SANZI
“Sono uno sguardo.. alle mie spalle un silenzio denso”
Si presentava così nel 2009, e oggi, di questa “antica” grande autrice del Sito Scrivere, tolgo tre poesie da quel silenzio denso, per fare scorgere il suo sguardo…
http://www.scrivere.info/poeta.php?idautore=5368
Sul Sito Scrivere dal 2 aprile 2009 con 188 poesie, tra le quali scelgo:
Nostalgia del mare di Sanzi (Amore) 8/7/2013
Mi manca il mare
l'immagine scura, irregolare
ora disattenta
ora profonda
una punta di dolore
in fondo alla vertigine grigiazzurra
il suono vibrante
poi muto
-gela-
e come le onde
la conchiglia rotolando è portata
da un momento
a un altro
Ora si ferma nella sabbia...
È bianca la nostalgia
Il mio commento:
«Da uno stadio all’altro dell’esistere siamo catapultati noi,
così dal mare profondo le onde – schiuma bianca sulla rena, così una conchiglia sulla sabbia… bianca di nostalgia .
Il mare e i suoi connessi come le profondità del passato del’uomo, con in fondo ai vertiginosi abissi, in una scura immagine, una punta di dolore che gela, ma poi il calor bianco di una conchiglia che viene rotolando sulla rena, nel bianco della nostalgia.
La categoria Amore inquadra quella nostalgia e il suo contesto a una persona che manca come quel mare, perché lì era.»
Alla stazione di Sanzi (Introspezione) 20/3/2011
Seduti a scaldarci le mani
nel bianco qualunque di un mattino
ferma è la bellezza
da tempo
sulle pagine di un'agenda
e il nostro vero viso
cercato in un riflesso
è un luccichìo raccolto
Passa la gente
di corpi e sguardi sento il suono
sillabe rimaste
a questo popolo
Il mio commento:
«Fra la gente, alla stazione, i piccoli soliti riti... e un ricordo... di un mattino freddo di nebbia annotato nella memoria e quel lontano riflesso di volti in un luccichio raccolto. Magistrale chiusa. Pura poesia.»
Al paese di Sanzi (Introspezione) 30/7/2011
Si leva alta la montagna
sul valico
avvolto dal temporale
ai lampi appare
livido
come accecato dal nubifragio
il paese più piccolo,
lassù
le donne in chiesa
basse
coi giacchetti di lana
e i capelli corti, tutte
ristanno
qualcosa del passato
anche i miei occhi
che quasi più nulla vedono
respiro il profumo
sento il paese, il freddo
All'ombra netta, tagliata dal sole
posso chiedere
solo qui
dove tutto è vita e fine
domandare
come una manciata di more
di imparare un poco
la via della morte
Il mio commento:
«Nelle anime nate e vissute in un paesino di montagna, respirando aria pura e freddo, in una vita di fatica e
contemplazione “all’ombra netta, tagliata dal sole”, c’è qualcosa che spinge l’Autrice, che ha solo “toccato” quei luoghi vivendo altrove, a chiedere con spontaneità, così come otterrebbe una manciata di more, di apprendere da loro un poco la via della morte, che sembra in quel luogo conglobata, insita, nello stesso ancestrale cammino della vita, con naturalezza.»
Vi invito al commento:
Accendete la vostra luce per far leggere queste poesie.
Grazie :)
Al paese di Sanzi (Introspezione) 30/7/2011
Si leva alta la montagna
sul valico
avvolto dal temporale
ai lampi appare
livido
come accecato dal nubifragio
il paese più piccolo,
lassù
le donne in chiesa
basse
coi giacchetti di lana
e i capelli corti, tutte
ristanno
qualcosa del passato
anche i miei occhi
che quasi più nulla vedono
respiro il profumo
sento il paese, il freddo
All'ombra netta, tagliata dal sole
posso chiedere
solo qui
dove tutto è vita e fine
domandare
come una manciata di more
di imparare un poco
la via della morte
Leggendo questo testo, mi è sembrato che l'autrice tracciasse un profilo, lineare, con la matita, fino all'ultima strofa, quando ha scelto di usare il pennello. Nella prima parte, ero un semplice osservatore (neanche troppo interessato, ad esser sincero) ma poi, in quell'ultima strofa, sono stato trascinato all'interno del quadro; ne sono diventato partecipe. Nella chiusa, secondo me, c'è la poesia, quella vera, che ti emoziona, ti cattura, ti fa riflettere.