Dovremmo diffidare dalle persone troppo equilibrate perchè il loro equilibrio è compresso in uno spazio che non ce la fa a contenerlo e spesso il prezzo è la follia.
beh! forse sono uscita un po' fuori tema
Al contrario, la sicurezza di noi stessi, indipendentemente dal rifiuto sociale, che magari "rompono le palle" condannano, ma non ci tangono, anzi rafforzano le nostre convinzioni e la nostra unicità.
"mora rinsecchita al sole, ed ero gitana" dissi.
..uhm... hai detto cose condivisibili.. ma divagando un tantino..... :)
il mio quesito era un po' diverso... ma comprendo che il tema è ampio e porti a spasso per molti pensieri....
non è un topic sulla poesia… ma non è neppure del tutto estraneo…
oggi mentre ascoltavo musica.. mi è sopravvenuta una domanda…
la fragilità è scudo al vivere.. o al contrario.. è il vivere senza scudi a condurre alla fragilità?
non sono riuscita a darmi una risposta convinta.. perciò giro a voi la domanda..
grazie se mi darete il vostro pensiero….
(vi posto il pezzo che ascoltavo.. il cui testo mi tocca ogni volta…
http://www.dartagnan.ch/article.php?sid=2468 (http://www.dartagnan.ch/article.php?sid=2468) )Nine Inch Nails - Hurt (http://www.youtube.com/watch?v=g0bZtf5MCzY#)
La fragilità diventa scudo al vivere se uno la utilizza per non essere toccato, emozionato, scalfito...se si è veramente fragili.. si è davvero in grado di poter utilizzare la fragilità? e lo si può fare coscientemente.. o diventa un muro che si erge da solo?..
più che altro, nella convinzione che tutti possono essere o estremamente crudeli, affettuosi oppure indifferenti, in potenza. non si danno valutazioni (cmq fluide) fino a quando non si vede di che pasta son fatti (e anche lì con moltissima cautela).
Continuate pure il vostro dialogo. Io mi defilo. Potete dire tutto quello che volete. Buon colloquio. Però ricordatevi, prima di rispondere, di pensarci bene, capire quel che vi viene detto (nell'interesse esclusivo del sito, lo preciso) e non sproloquiare sull'umorismo di chi ha solo interesse che il forum non venga ridicolizzato. E cerca di porvi rimedio.
diciamo una strategia predifensiva, come potrebbe essere un burbero (tipo il conte) oppure una denominata isterica (ehm...). predifensiva senza che ce ne sia bisogno, ovviamente.ehhehe. Bhe, si: avrei preferito anche io che non si fossero fatti nomi, o se si fossero fatti, si fossero fatti entrambi. Questa impressione la ho avuta pure io, quindi posso spezzare (ma solo un pezzettino) una lancia in favore di Lorenzo Crocetti. Ma prima di gettarci nella polemica, credo sia necessario analizzare che se il Conte in quanto rappresentativo ed esplicativo sia offerto come esempio del "burbero" in senso lato (e buono) che si intende, ed in quanto burbero e sensibile e buono per antonomasia sia in grado di non offendersi. Tale cosa non sarebbe possibile a quanti si dovessero necessariamente riconoscere in "isterica predifensiva" che tra l'altro ha l'abitudine di avere denti da caimano ed azzannare: sarebbe un invito a nozze alla polemica per aver volontariamente offeso una autrice (presumo femminile da istericA) facendo anche il nome (sapete che in quel predifensiva e l'uso del termine azzannare insieme ad isteria mi ha fatto pensare a me? Ma no, non mi sento affatto cattiva e non credo che ce la avessero con me, e sono libera di sentirmi buona poiché non è stato fatto il mio nome! Indi non sono affatto offesa e se fossi io, penserei soltanto che sbagliano sul mio conto: no, non mi hanno offesa e non mi darò alla polemica) Grazie per non aver fatto il mio nome, so che mi volete bene tutti e continuerò a stimarmi: nessuna offesa nessun danno!
mi spiego?
Che si riferiva a se stessa, no, non si capiva. E mi sento un ottimo capo espriatorio ad evitare altre polemiche cretine.