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Discussioni in corso => Discussioni fra autori => Topic aperto da: Lorenzo Crocetti - Sabato 10 Novembre 2012, 18:35:00
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Mi appare giustificabilissimo e lecito che sul sito vi sia anche qualche opinione discordante dalle strade obbligate della massa.
Procedo con molta cautela sull'argomento, in quanto questo è un terreno impervio, sassoso e pieno di pruni, c'è pericolo di farsi male.
Un tempo io fui il vessillifero di una crociata contro i gruppi organizzati che si commentavano vicendevolmente e con esaltazione le poesie, di qualsiasi natura e valore esse fossero. La Redazione mi bacchettò diverse volte, con esclusione addirittura dal sito, dato che la mia avanzata procedeva senza fermarmi mai.
Riconosco solo adesso (era ora!) che la mia era una battaglia donchisciottesca contro i mulini a vento, incapace di dare una soluzione al problema. I redattori e la proprietà, con esperienza ben superiore alla mia, vedevano giusto.
Il sito "scrivere" è un sito ad alta densità di partecipanti, non è un Club chiuso dove partecipano solo un gruppo di Autori prescelti, e dove si può essere ammessi con difficoltà.
Questo sito, che pur presenta, in mezzo alla massa, alcuni nomi di veramente bravi ed autentici poeti, è un sito ad impostazione popolare, ed è quindi inutile sfogarsi lamentando (sono stato fra i primi! Mea culpa!) la scarsa corrispondenza fra il valore della poesia e i commenti eccessivamente sontuosi, quando addirittura (il più delle volte) specificatamente ridicoli.
In un sito di questa portata, è inutile nasconderci dietro un dito, si potrà urlare contro la ricerca ossessiva dei commenti, potranno intervenire la buona parte degli iscritti, potrà intervenire la redazione, la proprietà, e altri, il fenomeno però resta e resterà inestirpabile.
Un sentimento ed un modo di vedere le cose, che io ho superato da tempo, persiste ancora in taluni, che protestano contro una maniera non gradevole di procedere.
Per la mia acquisita esperienza consiglio a questi autori di non persistere nell'attacco, in quanto otterranno quello che otteneva don Chisciotte assaltando i mulini a vento.
In un sito libero continueranno a correre questi signori, affetti forse da una pulsione irrefrenabile e coercitiva della psiche a soddisfarsi con i più assurdi commenti, dell'assurdità della cui portata neppure riescono a rendersi conto.
A qualcuno è sembrato veramente insopportabile qualche commento ultraelogiativo che forse sarebbe andato bene per qualche pezzo della Divina Commedia di Dante, ma quell'autore critico ancora non si è accorto che il completo slegamento fra poesia e giudizio spesso è determinato dal fatto che il commentatore, che scrive in risposta o in attesa, talvolta si limita ad un giudizio ponderoso ma generico, adatto ad ogni circostanza, senza neppure avere letto la poesia.
Purtroppo non sempre è così. Ho letto, tempo fa, una poesia nella quale dolorosamente si riferiva della morte di una persona vicina all'autore, e il commentatore (uomo o donna non importa), certo senza neppure avere letto niente, si limitava alla fine ad augurare all'autore stesso una settimana di felicità.
Quindi il mio pensiero finale e definitivo è questo, e lo scrivo nell'interesse di "scrivere", in modo che non debbano più crearsi inutili contrasti.
Lasciamo che i "gruppi organizzati" (che poi mi sembrano sempre meno, almeno a giudicare da prima d'ora) facciano pure il loro comodo e abbandoniamoli al loro destino, senza preoccuparci di loro, anche se qualcuno vede in certi commenti solo il sadico piacere di prendere in giro pur sapendo che riceverà contraccambio.
Cerchiamo invece di fare qualche buona poesia noi, e restiamo egualmente soddisfatti anche se avremo pochissime letture e nessun commento.
Teniamo fisso questo pensiero: i pochi che ci hanno letto sono sicuramente i migliori!
Se dovessi poi permettermi di dare un consiglio ai maggiorenti del sito, proporrei di togliere, dalla lettera settimanale che ci viene inviata sulle vicende del sito stesso, la parte relativa ai "poeti" che hanno ricevuto un maggior numero di applausi. Sono sempre gli stessi, e si potrebbe pensare, ad essere buoni, che sono i più meritevoli.
Ma ad essere cattivi...
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La libertà sopra a tutto.
Mi appare giustificabilissimo e lecito che sul sito vi sia anche qualche opinione discordante dalle strade obbligate della massa.
Procedo con molta cautela sull'argomento, in quanto questo è un terreno impervio, sassoso e pieno di pruni, c'è pericolo di farsi male.
Un tempo io fui il vessillifero di una crociata contro i gruppi organizzati che si commentavano vicendevolmente e con esaltazione le poesie, di qualsiasi natura e valore esse fossero. La Redazione mi bacchettò diverse volte, con esclusione addirittura dal sito, dato che la mia avanzata procedeva senza fermarmi mai.
Riconosco solo adesso (era ora!) che la mia era una battaglia donchisciottesca contro i mulini a vento, incapace di dare una soluzione al problema. I redattori e la proprietà, con esperienza ben superiore alla mia, vedevano giusto.
Il sito "scrivere" è un sito ad alta densità di partecipanti, non è un Club chiuso dove partecipano solo un gruppo di Autori prescelti, e dove si può essere ammessi con difficoltà.
Questo sito, che pur presenta, in mezzo alla massa, alcuni nomi di veramente bravi ed autentici poeti, è un sito ad impostazione popolare, ed è quindi inutile sfogarsi lamentando (sono stato fra i primi! Mea culpa!) la scarsa corrispondenza fra il valore della poesia e i commenti eccessivamente sontuosi, quando addirittura (il più delle volte) specificatamente ridicoli.
In un sito di questa portata, è inutile nasconderci dietro un dito, si potrà urlare contro la ricerca ossessiva dei commenti, potranno intervenire la buona parte degli iscritti, potrà intervenire la redazione, la proprietà, e altri, il fenomeno però resta e resterà inestirpabile.
Un sentimento ed un modo di vedere le cose, che io ho superato da tempo, persiste ancora in taluni, che protestano contro una maniera non gradevole di procedere.
Per la mia acquisita esperienza consiglio a questi autori di non persistere nell'attacco, in quanto otterranno quello che otteneva don Chisciotte assaltando i mulini a vento.
In un sito libero continueranno a correre questi signori, affetti forse da una pulsione irrefrenabile e coercitiva della psiche a soddisfarsi con i più assurdi commenti, dell'assurdità della cui portata neppure riescono a rendersi conto.
A qualcuno è sembrato veramente insopportabile qualche commento ultraelogiativo che forse sarebbe andato bene per qualche pezzo della Divina Commedia di Dante, ma quell'autore critico ancora non si è accorto che il completo slegamento fra poesia e giudizio spesso è determinato dal fatto che il commentatore, che scrive in risposta o in attesa, talvolta si limita ad un giudizio ponderoso ma generico, adatto ad ogni circostanza, senza neppure avere letto la poesia.
Purtroppo non sempre è così. Ho letto, tempo fa, una poesia nella quale dolorosamente si riferiva della morte di una persona vicina all'autore, e il commentatore (uomo o donna non importa), certo senza neppure avere letto niente, si limitava alla fine ad augurare all'autore stesso una settimana di felicità.
Quindi il mio pensiero finale e definitivo è questo, e lo scrivo nell'interesse di "scrivere", in modo che non debbano più crearsi inutili contrasti.
Lasciamo che i "gruppi organizzati" (che poi mi sembrano sempre meno, almeno a giudicare da prima d'ora) facciano pure il loro comodo e abbandoniamoli al loro destino, senza preoccuparci di loro, anche se qualcuno vede in certi commenti solo il sadico piacere di prendere in giro pur sapendo che riceverà contraccambio.
Cerchiamo invece di fare qualche buona poesia noi, e restiamo egualmente soddisfatti anche se avremo pochissime letture e nessun commento.
Teniamo fisso questo pensiero: i pochi che ci hanno letto sono sicuramente i migliori!
Se dovessi poi permettermi di dare un consiglio ai maggiorenti del sito, proporrei di togliere, dalla lettera settimanale che ci viene inviata sulle vicende del sito stesso, la parte relativa ai "poeti" che hanno ricevuto un maggior numero di applausi. Sono sempre gli stessi, e si potrebbe pensare, ad essere buoni, che sono i più meritevoli.
Ma ad essere cattivi...
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Mi permetto di suggerire di aggiungere nella Newsletter le poesie
che la Redazione ha scelto settimanalmente di pubblicare in Rime scelte,
oltre ad indicarle in prima pagina.
Queste poesie dovrebbero essere le migliori recenti, essendo state scelte
da un "comitato" di persone quantomeno competenti in materia, e che le hanno
lette tutte!
Gli autori, nuovi e non nuovi, bravi e non bravi, si dovrebbero confrontare
con queste, in primo luogo.
Sarebbero, inoltre, il "biglietto da visita" del nostro sito.
Zaza
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Faccio seguito al mio precedente suggerimento -
che non era di sicuro dettato da piaggeria alcuna - dico sempre quello che penso (quando
decido di dirlo) - spesso dandomi la zappa sui piedi - e con la redazione, per me anonima,
non ho rapporti particolarmente idilliaci.
Questo post è per un altro suggerimento, sulle "poesie a tema".
Sarebbe auspicabile che la stessa competenza, equilibrio ed imparzialità e la lettura di "tutte"
le poesie in argomento fosse applicata alle "poesie a tema" così come a quelle messe in "Rime
scelte".
A mio avviso, la segnalazione delle cinque poesie a tema dovrebbe essere appannaggio della redazione.
In alternativa, da una "giuria" di una decina di persone dalle suddette caratteristiche, senza coinvolgimento degli altri autori.
Zaza
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Riprendo il discorso dal punto in cui "poeta per te Zaza" ci ha lasciati, relativo a una diversa impostazione della giuria per le "poesie a tema".
Mi accorgo che sto diventando, da un po' di tempo, eccessivamente liberale e comprensivo (anche troppo, forse), tanto che riesco a capire persino il perché si lasci nel sito giudicare agli iscritti, pur con le deviazioni denunciate.
Sarebbe questo un ottimo e democratico metodo, ma ormai si sa dove, sulla questione, si sta andando a parare.
La proprietà di un sito ha necessità - e mi par logico - di mantenere il numero dei suoi iscritti, anzi d'accrescerlo, e sa benissimo le "debolezze" dell'umana progenie.
Ci sono gruppi ( che forse sono addirittura una minoranza rispetto agli altri) composti da personaggi che vivono esclusivamente nella gloria del commento e di vedere il loro nome pubblicato in grassetto sulla newsletter.
Se a questi personaggi venisse tolta la facoltà di votarsi reciprocamente in modo da apparire in bel neretto nella suaccennata lettera, e si desse ad una giuria qualificata di esperti (anche qui: o presunti tali!) la facoltà di scegliere, essi se ne andrebbero, ed un sito ad alta densità di "poesia popolare" come questo, non può certo permettersi di perdere pezzi in massa, perché c'è, in ogni sito, un giusto gioco d'interessi e di preminenza.
Io da tempo non partecipo mai alle poesie a tema, perché mi irrita dover trattare un argomento scelto da un altro, ma se trovassi un tema a me consono, non mi periterei dallo scrivere quella poesia, senza preoccuparmi che, se anche avessi una forza poetica superiore, sarei sopravanzato di gran lunga da quegli autori adusi al ben noto comportamento.
Viviamo dunque e lasciamo vivere, permettendo, sopportando, e non considerando anche queste "distorsioni", cercando di essere invece noi, al di fuori di ogni “libido commentatoria” e nome in grassetto nella newsletter settimanale, a cercare di scrivere poesie meditate e commenti non gonfiati da un'enfasi spesso non adeguata e un'esaltazione che supera il concetto di ridicolo.
Queste “soddisfazioni lasciamole ad altri. Noi preoccupiamoci soprattutto di tentare, nelle nostre manifestazioni liriche, di raggiungere quanto più possibile vicini, la Poesia.
La Poesia, il suo manifestarsi, il suo modo d'imporsi, la sua serietà, sono cose evidentemente non alla portata di taluni. Comprendiamoli e cerchiamo di essere almeno noi fedeli al principio.
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potrei dire la mia sui commenti?vorrei esser libero di commentare chi mi ha appena commentato.(forse per ricambiarne la stima.)
d'altra parte sono come lorenzo crocetti assolutamente contro la partitocrazia del commento di scambio.
vorrei ci fosse una commissione di veri esperti (o supposti tali con preparazione universale anzichè unicamente italica.)
vorrei più individualismo nel sentirsi autore, perfino autorucolo;anzichè il sentirsi al sicuro calduccio di una quarsivoglia corrente trita e ritrita del novecento.
vorrei fosse amore,amore quello vero la la lalalala lala lala lalalà...
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Riprendo il discorso dal punto in cui "poeta per te Zaza" ci ha lasciati, relativo a una diversa impostazione della giuria per le "poesie a tema".
Mi accorgo che sto diventando, da un po' di tempo, eccessivamente liberale e comprensivo (anche troppo, forse), tanto che riesco a capire persino il perché si lasci nel sito giudicare agli iscritti, pur con le deviazioni denunciate.
(...)
Discutete pure, ma almeno discutete di cose reali. E' da un bel po' di tempo che poesie a tema e poesie scelte non sono più scelte dagli iscritti, votazioni o segnalazioni.
L'unica votazione è quella per le poesie segnalate della settimana e per l'autore della settimana.
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Discutete pure, ma almeno discutete di cose reali. E' da un bel po' di tempo che poesie a tema e poesie scelte non sono più scelte dagli iscritti, votazioni o segnalazioni.
L'unica votazione è quella per le poesie segnalate della settimana e per l'autore della settimana.
Buono a sapersi, in effetti le "pecche" che ho notato io riguardavano temi precedenti.
Comunque, sarebbe utile, per la comprensione di tutti, correggere quanto appare nel
sito, alla spiegazione delle "poesie a tema", se già non l'aveste fatto in questo frattempo:
"...Nei giorni di domenica e lunedì successivi,
una “giuria” formata dagli autori più attivi nel sito e da quelli che abbiano pubblicato una poesia a tema, scelgono le 5 poesie…."
Grazie, signor Luigi
Zaza
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Ho letto con molto interesse questa discussione, e soprattutto gli interventi di Lorenzo Crocetti mi hanno fatto riflettere e giungere alla conclusione che, effettivamente, "Scrivere.info" è un sito nazional-popolare di poesia.
Non c'è niente di male in questa parola, se pensiamo che anche popolari trasmissioni televisive (soprattutto su "Rai 1" e "Canale 5" ) , il concorso di "Miss Italia", o il "Festival di Sanremo" lo sono.
A quest'ultima manifestazione ho dedicato due o tre poesie presenti nel sito, cercando di dimostrare che a vincere sono quasi sempre state canzoni inferiori ad altre, e che le migliori sono state spesso subito eliminate (come nel tragico caso di Luigi Tenco) , oppure che non è stato dato uno spazio adeguato ad artisti davvero degni di questo nome (vedi Louis Armstrong) .
A distanza di tempo, però, forse non ricordiamo più le canzoni vincitrici di quei due lontani "Sanremo" , ma quasi in tutti noi albergano i ricordi di Tenco e di Armstrong, i quali, a pensarci bene, si sono comunque giovati di quella manifestazione, forse al di sotto del loro talento, per farsi maggiormente conoscere dal pubblico medio.
Ecco, io vedo così anche "Scrivere.info" : (quasi) tutti sono in qualche modo accontentati, chi con un successo immediato (con rapide ma brevi corse da centometristi delle loro opere) , chi con un diverso, più ritardato, ma più solido, successo (da mezzofondisti, se non addirittura da maratoneti) della loro produzione.
Nessuno può dunque lamentarsi, e diciamo pure, parafrasando Voltaire, che scriviamo nel migliore dei siti (italiani) di poesia possibile!
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Suggerisco io la correzione, dato che, soltanto a causa di errori di ortografia e di sintassi, ho frainteso
la spiegazione pubblicata:
... una "giuria", formata dagli autori più attivi nel sito e da quelli che abbiano pubblicato
una poesia a tema, sceglie le 5 poesie...
invece di:
"...una “giuria” formata dagli autori più attivi nel sito e da quelli che abbiano pubblicato una poesia a tema, scelgono le 5 poesie…."
Zaza
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Suggerisco io la correzione, dato che, soltanto a causa di errori di ortografia e di sintassi, ho frainteso
la spiegazione pubblicata:
... una "giuria", formata dagli autori più attivi nel sito e da quelli che abbiano pubblicato
una poesia a tema, sceglie le 5 poesie...
invece di:
"...una “giuria” formata dagli autori più attivi nel sito e da quelli che abbiano pubblicato una poesia a tema, scelgono le 5 poesie…."
Zaza
era già stato tolto ieri
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era già stato tolto ieri
Mi scuso per l'insistenza, signor Luigi, ma lo leggo ancora adesso.
Inoltre, c'è anche scritto che gli autori della giuria e quelli che hanno pubblicato una poesia a tema possono segnalare sino a 5 poesie.
Allora, era giusto il significato di due giurie?
Allora torna il discorso della possibilità di falsare il lavoro della giuria principale.
Meglio la sola giuria designata.
Zaza
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Qualsiasi sia il tenore del regolamento, se una, due, o dieci giurie, finché nella decisione avranno possibilità d'intervenire personaggi sempre presenti nel sito, che tendono solo a scrivere commenti decisamente senza costrutto come è avvenuto anche in questi giorni (e non dico, naturalmente, a che proposito), di una inconsistenza talmente grave da far pensare che la loro tendenza sia quella di prendere in giro i lettori (sperando che almeno abbiano intelligenza per fare questo), finché entreranno a giudicare tali individui, che scrivono sempre a vanvera con oscuri (ma non troppo) scopi e finalità, sarà inutile ricercare un giudizio valido, equo e giusto per le poesie a tema o altro.
Un rimedio da iniziare ad applicare? Non si tolgono dalla possibilità di commentare quegli iscritti che vanno di duro con certi giudizi, rimproverati giustamente di travalicare il segno?
Si cominci col buttare fuori dalla possibilità di commentare anche quegli autori che, con chiarissima evidenza, travalicano davvero il segno scrivendo commenti che, leggendo la poesia commentata, non si riesce proprio a capire come possano essere stati emessi per una quantità di gonfiati elogi veramente ridicoli (e conseguentemente offensivi al massimo).
Sono un'autentica presa di giro, e proprio, a volte, non si riesce a capire se almeno vi sia un briciolo d'ironia nei loro scritti, o se veramente siano vergati solo nell'incompetenza ed incapacità più assolute.
Si cominci col buttarli fuori dai commenti, come si fa con altri che, se non altro, se stroncano una poesia, lo fanno spesso con sincerità.
Le cose a questo punto miglioreranno, e le giurie degli autori (non tutti, ma quelli cui ho accennato) staranno più attente a non farla sempre fuori dal vaso...
Cominci la Redazione a buttare fuori davvero qualcuno di questi, e non si scagli invece contro chi, in piena onestà, anche dicendo cose spiacevoli, si adopera per un sito sempre più accettabile.
E non mi dite che è meglio tacere... le cose vanno dette con rispetto, ma stare zitti, con quello che si vede, è impossibile.
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caro Crocetti,per molti c'è una certa propensione a "giocare"a fare "l'intelettuale" (essendo riusciti in qualche modo ad entrare in un grande sito di scrittura e sopratutto Poesia.)Mi fecero ridere al tempo il modo in cui reciprocamente, si apostrafavano con ridicolo sussiego tipo :"emerito collega..eminente poeta.." o quando a chi non faceva parte del loro "circoletto " si rivolgevano con un distanziante LEI se la persona, loro non aggradava specialmente se per caso li avesse in qalche modo "urtati"con un giusto appunto.
(E non era certo semplice "educazione"dato che nei forum in genere ci si da del TU a prescindere.)
Ora il sito è molto trafficato e moltissmi fruitori amano sinceramente esprimersi con la scrittura, altri amano far sfoggio delle loro capacità, ad altri ancora piace invece pubblicare ed essere letti,come suggerisce l'intestazione del Sito SCRIVERE stesso.Tutti dovrebbe quindi essere disposti a ricevere o fare commenti costruttivi atti a volersi migliorare e perchè no ad accorgersi grazie agli altri più esperti o semplicemente più acuti,dei propri errori o difetti quali "aspiranti in questo caso poeti."
In questo benedetto caso,ecco che ci si potrebbe commentare costruttivamente e amabilmnte aggiungo!(O NO?)
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non posso fare altro che essere d'accordo al 100% con crocetti... :o
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Io sono favorevole alla soluzione 3, a patto che venga fatta bene, ossia poter aggiungere immagini che sono alloggiate altrove, come websites, flickr o simili. In pratica eliminare solo le immagini dal server web stesso senza togliere le immagini totalmente.
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Ciao,
io son nuovo del sito e non ho idea di come funzionino qui le cose. Ma leggendo un po', gironzolando per il sito qui e là, non ho potuto fare a meno di notare un certo eccesso di zuccheri... A tratti credendo trovarmi davanti ad una speice comunità di tipo religioso (forse anche a causa dello stile delle immagini con le quali molti usano qui accompagnare i testi, che sembrano paro paro riprese da "La torre di guardia"...)... Nel senso che ho, per il momento, visto pochissima analisi e moltissima vena encomiastica (laddove mi torvavo di fronte a testi che per lo meno avrebbero meritato e necesittato un attimo discussione...). Tu dici che ci sono equilibri basati sul recirpoco leccame per la gestione di posizioni di "vertice" (hihihi te prego dimme de no hihihih) acquisita con il sudore e la saliva. Leccame a tutto andare insomma. Non posso darti per ora completamente ragione, ma solo per quel che riguarda quei commenti che per ora ho letto in giro, almeno per quanto riguarda la forma delle "analisi" ai testi, temo che potresti aver ragione. O forse no... Ovviamente spero di no.
Ciao
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Purtroppo una certa forma di società di scambio dei commenti,se così si può chiamare, e di eccesso di complimenti e gratificazioni che farebbero arrossire persino Dante se li ricevesse,sono pratica comune in questo sito...la cosa triste è che la maggior parte delle volte le cosiddette gratificazioni (ad esempio sublime, incantevole,lodevole, e chi più ne ha più ne metta) sono sotto testi che definire discutibili sarebbe già un complimento...
Ma d'altronde siamo in democrazia ed ognuno è libero di esprimere la propria opinione...
Nel caso ti interessasse ci sono innumerevoli discussioni sul forum su questo ed altri argomenti simili.
Un saluto e benvenuto nel sito
Rossi Alessio
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Un brutto vizio che gira nel sito (per fortuna non mancano gli autori che ne sono immuni ;) ) sta nel commentare " l'intenzione dell'autore" e non il testo poetico in se!
Faccio un esempio se viene pubblicata una poesia che ha come argomento il c.d. femminicidio, la fame nel mondo ecc ecc, i 2/3 dei commenti non si soffermano sull'analisi del testo pubblicato, ma su riflessioni attinenti a quegli stessi argomenti che fanno da sfondo argomentativo della poesia stessa; se c'è una poesia sul femminicidio io commento prima di tutto la poesia, poi eventualmente potrei aggiungere una mia piccola riflessione personale (oltretutto per queste ultime cose ci sono "i messaggi nella bacheca dell'autore" :angel: ) al massimo potrei fondere il momento analitico (testuale) con quello riflessivo personale, tutto sta nella perspicacia e nella piccola saggezza del lettore, aggiungerei anche un pizzico di umiltà... 8)
Nei citati 2/3 di commenti, di cui sopra, le sviolinate sono all'ordine del giorno!! :D
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Ciao,
io son nuovo del sito e non ho idea di come funzionino qui le cose. Ma leggendo un po', gironzolando per il sito qui e là, non ho potuto fare a meno di notare un certo eccesso di zuccheri... Nel senso che ho, per il momento, visto pochissima analisi e moltissima vena encomiastica (laddove mi torvavo di fronte a testi che per lo meno avrebbero meritato e necesittato un attimo discussione...).
..benvenuto.. :)
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Mi decido a intervenire dopo una certa titubanza. Frequento pochissimo i forum in generale ma sentendo la necessità di esprire un parere pubblicamente -in privato già condiviso con alcuni autori- sulla desolante mediocrità di molti testi pubblicati. Sono qui da poco e non passo le giornate a leggere, certo è che scorrendo una prima pagina del sito viene da chiedersi "ma era proprio necessario scriverla?" o quanto meno "pubblicarla?".
Linguaggio paratelevisivo (tipo fiction...quando va bene), melensità da diario scolastico.... almeno una volta certe cose restavano nascoste, ora l'appiattimento del gusto (non parlo di poetica che non vale la pena) e il livellamente nel mezzo, autorizza a credere che certe cose valgano la pubblicazione.
Sul sito ci sono autori che per me sono poeti ma si perdono in questa melassa e per cercarli si deve usare metodo (andare a leggere i 'loro' segnalati o commentati ad esempio) e impiegare più tempo del necessario.
Mi chiedo quanti bellissimi testi sto perdendo già, per questo.
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Nonostante la mia giovane età, leggo ormai da anni, queste riflessioni sulla risibilità dei commenti alla maggior parte delle poesie pubblicate. Nel corso del tempo, ho maturato la convinzione che il valore delle composizioni sia inversamente proporzionale al numero di elogi interessati. Ma va bene così, perché condivido pienamente il pensiero del buon Crocetti. Non serve aggiungere altro.
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Mi appare giustificabilissimo e lecito che sul sito vi sia anche qualche opinione discordante dalle strade obbligate della massa.
Procedo con molta cautela sull'argomento, in quanto questo è un terreno impervio, sassoso e pieno di pruni, c'è pericolo di farsi male.
Un tempo io fui il vessillifero di una crociata contro i gruppi organizzati che si commentavano vicendevolmente e con esaltazione le poesie, di qualsiasi natura e valore esse fossero. La Redazione mi bacchettò diverse volte, con esclusione addirittura dal sito, dato che la mia avanzata procedeva senza fermarmi mai.
Riconosco solo adesso (era ora!) che la mia era una battaglia donchisciottesca contro i mulini a vento, incapace di dare una soluzione al problema. I redattori e la proprietà, con esperienza ben superiore alla mia, vedevano giusto.
Il sito "scrivere" è un sito ad alta densità di partecipanti, non è un Club chiuso dove partecipano solo un gruppo di Autori prescelti, e dove si può essere ammessi con difficoltà.
Questo sito, che pur presenta, in mezzo alla massa, alcuni nomi di veramente bravi ed autentici poeti, è un sito ad impostazione popolare, ed è quindi inutile sfogarsi lamentando (sono stato fra i primi! Mea culpa!) la scarsa corrispondenza fra il valore della poesia e i commenti eccessivamente sontuosi, quando addirittura (il più delle volte) specificatamente ridicoli.
In un sito di questa portata, è inutile nasconderci dietro un dito, si potrà urlare contro la ricerca ossessiva dei commenti, potranno intervenire la buona parte degli iscritti, potrà intervenire la redazione, la proprietà, e altri, il fenomeno però resta e resterà inestirpabile.
Un sentimento ed un modo di vedere le cose, che io ho superato da tempo, persiste ancora in taluni, che protestano contro una maniera non gradevole di procedere.
Per la mia acquisita esperienza consiglio a questi autori di non persistere nell'attacco, in quanto otterranno quello che otteneva don Chisciotte assaltando i mulini a vento.
In un sito libero continueranno a correre questi signori, affetti forse da una pulsione irrefrenabile e coercitiva della psiche a soddisfarsi con i più assurdi commenti, dell'assurdità della cui portata neppure riescono a rendersi conto.
A qualcuno è sembrato veramente insopportabile qualche commento ultraelogiativo che forse sarebbe andato bene per qualche pezzo della Divina Commedia di Dante, ma quell'autore critico ancora non si è accorto che il completo slegamento fra poesia e giudizio spesso è determinato dal fatto che il commentatore, che scrive in risposta o in attesa, talvolta si limita ad un giudizio ponderoso ma generico, adatto ad ogni circostanza, senza neppure avere letto la poesia.
Purtroppo non sempre è così. Ho letto, tempo fa, una poesia nella quale dolorosamente si riferiva della morte di una persona vicina all'autore, e il commentatore (uomo o donna non importa), certo senza neppure avere letto niente, si limitava alla fine ad augurare all'autore stesso una settimana di felicità.
Quindi il mio pensiero finale e definitivo è questo, e lo scrivo nell'interesse di "scrivere", in modo che non debbano più crearsi inutili contrasti.
Lasciamo che i "gruppi organizzati" (che poi mi sembrano sempre meno, almeno a giudicare da prima d'ora) facciano pure il loro comodo e abbandoniamoli al loro destino, senza preoccuparci di loro, anche se qualcuno vede in certi commenti solo il sadico piacere di prendere in giro pur sapendo che riceverà contraccambio.
Cerchiamo invece di fare qualche buona poesia noi, e restiamo egualmente soddisfatti anche se avremo pochissime letture e nessun commento.
Teniamo fisso questo pensiero: i pochi che ci hanno letto sono sicuramente i migliori!
Se dovessi poi permettermi di dare un consiglio ai maggiorenti del sito, proporrei di togliere, dalla lettera settimanale che ci viene inviata sulle vicende del sito stesso, la parte relativa ai "poeti" che hanno ricevuto un maggior numero di applausi. Sono sempre gli stessi, e si potrebbe pensare, ad essere buoni, che sono i più meritevoli.
Ma ad essere cattivi...
Il commento è in effetti, un momento particolare per l'autore, che in qualche modo, viene in quell'attimo, gratificato o mortificato, a prescindere dalla verità del commento stesso. E' nella natura umana il credere o non credere e sostanzialmente reagire emotivamente ad uno stimolo.
Se poi la sequenzialità dei commenti portassero un autore ad auto gratificarsi e cercare, conscio di questo valore desunto, altre vetrine o avventure, direi che non potremmo che augurare buona fortuna allo stesso, proprio perché, è giusto che ognuno di noi, sperimenti esperienze diverse che potrebbe in ogni caso concede una più ampia consapevolezza.
Quante illusioni ci creiamo ogni giorno ed invece, quante potenzialità, ci sfuggono dalle mani per distrazione o mancanza di fiducia? Trovo che alla fine, una persona matura ricerchi un equilibrio intellettuale e che, nonostante tutto ciò che potrebbe essere un mezzo per influenzarne la mente, tale persona giunga infine ad avere di sé, un'opinione molto precisa.
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sempre in argomento: ieri sera (...) l'ultimo testo che ho proposto mi è stato inserito in Portifolio ma nella mail non c'era una riga di spiegazione a proposito.
Discorsivo?...assertivo?...mancavano le rime baciate? Non ho usato 'cuore e amore' ma ho scritto 'bestia'?
Boh...mi confortano i commenti ricevuti, alcuni dei quali lasciati in bacheca da autori la cui opera guardo con ammirazione.
Grazie a tutti ma... qualche anima buona sa spigarmi che cosa rende 'non poesia' quel testo...?
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Ciao ho letto la tua poesia.
Credo che dopo aver letto il regolamento del sito non è difficile capire la decisione di relegarla in un angoletto... Una poesia piuttosto asindotica, e questo già potrebbe indurre i redattori ad escluderla per eccesso di una pseudo enumerazione... Poi ha alcune (e secondo molto efficaci) ellissi, che nel mentre possono disturbare il buon maestrino di collodiana memoria, son perfette per dar quel senso di istintiva tensione all'atto fine a se stesso, in questo caso de magna'. Se una bestia parlasse, mi vien da pensare un po' a cacchio, certo sarebbe molto asindotica e di stile piuttosto ellittico... Insomma, trovo sia un testo con una ottima organicità nella collaborazione stile/forma/contenuto. Ho anche delle riserve su questo testo, ma in questo contesto contanto relativamente. Solo volevo dire due parole sul perchè secondo me non dovresti meravigliarti della segregazione nel porf del tuo testo.
Ciao,
N.