La poesia è naturalmente ancor più suggestiva nell'originale versione francese, e il suo successo fu dovuto anche all'accoppiamento con la delicata musica di Kosma e all'interpretazione della favolosa Juliette Gréco.condivido... tutto sommato in italiano non è che sia chissà che cosa sinceramente, già la conoscevo, non conosco però il francese dunque non posso apprezzarla per il suo effettivo valore. Noi italiani non possiamo apprezzarla nella sua interezza, ma il grande pubblico è facile ad emozionarsi, pensare che quella famosa poesia che gira Su internet, lentamente muore, erroneamente attribuita a neruda, praticamente è abbastanza banale, così come tutto il mondo letterario è d'accordo. Su questa, ripeto, così come si presenta in italiano, non si può discutere molto...
..non sono appassionata di Prevert... ma credo meriti di essere letta in francese.. almeno per sentirne il suono.. ben diverso dalla traduzione...anche non conoscendo il francese, in effetti suona già meglio della traduzione, soprattutto l'ultimo verso
Les enfants qui s'aiment s'embrassent debout
Contre les portes de la nuit
Et les passants qui passent les désignent du doigt
Mais les enfants qui s'aiment
Ne sont là pour personne
Et c'est seulement leur ombre
Qui tremble dans la nuit
Excitant la rage des passants
Leur rage, leur mépris, leurs rires et leur envie
Les enfants qui s'aiment ne sont là pour personne
Ils sont ailleurs bien plus loin que la nuit
Bien plus haut que le jour
Dans l'éblouissante clarté de leur premier amour
Jacques Prévert
a me piace in tutte le lingue.
anche in tedesco, però la vera sfida sarebbe in giapponese.
e poi il tedesco è sottovalutato...
ogni lingua è un filtro di interpretazione del reale attraverso suoni, etimologie, grammatiche, pertanto ognuna porta in sè una ricchezza diversa. ovviamente una poesia, anzi un qualunque testo, andrebbe letto nella sua lingua d'origine, per essere compreso, come ogni opera d'arte figurativa e scultorea nel suo contesto storico.
non si può tradurre un picasso fuori dal cubismo, sarebbe banale.
però, ha senso in sè.
e per me il senso della poesia di prevert (come quella di moltissimi altri autori che leggo in lingua tradotta non conoscendo l'originale o non ritenendomi brava per capire certo inglese colto) rimane, anche dietro a delle parole banali. banali, sempre a seconda di come la si legge.
Poiche è stato citato Eco, suggerisco un suo bellissimo libro, riguardo I problemi della traduzione, "dire quasi la stessa cosa" bompiani editore, mi sembra...
Bellissima poesia di JACQUES PREVERTI ragazzi che si amano
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amoreJACQUES PREVERT
Grande Antonio, hai tradotto la poesia di Prevert dalla lingua italiana alla lingua napoletana (riconosciuta come lingua vera e propria). Devo dire che fa un certo effetto, conoscendo io questo idioma perché sono di Cassino, quindi sono a 82 km da Napoli (parlo mezzo ciociaro, mezzo romano e mezzo casertano, pensa un po). Ci sono poesie in lingua napoletana che sono meravigliose, pensiamo anche A livella di Totò, geniale e particolare. Pertanto, un elogio ad Antonio Terracciano per l'arduo compito ben riuscito nella tecnica, ma permettimi di far notare che perde molto sia di stile che nel senso. L'originale è inconfutabilmente la perfezione, come gli amici hanno fatto notare nei post di questo topic, ma è come fotocopiare una foto e poi la rifotocopiamo dalla fotocopia, perde colore, contrasto, luminosità. Un plauso a te e a Stellaerratica per le traduzioni, ma questa in napoletano, non me l'aspettavo, bravo.
Son daccordo con te Stellaerratica, ma non tutti i dialetti sono riconosciuti dall'Unesco come vera e propria lingua, in quanto questo idioma era la lingua ufficiale riconosciuta del Regno di Napoli.
Ma che musicalità! Quante rime interne per assonanza in questa traduzione in bresciano! Senza contare la bellissima e calda espressione "i sa oel be" molto più affettuosa e vera dell'italiana "si amano".
Brave
semplice: significa si vogliono bene.
in bresciano si usa come il classico I love you inglese, cioè per dire indefinitamente che ami, cane, ragazzo, amico o figlio non importa.
in genere si dice con grande enfasi, enorme enfasi e quando si dice è un gran momento.
i bresciani non sono di molte parole.
Chiedo scusa se alimento quella che reputo una banale polemica: certificato linguistico o no, mi pare che il succo non cambi: ci sono grandi poeti e cantanti, come appunto scritto da In Venere Veritas, che hanno scritto in altri "dialetti". Dal romanesco al veneziano, dal siciliano al toscano, etc.Stellaerratica hai detto bene è solo polemica la tua, io ho solo specificato che un dialetto italiano è diventata lingua in tutti gli effetti e non ha nulla a che fare con la poesia del topic. Non capisco
Su, non mettiamoci a discutere attorno al campanile...
con tutte le cose scritte negli altri dialetti, da poeti anche famosi...nessuno ha detto ciò Venere, personalmente sono stato abbastanza chiaro, l'originale è insostituibile ed è bella anche in italiano. Ho solo accennato che in napoletano perde (per me è chiaro) di valore, cioè suona male, tutto quì.
va bene, il certificato che sia una lingua la rende più poetabile?
Stellaerratica hai detto bene è solo polemica la tua, io ho solo specificato che un dialetto italiano è diventata lingua in tutti gli effetti e non ha nulla a che fare con la poesia del topic.
Stellaerratica hai detto bene è solo polemica la tua, io ho solo specificato che un dialetto italiano è diventata lingua in tutti gli effetti e non ha nulla a che fare con la poesia del topic. Non capisco nessuno ha detto ciò Venere, personalmente sono stato abbastanza chiaro, l'originale è insostituibile ed è bella anche in italiano. Ho solo accennato che in napoletano perde (per me è chiaro) di valore, cioè suona male, tutto quì.
E se proprio insistete allora vi accontento:
traduzione in cinese tradizionale
孩子們誰愛對方
孩子們誰愛接吻腳
對蓋茨的夜晚
而路人的標記他們通過手指
但孩子誰愛
有沒有
而這只是他們的影子
那顫抖的夜晚
通過刺激憤怒的路人
他們的憤怒,他們的蔑視和笑聲羨慕
這些傢伙有沒有誰愛
他們要遠在其他地方的夜晚
高得多了議程
Nell'abbagliante輝煌的初戀
oppure in coreano:
서로를 사랑하는 소년
키스 다리를 사랑하는 소년
밤의 문 반대
그리고 passers은별로 그런 마르크 그들 핑거를 통과
그러나 사랑 아이
있다 없다
그리고 그것은 단지 자신의 그림자입니다
밤중에 그 트렘블스
passers의 분노를 자극하여
그들의 분노, 자신의 경멸과 웃음들이 부러워
거기에 사랑하는 사람은 없습니다
그들은 훨씬 더 다른 밤 아르
회의 최대 훨씬 더
첫 사랑의 Nell'abbagliante 스플렌더
o in russo:
Мальчиков, которые любят друг друга
Мальчики, которые любят целовать ноги
Против ворот ночь
И прохожие, которые отмечают они проходят Finger
Но дети, которые любят
Есть нет
И это только их тени
Это дрожит в ночи
Стимулируя гнев прохожих
Их гнев, их презрение и смех их зависть
Парни, которые любят Есть нет
Они гораздо дальше в другом месте ночь
Многое выше повестки дня
Nell'abbagliante великолепие их первой любви
o in vietnamita:
Các chàng trai người yêu nhau
Các chàng trai hôn người yêu thương bàn chân
Chống lại các cửa của đêm
Và những người qua đường đánh dấu mà họ vượt qua Finger
Nhưng con người yêu thương
Không có
Và nó chỉ là cái bóng của họ
Điều đó run rẩy trong đêm
Bằng cách kích thích sự tức giận của người qua đường
Sự tức giận của họ, khinh miệt của họ và tiếng cười của họ ghen tị
Các chàng trai người yêu không có
Họ là xa hơn nhiều nơi khác trong đêm
Cao hơn nhiều chương trình nghị sự
Nell'abbagliante huy hoàng của tình yêu đầu tiên của họ
E si può andare avanti , ma ovviamente queste ultime traduzioni sono fatte col traduttore automatico di google e sapete meglio di me che non è preciso, figuriamoci per tradurre una poesia che non è semplice neanche nella nostra lingua da una straniera e viceversa.
Pertanto se volete aggiungete altro, io mi fermo alla lettura della poesia che in italiano, per me, è bellissima. Un saluto a tutti.
in russo trovo che acquisti una musicalità ancora maggiore!dici? a me quei quadratini cinesi però mi facevano proprio sognare...
dici? a me quei quadratini cinesi però mi facevano proprio sognare...
adesso che ci penso, con i quadratini mi sembra che si risolva anche il problema della presunta banalità! Divini!