Forum degli autori
Laboratorio => Haiku => Topic aperto da: Teresa Tarantino - Martedì 22 Gennaio 2013, 22:33:41
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Rossa pioggia
Sakura in fiore
tonfi su neve.
E' il primo haiku che scrivo, sono graditi consigli :)
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Morbida neve
riposano ciliegi
feste giganti.
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Sinceramente, se c'è un genere di poesia che non ho mai sopportato, questo è proprio l'Haiku, e mi devo compiacere con la proprietà e la redazione del sito, per non avere permesso la pubblicazione di haiku slmeno nella pagina poetica.
E' un tipo di poesia adatto evidentemente alla mentalità orientale, in certi aspettti incomprensibile per noi, e sicuramente per un giapponese l'haiku può assumere aspetti piacevoli e poetici che, nei più famosi, possiamo forse riscontrare anche noi.
L'haiku non è per l'europeo e per la sua comprensione, appartiene ad una mentalità e a un modo di pensare troppo diversi dal nostro, e per questo (sempre a mio contestabile parere) ognuno che, fuori dall'oriente, si voglia sbizzarrire in haiku, riesce sempre pubblicare "poesie" melense, senza vitalità, senza costrutto lirico, noiose (pur se bevi) e carenti di ogni aflato poetico. Brutte del tutto insomma.
E' imperante ora, di moda, la mania dell'haiku. Quasi volessimo ad ogni costo, tirando le palpedre e fermandole con mollette da bucato, presentarci con gli occhi a mandorla. Una buffonata.
Per taluni però, costruttori di questo genere, l'haiku è vetta di poesia (forse perché farlo costa poca fatica) ideato dagli oientali anche per noi, mentre invece magari il sonetto, che appartiene alla nostra più vera tradizione poetica, è da buttare nella spazzatura.
Chi si contenta gode...
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Sinceramente, se c'è un genere di poesia che non ho mai sopportato, questo è proprio l'Haiku, e mi devo compiacere con la proprietà e la redazione del sito, per non avere permesso la pubblicazione di haiku slmeno nella pagina poetica.
E' un tipo di poesia adatto evidentemente alla mentalità orientale, in certi aspettti incomprensibile per noi, e sicuramente per un giapponese l'haiku può assumere aspetti piacevoli e poetici che, nei più famosi, possiamo forse riscontrare anche noi.
L'haiku non è per l'europeo e per la sua comprensione, appartiene ad una mentalità e a un modo di pensare troppo diversi dal nostro, e per questo (sempre a mio contestabile parere) ognuno che, fuori dall'oriente, si voglia sbizzarrire in haiku, riesce sempre pubblicare "poesie" melense, senza vitalità, senza costrutto lirico, noiose (pur se bevi) e carenti di ogni aflato poetico. Brutte del tutto insomma.
E' imperante ora, di moda, la mania dell'haiku. Quasi volessimo ad ogni costo, tirando le palpedre e fermandole con mollette da bucato, presentarci con gli occhi a mandorla. Una buffonata.
Per taluni però, costruttori di questo genere, l'haiku è vetta di poesia (forse perché farlo costa poca fatica) ideato dagli oientali anche per noi, mentre invece magari il sonetto, che appartiene alla nostra più vera tradizione poetica, è da buttare nella spazzatura.
Chi si contenta gode...
A me pare una cattiveria gratuita esternare un parere negativo su una categoria del forum.
Se non ti piace l'haiku, Lorenzo, ti è sufficiente non entrare nel laboratorio, perché esprimere
il tuo malcontento per il fatto che esista? A tanti piacerà, ma anche se piacesse a pochi, è
triste che tu sia intervenuto per denigrarlo.
I miei complimenti a Luigi Ederle, bravo! Continua! E a Teresa Tarantino e agli altri autori di haiku.
Zaza
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A me pare una cattiveria gratuita esternare un parere negativo su una categoria del forum.
Se non ti piace l'haiku, Lorenzo, ti è sufficiente non entrare nel laboratorio, perché esprimere
il tuo malcontento per il fatto che esista? A tanti piacerà, ma anche se piacesse a pochi, è
triste che tu sia intervenuto per denigrarlo.
I miei complimenti a Luigi Ederle, bravo! Continua! E a Teresa Tarantino, guarda che l'haiku
dovrebbe essere di 5 - 7 - 5 sillabe, il tuo è di 4 - 5 - 5.
Zaza
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L'haiku è sempre una forma d'arte poetica e capirlo non è complicato, la sua metrica particolare costringe un'immediata compilazione della poesia. Solo i nipponici potevano creare una poesia di così breve stesura, ma di profondo significato. Detronizzare quindi una caratteristica forma poetica con una dichiarazione soggettivamente negativa, non mi sembra corretto. Con tutto il rispetto per Crocetti, ho vouto solo chiarire. Condivido il pensiero di zaza e aggiungo che si può esternare il rifiuto per un tipo di letteratura o quant'altro, a finisce lì, senza entrare nei particolari e nei contorni che potrebbero danneggiare il pensiero altrui. Ciao
Metrica: in sillabe 5-7-5
Fulmini tenui
ammasso di nuvole
piogge lontane
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Nuvole bianche
filari di ciliegi
tavola rossa.
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Anch'io non mi sento particolarmente attratta dagli haiku...Magari in seguito, chissà, potrei anch'io appassionarmi a questo genere di poesia che sintetizza attimi di pensiero e immagini del presente, vissuti nel contesto della natura. Chi scrive haiku deve avere la bravura di sapere incidere un sentimento profondo in pochi "attimi", cosa ben difficile da realizzare e pertanto encomiabile!
Brava Teresa, continua così ;)
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Ops! :D Bravo anche Luigi, naturalmente!
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Archi fioriti
bianchi ciliegi colmi
colli d'aprile.
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Gelidi rami
diamanti passeggeri
fila la neve.
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Non è la neve
manti bianchi sui colli
aprile nuovo.
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Paseggia aprile
cerchi bianchi sul prato
dolci ciliege.
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Là farfalle
bianche ali danzano
verdi ciliegi.