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Laboratorio => Acrostici => Topic aperto da: poeta per te zaza - Mercoledì 24 Giugno 2015, 15:13:37
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Due onde si toccano
Due onde si toccano
Distese o travolgenti
Dall’aperto mare
Danzando in sincrono
Dirette a riva
Dove si abbattono
Del tempo immemori
D’aver danzato
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Appuntamento
Dove vuoi quando vuoi
Domenica se puoi
Davanti e indietro tutta
Donna anche se brutta
Dea del folle amore
Divina senza cuore
Darai solo te stessa
Durante e dopo messa.
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Il gatto
Dentro un caldo letto
Distrutto e soddisfatto
Dopo aver giocato
Dorme il mio gatto
Di sera e di giorno
Domenica poi
Dolce il suo ronfare
Devo constatare .
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Siesta
Di passo in passo su per il sentiero
Di bosco odoroso
Dove tra l'intrico di rami
Disorientata e stregata sono
Dal momorar di fronde
Doni della terra raccolgo
Dolci more succose
Distacco la mente
Dominante il pensiero di quiete.
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Movimento
Di cielo i tuoi pensieri
Dondolano su nuvole rosa
Dipingono l’orizzonte
Di voli colorati
Di aquiloni smaglianti come stelle
Dove gli occhi bruciano
D'amore
Deserto non c’è.
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Dicerie
Dimmi adesso, non rinviare,
Dove ci possiam trovare.
Dieci e mezza ti conviene?
Dal bar Sport ti andrebbe bene?
Devo dirti tante cose
Divertenti e spiritose
Derivanti da concetti,
Deduzioni su difetti
Della nostra comitiva,
Differente se si priva
D’un esame frettoloso.
Dai, lo so che sei curioso!
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Donna Dimmi
Donna seducente fredda ed ardente
dimmi come fai ad esser come sei.
Decisa in volto, lo sguardo tagliente.
Divinità di rara bellezza
divulga la tua sapienza poiché anche
d'amore tu sai parlare.
Danzano con te, ad ogni tuo passo,
Dai sottoboschi ad oltre la superficie
Demoni ed Angeli son tuoi seguaci.
Di dolcezze di dolori
Di destrezze da doppiatori
Distruttiva quando puoi
Dolce quando vuoi.
Dimmi allora Donna, quanta vita sei?
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DRAMMATICA DRACMA
Dracma di nuovo in vista:
dramma pel popol greco!
Di fronte al pagamento
del debito (ciò è giusto) ,
dell'Ellade il governo
difende privilegi
dagli altri ormai banditi.
Disegnare un'Europa
davvero funzionante
dipende anche da un minimo
di serietà e onestà!
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Si presta il paesaggio
Danza il vento un ritornello e
Da onda a onda s increspa il mare
Dondola la barca
Dolcemente a sera
Dove il sole si butta in rosa
Delicata trasparenza conosce il cielo e
Di freschezza lo sguardo inebria
D’immagini serene
Di tenera luce il cuor si colma
Dentro un momento
Di piacere
Divenuto raro che
Dura eterno e meraviglioso.
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Siesta
Di passo in passo su per il sentiero
Di bosco odoroso
Dove tra l'intrico di rami
Disorientata e stregata sono
Dal mormorar di fronde
Doni della terra raccolgo
Dolci more succose
Distacco la mente
Dominante il pensiero di quiete.
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DOVUNQUE
Di amici
discorsivi
devio dedali
dovunque
demitizzo
il deltaplano.
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Desideri disfatti
Dietro di me ricordi
divisi in frammenti
dispersi nel vento.
Davanti a me speranze
diroccate dal mondo,
dissolte dal tempo.
Dedico poco tempo ai
discorsi concreti,
detesto la realtà , amo
danzar nei sogni.
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dimenticherai dolci doveri dettati da delicati delirii
dentro dotti dettami damascati,
densi deflui dimostrandosi disorentiati
denotano dolore di discontinuità...
dormirò da dio davanti derive divine,
discutibili dirimpettai dimostrano discolpe dannose da dirigere
dentro dolorosi domani...
diffidate di danari dubbi, danno dolore
dimostrandosi divinità da dimenticare.
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dimenticherai dolci doveri dettati da delicati delirii
dentro dotti dettami damascati,
densi deflui dimostrandosi disorentiati
denotano dolore di discontinuità...
dormirò da dio davanti derive divine,
discutibili dirimpettai dimostrano discolpe dannose da dirigere
dentro dolorosi domani...
diffidate di danari dubbi, danno dolore
dimostrandosi divinità da dimenticare.
:) Davvero difficile!!!
:) Decisamente degno di diffusione didattica!!!
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dimenticherai dolci doveri dettati da delicati delirii
dentro dotti dettami damascati,
densi deflui dimostrandosi disorentiati
denotano dolore di discontinuità...
dormirò da dio davanti derive divine,
discutibili dirimpettai dimostrano discolpe dannose da dirigere
dentro dolorosi domani...
diffidate di danari dubbi, danno dolore
dimostrandosi divinità da dimenticare.
a dire il vero, questo è un tautogramma...
l'acrostico è altra cosa!
tempo fa ad un raduno di scrivere, fu l'amico e maestro Giovanni Monopoli a istruirmi spiegandomi le basi di questo "esercizio poetico"
quindi devo a lui, il mio ardire...
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:) Lo sapevo, Saverio, che non era un acrostico, così come non lo sono
quelli che abbiamo qui pubblicato, essendo l'acrostico una poesia le cui iniziali di ogni
verso formano una parola.
L'acrostico in "D" è una forzatura, il tuo tautogramma anche.
Ma è un modo di giocare anche questo.
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Dolly è la mia gatta
Dispettosa e un poco matta
Docile quando vuole
Dorme sempre tra le viole
Divora croccantini
Disdegnando i topolini
Da la caccia alle farfalle
Di sicuro a quelle gialle
Dolce e un po' burrosa
Di sovente fa le fusa
Dolly è amica mia
Deliziosa compagnia