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Discussioni in corso => Discussioni generali => Topic aperto da: Elisabetta Randazzo - Martedì 1 Marzo 2011, 15:25:26

Titolo: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Elisabetta Randazzo - Martedì 1 Marzo 2011, 15:25:26
Ancora una volta mi ritrovo a leggere delle affermazioni sconcertanti  e colpevolizzanti su noi donne!


Monsignor Bertoldo: le donne inducono in tentazione i loro stupratori e fanno più vittime dei preti pedofili

Se una donna cammina in modo sensuale o provocatorio, qualche responsabilità nell'evento ce l'ha perché anche indurre in tentazione é peccato. Dunque una donna che camminando in modo procace suscita reazioni eccessive o violente, pecca in tentazione.

Sono parole di Monsignor Arduino Bertoldo, vescovo di Foligno. Per chi non lo conoscesse, ecco un paio di illuminanti esternazioni: l'aborto crea più vittime dei pochi preti pedofili; Berlusconi ha fatto una ragazzata, a proposito del Rubygate.

Quindi, secondo quest'uomo talmente timorato di Dio che ha deciso di dedicargli la sua vita, se una donna, di qualsiasi età, viene picchiata, violentata, stuprata, se l'è andata a cercare.

Probabilmente, secondo l'esimio vescovo, noi donne dovremmo indossare il burka. Così facendo, però, passeremmo alla concorrenza. Che ne pensa, in merito? In ogni modo, non risolveremo la questione: si può ancheggiare anche coperte dalla testa ai piedi. Sfido anche la fanciulla più sgraziata a camminare rigida con un soldatino. E' la conformazione fisica che ci porta ad avere questo tipo di andatura, da peccatrici. Ma il nostro corpo, esimio monsignore, è un dono di Dio, secondo il credo cattolico. Quindi? Dobbiamo sporgere reclamo al Padre Eterno?

Ieri, una studentessa era seduta in metropolitana, a Roma. Un uomo davanti a lei comincia a guardarla insistentemente, mentre si tocca i genitali. Dopo qualche fermata, la ragazza scende e lo sconosciuto la segue. Gli altri passeggeri, come accade spesso, badano agli affari propri, sbirciando incuriositi. Non penso che ancheggiasse peccaminosamente, da seduta. E nemmeno mentre scappava. Sempre per rimanere nei casti parametri di monsignor Arduino.

Finalmente interviene il capostazione in difesa della ragazza. Lei, allora, prende coraggio e minaccia di denuncia il suo persecutore. Lui la insulta e la spintona. Dodici minuti dopo arrivano gli addetti della sicurezza e trattengono l'uomo, che non smette di inveire e di mettere le mani addosso alla ragazza che, intanto, chiama, invano, il 112. Al sesto tentativo i carabinieri le rispondono che non sanno dov'è la fermata Subaugusta, quindi non possono intervenire. Sono, invece, molto interessati a sapere come riesca a contattarli, via cellulare, sottoterra.

Finalmente, una pattuglia della polizia che passava sulla banchina per controllino di routine, dopo il racconto della studentessa, accompagna l'uomo in Questura. Dagli accertamenti è emerso che il fermato aveva già tentato, giorni addietro, di violentare una bambina.

Ora, chiedo a monsignor Berotldo: anche la bambina induceva in tentazione? Anche lei si muoveva procace?

Come la mettiamo, invece, con la storia di don Pezzini? Condannato a 10 anni per aver abusato di un ragazzino del Bangladesh, tra il 2006 e il 2009.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il prete avvicinò il ragazzino, allora 13enne, in un parco. Il bambino, perché a 13 anni sei solo un bambino, viveva in condizioni economiche molto difficili e don Pezzini si offrì di aiutarlo. Dopo di che l'ha convinto ad avere ripetuti rapporti sessuali con lui.

Il 21 dicembre 2010 è arrivata la condanna e adesso, poco più di due mesi dopo, don Pezzini, 73 anni, ha ottenuto gli arresti domiciliari.

Mi rivolgo ancora a monsignor Bertoldo: anche il ragazzino si è posto in modo procace? Secondo le parole del vescovo, don Domenico Pezzini è uno dei pochi preti pedofili, che vanno certamente puniti, anche se fanno meno vittime, neanche a dirlo, delle donne che abortiscono: sarà per questo che verrà trasferito in un monastero, dove, mi risulta, la clausura è una specie di regola di vita. Mi domando dove stia la punizione.


Senza parole...
Elisabetta Randazzo

 

 
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Amara - Martedì 1 Marzo 2011, 17:04:32
..direi che (ahimè) non c'è niente di nuovo... e mi piacerebbe sapere quanti pensano in questo modo senza palesarlo...
una specie di assoluzione preventiva insomma.....

non stupisce visto che con una mela abbiamo rovinanto il mondo...

per il resto hai già detto tutto e portato esempi sufficienti..
non rimane che constatare tristemente che siamo ancora molto indietro.. e che l'8 marzo dovrebbe avere ben altre connotazioni.. estendendole agli altri 364 giorni dell'anno....

c'è però una domanda che mi rode.. lo vogliamo veramente?....
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Max Ray - Martedì 1 Marzo 2011, 17:38:30
Nessuna bocca è immune dal proferire idiozie...
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: In Venere veritas - Martedì 1 Marzo 2011, 18:08:33
finchè un solo sesso (maschile) comanda la morale comune - e non solo - (chiesa, maschilismo, eccetera) anche nel cuore dell'altro sesso, saremo sempre a questo punto.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Elisabetta Randazzo - Martedì 1 Marzo 2011, 18:10:39
La cosa che mi rammarica, della Festa della Donna, è che la maggioranza disconosca il vero significato di quel giorno.

La speculazione ha preso il sopravvento e qualche cosa, di così importante da ricordare, è divenuto in effetti motivo, per la maggioranza delle donne,  di divertimenti, rappresentati  da serate magari trascorse in discoteca, dove si assiste a spogliarelli il più delle volte maschili.

Non c’è una vera e propria solidarietà, tra le donne, una presa di coscienza del proprio ruolo, delle lotte fatte in nome di un vivere più giusto.

Si evade dalla realtà e ci si lascia trascinare dalla futilità del vivere.

Questo mi spiace molto, perché ricordo benissimo, quando ragazzina mi recavo alle manifestazioni per difendere i valori e i diritti delle donne.
Per quanto riguarda le rivelazioni che ho riportato nel mio post è molto sconcertante pensare che una ragazzina di tredici anni,  come Yara, fotografata durante una lezione di danza, mentre faceva una spaccata, avrebbe potuto suscitare una voglia sessuale verso alcuni uomini, eppure si è arrivati a sentire anche questo.

Solo menti veramente malate, deviate, possono arrivare a pensare queste cose.

Ma cosa sta succedendo a questo nostro mondo? Forse si arriverà a dire che il sorriso dolce di una bimba è un invito ad abusare di lei.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: In Venere veritas - Martedì 1 Marzo 2011, 18:34:46
le cose son sempre state così...
solo che ora ce ne accorgiamo...
non cambia nulla, se non cambiamo noi, di dentro, per prime e primi.
dopo di che, bambini, uomini e donne saremo pari.
ma il potere, se tolto dalle mani ha delle ripercussioni enormi, sugli schiavi stessi, che non sanno vivere liberi.
pensa a tutte le donne che tollerano mariti violenti ed abusatori e sorridono alle ragazze di silvio e alle veline, concorsi eccetera, dicendo: ma son così, non hanno nessun altro talento che darla via.
io penso a questo (non ai mariti) e mi vengono i brividi, alti così
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: caligola - Martedì 1 Marzo 2011, 18:52:31
I cretini sono in ogni dove,


il vero problema si manifesta laddove finisce il pudore e comincia il business.

Ad esempio se guardo fuori dalla mia finestra ho tutto l'anno una serie di diciottenni (forse) ansimanti di una nota ditta di intimo in mutande. La cose è particolarmente piacevole per l'uomo bruto che c'è in me. Converrete certamente che la continua vista di cotanto culame e tettume nuoca gravemente alla salute psico-fisica di ogni uomo medio abitante del pianeta Terra.

Quello però è sempre lecito e non c'è nessuna Elisabetta Randazzo di turno che se ne preoccupi.

Ecco forse è questa la cosa più preoccupante rispetto alla boutade un vecchio rimbambito con l'Alzaimer che sbava alla vista di uno sculettamento.


Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Calogero Pettineo - Martedì 1 Marzo 2011, 21:28:25
gli idioti san ben riempirsi la bocca del loro stesso cervello, cioè di nulla!!!
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Marina Como - Mercoledì 2 Marzo 2011, 23:54:44
I cretini sono in ogni dove,


il vero problema si manifesta laddove finisce il pudore e comincia il business.

Ad esempio se guardo fuori dalla mia finestra ho tutto l'anno una serie di diciottenni (forse) ansimanti di una nota ditta di intimo in mutande. La cose è particolarmente piacevole per l'uomo bruto che c'è in me. Converrete certamente che la continua vista di cotanto culame e tettume nuoca gravemente alla salute psico-fisica di ogni uomo medio abitante del pianeta Terra.

Quello però è sempre lecito e non c'è nessuna Elisabetta Randazzo di turno che se ne preoccupi.

Ecco forse è questa la cosa più preoccupante rispetto alla boutade un vecchio rimbambito con l'Alzaimer che sbava alla vista di uno sculettamento.

Sai, non è un problema se tu rimani alla finestra e seminascosto da una tendina, il problema sarebbe se pretendi che ogni volta che ti ecciti per un qualche motivo pretendi che sia quello l'oggetto che ti tolga lo sfizio. Mi spiace, ma se voglio mettermi la minigonna ed andare a rimorchiare chi mi pare, perché magari ho visto passare dei bei giovanottoni con calzoni attillati, me la metto. Certo, da vecchia babbiona quale sono, non so se troverò qualcuno che mi si fili, e soprattutto se è un qualcuno che piaccia anche a me, ma pretendo che vi sia la scelta da ambo le parti. Se proprio sono una cozza... oh, bhe, pazienza, vi sono ottimi sistemi per smontarsi anche da soli! Basta sdraiarsi sul divano e premere un telecomando, per smontarsi, sì cotanta idiozia gira sui diversi canali. E laddove non vi è idiozia, allora subentra la rabbia: nulla insomma che ti faccia rimanere ancora il pensiero di godere dei sensi. Funziona anche ascoltare il traffico o sentire la puzza dell'aria che si respira: nulla, nulla che ti faccia reputare possibile avere ancora voglia di fare l'amore.
Prooovare per credere!
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Saldan - Giovedì 3 Marzo 2011, 01:02:15
Di sicuro se una ragazza va in giro con minigonna e vestiti provocanti non ha addosso un cartello con su scritto "stuprami", a molte persone piace farsi notare ma questo non dà a nessuno il diritto di trattarle come oggetti. A meno che non vi siano richieste esplicite (o soldi vedi il caso "Rubygate") nel mezzo...

Ma il pudore, come si pretende dalle donne, dovrebbero mostrarlo anche gli uomini... a mio modo di vedere trattare donne o uomini come fossero oggetti è da maiali, e non solo nell'ambito sessuale (ogni riferimento politico non è affatto casuale...)
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Gianpiero De Tomi - Giovedì 3 Marzo 2011, 13:52:25
Ho letto anch'io l'articolo in cui è riportato quella frase (ed altro ancora )di monsignor Bertoldo.

Vorrei subito dire che mi pare eccessivo fra di un'erba, tutto un fascio per portare avanti un discorso che è troppo complesso, per poter essere dibattuto efficacemente in questa sede.

La Chiesa ha senza dubbio la colpa di vivere nel XV secolo, quando non sia anche peggio la datazione.

Questo non toglie che vi siano persone degne fra di loro con una visione molto più illuminata del mondo, rispetto a quella che è la gerarchia tuttora vigente.

Non aggiungo altro, su questo argomentazione.

Ma per quanto riguarda quello che ha detto Amara: è vero, vi è molta incoerenza fra quello che dovrebbe essere, ed invece, quello che è.Ma non è affatto vero, che sia mentalità comune, perchè le nuove generazioni, non hanno questa visione retrograda della condizione femminile, che nel tempo si è emancipata,assumendo ruoli di grande rilevanza.

Putroppo, vi è una condizione di disagio, perchè questo è solo disagio psicologico, che porta una percentuale di uomini ad avere un comportamento criminale, nei confronti delle donne.

Non giustifico nessuno, sia ben chiaro,anzi, condanno in modo netto, ma come ho detto all'inizo, non generalizziamo.

Le parole di una persona,di qualunque classe sociale, vanno prese e valutate non come immagine dell'opinione comune, ma solo come un modo, in questo caso, gravemente distorto, di percepire la realtà.

Se uniamo questo, a tutto quello che capita di udire e vedere nel mondo, è assurdo dare un senso logico, a questa discussione.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Amara - Giovedì 3 Marzo 2011, 14:26:39
..te lo dico con tutta sincerità e pacatezza Gianpiero...
non mi è piaciuto questo tuo intervento...
che non si debba generalizzare.. lo do per scontato..e che esistano uomini di chiesa di ben altra portata morale e di ben altro pensiero.. oh lo so.. io qui.. ho un don Gallo che non avrebbe mai pronunciato queste parole.. e non ambisce a diventare monsignore...
ma quando parla una persona di quel ruolo.. dovrebbe essere immediatamente smentita ed isolata..(io non ne ho avuto notizia) visto anche che non è nuovo a certe ..esternazioni... ma si vede che va bene così...

io non ho detto sia mentalità comune... ho detto che siamo ancora molto indietro.. e credo che questo sia inconfutabile.. tutto lo dice...(confronta il numero di ruoli di rilevanza tra i due sessi) e sai.. dire che uno stupratore o un pedofilo sia tale a causa di un disagio psicologico..questo sì  che è generalizzare.. poichè ci saranno sicuramente casi di origine patologica.. ma anche altri di..patologica arroganza...
e questa discussione mi pare logicissima..... come credo penseresti tu se fosse stata detta una bestialità che ti riguardi e tocchi nella tua dignità...
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Gianpiero De Tomi - Giovedì 3 Marzo 2011, 15:47:54
Prima di tutto, la discussione nasce dall'articolo, quindi uscire dall'ambito dell'argomento è già poco logico. Poi come ho detto prima, stiamo parlando di farneticazione di una persona,che putroppo è anche una persona pubblica ed un esponente di gerarchia ecclesiastica, e non ho remore a dire questo.
Per il resto, ho solo commentato che di matti e pezzenti,criminali , che non hanno un briciolo di educazione è pieno il mondo , ma è una follia loro, non del genere maschile.
Mi spiace che non sia chiaro quello che sostengo, ma ogni volta che si getta acqua sul fuoco, da questo punto di vista, mi sento chiamato in causa. PARITA',in ogni ambito della vita, in ogni considerazione ed argomentazione, è la parola che sostengo da sempre. Certamente, ci sono persone ancora grette mentalmente, ma è in ogni caso, una loro chiusura che nulla ha in comune con il progresso sociale in ambito di considerazione delle donne.

Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Grazia Longo - Giovedì 3 Marzo 2011, 19:55:01
Ho letto i vari interventi su questo post, (sono allettata con l'influenza, una condizione alquanto favorevole per questo tipo d'attività) e devo dire che ho l'impressione (sgradevole) che, in realtà, non ci sia grande volontà di confronto costruttivo, ho la percezione che ci si parli addosso senza voler veramente prendere atto della visione dell'altro ... insomma ravviso lo spirito da arena, ormai imperante nella nostra pseudocultura decadente, dove il contraddittorio si esprime in conflitto a prescindere e non come un apporto di punti di vista personali per ampliare orizzonti collettivi. Vi prego ditemi che mi sbaglio!
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Amara - Giovedì 3 Marzo 2011, 20:11:55
..credo che la febbre.. ti confonda..... :)
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Grazia Longo - Giovedì 3 Marzo 2011, 20:56:22
Amara con questa tua, dimostri che non mi sbagliavo! Peccato, avrei voluto sbagliare, credimi!
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Amara - Giovedì 3 Marzo 2011, 22:09:42
..certo che ad interpretare come pare a te.. sei davvero specializzatissima.....
ti lascio alla tua teatralità... e passo e chiudo....
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Marina Como - Giovedì 3 Marzo 2011, 22:42:51
Amara con questa tua, dimostri che non mi sbagliavo! Peccato, avrei voluto sbagliare, credimi!
Ma a me pare che l'unica che non sta apportando nulla sia tu. Ma tralasciamo: mi interessa il discorso.
Si, concordo con quanto dite sinora, più o meno tutti, sulla parità ecc... Ma rispondendo a Giampiero: quello che a me da più fastidio e che mi chiedo è come mai un qualsiasi deficente che dice delle cose indegne debba trovare spazio sulle principali testate giornaliste? E come mai, come appunto fa notare Amara, nessuno lo smentisce dal momento che lo fa nell'ufficio di quelle che dovrebbero essere le sue funzioni? Si, è questo che mi fa subdorare (ma quale sub: qui è proprio tutto odore di bruciato! -E di roghi-) che ci sia una precisa volontà politica dietro tutto questo.
Certo che la domanda di Amara (lo vogliamo?) è davvero interessante, specie guardando in effetti le nuove generazioni (che invece in disaccordo con Giampiero, trovo veramente a volte retrograde su certe questioni)
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Grazia Longo - Giovedì 3 Marzo 2011, 22:58:58
Amara, no comment ... tolgo il disturbo!  :D
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: In Venere veritas - Giovedì 3 Marzo 2011, 23:02:41
si vede che le nuove generazioni, di cui faccio parte credo, non hanno coscienza di se stesse in questa pseudoborghesepostindustriale società. e oltretutto, teatrale.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Amara - Giovedì 3 Marzo 2011, 23:20:03
..credo, Venere, che prendere coscienza.. sia un lavoro faticoso.. sempre...
e devo darti atto che il momento sociale non è propizio... ma penso che l'indignazione sia pur sempre un passo... e mi preoccupa vederne così poca....
c'è un guardare troppo a sé.. al proprio orto...e a volte neppure questo a sufficienza...
ma al di là della constatazione.. mi chiedo se le donne siano più inclini oggi che ieri... ad.. accontentarsi dei 'contentini'.. (scusa il bisticcio)... o se.. semplicemente.. trovino assai più comodo tornare o rimanere al proprio ruolo precostituito.. ora che, nella maggior parte dei casi, lo possono svolgere con meno fatica e un po' più di rispetto....
la libertà.. la parità.. ha dei costi... forse non siamo più disposte a pagarli?...

p.s.   ;D
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Giorgia Spurio - Venerdì 4 Marzo 2011, 00:49:22
i mostri esistono e sono sempre esistiti...
io li chiamo mostri... stupratori, assassini...
per me loro non hanno anima...

la cosa che mi fa rabbia...è che "sacerdoti" che dovrebbero aver il compito e il dovere di infondere lo spirito e la fede, coloro che dovrebbero seguire palmo palmo le parole "severe" di Gesù, loro per primi difendono i mostri...

non è cambiato nulla.. da "quel mondo" diviso in caste...
hai "l'abito", hai "il potere", allora sei intoccabile... anche se hai il fetore di un'omicida...
si, perchè gli stupratori uccidono l'anima e il corpo di noi donne, e i perdofili "massacrano" i bambini...

e ancora più rabbia... da uno che dovrebbe avere il solo potere di combattere per primo contro i mostri...
invece va ad additare le vittime.
la vittima stessa è colpevole delle proprie sofferenze?
"un uomo di religione" che proferisce blasfemia.

Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: In Venere veritas - Venerdì 4 Marzo 2011, 07:28:30
amara, io vedo mia madre, sicura, libera, indipendente. ma non felice. poi vedo me, e le mie cogenerazionali: sicure? libere? indipendenti?
per tutte le risposte non so che dire. men che meno felici.
non si tratta di lotta di classe o di coscienza di classe, si tratta di non avere spazi di manovra.
se tu lavori in una ditta e questi ti minacciano di licenziamento se rimarrai incinta, dove sono le coscienze sociali? cosa puoi fare? sottostai alla regola non scritta han sempre ragione loro, lotti e ti indigni (con chi poi? i sindacati? le colleghe? i colleghi?) oppure prendi atto e chiudi i rubinetti del desiderio di maternità?
tu dimmi, di fronte al vuoto delle scelte, cosa scegli?
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Grazia Longo - Venerdì 4 Marzo 2011, 10:05:31
Pensare che basterebbe un solo semplice comandamento per evitare ogni bestialità (dallo stupro alle guerre):
"Non fare all'altro quello che non vorresti fosse fatto a te".
Certo, l'ideale sarebbe che ognuno acquisisse la capacità empatica di immedesimarsi nell'altro, e sentirne il dolore, senza bisogno di dogmi: non ci sarebbero più mani che strappano, che tolgono, che uccidono; non ci sarebbero più individui che pensano agli altri come strumenti per il proprio piacere o la propria realizzazione megalomanica di narcisisti patologici.
Questa è la radice di tutti i mali, dal rapporto con i colleghi di lavoro alle relazioni con i familiari, alle interazioni sociali ... etc.
Non dimentichiamoci, in ultimo, delle violenze psicologiche subdole, più o meno velate, che uccidono la possibilità degli "assoggettati" a certi individui di realizzare le proprie potenzialità e di mettere a frutto i propri talenti.

Purtroppo, la proiezione è un meccanismo di difesa tipico di chi alberga il male dentro di sé e commette delle nefandezze proiettando sull'altro la responsabilità e la colpa.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Amara - Venerdì 4 Marzo 2011, 11:38:15
..venere.. non si parlava di felicità.. che è più una condizione dell'animo che sociale..
ma di pari dignità.. non voglio dire di diritti perchè quelli in teoria ci sarebbero già.. (ma è per l'appunto la pratica a confutarlo)... ma di quella dignità che possa fare della donna davvero una persona...
che appunto non debba rinunciare ad essere madre per poter lavorare.. e che lavorando abbia i medesimi trattamenti economici di un uomo... che le siano offerte di lui le medesime opportunità...
fino ad arrivare al punto di godere di un rispetto tale.. che nessuno si possa sentire in diritto di dire le cose che sono state dette.. o di pensare che stuprarla sia una sorta di diritto di casta.. e che un abbigliamento un po' discinto sia un invito allo stupro...
le patologie permarrebbero ugualmente, certo, ma sarebbero pari a quelle femminili..

è a questo che bisognerebbe tendere.. è per questo che non bisognerebbe stancarsi di lottare...
e non voglio dire sia facile.... anzi...
ed è forse perchè è difficile che abbiamo abbandonato il campo.. perchè 'usare' le solite armi è più semplice...

è questo che mi spaventa....
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Gianpiero De Tomi - Venerdì 4 Marzo 2011, 13:33:53
Mi sono riletto tutti gli interventi.

Con voci diverse, e diverse argomentazioni, chi con maggiore enfasi, chi con il metro della ragione, siamo tutti dell'opinione che nonostante il progresso sociale, persistono quella sacche di ignoranza e deformazione mentale, tipici di una sotto-cultura retrograda.

La parità è sempre l'obbiettivo, come ho detto in un mio intervento, le pari opportunità degli uomini e della donne, che seppur con diverse esigenze, hanno il diritto al riconoscimento alla dignità.

Per tutto il resto...che dire: l'umanità è piena di celestiali eventi ed orrori indicibili.

E su questo argomento non c'è uomo o donna, è un campo di battaglia che affrontiamo ogni giorno.Occorre perseveranza, fede (ma non dogmatica),ed una grande fiducia nel genere umano.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Saldan - Venerdì 4 Marzo 2011, 21:08:19
Tornando all'origine del Topic, penso che le parole del Monsignor ottuso abbiano fatto tanto clamore perché, come al solito, un esponente della Santa Romana Chiesa (tzé) ha esposto i soliti concetti misogini propri di una tradizione millenaria storicamente avversa alla parità dei sessi...

Quest'ometto (alquanto idiota) non mi stupisce, la chiesa ha sempre tentato di frenare il progresso dell'umanità (riuscendoci spesso), è la storia stessa a dirlo...
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Marina Como - Sabato 5 Marzo 2011, 15:42:26
http://marinacomo.scrivere.info/index.php?poesia=53412&t=Secolo+decimoundecimo (http://marinacomo.scrivere.info/index.php?poesia=53412&t=Secolo+decimoundecimo)
Mi svonvolgo a volte a rileggere le poesie. Questa è solo di tre anni fa, eppure potrei dire cose molto diverse: sembra passato un secolo da allora sulla mentalità verso le donne!
E la chiusa ancora invece la trovo stramaledettamente attuale: si, ancora bisogna "sragionare" per poter vedere una parità. Mah!
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Saldan - Sabato 5 Marzo 2011, 19:39:51
Il fatto è che molti di sti prelati (una buona parte) sono misogini perché non possono dare sfogo ai loro impulsi sessuali a causa della forzata castità (che però in molti trovano il modo d'eludere), dunque non potendo fare ciò che vorrebbero ecco che partono le invettive nei confronti delle donne un po' più emancipate e disinibite, che reputano ancora esseri inferiori, necessari solo ai fini della procreazione, peccaminosi e mandati dal diavolo per tentare e indurre al peccato.

Ma se ne andassero a fan.....
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Fuori - Sabato 5 Marzo 2011, 20:26:48
Il fatto è che molti di sti prelati (una buona parte) sono misogini perché non possono dare sfogo ai loro impulsi sessuali a causa della forzata castità (che però in molti trovano il modo d'eludere), dunque non potendo fare ciò che vorrebbero ecco che partono le invettive nei confronti delle donne un po' più emancipate e disinibite, che reputano ancora esseri inferiori, necessari solo ai fini della procreazione, peccaminosi e mandati dal diavolo per tentare e indurre al peccato.

Ma se ne andassero a fan.....

adesso non ci mettiamo a fare gli psicologi o i sociologi
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Saldan - Sabato 5 Marzo 2011, 20:29:01
adesso non ci mettiamo a fare gli psicologi o i sociologi


Se non ti dispiace dico quello che mi pare...
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Fuori - Sabato 5 Marzo 2011, 22:12:32

Se non ti dispiace dico quello che mi pare...

fai pure...visto il livello del discorso e del modo in cui è stato strumentalizzato non mi stupisco di niente
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Saldan - Domenica 6 Marzo 2011, 02:13:49
fai pure...visto il livello del discorso e del modo in cui è stato strumentalizzato non mi stupisco di niente

Beh se un pretucolo da strapazzo si permette di offendere un'intera categoria di persone non ti stupire di leggere qualche reazione un po' fuori dalle righe...
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Marina Como - Domenica 6 Marzo 2011, 13:27:44
fai pure...visto il livello del discorso e del modo in cui è stato strumentalizzato non mi stupisco di niente
Oh, allora per cortesia dimmi quale punto ho strumentalizzato delle sue parole, perché sinceramente a me sembrano molto chiare: è un punto di vista (donna tentatrice) molto offensivo per chi subisce uno stupro, un ritorno ai processi degli anni 70 che scoraggiava la denuncia. Processi dove tutti gli avvocati e giudici ti trattavano da puttana fino a prova contraria.  Un ritorno al medio evo, se pensiamo che la magistratura ha dato indicazioni negli ultimi processi verso un lecito no anche matrimoniale !!!
Bhe, a me non solo fa schifo, ma proprio mi sembra meriti soltanto un sanissimo "Mavaffanculo che quanno ce vo'..."
Se sei un cattolico che condivide tale modo di pensare, bhe, mi fai schifo anche tu. E sottolineo con questo che ho il massimo rispetto verso gli innumerevoli cattolici che si sono dissociati e si sono schifati da questa sua esternazione. Mi sembra sia scritto esattamente "giacete godendo l'uno dell'altro nel sacro vincolo del matrimonio" nelle sacre scritture cristiane: dove gode chi subisce lo stupro?!?
E poi, fuori, e chi ti dice che chi interviene non sia uno psicologo? Magari se dice stupidaggini psichicologiche, qualche altro autore psicologo accreditato lo può facilmente smentire su basi scentifiche, no?
Comunque non concordo su quanto tu dici, Pantarei, ovvero, posso anche concordare, ma non vorrei si riducesse il tutto al discorso: dice così perché è un frustrato": dice così perché chi comanda (politica, magistratura e Chiesa) glielo permette e lascia fare.
E questo mi fa arrabbiare,  molto.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Saldan - Domenica 6 Marzo 2011, 14:27:31
Comunque non concordo su quanto tu dici, Pantarei, ovvero, posso anche concordare, ma non vorrei si riducesse il tutto al discorso: dice così perché è un frustrato": dice così perché chi comanda (politica, magistratura e Chiesa) glielo permette e lascia fare.
E questo mi fa arrabbiare,  molto.

Ovviamente non si può ridurre tutto a quel discorso (anche se c'entra un po'), il problema è che gente così insensibile e idiota suscita profonda ammirazione da parte dei bigotti più incalliti, ma nel mio discorso di fondo non mi sarei mai permesso di generalizzare, ci sono stati molti preti che hanno suscitato la mia più profonda ammirazione e rispetto, come tutti coloro che combattono quotidianamente le mafie e l'ingiustizia, il degrado sociale e roba simile (c'è pure chi ha perso la vita per queste nobili cause), ma ciò che non posso proprio tollerare è essere costretto a sentire ancora oggi nel 2011 discorsi così stupidi, misogini e medievali da parte (mi sia permesso dirlo) di uno St**zo in abito talare!
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Antonio Terracciano - Domenica 6 Marzo 2011, 19:01:31
Secondo il mio modestissimo parere, la problematica potrebbe essere racchiusa e riassunta in un brano tratto da "L'herbe rouge" (ed. "Le livre de poche" , pag. 131) di Boris Vian (un romanziere -e non solo- francese, purtroppo non tanto conosciuto in Italia, morto quarantenne per una crisi cardiaca) :
"Si je rencontre une femme qui me tente, mon premier réflexe me pousse à lui parler franchement, en effet. Mais supposez que je lui dise: 'Voulez-vous faire l'amour avec moi' . Combien de fois répondra-t-elle avec la meme franchise? Que sa réponse soit 'Moi aussi' ou 'Pas moi', ce serait si simple - mais elles répondent par un faux-fuyant...une betise...ou elles jouent les prudes...ou elles rient (...) " (traduco in italiano: "Se incontro una donna che mi tenta, il mio primo riflesso mi spinge a parlarle francamente, in realtà. Ma supponete che io le dica: 'Volete fare l'amore con me? '. Quante volte lei risponderà con la stessa franchezza? Sarebbe così semplice se la sua risposta fosse 'Anch'io' o 'Io no' , ma loro rispondono con un sotterfugio...una sciocchezza...o fanno la parte delle pudiche...o ridono" ) .
Ecco, nell'interpretazione di questa "lingua straniera" femminile, gli uomini che la comprendono "per difetto" sono candidati all'inazione (diventando, talvolta, dei poeti) , mentre quelli che la decodificano "per eccesso" corrono il rischio della "superazione" (diventano, a volte, dei bruti) .
Grazie per la cortese attenzione.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Marina Como - Domenica 6 Marzo 2011, 20:59:03
Secondo il mio modestissimo parere, la problematica potrebbe essere racchiusa e riassunta in un brano tratto da "L'herbe rouge" (ed. "Le livre de poche" , pag. 131) di Boris Vian (un romanziere -e non solo- francese, purtroppo non tanto conosciuto in Italia, morto quarantenne per una crisi cardiaca) :
"Si je rencontre une femme qui me tente, mon premier réflexe me pousse à lui parler franchement, en effet. Mais supposez que je lui dise: 'Voulez-vous faire l'amour avec moi' . Combien de fois répondra-t-elle avec la meme franchise? Que sa réponse soit 'Moi aussi' ou 'Pas moi', ce serait si simple - mais elles répondent par un faux-fuyant...une betise...ou elles jouent les prudes...ou elles rient (...) " (traduco in italiano: "Se incontro una donna che mi tenta, il mio primo riflesso mi spinge a parlarle francamente, in realtà. Ma supponete che io le dica: 'Volete fare l'amore con me? '. Quante volte lei risponderà con la stessa franchezza? Sarebbe così semplice se la sua risposta fosse 'Anch'io' o 'Io no' , ma loro rispondono con un sotterfugio...una sciocchezza...o fanno la parte delle pudiche...o ridono" ) .
Ecco, nell'interpretazione di questa "lingua straniera" femminile, gli uomini che la comprendono "per difetto" sono candidati all'inazione (diventando, talvolta, dei poeti) , mentre quelli che la decodificano "per eccesso" corrono il rischio della "superazione" (diventano, a volte, dei bruti) .
Grazie per la cortese attenzione.
Senti, scusa, ma siamo nel secondo decennio del ventunesimo secolo. E la storia dovrebbe procedere (sembrerebbe cambi molto più velocemente che non nei secoli scorsi). Quindi non credo che la donna di oggi risponderebbe come una donna dei primi novecento, quando l'andare in giro in maniera sconcia era anche il solo far vedere le caviglie, e gli uomini si inchinavano alle fermate degli autobus per vedere i polpacci quando esse salivano. Anche se condivido il discorso dell'eccesso e difetto, in linea generale applicabili ad entrambi i sessi, trovo che così come lo dici risulti quasi un insulto al pari quasi di quello del prete: se l'uomo  violento la colpa è delle donne che non rispondono sinceramente.
Anche perché se le donne ridevano, era un chiaro indice di gradevolezza, mentre il no si manifestava con sdegno. E se si sdegnavano, era grazie ad un tacito accordo sociale in cui una donna non vergine al matrimonio era una prostituta, oppure comunque non degna (neanche le stuprate! Dovevano nasconderlo, per evitare l'onta del rimanere zitelle! Oh, cavoli, se fossi vissuta lì. Ma ci visse mia madre, nel secondo novecento, additata per aver fatto sei figli con un uomo senza essere sposata, ad esempio. Io non ho mai nemmeno pensato di mettere alla berlina una ragazza madre, e ringrazio il vostro Iddio per questo salto generazionale)
Convinta che non erano queste le tue intenzioni, un sincero saluto.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Marina Como - Domenica 6 Marzo 2011, 21:00:26
non mi sarei mai permesso di generalizzare, ci sono stati molti preti ...
Mai pensato: non lo hai fatto, tranquillo!
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Gianpiero De Tomi - Domenica 6 Marzo 2011, 23:28:27
E' molto difficile, trovare delle motivazioni valide, in un'esternazione di tale gravità ( parlo dell'articolo da cui è stato creato il post ).Io, come ho detto prima, ne sono inorridito.
Senza voler essere polemici, e non prendere l'occasione al volo, per fare uno sfogo banale, occorre sempre usare molta obbiettività quando tali cose accadono.

Per chi segue le vicissitudini dell'attuale elite politica, troviamo questa anologia, circa il trattamento riservato alle donne, ed  anzi, direi che ci troviamo in una situazione estremamente peggiore. Gridare allo scandalo per il dire di un prelato che nella sua vita ha costruito muri, per poter mantenere lontana la tentazione, è come urlare al fuoco, nel bel mezzo di un incendio, che ormai sta devastando ogni cosa.Naturalmente, nessuno dubita, che nel particolare suo ambiente, il pensiero di fondo è quello da lui condiviso.

Ma cerchiamo di non precipitare nella depressione e mantenere sempre l'obbiettivo prefissato, di cui non mi stancherò mai di ripetere, ovvero la parità, ma meglio , la difesa senza compromessi della dignità di esseri umani,ognuno con le proprie peculiarità.

Quello che attualmente sta avvenendo, è quella lotta senza quartiere, fra ciò che è giusto e dignitoso per gli esseri umani, e quel che un potere che alimenta sè stesso, ritiene di dover perpetrare, deformando la percezione di libertà in schiavizzazione delle menti, nel tentativo di non permettere la consapevolezza, perchè impossibile da soggiogare.

Non vorrei essere troppo teorico nel mio discorso, dato che ho letto interventi estremamente "diretti", quindi potrei apparire un po' troppo accondiscendente.
Questo, ci tengo a chiarirlo, anche per chi mi ha subito ripreso per i miei interventi, non è affatto vero.
Credo che sia dovere di chiunque, di fronte ad una palese ingiustizia, nei confronti, nella fattispecie, delle donne, intervenire e mettere immediatamente in chiaro, che tali atteggiamenti non fanno parte della maniera di pensare comune, alle persone che lottano ogni giorno per la parità dei diritti, e per le pari opportunità.Non basta aspettare che cambi qualcosa nelle alte sfere, che influenzano l'informazione.
Occorre fare qualcosa di attivo, che anche in piccola parte, incida quella scorza di insofferenza, tipica di chi teme le reazioni di opinioni diverse da quelle dei potenti.

Siate fiduciosi nella grande energia che illumina il nostro destino.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Fuori - Lunedì 7 Marzo 2011, 04:02:18
Iniziamo con calma perché come ripeto si stanno solamente strumentalizzando le parole di un prete, che non sono né le parole di Dio, né del presidente della Repubblica, né della legge quindi esulano da qualsiasi contesto di natura parlamentare o legislativa. Cerchiamo di leggere le parole che ha pronunciato senza fare un processo alle intenzioni e senza parlare della posizione della donna nel 1800 nel 1968 e nel 2010 perché con questo discorso non c'è attinenza:

Oh, allora per cortesia dimmi quale punto ho strumentalizzato delle sue parole

che l'abbigliamento succinto pecchi in tentazione per la religione è scritto nella bibbia
che l'aborto faccia più vittime dei pochi preti pedofili è innegabile (anche se a mio giudizio decisamente infelice il paragone)

Non mi sembra che abbia detto: "è giusto che sia stata stuprata o si è meritata lo stupro"

a questo punto: è indubbio che aumenti la probabilità di un'avance se gli atteggiamenti e gli indumenti sono provocatori questo perché si stimola il desiderio sessuale, ora che in alcuni soggetti malati l'approccio diventi stupro è indifendibile e giustamente punito penalmente.

Io vorrei partire da un esempio pratico: immaginate che io vada in giro sventolando fogli da 500 euro,  credo che molti mi guarderanno tentati di poterli avere, tanti con un forte desiderio, qualcuno potrà venire a chiedermeli gentilmente, però ci sta anche che qualcuno me li strapperà di mano o in una situazione limite, nell'ambiente sbagliato potrà succedere che troverò il malato che mi picchi o mi uccida e se li porta via.
Ora non è colpa mia: perché i soldi sono miei e ci faccio quello che voglio e non me lo sono nemmeno meritato perché nessuno ha il diritto di prendere i miei soldi, neanche se ha una famiglia indigente e glieli sventolo sotto il naso, perché sono esclusivamente miei.
Però ho indotto in tentazione molti e quindi ho responsabilità sull'evento, se li avessi tenuti in tasca sarebbe stato estremamente più difficile che mi uccidessero.

Nessuno di noi vuole privare la donna di vestire in un certo modo, è giusto che ognuno vesta e si comporti come meglio crede, esaltando la propria bellezza e femminilità nel modo che ritenga più consono, però di fare attenzione in determinate situazioni e cercare di evitare l'esposizione ai pericoli evitabili...tutto quì.

Io a mia figlia direi: se torni a casa da sola e passi per quella strada non andare in giro scosciata
Un prete dice: i vestiti succinti inducono in tentazione
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: In Venere veritas - Lunedì 7 Marzo 2011, 09:53:32
cioè quindi vestiti come vuoi ma attenta alle conseguenze?
andiamo bene...

indumenti provocatori?
sono onestamente allibita.
ma la cosa peggiore è che molte donne la pensano allo stesso modo.
una mia collega mi ha redarguito per una scollatura eccessiva (niente di che), mentre nessun altro l'aveva fatto, nemmeno la mia diretta collega di modulo.
questo? dobbiamo rivederci allo specchio per vedere se provocheremmo le reazioni degli uomini?
oppure la censura di padri, mariti e fratelli dovrebbe bastare?

certo che si cerca di essere conveniente, senza esagerare, ma se un uomo provoca invece un altro uomo, per come si atteggia, allora lì cosa si dice? come si procede?
come nell'antica roma, dove gli ospiti potevano baciare le matrone per sentire se avevano bevuto alcool, la purezza, l'abnegazione e il tenersi sempre un passo indietro, le vere virtù di una donna a qualunque età.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Grazia Longo - Lunedì 7 Marzo 2011, 16:51:06
Tengo a precisare che quello che sto per dire non è una mia scoperta, ma il risultato di studi ed osservazioni a carattere scientifico. Ciò premesso, porto a vostra conoscenza che non vi è alcuna attinenza e corrispondenza tra lo stupro e lo stile provocatorio del vestire e dell'atteggiarsi di una donna, anzi, una donna che si concede il "lusso" di vestirsi e proporsi in modo provocante, in genere, è poco appetibile per chi è così codardo da agire solo in condizioni di disparità di forza con la vittima. (agisce in branco, o in condizioni che gli permettono facile prevaricazione). A dimostrazione di ciò, gli addestramenti delle donne-agenti di polizia americana, che investigano specificamente su questi crimini, facendo da esche, sono appositamente addestrate, nel caso si trovino in pericolo, a non mostrare paura e addirittura, a fare profferte agli stupratori ed a mostrarsi intraprendenti, poiché questo tipo di atteggiamento "sessualmente aggressivo" della donna ha un effetto deterrente per lo stupratore. Lo stupratore è un vigliacco, che odia le donne, che non è capace di "conquistarle", che, in situazioni normali, non è capace di relazionarsi, né a livello affettivo, con le donne, né a livello meramente fisico. La sua non è libidine violenta, in termini di desiderio istintuale, ma vera pratica perversa, dove la paura e l'impotenza della vittima è di per sé fonte di godimento e dimostrazione di potere.
Che poi, un prete bigotto e maschilista abbia problemi a gestire il suo voto di castità e ritenga che una coscia scoperta o un decoltè generoso lo induca in tentazione, è un'altra storia. Ritengo sia legittima e auspicabile, l'indignazione delle persone equilibrate in seguito alle di lui affermazioni, che la chiesa dovrebbe provvedere a smentire codeste esternazioni e che la stampa non dovrebbe dare così ampia diffusione a messaggi tanto fuorvianti, mettendoli alla portata di persone in via di sviluppo, che siano esse, adolescenti o soggetti con non adeguate competenze di ordine culturale e/o strutturale, per discernere.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Amara - Lunedì 7 Marzo 2011, 19:48:22
..beh.. fa piacere sapere che c'è anche una conferma scientifica...
e concordo con le conclusioni... perchè fatti come questo, senza una presa di distanza, appaiono come un'assoluzione a comportamenti che ledono la dignità della donna.. anche senza arrivare al gesto estremo dello stupro...
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Grazia Longo - Lunedì 7 Marzo 2011, 20:27:07
Questo è quello che ho scritto sulla mia pagina di fb, voglio condividerlo con voi donne del sito, è il mio fiore!

Per domani, donna, amica mia, non farti fare la festa, con un fiore, una cena, o un diamante, chiedi rispetto, affinché questo video non sia così vicino alla realtà!

AAA cercasi - Carmen Consoli - video UFFICIALE - su puttanopoli e bunga bunga (http://www.youtube.com/watch?v=i75wO7ikT9c&feature=player_embedded#ws)

Non prendetela a male, ma non amo la gogna di questa festa.
Amo ricevere un fiore i restanti 364 giorni dell'anno.
Facciamoci rispettare dalla Chiesa, dai politici, dai "cameraman stupratori visivi" dei varietà in tv!
Facciamoci rispettare non mercificando la nostra femminilità.
Facciamo che un video come questo non sia così vicino alla realtà.

Questo è il mio regalo per donne che stimo, affinché apportino cultura e progresso. ♥

Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Ceryl81 - Martedì 8 Marzo 2011, 02:43:49
Mi ricollego al post iniziale.
Io penso che chi ha cattive intenzioni nei confronti di una donna, le ha anche se questa donna si veste in maniera del tutto modesta. E varie volte sono stata vittima io stessa di atteggiamenti davvero orribili,sul treno, sull'autobus, al parco e persino mentre giravo in bicicletta, e non posso certo dire che fossi vestita procacemente, anzi.
Tuttavia. Una doverosa premessa: non sono riuscita a trovare in rete per intero il discorso di monsignor Bertoldo, il quale discorso, credo, sia stato estrapolato solo in una sua parte per essere un tantino strumentalizzato, secondo il mio parere.
Dire che una donna che si veste procacemente induce in tentazione, non è mica una falsità. Tradotto in soldoni, questa frase dall'ostico e odioso sentore sacrale che tanto dà fastidio a coloro che si definiscono laici ( e per carità, la mia non vuole essere una notazione ironica, ma solo di constatazione), tradotta non significa altro che quello che è palese riguardo il buonsenso comune: se io, donna, mi metto un top scollato e una mini mozzafiato, non è che mi vesto così solo perché ho caldo, ma perché voglio risultare attraente, perché vorrei essere guardata, desiderat, concupita. O no?
Detto questo, cosa su cui non mi soffermo oltre, almeno per il momento, per il mio modo di vedere, emancipazione non significa poter indossare un tanga sotto un pantalone di bianca stoffa traslucida, ad esempio, e andarsene in giro "pretendendo"  che a un uomo non gli salti il cuore in gola, per non dire altro, nel vedermi il fondoschiena, praticamente. Nè significa sfoggiare una mise succinta per sentirmi al passo coi tempi.
No. Emancipazione per me significa considerare come uomo e donna siano facce di una stessa medaglia, entrambi con i loro diritti, ma anche i loro doveri, e come entrambi siano degni di essere rispettati, e non trattati come meri oggetti sessuali, o sensuali, che dir si voglia.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Fuori - Martedì 8 Marzo 2011, 03:08:20
Mi ricollego al post iniziale.
Io penso che chi ha cattive intenzioni nei confronti di una donna, le ha anche se questa donna si veste in maniera del tutto modesta. E varie volte sono stata vittima io stessa di atteggiamenti davvero orribili,sul treno, sull'autobus, al parco e persino mentre giravo in bicicletta, e non posso certo dire che fossi vestita procacemente, anzi.
Tuttavia. Una doverosa premessa: non sono riuscita a trovare in rete per intero il discorso di monsignor Bertoldo, il quale discorso, credo, sia stato estrapolato solo in una sua parte per essere un tantino strumentalizzato, secondo il mio parere.
Dire che una donna che si veste procacemente induce in tentazione, non è mica una falsità. Tradotto in soldoni, questa frase dall'ostico e odioso sentore sacrale che tanto dà fastidio a coloro che si definiscono laici ( e per carità, la mia non vuole essere una notazione ironica, ma solo di constatazione), tradotta non significa altro che quello che è palese riguardo il buonsenso comune: se io, donna, mi metto un top scollato e una mini mozzafiato, non è che mi vesto così solo perché ho caldo, ma perché voglio risultare attraente, perché vorrei essere guardata, desiderat, concupita. O no?
Detto questo, cosa su cui non mi soffermo oltre, almeno per il momento, per il mio modo di vedere, emancipazione non significa poter indossare un tanga sotto un pantalone di bianca stoffa traslucida, ad esempio, e andarsene in giro "pretendendo"  che a un uomo non gli salti il cuore in gola, per non dire altro, nel vedermi il fondoschiena, praticamente. Nè significa sfoggiare una mise succinta per sentirmi al passo coi tempi.
No. Emancipazione per me significa considerare come uomo e donna siano facce di una stessa medaglia, entrambi con i loro diritti, ma anche i loro doveri, e come entrambi siano degni di essere rispettati, e non trattati come meri oggetti sessuali, o sensuali, che dir si voglia.

Bell'intervento sia nella forma sia nel contenuto!
dopo tanti discorsi da bar su misoginia chiesa ed emancipazione finalmente un punto di vista oggettivo, uno spaccato della realtà e la base da cui partire per il quieto vivere. Congratulazioni.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Grazia Longo - Martedì 8 Marzo 2011, 07:57:02
Esprimere la propria femminilità e non vergognarsi della bellezza del corpo, senza essere volgari, non significa fare profferte sessuali, né, men che meno, meritarsi lo stupro!
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Ceryl81 - Martedì 8 Marzo 2011, 09:42:08
Esprimere la propria femminilità e non vergognarsi della bellezza del corpo, senza essere volgari, non significa fare profferte sessuali, né, men che meno, meritarsi lo stupro!

Infatti sono d'accordo con questo, Grazia, però bisogna vedere in quali modalità ed entro quali limiti si vuole esaltare la propria femminilità e non solo semplicemente attirare gli sguardi, di un certo tipo, e magari anche altro degli uomini su di sé. Ma non credo che il monsignore in questione volesse significare che una donna deve andare vestita col burqua, o non deve vestirsi elegantemente e femminilmente, pena il meritarsi la violenza fisica.
Infatti io non mi reputo una falsa moralista o un'ipocrita perbenista, ma mi è difficile negare che anche se mi metto con la pura e semplice intenzione dell'artista che guarda al proprio corpo con l'occhio scevro da malizia, non così la mia scollatura adocchia e attira gli sguardi di un uomo, di un qualsiasi uomo, che giustamente è attratto dal mio modo di svelare "le mie grazie". Non penso infatti che un uomo possa guardare una donna col semplice e innocuo sguardo di un artista, così come talvolta posso guardarvi io, e anche io non senza un certo compiacimento.

Mi viene in mente un episodio di una nota serie televisiva, di quando ero adolescente.
Erano ad una festa, e lei era vestita elegantemente ma con una generosa scollatura e uno spacco provocante. Sin qui tutto bene, è pure normale, almeno finché lei non inizia a stuzzicare con giochi verbali e occhiatine allusive un ragazzo conosciuto alla festa, col puro scopo di attrarlo. Si appartano infine in camera ma lei non vuole più le sue avances. Risultato, lui tenta di violentarla ma viene fermato in tempo da un amico di lei che la stava cercando.
Il morale della puntata del telefilm, molto intelligente a mio parere, risultava essere il seguente:
Non è giustificato che una donna, per quanto attraente e persino per quanto abbia fatto intendere tutto il contrario fino ad un certo momento, sia oggetto di violenza. Tuttavia è la stessa protagonista che, piangendo, ammette di aver sbagliato anche lei, almeno sotto certi aspetti e fino ad un certo punto, nell'aver praticamente istigato un uomo a vedere di lei la sola parte sessuale.
Bisogna essere obiettivi.
 
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Amara - Martedì 8 Marzo 2011, 11:37:27
...ecco quello che non vorrei vedere.... giustificare in qualche modo un'affermazione di quel tipo...
girando il discorso sulle responsabilità (mah..) femminili....
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Ceryl81 - Martedì 8 Marzo 2011, 12:01:29
...ecco quello che non vorrei vedere.... giustificare in qualche modo un'affermazione di quel tipo...
girando il discorso sulle responsabilità (mah..) femminili....

Assolutamente non ho girato in alcun modo il discorso sulle responsabilità femminili, e mi pare chiaro da quello che ho scritto, e ho scritto tanto.
Banalizzare così quanto ho detto non mi sembra corretto, non credi? :)
Tuttavia potrei anche essermi espressa male, e allora chiarifico: nessuno stupro può essere giustificato da nessun comportamento femminile, per quanto lascivo esso sia.
Ma nemmeno un comportamento che porta a farsi considerare un mero oggetto sessuale è auspicabile, per donna e per uomo.

Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Amara - Martedì 8 Marzo 2011, 12:42:45
..la sessualità è uno degli aspetti di una donna... di una persona..
ed esprimerne anche nell'aspetto l'esistenza.. credo sia più che lecito e non implichi forzatamente di voler essere visti solo in quell'ottica.. ma nella completezza di sé senza dover nasconderne una parte...
ma questo deve volerlo vedere anche l'altro..
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Ceryl81 - Martedì 8 Marzo 2011, 12:47:52
..la sessualità è uno degli aspetti di una donna... di una persona..
ed esprimerne anche nell'aspetto l'esistenza.. credo sia più che lecito e non implichi forzatamente di voler essere visti solo in quell'ottica.. ma nella completezza di sé senza dover nasconderne una parte...
ma questo deve volerlo vedere anche l'altro..

Concordo del tutto con questo pensiero, che non esclude ciò che ho detto prima. ;)
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Amara - Martedì 8 Marzo 2011, 12:52:59
..sarò io a non aver compreso.. ma questa parte.. sembrava dire il contrario...

Il (la) morale della puntata del telefilm, molto intelligente a mio parere, risultava essere il seguente:
Non è giustificato che una donna, per quanto attraente e persino per quanto abbia fatto intendere tutto il contrario fino ad un certo momento, sia oggetto di violenza. Tuttavia è la stessa protagonista che, piangendo, ammette di aver sbagliato anche lei, almeno sotto certi aspetti e fino ad un certo punto, nell'aver praticamente istigato un uomo a vedere di lei la sola parte sessuale.
Bisogna essere obiettivi
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Ceryl81 - Martedì 8 Marzo 2011, 13:18:46
Bè non dice il contrario. Il problema non è sottolineare che lo stupratore, o colui che ha tentato lo stupro, ha torto e la donna ha ragione, sempre o comunque, o il contrario. Il problema è che esistono due diversi gradi di responsabilità a mio avviso, che non vanno messi sulla bilancia, ma analizzati singolarmente.
La sessualità fa parte del nostro essere e va rispettata da entrambe le parti: non ostentata in contesti inopportuni da parte delle donne, nè bramata con violenza dagli uomini.
Per me,infatti, se una donna esibisce con ostentazione scollature etc., in un contesto non richiesto (che non sia l'intimità o semplicemente una giornata al mare in bikini) non fa altro che cercare di attirare il desiderio, l'attenzione sessuale su di sé. Il ché è ben altra cosa rispetto a quanto tu dici, e cioè accettare la sessualità come parte del proprio essere.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Marina Como - Martedì 8 Marzo 2011, 13:20:06

Mi viene in mente un episodio di una nota serie televisiva, di quando ero adolescente.
Erano ad una festa, (...) Si appartano infine in camera ma lei non vuole più le sue avances. Risultato, lui tenta di violentarla
Il morale della puntata del telefilm, molto intelligente a mio parere, risultava essere il seguente:
 Tuttavia è la stessa protagonista che, piangendo, ammette di aver sbagliato anche lei, almeno sotto certi aspetti e fino ad un certo punto, nell'aver praticamente istigato un uomo a vedere di lei la sola parte sessuale.
Bummmm!!! Un evviva alla intelligenza! Il regista è convinto che il pene sia una specie di fucile a pressione, per cui una volta impugnato, il colpo non è ancora in canna, no... è già in aria, sparato, per cui, sai, lui aborre dalle scuse.
"Mi credevo fosse un cervo", disse il cacciatore ammazzando l'amico nel cespuglio: eh,  si, è l'uomo che "è cacciatore" noi siamo le prede!  ;D
Maperfavoreeeeeeeeeeee!

Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Marina Como - Martedì 8 Marzo 2011, 13:23:21
Tengo a precisare che quello che sto per dire non è una mia scoperta, ma il risultato di studi ed osservazioni a carattere scientifico. Ciò premesso, porto a vostra conoscenza che non vi è alcuna attinenza e corrispondenza tra lo stupro e lo stile provocatorio del vestire e dell'atteggiarsi di una donna, anzi, una donna che si concede il "lusso" di vestirsi e proporsi in modo provocante, in genere, è poco appetibile per chi è così codardo da agire solo in condizioni di disparità di forza con la vittima. (agisce in branco, o in condizioni che gli permettono facile prevaricazione). A dimostrazione di ciò, gli addestramenti delle donne-agenti di polizia americana, che investigano specificamente su questi crimini, facendo da esche, sono appositamente addestrate, nel caso si trovino in pericolo, a non mostrare paura e addirittura, a fare profferte agli stupratori ed a mostrarsi intraprendenti, poiché questo tipo di atteggiamento "sessualmente aggressivo" della donna ha un effetto deterrente per lo stupratore. Lo stupratore è un vigliacco, che odia le donne, che non è capace di "conquistarle", che, in situazioni normali, non è capace di relazionarsi, né a livello affettivo, con le donne, né a livello meramente fisico. La sua non è libidine violenta, in termini di desiderio istintuale, ma vera pratica perversa, dove la paura e l'impotenza della vittima è di per sé fonte di godimento e dimostrazione di potere.
Che poi, un prete bigotto e maschilista abbia problemi a gestire il suo voto di castità e ritenga che una coscia scoperta o un decoltè generoso lo induca in tentazione, è un'altra storia. Ritengo sia legittima e auspicabile, l'indignazione delle persone equilibrate in seguito alle di lui affermazioni, che la chiesa dovrebbe provvedere a smentire codeste esternazioni e che la stampa non dovrebbe dare così ampia diffusione a messaggi tanto fuorvianti, mettendoli alla portata di persone in via di sviluppo, che siano esse, adolescenti o soggetti con non adeguate competenze di ordine culturale e/o strutturale, per discernere.
Sembra a volte che si parla a vanvera! Tranquilla, Grazia, io ti ho letto con attenzione e ti ringrazio.
Mi sono incrociata con un altro intervento di Amara che condivido in pieno.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Marina Como - Martedì 8 Marzo 2011, 13:28:56
Tuo Dio! Sono costretta a ricitarmi anche io!!! Inaudito!
Mi spiace, ma se voglio mettermi la minigonna ed andare a rimorchiare chi mi pare, perché magari ho visto passare dei bei giovanottoni con calzoni attillati, me la metto.
Si, vedete, io non mi reputo " solo un oggetto meramente sessuale" come non mi reputo solo una madre, nè moglie, nè lavoratrice, nè insegnante, nè amica. Ma se quel momento decido di avere un ruolo di amante, pretendo che come in tutti gli altri mi sia dovuto del rispetto e non subisca prevaricazioni.
Ma forse chiedo troppo, sragiono?
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Ceryl81 - Martedì 8 Marzo 2011, 13:31:58
Bummmm!!! Un evviva alla intelligenza! Il regista è convinto che il pene sia una specie di fucile a pressione, per cui una volta impugnato, il colpo non è ancora in canna, no... è già in aria, sparato, per cui, sai, lui aborre dalle scuse.
"Mi credevo fosse un cervo", disse il cacciatore ammazzando l'amico nel cespuglio: eh,  si, è l'uomo che "è cacciatore" noi siamo le prede!  ;D
Maperfavoreeeeeeeeeeee!

mh? Veramente non era affatto questo il senso della "morale".
Mi rende perplessa come nonostante abbia cercato di spiegare argomentando il mio punto di vista, si estrapolino parti di discorso, rendendole praticamente sterili, e strumentalizzandole a piacere. Di certo prendere a ironia spiccia ciò che dice qualcun'altro, per quanto non si possa essere d'accordo, non è un modo costruttivo di contribuire alla discussione.
Per cui penso che sia arrivato il momento di non intervenire oltre in uno scambio d'opinioni che non amerei veder degenerare in un triste botta e risposta senza senso alcuno, portato avanti con la pretesa di avere ragione a tutti costi. Un saluto.

 Edit: Ho letto tutto, prima di intervenire. Agli studi scientifici, se ti riferisci a quelli citati da Grazia, si può e deve credere sempre rispettando il buon senso. Non mi venire a dire che il mio seno messo in delicata trasparenza distoglie un uomo da un pensiero sensuale e che lo dissuade dal cercare di vederlo ancora. "Ma perfavore" ora lo dico io. E se ritieni che io abbia parlato a vanvera, bé, non ci sono presupposti per una conversazione civile. Prima di ammonire sul parlare a vanvera, impariamo il tatto, ma soprattutto l'educazione.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Marina Como - Martedì 8 Marzo 2011, 13:43:58
mh? Veramente non era affatto questo il senso della "morale".
Mi rende perplessa come nonostante abbia cercato di spiegare argomentando il mio punto di vista, si estrapolino parti di discorso, rendendole praticamente sterili, e strumentalizzandole a piacere. Di certo prendere a ironia spiccia ciò che dice qualcun'altro, per quanto non si possa essere d'accordo, non è un modo costruttivo di contribuire alla discussione.
Per cui penso che sia arrivato il momento di non intervenire oltre in uno scambio d'opinioni che non amerei veder degenerare in un triste botta e risposta senza senso alcuno, portato avanti con la pretesa di avere ragione a tutti costi. Un saluto.
Sai, da il tuo intervento non ho estrapolato alcunché: ho solo abbreviato tutta la storia, e citato il punto del discorso sul quale volevo intervenire.
Non sto facendo un botta e risposta (o forse si, non mi riesco a trattenere?) ma soprattutto non lo sto facendo "senza alcun senso". Stiamo cercando in modo civile di confrontarci su come la pensiamo, cosa auspicabile in tutti i topic, e mi sembra che stiamo intervenendo ognuno secondo il suo punto di vista in maniera corretta.
Io non "ho ragione" a tutti i costi. Io "ho ragione" se non mi fai cambiare punto di vista con una discussione ove avanzi delle idee che mi portino avanti nel discorso e mi facciano riflettere in maniera differente.
E ti dirò di più: quasi quasi stiamo arrivando alla conclusione (che non auspicavo) sulla domanda iniziale di Amara. Che non ripeto e non cito di nuovo per chiarezza di discussione: chi vuole può documentarsi prima di rispondere e parlare a vanvera, su tutte le pagine precedenti: sono solo 3, non molto in fondo, un sano confronto su una questione talmente importante vale un cinque minuti di ripasso.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: In Venere veritas - Martedì 8 Marzo 2011, 14:01:26
io mi ritengo una persona libera. e come tale esprimo me stessa come voglio, quando voglio e con chi voglio.
nessun uomo si stringe il pacco nelle bende per non renderlo evidente e se per caso ha un erezione, va in bagno o trova altri modi. io in quanto ESSERE UMANO posso esprimermi con tutto quello che voglio.
e questo non vieta il desiderio altrui. e questo non vieta nemmeno il rispetto.
essendo femmina (non per mia scelta) lo vivo come meglio posso, con decenza, ma con libertà.
se provoco un uomo, volontario o no che sia, e se lui provoca me, sempre volontario o no che sia, tra esserci uno stupro o meno ci passano OCEANI sotto i ponti. non mari, oceani.
se un uomo è eccitato, io non sono una preda, mi difendo e gli dico: oh, ma ta set semo??? t'ho violentato io quando avevo voglia di te? non mi pare, perciò fatti un bel nodo!
e se mi gira gli dò pure un calcio ben assestato.

e se una donna fa un discorso non paritario, questo fa paura. siamo messi male.
ho sentito più donne censurarne altre o loro stesse, che uomini. andiamo bene
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: In Venere veritas - Martedì 8 Marzo 2011, 14:24:50
no loredana, non mi riferisco a TE nello specifico. parlo a molte donne e molte sono di questo parere.
dici a me che non leggo oltre, ma neanche tu...
cmq generalizzando, il maschilismo non è prerogativa degli uomini.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Grazia Longo - Martedì 8 Marzo 2011, 16:39:05
Conto fino a dieci e poi rispondo: non vorrei dire cose che è meglio tacere.
Qui si sta disquisendo, tra donne, soltanto, ormai, (e anche questo la dice lunga!), su una questione in cui, permettetemi, dovremmo essere tutte d'accordo. Cioè aborrire e condannare la violenza in ogni sua manifestazione: indurre una persona (di qualunque età, sesso, religione, razza, estrazione sociale, abitudini di vita etc...) ad avere un rapporto sessuale con la forza, in qualunque fase, e con qualunque premessa, è comunque, solo e sempre, VIOLENZA!. Non ci sono "distinguo", qui non si sta facendo un processo, né si sta commisurando l'entità della gravità d'un reato valutando le attenuanti e gli aggravanti (o mi sbaglio?). Vorrei che questo potesse essere condiviso da tutte.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: crepax73 - Martedì 8 Marzo 2011, 18:27:08
Eccolo l'uomo...diciamo maschietto  ;D...guardate bene lo smile perché è l'unico sorriso che farò...
Contesti ? sticazzi dei contesti...una donna può andare nuda e nessuno ha il diritto di saltargli addosso. PUNTO E BASTA...potete tirare fuori le scuse più assurde di questo mondo ma è così.
I DISTINGUO non esistono, anzi di solito esistono solo per giustificare la mente perversa dell'uomo.
Il problema più grande è L'IPOCRISIA è questo il vero punto. L'ipocrisia di non dire apertamente che tutte le RELIGIONI (compreso il tanto modaiolo Buddismo) hanno della donna un'idea che rasenta la bestialità. LA donna per questi signori serve a procreare.
C'è mai stato un Papa donna ? Un Monaco Buddista Donna ? Rabbi ?...
L'ipocrisia sta anche nel condannare la donna per una minigonna e un decoltè generoso, e non condannare un uomo con la canottiera e i muscoli in bella vista...è la stessa identica cosa non vedo la differenza, oppure ricominciamo con i contesti ?
Con tutto il rispetto non portate esempi televisivi, credo che l'oggettino in questione andrebbe spento al più presto...di danni ne ha provocati già troppi.
Un'ultima provocazione a quelle belle donnine IPOCRITE che condannano il vestiario e le provocazioni di certe persone...ma non è che siete delle belle servette della gleba di un maschietto che vi COMANDA a BACCHETTA su come andare in giro ?
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Grazia Longo - Martedì 8 Marzo 2011, 19:01:13
Ok Crepax, sono d'accordo con te, grazie!  :D
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: giovanna des - Martedì 8 Marzo 2011, 20:04:38
Ok Crepax, sono d'accordo con te, grazie!  :D
condivido ogni tuo intervento e ti ammiro  enormemente GRAZIA
 si si vabbè sono d'accordo con te Crepax scusami giovanna de santis  ...una donna che ha di nuovo infestato un topic , con le stele di rosetta  degna solo di leggere melette verdi, i nodi vengono al pettine io non dimentico 
m' inchino a come mi hai trattato e mortificato alcuni mesi fa sul forum senza conoscermi e sapere niente di me ed a ogni tuo intervento sul forum, ma al di là di questo ho sempre ammirato le tue poesie
sono donna mamma quasi nonna e di cuore mi complimento per solo il poeta che sei
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Grazia Longo - Martedì 8 Marzo 2011, 20:35:51
Scusa Giovanna, ma se ti dico che non ci ho capito molto, sono scema?
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Marina Como - Martedì 8 Marzo 2011, 20:41:14
Scusa Giovanna, ma se ti dico che non ci ho capito molto, sono scema?
Allora siamo in due. Ma se è come si potrebbe intuire (uno scontro tra pregressi scontri fra voi) lascia perdere, Giovanna.

Ecce homo!
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: giovanna des - Martedì 8 Marzo 2011, 21:20:13
Allora siamo in due. Ma se è come si potrebbe intuire (uno scontro tra pregressi scontri fra voi) lascia perdere, Giovanna.

Ecce homo!
No ! vi chiedo infinitamente scusa, l'unica scema sono io che impulsiva  peccando di spergiuro intervengo sul forum
e scema ancor di più nel non riuscire a dimenticare malgrado la vita non fa sconto nè a me nè a nessuno
di provare avversità e con forza d'animo oltrepassare e scordare per andare avanti e combattere
fose perchè permalosa ma credetemi dal vivo non lo sono anzi
o forse perchè in attimi di rabbia e di questo mi sento colpevole intervenni sul forum e oltre a Crepax trattata da un intervento nell'ultima frase  su un post  scritto dall'Alto come fossi un alcolizzata o in preda di  altre sostanze
ho sofferto di depressione ma Dio mi ha dato il miracolo di poter dire alla mia famiglia
Sto male e voglio curarmi
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: il gazzettiere - Martedì 8 Marzo 2011, 21:32:36
Posso scrivere solo sul forum, a causa di un sospetto account. Ammiro tutti, per la competenza con cui trattate un argomento così serio ed importante, a cominciare dalla signora Randazzo, per finire all'ultima delle intervenute.
Io so guardare solo alla grammatica, e poco anche a quella, poichè faccio tanti errori anch'io. Però pregherei, quando si parla di donne, di rivolgersi loro col pronome personale "le" e non "gli", altrimenti sono maschi, e poi vorrei che non si dimenticassero i punti e le virgole, che non sono sicuramente un opzionaL, ma che mi risultano... obbligatori.
Per quanto concerne la discussione, ogni volta che uno parla, mi convince, MI CONVINCONO TUTTI, CHI DICE CHE ILSACERDOE HA RAGIONE E CHI DICE CHE HA TORTO. MI CONVINCE PERSINO ANCHE LUI. QUINDI NON SO ASSOLUTAMENTE DIRE NULLA DI MIO.   
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: zenitynadir - Martedì 8 Marzo 2011, 21:51:25
@Giovanna:
la battuta del test alcolemico e antidoping (test che andrebbero fatti prima di accedere al forum....fa sempre parte di quella vecchia battuta) non la fece Crepax, eh! A Cesare quel che è di Cesare; fu un altro autore, fidati. ;D
E chi la fece di certo non pensava che potesse ferire così tanto, come una Verità.

Detto questo,
non vedo perché in una discussione del genere, interessante e sempre attuale, bisogna mettere in mezzo storie o vicende passate che non ci azzeccano niente, sviando i discorsi.
Condivido l'intervento di Crepax e non lo ritengo offensivo, anche se quando parla la sua voce è molto forte... ma dice verità.
Se queste verità fanno male, non è certo colpa di Crepax, quindi perché dare a lui delle colpe che poi non sono nemmeno sue?
Saluti...

Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Marina Como - Martedì 8 Marzo 2011, 22:05:35
Posso scrivere solo sul forum, a causa di un sospetto account. Ammiro tutti, per la competenza con cui trattate un argomento così serio ed importante, a cominciare dalla signora Randazzo, per finire all'ultima delle intervenute.
Io so guardare solo alla grammatica, e poco anche a quella, poichè faccio tanti errori anch'io. Però pregherei, quando si parla di donne, di rivolgersi loro col pronome personale "le" e non "gli", altrimenti sono maschi, e poi vorrei che non si dimenticassero i punti e le virgole, che non sono sicuramente un opzionaL, ma che mi risultano... obbligatori.
Per quanto concerne la discussione, ogni volta che uno parla, mi convince, MI CONVINCONO TUTTI, CHI DICE CHE ILSACERDOE HA RAGIONE E CHI DICE CHE HA TORTO. MI CONVINCE PERSINO ANCHE LUI. QUINDI NON SO ASSOLUTAMENTE DIRE NULLA DI MIO.   
Grazie, prof. Se fosse un incontro delle scienze, sarebbe stato d'uopo parlare con cognizione di causa. Purtroppo è soltanto una discussione con persone senza alcuna preparazione scientifica. A parte la competente ed interessante visione offertaci su "basi scientifiche" di cui non possiamo (perché non all'altezza) avere contraddittorio, inerente una ricerca effettuata in America.
A tale proposito rilancio anche il dato che in Italia, tuttora al 2010, la maggioranza delle violenze avviene in seno alla famiglia (ed anche qui pecco di sufficienza, poiché non so altro che quello che leggo sui giornali o notizie ansa. Nulla che mi offra la possibilità di sapere se il questionario usato per la ricerca ed il suo svolgersi sia esatto dal punto di vista statistico).
Riguardo gli erori, mbhe, a me me scappeno pure sulli condizionali, si nun sto' attenta, e nun pensate, oh voi che leggete, de' sta' a legge er romanesco: è romanaccio puro!
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: giovanna des - Martedì 8 Marzo 2011, 22:18:15
@Giovanna:
la battuta del test alcolemico e antidoping (test che andrebbero fatti prima di accedere al forum....fa sempre parte di quella vecchia battuta) non la fece Crepax, eh! A Cesare quel che è di Cesare; fu un altro autore, fidati. ;D
E chi la fece di certo non pensava che potesse ferire così tanto, come una Verità.

Detto questo,
non vedo perché in una discussione del genere, interessante e sempre attuale, bisogna mettere in mezzo storie o vicende passate che non ci azzeccano niente, sviando i discorsi.
Condivido l'intervento di Crepax e non lo ritengo offensivo, anche se quando parla la sua voce è molto forte... ma dice verità.
Se queste verità fanno male, non è certo colpa di Crepax, quindi perché dare a lui delle colpe che poi non sono nemmeno sue?
Saluti...


infatti Zenit l'ho specificato non FU fatta  la battuta come dici tu, da Crepax ma bensì dall'alto  e questi test condivido andrebbero fatti  oltre al forum in ogni ambito se non quotidianamente...mensili in ogni campo lavorativo o meno
condivido ti chiedo scusa forse nata rea o incosapevole per infestare i topic colpevole mi ritiro come sempre, scusandomi grazie
 affettuosi sinceri  saluti
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Amara - Martedì 8 Marzo 2011, 23:04:15
..un gran sorriso a crepax....
e al gazzettiere.. uno sguardo perplesso... per non dire nulla.. si può benissimo tacere...

Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: il gazzettiere - Mercoledì 9 Marzo 2011, 00:00:08
..un gran sorriso a crepax....
e al gazzettiere.. uno sguardo perplesso... per non dire nulla.. si può benissimo tacere...



Grazie ad Amara per il suo... amaro sguardo perplesso nei miei riguardi.
Ha perfettamente ragione. Un bel tacer non fu mai scritto. E questo vale per me, che non ho detto nulla, e per chi ha detto invece tanto... pur senza dire, anche lui o lei, nulla.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: giovanna des - Mercoledì 9 Marzo 2011, 00:13:50
..un gran sorriso a crepax....
e al gazzettiere.. uno sguardo perplesso... per non dire nulla.. si può benissimo tacere...


vabbè mi associo al grande sorriso a Crepax anzi aspplausi  , uno sguardo non  perplesso lo volgo al gazzeettiere
che ammira la madre lingua ed alacre  alla  grammatica italiana, anche  se sto io  studiando per imparare una nuova lingua orientale Purtroppo amaramente guardo al futuro

.... e chi la fece di certo non pensava che potesse ferire così tanto   come una Verità
 V di verità nel contesto in maiuscola
ritorno a Zenit...   io ignorante di cultura conosco solo  VIA VERITà  VITA. A CARATTERI CUBITALI  le allusioni  mortificanti  senza certezza     saranno minuscola  verità  spolverata quotidianamente
scusami zenit
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Amara - Mercoledì 9 Marzo 2011, 00:26:20
..mi piacerebbe non si facesse sterile polemica.. deviando il senso del topic.. che credo meriti di continuare nel suo significato iniziale...
perciò invito chi ne abbia piacere ad intervenire sull'argomento.. e ad aprire propri topic chi necessiti discutere di altro..
grazie..
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: giovanna des - Mercoledì 9 Marzo 2011, 01:05:40
..mi piacerebbe non si facesse sterile polemica.. deviando il senso del topic.. che credo meriti di continuare nel suo significato iniziale...
perciò invito chi ne abbia piacere ad intervenire sull'argomento.. e ad aprire propri topic chi necessiti discutere di altro..
grazie..
ok AMARA  ribadendo le mie scuse  includo levando il disturbo  w la libertà alle donne abbasso gli uomini che in alcuni casi hanno più sensibilità
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Saldan - Giovedì 10 Marzo 2011, 12:25:23
Non è per tornare ai soliti dicorsi ma...
ok AMARA  ribadendo le mie scuse  includo levando il disturbo  w la libertà alle donne abbasso gli uomini che in alcuni casi hanno più sensibilità

Qualcuno mi può spiegare cosa significa?  ???

mmm... forse devo cercare di essere meno sensibile... si si...
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: crepax73 - Giovedì 10 Marzo 2011, 17:18:44
Non pensavo fosse divenuto un topic su Crepax...e quindi mi scuso con Amara, Grazia e Venere per essere intervenuto, purtroppo provoco effetti allucinogeni...che poi sono un OPZIONAL per chi scrive bene l'italiano (magari OPTIONAL è meglio... )
Come espresso da Amara vorrei ritornare sull'argomento del topic.
Avete letto le notizie di cronaca degli ultimi due giorni. Uomini che violentano donne, mariti che ammazzano mogli e figli, ragazzi che accoltellano ex fidanzate, quote rosa bloccate e poi riammesse in parlamento. Vi aggiungo un dato : Lo sapete che nella storia pare che non sia mai esistito un serial killer donna ?
Credo che il marcio sia insito nel maschio. C'è sempre stata, la convinzione che la donna sia un mero oggetto sessuale da rispolverare ogni qualvolta si voglia. Intendiamoci non parlo dell'intero genere maschile, sarei un visionario e qui sopra già ne girano parecchi.
Comunque mi sembra di notare una cosa ; ma non è che che quella bellissima manifestazione delle donne abbia dato fastidio a qualcuno ? Non parlo solo del nano da giardino e i decerebrati che lo votano ma proprio un discorso a più ampio raggio...
Per adesso vi saluto...
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: caligola - Venerdì 29 Aprile 2011, 02:09:16
Sono completamente d'accordo con te.

E vorrei anche dire che a mio avviso tutto questo post è contro il regolamento.
incita alla violenza, al razzismo, alla discriminazione in tema di religione e politica.


Mi ricollego al post iniziale.
Io penso che chi ha cattive intenzioni nei confronti di una donna, le ha anche se questa donna si veste in maniera del tutto modesta. E varie volte sono stata vittima io stessa di atteggiamenti davvero orribili,sul treno, sull'autobus, al parco e persino mentre giravo in bicicletta, e non posso certo dire che fossi vestita procacemente, anzi.
Tuttavia. Una doverosa premessa: non sono riuscita a trovare in rete per intero il discorso di monsignor Bertoldo, il quale discorso, credo, sia stato estrapolato solo in una sua parte per essere un tantino strumentalizzato, secondo il mio parere.
Dire che una donna che si veste procacemente induce in tentazione, non è mica una falsità. Tradotto in soldoni, questa frase dall'ostico e odioso sentore sacrale che tanto dà fastidio a coloro che si definiscono laici ( e per carità, la mia non vuole essere una notazione ironica, ma solo di constatazione), tradotta non significa altro che quello che è palese riguardo il buonsenso comune: se io, donna, mi metto un top scollato e una mini mozzafiato, non è che mi vesto così solo perché ho caldo, ma perché voglio risultare attraente, perché vorrei essere guardata, desiderat, concupita. O no?
Detto questo, cosa su cui non mi soffermo oltre, almeno per il momento, per il mio modo di vedere, emancipazione non significa poter indossare un tanga sotto un pantalone di bianca stoffa traslucida, ad esempio, e andarsene in giro "pretendendo"  che a un uomo non gli salti il cuore in gola, per non dire altro, nel vedermi il fondoschiena, praticamente. Nè significa sfoggiare una mise succinta per sentirmi al passo coi tempi.
No. Emancipazione per me significa considerare come uomo e donna siano facce di una stessa medaglia, entrambi con i loro diritti, ma anche i loro doveri, e come entrambi siano degni di essere rispettati, e non trattati come meri oggetti sessuali, o sensuali, che dir si voglia.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Giuseppe Nacchia - Venerdì 29 Aprile 2011, 15:28:51
Avete letto le notizie di cronaca degli ultimi due giorni. Uomini che violentano donne, mariti che ammazzano mogli e figli, ragazzi che accoltellano ex fidanzate, quote rosa bloccate e poi riammesse in parlamento. Vi aggiungo un dato : Lo sapete che nella storia pare che non sia mai esistito un serial killer donna ?
Credo che il marcio sia insito nel maschio. C'è sempre stata, la convinzione che la donna sia un mero oggetto sessuale da rispolverare ogni qualvolta si voglia. Intendiamoci non parlo dell'intero genere maschile, sarei un visionario e qui sopra già ne girano parecchi.
Comunque mi sembra di notare una cosa ; ma non è che che quella bellissima manifestazione delle donne abbia dato fastidio a qualcuno ? Non parlo solo del nano da giardino e i decerebrati che lo votano ma proprio un discorso a più ampio raggio...
Per adesso vi saluto...

La decisione esclusiva sull'interruzione della gravidanza spetta alla DONNA.

In caso di divorzio, alla donna spettano il MANTENIMENTO, l'AFFIDO ESCLUSIVO DEI FIGLI, LA CASA CONIUGALE e tutta una serie aggiuntiva di privilegi volti ad assecondare il capriccio esclusivo della DONNA.

Le donne che combuttano con il proprio amante per ASSASSINARE il marito esistono eccome, a prescindere dal fatto che tu le voglia vedere o meno.

Fai pace con te stesso invece di sparare a zero contro tutti e tutto su di un forum pubblico. Si capisce lontano un miglio che la tua onestà intellettuale è pari a zero.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Marina Como - Venerdì 29 Aprile 2011, 15:36:57
Sono completamente d'accordo con te.

E vorrei anche dire che a mio avviso tutto questo post è contro il regolamento.
incita alla violenza, al razzismo, alla discriminazione in tema di religione e politica.


ma fammi il piacere e vatti a rileggere la parola discriminazione. Non mi risulta nessuno a detto che tutti i cattolici sono bigotti e irrispettosi della donna, poi politica?!?! Bhe, bello dare fiato alla bocca? Perché non spieghi le tue ragioni come tutti finora? Ti piacerebbe venisse chiuso questo topic?
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Marina Como - Venerdì 29 Aprile 2011, 15:58:24
La decisione esclusiva sull'interruzione della gravidanza spetta alla DONNA.

In caso di divorzio, alla donna spettano il MANTENIMENTO, l'AFFIDO ESCLUSIVO DEI FIGLI, LA CASA CONIUGALE e tutta una serie aggiuntiva di privilegi volti ad assecondare il capriccio esclusivo della DONNA.

Esiste il nuovo diritto di famiglia, parli di cose che succedevano qualche tempo fa. Mentre per il mantenimento spetta solo a chi non lavora, indifferentemente da sesso.  Per l'aborto non riesco a darti torto, ma neanche ad una donna che dovrebbe portare tuo figlio per nove mesi, non è giusto, ma mi dispiace, ci sono pro e contro anche nel contrario, non credi? Quanti uomini abortirebbero facilmente, tanto non se lo sentono in pancia loro? Ma non voglio polemizzare su questo, sarebbe un buon argomento per altro topic.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Giuseppe Nacchia - Venerdì 29 Aprile 2011, 16:22:05
Esiste il nuovo diritto di famiglia, parli di cose che succedevano qualche tempo fa. Mentre per il mantenimento spetta solo a chi non lavora, indifferentemente da sesso.

E sarebbe ora che si iniziassero a vedere gli effetti della modifica del diritto di famiglia, non ti pare?

Cmq ciò che ho scritto era volto a scardinare lo stereotipo dell'"uomo-orco" tanto caro ad alcuni soggetti, la cui saccenza ha già stancato da tempo.

Sulle argomentazioni che porti si può discutere.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: caligola - Venerdì 29 Aprile 2011, 17:30:17
Marina a me invece risulta il contrario, adesso non ho tempo ma appena posso, probabilemnte stasera, ti cito nome e frasi incriminate. Comunque sono sicuro che se rileggi, ti balzarenno subito agli occhi. Ti do un spunto inziale, Crepax.
E poi Marina non prendere tutto come un'offesa personale, Io sono abituato a motivare ma ieri sera era particolarmente stanco e pensavo che fosse abbastanza chiaro il punto. Ma come vedi non ho problemi a sostenere apertamente le mie parole, a dopo.

ma fammi il piacere e vatti a rileggere la parola discriminazione. Non mi risulta nessuno a detto che tutti i cattolici sono bigotti e irrispettosi della donna, poi politica?!?! Bhe, bello dare fiato alla bocca? Perché non spieghi le tue ragioni come tutti finora? Ti piacerebbe venisse chiuso questo topic?
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Carlo Fracassi - Venerdì 29 Aprile 2011, 19:06:01
La mia partecipazione ai forum è, prevalentemente, di sola lettura e in tre anni credo d'aver scritto solo poche parole quando le circostanze lo richiedevano, come nei casi di iniziative in favore di persone bisognose. Perché questo? Perché non mi va di partecipare a discussioni che ricorrentemente e senza eccezioni, salvo isolati interventi di rispetto, degenerano in accapigliamenti da strapaese.
Ora, ritornando al tema iniziale, mi limito a dire che c'è chi brandisce la croce menando fendenti a dritta e manca, come se avesse in mano una spada e non uno strumento di culto.
Titolo: Re: Ancora una volta si vuole colpevolizzare la donna.
Inserito da: Marina Como - Venerdì 29 Aprile 2011, 19:55:37
Marina a me invece risulta il contrario, adesso non ho tempo ma appena posso, probabilemnte stasera, ti cito nome e frasi incriminate. Comunque sono sicuro che se rileggi, ti balzarenno subito agli occhi. Ti do un spunto inziale, Crepax.
E poi Marina non prendere tutto come un'offesa personale, Io sono abituato a motivare ma ieri sera era particolarmente stanco e pensavo che fosse abbastanza chiaro il punto. Ma come vedi non ho problemi a sostenere apertamente le mie parole, a dopo.

Si, ma non mi riferisco agli interventi! O forse si, potrei, ma dovrei rileggerli, ma mi riferisco al fatto che tu hai detto espressamente "tutto questo post", ovviamente penso abbia voluto dire tutto questo topic, ovvero chi ha aperto il topic ha commesso qualcosa contro il regolamento, ed è questo che sicuramente a me non risulta. Se putacaso ti riferissi in qualcosa della pagina iniziale che riporta con copia incolla un articolo di un giornalista, se vi fossero estremi contro il regolamento perché tacciabile di discriminazione, allora il discorso è parliamo di come discrimina il giornalista. Unica pecca, che ho appena notato, poiché già lo conoscevo,  è che non era specificato che si trattava di un articolo dalla Sig Elisabetta. Quindi per me comunque questo topic rimane lecito. Tutti gli interventi non ci giurerei.