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		Laboratorio => Commenti => Topic aperto da: Paola Pittalis - Sabato 29 Novembre 2014, 08:10:05
		
			
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				Non avevo previsto
 
 Non avevo previsto
 che si potesse gelare l'estate.
 
 Leggendo, tra pagina e pagina ho visto
 una vita di donna che volge in pianto
 al riecheggiar muto del riso lontano
 del figlio.
 
 Non vale più nulla la mia mano
 che sfiora di nere parole il canto:
 or potrà solo raccogliere l'umido
 pasto di queste roventi giornate
 che stilla improvviso dal volto vermiglio.
 
 Tu chiamala vita, costei
 che addita il bel mondo che vale un fratello
 al cader fragile di foglia estiva,
 adesso che addosso mi scaglia il fardello
 un ingenuo sorriso ucciso da Sorte.
 
 Tu chiamala vita, s'essa è viva:
 io preferisco chiamarla morte.
 
 
 Versi molto intensi che lasciano al lettore un'emozione forte di tristezza
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				Ringrazio Paola per aver proposto la mia poesia...
 Già che ci sono, visto che il post appare un po' vuoto, aggiungo un piccolo commento: ho scritto questo testo una sera in cui i miei fratelli tardavano a rientrare dalla partita... e per un attimo mi ha fulminato il pensiero: che cosa succederebbe se in questo momento mi arrivasse una tal notizia?
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				beh.. considerando la mela verde, direi che qui si riscontrano capacità non indifferenti..
 sono ben resi il pensiero e l'immagine ed è indubbia la musicalità che scorre lungo tutto il testo..
 
 ma questo modo di scrivere che si rifà ai classici, non posso che vederlo (e sperarlo) come un ottimo ponte verso una poetica più personale che, partendo così, sono sicura che non sarà difficile, col tempo, riconoscere in sé