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Filo diretto => Come fare? => Topic aperto da: Demetrio Amaddeo - Sabato 12 Novembre 2011, 17:32:54
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Sono sconcertato per la motivazione che la Redazione di questo sito ha espresso nella convalida di una mia poesia:
"Abbiamo visionato la tua proposta e dobbiamo dire che, seppur ben scritta, la forma da te scelta risulta essere troppo diretta e discorsiva, pertanto il testo non può essere convalidato.
Dovresti cercare di renderla, oltre che meno discorsiva, più impersonale.
Potrai quindi riproporla e verrà nuovamente visionata per una possibile convalida."
Non credo che una poesia può essere giudicata sulla base di questi elementi....mi sa di giudizio superficiale e molto personale...
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Il giudizio è sempre personale... se proprio ci tieni così tanto a pubblicarla qui prova a modificarla secondo i canoni del sito, se invece la trovi perfetta così com'è ti conviene pubblicarla altrove. Potrà sembrarti ingiusto ma le regole son queste. C'è una Redazione che convalida solo poesie che reputa adatte per questo tipo di sito, ciò che trova inadatto lo rispedisce al mittente... ma in fondo una VERA redazione si comporta esattamente così...
D'altro canto... una pecca sta redazione ce l'ha... dà spesso motivazioni troppo affrettate, generiche, non va abbastanza nello specifico... magari non convalida una poesia per una giusta causa ma poi, puntualmente, non approfondisce a dovere nella spiegazione del rifiuto che rifila all'autore...
Non è raro trovare lo stesso identico messaggio in centinaia di risposte come quella data a te.
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Il giudizio è sempre personale... se proprio ci tieni così tanto a pubblicarla qui prova a modificarla secondo i canoni del sito, se invece la trovi perfetta così com'è ti conviene pubblicarla altrove. Potrà sembrarti ingiusto ma le regole son queste. C'è una Redazione che convalida solo poesie che reputa adatte per questo tipo di sito, ciò che trova inadatto lo rispedisce al mittente... ma in fondo una VERA redazione si comporta esattamente così...
cos'è un consiglio?
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Anche ma aspetta...
D'altro canto... una pecca sta redazione ce l'ha... dà spesso motivazioni troppo affrettate, generiche, non va abbastanza nello specifico... magari non convalida una poesia per una giusta causa ma poi, puntualmente, non approfondisce a dovere nella spiegazione del rifiuto che rifila all'autore...
Non è raro trovare lo stesso identico messaggio in centinaia di risposte come quella data a te.
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ah ecco...adesso mi è chiaro...
praticamente tocca un pò a tutti...è come la varicella...ci dobbiamo passare....
solo che io non mi capacito..dato che, se la poesia non ha errori, non offende, non c'è turpiloquio non vedo il motivo per non essere convalidata...ho letto molti testi proprio in questo sito, che non avevano i requisiti “poetici” che mi vengono sottolineati...eppure erano in bella evidenza e con tanti commenti
come la mettiamo?
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...ho letto molti testi proprio in questo sito, che non avevano i requisiti “poetici” che mi vengono sottolineati...eppure erano in bella evidenza e con tanti commenti
come la mettiamo?
;D ;D
Beh... probabilmente le poesie alle quali ti riferisci tu erano di autori attivi e non "in training", dunque liberi di pubblicare qualsiasi cosa senza bisogno di convalida... cosa dire... hai le tue ragioni. La redazione è composta da persone che lo fanno per hobby, togliendo tempo (come dice Luigi) anche alla famiglia... a volte probabilmente capita che non possono far fronte in maniera adeguata all'enorme lavoro da redattori per cui commettono magari delle ingenuità. Il problema semmai è che si possono creare dei meccanismi di non equità nelle pubblicazioni proprio perché non possono prestare abbastanza attenzione a tutto ciò che accade nel sito...
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ah capito...quindi parto depenalizzato...bene....ecco quello che vuol dire essere "veterano"....vivi di rendita :laugh:
solo che mi chiedo...se jacques prevert si trovasse a passare da qui...rischierebbe di essere censurato? ;D
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ah capito...quindi parto depenalizzato...bene....ecco quello che vuol dire essere "veterano"....vivi di rendita :laugh:
solo che mi chiedo...se jacques prevert si trovasse a passare da qui...rischierebbe di essere censurato? ;D
Può anche darsi... comunque questo è un problema che ormai si trascina da tanto tempo, ci sono altri topic come il tuo in cui ci sono scritte pressappoco le stesse cose... tu sei nuovo quindi non potevi saperlo... ad ogni modo io da "veterano" ti posso dire che questo è un buon sito, solo che ha dei limiti da questo punto di vista... sta a te decidere se continuare a proporre le tue opere qui (ne ho lette un paio, non male) oppure spostarti altrove.
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mha...io posso anche pubblicare da un'altra parte....cancellarmi da qui o non pubblicare in nessun posto....non mi cambia la vita....non devo dimostrare nulla nè cerco consensi...
stavo solo evidenziando un grave problema che in questo sito esiste...dato che io reputo la poesia la massima espressione di libertà...qui vengono a mancare proprio gli elementi essenziali....cioè della scrittura libera...
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La scrittura deve esprimere libertà, ma per farlo ha bisogno di regole... mi spiego meglio... io non contesto l'operato della Redazione quando non convalida una poesia che non reputa adatta al sito... ci può stare. Ciò che però non va è la poca attenzione nei confronti degli autori ai quali viene rifiutata la poesia (anche se, per carità, contattano tutti e forniscono una spiegazione ma come dicevo è troppo generica) e nei confronti di tutti gli autori attivi... perché alcuni si cullano del fatto di esserlo e pubblicano cose che hanno lo stesso valore poetico di uno scontrino.
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concordo....regole....le regole essenziali sono della lingua italiana che non può essere bistrattata...
ma quando mi si viene motivata una "non convalida" con queste parole:
"Dovresti cercare di renderla, oltre che meno discorsiva, più impersonale"
non ci sto...non ci sto assolutamente...non ho bisogno di consigli di questo genere...ognuno ha il suo modo di scrivere....di comunicare...chi ha scritto questa motivazone l'ha fatto senza cognizione di causa...
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"sconcertato", "non mi capacito" , "non ci sto"... e perchè non anche "sgomento", "atterrito" ecc ? :angel:
... sei troppo tenero!....
.ho letto molti testi proprio in questo sito, che non avevano i requisiti “poetici” che mi vengono sottolineati...eppure erano in bella evidenza e con tanti commenti
come la mettiamo?
benvenuto:) purtroppo qua sopra è così, di queste cose ne discutiamo di continuo da anni, e non si risolvono mai... magari fatti un giro nei vari post del forum, vedrai che ne abbiamo discusso parecchio.... anche di prevert, abbiamo detto che molto probabilmente molte sue poesie sarebbero state respinte qua sopra (ingiustamente ovviamente)
Ciao :)
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non ci sto...non ci sto assolutamente...non ho bisogno di consigli di questo genere...ognuno ha il suo modo di scrivere....di comunicare...chi ha scritto questa motivazone l'ha fatto senza cognizione di causa...
Non lo escludo...
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una domanda mi viene spontanea...
ma le poesie vengono lette?
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Lette sicuramente, ma a volte non basta...
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L'aggettivo prosastico rimanda a prosa ovvero quella forma linguistica che non segue regole di versificazione.
se
io
scrivo
in
questo
modo
sono gia fuori dalla prosa.
Mi si può obiettare che come poesia faccia schifo, ma la mera presenza di versificazione rende questo uno schema poetico.
Ma questa è vera poesia? Ovviamente no.
Allora bisogna intervenire con l'intelligenza.
Normalmente la parola prosastica afficancato alla parola poesia, indica una POESIA che si avvicina più ad un linguaggio semplice e diretto piuttosto che oscuro e denso di strumenti poetici metrici retoric e quant'altro.
Infatti storicamente si intende il passaggio dagli schemi metrici chiusi con rima al verso libero un passaggio verso una poesia più prosastica per cui tutta la poesia o quasi del Novecento si può considerare prosastica ovvero più tendente alla prosa.
Qui però le parole sembrano avere altri significati e quindi hanno deciso che la POESIA "prosastica" non è degna di essere pubblicata in vetrina.
Poi ci sarebbe anche da fare un discorsetto sulla poesia sperimentale, ma come puoi intuire andrebbe nella stessa direzione.
Qui gli innovatori sarebbero snobbati (Dante, Leopardi, Montale lo sono stati per la loro epoca).
Infatti la poesia sperimentale è relegata al forum e viene pedissequamente censurata.
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Poi ci sarebbe anche da fare un discorsetto sulla poesia sperimentale, ma come puoi intuire andrebbe nella stessa direzione.
Qui gli innovatori sarebbero snobbati (Dante, Leopardi, Montale lo sono stati per la loro epoca).
Infatti la poesia sperimentale è relegata al forum e viene pedissequamente censurata.
Purtroppo questo è uno dei motivi per cui il sito non è più considerato tra i migliori del web in ambito qualitativo... non so se è un problema della redazione che andrebbe "svecchiata" da questo punto di vista o è proprio una prerogativa del sito... fatto sta che così facendo non si va da nessuna parte... ma ormai sono convinto che le priorità son cambiate... adesso l'importante è dare spazio a tutti coloro che hanno un'idea di poesia limitata alla visione che ne ha il sito... è questa la politica adottata. C'è poco da fare...
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Poi ci sarebbe anche da fare un discorsetto sulla poesia sperimentale, ma come puoi intuire andrebbe nella stessa direzione.
Qui gli innovatori sarebbero snobbati (Dante, Leopardi, Montale lo sono stati per la loro epoca).
Infatti la poesia sperimentale è relegata al forum e viene pedissequamente censurata.
Magari la poesia sperimentale sarà anche relegata al forum, ma ne viene comunque permessa la pubblicazione...Certo con molti meno lettori, ma se lo scopo non è avere consensi, non credo sia poi un eccessivo svilimento. ;)
Se non sbaglio, comunque era già stato proposto di inserire una categoria "sperimentali" in prima pagina...E in via generale sarei anche d'accordo per gli stessi motivi indicati da Panta rei, ma credo si correrebbe il forte rischio di finire nella direzione opposta...
Poniamo che un autore scriva qualcosa di non eccessivamente "poetico" (per usare un eufemismo)...Potrebbe sempre riproporre il testo respinto come testo sperimentale e in tal modo far salva la sua pubblicazione...
Si potrebbe però pensare (proposta mia personale, non so se attuabile...Ma mi piace essere propositivo! ;D) di creare una categoria "speciale" che, intitolata "poesia sperimentale", si differenziasse per due aspetti dalle categorie comuni:
1.(come per le poesie di cronaca) prevedere uno spazio iniziale in cui indicare brevemente in cosa consiste la sperimentazione
2.rendere necessario per tutti gli autori che pubblicano in questa categoria un vaglio redazionale (magari affidato ad un autore particolarmente sensibile alle innovazioni)
Che ne pensate?
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Rispetto alla tua proposta, che ovviamente rimarrà inascoltata,
dico soltanto che basterebbe comprendere che la poesia sperimentale come la poesia sociale, etica, d'amore e chi più ne ha più ne metta... non è che una sfumatura.
La cosa grave è invece volerla ridurre mettendola nello scantinato... detto anche forum.
Fortunatamente almeno in questo scantinato i redattori non possono esercitare il loro potere censorio.
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Fortunatamente almeno in questo scantinato i redattori non possono esercitare il loro potere censorio.
mai dire mai!
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L'aggettivo prosastico rimanda a prosa ovvero quella forma linguistica che non segue regole di versificazione.
se
io
scrivo
in
questo
modo
sono gia fuori dalla prosa.
Mi si può obiettare che come poesia faccia schifo, ma la mera presenza di versificazione rende questo uno schema poetico.
Ma questa è vera poesia? Ovviamente no.
Allora bisogna intervenire con l'intelligenza.
Normalmente la parola prosastica afficancato alla parola poesia, indica una POESIA che si avvicina più ad un linguaggio semplice e diretto piuttosto che oscuro e denso di strumenti poetici metrici retoric e quant'altro.
Infatti storicamente si intende il passaggio dagli schemi metrici chiusi con rima al verso libero un passaggio verso una poesia più prosastica per cui tutta la poesia o quasi del Novecento si può considerare prosastica ovvero più tendente alla prosa.
Qui però le parole sembrano avere altri significati e quindi hanno deciso che la POESIA "prosastica" non è degna di essere pubblicata in vetrina.
Poi ci sarebbe anche da fare un discorsetto sulla poesia sperimentale, ma come puoi intuire andrebbe nella stessa direzione.
Qui gli innovatori sarebbero snobbati (Dante, Leopardi, Montale lo sono stati per la loro epoca).
Infatti la poesia sperimentale è relegata al forum e viene pedissequamente censurata.
parere personale...
Ci son poesie definite "prosastiche" dalla redazione che da qualche altra parte invece vengono reputate per quello che sono nella mente dell'autore: poesie.
Dirò di più...ci sono autori (i intendo autori anche famosi recenti, contemporanei e del passato) che han fatto di un linguaggio semplice, chiaro, più diretto e poco oscuro la propria fama; ci sono, altresì, autori che utilizzano tale presunta prosasticità per arrivare alle persone.
Come hai ben detto tu la poesia del 900 è cambiata molto rispetto a quella precedente e quella precedente era ancora diversa da quella latina o greca ecc...ecc...
Soldati
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie
o "Mattina" con il suo "M' illumino d'immenso"
e ora non cito altri testi, ma potrei rimandare a "La madre"
Siamo dentro uno stesso autore eppure io colgo leggere differenze tra lo stile di una e dell'altra, della metrica utilizzata ecc...ecc...
Neruda???
Scrisse ad esempio questo:
"Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.
Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli
e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un'arma,
come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda."
Invece sembra quasi sia apprezzata la poesia sintetica, dove articoli, preposizioni e chi più ne ha più ne metta devono essere omessi...
Si...prendiamo neruda e facciamolo diventare un
"Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche
mondo e gesto abbandonato.
Contadino io ti scavo
seminando tuo figlio
Un tunnel. Solo. Fuggivano uccelli
e mi invadeva la notte
Sopravvissi forgiandomi di te
freccia e pietra
d'un arco o d'una fionda."
Ok...ora è abbastanza scarna...vadi...vadi...in pace...può essere pubblicata mio caro Pablo...
..questo è il trattamento medio riservato agli autori! Questo è anche l'atteggiamento di diversi utenti di questo sito che si ritengono ormai autori navigati javascript:void(0);
oppure prendiamo un Pessoa qualsiasi:
"La vicina del numero quattordici rideva oggi sulla porta
da dove un mese fa è uscito il funerale del figlio piccolo.
Rideva in modo naturale con l’anima nel volto.
D’accordo: è la vita.
Il dolore non dura perchè il dolore non dura.
D’accordo.
Ripeto: d’accordo.
Ma il mio cuore non è d’accordo."
Riporto un mio pensiero:
"Io non mi prendo la briga di dire ad altra gente nel Web, e mai mi permetterò, se un loro testo è "più arte" del testo di terze persone. Purtroppo noto con dispiacere che più di qualcuno (anche tra l'utenza del sito) si prende tale responsabilità pensando che basti un minimo di erudizione per poter fare un certo tipo di sentenze.
Peccato. Peccato perchè tale atteggiamento, invece, rovina ciò che è davvero l'arte e la poesia. Sentimento e creatività prima di tutto. Poi regole stilistiche e tutto il resto. Invece, noto (anche leggendo il forum) che più di un utente si sente in diritto di sbeffeggiare componimenti e commenti altrui e addirittura "schifare" i testi altrui.
Mi lascia molta perplessità e amarezza.
Scelte opinionabili e basate sul proprio gusto personale.."
""Possiamo perdonare a un uomo l'aver fatto una cosa utile se non l'ammira. L'unica scusa per aver fatto una cosa inutile è di ammirarla intensamente.
Tutta l'arte è completamente inutile."
E mi dispiace dirlo. Qui ci può essere anche gente laureata in lettere o che frequenta tale facoltà, ci può essere gente che, magari, ha pubblicato o meno qualcosa nella propria vita...ma nessuno è Leopardi, nessuno è D'Annunzio, nessuno è Neruda.
Forse qualcuno, qui dentro, si crede Leopardi o si crede Neruda...o forse D'Annunzio...
ma un narcisista si crede un po' ogni cosa, una persona che scrive di gusto non si crede nessuno.
Qui soprattutto qualcuno ritiene ancora nel 2011 regole, metrica, ermetismo e oscurità, un testo asciutto l'essenziale per trasmettere qualcosa e ancora di più per chiamare un testo poesia.
E lo dico rivolgendomi alla redazione, ma anche all'utenza.
Mi baso anche solo sui miei testi accettati. Vengono accettati testi a casaccio! Su gusto personale. Su scelte che fan sorridere.
Una poesia? un testo?
siamo nel web e di siti per autori ne ho visti parecchi.
Un sito del genere dovrebbe pensare a censurare testi offensivi, di cattivo gusto (riguardanti tragedie subito riportate a galla dai media e che lo "stolto" animo di chi si lascia trasportare dai racconti che ci propinano deve mettere su carta...), testi razzisti, testi non impegnati e che non sono effettivamente da pubblicare (se io scrivessi davvero:
"ciao,
un bel ciao
a volte
far star bene
altre no")
Ecco...ma mi fa sorridere invece come siano scelti i testi qui sopra, sinceramente.
Soprattutto mi lascia amareggiato che qualcuno si senta davvero in diritto di dire "questo è poesia ed è paragonabile a...boh...alla Merini", questo no...
Ma forse questo sito censurerebbe davvero anche i Montale, i Neruda...
il sol pensiero mi mette i brividi...
e allora...
meglio sorridere...
:-)
Io leggerei indistintamente testi ritenuti o meno prosastici, ritenuti o meno scarni...anche solo per una questione di rispetto...e nel web mi piace leggere sia i primi che i secondi...e anche testi "mal riusciti" cerco di apprezzarli ugualmente se ci leggo dietro nascosto un sentimento vivo.
E' un sito "limitato" alla propria visione di poesia dice qualcuno che m'ha preceduto.
Già...è vero...
quello che più mi sconvolge è vedere che gli stessi che approvano poesia a sinistra, non approvano poesie "simili" a destra e viceversa...
ma è ovvio che sia così...perchè son scelte personali...e trovo sconvolgente che sia portata avanti tale mentalità...
e forse sì..."non è considerato uno tra i migliori siti nel web" forse anche per questo...
ed è un peccato...
poesie altrove apprezzate vengono rifiutate, poesie altrove criticate vengono accettate e non solo...pure riempite di complimenti (e mi riferisco alle mie in primis!!!).
Poesia...poesia...e qui sopra c'è chi si sente in diritto davvero di decidere cosa lo sia javascript:void(0);
Senza alcun rancore
Marco
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..fermo restando il mio concetto di 'poesia'.. o di testo poetico.. visto che siamo in zona amatoriale..
credo anch'io che dovrebbe essere rivisto il sistema... soprattutto per quanto si diceva sopra..
e cioè che la cernita è effettuata soltanto sugli autori in training.. mentre gli altri possono (tranne rari casi di sospensioni) pubblicare più o meno tutto...
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Sono sconcertato per la motivazione che la Redazione di questo sito ha espresso nella convalida di una mia poesia:
"Abbiamo visionato la tua proposta e dobbiamo dire che, seppur ben scritta, la forma da te scelta risulta essere troppo diretta e discorsiva, pertanto il testo non può essere convalidato.
Dovresti cercare di renderla, oltre che meno discorsiva, più impersonale.
Potrai quindi riproporla e verrà nuovamente visionata per una possibile convalida."
Non credo che una poesia può essere giudicata sulla base di questi elementi....mi sa di giudizio superficiale e molto personale...
A prescindere da ogni altra considerazione, mi piacerebbe leggere la poesia in discussione, perchè non la vedo pubblicata nel forum, nonostante la discussione si partita da quest'opera. Così da farmi un'opinione in merito.
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..fermo restando il mio concetto di 'poesia'.. o di testo poetico.. visto che siamo in zona amatoriale..
credo anch'io che dovrebbe essere rivisto il sistema... soprattutto per quanto si diceva sopra..
e cioè che la cernita è effettuata soltanto sugli autori in training.. mentre gli altri possono (tranne rari casi di sospensioni) pubblicare più o meno tutto...
concordo in pieno
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Dopo l'ennesima NON CONVALIDA di una mia poesia, considerata prosaica, ho deciso di mettere alla prova coloro che leggono e convalidano le poesie...ho fatto una ricerca su internet e ho trovato tanti siti dove offrono programmi gratuiti per generare poesie...quindi ho copiato e incollato e la poesia adesso è in bella evidenza con parole che io non ho mai pensato...parole trite e ritrite in milioni di poesie sparse nella rete...
quindi per riallacciarmi alla risposta di Amara, penso che sia da premiare in ogni caso la spontaneità di un poeta dilettante che le parole roboanti messe lì solo perchè perfette ma che non dicono nulla...
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Premetto che ogni sito di poesie ha il diritto effettuare le sue scelte direzionale, sulle quali non si dovrebbe discutere, e men che meno bisognerebbe aprire un topic per le poesie non convalidate.
Detto questo, ho letto la tua ultima poesia, Idem. Credo che sia quella in cui hai usato il programma per generare poesie.
Se devo dire la mia, mi fa veramente schifo, anche se è
il genere che va per la maggiore, infatti, se hai voglia o tempo, prova a cercare su internet poesie che sono arrivate prime nei concorsi. Sono tutte sul genere della tua ultima.
Parole vuote.
Una poesia, secondo il mio personale gusto, ti deve emozionare, ma soprattutto di deve fare riflettere su qualcosa, un po' come le fiabe, insomma, per dirla in modo non poetico, devi capire dove va a parare.
L'ho già scritto, ma lo ripeto qui.
Il sabato del villaggio ha una sua morale
la quiete dopo la tempesta ha una sua morale
I sepolcri ha una sua morale condivisibile o meno
Lentamente muore è prosastica, ma ci dice qualcosa
Qual'è la morale della tua ultima poesia? il vuoto delle parole?
io, quando leggo una poesia mi chiedo:" qual'è il pensiero dell'autore?" Il pensiero dell'autore dovrebbe venire fuori dalle sue opere no? Anche a scuola studiavamo vita, pensiero e opere.
Ebbene, qual'è il pensiero di idem? non è dato sapere.
D'altra parte non c'è nulla di cui stupirsi che la tua ultima sia stata apprezzata, la poesia è figlia del tempo che l'ha generata.
Oggi l'apparire conta più dell'essere, quindi la poesia per essere apprezzata deve avere un bel look, non importa che sotto non vi sia nulla.
Paradossalmente credo che una poesia non convalidata ( in certi casi, non so se nel tuo) rappresenti qualcosa di cui andare fieri, vuol dire che rappresenta un punto di rottura con la banalità imperante.
Non me ne voglia la redazione, perchè non è una critica all'operare di questo sito. Il mio è un discorso generale sul fatto che la poesia oggi ha smesso di avere un suo ruolo e non dovrebbe neanche essere considerata un'attività culturale, visto che difficilmente tocca aspetti sociali.
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Invece di improvvisarci esperti di poesia, dovremmo, prima di tutto, imparare la lingua italiana, secondo me. Scrivere "qual è" con l'apostrofo, ripetutamente, è molto grave. Se poi l'errore è commesso da un docente, è davvero imbarazzante. Leggo molte poesie, su questo sito. Alcune mi piacciono e altre no. Ci sono autori con un proprio stile compositivo e altri che scimmiottano poeti famosi. Il concetto di bellezza è sempre soggettivo, ma vorrei non imbattermi in certi orrori grammaticali. Sarebbe un ottimo punto di partenza
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Grazie per avermi fatto notare gli orrori. D'altra parte a furia di avere alunni indiani, cinesi, coreani, filippini, afgani e chi più ne ha più ne metta, ho dimenticato persino la mia lingua madre e a questo punto credo che nel mio lavoro conti ben poco, visto che la tendenza è quella che noi docenti dobbiamo avvicinarci alla loro lingua e non loro alla nostra ( infatti nella mia scuola ci sono corsi di cinese etc etc). Fra qualche annetto può darsi che io scriva in ideogrammi o che sogni in senegalese.
Sì, certo, è imbarazzante per una docente ( a proposito, sapevi che se ci si riferisce a una donna si dice una docente e non un docente?), ma mi consola il fatto che fior di avvocati e fior di giornalisti non sanno neanche usare il congiuntivo e scrivono articoli su importanti testate giornalistiche, non certo pubblicano su un sito di poesie.
In fin dei conti insegno economia aziendale, non lettere.
Comunque non mi ritengo un'esperta in poesia, ho solo espresso un mio giudizio. Io non saprò scrivere in italiano, ma tu non sai interpretare un testo.
Tu sei uno di quelli sempre pronto ad aggredirmi, che già in passato mi aveva dato della spiona. Ci ha pensato il buon Crocetti a farti fare una figuraccia e ancora ci sto ridendo sopra.
Se vuoi correggermi anche questo testo, fai pure, accetto di buon grado le tue lezioni gratuite di lingua italiana. Un giorno ricambierò con il cinese.
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Ma poveri bambini! :o
Attribuire la tua ignoranza alla loro multietnicità è tanto ridicolo quanto patetico. ;D
La tua arringa difensiva è davvero emblematica. Si capisce molto di te.
Ma non importa. Non voglio certo intavolare un dibattito sulle tue lacune grammaticali o sul tuo infantilismo.
Chi di critica ferisce, di critica perisce.
Mi sfugge il motivo per il quale mi consideri un uomo, ma è irrilevante.
Io ho espresso la mia opinione, come modesto contributo al forum. Può essere condivisa o meno, ma resta tale.
Tutto qui.
Buona giornata, cara India.
Un abbraccio :angel:
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Intanto insegno in una scuola per adulti, dunque i miei " bambini" probabilmente sono più grandi di te e qualcuno anche di me.
Ti avevo scambiato per un uomo, scusa i miei pregiudizi, perchè un tale modo di porsi è piuttosto raro nelle donne.
Non contesto la multietnicità, ma come viene affrontata nelle scuole italiane.
Ignoranti lo siamo tutti. Ad esempio tu lo potresti essere in chimica o in economia aziendale. Non esiste solo l'ignoranza letteraria. Persino Socrate diceva: " So di non sapere". Invece tu pensi di non essere ignorante?
Vedo che continui con i tuoi giudizi ovviamente scivolando sul personale ( nell'altro topic vecchia zitella e ora infantile).
Io, tengo per me il mio giudizio su di te, sarebbe poco carino che lo esprimessi.
Io sono entrata in questa discussione in maniera pertinente, cioè con argomentazioni relativi al topic, tu sei entrata per infastidire, per non dire provocare, e non hai espresso nulla sull'argomento del topic.
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c'è gente che non ha veramente niente da fare in vita sua, salvo protestare e gettare travi negli occhi altrui. bah
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Concordo con te In Venere, magari si limitassero a protestare, perchè le proteste possono essere anche positive e propositive ed essere effettuate per cause giuste.
Il dramma è che l'unico scopo di alcuni è colpire, infierire, dire cattiverie.
Ognuno si diverte a modo suo, contenti loro contenti tutti.
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Invece di improvvisarci esperti di poesia, dovremmo, prima di tutto, imparare la lingua italiana, secondo me. Scrivere "qual è" con l'apostrofo, ripetutamente, è molto grave. Se poi l'errore è commesso da un docente, è davvero imbarazzante. Leggo molte poesie, su questo sito. Alcune mi piacciono e altre no. Ci sono autori con un proprio stile compositivo e altri che scimmiottano poeti famosi. Il concetto di bellezza è sempre soggettivo, ma vorrei non imbattermi in certi orrori grammaticali. Sarebbe un ottimo punto di partenza
non vedo il nesso con quello che ho scritto...un accento non cambia il significato della poesia...il tuo post lo vedo più come un attacco personale piuttosto che un arricchimento della discussione...è normale che la poesia può piacere e non piacere ed è soggettivo...io discutevo del criterio che la redazione applica ad accettare le poesie...
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poesia sperimentale!?!?!?!?... ma per essere "sperimentale" un testo non basta la credenza in tal senso di chi l'ha scritto!... sarebbe bello che chiunque possa dire "ho fatto una poesia sperimentale!"... pertanto il primo giudizio della redazione al riguardo dovrebbe essere se essa sia o non sia veramente sperimentale... ma quand'è che una poesia è sperimentale?... l'avanguardia, si sa, poteva esistere solo nel cielo di una viva critica e militante... ma dov'è più la critica?... e l'avanguardia (chi, in una azione sta per primo) se ha imparato davvero qualcosa ha imparato che bisogna rompere la simmetria ricreandola... e che facile è? difficilissimo... eppoi l'hanno già fatto eppoi per rompere una simmetria bisogna averne in mente un'altra... la redazione potrebbe assumere due o tre categorie letterarie per esprimere un giudizio, ed in base ad esse dire se qualcosa è o non è sperimentale... questa è una strada, l'altra, che va bene lo stesso, è di considerare tutto ciò ch'è definito sperimentale, sperimentale... per principio di carità :) vorrei aggiungere che se è vero che un testo buono trasporta emozione, questa cmq va veicolata su di una materia grammaticale buona... buona ad essere rotta da chiunque sappia ricrearne un'altra... che sarà rotta a sua volta da un'altra generazione
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Mi complimento con Paolo che sa essere sempre pertinente, competente e misurato e inoltre ci propone quesiti interessanti
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Umilmente
bisbigliare
dire
mormorare
oppure coraggiosamente
alzare
gridare
urlare
poi finalmente
berciare
strillare
sbraitare
schiamazzare
vociare
sgolarsi
spolmonarsi
ed infine
abbracciarsi
afferrarsi
aggrapparsi
appigliarsi
avvinghiarsi
sostenersi vicendevolmente
e perdutamente
ancora
ancora
ancora
dormire.
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Umilmente
bisbigliare
dire
mormorare
oppure coraggiosamente
alzare
gridare
urlare
poi finalmente
berciare
strillare
sbraitare
schiamazzare
vociare
sgolarsi
spolmonarsi
ed infine
abbracciarsi
afferrarsi
aggrapparsi
appigliarsi
avvinghiarsi
sostenersi vicendevolmente
e perdutamente
ancora
ancora
ancora
dormire.
Domanda, scusandomi per l'ignoranza...questa sopra è poesia sperimentale?
A me personalmente sembrano parole prese a caso da un dizionario!!!!!
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Domanda, scusandomi per l'ignoranza...questa sopra è poesia sperimentale?
A me personalmente sembrano parole prese a caso da un dizionario!!!!!
Confermo. E' un'acuta osservazione AlexMen.
Ma in effetti, il topic in oggetto non era legato alla poesia sperimentale, allora cosa sarà mai, questa strana accozzaglia di sinonimi a "caso"?
E' ironia, in effetti, satira, che acquista consistenza, una volta letti tutti gli interventi. Altrimenti sarei stato costretto, come il solito, a scrivere una della mie banali osservazioni noiose, forse vagamente intelligenti e spontane.
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Cmq per entrare nello specifico, questa è la poesia non convalidata:
Senza sensazioni
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Possibile che per vedere quello che vedono i poeti
devo ubriacarmi?
Possibile che i miei occhi non vanno oltre l'infinito
e la pelle non sublimi al sole?
Non riesco più ad adulterare questa realtà che mi circonda
e presto qualcuno mi aprirà il ventre
curioso o costretto a liberarmi di vermi e tarantole
arruffate e compiacenti
tra il cuore e il mio affannoso respiro.
E scoprirà milioni di frattaglie
nascoste per dubbio o per vergogna
di anni passati a rincorre l'amore
nelle cantine dove adesso giace l'agonia,
dove adesso si canta e si fa festa
e si beve vino annacquato con l'acqua santa.
Ed io stanotte fatico ad afferrare le stelle
da qui sembrano caravelle
che vorrebbero portarmi via dall'equinozio.
E mentre le guardo tra paura e certezza
mi addormento sotto un cielo deserto.
E questa invece la poesia generata dal pc convalidata dalla Redazione
Trascrivere emozioni
Trascrivere emozioni pensando al nulla
esausto incalzare dell'intenzione
lentamente cadono dagli alberi i pensieri
e i cespugli ondeggiano nel vento.
Ho mormorato parole alle stelle
e riempito di linfa il mio cuore
adesso annego tra terra e cielo
nell'ebbrezza malinconica di sguardi.
Giorni sempre più lunghi
odore di legna arsa al mio risveglio
sublime gioco dell'esitazione
nel gesto rapido di un lancio di dadi.
Divino gioco dell'incertezza
il canto delle rane nel canale
tu guardami oltre questa superficie
nelle fiamme ardenti del mio cuore.
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La prima la trovo forte, soprattutto in alcune espressioni ( costretto al liberarmi di vermi e tarantole.... frattaglie).
Mi piace e mi fa riflettere il verso: " non riesco più ad adulterare questa realtà che mi circonda". E' come se per essere poeta e vedere un alba e innamorarsene e vedere un tramonto e innamorarsene bisogna " adulterare", cioè falsificare la realtà, quasi da convincersi di ciò che non è o di cio che è ma non appare davanti ai nostri occhi. E allora bisogna ubriacarsi per vedere questa realtà distorta ma meravigliosa? L'autore inoltre immagina cosa si vedrebbe se qualcuno aprisse il suo ventre. Etc etc.
Secondo il mio modestissimo giudizio la poesia è bella.
Ogni poesia per poterne giudicare il valore dovrebbe essere approfondita, un lavoro che la redazione, pur lavorando con il massimo impegno e con serietà, non può fare avendo centinaia di poesie al giorno da convalidare, e questa da una prima frettolosa lettura potrebbe essere bocciata perchè non contiene termini solitamente usati in poesia. Molto più facile convalidare la seconda, anche se non ha alcun senso.
Indubbiamente tra le due preferisco la prima.
P.S. spero di non incappare nei soliti rissosi, solo per avere espresso pacatamente un giudizio.
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..se devo essere sincera.. trovo la forma del testo un po’ retorica e banale.. una sorta di splatter-romantico già visto.. e, per me, manca al suono qualche congiuntivo..
il senso arriva nel suo malessere.. e ad ogni modo non trovo sia un testo particolarmente prosastico..
quella generata, ha ovviamente una forma adeguata, benché piena di ‘già sentiti’ è comprensibile nel senso, ma manca di vita..
detto questo rimane il problema di fondo.. la qualità minima è richiesta soltanto a chi è in training..
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in effetti tutte le mie poesie hanno la caratteristica di essere retoriche e banali...ma non è questo il problema in discussione, che caso mai sarebbe solo il mio...
io ponevo solo il raffronto tra una poesia generata da un pc e una generata da un cervello umano (retorico o banale che sia)...e si preferisce quella di un pc...
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La poesia per sua stessa natura dovrebbe uscire dal linguaggio comune, per esprimere in pochi versi concetti di grande profondità, evocando emozioni e sensazioni altrimenti assopite nella quotidianità. A volte riesce l'intento, altre volte no. Ma forse è soltanto una questione di ricerca personale di alcune risposte, un cammino introspettivo dai cui risvolti prende spunto la poetica. Ci sono poesie che potrebbero essere definite "banali" ad una prima lettura, ma che in seguito, portano una certa riflessione che aumenta la percezione. Porre delle regole è purtroppo una grande limitazione alla creatività. Però trovo triste la generazione automatica delle poesie, artificiosa. La poesia non dovrebbe servire in primis alla nostra crescita, ad un miglioramente della qualità di vita interiore?
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condivido quello scritto da Gianpiero, ma la mia era solo una provocazione e comunque rispondo con un altra domanda
quanti "poeti" che pubblicano poesie nei vari siti, in crisi di ispirazione e rapiti dalla sindrome della scrittura forzata e della pubblicazione per acquisire consensi, non fanno altro che riciclare parole usate di frequente nelle poesie?
di questo la Redazione che convalida le poesie ne dovrebbe tener conto...in fondo è facile capire quando una poesia è sentita e quando è scritta senza sentimento...soprattutto chi è preposto a tale lavoro
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..gianpiero.. mi piacerebbe non essere rintuzzata se esprimo un'opinione.. non lo ho mai fatto con superficialità.. e sempre parlando soltanto dello scritto e non di ciò che muove chi scrive...
credo che un lavoro di redazione molto più approfondito, omogeneo e portatore di motivazioni davvero concrete ad un rifiuto, necessiterebbe di molto più personale e di essere strutturato in altro modo..
per questo il training potrebbe anche essere abolito e con esso il lavoro di convalida..
continuo a ritenere che pubblicare tutti ogni tre giorni aiuterebbe l'autocritica e la scelta dei propri testi...
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..gianpiero.. mi piacerebbe non essere rintuzzata se esprimo un'opinione.. non lo ho mai fatto con superficialità.. e sempre parlando soltanto dello scritto e non di ciò che muove chi scrive...
credo che un lavoro di redazione molto più approfondito, omogeneo e portatore di motivazioni davvero concrete ad un rifiuto, necessiterebbe di molto più personale e di essere strutturato in altro modo..
per questo il training potrebbe anche essere abolito e con esso il lavoro di convalida..
continuo a ritenere che pubblicare tutti ogni tre giorni aiuterebbe l'autocritica e la scelta dei propri testi...
Veramente non era mia intenzione "rintuzzarti" Amara, non ho neppure pensato ad una cosa del genere. Anzi, il mio commento era molto generalizzato, usciva dalla problematica del topic, per entrare in quella della comprensione personale della poesia. Per quello che riguarda la redazione ho sempre pensato che facessero un ottimo lavoro, nel limite delle umane possibilità. Infatti la mia era un'opinione personale.
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continuo a ritenere che pubblicare tutti ogni tre giorni aiuterebbe l'autocritica e la scelta dei propri testi...
Mah..io credo che non sia questa la soluzione..se io non so scrivere poesie e pubblico solo"troiai"....vorrà dire che invece pubblicarne 7, ne pubblico 3, ma sempre troiai restano.
Non saprei dire se c'è una soluzione, credo solo che una persona si possa confondere se cerca di capire cosa sia la poesia solamente frequentando questo sito, uno può pensare che le poesie più clikkate siano le migliori, non considerano invece che motli commenti sono fatti più per amicizia che per il reale livello qualitativo della composizione.
basta vedere le poesie che vengono pubblicate ogni giorno......il 60 % sono poesie d'amore, il 40% sono introspettive, il resto si dividono in tutte il resto delle categorie.
Questo vuol dire che molti di noi credono che basta scrivere un "ti amo" o " amore sei bella"....o "ho accarezzato la tua pelle soave"....per scrivere una poesia, non capendo invece che volendo si può scrivere qualcosa di buono e magare anche più significativo parlando di violenza, attualità, e i tanti altri sentimenti che ci sono al mondo!
Ecco, tornando al discorso Di Amara, io più che limitare il numero di poesie alla settimana, limiterei le poesie per argomenti..che ne so, una poesia o due d'amore alla settimana, una o due introspttive..semplicemente per evitare di avere tutti i giorni gli stessi polpettoni ma vedere ogni tanto anche argomenti diversi e più fantasiosi.
Questa è la mia opinione...poi può darsi anche che sbagli.
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A proposito di banalità, secondo il mio giudizio, molte delle poesie che figurano tra le più lette nell'ultima news letter settimanale, sono di una banalità terrificante e sembrano generate al computer.
E anche una delle cinque poesie a tema segnalate è la quintessenza della banalità.
Scusate la mia sincerità, ma se si può affermare che poeti di un certo spessore scrivono cose banali, non vedo perchè non lo si possa dire di noi autori dilettanti.
Probabilmente lo sarò anche io banale, vabbè me ne faccio una ragione.
Concordo con Alex, o si sa scrivere o non si sa scrivere. Se non sai scrivere è inutile che tenti di farlo ( anche se scrivi una volta al mese fai una schifezza), se sai scrivere, forse tre a settimana vanno bene, perchè l'ispirazione non c'è tutti i giorni e scrivere diventa solo un disturbo compulsivo,
Qui ci sono autori che hanno pubblicato circa 3.000 poesie.
Ma quale poeta noto o meno noto ha una così vasta produzione? credo che non esista, quindi chi pubblica 3.000 poesie si autosqualifica.
La mia proposta astratta che peraltro si avvicina a quella di Alex: un giorno a settimana solo poesie d'amore, un altro solo poesie introspettive e così via.
L'unico rischio è che i soliti mettano sotto la categoria impressioni una poesia sfacciatamente d'amore, perchè non sanno scrivere null'altro e non vogliono rinunciare a pubblicare.
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Veramente non era mia intenzione "rintuzzarti" Amara, non ho neppure pensato ad una cosa del genere. Anzi, il mio commento era molto generalizzato, usciva dalla problematica del topic, per entrare in quella della comprensione personale della poesia.
..allora ti chiedo scusa.. ho frainteso..
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non sapevo che il pc generasse poesie, ma vedo che ne parlate come cosa nota...
in che senso il pc genera poesie?... forse, creando una nomenclatura è possibile, a chi ragiona per 0 e per 1, pescare stringhe di parole a caso, così come in un'urna si pescano i numri del lotto, e questo è tutto... ma mi domando, l'altro corredo grammaticale, le congiunzioni, gli articoli, le particelle, eccetera chi li mette?
chi ha dimestichezza col "generatore" può togliermi i dubbi e spegare come si procede per arrivare alla "poesia" finita... ecco, la vecchia questione dell'intelligenza artificiale, insomma un computer può fare poesia?
secondo me no, ma è un no moderato e motivato dal fatto che al computer manca la "terza persona", lo "spirito"... santo! :)
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Paolo, un generatore c'è anche su questo sito....in questo caso genera una poesia partendo da quelle che hai pubblicato tu stesso....puoi divertirti a provare come funziona!!
http://www.scrivere.info/generapoesia.php (http://www.scrivere.info/generapoesia.php)
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divertiti con questo
http://www.agate.it/randompoemsgenerator.htm (http://www.agate.it/randompoemsgenerator.htm)
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ma è una frattagliata... :D
senza né capo né coda, e il corpo è un assemblaggio sconnesso di rapsodiche citazioni di mie poesie messe alla rinfusa e senza alcun legame... è un mostro o una stravaganza curiosa all'inizio ma che poi stanca... e il no al poetare binario toglie il "moderato" e diventa un no forte... :D