In- sé-natura
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Occhiolini bianchi del mar...
duro derma
prendere sole sulle isole
verde blu fondo
gialletto scoglio scaglio
essere marmo mormorante
la verità delle vele
corpo di donna
Io porco perenne-
mente
mostrati nuda
o Natura
completamente
L'anima mia già suda
pelle di donne
le gambe le sue incavature
L'incavatura
l'insenatura
è in sé natura
un gioco d'incastri
di fantastici mostri
Mostrami Chimera (Com'era)
una voce pura
puerile infantile verginale
occhiolino brilla di mare
L'insenatura tra le tue gambe
bimba bella
è più bella
di qualsiasi stella
di mare di terra
di cielo di vela e Tu sei Vera!
quel velo (costume)
che ti ricopre
le pudenda
immagino il culo
la vagina stupenda
Toglierti il costume
Togliermi il costume
essere animale
essere mare
che Sbatte eternamente
al di là del vuoto e del Niente
in questa insenatura
così dura
così morbida
con le dita
potessi toccarti
delicatamente
penetrarti
Guardo la Natura
di questa elbana insenatura
o guardo quella bionda
che stupenda prende il sole
sopra di me
Sono un dannato Guardone
e più che il mare
il sole
mi piace osservare le donne
immaginarmele senza gonne
senza costume scostumate
senza mutande
abbasso le pudenda
Che me ne frega delle barche a vela
se il mio sogno
poi s'avvera
ho forse bisogno
dei frammenti - bagliori
marmi?
per accecarmi!
o per accendermi
basterebbe
il sopra e sotto levarti
e fare su questo scoglio
scomodo
del dolcissimo su e giù?
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Nota dell'autore:
estate2005 isola d'elba
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