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francesca maria soriani
Le 259 poesie di francesca maria soriani
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| Come vivrò senza di te?
Come potrò abbracciare la vita
senza abbracciare te?
E quel sussulto silenzioso del cuore
su quale battito si poggerà
se non mi stringi
-fragile-
fra le tue braccia?
E quale rosa mai
mi
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| Mi dondola la sera
mi porta sulle ali del sogno
mentre la tristezza scioglie i suoi veli
il silenzio della solitudine
sposa il buio della notte ...
...il dondolio di quella vecchia culla
così presente nella memoria,
mi accoglie un profumo
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| Soffrire in silenzio
in sottotono
a fil di lacrime ...
spiando quell'ultima Speranza
dalla fessura di una serratura chiusa
Sonnecchia
poi danza e
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| L'ultimo sogno,
una lacrima infranta
contro la lapide
del mortale vivere
germoglierà il domani
fra opachi sorrisi
di pupille spente
che specchiavano i tuoi occhi
Soffia il vento
fra le tramontane della vita,
come cristalli di
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| Vorrei essere felice
dal mattino ancor prima di svegliarmi
sentire quel germoglio che cresce
effonde il suo profumo di gioia
nell’aria che respiro
bruciando ammuffite radici
di piante velenose abbarbicate
nel fuoco vivo d’amore nuovo
Diamantina
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| E alla fine delle feste
La befana in lunga veste
Con le calze rattoppate
E la scarpe malandate
Con lo scialle sulla testa
Il suo sacco prende lesta
E sul manico di scopa
Con destrezza il corpo alloca
C’è la neve e un freddo cane
La
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| Scrivo l’attesa e i suoi silenzi
Sulle pagine del cuore
Con la penna dell’anima
E l’inchiostro dei sogni
E disegno di te e di me
I contorni ristretti
E la luce palpitante
Avvinta in catene
Le tue labbra mute
Come cementificata
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| Scorri lento come un gelido fiume
destino arcano senza argini di tempo
Fuoco imperituro che lascia cenere
vento che mai cessa il suo corso
in una circolarità perfetta
Giorni consacrati al mistero
su squarci dell'anima ancora aperti
di
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Forse meglio così...
Restare amanti immaginari
di storie mai vissute
-vicini-
sullo stesso pianerottolo del cuore,
Incontrarci di sguardi
-alle insolite ore-
Bere sorrisi
lacrimando amori.
Forse è il destino
che così
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Fugge l'anno
ma restano gli affanni
ben rincantucciati nel cuore
e nelle carni dolenti
di bruciature e sconfitte
fiumi d'inchiostro
non bastanti mai a raccontare
il romanzo intimo
e luci turchine di cieli spenti
come scie dolorose
di
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| Amarti è una piccola gioia
nascosta nel cuore
che neppure tu conosci
Ma se vuoi
stammi vicino
e sentirai il batticuore
E’ una piccola rosa
sbocciata nel gelo
Il suo profumo
è l’ultima luce.
Voglio stare con
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Costruisce la sua casa nell’ombra
incurante dell’altrui dolore
Ortiche sparge sul cammino
di passi scalzi e indifesi
Veleni maleodoranti effonde
sull’odiato nome innocente
Come velenoso aspide
tra le spire strangola affetti
Si contorce tra
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| Piangi
Nelle notti e nei giorni
sulle gote dei sogni
Musica sfiorita
in appassiti amplessi
Emarginati pensieri
tacciono
Nel letto del fiume
scorrono le stagioni
Mai la stessa acqua
Profumo di stelle alpine
dalle innevate cime
corre a
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| Si, volerò con te nello stesso cielo
nella stessa bolla dello stesso fiato
negli infiniti azzurri che perdono gli occhi
negli sguardi che accolgono i sogni.
Tu, mio compimento e completo tutto,
Tu che sgorghi dalla mia anima
per ritornarci
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| Santo Padre Francesco
Tu che ci parli di Dio
con l'Amore sulle labbra
che straripa dal cuore
Tu che con il tuo sorriso
ci fai cercare il sorriso di Dio
nei nostri fratelli più piccoli
la cui sofferenza è dono d'amore
mentre ci
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| Cielo di neve
Fredda bianca
Come le notti gelide
Senza te
Un canto si leva
Da un luogo lontano
Annega l’anima
La memoria di sé
Fulgide luci
Spente sulla pelle
Come carezze
Senza meta
Rigano il cielo
Di strie sanguigne
Planano
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a francesca maria soriani.
| Voglio riposarmi in te
piccola stella
che abiti l'alba
dei miei sogni
voglio brillare
alla tua luce sincera
solcare le beatitudini del cielo
sulla tua scia splendente di pace
voglio costruire in te la mia casa
senza le ombre della notte
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| Lascia l'impronta di quel vago sorriso
sulle tue labbra
ove langue il mio tempo
rugiada cui anelano
le mie labbra assetate
nel rintocco della luce
che piano si spegne ...
nell'evanescente desiderio
che stringe i lacci del cuore
di rosso
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| Fra di noi
per sempre il nulla,
neppure lo scambio
del fiato di un respiro
a raccontare la passione
che brucia nel
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| Quel che non sai
è voce dell’anima,
Piccolo pettirosso silenzioso
macchiato di sangue scarlatto
nella pena del cuore
Quel che non sai
è voce taciuta
Da cercare nelle pieghe
nascoste dove si rifugiano
tutte le lacrime
Quel
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| Vorrei un mondo senza paura,
dove tutto è limpido come l’acqua pura
Un mondo in cui nessun giorno è cupo
e Cappuccetto Rosso non teme più il lupo.
Vorrei una casa fatta di panna,
dolce e morbida come la mamma,
con le pareti
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| L'emozione è un filo d'erba
fluttuante
freme, si piega
annuncia tempeste
lavacri di lacrime come
piogge dilavanti
alle fragili radici
S'accende di un riflesso di sole
brilla con diamantino bagliore
solfeggia violini in una sinfonia di
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| Alla Tua luce divina
tutto il mondo s'inchina
s'oscuran le stelle
com'esil fiammelle
Un raggio di sole
su Te s'e posato
un canto di lode
da tutto il Creato ...
Bellezza e Bontà
in Te tutta s'aduna
nulla a Te può
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Stammi vicino adesso e raccontami di te
Mentre il tempo ci passa accanto come un ozioso servitore,
Non lo degnare, ignoralo, come fosse sepolto
Nei pensieri che conoscono il suo tormento.
Stammi vicino in questo infundibulo d’eterno
Dono di un fato
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Non ha ali dicembre
Per volare verso il mare
Non ha un sorriso
Che squarci la nebbia
E pugni chiusi
Avidi e serrati,
La terra respinge il seme
Sotto il suo manto di neve.
E tu che mi guardi
Cercando lucciole lontane
Hai imprigionato i
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| -E adesso, dove vai adesso?-
Vado a riposarmi,
adesso sono fioriti i giardini
E le farfalle sanno cantare
sui prati
e danzare sui fili d’erba
E i fiori non muoiono,
rigenerano i petali
nel buio della notte
Al mattino hanno un abito
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| Ti vorrei qui
A parlarti di me
Quello che non sai
Sfiorandoti la guancia
Con le mie labbra
Per arrivare fino al cuore
Dolce emozione
Che annega l’anima
Nel desiderio di te
Ti vorrei qui
Reale e vero
Sentirti
E stringerti le mani
Per
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| E poi arrivò il freddo
a ghiacciare la cenere del cuore
A ibernare i palpiti e le promesse
nei buchi neri della memoria
A schiacciare la neve fresca della speranza
nelle paludi di ghiaccio sommerse
negli acquitrini gracidanti nenie
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| Solcare le solitudini del cuore
su velati vascelli
spinti dal vento della malinconia
in atmosfere alabastrine.
Quasi ipnotiche immagini
sfilano abbacinate
agli occhi stanchi
di notti insonni,
Mani svogliate
chiudono pagine
di
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| E così sei andato via
Per sempre
orme pietrificate schiacciano
lembi nascosti dell’anima
Pesanti come cielo cupo di nuvole
Sei andato via
senza una sola domanda
che non fosse la tua sola certezza
ostentata come verità
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259 poesie trovate. In questa pagina dal n° 31 al n° 60.
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