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Laboratorio => Commenti => Topic aperto da: poeta per te zaza - Venerdì 3 Giugno 2016, 09:51:04
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:) Sono tra i commentatori del mese di giugno sul sito, e ho il piacere di riprendere, sul forum, quell'usanza
suggeritaci a suo tempo dal'Amministratrice Elisabetta Randazzo,
di proporre una delle poesie da loro commentate, con l'ok dell'autore, sul forum, per invitare tutti ad arricchire,
con il loro sentire, la disamina fatta dal commentatore del mese. Spero che anche gli altri lo facciano, sarebbe bello.
Io appaio oggi sul sito, come per i prossimi venerdì di giugno, e allora comincio a proporre questa, che spero vi faccia intervenire a proposito:
Come Pentagramma di Maria Rimedio Troncia
Tese linee, parallele d’orizzonte
sciolgono il mio tempo... nell’infinito
strane alternanze
a scandire la vita
fuoco, di immortali passioni
brucia l’anima
arde e vive di fiamma
e di cenere, risorge
polvere, di terra
e rovescio d’acqua
a impastare i piedi
come ali d’aria
di sfregio al cielo
affondano i passi
solco di sogni
colpiti e affondati
dal fondo del caldo nulla
invento
flussi e maree
emorragia di vita
e riempie il vuoto
tra le righe del mio pentagramma
l’indomito “io”.
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questo il mio commento:
«ogni persona effonde la sua musica e si avvicina per istinto
a chi suona come lei;
l'autrice ha il ritmo per parlare della sua musica di vita»
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"Come pentagramma" di Maria Rimedia Troncia.
Musica e poesia un connubio, tra righi e spazi che si riempiono di vita, è la melodia a farne la differenza.
Con le chiavi di lettura il suono diventa trasporto...un lasciarsi accarezzare da quelle note che colmano gli spazi vuoti rendendola viva...un piacevole vibrato in questi versi, mi sono lasciata trasportare dalla profondità del significato che per me la musica ha...Bella complimenti, credo un ottima composizione.
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I temi della letteratura classica, “l’indomito io.. l’infinito”, in una variazione di pennellate ad inventare flussi e maree, riempiendo ogni spazio con emorragie di vita, quasi il suono di un sé sanguinante rilucesse nel tempo della propria esistenza, dalle profondità della vista al furore di ogni scarto di luce riverberando, (nuotando o volando), staccandosi da ogni minima pausa di polvere e d’acqua, a scandire la terra e il mare e tutti gli elementi nello stacco di un cuore infiammato ma invitto. Una lingua matura nel segno della tradizione, tutta contratta nel vocabolo ma espansa nell’aprirsi di immagini mai letteralmente concluse. Buona per me. ;)
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Versi dove compaiono i 4 elementi Fuoco (III strofa), Terra (IV), Aria (V) e acqua (VI).
Tale richiamo trasforma i versi in immagini dal sapore antico come la Fenice che risorge dal Fuoco (finale III strofa); come le ali del messaggero Mercurio (IV).
Tutte immagini che ricollego all'umana condizione di perenne lotta con le sue aspirazioni o con quel desiderio di tornare allo stato iniziale che ci vedeva esseri creati da un Dio cui si rivolge e/o si ribella un "indomito Io".
Sono visioni di infinito oltre orizzonti senza tempo che riescono a fratturare il nostro vivere dandoci un ritmo mono-tono.
Ma possiamo sempre risorgere dal fuoco come la Fenice e reimpastare il fango come un Dio per crearci quelle ali che ci mancano e che sogniamo da sempre.
E' una ribellione al Cielo che ci ha "condannati" sulla terra, ma abbiamo la capacità di ribellarci e sognare una vita diversa, di riempire il vuoto di un ritmo silenzioso che alberga nel nostro spirito e che è capace di scrivere, anzi di trasformarsi in un'altra sinfonia di vita.
Forse non basta un "indomito Io" , ma ci vorrebbe un Infinito SuperIo :)
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Tutti gli elementi (fuoco acqua aria terra) si sono fatti note in questa lirica così intensa da riuscire a portarti con sé, sul fantomatico pentagramma che è la vita. Il loro miscuglio non genera fango ma vita, l'IO finale
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La musica come la poesia segue il tempo vive di passioni, sfida le maree e graffia il cielo e l'anima con i sogni.
Le canzoni con il tempo diventano persone e gli spazi vuoti che a volte sembrano incolmabili si riempiono con silenziose melodie dando vita ad emozioni sempre nuove.Molto bella e trascinante... una musica :)
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Chiedo umilmente scusa a tutti voi...
non so bene come funzioni, ma spero che questo mio intervento arrivi a tutti...
raramente vengo commentata e, sopratutto, poche volte mi si "coglie" nel segno...passatemi il termine...
sono la prima a definirmi "ermetica"...scrivere, per me, è sempre stato cercare forma e senso ai pensieri...quel qualcosa che, brucia dentro...e dentro non voglio lasciare...illudendomi che, poi, possa fare meno male, "sputandolo" fuori...ma non sempre è così...
Come Pentagramma sono io...in tutto...
i quattro elementi...le sette note...e, purtroppo, il settimo senso...quello di cui ho scritto in altra poesia...
mi hanno detto che è un dono ma, credetemi, in certi momenti è più una dannazione...un peso...
quel dannato andare "oltre", che mi spinge a fondo nell'anima delle cose...delle persone...
non è solo empatia...è come vivere in osmosi e sentirne tutti gli effetti...bene e male...
e io sono li...a cercarne il senso...a rispondere ai colpi...a non mollare, almeno ci provo...
a voler trovare il lato buono anche alla peggiore delle esperienze...
insomma, a crescere...così dicono...
Vi lascio un grazie sincero, dal cuore...per avermi commentato...ma, sopratutto, per avermi "letto" nel senso ampio e vero del termine...
Ancora grazie...
Maria
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l'ermetismo è fatto di simboli e, spesso, è l'unico modo per descrivere l'essenza di ciò che percepiamo come "forma".
Se non vuoi che sia una "dannazione" non devi cercare di capire le sensazioni (nella tua poesia parli di vibrazioni, in realtà) riferendole ai concetti del genere umano. Azzera tutto ciò che è umano ed anche il tuo "Io".
Per "comprendere" ciò che non ha nulla di umano devi far morire la tua parte umana.
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