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:) ;) :D
Sono lieta di prendere il testimone da enza fontana per lanciare la 124a edizione del gioco delle tre parole-chiave (promotrice poeta per te zaza):
TRE SPUNTI DI-VERSI
Il gioco inizia oggi lunedì 5 Giugno 2017 e termina alle ore 24 di giovedì 8 Giugno 2017.
Si invitano gli autori ad attenersi alle regole di seguito riportate:
si tratta di creare una poesia di MINIMO 4 – MASSIMO 10 versi
(versi non più lunghi di quindici sillabe),
che abbia nel testo i tre spunti dati, tre parole chiave, che tra di loro hanno poca attinenza, come vedrete, in modo che si inseriscano TUTTE con nesso logico nei versi, qualunque sia l'argomento, il tema, che si vorrà trattare.
Le parole devono inserirsi armonicamente nell’argomento trattato.
I tre spunti devono restare invariati.
L’importante è non rispondere subito, ma pensarci bene.
Possono venire fuori composizioni interessanti, dagli aneddoti alle poesie umoristiche,
o d’amore, o riflessive o satiriche, o di fantasia.
Da escludere l’erotismo e le parolacce o citare nomi di persone note (sul forum è proibito).
I TRE SPUNTI sono:
BORGO - FRAGILE - GOLA
Si possono inserire al MASSIMO 2 POESIE per autore.
Pubblicate SOLO la poesia col titolo, senza fare commenti,
per favore, così si vedranno bene le poesie, senza alcuna interruzione.
(Tutto ciò che non è il semplice testo poetico sarà cancellato).
Da venerdì 9 Giugno fino a domenica 11 Giugno 2017, spazio ai commenti, a cui tutti sono invitati.
Non ci sarà nessun vincitore,
ma sarà un'interessante vetrina per i partecipanti e, vedrete, un piacevole passatempo.
ULTIMA MA BASILARE NOTA
La poesia proposta dovrà essere totalmente attribuibile alla creatività dell’autore partecipante.
Io naturalmente mi astengo dal presentare composizioni.
L’ingresso è libero, basta la chiave di parole nella vostra poesia.
Siate originali, siate profondi, siate leggeri, siate quelli che siete, quelli veri!
N.B.:L'Autore che si cimenterà per la prima volta nel gioco troverà, nei giorni dei commenti, un post a lui/lei dedicato
Auguro a tutti una buona settimana e che sia ricca di ispirazione con le nuove parole chiave
Paola Pittalis
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Fino alla vetta
Attraversando
un borgo dietro l'altro,
saliva sui tornanti della gola.
Un passo dopo l'altro, i suoi pensieri
si snodavano sciolti
da affannosi,
fino alla vetta...
là dove si accetta
d'essere anima fragile
ma immensa.
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TRISTE E SOLA
Aveva un nodo in GOLA
quella creatura dolce e FRAGILE:
nessuno capiva il suo dolore,
che portava silenziosa dentro al cuore.
Nel BORGO i curiosi la guardavano,
era giovane e bella, ma tanto sola...
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PRESI PER LA GOLA
Forse nel BORGO già si sa
Ricordarlo però conviene
Ancora: gli uomini puoi avere se
Gustosi manicaretti tu farai
Invitanti: per la GOLA prenderai
Lui che leccandosi i baffi, a pancia piena
E ai tuoi piedi FRAGILE cadrà...
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NELLA GOLA DEL FURLO
Nella gola del Furlo fu scolpito
il volto di quell'uomo che, partito
da un forlivese borgo, conquistò
i cuori di un po' tutti gli Italiani.
E' fragile la sorte degli umani:
l'inghippo della storia lo portò
ad essere ben presto tanto odiato
(egli fu ucciso, e dopo fu oltraggiato) !
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FUORI LUOGO
Il primo timido fragile sole
attraversa come una carezza
le assopite strade del borgo.
Apro la finestra e ancora in cielo
galleggia una piccola fetta di luna.
Nella mente sussurro una poesia
di quelle imparate a scuola
ma la voce mi si ferma in gola...
mi sento fuori luogo nel ricordo
di un tempo che più non mi appartiene...
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Nel borgo natio
Sei nel borgo natio
col cuore in gola
turbato dalle mille sensazioni
che affiorano con voci e con scenari
alla tua mente, alla tua vista fragile.
Le mani in tasca al caldo dei ricordi.
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Parole bagnate
Piove tanto
sull'addormentato borgo
si bagnano parole
tra le foglie cadute
parole che restano
prigioniere in gola
rifugio fragile
di pensieri muti
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FAETO
Il vizio della gola ci conduce
a scoprir più d'un borgo inaspettato,
dove buona cucina si produce,
e tutto appare magico, fatato.
Fragile tradizione provenzale
c'è ancora nel paese di Faeto,
dove comincia Daunia, sul crinale
dei monti che ospitavano un faggeto.
Si gode di frescura, del dialetto,
e di piatti che apportano diletto!
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GERMOGLI DI PAROLE
È dolce rifugiarsi
nel borgo sconosciuto
dove anima fragile rinasce
con germogli di parole
che fanno sbocciare
emozioni in gola.
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Grido nel buio
Vestito di chiarore
precipita la notte come in gola
a un'onda che si torce.
Fragile buio il grido
dall'eco acuta insorto lì dal borgo
infrange il tuo cristallo.
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Su veli fradici di nebbie
È come scuotere un ritratto
fargli emanare un rouge tremante
oltre la fissità, temuta in gola
quando un fragile indugio si scolpisce
nel corpo molle di tendini del bromo.
È come svegliare il borgo
con un tenero grido
per le agavi già prone.
Espiantare il torpore
su veli fradici di nebbie.
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Il profumo del gelsomino
Alla sera il piccolo borgo
offre un quadro animato di vita.
Un piccolo mondo
sotto un cielo stellato.
Un paradiso in festa,tanta gente,
l’occasione per rivedere un amico
Che da tempo non s’incontrava...
Un nodo mi prende la gola
sull’ onda di una fragile malinconia.
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Onirico ritrovo
Per il Borgo si fa strada
ciò ch’è Gola d’adunanti
stretti in una vicinanza,
aspettando la rugiada
che cangiante mostra i canti
d’una Fragile sostanza
mentre notte si dirada,
meraviglia degl’incanti
dal richiamo d’adunanza.
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Un colpo di fortuna
Ti ho conosciuta fragile
come le lacrime che cedevano
sempre in procinto e poi
rotolavano giù lungo il viso
spaccate dal tuo sorriso
in quel borgo malfamato
ci sei nata e cresciuta ma
ti ho portato via
dagli stenti dalla fame
ora la tua gola grida solo gioia...
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Al posto mio
Nell’infinito andare
lungo il borgo
son forse una meteora,
oppur fragile farfalla,
con ali spezzate.
Ho imprigionato in gola
un’emozione
un infinito attimo,
un sogno magico
che vola al posto mio.
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Impotente
Mi ritrovo da sola in un borgo,
come fossi in un deserto
con dune altissime
che non riesco a scavalcare.
l’arsura si fa pesante, la gola brucia
e non vedo l’ombra di un’oasi
che possa dissetarmi.
E’ terribile sentirsi così
impotente e fragile
e voler gridare forte il tuo nome.
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My village
Vengo da un borgo antico
nel cuore di un vallone
giocondo e certo magico
sereno e un po’ beone
e giace col suo fascino
in una gola storica.
Fragile il suo destino
rugiada nel mattino.
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My voice
E’ fragile questo mondo
un borgo a tutto tondo
la gola mia gioconda
lo canta e lo asseconda.
E’ fragile questa voce
col grido mio che atroce
a volte arriva a te
bollente come me.
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Nel cercarci
Tracciavo ideali sinapsi
fra collo, carezze e gola,
non ancora baci,
dove il vuoto tra dita e amore
si colmava colle tue risa.
Sospesa fra le scale e le corti
dei nostri abbracci,
minuscolo borgo,
labirinto dei nostri ritrovi,
la fragile certezza di noi.
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Sant' Elia Cagliari
Disteso lungo un clivo
contempli la marina,
fragile borgo antico.
Una piccola gola serba
uno scrigno di capperi in fiore.
Gioielli di cobalto le tue case
scintillanti al meriggiare
narrano storie di lupi di mare
mentre il fedele faro
luminoso pare ritto ad ascoltare.
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Il borgo abbandonato
E’ un borgo abbandonato nella gola
un paesino morto negli ottanta
ferito dalla terra in un istante
la sera di novembre e chi lo scorda.
Ora sta lì a ricordare a tutti
che fragile è la vita e basta un tocco
per trasformar la terra in un tarocco.
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Devozione
Il borgo era in alto
dietro la gola del gran salto
una cascata d’acque scintillanti
ma fragile sembrava
a chi passava
e quando il ciel tuonava
lui si segnava
e il dio e tutti i santi
il ciel pregava.
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Piccola foglia
Piccola e fragile foglia
che d'autunno vestita
nel lungo viale del vecchio borgo cadi,
forte come il tuo,
a vecchi ricordi, è il mio assillo
che come nodo la mia gola serra
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Fragilità della vita
Sopra il silenzio per il BORGO antico
scorre sulle gialle selvatiche ginestre
flebile una voce che sgorga dalla GOLA
e canta del FRAGILE equilibrio della vita
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Il fiore del tuo borgo
Nulla resta del fragile fiore del tuo borgo
ne' le parole calme che seminasti
trovarono alla fine il senso.
L'amore perdemmo in assurdi addii
ed ora, che in gola un barlume di esso
di nuovo c'incorona,
disponiamo eventi da copione
per vantare una memoria nuova.
Ora ai lobi non mettiamo gli ornamenti
ma solo note lievi di tormenti.
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Scrivere
Scrivo di te magico mio amico
Col fuoco nella gola e ti predico
Ruggiti di un impavido leone
In questa vita falsa da copione.
Velatamente cerco il mio domani
E dato che sei fragile rimani
Rimarginando i tagli del passato
E scorda questo borgo e cambia stato.
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TRE SPUNTI
Tre spunti con la prima forte in gola
Ruggente e forse fragile parola
Estranea a questo borgo e a questa scuola.
Se fragile è il mio tempo già lo so
Potendo la mia gola dir di no
Un giorno lascerò l’antico borgo
Nutrito dalla smania e poi risorgo
Toccando il cielo e l’ultima favella
Invola a popolare un’altra stella.
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Lo sconosciuto
Egli non scelse l'ora
ne' pretese un nome o un cammino chiese.
Non amava percorsi netti da rovine
perché' morirne al termine, diceva
con i frutti ancora acerbi un mano, valeva
un fragile sorriso, un pianto senza lacrime.
Per questo al Borgo si narra la memoria
della furia che più gli rassomiglia e
nel canto in gola pare
gli manchi l'aria.
-
Terre senza muri e ritmi perduti
Non ricordo un borgo antico mio
quello che tutti chiamano natio.
Giovane origine lasciata appassire
forse rimani ancor gentile immago,
luce esile, barca or gemente, ondeggi.
Buona opera ritrovar giovane orgoglio.
Eppur, da un deserto ad una gola
fin su per monti e giù per mari abbiam vita gracile,
come vetro fragile in frantumi
stiamo a guardia d'alti muri.
.
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Il matrimonio
Stringe ancora groppo in gola
il ricordo di quel borgo
ove realizzammo sogno
promettendoci il futuro
Nella stanza medievale
con quegli abiti nuziali
ci guardammo innamorati
pronunciando i nostri voti
So che fragile è la vita
ma da allor non più spaventa
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Nostalgia e rimpianto
Nata ai piedi d'un castello
visse propria adolescenza
non cosciente che tal borgo
custodì antica bellezza
Nella vita allontanata
dal paese suo natio
imparò la nostalgia
d'una casa non più sua
Groppo in gola e cuore in pianto
scoprì fragile il rimpianto
-
Il gallo del borgo
Fragile sembro fragile
ma fragile non sono
e la mia gola iconica
si alza come un tuono
che accende questo borgo
appena spunta il giorno
gridando a squarciagola
che il sole è già al ritorno.
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Il sabato del borgo
Fragile sembrava la donzella
la gola a far da canto
e gli occhi allegri
il cielo in alto intanto
volgeva un altro giro
e il giovane poeta maledetto
vedeva nella festa tanto attesa
la vita che nel borgo si animava
mentre la vecchia nonna sorridente
guardava da lontano il suo presente.
-
L'alba sul borgo
Arsa è la gola alla fragile alba
Che della notte di fuoco
Fu cristallo di tempera.
Qua nel borgo tutto si silenzia
Come se l'aurora
Ammanti le coltri
Di due teneri amanti.
Ch.S
-
Fragile anima
È fragile quest'anima mia
Figlia di una notte vissuta
Con te appassionatamente
Mentre in gola quell'urlo
Rimane strozzato...
È il tuo nome
Che ancora risuona
Fra le vie del borgo
Ma tu, già sei andata.
Ch.S
-
Mente d’amore
Nel borgo infinito
naviga il cuore,
nell’intimo
esulta fragile
carezza d’amore.
Naviga sogno
nel sospirar la gola
gongola un fragile moto di gioia.
-
Luce di stelle
Al Borgo
di stelle
libera gola profuma
firmamento
mazzo fragile di boccioli
in fiore.
-
Infanzia felice
Nel cuore il ricordo di quel piccolo borgo.
Infanzia felice nei boschi incantati,
nei verdi prati, nelle spighe dorate e nei
fiori di campo legati nel fragile mazzo.
Nella nervatura di una foglia
nei gioiosi cinguettii e nel profumo
del pane appena sfornato
che prendeva la gola.E in me
è rimasto il riflesso e sempiterna chimera
sul binario di questa mia vita.
-
'' MI ALLONTANO DALLA FALSITA' ''
Seguir la massa è facile
basta chinare il capo e dire sì.
Ma la mia testa deve restare alta.
In silenzio mi defilo
mi allontano dalla falsità
senza dire una parola
conduco la mia anima fragile
alla ricerca di un borgo tranquillo...
un borgo sincero dove liberare
l'urlo mio strozzato in gola.
-
Favoleggiando tre spunti di-versi
E festeggiava al borgo la regina
la nascita l’erede la sua Dina
paffuta colorata bianca e rosa
fragile come il velo di una sposa
il frutto delizioso dell’amore
tra il principe Sovrano e la gran dama
famosa per la gola d’oro e argento
per la sua voce che sfidava il vento
e appena la bambina maturò
come la mamma splendida cantò.
-
La principessa Dina
E il canto deliziò il borgo e il volgo
rapiti da quel ritmo si’ armonioso
che il cielo sembrò a tutti zuccheroso
e l'aria si diffuse in lungo e in largo
tra un fragile tramonto e un’alba spenta
uscendo dalla gola come un fiume
come un uccello dalle rosse piume
e il regno restò muto e inviluppato
attratto da quel suono delicato
che univa il sogno al cielo suo stellato.
-
Un angolo, un mondo
Esiste un borgo
luci e profumi dell’istinto,
stradine di ciottoli e storie.
Là frotte di ragazzi e pallonate
a fuggire da finestra in frantumi
seguiti dai piccoli occhi
di vecchine dal sorriso fragile
e d’uomini dal lento passo
che l’urlo di gioventù non ancora
si strozza in gola
-
Dichiaro conclusa la 124a edizione del gioco Tre spunti di-versi, ringrazio tutti gli autori partecipanti in:
Questo Borgo di poeti
Fragile la poesia solitaria
Diventa grande se condivisa
In questo borgo di poeti
Incastrato nella gola di questo sito
Uniti da una stessa passione
grazie a poeta per te zaza che ha unito molti autori in questo spazio sempre disponibile e attenta
A tutti gli autori che hanno partecipato a questa 124° edizione va il mio grazie :)
Qui di seguito l’elenco dei partecipanti in ordine di entrata
1- poeta per te zaza con Fino alla vetta e Nel borgo natio
2- franca merighi 42 con Triste e sola e Presi per la gola
3- Antonio Terracciano con Nella Gola del Furlo e Faeto
4- Pinotota con Fuori luogo
5- Lara con Parole bagnate
6- Rosanna Peruzzi con Germogli di parole
7- Diego Bello con Grido nel buio
8- Rita Stanzione con Su veli fradici di nebbie
9- Mariasilvia con Il profumo del gelsomino
10- Vito Rizzuto con Onirico ritrovo
11- piera tola con Un colpo di fortuna
12- Ela Gentile con Al posto mio e Impotente
13- Jo Kondelli Ghezzi con My village e My voice
14- Antonio D’Auria con Nel cercarci
15- Marcella Usai con Sant’Elia Cagliari
16- Tonia La Gatta con Il borgo abbandonato e Devozione
17- Rasimaco con Piccola foglia
18- Rosetta Sacchi con Fragilità della vita
19- Loretta Zoppi con Il fiore del tuo borgo e Lo sconosciuto
20- Giuliano Esse con Scrivere e Tre spunti
21- Azar Rudif con Terre senza muri e ritmi perduti - Un angolo, un mondo
22- adriana sin con Il matrimonio e Nostalgia e rimpianto
23- Komandante99 con Il gallo del borgo e Il sabato del borgo
24- Saverio Chiti con L’alba sul borgo e Fragile anima
25- Giovanni Licata con Mente d’amore e Luce di stelle
26- enza fontana con Infanzia felice
27- Giacomo Scimonelli con Mi allontano dalla falsità
28- Peppe Cassese con Favoleggiando tre spunti di-versi e La principessa Dina
Alla 124a edizione di Tre spunti di-versi hanno partecipato 28 autori con 42 poesie
Invito Rita Stanzione a prendere il testimone della 125° edizione del gioco tre spunti di-versi (promotrice poeta per te zaza) che inizierà lunedì 12 giugno, e a confermarlo qui sul Forum.
Da ora e fino alle ore 24 di domenica 11 giugno via ai commenti a cui tutti siete invitati!
:) ;) :D
augurandovi un buon fine settimana in poesia
Paola Pittalis
-
:) ;) :D
BORGO – GOLA – FRAGILE
Prevenienti ciascuno da una città o un borgo diversi, senza essersi mai incontrati, qui sul Forum gente apparentemente fragile e con il cuore in gola, con gli stessi spunti, in 28 si sono scambiati 42 poesie nella 124a Edizione di Tre spunti di-versi!
:) Grazie alla banditrice Paola Pittalis!
New entry :
:) 106a: Lara - benvenuta!
:) 107o: Vito Rizzuto - benvenuto!
:) 108a: Rosetta Sacchi - benvenuta!
Laboratorio esperimenti:
:) il bravo Antonio Terracciano, nella sua "La gola del Furlo" realizza due quartine con rime speculari;
:) la brava franca merighi 42, nella sua "Presi per la gola" fa l'acrostico dello spunto FRAGILE.
:) il bravo Giuliano Esse, con l’abituale naturalezza, fa gli acrostici di SCRIVERE e TRE SPUNTI nelle omonime poesie;
:) il bravo Azar Rudif, nella seconda strofa della sua Terre senza muri e ritmi perduti, fa gli acrostici- mesostici dei tre spunti: BORGO – GOLA - FRAGILE;
:) la brava enza fontana, nella sua "Infanzia felice", oltre agli spunti della presente edizione, colloca i tre spunti della precedente:
BINARIO - RIFLESSO e CHIMERA.
Solo loro? Ditemi chi non ho visto, per favore.
Laboratorio teatrale:
:) Peppe Cassese mette in scena una favola in due atti con le sue poesie “Favoleggiando tre spunti di-versi” e “La principessa Dina”.
ATTENZIONE! Per quanto concerne il gioco della RISPOSTA ad un poesia di questa edizione, sempre con l’inserimento dei tre spunti obbligatorio, e con le stesse regole delle poesie inserite, mi riservo eventuali modifiche e correzioni, nonché cancellazioni; chi non gradisca l'eventualità si astenga, grazie.
Aggiungo e preciso che deve essere quello che significa, ossia una RISPOSTA a tono, non un RIFACIMENTO rivisitato della poesia del gioco che si sia scelta allo scopo – si possono scrivere max due risposte (andate a leggere qualche esempio nelle passate edizioni, se volete).
Totale autori del gioco: 108 autori
(Record poesie 54 – autori 36 alla 100a edizione)
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:) ;) :D
106a new entry nel gioco
:) benvenuta a Lara
Sul Sito Scrivere dal 24 aprile 2017 con 21 poesie tra le quali scelgo:
MARE SENZA VENTO – Lara – 25/5/2017
Non c'è appiglio
sull'acqua
del mio centro
mare senza vento
di un'anima
che non impara
dimenticate onde
nel rifugio
di un sonno profondo
per non ascoltare
chi l'anima
vorrebbe insegnare
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:) ;) :D
107a new entry nel gioco
:) benvenuto a Vito Rizzuto
Sul Sito Scrivere dal dal 21 maggio 2016 con 49 poesie, tra le quali scelgo:
QUANDO VADO IN TILT di Vito Rizzuto
Mentre confusa la mente confonde
colgo un aggravio sentore alla mente,
la sensatezza spaurita nasconde
tale afflizion che la rende un assente,
parte importante del senno sbiadisce
con costruzione d’assalto mentale
fatta di nebbia ch'assedia e infittisce
la congrua logica, la razionale.
PLATONICA AFFEZIONE di Vito Rizzuto
Piange il mio cuore che rubato viene
nel venir reso ancor più che dolente
dal guazzabuglio che dentro me avviene
volto a patire maledettamente
tutto l’amor ch’il mio cuore trattiene
nel venerarti nell’eternamente.
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:) ;) :D
108a new entry nel gioco
:) benvenuta a Rosetta Sacchi
Sul Sito Scrivere dal 6 luglio 2011 con 1323 poesie, tra le quali scelgo:
L'antidoto di Rosetta Sacchi
In questo limbo
bevo l’elisir amaro
dell’attesa:
è un veleno lento
nelle vene
che mi paralizza
Mi risvegliano
la tua voce
i tuoi baci
Questo silenzio di Rosetta Sacchi
Questo silenzio troppo a lungo dura
Il sogno è incubo è embrione di paura
Cammino piano lungo sentieri assolati
Gridano uccelli nel cupo del fogliame
Un dì era canto melodioso ed ora
La mente è stanca, brama solo pace
Sarà che pace non si trovi in vita
Ma la vita solo in te riposa
Sarà che il sonno giunge solo quando
Il mio pensiero piano su te si adagia
Ma nel sonno sempre qualcuno piange
Ed io non sono di nessun conforto
E nel sonno sempre qualcuno grida
Ed io mi tappo le orecchie con le mani.
Questo silenzio cresce a dismisura
Le mie emozioni e le disavventure
Restano appese lì sulle pareti
Sempre in attesa di qualcuno
Ignaro pronto nella trappola a cadere
Noi siamo ombre di Rosetta Sacchi
Deviazioni a distrarre moltitudini
noi seguiamo vie dritte
Noi siamo ombre quando l’anima riposa
ché la luce illumina e al pari annienta
Il pensiero ha un linguaggio più maturo
temo il verbo che cela il travaglio del filo
su cui vanno spaiate solitudini
impotenti sul sognare e sulla Vita
che con maestrìa ci nega la vita
Il tempo equivarrà a giustizia
se pensato eterno e fin dove ci è concesso
quando il desiderio cresciuto a dismisura
si fa ragnatela e noi in bilico agli estremi...
in attesa che cessi o si dilegui
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:) ;) :D
Laboratorio teatrale:
Genere fiabesco - opera in due tempi:
Favoleggiando tre spunti di-versi di Peppe Cassese
E festeggiava al borgo la regina
la nascita l’erede la sua Dina
paffuta colorata bianca e rosa
fragile come il velo di una sposa
il frutto delizioso dell’amore
tra il principe Sovrano e la gran dama
famosa per la gola d’oro e argento
per la sua voce che sfidava il vento
e appena la bambina maturò
come la mamma splendida cantò.
La principessa Dina di Peppe Cassese
E il canto deliziò il borgo e il volgo
rapiti da quel ritmo si’ armonioso
che il cielo sembrò a tutti zuccheroso
e l'aria si diffuse in lungo e in largo
tra un fragile tramonto e un’alba spenta
uscendo dalla gola come un fiume
come un uccello dalle rosse piume
e il regno restò muto e inviluppato
attratto da quel suono delicato
che univa il sogno al cielo suo stellato.
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:) ;) :D
BORGO – FRAGILE - GOLA
I miei commenti:
PRIMA PARTE:
Triste e sola di franca merighi 42
Una donna sola, sola di quella compagnia che non è affatto facile trovare e che ha appena perso.
Presi per la gola di franca merighi 42
Forse nel BORGO già si sa
Ricordarlo però conviene
Ancora: gli uomini puoi avere se
Gustosi manicaretti tu farai
Invitanti: per la GOLA prenderai
Lui che leccandosi i baffi, a pancia piena
E ai tuoi piedi FRAGILE cadrà...
Acrostico di FRAGILE. Contenuto della serie: prendere gli uomini per la gola.
Nella gola del Furlo di Antonio Terracciano
Nella gola del Furlo fu scolpito
il volto di quell'uomo...
Note chieste all’Autore:
Si tratta di Benito Mussolini (c'è scritto anche nella voce "Gola del Furlo" in Wikipedia) .
Questa scultura è stata molto famosa, a partire dagli anni Trenta fino ancora ai Sessanta, ai Settanta, soprattutto tra gli abitanti di quelle parti, in provincia di Pesaro e Urbino.
Quartine a rima speculare.
Fuori luogo di Pinotota
... Nella mente sussurro una poesia
di quelle imparate a scuola
ma la voce mi si ferma in gola...
mi sento fuori luogo nel ricordo
di un tempo che più non mi appartiene...
Perché fuori luogo, Pino? Ogni tempo della nostra vita ci appartiene dentro … Ci può essere emozione, non il disagio, secondo me.
Parole bagnate di Lara
Piove tanto
sull'addormentato borgo
si bagnano parole
tra le foglie cadute
parole che restano
prigioniere in gola
rifugio fragile
di pensieri muti
106a new entry: ad esordire nel gioco è Lara! Benvenuta
Foglie bagnate, pensieri bagnati che restano in gola, fragile rifugio di pensieri muti.
Faeto di Antonio Terracciano
Della serie: indulgiamo al vizio della gola … uno dei piaceri della vita!
Germogli di parole di Rosanna Peruzzi
Parole nuove, semplici, che avvolgono chi cerca pace e rifugio in un borgo sconosciuto.
Parole da usare in comune tra un gruppo di amici che ti stavano aspettando, qui.
Grido nel buio di Diego Bello
Note richieste all’Autore:
Un grido nella notte frantuma come un cristallo la fragilità del buio, il silenzio che avvolge e ripara tutto, come una coperta calda. Proviene dal borgo e la sua eco si diffonde dovunque possa essere percepito, ed evoca all'istante immagini di luce fredda che acceca come un esplosione, la sensazione di stare dentro a un'onda che si torce.
Su veli fradici di nebbie di Rita Stanzione
Le maestose agavi prone non sono belle a vedersi, come è difficile scuotere
il torpore su veli infraciditi. Sui “tendini del bromo” ho un fragile indugio io … Rita!
Il profumo del gelsomino di Mariasilvia
Alla sera il piccolo borgo
offre un quadro animato di vita.
Un piccolo mondo
sotto un cielo stellato.
Un paradiso in festa ,tanta gente,
l’occasione per rivedere un amico
Che da tempo non s’incontrava...
Un nodo mi prende la gola
sull’ onda di una fragile malinconia.
Onirico ritrovo di Vito Rizzuto
Benvenuto nel gioco, Vito! 107a new entry
L'autore crea un posto immaginario, il Borgo dei sogni, attraversato da una gola dove si radunano i sognatori.
La Fragile sostanza è quella di cui sono fatti i sogni, che la rugiada al'alba, cangiante, rivela e conclude.
La rugiada mostra i canti ... dei sogni che si concludono.
Un colpo di fortuna di piera tola
Nota dell’Autrice: cede un peso e quelle lacrime sono un peso che il sorriso poi riesce a spaccare,
a cancellare con la gioia per la promessa di una nuova e migliore vita ... e dalla gola un grido di gioia e non di fame.
Al posto mio di Ela Gentile
A volte, a qualcuno succede di sentirsi “stretti” nel proprio paese, si vorrebbe evadere, scapparne via, pensando che ci aspetti un mondo magico fuori dei confini del nostro paesello. Poi la vita ci imprigiona sul posto e i nostri sogni volano al nostro posto …
Impotente di Ela Gentile
Forse la trama di un sogno, forse un incubo, che lascia impotente chi crede di viverlo nella realtà.
My village di Jo Kondeli Ghezzi
...
Fragile il suo destino
rugiada nel mattino.
Una svelta marcetta dedicata al proprio paese.
My voice di Jo Kondelli Ghezzi
Cantare il proprio mondo si può, si deve, anche con una voce fragile.
Nel cercarci di Antonio D’Auria
Tracciavo ideali sinapsi
fra collo, carezze e gola,
non ancora baci,
dove il vuoto tra dita e amore
si colmava colle tue risa.
Sospesa fra le scale e le corti
dei nostri abbracci,
minuscolo borgo,
labirinto dei nostri ritrovi,
la fragile certezza di noi.
RIME SCELTE, con tanto di fogliolina rossa, dal Sito Scrivere. Complimenti, Antonio.
Adesso mi ripeto, ma mi va di farlo: Succede ogni tanto che alcune poesie del gioco, pubblicate anche sul Sito, vengano premiate con la pubblicazione in Rime Scelte,
Quando questo succede durante la settimana che le riguarda, nell’Edizione alla quale hanno partecipato, io ne do ragguaglio a tutti. Mi spiace per averlo potuto fare in pubblico di rado, rispetto a tutte quelle che hanno avuto questo riconoscimento nelle oltre 120 edizioni del nostro gioco.
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Enza Fontana nella sua INFANZIA FELICE si è servita anche delle parole del gioco precedente (binario-chimera-riflesso) ma distrattamente ha pluralizzato binario.
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Enza Fontana nella sua INFANZIA FELICE si è servita anche delle parole del gioco precedente (binario-chimera-riflesso) ma distrattamente ha pluralizzato binario.
:) Sistemato il giusto BINARIO, aggiornato il post riassuntivo del Laboratorio sperimentale. Grazie Peppe. Complimenti ad Enza. :)
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:) ;) :D
BORGO – FRAGILE - GOLA
I miei commenti:
SECONDA PARTE:
Sant' Elia Cagliari di Marcella Usai
Una toccante riproduzione di un panorama sardo-
Il borgo abbandonato di Tonia La Gatta
Una scossa di terremoto e quello che era un bel borgo “vissuto” diventa macerie e lacrime.
Devozione di Tonia La Gatta
Contro i fenomeni atmosferici che potrebbero fare esondare la cascata sul fragile borgo, c’è chi prega-
Piccola foglia di Rasimaco
Piccola e fragile foglia
che d'autunno vestita
nel lungo viale del vecchio borgo cadi,
forte come il tuo,
a vecchi ricordi, è il mio assillo
che come nodo la mia gola serra
Intensa metafora.
Sopra il silenzio di Rosetta Sacchi
Sopra il silenzio per il BORGO antico
scorre sulle gialle selvatiche ginestre
flebile una voce che sgorga dalla GOLA
e canta del FRAGILE equilibrio della vita
Si presenta in sordina, “sopra il silenzio”, con una quartina, ma le è sufficiente a presentarsi:
benvenuta alla 108a new entry nel gioco: Rosetta Sacchi!
Un fischio, un sibilo proveniente dalla gola montana che attraversa il borgo, che scompiglia le ginestre, come una “voce” che canta per tutti del fragile equilibrio della vita. Intensa metafora.
Il fiore del tuo borgo di Loretta Zoppi
Nulla resta del fragile fiore del tuo borgo
né le parole calme che seminasti
trovarono alla fine il senso…
…
Ora ai lobi non mettiamo gli ornamenti
ma solo note lievi di tormenti.
Scrivere di Giuliano Esse
Scrivo di te magico mio amico
Col fuoco nella gola e ti predico
Ruggiti di un impavido leone
In questa vita falsa da copione.
Velatamente cerco il mio domani
E dato che sei fragile rimani
Rimarginando i tagli del passato
E scorda questo borgo e cambia stato.
L’abituale acrostico di SCRIVERE, valido a volte per l’azione, a volte per il nome del nostro Sito,
In questa edizione, Giuliano scrive una lettera a un amico, dal contenuto fuori dell’ordinaria corrispondenza.
Ribadisco, di questo Autore, la doppia naturalezza dell’inserimento armonico dei tre spunti nel testo e dell’acrostico senza sforzature e/o sbavature.
TRE SPUNTI di Giuliano Esse
Tre spunti con la prima forte in gola
Ruggente e forse fragile parola
Estranea a questo borgo e a questa scuola.
Se fragile è il mio tempo già lo so
Potendo la mia gola dir di no
Un giorno lascerò l’antico borgo
Nutrito dalla smania e poi risorgo
Toccando il cielo e l’ultima favella
Invola a popolare un’altra stella.
Nell’acrostico di TRE SPUNTI, dedicato questa volta a BORGO – GOLA e FRAGILE, il nostro non si lascia abbattere dalla obiettiva difficoltà e guardate con che facilità (apparente) riesce a inserirli già nei primi tre versi!!!
Lo sconosciuto di Loretta Zoppi
Egli non scelse l'ora
ne' pretese un nome o un cammino chiese.
Non amava percorsi netti da rovine
perché morirne al termine, diceva
con i frutti ancora acerbi un mano, valeva
un fragile sorriso, un pianto senza lacrime.
…
Un mito per il Borgo.
Terre senza muri e ritmi perduti di Azar Rudif
Non ricordo un borgo antico mio
quello che tutti chiamano natio.
Giovane origine lasciata appassire
forse rimani ancor gentile immago,
luce esile, barca or gemente, ondeggi.
Buona opera ritrovar giovane orgoglio.
Eppur, da un deserto ad una gola
fin su per monti e giù per mari abbiam vita gracile,
come vetro fragile in frantumi
stiamo a guardia d'alti muri.
Nella seconda strofa della sua apolide "Terre senza muri e ritmi perduti", Azar fa gli acrostici- mesostici dei tre spunti: BORGO – GOLA - FRAGILE.
Il matrimonio di adriana sini
Matrimonio nel piccolo borgo medievale che fa tanta scenografia…ma questo sembra anche durare.
Nostalgia e rimpianto di adriana sini
…
Nella vita allontanata
dal paese suo natio
imparò la nostalgia
d'una casa non più sua
Groppo in gola e cuore in pianto
scoprì fragile il rimpianto
Il gallo del borgo di Komandante99
Komandante fa parlare il gallo!
Il sabato del borgo di Komandante99
Della serie “Rivisitiamo i grandi” – la parodia de” Il sabato del villaggio”
L'alba sul borgo di Saverio Chiti
Arsa è la gola alla fragile alba
Che della notte di fuoco
Fu cristallo di tempera.
Qua nel borgo tutto si silenzia
Come se l'aurora
Ammanti le coltri
Di due teneri amanti.
Fragile anima di Saverio Chiti
È fragile quest'anima mia
Figlia di una notte vissuta
Con te appassionatamente
Mentre in gola quell'urlo
Rimane strozzato...
È il tuo nome
Che ancora risuona
Fra le vie del borgo
Ma tu già sei andata.
Mente d’amore di Giovanni Licata
…
Naviga sogno
nel sospirar la gola
gongola un fragile moto di gioia.
Luce di stelle di Giovanni Licata
Le stelle sembrano un mazzo fragile di boccioli in fiore, sullo sfondo del loro spazio abitativo, il loro Borgo di stelle …
Infanzia felice di enza fontana
L’autrice riesce ad inserire con naturalezza gli spunti di questa edizione e
di quella precedente: BINARIO - CHIMERA - RIFLESSO.
'' Mi allontano dalla falsità '' di Giacomo Scimonelli
…
conduco la mia anima fragile
alla ricerca di un borgo tranquillo...
un borgo sincero dove liberare
l'urlo mio strozzato in gola.
Voglia di sincerità, di una valvola di sfogo dalle ipocrisie.
Favoleggiando tre spunti di-versi di Peppe Cassese e La principessa Dina: vedere post n. 48 - Laboratorio teatrale.
Un angolo, un mondo di Azar Rudif
Esiste un borgo
luci e profumi dell’istinto,
stradine di ciottoli e storie …
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Ringrazio Paola Pittalis per l'invito e accetto con piacere il ruolo di banditore per la 125a edizione del gioco tre spunti di-versi,
che avrà inizio lunedì 12.
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Tre parole che hanno portato ad affiorare ciò che il tempo lascia lentamente affondare negli abissi della nostra anima.
Il borgo è quel punto dell'infinito dove siamo passati e che ha costruito la nostra intera vita.
E' un luogo passato, ma anche presente che rappresenta i confini certi ed il terreno sicuro ove camminare ed è il ponte di lancio verso il mondo, ma rimane quel luogo dove tornare e ritrovare ciò che siamo e purificarci dei veleni che abbiamo raccolto nel mondo.
E' quel luogo dove tutti ti appartengono e noi apparteniamo a tutti senza segreti e senza timori.
E' quel luogo dove i ragazzi ti lasciano giocare con loro, i vecchi ti salutano mentre continuano a discorrere o a segnare i punti di una partita a carte se non stanno bevendo un buon vino.
Ma ti conoscono e ti lasciano passare lasciando un solco nella vita di quel giorno.
E' quel luogo dove le vecchine ti seguono con un sorriso mentre siedono sulle scale delle loro case o della vicina dove si stanno, in attesa che il tempo le riporti ai loro impegni.
E' quel luogo dove i tuoi coetanei dividono e vivono il loro tempo con te, con i prati e le colline che ti circondano e spesso guardano le valli sperando di andare via.
Ma tutto ciò rimane con loro e con chiunque si allontani ed è pronto a riaffiorare alle prime tempeste della vita.
Allora ricordi e tutto ti rimane in gola, il luogo dove i nostri pensieri diventano suono, ma non è quel suono di quel vento che correva nel borgo e portava in giro le parole, i profumi di un mondo la cui esistenza è legata alla fragile volontà degli uomini ed alla fragile ricerca di un'esistenza che non ha le solide radici di un borgo, non solo natio, ma sopratutto amico!
Questo ho letto in tutte le poesie di questa edizione e grazie alle tre parole scelte dalla banditrice che hanno aperto alla speranza che un tale posto esista davvero.
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DIECI X DIECI
Terracciano E' fragile la sorte degli umani
Gentile nell’infinito andare.
La Gatta Ora sta lì a ricordare a tutti
Komandante99 che il sole è già al ritorno
Chiti mentre in gola quell'urlo
Scimonelli alla ricerca di un borgo tranquillo
Rudif e d’uomini dal lento passo
Sacchi scorre sulle gialle selvatiche ginestre
Pinotota di un tempo che più non mi appartiene...
Merighi42 e ai tuoi piedi fragile cadrà.
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DIECI X DIECI
Terracciano E' fragile la sorte degli umani
Gentile nell’infinito andare.
La Gatta Ora sta lì a ricordare a tutti
Komandante99 che il sole è già al ritorno
Chiti mentre in gola quell'urlo
Scimonelli alla ricerca di un borgo tranquillo
Rudif e d’uomini dal lento passo
Sacchi scorre sulle gialle selvatiche ginestre
Pinotota di un tempo che più non mi appartiene...
Merighi42 e ai tuoi piedi fragile cadrà.
Bravissimo!
Grande il nostro Peppe..
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FUORI LUOGO
Il primo timido fragile sole
attraversa come una carezza
le assopite strade del borgo.
Apro la finestra e ancora in cielo
galleggia una piccola fetta di luna.
Nella mente sussurro una poesia
di quelle imparate a scuola
ma la voce mi si ferma in gola...
mi sento fuori luogo nel ricordo
di un tempo che più non mi appartiene...
Quando sentiamo nel cuore e nella mente il desiderio di intonare una vecchia canzone, una poesia, un ritornello paesano, la voce non vuole uscire dall'emozione, ma come dice l'autore di questa poesia, c'è anche una specie di "vergogna" nel farlo, ci sentiamo forse troppo vecchi? fuori posto? non adatti? Questo però non è giusto, sono proprio queste emozioni, che mentre nel cielo appare timidamente il primo sole del mattino, ci aiutano a vivere con una marcia in più....
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Il profumo del gelsomino
Alla sera il piccolo borgo
offre un quadro animato di vita.
Un piccolo mondo
sotto un cielo stellato.
Un paradiso in festa,tanta gente,
l’occasione per rivedere un amico
Che da tempo non s’incontrava...
Un nodo mi prende la gola
sull’onda di una fragile malinconia.
Mi sembra di esserci anch'io in mezzo alla festa di questo piccolo borgo, è descritto così bene che riesco persino a sentire la musica, a rivedere quell'amico che non vedevo da anni, quella vecchietta sempre seduta davanti alla sua porta, e che si intrattiene a vedere i passanti, e quel profumo delicato di gelsomino....che nostalgia.....
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Tre parole che hanno portato ad affiorare ciò che il tempo lascia lentamente affondare negli abissi della nostra anima.
Il borgo è quel punto dell'infinito dove siamo passati e che ha costruito la nostra intera vita.
E' un luogo passato, ma anche presente che rappresenta i confini certi ed il terreno sicuro ove camminare ed è il ponte di lancio verso il mondo, ma rimane quel luogo dove tornare e ritrovare ciò che siamo e purificarci dei veleni che abbiamo raccolto nel mondo.
E' quel luogo dove tutti ti appartengono e noi apparteniamo a tutti senza segreti e senza timori.
E' quel luogo dove i ragazzi ti lasciano giocare con loro, i vecchi ti salutano mentre continuano a discorrere o a segnare i punti di una partita a carte se non stanno bevendo un buon vino.
Ma ti conoscono e ti lasciano passare lasciando un solco nella vita di quel giorno.
E' quel luogo dove le vecchine ti seguono con un sorriso mentre siedono sulle scale delle loro case o della vicina dove si stanno, in attesa che il tempo le riporti ai loro impegni.
E' quel luogo dove i tuoi coetanei dividono e vivono il loro tempo con te, con i prati e le colline che ti circondano e spesso guardano le valli sperando di andare via.
Ma tutto ciò rimane con loro e con chiunque si allontani ed è pronto a riaffiorare alle prime tempeste della vita.
Allora ricordi e tutto ti rimane in gola, il luogo dove i nostri pensieri diventano suono, ma non è quel suono di quel vento che correva nel borgo e portava in giro le parole, i profumi di un mondo la cui esistenza è legata alla fragile volontà degli uomini ed alla fragile ricerca di un'esistenza che non ha le solide radici di un borgo, non solo natio, ma sopratutto amico!
Questo ho letto in tutte le poesie di questa edizione e grazie alle tre parole scelte dalla banditrice che hanno aperto alla speranza che un tale posto esista davvero.
Il borgo son le nostre radici, e ogni tanto ci ritorniamo coi nostri ricordi e ci ritroviamo quella fragile emozione che ancora chiude la gola … grazie Azar per il tuo intervento e l’attenta analisi fatta alle poesie
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Tra favole e ricordi, sensazioni e aneliti, il borgo è stato il centro tematico per quasi tutti i testi.
Un luogo di echi, soprattutto quando, deserto, libera il tempo dal presente.
Un luogo a dimensione umana, dove anche il passo sembra parlare di noi.
A volte gola, a volte nido di malinconia, altrimenti germoglio, perché la luce che ci trasmette cambia e così le emozioni.
I miei complimenti agli autori per tante belle opere che ho letto.
Grazie a Paola Pittalis per gli spunti offerti e a poeta per te zaza, moderatrice sempre attenta e presente.
Il mio benvenuto a Lara, Vito Rizzuto e Rosetta Sacchi, nuove voci nel gioco-esperimento.
Buona domenica in poesia e non solo.
Vi aspetto numerosi alla 125a edizione.
Rita
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Nel cercarci
Tracciavo ideali sinapsi
fra collo, carezze e gola,
non ancora baci,
dove il vuoto tra dita e amore
si colmava colle tue risa.
Sospesa fra le scale e le corti
dei nostri abbracci,
minuscolo borgo,
labirinto dei nostri ritrovi,
la fragile certezza di noi.
Grande maetria dell'autore nel proporci quel periodo dell'innamoramento in cui è forse troppo presto per parlar di grande amore: i timori legati ai primi gesti d'intimità divengon così sintomatici della fragilità d'un sentimento nascente
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Fino alla vetta di poeta per te zaza
Per arrivare in cima si attraversano ostacoli e camminando di borgo in borgo si scopre molteplici aspetti della propria persona e spesso ci si accorge di avere un'anima fragile...ma lassù l'immenso si staglia davanti allo sguardo...e ci si sente più leggeri.
"NEL CERCARCI" di Antonio D'Auria
Seppur fragile...una certezza...che qualcosa sta nascendo tra mille timori e desideri lì fermi tra la volontà e l'indugio...carezze e baci a sfiorare la gola, un sogno...fermo tra le dita e l'amore.
"IMPOTENTE" di Ela Gentile
Una sensazione terribile...sentire quell'arsura che secca la gola e trovarsi nel vuoto della solitudine, impotente e fragile.
"PICCOLA FOGLIA " di Rasimaco
Una foglia fragile che cade...metafora delle stagioni che passano, del tempo che non perdona e di quei ricordi che scorrono davanti agli occhi, facendo sentire un nodo alla gola ritornando indietro con la memoria.
"IL PROFUMO DEL GELSOMINO" di Mariasilvia
Il profumo dei ricordi che emerge prepotente quando al borgo si incontrano vecchi amici e lì un nodo alla gola stringe le emozioni ed una fragile malinconia invade l'anima.
"MI ALLONTANO DALLA FALSITÀ" di Giacomo Scimonelli
Cercare un borgo dove rifugiarsi, lontano dalla FALSITÀ e ipocrisia...forse più che un borgo basta un piccolo angolo dentro la propria anima per ritrovare se stessi e non serve così nemmeno trattenere l'urlo in gola perché non c'è bisogno di gridare...il proprio cuore non tradisce ed ascolta sempre.
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Il borgo son le nostre radici, e ogni tanto ci ritorniamo coi nostri ricordi e ci ritroviamo quella fragile emozione che ancora chiude la gola … grazie Azar per il tuo intervento e l’attenta analisi fatta alle poesie
Penso che il grazie debba andare a te per aver scelto tre parole semplici, ma non vuote per ciò che in ognuno hanno saputo esprimere.
Hai messo insieme due parole che rappresentano un unico luogo che si chiama "memoria" e tutti hanno ricordato o favoleggiato di qualcosa che alla fine è ciò che portano dentro da sempre. Mentre l'aggettivo ha suscitato l'effimera consistenza dell'esistenza che è fatta solo di passato e di futuro, mentre il presente, il qui ed ora, è solo un vetro trasparente tra passato e futuro.
A volte, abbiamo visto poesie e parole su cui abbiamo costruito fantastici ragionamenti di metafisica applicata alle filosofie dell'essenze platoniche e dei sillogismi aristotelici...... lo so che non significa niente, ma non significa niente perchè ciò che veramente ha un significato sono le esperienze della nostra vita.
L'ultraesistenza è altrove e noi siamo qui ed ora per andare verso il futuro e sapendo bene che siamo "eterni".
Le esperienze ci "segnano" e ci permettono di evolverci ogni qual volta capiamo che il passato è stato ucciso dal Tempo e che il futuro è la nostra unica meta e che l'unica certezza sono i nostri piedi sulla Terra.
In questo forum c'è qualcuno che gioca a Rugby come ci ho giocato anche io e mi capisce benissimo: la palla si passa indietro, ma solo per andare avanti e non si torna mai indietro.
La mia esperienza è quella di aver cambiato paese ogni anno e fino all'età di 14 anni per cui ricordo solo luoghi "non natii" e persone che erano diverse ogni anno. Queste tre parole e tutte le poesie mi hanno fatto capire che può esistere un luogo del genere e persone del genere. un pensiero piacevole, come può essere piacevole sapere che apparteniamo ad un universo,forse non finito, ma qualitativamente Infinito di sicuro.
Ciao
Azar
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Fino alla vetta
Attraversando
un borgo dietro l'altro,
saliva sui tornanti della gola.
Un passo dopo l'altro, i suoi pensieri
si snodavano sciolti
da affannosi,
fino alla vetta...
là dove si accetta
d'essere anima fragile
ma immensa.
Fino alla vetta, anche metafora di un vivere deciso al fine da raggiungere tra i tanti borghi intesi come tappe di un percorso utile a ritrovare la reale essenza della nostra anima.
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NELLA GOLA DEL FURLO
Nella gola del Furlo fu scolpito
il volto di quell'uomo che, partito
da un forlivese borgo, conquistò
i cuori di un po' tutti gli Italiani.
E' fragile la sorte degli umani:
l'inghippo della storia lo portò
ad essere ben presto tanto odiato
(egli fu ucciso, e dopo fu oltraggiato) !
Risposta di Loretta Zoppi
Ignoravo quanto in gola fu scolpito
e ben ci narri in quartine speculari...
Ne ho una nuova, se mi è consentito
sul Benito del primo tempo ardito,
che in Ancona, non avendo più denari
se li presto' da un anarchico suo amico.
E questo la tua poesia, maggior conferma
che nessuna opinione resta ferma.
Da qualunque posto o borgo si provenga,
è fragile il successo che si ottenga.
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Poeta per zaza Fino alla vetta
Camminare tra borghi e salite per arrivare alla vetta e qui un meraviglioso e immenso scenario si apre e l'anima diventa fragile in riflessioni d''immenso.
Mariasilvia Il profumo del gelsomino
Feste d'estate nei piccoli borghi dove ci si ritrova allegramente, magari dopo tanto tempo tra bancarelle, salamelle e per finire fuochi d'artificio.
Ela gentile Impotente
Capitano quegli incubi dove non riesci a scappare o a gridare e ti senti impotente svegliandoti di colpo spaventata.
Marcella Usai Sant'Elia Cagliari
Una bella immagine di questo borgo antico disteso sul mare
Rasimaco Piccola foglia
Il tempo passa e non perdona non fa sconti e in noi lascia tanta nostalgia.
Adriana Sini Il matrimonio
Ricordo del giorno del matrimonio che vide felici e innamorati quegli sposi e ancora fortunatamente lo sono.
Bella questa 124a edizione! Grazie alla conduttrice Paola Pittalis, a poeta per te zaza per il suo impegno
complimenti a TUTTI benvenuti a Lara - Vito Rizzuto -Rosetta Sacchi
Molto bello e interessante l'intervento di Azar
Buona serata Enza :) ;) :D
-
:) ;) :D
Prendo l’ispirazione e qualche verso da Rosanna Peruzzi per chiudere questa ricca edizione:
Spunti di parole di Zaza
È dolce rifugiarci
nel Forum conosciuto
come se fosse un borgo
- il nostro -
dove la vena poetica rinasce
- anche se fragile –
- a tratti maestosa -
con germogli di parole
che fanno sbocciare
emozioni in gola.
In chiusura, voglio ancora ringraziare:
:) Paola Pittalis (grazie!), banditrice della 124a Edizione;
gli interventi per commenti, osservazioni e Risposte, da parte di:
:) - Paola Pittalis, Azar Rudif, Peppe Cassese, Saverio Chiti, franca merighi 42, Rita Stanzione, adriana sini, Rosanna Peruzzi, Loretta Zoppi, enza fontana
(ma ricordate che c’è ancora tempo sino a mezzanotte per intervenire)
:) Auguro “in bocca al lupo” a Rita Stanzione, banditrice della 125a edizione, domani lunedì 12 giugno 2017.
Forza Rita, dacci tre spunti diversi, che siano spunti di versi buoni!
Siamo forti, siamo bravi,
siamo quelli che cercavi:
per poetare in compagnia
questo è il meglio che ci sia!
N.B.:L'Autore che si cimenterà per la prima volta nel gioco troverà, nei giorni dei commenti, un post a lui/lei dedicato.
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Non voglio ripetermi ma ...
Nel rileggervi
grande è l'emozione
che mi avete regalato
ancora me la sento in gola,
questo borgo per niente fragile
rimarrà nei ricordi per molto tempo
Ringrazio ancora tutti i poeti che le parole borgo- gola - fragile hanno saputo ispirare ed emozionare. Ringrazio poeta per te zaza per aver creato questo spazio nel forum con tanta maestria e che sta crescendo a dismisura coinvolgendo sempre più partecipanti. Grazie ancora Azar Rudif per il tuo apprezzamento e interventi, bravi anche i poeti che sono intervenuti nei commenti: Peppe Cassese, Saverio Chiti, franca merighi 42, Rita Stanzione, adriana sini, Rosanna Peruzzi, Loretta Zoppi, enza fontana ( anche i commenti sono poesie) spero di non aver dimenticato nessuno
benvenuti in questo borgo anche ai nuovi "cadetti" ... Lara, Vito Rizzuto e Rosetta Sacchi
Auguro a Rita Stanzione che domani lunedì 12 giugno prende il testimone della 125a edizione di darci una buona ispirazione ;)
buona serata a tutti
ps. fino alle ore 24 si può ancora commentare
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:) Auguro “in bocca al lupo” a Rita Stanzione, banditrice della 125a edizione, domani lunedì 12 giugno 2017.
Enza