulita del marciume che ci circonda.
Elisabetta è un esempio, lei non aspetta Natale per “sentirsi” buona, non si riempie la bocca di auguri che il 7 gennaio sono già accantonati, dimenticati. L’aiuto che offre disinteressatamente a chi ne ha bisogno vale molto di più delle nostre vacue parole e dei nostri “Buon Natale “ e “Felice Anno Nuovo”.
Per questo non farò auguri a nessuno, non ne avrete bisogno; se sapete dove volete arrivare ed avete abbastanza coraggio ed intraprendenza ci arriverete, altrimenti fate come me: consolatevi con i traguardi conquistati da altri e battete le mani quando vi dicono che siete il popolo più “grande” del mondo e, se un tribuno vi adulerà per altri fini, augurategli Buon Natale e Felice Anno nuovo; chissà magari vi regalerà un panettone.
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In queste giornate di festa che stanno per arrivare gli auguri sono quel segno tangibile di affetto che ognuno di noi offre.Se è pur vero che nel corso dell'anno ci sono tante occasioni per porgere gli auguri ( Compleanni, onomastici ed altre occasioni), questi che porgiamo in questi momenti sono speciali perché racchiudono tutto quello che di felice si possa donare e pertanto anch'io porgo a tutti i miei più sinceri auguri affinché l'anno che sta per giungere possa donarci quel segno di felicità, serenità, pace e amore.
Auguri a te Elisabetta, a te Luigi, a tutta la redazione e a tutti gli amici poeti del sito Scrivere
con affetto
Giovanni
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Per il conte:
1) ovviamente è solo una convenzione che l'anno solare inizi il primo gennaio e termini il 31 dicembre. poteva anche essere concepito per iniziare il 19 febbraio e terminare il 18 febbraio. Ci saremmo fatti gli auguri in quelle date, nulla sarebbe cambiato, tanto che in Cina il capodanno non concide con il nostro.
2) Per quanto riguarda la ritualità di fare gli auguri ( ovviamente parlo per me) il tutto nasce da un mio profondo pessimismo. Ho compreso il vero significato degli auguri il capodanno del 1993, avevo 37 anni. A circa mezzanotte telefono ad un mio amico per fargli gli auguri. La sua risposta: " Grazie Gabriella, per quest'anno ce l'ho fatta, ringrazio Iddio". Era una persona che aveva scoperta di avere una malattia incurabile a dicembre del 2001, nella sua frase c'era tutta la gioia di avere " sfangato" un anno. Aveva avuto 365 giorni per morire, invece era sopravvissuto. Ecco perchè era stato felice di dire addio al 1992, perchè era sopravvissuto. Non ebbi il piacere di poterglieli fare il capodanno del 1994.
3) la stessa cosa vale per i compleanni, noi dal compimento di un anno e l'altro, abbiamo mille occasioni e 365 giorni per morire, incidenti stradali, tumori, infarti, terremoti.
superare un anno indenni è una grande conquista. A voi sembrerà un fatto assodato. A me, che sono pessimista no.
4) il Natale è nella nostra tradizione, profuma di odori di cucina, genitori, i nostri anziani, i bambini, la famiglia che si riunisce e forse è un occasione per riflettere, proprio su chi manca o perchè non c'è più, ma resta nei nostri ricordi, o su chi ( non è infrequente) non si riesce a incontrare neanche alle feste per i litigi. Vedi fratelli in lite, o i figli di separati. Può diventare un vero momento di tristezza il Natale, ecco perchè si augura a tutti serenità.
Ed ecco perchè nel modo più banale possibile vi auguro a tutti un sereno Natale e un felice anno nuovo.
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Io ho 37 anni, ho un lavoro precario (e non è valso a nulla aver studiato per 30 anni, prendendo due diplomi di scuola superiore e una laurea), ho un affitto da pagare, e non so se domani avrò ancora un lavoro.
Capisco il tuo disappunto, che in parte è anche il mio.
A Natale domina l'ipocrisia, più che nel resto dell'anno.
e c'è una corsa ai regali che ha del ridicolo.
E a messa non ci va più nessuno, meglio rimpinzarsi di panettoni e giocare a carte fino all'alba...
questo per dire che io non sono di certo uno che ama "il clima natalizio" e "il fingere d'essere buoni".
Ci sono grossi problemi da risolvere in questa nazione.
E non potremmo permetterci il lusso di dimenticarli per 3 settimane...
Detto questo, non trovo giusto impedire o criticare gli auguri a chi li vuole fare...che siano sincerii o no, poco cambia.
Viviamo nell'epoca della grande comunicazione, in cui tutti vogliono parlare, ma poi, in fondo, hanno poco da dire (basti dare un'occhiata a facebook).
Tu, Conte, sei di sicuro una persona di un certo livello culturale ( e si vede da come scrivi), e anche di una certa età (da quel che fai intuire).
Quindi, d'esperienza ne hai sicuramente più di me.
Per questo, ti rispetto.
Solo mi piacerebbe che fossi un pò meno polemico, perchè, quel che dici, spesso non fa una piega.
Come disse un grande personaggio del passato : "chi vuol essere lieto sia..."
Un caro saluto, e Buon Natale.
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Mah… io credo che invece a Natale si va a messa più spesso e più volentieri (almeno dalle mie parti) e le famiglie approfittano di questa festa per riunirsi… alcuni lavorano fuori, altri son sempre impegnati.
Quindi si “sfrutta” questo evento, per riconciliarsi anche davanti a una buona tavola se possibile.
Si esiste il consumismo, la corsa all’ultimo regalo… ma non per tutti è così! Si fanno sacrifici e si risparmia, per poi permettersi di togliersi uno sfizio ogni tanto, perché proprio a Natale? Oddio… potrebbe esser anche un altro giorno quello deputato! Ma che cambierebbe?
C’è chi vive la “magia” del Natale come una negatività, non ne comprendo il motivo… forse a loro disturbano le luci e i colori? Oppure… basta esser bastian contrario per far parte di una elitè di pensiero? …vivi e lascia vivere!
C’è anche chi, sempre preso da impegni e sommerso da cose da fare… prende una pausa in questo periodo, visto che aziende e fabbriche rallentano la produzione. Chi si reca a far visita a parenti con la scusa degli auguri e cerca in qualche modo di porre rimedio ad ”assenze” molte volte più che motivate.
Poteva far di più? Poteva far meglio? Poteva farlo in altro periodo? Certo che si! Ma perché no, in questo periodo?
Si parla, parla e si continua a parlare dei motivi per cui questa festa deve avere questo clamore, del perché tutti sembrano invasati (!)
Del perché nonostante queste feste religiose, esiste ancor la fame, la guerra, la sofferenza!
Di ogni cosa si cerca di trovarne il difetto, anziché gustarne il beneficio! È l’uomo che deve ancor crescere per porre fine a tragedie disumane… e non sarà certo colpa del Natale!
Ma ricordate…ci sono persone sempre presenti in famiglia e ben disposti ai suoi bisogni, c’è chi vive da Cristiano (badate bene ho detto Cristiano e non Cattolico!) ogni giorno e fa in modo che carità e solidarietà, non siano parole vane.
E lo fa a Natale, come qualsiasi altro giorno… senza però criminalizare il prossimo! E rispettando il pensiero altrui, cioè di coloro che hanno una diversa veduta delle cose e altro pensiero… è così che si inizia una sana convivenza in questa vita.
Nel porgervi gli auguri di Buon Natale e di un sereno Anno Nuovo, voglio fare una breve premessa.
...In tutto ciò vorrei dire che in queste feste, come sempre , è sicuramente più importante regalare un sorriso o un piccolo contributo a chi ha veramente bisogno dei generi di prima necessità per poter sopravvivere, anzicchè sperperare troppo spesso denaro in cose futili. Aiutiamo i più deboli i bambini o anche gli anziani che molto spesso non hanno affetti e bisognano anche di una carezza per sentirsi amati...
Vi aguro nuovamente un sereno Natale, pieno d'Amore e di Pace.
Elisabetta
è questo che ci vuole ricordare Elisabetta nei suoi saluti per Natale... che innanzi tutto porti serenità e bontà d'animo!
non vedo nessun dramma nel condividere i suoi Augurie tanto più i suoi pensieri!
rinnovo quindi i miei Auguri di sereno Buon Natale a tutti quanti!
chs
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Condivido il tuo pensiero Saverio, in tutto e per tutto.
chi ci vuol credere ci creda a questo Natale
chi non vuole , se ne stia zitto zitto zitto e buono buono a casa, tanto non si perde nulla visto che per per costui il Natale non ha alcun senso.
Poi c'è chi è carogna tutto l'anno e chi invece tutto l'anno si prodiga per gli altri, oppure c'è chi lo fa solo a Natale. Meglio a Natale che per niente.
E non sparate a zero sul consumismo. Se paradossalmente nessuno facesse regali, chiuderebbero un sacco di aziende che vivono tutto l'anno in funzione del Natale e sapete la disoccupazione!!!
Se le nostre tavole non fossero imbandite La Bauli, la Melegatti, La Motta, manderebbero a spasso i loro lavoratori.
Purtroppo il motore della nostra economia capitalistica è il consumo che produce investimenti e occupazione. L'occupazione a sua volta crea consumi e risparmi che servono a finanziare le aziende. Senza consumi c'è recessione.
Vi devo fare anche una lezione di economia politica?
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Il Natale...consumista o no,a me dona molta serenità e gioia...forse,anzi di certo è il periodo dell'anno dove anche le persone più scettiche vengono pervase da una insolita bontà,da riuscire a esprimere una preghiera verso altri...anche se solo in questo breve periodo,io personalmente riesco a vedere che ce la possiamo ancora fare...
AUGURONI SINCERI A TUTTI I COMPONENTI DEL SITO E ALLE LORO FAMIGLIE,
UN PARTICOLARE AUGURIO AD ELISABETTA,LUIGI E TUTTA LA REDAZIONE.
GRAZIE
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;D Amo il Natale perché è un appuntamento che esula dagli impegni giornalieri, in cui tutti i miei familiari sanno che hanno un appuntamento con noi stessi. In cui tutti gli innumerevoli, inafferrabili amici sanno che abbiamo un appuntamento con noi stessi. Quando non c'è il Natale, ci sono le diverse cerimonie, le varie occasioni.
Amo il 1 maggio perché tutti noi sappiamo che abbiamo un appuntamento con una tale comare, ed il ferragosto perché ho appuntamento con gli amici lontani.
Cosa farei se non ci fosse il Natale! Sceglierei una data diversa! Semplicemente.
Odio il consumismo (che significa compra compra, getta getta, ricompra la stessa cosa, e niente altro di più f-utile: se non ci fosse il consumismo, le ditte potrebbero fabbricare più libri e case e tutti avrebbero un lavoro lo stesso, come era nella notte dei tempi, se non ci fossero le società azionarie, tutti avrebbero gli utili del proprio lavoro, imprenditori compresi, da che mondo è mondo. Se non ci fosse proprio l'economia, tutti avrebbero qualcosa da dare e ricevere, da che mondo è mondo)
Se non ci fosse Gesù bambino (e non lo vedo) tutti adorerebbero i nuovi figli, tutti speciali, e li rispetterebbero, da che mondo è mondo.
Amo il Natale perché se non si chiamerebbe Natale sarebbe lo stesso un Natale, come tutti i giorni dell'anno, che si succedono sempre uguali e diversi da che mondo è mondo.
Amo la tazza del cesso e tutti i suoi ricordi, perché la utilizzo da che sono nata (a parte una breve parentesi in cui preferivo i "triangoli e fasce") e posso scaricarvi dentro quel che mi pare e trattenere caro quel che voglio.
Ma ancora non mi spiego perché dovrei amare anche questo "cesso di Natale".
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Marinaaaaaa...
devi amare questo "cesso di Natale" (come dici tu),perchè è Natale, si festeggia la Natività,per i credenti quella di nostro Signore e per i pagani quella della vita...e onestamente cosa c'è di più bello della nascita della vita stessa...BUONE FESTE...un abbraccione
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..a babbo natale.. chiedo che ognuno sia lbero di vivere o non vivere.. il natale come meglio crede...
questo non rovinerà la festa a nessuno.. nè spegnerà le lucine intermittenti........
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Una cosa proprio non la capisco: perché si debba augurare pace e serenità solo a Natale.
come sei saggio, conte!! Condivido appieno.
Però penso anche, meglio accontentarsi delle briciole. Meglio sentirsi augurare cose belle una volta l'anno che mai :)
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..a babbo natale.. chiedo che ognuno sia lbero di vivere o non vivere.. il natale come meglio crede...
questo non rovinerà la festa a nessuno.. nè spegnerà le lucine intermittenti........
anche tu sei sempre molto saggia, amara ;D
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Marinaaaaaa...
devi amare questo "cesso di Natale" (come dici tu),perchè è Natale, si festeggia la Natività,per i credenti quella di nostro Signore e per i pagani quella della vita...e onestamente cosa c'è di più bello della nascita della vita stessa...BUONE FESTE...un abbraccione
Ops... devo? Eh, si potesse comandare l'amore! ;D
Ma, Gerardo io amo molto più che il Natale, io... amo! E scusami se è poco, ne sono capace per 364 giorni l'anno: un giorno me lo lascio per l'odio, e guai chi mi capita vicino! Mentre i ventinove febbraio, li metto sulla mensolina votiva con il cero, a ringraziamento (santi numi, ringrazio chiunque degli avventori che ho incrociato) del non essere stata ancora ammazzata da nessuno, e poi... giù, a vivere un giorno in più.
Ma un cesso di natale (si, ecco, hai ragione Gerardo, lo avevo scritto in maiuscolo) non lo riesco ad amare.
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Auguri. Semplicemente auguri. Con tutta la simpatia ed il rispetto che nutro per voi che ho imparato a conoscere per ciò che scrivete.