Rossella Gallucci
Ho trovato un’Autrice che mette “luce” nei suoi versi eleganti e delicati – poesia pura che sa toccare nel profondo…
http://www.scrivere.info/poeta.php?idautore=5258
Sul Sito dal 26 aprile 2009 con le sue 311 poesie, tra le quali scelgo:
Zenit e Nadir – Amore - Rossella Gallucci – 09.01.2010
Custodirò gelosamente
nel cassetto del mio cuore
le tue ali che vibrano
arpeggiando di emozioni.
Custodirò
all'ombra di un abbraccio
il pianto tuo sommesso
dissetandomi di sale.
Custodirò
segreti dell'alcova
in morbide lenzuola ricamate
dove indelebile
è scritto il tuo nome.
E se la notte dividerà la nostra luna,
- io Zenit, tu Nadir -
mentre tu cercherai il sole nelle tenebre,
io frugherò nel giorno a ritrovar le stelle.
Mi farò acqua per la tua sete,
zefiro per la tua calura,
mare per i tuoi tramonti.
Rovescerò i nostri ieri
conservati nelle tasche,
come granelli di sabbia
li spargerò al vento
soffiandoli,
li spingerò nei tuoi domani -
- io, custode della tua anima.
Il mio commento:
«Inno all'amore di una donna per il suo uomo, inno alla loro complementarietà, all'interezza del loro insieme, ad essere anime custodi l'uno dell'altra.»
Le cose della notte – Impressioni – Rossella Gallucci - 15.12.2016
È nel posarsi delle cose
che si nascondono le ore
mentre tutt’intorno si acquietano i colori.
Come se una mano interrompesse il tempo
e dentro ogni spazio chiuso
si rifugiassero le assenze.
È nelle schiene delle ombre
che si raccolgono i pensieri
così alla rinfusa da non trovarne il senso
mentre una mano calda li accarezza e fugge.
È lì che si celano
al buio delle ore
quando si estingue il giorno.
E in un abbraccio caldo
ti avvolgono e si rifugiano in te.
È lì
che le cose cessano di esistere
e nel respiro che si fa rauco
semplicemente sono.
Il mio commento:
C’è differenza tra “esistere” ed “essere” per le cose importanti, quelle
che ci fanno arrochire il respiro, la voce, per l’emozione, “nelle schiene delle ombre” della notte, dove si rifugiano le assenze e si raccolgono i pensieri, “mentre una mano calda li accarezza e fugge”.
Senza titolo – Rossella Gallucci - Riflessioni - 3.12.2011
Sai che mi han detto di afferrar la sorte.
Non lo dico io,
lo dice il tempo.
Sai,
che mi han detto di soffiare al vento
per cambiar la rotta alle foglie morte.
Non lo dico io
lo dice il tempo.
E' soltanto un nome sussurrato piano
solo un'eco spenta
che rimbomba invano.
E ripete ancora
che la vita è breve
mentre con l'aurora
già lo sguardo è greve.
Apriti alla vita
come fossi Morte,
non ti stancar mai
di sfidar la sorte.
E di cercare
dentro ogni giardino
anche se spoglio
un nuovo mattino.
Il mio commento:
La vita che da subito ci impegna, l’esperienza che ci insegna ad afferrare il nostro destino, e a inseguire i nostri progetti e desideri con tenacia e fantasia e a guardare, a cercare, dietro un’esteriorità dall’apparenza scialba (il “giardino spoglio”) i raggi di sole di un nuovo mattino, di un nuovo inizio.
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