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Laboratorio => Poesie sperimentali => Topic aperto da: Teone - Lunedì 10 Gennaio 2011, 18:18:20
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Chi ha appreso e poi dimenticato
perchè sa che tutto è oblio
Chi ha coltivato sogni e continua a sognarli
perchè costui ignora la noia
Chi ha perdonato
perchè per lui il passato è lieve
Chi non odia
perchè per lui il presente è lieve
Chi ha immaginato il tempo in forma circolare
perchè si è liberato dal peso del tempo
Chi sa che la linea che separa libertà e destino
non è che una delle illusioni umane
Chi ha donato senza pretendere
perchè ogni pretesa è presunzione
Chi non giudica il prossimo
perchè giudicare è segno di vanità
Chi non è colto da sgomento dinanzi al male
E chi nella fortuna non cade preda della superbia
Queste persone, se esistono, rtengo fortunate.
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..non riesco a vederlo come un testo sperimentale...
mi piace molto.. ed in qualche passo.. ho la fortuna di ritrovarmi....
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Chi ha appreso e poi dimenticato
perchè sa che tutto è oblio
Chi ha coltivato sogni e continua a sognarli
perchè costui ignora la noia
Chi ha perdonato
perchè per lui il passato è lieve
Chi non odia
perchè per lui il presente è lieve
Chi ha immaginato il tempo in forma circolare
perchè si è liberato dal peso del tempo
Chi sa che la linea che separa libertà e destino
non è che una delle illusioni umane
Chi ha donato senza pretendere
perchè ogni pretesa è presunzione
Chi non giudica il prossimo
perchè giudicare è segno di vanità
Chi non è colto da sgomento dinanzi al male
E chi nella fortuna non cade preda della superbia
Queste persone, se esistono, rtengo fortunate.
queste persone, se esistono so' mostri!... ;D
(confesso che una volta ho "manomesso" una poesia, quella sul figlio, di kipling nel finale, (sta un po' dapertutto, negli studi dei dottori, negli avvocati, in compagnie assicurative...) finale quando dopo aver enumerato i supremi precetti a cui l'infelice figlio dovrebbe attenersi, ho cancellato uomo e ho scritto MOSTRO...)
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queste persone, se esistono so' mostri!... ;D
..mmm...non sono d'accordo... queste parole non sono precetti.. ma dipingono una condizione mentale...
che porta al benessere interiore....
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Brava, Amara! Era esattamente il mio intendimento. Fortunato è chi riesca a vivere secondo queste regole o altre consimili, perchè vive serenamente. Ciao!
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Chi davvero riesce a concepire il proprio essere con questa condizione mentale è troppo avanti nei confronti sia del tempo che del "modus vivendi" di ogni tipico essere umano...una condizione quasi scontata a livello teorico, perché è quasi una scala di valori perfetti, ma molto difficile da attuare nella pragmaticità di una società che impone spesso il modello della strada sbagliata ma facile e veloce.
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Chi davvero riesce a concepire il proprio essere con questa condizione mentale è troppo avanti nei confronti sia del tempo che del "modus vivendi" di ogni tipico essere umano...una condizione quasi scontata a livello teorico, perché è quasi una scala di valori perfetti, ma molto difficile da attuare nella pragmaticità di una società che impone spesso il modello della strada sbagliata ma facile e veloce.
..oh no.. non è affatto una scala di valori Salvo...anzi.. forse ne è la negazione...
ricordi il mio topic sulla leggerezza?.. in fondo era un po' parente di queste parole...
sono conquiste.. che non hanno scadenze temporali.. chi le ottiene prestissimo.. chi tardissimo.. chi mai....
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..oh no.. non è affatto una scala di valori Salvo...anzi.. forse ne è la negazione...
ricordi il mio topic sulla leggerezza?.. in fondo era un po' parente di queste parole...
sono conquiste.. che non hanno scadenze temporali.. chi le ottiene prestissimo.. chi tardissimo.. chi mai....
Sicuramente l'esperienza individuale di ognuno di noi può (o meno) portare alla conquista di questo modo di concepire la vita...certo è difficile...comunque forse avevo interpretato male (o non ho espresso bene ciò che intendevo dire), hai ragione nel dire che non ci sono scadenze temporali anche se in un certo senso intendevo questo nel dire che è una condizione che trascende il tempo...per valori intendevo quelli che ognuno di noi si dà in base alle proprie esperienze, anche se forse 'valori' non è il termine più adatto in questo caso... :)
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stavo andando in chat e ho trovato questo spazio nel forum..
mi ha colpito la parte dove dice
-chi ha perdonato /perché per lui il passato è lieve..-
queste parole..
a me non riesce facile mai (perdonare) ma ho l'impressione che non...
a volte si perdonano passati molto pesanti..
chissà
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Il topic comunque è molto interessante e mi ha invogliato a leggere alcune poesie di quest'autore...che scrive molto bene, quindi approfitto dell'occasione per fargli i complimenti...è di certo un ottimo acquisto per il sito... :)
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..mmm...non sono d'accordo... queste parole non sono precetti.. ma dipingono una condizione mentale...
che porta al benessere interiore....
per carità, non dico assolutamente che tali principi non siano belli, buoni e convenienti nel vissuto di ognuno di noi, ciò che volevo dire è che, proprio perché sorgenti da una condizione "mentale" queste massime dell'esistenza patiscono delle contraddizioni insite tra il pensiero e l'azione... molto belli sono ad esempio il terzo e il quarto di quelle massime o regole... molto meno il primo e il secondo (dimenticare in sé non è buono, né si può sempre stare a "sognare" come incantatelli... :))
insomma, in breve l'uomo erra e, disperato e solo, si sobbarca il compito di tracciare ogni volta la linea che separe il destino dalla libertà, la quale non è un'illusione, ma il vivo nostro agire pratico... :)
#(mostro traducetelo con "apparizione di qualcosa di abnorme o nel fisico o nella psiche")
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Personalmente e modestamente credo che questi, più che valori a cui aspirare,siano utopie da cui guardarsi bene:sono,è vero, ideali bellissimi da enunciare...Ma chi perdonerebbe l'assassino del proprio figlio?O il ladro che ha svaligiato casa per comperarsi la droga?Chi ha voglia di sognare quando a fine mese arriva la rata del mutuo?O quando arriva a casa una multa per essere passati col rosso a Salerno,e non si è mai andati fuori Milano (è solo un esempio!)?E siamo sicuri che non valga la pena arrabbiarsi per quel ragazzino che spintona la vecchietta alla posta per saltare un posto nella fila?
...Quello che vogli dire è che parlare di certi ideali è giustissimo,metterli in pratica è il peggiore degli sbagli (se fatto nel modo estremo cui la poesia incita),perché c'è sempre chi ne approfitterà,ed è meglio non trovarsi impreparati.Vivere secondo le "massime" esposte nella poesia significherebbe rassegnarsi al male,perché ogni reazione sarebbe impossibile.
E poi anche troppa felicità,col tempo,annoia...Insomma,togliere ad ogni sentimento il suo opposto annullerebbe il sentimento stesso,che non potrebbe più essere definito...
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..sull'assassino del proprio figlio... c'è chi ha saputo perdonare....
ma guardando agli altri esempi... la trovo un'analisi un po' superficiale...
non si parla di ideali... e trovo un po' troppo drastico il giudizio sull'inopportunità di questo atteggiamento mentale... (che non è felicità...)
chi lo possiede.. non è che non veda.. o sospenda la vita.. o non agisca se necessario....
semplicemente lo fa.. senza sprecare energie in sentimenti negativi ed inutili.. quali la rabbia.. il rancore.. l'angoscia.. che nulla risolvono.. anzi.. tolgono spazio alla chiarezza della visione ed al gesto opportuno...
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Personalmente e modestamente credo che questi, più che valori a cui aspirare,siano utopie da cui guardarsi bene:sono,è vero, ideali bellissimi da enunciare...Ma chi perdonerebbe l'assassino del proprio figlio?O il ladro che ha svaligiato casa per comperarsi la droga?Chi ha voglia di sognare quando a fine mese arriva la rata del mutuo?O quando arriva a casa una multa per essere passati col rosso a Salerno,e non si è mai andati fuori Milano (è solo un esempio!)?E siamo sicuri che non valga la pena arrabbiarsi per quel ragazzino che spintona la vecchietta alla posta per saltare un posto nella fila?
...Quello che vogli dire è che parlare di certi ideali è giustissimo,metterli in pratica è il peggiore degli sbagli (se fatto nel modo estremo cui la poesia incita),perché c'è sempre chi ne approfitterà,ed è meglio non trovarsi impreparati.Vivere secondo le "massime" esposte nella poesia significherebbe rassegnarsi al male,perché ogni reazione sarebbe impossibile.
E poi anche troppa felicità,col tempo,annoia...Insomma,togliere ad ogni sentimento il suo opposto annullerebbe il sentimento stesso,che non potrebbe più essere definito...
dal vissuto sociale alla logica dei contrari... :)
cmq non sono proprio daccordo... prima postavo il mio scetticismo esagerandolo con il termine "mostro" (inteso come mostro di bravura, mostro di santità, ecc...), diffido sempre di quest'ultimi, ma non escludo che possano esservi, anche se rari... tu invece, togliendo l'agire pratico ("metterli in pratica è il peggiore dei mali") li svuoti di significato (etico)... agli ideali si tende, non a parole, ma con l'azione... e se non si raggiungono è perché sono "ideali"... le mosche si acciapphano, quest'ultime no... così è... sarebbe bello raggiungere appieno la felicità o l'amore o l'amicizia o la bellezza o la mansuetudine o la temperanza o altro... possiamo forzare cmq la nostra volontà a marciare nella loro direzione... :)
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Se si potesse cambiare il proprio passato e ricominciare
se si potesse evitare di commettere errori
se si potesse scegliere la propria condizione
se si potesse non avvertire il peso delle responsabilità
se si potesse stabilire la conseguenza di ogni nostra azione
se si potesse acquistare conoscenza senza fatica nè studio
elimineremmo incertezze e delusioni
ma poi
non sapremmo neanche di essere felici.
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Sei le scarpe col pelo quando è inverno
Sei il primo cielo a primavera
Sei lo zucchero nel caffè
Sei il pane spezzato e condiviso
Sei un canzone disciolta dentro il cuore
Sei l'alba dentro l'imbrunire.
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Ventinove marzo.
Come sempre ha rosseggiato
un sole inespressivo.
Le ore hanno riempito,
come scatole,
gesti consueti.
Come tiepide acque placide
sono scorsi sentimenti
negli animi.
Niente ha incendiato il ventinove marzo.
Nessuna azione degna di memoria.
Non è volato alcun pensiero
al di sopra del grigio cielo
della mediocrità.
E' stato un giorno come tanti
degno solo dell'oblio
come la maggior parte
della nostra vita.
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Certe sere uguali alle altre
soltanto più fredde o più calde
Certe sere alla televisione
sfilano disperazione e stragi
e ci diverte un film come se niente fosse
Certe sere una birra ci disseta
certe sere uguali alle altre
soltanto più fredde o più calde.