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Laboratorio => Gruppo di lettura => Topic aperto da: gio.d. - Venerdì 19 Agosto 2011, 21:17:54
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Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue. (Eugenio Montale)
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Meravigliosamente struggente!Una delle mie preferite di Montale .Grazie per avermela ricondotta alla mente.
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Da molto tempo ritengo che il Montale di "Satura" fu superiore (se non altro, perché davvero comprensibile) a quello di "Bufera" , "Ossi" e "Occasioni" .
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..una poesia che ho sempre amato.. e che in questo momento assume per me un significato particolare... perchè pur descrivendo una situazone esatta e personale.. permette di estenderne il senso...