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Laboratorio => Commenti => Topic aperto da: Patrizia Chini - Domenica 30 Ottobre 2016, 19:00:35
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Il 23 u.s., ho pubblicato la poesia "Basterebbe" per il tema "Tutto è chiaro nella parola" che Francesco Rossi ha così commentato "... ha il difetto di essere troppo discorsiva..."
Come l'ho presa? Bene, sono andata subito a rileggerla e ho riconosciuto che in effetti aveva ragione e la sua osservazione era nel giusto. Ma la cosa che mi ha fatto più piacere è stato il consiglio che chiude il commento <<...peccato non aver sintetizzato il concetto.» Questa frase mi ha messo addosso la voglia di migliorare la poesia, insomma di mettermi alla prova e così ho fatto. Non ho potuto pubblicatla prima per il fatto che le poesie a tema debbono rimanere anonime
Ora ho pubblicato la poesia rielaborata con il titolo "Saturo di clamore" e sono curiosa di sapere il commento di Francesco e di chiunque voglia dire la sua.
Mi sembra che quello di Francesco sia un esempio di come dovrebbe essere un commento: chiaro, garbato, naturalmente vero e, soprattutto, propositivo e stimolante.
Grazie Francesco.
Al di là del fatto se io sia riuscita o meno nel mio intento, mi sembra interessante avviare dei laboratori di questo tipo potrebbero chiamarsi "Tu commenti, io correggo" (già esistono? Come non detto)
Confronto dei testi, quello in corsivo è quello rielaborato
1)
"Il mondo, ormai, è saturo di clamore
ridondante di parole sparse
di concetti vuoti e idee insulse.
“Saturo di clamore
il mondo è ridondante
di parole
di concetti vuoti
di idee stanche. “
2)
Lettere accoppiate, mescolate a caso
alimemtano dibattiti e discorsi
da cui s’innalzano stridii di urla.
Lettere
mescolate dal caso
attrici consumate
dei dibattiti
e nei discorsi.
3)
Non usiamo più le mani
per lavorare e per amare
mentre dalla bocca esonda
un mare di sillabe e sintagmi
Mani a riposo
senza lavoro
senza gioia di dare
ma nella bocca
un mare di sintagmi
4)
Caos. Confusione.
Il cammino dell’uomo si fa sempre
più impervio e solitario
e nel suo animo alberga la desolazione
Caos. Confusione.
l’uomo avanza nel buio
solitario è il suo animo
da cui esonda
desolazione...
5)
Una parola sola
ma pregna di bontà e verità
basterebbe a illuminar la mente e il cuore"
Una parola sola
una sola
ma vera e buona
basterebbe a illuminar
la mente e il cuore
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E meno male che esistono poetesse come Patrizia Chini, che sanno accettare un consiglio per quello che è, e non per un'offesa personale!
In effetti Francesco Rossi aveva abbastanza ragione: un testo è discorsivo quando, pur se messo in verticale, si legge praticamente come in orizzontale.
Invece, con le valide modifiche apportate dalla poetessa, ora lo scritto è una vera poesia; se volessimo esprimerci più tecnicamente, diremmo che ora essa si avvale di parecchi (anche se non sempre) quinari e settenari, che assieme agli endecasillabi ed ai novenari sono i versi principi della poesia italiana.
Doppio complimento alla poetessa, per la sua modestia e per il rifacimento della sua composizione!
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Concordo in tutto e per tutto Con Antonio. Complimenti a Patrizia.
Se vogliamo proprio fare i diavoli oserei dire che quel che manca è una certa musicalità e lo dico perché è facile anche con le stesse parole usate, forse... penso ad es. alla quarta strofa, dove es-onda d-es-so-lazione e so-litario sarebbero fantastici se spostati... vai, un'altra sfida per la grande Patrizia, un'altra grande poesia nel sito :)
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Scusate, era solo una strofa e pure sbagliata!
Questa è l'ultima versione di "Saturo"
Saturo di clamore
il mondo
è ridondante
di parole
Lettere
mescolate a caso
attrici consumate
recitano discorsi.
Mani a riposo
senza lavoro
senza gioia di dare.
Nella bocca sintagmi
Caos. Confusione.
Un uomo avanza
l'animo esonda
desolazione...
Una parola sola
vera e buona
basterebbe a illuminarne
la mente e il cuore
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Bella! Direi che proprio ci siamo. Un applauso è d'obbligo. Chapeau.