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Discussioni in corso => Discussioni generali => Topic aperto da: In Venere - Domenica 14 Ottobre 2012, 13:41:20
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questo articolo l'ho conservato. non parla solo di poesia, ma di letteratura, mi piacerebbe condividerlo e commentarlo con voi.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/armiamoci-di-poesia/2077429 (http://espresso.repubblica.it/dettaglio/armiamoci-di-poesia/2077429)
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quest'articolo è talmente interessante e pieno di spunto, che non saprei neanche da dove cominciare a commentare.
Condivido ogni singola frase.
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questo articolo l'ho conservato. non parla solo di poesia, ma di letteratura, mi piacerebbe condividerlo e commentarlo con voi.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/armiamoci-di-poesia/2077429 (http://espresso.repubblica.it/dettaglio/armiamoci-di-poesia/2077429)
ah, sarò scemo, ma non ho capito cosa c'entra la poesia con l'articolo... eppure Venere tu fai poesia!... mi sembra più un tiramento, una lamentela per la brevità della vita, insomma una pippa di piperno!... ;D
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Articolo interessante ed acuto.
Si potrebbe pensare ad un commento generico, ad uno sfogo, ad un semplice pensiero esteso a varie argomentazioni. Poi se ci si sofferma per un breve attimo ad analizzarlo, la poesia emerge prepotentemente. Perchè come dice Bukowsky - pensi di trovare poesia nelle riviste di poesia? Non è così semplice - ed io sono d'accordo; come la poesia d'amore è nascosta nella mancanza, la poesia della vita è occultata negli angoli sporchi delle riflessioni, quelli che ci ostinamo ad non illuminare, perchè più sofferenti, duri da accettare, increduli che possa essere vera quella tonalità di nero così profondo, nervi scoperti da non toccare.
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sarò scemo
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Lo stesso Piperno alla fine spiega:
"ecco di cosa volevo parlare: della causa persa della poesia".
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..in realtà a me non pare la ritenga davvero persa.. o forse persa perché non sa avvolgere l'umanità intera.. ma come potrebbe...
condivido la sua prospettiva che si allunga su due parallele le quali vorrebbe si incrociassero forse...
comunque ora è un po' tardi.. appena posso ci torno su...
bell'articolo.. si..
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sarò scemo
Ma no... è solo che ognuno trova nelle riflessioni di altri, quello che riesce a filtrare attraverso il proprio vissuto, o anche nulla, dipende da tante cose. Io, che sono emotivo, psicolabile, ipocondriaco e tendenzialmente portato per vagare senza meta nel mondo ( non mi faccio mancare nulla) somatizzo mostruosamente ogni riflessione. Infatti sono piuttosto prolisso nel mio inteloquio ( si potrò dire inteloquio? Ormai l'ho detto ...). In ogni caso, penso che vi si la piena libertà di archiviare quella che ad altri sembra una riflessione profonda con un diverso commento più pragmatico che ci rappresenta. Non ci sono opinioni sbagliate, ma solo opinioni.
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appunto, parla di letteratura e questo comprende anche la poesia.
è un pezzo che sento particolarmente fondo, preciso e aderente a quello che sento io.
poi, potete anche cestinarlo
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scusate, ma ho repellenza, forse, verso scrittori o letterati o poeti odierni... non mi incuriosiscono nemmeno... che ne so, soffrirò il complesso di matusalemme, ma leggo solo roba stagionata di almeno due secoli... non compro più giornali, da molto, ma ricordo sempre con sofferenza gli articoli delle pagine culturali specialmente quando trattavano di poesia... dire nulla per riempire due colonne!... oh, se la poesia dovesse necessariamente essere appesa alle labbra di costoro, che fallimento!... e che fallimento vero!
ma io, forse, poeta non sono neanche... come il giocatore di scacchi che batte tutti ma prova repellenza a giocare con altri... è il libro che sto leggendo in questi giorni "La variante di Luneburg"... ma l'ho letto solo per fare un piacere ad Aurelio che ieri sera mi ha portato, colte dall'albero del suo giardino, una busta di giuggiole... che buone! :)
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Non so se hai notato che l'autore parla di autori VECCHI e del rapporto che ha con essi. Leggo spesso articoli culturali e questo è uno dei più pregno che abbia letto. Poi, se vuoi decidere ancor prima.di leggere di NON leggere, a priori, basta dirlo e.la.chiudi li.
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Non so se hai notato che l'autore parla di autori VECCHI e del rapporto che ha con essi. Leggo spesso articoli culturali e questo è uno dei più pregno che abbia letto. Poi, se vuoi decidere ancor prima.di leggere di NON leggere, a priori, basta dirlo e.la.chiudi li.
a dire il vero non mi ero accorto che l'articolo proseguiva e pertanto ho letto solo la prima pagina... successivamente l'ho letto tutto, ma la mia impressione non è cambiata affatto... e sarei curioso di conoscere da voi le motivazioni di siffatta adesione, ma la chiudo qui, anche se il titolo "armiamoci di poesia" intriga moltissimo
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non è che abbiamo aderito, l'abbiamo trovato interessante. io almeno, molto, per questo l'ho proposto. poi, nella lettura m'è parso esattamente come il mio pensiero.
non è che si debba prendere in blocco e usare come bibbia, ma se tu ci fornissi qualche spunto sulle tue critiche riguardo alla tesi proposta dall'articolo, ben contenti.
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scusate, ma ho repellenza, forse, verso scrittori o letterati o poeti odierni... non mi incuriosiscono nemmeno... che ne so, soffrirò il complesso di matusalemme, ma leggo solo roba stagionata di almeno due secoli... non compro più giornali, da molto, ma ricordo sempre con sofferenza gli articoli delle pagine culturali specialmente quando trattavano di poesia... dire nulla per riempire due colonne!... oh, se la poesia dovesse necessariamente essere appesa alle labbra di costoro, che fallimento!... e che fallimento vero!
ma io, forse, poeta non sono neanche... come il giocatore di scacchi che batte tutti ma prova repellenza a giocare con altri... è il libro che sto leggendo in questi giorni "La variante di Luneburg"... ma l'ho letto solo per fare un piacere ad Aurelio che ieri sera mi ha portato, colte dall'albero del suo giardino, una busta di giuggiole... che buone! :)
Anche a me, piace la musica classica, ma questo non significa che chiuda la mente verso la realtà evolutiva del mondo moderno. Certo è, che ci sono delle cose strane e bizzarre,a volte fastidiose, ma c'è anche tanta buona musica, letteratura, teatro, pittura,scultura, romanzi di nuovi autori che tentano di dare la loro interpretazione della realtà in cui vivono. Sinceramente, sono un pò stanco delle affermazioni legate al passato artistico, sicuramente fantastico ed inimitabile sotto un certo punto di vista, ma pur sempre passato con un proprio contesto storico e culturale.
Anche il presente ha i suoi capolavori ed i suoi artisti che nulla devono invidiare al passato, i tempi sono diversi, l'arte ha una altra conformazione, la bellezza artistica si muove attraverso un ampliato gusto, che è necessario provare a comprendere, piuttosto che scartare ancor prima di aver riflettuto.
Poi l'opinione è un'opinione, da rispettare, senza dubbio. Però, secondo il mio modesto parere, la necessità di una visione più ampia, che conceda una possibilità all'arte contemporanea, qualunque sia la sua espressione, è dovuta.
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due cose non mi fanno apprezzare l'articolo... il fatto che proviene dal media cartaceo, in questo caso l'espresso, e il concetto di realtà ivi espresso (che non è illusione)...
lo so che anche il presente ha artisti e capolavori, ma non mi riesce né di apprezzarli né di guardarli o leggerli poiché in questo periodo tutto mi sembra che abbia finalità mercificatoria e nutro profonda riluttanza per tutto ciò che è contagiato dalla merce... se la poesia potesse essere insegnata e io ne fossi un maestro vieterei ai miei allievi, ma solo per loro educazione alla lettura e per abituarli all'autonomia nell'arte, qualsiasi lettura di opere contingenti e attuali, in special modo articoli di giornali... e chiudo
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due cose non mi fanno apprezzare l'articolo... il fatto che proviene dal media cartaceo, in questo caso l'espresso, e il concetto di realtà ivi espresso (che non è illusione)...
lo so che anche il presente ha artisti e capolavori, ma non mi riesce né di apprezzarli né di guardarli o leggerli poiché in questo periodo tutto mi sembra che abbia finalità mercificatoria e nutro profonda riluttanza per tutto ciò che è contagiato dalla merce... se la poesia potesse essere insegnata e io ne fossi un maestro vieterei ai miei allievi, ma solo per loro educazione alla lettura e per abituarli all'autonomia nell'arte, qualsiasi lettura di opere contingenti e attuali, in special modo articoli di giornali... e chiudo
E' un punto di vista, che rispetto. Ma senza farne una questione, trovo che a volte avere la mente aperta concede una maggiore tolleranza. Sono convinto che ogni epoca abbia avuto luce ed oscurità.
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Il tuo intervento Paolo, mi sa di nostalgia. Posso dirti anche io che una musica che mi emoziona come quella dei PinK Floyd ( e prima di quella band ci sono solo i classici tipo Mozart, Beethoven etc.), negli ultimi 40 anni non l' ho ancora scovata.
Oppure quello che mi dava Dalla o De Andrè, certo non lo trovo in Tiziano Ferro.
L'arte è figlia del suo tempo ed oggi certo non brilla, perchè non brillano i sentimenti e quello spirito che spinge l'animo a creare. Siamo molto più presi a raggiungere traguardi in carriera, o soldi, o ad apparire, per poterci curare dell'arte e quando lo facciamo spesso puzza di commerciale.
Ma non è questo il solo motivo per il quale l'arte moderna non è il massimo. Purtroppo mai come questo in questo periodo, impera la corruzione, il nepotismo, il pensiero dei media, la critica, e l'immancabile marketing. Già se ti presenta il libro Costanzo vendi ad occhi chiusi un sacco di copie.
Io scherzosamente ho anche detto che in Italia ci vuole la raccomandazione anche per vincere un concorso di poesie, soprattutto quando il premio è in denaro ( squallidissimo inoltre).
In questo contesto gli artisti, quelli veri, difficilmente riescono a venire a galla, anzi annegano nella loro arte.Non avranno mai gloria, nè da vivi nè da morti e noi non potremo mai fruire della loro arte, viceversa friuremo della pseudoarte di personaggi mediocri. Vale non solo per la poesia, ma soprattutto per la musica, per la pittura, per la recitazione e persino per i doppiaggio, quest'ultimo trasmesso di padre in figlio.
Ecco perchè mi piace trovare su internet i " minori", quelli che nessuno ha calcolato. Ecco perchè vado a mostre di perfetti sconosciuti, ascolto musica di artisti che non hanno mai sfondato.
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L'intervento di India mi sembra equilibratissimo: la vera arte esiste anche ai giorni nostri, ma è più difficile scovarla!
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se mi si chiama in causa sarebbe scostumatezza non rispondere... perché volevo finirla qui, anche per il fatto che il mio primo intervento nasce da un errore nel non aver letto tutto l'articolo, ma solo la prima pagina...
rigetto assolutamente, per quel che mi riguarda, il movente della "nostalgia"... a me accade un fatto curioso: io sto sempre meglio più passano gli anni, quindi se rivolgo lo sguardo al passato non vedo che situazioni peggiori di questa, se rivolgo lo sguardo al futuro non vedo, all'incontrario, che situazioni migliori di questa... quidi semmai ho nostalgia per il futuro
non è tiramento per gli anni della nostra vita passata che mi fa dispezzare la produzione artistica odierna, ma la sua assoluta mancanza di autonomia... e il suo ridursi a mera merce, e io disprezzo tutto ciò che ha finalità commerciali, in special modo nel fare artistico, le mignotte per me sono sante rispetto a loro...
i minori, non ti credere che sono maggiori dei maggiori, né i maggiori minori dei minori... sono tutti degli stronzi, per me, che per far risuonare il loro vacuo nome sulla bocca degli sciocchi, si vendono sul mercato al tasso imposto dallo spreed... basta, prima che dica troppo